mercoledì 29 febbraio 2012

L’Eurogendfor non deve Rispondere a Nessuno

di Marco Canestrari 

eurogendorfOgni informazione contenuta in questo testo deriva direttamente da fonti ufficiali

Il 12 giugno 2010, dopo la ratifica della Camera e del Senato senza nessun voto contrario, il trattato di Velsen entra in vigore in Italia. Questa legge istituisce la Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor o EGF), già attiva a tutti gli effetti, con quartier generale a Vicenza.

Cosa è L’Eurogendfor?
E’ il primo Corpo ad ordinamento militare dell’Unione Europea a carattere sovranazionale, operativo, pre-organizzato, forte e spiegabile in tempi brevi.

A chi deve Rispondere?
La sua direzione è affidata, oltre che al comandante stesso (attualmente il portoghese Jorge Esteves), ad uno specifico comando interministeriale (il CIMIN, con sede a Vicenza), composto dai ministri competenti di ciascun paese, e tenuti a rispondere solo a sé stessi. La EGF gode quindi di piena autonomia. Non è alle dipendenze né sottoposto al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo.

lunedì 27 febbraio 2012

La spy-economy di Goldman Sachs

Enrico Piovesana
E-ilmensile

wikileaks-stratforLa più potente e discussa banca d’affari del mondo, la statunitense Goldman Sachs, voleva sfruttare le informazioni geopolitiche riservate dell’agenzia privata d’intelligence americana Stratfor per fare insider trading e speculare sui mercati valutari e dei titoli di Stato.

E’ una delle più scottanti notizie emerse da una valanga di email aziendali della Stratfor ‘hackerate’ lo scorso 26 dicembre da Anonymous e ora pubblicate da WikiLeaks: cinque milioni di messaggi di posta elettronica risalenti al periodo 2004-2011 che svelano il coinvolgimento della società texana in attività illecite di spionaggio di attivisti per conto del governo Usa e di aziende multinazionali (Dow Chemical, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Raytheon), riciclaggio di denaro e, per l’appunto, speculazione finanziaria.

sabato 25 febbraio 2012

Hamas ritira il sostegno a al-Asad ed appoggia le rivolte siriane

Agenzia stampa Infopal

157758_345x230-300x180Cairo – Ma’an. I leader di Hamas hanno pubblicamente tolto il loro sostegno al presidente siriano Bashar al-Asad, loro alleato di vecchia data, appoggiando la rivolta che sta tentando di rovesciare il suo governo dinastico.

La svolta politica è stata annunciata ieri al Cairo e nella Striscia di Gaza, durante i sermoni pubblici del venerdì, e priva al-Asad di uno dei pochi sostenitori che gli erano rimasti tra i musulmani sunniti, aumentando il suo isolamento internazionale.

Hamas ha reso pubblica la propria posizione dopo aver atteso per quasi un anno, mentre l’esercito di al-Asad, comandato principalmente da membri del gruppo alawita – la stessa a cui appartiene il presidente – , caricava i dimostranti e i ribelli anti-regime, per la maggior parte sunniti.

Alla luce dello scisma che si sta creando in Medio Oriente tra membri di diverse sette religiose, l’abbandono pubblico di al-Asad da parte di Hamas pone delle domande immediate sul futuro dei rapporti del movimento con il suo principale sostenitore, l’Iran (che resta al fianco del suo alleato siriano), nonché con gli alleati sciiti dello stesso Iran all’interno del movimento libanese di Hezbollah.

Tomina, Kararim e Tawergha: città-fantasma e pulizia etnica – Rats force blacks to eat the Green Flag, into a cage, like animals in a zoo – (Text + 2 Video)

Libyan Free Press
Posted on February 25, 2012 by ryuzakero

black-libyans-prisoners-gage

Rats force black people to eat the Green Flag, into a cage, like animals in a zoo

- I NATO-mercenari (ratti delinquenti) costringono i neri libici del sud a mangiare la bandiera verde, rinchiusi dentro una gabbia, come fossero animali da zoo.
Video originale:
http://www.youtube.com/watch?v=Mmc36xRZscs

venerdì 24 febbraio 2012

Meglio un mafioso alla porta che un lavoratore in fabbrica

articolo di Valerio Valentini per Byoblu.com

criminalità

Emma Marcegaglia dice che se gli imprenditori stranieri non investono in Italia è perché non possono licenziare i fannulloni e gli assenteisti cronici. E' vero e io posso dimostrarvelo.

Facciamo un caso concreto. L’imprenditore-tipo cui si riferisce la presidente di Confindustria si prepara a partire ma, giusto un attimo prima, realizza che forse è bene informarsi sul paese nel quale vuole aprire un’impresa. Allora legge il libro di Nunzia Penelope, Soldi Rubati, e si accorge che il nostro paese brucia ogni anno circa 450 miliardi di euro tra corruzione, evasione fiscale, lavoro in nero ed economia sommersa. Non convinto – che sia un libro fazioso? - cerca altre notizie su Google e scopre che 50 imprese all’ora (quasi uno al minuto) subiscono rapine, furti, atti vandalici. Un quinto degli imprenditori. Perlopiù si tratta di richieste di pizzo o di tangenti per le gare d’appalto. Il giro d’affari annuo legato all’usura è stimato in 20 miliardi di euro per circa 200 mila esercizi commerciali interessati. E nel 44% dei casi, per un reato del genere, la sentenza di primo grado non arriva prima di quattro anni.

Di fronte a questi numeri l’imprenditore straniero tentenna ma non desiste: si chiede allora quale sia la banca italiana con maggior liquidità cui poter chiedere più agevolmente un mutuo. Nel rapporto annuale di SOS IMPRESA, legge: “La più grande banca italiana è virtuale: si chiama mafia. Da sola, ogni anno, può contare su una liquidità di 65 miliardi, al netto delle spese per l’acquisto delle materie prime, i servizi, il personale, la latitanza e gli imprevisti che hanno una propria voce negli accantonamenti di bilancio”. La criminalità organizzata governa il mercato italiano e concorre a formare un indebitamento medio per impresa di circa 180 mila euro, cresciuto del 93% negli ultimi dieci anni.

Salviamo la Grecia dai suoi salvatori: sono dei criminali

Libre

Grecia-bambiniNel momento in cui un giovane greco su due è disoccupato, 25.000 persone senza tetto vagano per le strade di Atene, il 30 per cento della popolazione è ormai sotto la soglia della povertà, migliaia di famiglie sono costrette a dare in affidamento i bambini perché non crepino di fame e di freddo e i nuovi poveri e i rifugiati si contendono l’immondizia nelle discariche pubbliche, i “salvatori” della Grecia, col pretesto che i Greci «non fanno abbastanza sforzi», impongono un nuovo piano di aiuti che raddoppia la dose letale già somministrata. Un piano che abolisce il diritto del lavoro e riduce i poveri alla miseria estrema, facendo contemporaneamente scomparire dal quadro le classi medie.

L’obiettivo non è il “salvataggio”della Grecia: su questo punto tutti gli economisti degni di questo nome concordano. Si tratta di guadagnare tempo per salvare i creditori, portando nel frattempo il Paese a un fallimento differito. Si tratta soprattutto di fare della Grecia il laboratorio di un cambiamento sociale che in un secondo momento verrà generalizzato a tutta l’Europa. Il modello sperimentato sulla pelle dei Greci è quello di una società senza servizi pubblici, in cui le scuole, gli ospedali e i dispensari cadono in rovina, la salute diventa privilegio dei ricchi e la parte più vulnerabile della popolazione è destinata a un’eliminazione programmata, mentre coloro che ancora lavorano sono condannati a forme estreme di impoverimento e di precarizzazione.

Nigel Farage: La crisi perpetua è la nuova forma di governo


Youtube 19 Febbraio 2012

Le guerre future con l’AGS e i droni di Sigonella

Antonio Mazzeo Blog

nato-ags-missionsLa Sicilia sacrificata sull’altare del dio di tutte le guerre. Quelle di oggi e quelle future. Negli oceani, in cielo, in terra. Guerre satellitari, spaziali, stellari. Disumanizzate e disumanizzanti. Da combattere su un monitor a migliaia di chilometri distanti. Con aerei senza pilota e bombe teleguidate. Ordigni di ogni tipo, forma e dimensione. Al laser o all’uranio impoverito, killer elettromagnetici o nucleari. Target “virtuali” ma terribilmente reali: bambini, donne, anziani di cui nessuno conoscerà mai volti e identità. Corpi da spezzare, stuprare, dilaniare. Continenti da affamare. Popoli da sterminare.

I signori e i marcanti di morte hanno ipotecato ruolo e funzioni dell’isola: trampolino di guerra per colpire regimi disobbedienti e perpetuare ingiustizie e disuguaglianze planetarie; enorme centrale di spionaggio per incunearsi nelle vite di ognuno, dall’Atlantico agli Urali, dall’Africa all’estremo oriente. Il territorio siciliano è divorato dal cancro Sigonella, la più grande base militare Usa, Nato ed extra-Nato nel Mediterraneo. E le metastasi hanno pervaso Niscemi, Birgi, Augusta, Pantelleria, Lampedusa, Marsala, Noto-Mezzogregorio, Pachino, sedi di supersegrete installazioni militari e laboratori sperimentali dell’olocausto del terzo millennio.

giovedì 23 febbraio 2012

L'Italia non deve aderire all'ESM. Ecco la mozione.

Palermo Report

PalermoReport e l'economista Lidia Undiemi tornano alla carica. I margini di tempo si restringono e gli italiani devono assolutamente impedire che il Governo ed il Presidente della Repubblica ratifichino l'ingresso del Paese nel Meccanismo Economico di Stabilità. Le motivazioni sono già state esaurientemente spiegate ed illustrate, ed inoltre vengono rimarcate dalla MOZIONE in allegato. La mozione può essere scaricata, firmata ed inviata a tutti i politici, al Governo ed al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Vi chiediamo di compilare il form presente su palermoreport.it, al fine di fornirci un'idea delle vostre adesioni.

E' in ballo la sovranità nazionale. Si chiede:

  • ai parlamentari nazionali di esprimere voto contrario alla ratifica della modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'UE;
  • al Presidente del Consiglio Mario Monti di spiegare ai cittadini italiani "luci ed ombre" del trattato ESM mediante dibattiti pubblici e di valutare proposte alternative di soluzione alla crisi;
  • al Presidente della Repubblica di non autorizzare la ratifica e di riferire pubblicamente le motivazioni del grande silenzio sui reali termini dell'entrata in vigore dell'ESM.

Scarica il Dossier sull'ESM di Lidia Undiemi

Vai sul sito per compilare il form e aderire

Fonte: Palermo Report 16 Febbraio 2012

Dossier F35 Italia: 10 punti per la verità

Il sito Investireoggi è un sito di economia, finanza e fisco. Ha redatto un dossier sugli F35.
Si tratta del primo dossier sull’argomento che fa luce su questi aerei militari, fin dall’inizio della storia che ha coinvolto l’Italia. Il dossier si trova a questo indirizzo

Dossier F-35

Dossier_F_35-red

InvestireOggi è lieta di presentare il primo dei suoi Dossier sulla vicenda del coinvolgimento dell’Italia nella progettazione, nella produzione e nell’acquisto di cacciabombardieri statunitensi F-35. Questo Dossier è il frutto del lavoro collegiale di diversi autori ed esperti della Redazione di InvestireOggi.it.

Chiediamo a tutti voi lettori di diffondere questo Dossier nei modi a ciascuno più congeniali, dalla condivisione sui social network come Facebook e Twitter e sino al passaparola.

Dossier F35 Italia: 10 punti per la verità

10 punti per capire da chi è partito, chi ci guadagna e perchè non dovremmo acquistarli

I 10 PUNTI DEL DOSSIER F-35

- F-35: inizio della storia. Chi decise di comprare
Perchè proprio gli F35 americani? Ecco i motivi dichiarati
F35: Un progetto fallimentare e pieno di problemi
L’Italia potrebbe sottrarsi all’acquisto degli F35?
Gli sviluppi del governo Monti sugli F35: il gioco delle 3 carte
30.000 militari di carriera da riposizionare in 20 anni: F35 salvi
Tutti i rischi dell’operazione F35: – lavoro, + armi
I costi della difesa italiana: 23 miliardi di euro, F35 esclusi
Partiti politici: la mappa dei pro e dei contro gli F35
Le reazioni di cittadini e società civile: il fronte del No F35

Fonte: Investireoggi

Grazie all'Europa, la Grecia non ha più bisogno di colonnelli per imporre la Dittatura

Voci dalla Strada

Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio il parlamento greco, contro la sua strada, contro il suo popolo e contro un’incredibile maggioranza, ha adottato un ennesimo “piano di austerità” imposto dalla troika UE, BCE e FMI.

merkel-greeceDa “sinistra” come da “destra” alla stregua di bravi soldatini al servizio di un’Europa tecnocratica ormai resa completamente folle e strisciante dinnanzi al vitello d’oro chiamato €uro, sordi alle proteste del popolo che però sono tenuti a rappresentare, difendere e pietosamente proteggere dalla sua collera e dalla disperazione da migliaia di poliziotti che hanno inondato le strade di Atene sotto i lacrimogeni, in un’atmosfera da guerra civile, i deputati greci hanno riconosciuto dunque l’ennesimo piano di austerità imposto dai loro creditori ma anche, e forse soprattutto, dalla Germania di Angela Merkel, ormai apertamente diventata la tiranna dell’Europa di Bruxelles.

La Plume a Gratter

Questo nuovo piano di una brutalità indicibile si aggiunge a tutti gli altri piani di austerità che si sono succeduti dal maggio 2010 in Grecia, ogni volta presentati come “quello buono”, l’ultimo e che hanno accumulato aumenti fiscali fino alla nausea, tagli ai salari e alle pensioni, licenziamenti e privatizzazioni forzate, in nome di una opinione economica distruttrice che precipita la Grecia, culla storica della democrazia, in una disperazione senza fondo e in una regressione sociale senza precedenti.

Come innescare un'era glaciale in maniera semplice, uccidendo miliardi di persone

Al Fin

Il segreto per uccidere miliardi e miliardi di persone senza dare troppo nell'occhio, è quello di rendere difficile o impossibile coltivare abbastanza cibo per nutrirle. La storia geologica dimostra che il modo migliore per fare questo - a meno di una guerra termonucleare globale - è quello di innescare un'era glaciale globale. Se gli inverni sono troppo lunghi e le estati sono troppo brevi e fredde, le colture non possono crescere, e il bestiame muore di fame. Senza cibo a sufficienza, miliardi di persone morirebbero, fino a quando  resterebbe solo il numero di persone giusto per le scorte di cibo in diminuzione.

Chi farebbe una cosa simile? Beh, in realtà nessuno verrà fuori per ammettere la pianificazione di un grande sterminio umano globale. Ma ci sono alcune persone che stanno giocando con l'idea di diminuire in maniera significativa la luce solare che arriva sulla Terra, in nome della mitigazione del "cambiamento climatico". Ma dal momento che il clima della Terra è sempre in cambiamento, non importa ciò che gli umani fanno, perché un pianeta più fresco - con brevi stagioni di coltivazione e meno cibo - dovrebbe essere migliore di un pianeta surriscaldato, con più cibo e stagioni di di coltivazione più lunghe?

mercoledì 22 febbraio 2012

L’oligopolio del rating

di Paolo Gila
Cado in piedi

Le agenzie di rating vivono un palese conflitto di interessi. Hanno partecipazioni di fondi il cui scopo è quello di investire sui mercati. Emettono giudizi su realtà di cui sono esse stesse azioniste. Negli ultimi anni, nonostante la crisi, hanno visto incrementare il loro valore

Che ruolo e che attendibilità possono essere attribuiti alle agenzie di rating?

"Dividiamo il discorso in due parti. Il ruolo che le tre agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch oggi hanno nella rete della finanza globale è pesante, perché si spartiscono tra loro il 95-96% di un mercato, quello dei giudizi, che vale circa 5 miliardi e mezzo di dollari all'anno. Insieme, emettono mediamente ogni anno qualcosa come 2,5 milioni di rating, danno le pagelle agli stati, alle società, alle banche, a tutte quelle realtà che emettono titoli obbligazionari per finanziare dei progetti o per finanziare il debito.

L'attendibilità è, nello specifico, il fattore critico
: quello che le agenzie emettono non è un giudizio scientifico, ma è un'opinione. Peraltro, questo è un fatto che talora consente la sopravvivenza stessa delle agenzie le quali, in caso di critiche, spesso si appellano alla Costituzione americana che, come tutte le Costituzioni democratiche oggi esistenti, sancisce la libertà di espressione e di opinione. Quindi, da un lato, l'etichetta di opinioni attribuita ai loro giudizi si traduce in un vantaggio; dall'altro, però, le agenzie sono oggetto di critiche proprio perché le loro valutazioni sono di fatto opinioni, non suffragate da metodologie scientifiche. Le agenzie infatti non spiegano come costruiscono i loro giudizi e, molto spesso, troviamo dei casi, come quello degli Usa, in cui ci sono rating molto positivi a fronte di debiti elevati e situazioni critiche, e altri casi invece in cui, a fronte di debiti contenuti e situazioni difficili ma non critiche, ci sono dei giudizi pesanti. C'è il fondato sospetto che esistano due pesi e due misure che tengano conto del soggetto che si va a valutare, ed è questa la ragione per cui la loro attendibilità è da mettere in dubbio."

I ventenni anti articolo 18 Ma chi sono questi giovani?

Nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera 19 ragazzi (tra cui solamente tre ragazze) plaudono alla possibilità che si tocchi l'articolo 18. [Stefano Bocconetti]

di Stefano Bocconetti
Globalist.it


La lettera. Hanno goduto di buona stampa. Di ottima stampa. Sono arrivati in prima pagina sul "Corriere", e sono stati segnalati nientemeno che nella rassegna stampa della Presidenza del Consiglio. Piacciono, insomma. Piacciono alla gente che piace, alla gente che conta. Sono un gruppetto di ventenni (diciannove per l'esattezza ma solo tre ragazze) che hanno scritto una lettera aperta a Monti. Lettera che ormai da un giorno e mezzo riempie tutti i dibattiti politici, dà fiato ai commentatori.

Il "Corriere", pubblicandola, l'ha titolata con molta enfasi: "Non lasciate i giovani fuori dal tavolo" (delle trattative, ndr). In realtà, l'obbiettivo sembra essere molto più terra terra: provare a dare un minimo di dignità culturale all'abolizione dell'articolo 18.

Chi sono? Il gruppetto di ragazzi scrive, insomma, di non sentirsi "scandalizzato" se, finalmente, si comincia a ragionare sul superamento delle norme che bloccano i licenziamenti. Norme che sarebbero l'impedimento al "dispiegarsi" nel mercato del lavoro delle nuove generazioni. Loro, i diciannove, non spiegano di più.

martedì 21 febbraio 2012

"Stanno estromettendo la gente dalla propria terra con i soldi di tutti noi"

Voci dalla Strada

La Ong GRAIN è stata recentemente insignita del Premio Nobel Alternativo per la sua lotta contro l'accaparramento di terre, soprattutto da parte dalle multinazionali nei paesi in via di sviluppo. Abbiamo parlato con il coordinatore internazionale, Henk Hobbelink riguardo la sovranità alimentare, la lotta dei contadini e la biodiversità agricola.


Di Gloria Martìnez
Periodismo Humano

gal_4319"Cristian Ferreyra è stato ucciso da un proiettile sparato da due uomini armati di fronte alla sua casa e alla sua famiglia. Christian viveva a San Antonio, un villaggio a nord di Santiago del Estero in Argentina. Apparteneva ad una comunità agricola ed è stato membro di un'organizzazione partner, l'organizzazione indigena contadina MOCASE-Vía Campesina. Il suo crimine? Rifiutarsi di lasciare la sua terra d'origine per dar luogo ad una massiccia piantagione di soia, una delle numerose piantagioni che sono state incorporate nelle comunità rurali in Argentina negli ultimi dieci anni. Così i proprietari della piantagione lo fecero uccidere. Cristian aveva 25 anni".

Inizia così il discorso di ringraziamento di GRAIN dopo aver ricevuto il Right Livelihood Award noto come Premio Nobel Alternativo nel dicembre scorso.

GRAIN (Genetic Resources Action International) si definisce come una piccola organizzazione internazionale che sostiene gli agricoltori e i movimenti sociali, nelle loro lotte per ottenere sistemi alimentari basati sulla biodiversità e controllati dalla comunità.

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Fonte: Voci dalla Strada 21 Febbraio 2012

L'ex capo della CIA dice che l'Iran attaccherà la Statua della Libertà

di Kurt Nimmo
Infowars.com

liberty

L'ex capo della CIA James Woolsey ha detto a Radio WABC a New York che l'Iran farà una ritorsione contro gli Stati Uniti, colpendo la Statua della Libertà.

"Avremo un problema molto serio con il terrorismo se insistiamo sull'Iran chiudendo il suo programma nucleare, ma dobbiamo farlo. E quindi dobbiamo essere pronti ad affrontare assalti alle strutture di governo, ai simboli famosi del paese, come la Statua della Libertà, alle sinagoghe ebraiche, ci sono un certo numero di cose che Hezbollah potrebbe attaccare ... e probabilmente lo farà ", ha detto Woolsey ad Aaron Klein.

Mosca e la formazione del Nuovo Sistema Mondiale

di Imad Fawzi Shueibi
Rete Voltaire

Imad Fawzi Shueibi esamina le ragioni e le conseguenze della recente posizione presa dalla Russia al Consiglio di Sicurezza. L’appoggio di Mosca alla Siria non è una posa ma il risultato di un’analisi approfondita dei mutevoli equilibri dei potere globali. La crisi in corso darà vita ad una nuova configurazione mondiale che dal modello unipolare, ereditato dopo il crollo dell’URSS, si evolverà gradualmente verso un sistema multipolare. Inevitabilmente, questa transizione coinvolgerà il mondo in un periodo di turbolenza geopolitica le cui ripercussioni vengono vagliate dall’autore.

1-3321-c1232Alcuni scommettono che, come d’abitudine, avverrà un cambiamento nella posizione russa verso la regione araba, simile a quello che avvenne nel caso iracheno e in quello libico. Tuttavia, quest’ipotesi può essere esclusa da una profonda analisi della posizione russa, per le considerazioni che seguono. Sembra che la regressione russa non sia possibile nel mondo d’oggi, dato che Mosca vede negli attuali eventi, e nel confronto con l’Occidente, ossia con gli europei e gli statunitensi, un’opportunità per formare un nuovo ordine mondiale, che superi quello che ha prevalso nel periodo post-Guerra Fredda e dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Quest’ultimo, rappresentato dall’unipolarismo, ha si è spostato verso il non-polarismo dopo la guerra in Libano del 2006.

Sudan: la guerra dei ricchi nel Paese dei poveri

di Pietro Crippa
La Voce di NO MAS

sud_sat-246x300A poco più di otto mesi dalla separazione, il Sudan e il Sud Sudan continuano a vivere in una situazione di tensione.

Con la secessione del Sud lo stato settentrionale si è ritrovato privato di tre quarti della sua produzione petrolifera, circa 350.000 barili al giorno, per un valore stimato in 3,2 miliardi di dollari. Il greggio sud-sudanese, tuttavia viaggia verso la costa attraverso i pipeline che si sviluppano nei territori del Sudan. Un accordo sui guadagni del petrolio è dunque essenziale per rendere possibile una pace tra il regime islamico di Khartoum e il Sud Sudan cristiano/animista.

Ma per far passare il petrolio dal suo territorio il Sudan pretende dal Sud Sudan una tassa superiore alle tariffe internazionali e molto di più del dollaro a barile che Juba è disposta a pagare. I sud-sudanesi, da parte loro, accusano i loro nemici settentrionali di aver recentemente “rubato” 815 milioni dollari di greggio. Per questo motivo, a gennaio il governo ha preso la drastica decisione di bloccare la produzione dell’oro nero, come ritorsione contro gli attacchi sudanesi alle sue frontiere. Il Sudan si è trovato così senza le entrare delle tasse di transito del petrolio. La produzione del greggio, fa sapere il Sud, riprenderà solo dopo che il maltolto verrà restituito anche se il Sudan ribatte di aver confiscato il greggio come “pagamenti in natura” per le tasse di transito non pagate.

lunedì 20 febbraio 2012

Nikos Klitsikas in diretta sul sito del Movimento PBC

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Movimento PBC (Per il Bene Comune)

di Fernando Rossi

Facebook

pbcNikos, Dimitris e altri amici greci, dopo la partecipazione alla nostra Assemblea Nazionale tenutasi a Roma l'11 e 12 febbraio, saranno ancora con noi, in diretta, Venerdì 24 febbraio su www.perilbenecomune.net e risponderanno alle domande di tutte le persone collegate (inviate in tempo reale , via mail a presidente@perilbenecomune.net).

Per vedere l'intervista che SKY ha fatto e mandato in onda oggi, 18 febbraio, a Nikos ( non rispettando i precedenti accordi di completezza e integrità di quesiti e risposte ) dalla piazza delle lotte ateniesi, cliccare su http://www.youtube.com/watch?v=udzIYLrCPLo

domenica 19 febbraio 2012

Corridoi umanitari in Siria: la via d'uscita dalla crisi o la via di entrata per gli invasori?

RT

syria humanitarian corridorsL'Europa cerca di portare sollievo al popolo siriano con la creazione di corridoi umanitari, un'idea apparentemente nobile con lo scopo di conquistarsi il sostegno russo e cinese nel Consiglio di sicurezza dell'ONU. Ma qualcuno ha chiamato il piano un lupo travestito da agnello.

La richiesta di rotte di approvvigionamento per portare aiuti umanitari alle città siriane è emersa per la prima volta lo scorso novembre, ed è tornata sul tavolo a partire da questa settimana.

"L'idea di corridoi umanitari che ho proposto in precedenza, per consentire alle ONG di raggiungere le zone in cui sono in corso massacri scandalosi, dovrebbe essere discussa nel Consiglio di Sicurezza," ha detto Mercoledì il ministro degli Esteri francese Alain Juppé.

Parigi ha suggerito la creazione di un passaggio sicuro per le organizzazioni di soccorso, sia con l'approvazione siriana che in virtù di un mandato internazionale - da qui la necessità dell'approvazione del Consiglio di sicurezza.

sabato 18 febbraio 2012

Noto Mezzogregorio, grande occhio Nato del Mediterraneo

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

radar-natoPanorami mozzafiato, a nord l’Etna innevata, da est a sud il mare azzurro smeraldo dello Ionio e del Canale di Sicilia. Intorno, le innumerevoli cave di calcare dell’altopiano ibleo, i voli dei falchi, i carrubi, i mandorli, gli ulivi. le antichissime necropoli lambite dai letti di fiumi e ruscelli. I ruderi di eremi e chiese bizantine, i resti di quella che fu l’antica Noto spazzata dal funesto terremoto del 1693. Più a valle, la Noto nuova, città-gioiello del barocco siciliano. Su per i tornanti, ad una decina di chilometri in direzione nord-ovest, contrada Mezzogregorio, 639 metri sul livello del mare. Un balcone con vista su mezza Sicilia e il Mediterraneo. Dalla fine del 1983, ospita una delle stazioni radar più importanti e meno conosciute dell’Alleanza Atlantica. Un enorme fungo-pallone bianco si erge a fianco di edifici e casermette. Più a lato, su una torretta, un radar che si muove incessante. Ad un centinaio di metri, separata da una stradina, una seconda area sottoposta a servitù militare, con sette alte antenne per le telecomunicazioni.

venerdì 17 febbraio 2012

‘Il potere globale è finito’

Aurora-Bollettino d’informazione internazionalista

Il progetto di Zbigniew Brzezinski per rilanciare lo status globale degli USA  e promuovere una roadmap geopolitica meno pericolosa.

Arnaud de Borchgrave, UPI, 13 febbraio 2012

n7316

WASHINGTON, 13 feb (UPI) – Dalla polvere alla polvere, il potere globale non c’è più. Così dice Zbigniew Brzezinski, l’unico rivale di Henry Kissinger nel tempio della fama della geopolitica contemporanea americana.

Per secoli, gran parte del panorama globale terrestre e marino è stato dominato da una sola potenza – ad esempio, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti – e i recenti aspiranti padroni dell’universo non durarono a lungo.

L’impero tedesco millenario di Hitler è stato costruito in sei anni – e schiacciato in sei anni (1939-45 Seconda Guerra Mondiale). Il sanguinoso impero di Stalin è durato un po’ più a lungo sull’orologio della storia. Dopo, il Cremlino ha ammesso la sconfitta e si è ritirato dall’Afghanistan nel febbraio 1989, la cortina di ferro è crollata e le colonie dell’Europa dell’Est recuperato la propria libertà.

Lettera dalla Grecia agli Italiani

Riceviamo e Pubblichiamo - Lettera di Nikos dalla Grecia agli Italiani
Informare per Resistere

greece crisis protests

Nota di Informare Per Resistere

Nikos è un cittadino greco che per vari anni ha vissuto e studiato in Italia. Ho letto alcuni suoi commenti su Informare Per Resistere riguardo la questione greca e non ho esitato a mettermi in contatto con lui. Gli ho chiesto di descrivere dal suo punto di vista, il punto di vista di un cittadino greco, cos’è accaduto durante la giornata del 12 febbraio 2012. Quanto segue è ciò che Nikos ha scritto, senza alterazioni se non la correzione di qualche errore di ortografia. Lo stile è il suo, la passione anche, la verità è di tutti. Leggete tutto fino in fondo, perché Nikos parla direttamente al vostro cuore.
F.A.

– di Nikos –

Febbraio è venuto… lasciando un Gennaio di silenzio, tristezza e disperazione per la maggior parte dei Greci. Cosi è ormai dal 2010 ma più che passa il tempo il “tumore” peggiora, più che passa il tempo il buio diventa anche più scuro nella vita di ogni cittadino che vive in questo paese… I problemi in ogni casa sono infiniti. Sogni? Non esistono, solo la domanda “come possiamo sopravvivere?” La risposta? Tutti sotto shock, quindi non esiste! Nei caffè-bar tutti parlano dei politici nostri e FMI, le banche e i loro protettori. Molti ricordano gli eroi dell’epoca del 1821 e del 1940, altri parlano di una nuova resistenza di armi, altri solo ringhiano… Il fattore comune di tutti è che non possono godere la loro vita, nel senso che mangiano solo per avere qualcosa nello stomaco, nessun gusto. Ogni cosa che fai ha metà del gusto che ha. Cerchiamo di trovare situazioni che ci possono fare sorridere… Ma queste più che passa il tempo finiscono. E’ tragedia… quando tutti hanno ragione c’è tragedia dicevano gli antichi greci. E’ così!

giovedì 16 febbraio 2012

Il futuro dell'Europa è già scritto, basta saperlo leggere

Quinto Potere

Se la vostra casa stesse bruciando e qualcuno si avvicinasse a voi sussurrandovi che il dramma a cui state assistendo non è niente in confronto alla perdita del vostro intero patrimonio da qui ai prossimi quattro anni, come reagireste?

La crisi del debito che ha colpito l'Eurozona non è affatto un evento imprevedibile, un fulmine a ciel sereno o un evento fortuito . Se ne discute pubblicamente dagli inizi del 2008, ovvero appena dopo l'esplosione della bolla speculativa americana dei mutui subprime. A parlarne allora è stato, tra gli altri, l'ex ministro dell'economia Giulio Tremonti il quale, proprio in questi giorni, ha pubblicato l'ennesimo libro profetico (di cui accenneremo in seguito). Tralasciando il giudizio sul politico ed il personaggio pubblico, l'aspetto più sorprendente è la precisione chirurgica con cui Tremonti disegna il quadro internazionale attuale con ben 4 anni di anticipo e, per la precisione, proprio alla vigilia di quella che sarebbe poi divenuta la più grande crisi finanziaria della storia dopo la crisi del 1929.

Come sfrattare gli agricoltori dalle loro terre, al tempo di Monti

Colpo mortale all’agricoltura meridionale, grazie anche a Mr Monti & co.
di Redazione Link Sicilia

confL'allarme di Confagricoltura sugli effetti nefasti provocati dall'accordo Ue-Marocco con il solito placet di Roma

A poche ore dalla votazione, da parte del Parlamento Europeo, dell’ipotesi di accordo con il Marocco, il Consiglio Direttivo della Confagricoltura siciliana ha espresso la propria indignazione per l’ennesimo tentativo di scippo ai danni dell’agricoltura mediterranea. 
                                                                 
Mentre l’organizzazione agricola, anche a livello nazionale, ha avviato un’opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti i deputati europei per una sospensione del trattato, non è stata ritirata la precedente presa di posizione del governo centrale favorevole all’accordo “per non creare un incidente diplomatico”.

mercoledì 15 febbraio 2012

Napolitano: la corruzione è una questione di costume

Byoblu

Alla conferenza stampa congiunta di Giorgio Napolitano e di Christian Wulff, capo di Stato della Germania, un giornalista tedesco apre con una domanda semplice semplice: "Uno dei maggiori intralci alla crescita è proprio la corruzione. Cosa intendete fare per combattere la corruzione nei vostri paesi?".

lunedì 13 febbraio 2012

Droni: Il Grande Fratello dalla lingua biforcuta

Anna Moffa
ilupidieinstein.blogspot.com

pinkdroneQualcuno pensa ancora che i "governi" lavorino per il bene dei popoli? Siamo governati dalle corporazioni (quelle vere, non i tassisti, farmacisti...etc..) e la politica si guarda bene dal contrastare i loro interessi.

Un sito di informazione sui droni nel Regno Unito, Drone Wars UK, il 5 Febbraio 2012, ha scritto in un articolo:

Chiunque abbia un interesse anche solo passeggero per i militari scopre ben presto il fenomeno peculiare del 'linguaggio militare', in cui una vanga non può mai essere tranquillamente chiamata una vanga.

Bombe e proiettili sono chiamati 'artiglieria di consumo', un attacco missilistico o raid di bombardamenti è conosciuto come un 'evento cinetico', e nonostante il suo scopo offensivo, l'industria e la sua attività devono sempre essere descritte come 'difesa'. Il linguaggio militare tende essenzialmente a mantenere una distanza psicologica tra il lavoro di pianificazione reso più accettabile giorno per giorno, la preparazione (e il profitto) dei conflitti armati e la terribile brutale realtà della guerra.
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Questa settimana il Guardian ha rivelato che l'Unmanned Aerial Systems Association, una lobby britannica, sta pianificando un'offensiva di pubbliche relazioni per contrastare l'immagine negativa dei droni . Questo sito web (Drone Wars UK) è stato citato dalla lobby come parte del problema da superare. Essi raccomandano che i droni distribuiti nel Regno Unito "siano decorati con pubblicità umanitarie, e verniciati con colori vivaci per prendere le distanze da quelli utilizzati in zone di guerra." Secondo quanto riferisce il Guardian:

"John Moreland, il segretario generale della UAVSA, ha detto che l'industria si sentiva a disagio con la parola" droni "e voleva trovare una nuova terminologia. "Se sono colorati, e la gente sa perché sono lì, risultano molto più rassicuranti", ha detto.

domenica 12 febbraio 2012

Diretta dalla Grecia – la rivolta, le notizie, le immagini – tutto in diretta.

da Informare per resistere

Segue la traduzione delle notizie in tempo reale riportate dal sito Occupied London.org, No Cartel TV e TVXS.

00.35 del 13 febbraio
Cittadini greci irrompono in una TV locale di Creta, occupandola. Lo segnala Anonymous su Twitter.

anonymous-greece-tv

00.27 del 13 febbraio
Anonymous ha bloccato molti siti governativi greci, tra cui quello del primo ministro Papademos: www.primeminister.gov.gr.

Intanto è stato proclamato l’esito delle votazioni che hanno conclamato la vittoria del “sì” alle misure di austerità. Nel dettaglio, per articoli:

  1. della legge: 190 sì, 83 no, 5 astenuti
  2. della legge: 201 sì, 84 no, 3 astenuti
  3. della legge: 199 sì, 74 no, 5 astenuti
  4. della legge: 202 sì, 72 no, 2 astenuti

00.03 del 13 febbraio
Comunicato della facoltà di legge occupata (originale in greco):

L’assemblea ha deciso che l’occupazione della facoltà di legge continuerà. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini nelle strade, e gli chiediamo di continuare a lottare! Niente è finito, tutto ha inizio ora.
La facoltà di legge è il centro della battaglia e continuerà ad esserlo!

Perché la vergogna è importante: i limiti morali del potere dell'America

di Saman Mohammadi
The Excavator

shame"Il tempo svelerà ciò che l'intreccio della furberia nasconde :chi copre i propri difetti, è schernito alla fine dalla vergogna"-. Shakespeare, Re Lear.

"Dopo la religione, la vergogna è il secondo legame che tiene unite le nazioni, proprio come la spudoratezza e l'empietà causano la loro rovina." - Vico, "New Science" 1725. Pg. 208.

"Solo la religione è stata in grado di contenere i conflitti che altrimenti avrebbero distrutto i primi gruppi di esseri umani." - René Girard, sulla guerra e sull'Apocalisse, First Things: agosto/settembre 2009.

"Negare o sradicare la vergogna, da un individuo o da una comunità, mi sembra inutile. E' anche lo spreco di una risorsa importante nel pensare a cosa significa essere umani.

La vergogna è una realtà della vita umana. In molte società e culture viene utilizzata per gestire l'interazione sociale umana. In altre, viene nascosta: "corretta" nei programmi di auto-aiuto e negata dai governi che sono cauti nel chiedere scusa per gli errori del passato. La vergogna è molto importante in questo momento: per discussioni e dibattiti su come affrontare un passato che potremmo definire vergognoso e per visioni di vita limitate dall'idea che ci sia qualcosa di intrinsecamente sbagliato nella sensazione di vergogna.
……

lunedì 6 febbraio 2012

La crisi finanziaria del 2008 è stata solo un esercizio di riscaldamento per lo spettacolo di orrore economico che sta arrivando

The Economic Collapse
                                                                                                                                                   La gente là fuori che crede che l'economia americana stia vivendo una ripresa stabile e che davanti a noi ci sono giornate molto luminose dovrebbe farsi esaminare la testa. Purtroppo, quello che stiamo vivendo in questo momento è semplicemente un periodo di "hopetimismo" tra due crolli finanziari. Le cose possono sembrare relativamente stabili in questo momento, ma non durerà a lungo. La verità è che la crisi finanziaria del 2008 è stata solo un esercizio di riscaldamento per lo  spettacolo di orrore economico che sta arrivando. Niente è stato veramente sistemato dopo il crollo del 2008. Viviamo nella più grande bolla del debito nella storia del mondo, e da allora, è diventata ancora più grande. Le banche "troppo grandi per fallire" sono più grandi ora di quanto lo siano mai state. Gli americani continuano a gestire i saldi delle carte di credito come se non ci fosse un domani. Decine di migliaia di impianti di produzione e milioni di posti di lavoro continuano a lasciare il paese. Continuiamo a consumare molto più di quanto produciamo e continuiamo a diventare più poveri come nazione. Nessuno dei problemi che hanno causato la crisi del 2008 è stato risolto e finanziariamente siamo ancora più deboli di quanto non lo fossimo allora. Allora, perché nel mondo ci sono così tante persone così ottimiste riguardo all'economia in questo momento?

Basta dare un'occhiata al grafico pubblicato qui sotto. Mostra la crescita del debito totale negli Stati Uniti. Durante la crisi finanziaria del 2008 c'è stato un piccolo '"singhiozzo", ma la verità è che una diminuzione della leva fiscale in realtà non è avvenuta affatto. E dal momento che la recessione è "finita", il debito totale del mercato del credito ha continuato a salire verso vette sempre più alte ....

domenica 5 febbraio 2012

Il gruppo di potere che possiede l'Italia


articolo di Roberto P. per Byoblu.com

Il 2 giugno 1992 lo Yacht reale inglese Britannia attraccò al porto di Civitavecchia per poi fare rotta lungo la costa dell’Argentario.

A bordo della nave erano presenti alcuni banchieri inglesi. Alcuni manager ed economisti italiani vennero invitati a partecipare ad una riunione. Tra questi: Giovanni Bazoli, Presidente del Banco Antonveneto, Lorenzo Pallesi, Presidente INA Assitalia, Gabriele Cagliari, Presidente dell’Eni, Innocenzo Cipolletta, Direttore Generale di Confindustria, e Mario Draghi, allora Direttore Generale del Ministero del Tesoro. Si discuteva delle privatizzazioni italiane. Per qualcuno si pianificava la svendita dell’Italia.

L'ATTACCO AL 18 - GIU' LE MANI DAL LAVORO!

di Ferdinando Imposimato
La Voce delle Voci

lavoroI lavoratori sono vittime, e non causa, della crisi del capitalismo e del liberismo selvaggio. I loro salari sono al di sotto del limite invalicabile della dignita' e del rispetto della persona umana. L'idea del Governo Monti, che recepisce le proposte della Confindustria, di ridurre ulteriormente questo diritto, e' pura follia e deve offendere tutti gli uomini e le donne del nostro Paese. Questa idea, oltre che immorale, e' economicamente non conveniente. Perche' incide negativamente sui consumi e sulla crescita.

I diritti inviolabili dell'uomo (articolo 2 della Costituzione), tra cui quello al lavoro dignitoso, non sono disponibili, neanche con il consenso dei lavoratori e dei sindacati. L'accordo che limita il diritto al lavoro con la possibilita' di licenziamento senza giusta causa sarebbe illegittimo per contrasto con la Costituzione. La Carta pone al primo posto, nella gerarchia dei valori, non lo Stato o l'impresa privata, ma la persona umana e il lavoro, di cui rifiuta qualsiasi concezione utilitaristica. Secondo l'articolo 41 della Costituzione, che qualcuno voleva cambiare, «l'iniziativa economica privata e' libera ma non puo' svolgersi in contrasto con l'utilita' sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla liberta' e alla dignita' umana del lavoratore».

venerdì 3 febbraio 2012

Guerra Valutaria: Quali sono i veri obiettivi dell’embargo petrolifero dell’UE contro l’Iran?

Aurora Sito
Mahdi Darius Nazemroaya Strategic Culture Foundation 31.01.2012

20061018_iran_oel_gasContro chi è in realtà volto, il cosiddetto “embargo petrolifero contro l’Iran” dell’Unione europea? Si tratta di una importante questione geo-strategica. Oltre a rifiutare le nuove misure dell’UE contro l’Iran come controproducenti, Teheran ha messo in guardia gli Stati membri dell’Unione Europea che l’embargo petrolifero contro l’Iran danneggerà loro e le loro economie, molto più che l’Iran. Teheran ha così avvertito i leader dei paesi dell’Unione europea che le nuove sanzioni sono stolte e contrarie ai loro interessi nazionali e di blocco, ma ciò è corretto? Alla fine, chi beneficerà della catena di eventi che vengono messi in moto?

L’embargo petrolifero contro l’Iran è nuovo?

L’embargo del petrolio contro l’Iran non è una cosa nuova. Nel 1951, l’amministrazione del primo ministro iraniano Mohammed Mossadegh, con il sostegno del parlamento iraniano, nazionalizzò l’industria petrolifera iraniana. In risposta al programma di nazionalizzazione del Dr. Mossadegh, gli inglesi bloccarono militarmente  le acque territoriali e i porti nazionali dell’Iran con la Royal Navy inglese, e impedirono all’Iran di esportare il suo petrolio. Inoltre impedirono militarmente il commercio iraniano. Londra congelò anche beni iraniani e iniziò una campagna per isolare l’Iran con le sanzioni. Il governo del Dr. Mossadegh era democratico e non poteva essere facilmente diffamato internamente dagli inglesi, così cominciarono a ritrarre Mossadegh come una pedina dell’Unione Sovietica che avrebbe trasformato l’Iran in un paese comunista con i suoi alleati politici marxista.

L’embargo illegale navale internazionale britannico fu seguito da un cambio di regime a Teheran, attraverso un colpo di stato progettato dagli anglo-statunitensi nel 1953. Il colpo di stato del 1953 trasformò lo Scià di Persia da figura costituzionale a monarca assoluto e in un dittatore, come i sovrani di Giordania, Arabia Saudita, Bahrain e Qatar. L’Iran fu trasformato in una notte da monarchia costituzionale democratica in dittatura.

Oggi, un embargo petrolifero imposto militarmente contro l’Iran non è possibile, come lo fu nei primi anni ’50. Invece Londra e Washington usano il linguaggio della giustizia e si nascondono dietro i falsi pretesti sulle armi nucleari iraniane. Come negli anni ’50, l’embargo sul petrolio contro l’Iran è legato al cambio di regime. Eppure, ci sono anche più ampi obiettivi che vanno oltre i confini dell’Iran, legati al progetto di Washington d’imporre un embargo petrolifero contro gli iraniani.

giovedì 2 febbraio 2012

Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia si preparano alla guerra nel Golfo Persico

Global Research
Voice of Russia

aircraft carrierUna concentrazione delle forze militari nel Golfo crea una situazione esplosiva nella regione. Un colpo accidentale sarebbe sufficiente per innescare il fuoco su entrambi i lati.

Tutti i paesi dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva condividono la preoccupazione della Russia. La Cina è anche un altro grande attore internazionale che si oppone ad una campagna militare contro l'Iran. Sfortunatamente, né le proteste della Cina, né gli avvertimenti della Russia hanno avuto alcun effetto sugli alleati mentre accelerano i preparativi per un nuovo conflitto in Medio Oriente.

Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno cominciato a dispiegare le truppe nel Golfo in una mossa che, secondo gli esperti, lascia intravedere i preparativi per una guerra con l'Iran. I primi attacchi potrebbero essere effettuati all'inizio dell'estate, dicono i media.

mercoledì 1 febbraio 2012

The Economist: l'Europa sta sgretolando le sovranità nazionali

Postato da andrea
su Quinto Potere

freedom

Arriva dall'Economist l'ennesima conferma del grave attentato alla democrazia da parte dell'Europa nei confronti degli Stati membri: Corea del Sud, Costa Rica, Uruguay e Isole Mauritius sono tutti Paesi con un indice democratico maggiore del nostro. Ed il Botswana sta peggio di noi per molto poco. Per la precisione siamo al trentunesimo posto, con un peggioramento di 3 posizioni rispetto al 2010 e con una tendenza negativa consolidata negli ultimi anni.

L'Economist Intelligent Unit è una costola del "The Economist" e fornisce periodicamente una guida alla comprensione degli affari a livello mondiale, con analisi e previsioni sugli orientamenti politici, economici e di mercato di circa duecento nazioni, ed alla cui realizzazione collaborano alcune centinaia di esperti. La quarta edizione del report misura il livello di democrazia di oltre 165 Stati alla data di Dicembre 2011, attraverso l'esame di 5 categorie: processo elettorale e pluralismo, libertà civili, funzionamento del governo politico, partecipazione e cultura politica.

Agricoltura: quando i semi vegono fatti marcire

di Monia Benini
Per il Bene Comune

germoplasma_perrinoI semi non OGM sono un bene comune. Ma oltre l'80% dell'agrobiodiversità conservata nella Banca del Germoplasma di Bari è a rischio. I semi stanno morendo. L'accorpamento di questo patrimonio con altri istituti del CNR si sta rivelando letale per la difesa dei semi presenti in una delle più grandi strutture europee dedicate alla conservazione e preservazione del germoplasma (84.000 accessioni). Dal momento dell'accorpamento non si è più provveduto alla riparazione degli impianti del freddo: in questo modo la temperatura delle camere per la conservazione si è innalzata, danneggiando il patrimonio vegetale.

Il furto del nostro oro

Mercato Libero Testimonianze

goldDopo lo spostamento fisico di parte del nostro oro in 'gentile' concessione come pegno di chissà quale traffico nei caveaux di BIS, Bank of England e Federal Reserve, dopo la diatriba tra Tremonti che rivendicava l'oro d'Italia come proprietà dello Stato italiano e Trichet che ne attribuiva la proprietà alla Banca d'Italia (e quindi anche parzialmente a Francia e Germania, attraverso le sue azioniste) ecco adesso arrivare la ciliegina: dovremmo regalare l'oro alla Germania (ma penso anche alla Francia) per cancellare parte di un debito fraudolento fatto di carta straccia abusiva.