tag:blogger.com,1999:blog-38488606166990655822024-03-05T18:52:26.643-08:00I Lupi di EinsteinGuerra e corporazioni-La scienza corrotta e uso politico della scienzaI Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.comBlogger812125tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-35786983853949954032013-07-20T22:58:00.001-07:002013-07-20T23:02:57.488-07:00La CIA sta finanziando il Progetto Scie Chimiche gestito dal governo<p><strong>L'Agenzia di spionaggio sostiene lo studio sugli "impatti sulla sicurezza" della geo-ingegneria</strong></p> <p><em>di Steve Watson</em></p> <p align="justify">La CIA sta finanziando uno studio scientifico per determinare la possibilità di alterare il clima del pianeta, al fine di scongiurare il cambiamento climatico, secondo alcuni documenti rilasciati dalla National Academy of Sciences.</p> <p align="justify"><a href="http://www8.nationalacademies.org/cp/projectview.aspx?key=49540">I documenti</a> rivelano che il progetto avrà una durata di 21 mesi ad un costo di 630 mila dollari, con una relazione finale prevista per il 2014. Gli scienziati appoggiati dalla CIA studieranno come potrebbero essere influenzati e modificati gli andamenti meteo, e valuteranno i potenziali impatti degli esperimenti di geo-ingegneria.</p> <p align="justify">Il <a href="http://www8.nationalacademies.org/cp/projectview.aspx?key=49540">sito</a> della NAS rileva che il finanziamento per lo studio proviene da una "comunità di intelligence degli Stati Uniti". William Kearney, portavoce della NAS, ha detto a <a href="http://www.motherjones.com/politics/2013/07/cia-geoengineering-control-climate-change">Mother Jones</a> che l'agenzia in questione è la CIA.</p> <p align="justify">Le rivelazioni segnano la prima volta che un'agenzia di intelligence finanzia pubblicamente un tale studio.</p> <p><iframe height="315" src="//www.youtube.com/embed/bYUNtnun42A" frameborder="0" width="560" allowfullscreen="allowfullscreen"></iframe></p> <p align="justify">Un portavoce della CIA non ha confermato il coinvolgimento dell'agenzia, ma ha affermato che "E' naturale che su un tema come il cambiamento climatico l'Agenzia lavori con gli scienziati per comprendere meglio il fenomeno e le sue implicazioni sulla sicurezza nazionale."</p> <p align="justify">Sembra che la CIA abbia affidato ad esterni i suoi studi sulla geo-ingegneria dopo la chiusura di un suo centro di ricerca sul cambiamento climatico e sulla sicurezza nazionale nel 2012.Il cambiamento è avvenuto dopo le critiche di alcuni membri repubblicani del Congresso che hanno detto che la comunità di intelligence non dovrebbe perdere tempo a fare ricerche sulla modificazione del clima.</p> <p align="justify">Il sito web della NAS afferma che lo studio comprenderà una "valutazione tecnica di un numero limitato di tecniche di geo-ingegneria proposte." Una tecnica di primo piano che verrà valutata, secondo i giornali, è la  "gestione della radiazione solare", che consiste nello spargimento di particelle di aerosol nella stratosfera per riflettere la luce del sole lontano dal pianeta - in altre parole scie chimiche.</p> <p align="justify">Lo studio dovrà prendere in considerazione anche  "la rimozione del biossido di carbonio (CDR)", che consiste nell'estrazione del biossido di carbonio dall'aria, attraverso reazioni chimiche o nano-spugne porose. Naturalmente, l'anidride carbonica è fondamentale per tutta la vita sulla Terra, quindi "estrarla dall'aria" potrebbe avere conseguenze disastrose.</p> <p align="justify">Lo studio è sostenuto anche da altre due agenzie governative - la NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration.</p> <p align="justify">Segnalando il progetto, <a href="http://www.newscientist.com/article/dn23898-cia-spooks-investigate-geoengineering-to-fix-climate.html#.UelXXtLVBAU">The New Scientist</a> ha sottolineato che il coinvolgimento della CIA nella modificazione del clima non dovrebbe essere visto come una cosa sinistra.</p> <p align="justify">"In effetti, l'interesse principale della CIA nella geo-ingegneria non risiede in alcun uso offensivo. Piuttosto, la comunità dell'intelligence statunitense vede il cambiamento climatico come una potenziale minaccia per la stabilità geopolitica globale, e così vuole un'analisi approfondita delle opzioni di mitigazione." afferma il rapporto.</p> <p align="justify">I critici rifiuteranno una dichiarazione così ingenua, visti i precedenti della CIA nel sovvertire segretamente e nel rovesciare i governi stranieri che non approva, e nel fare qualsiasi cosa, pur di garantire la stabilità geopolitica.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Le armi meteorologiche esistono da decenni, visto che le ricerche su tali tecniche offensive risalgono agli anni '50. Nel 1997, il Segretario alla Difesa americano William Cohen ha ammesso che le tecniche di modificazione del clima erano<a href="http://www.prisonplanet.com/weather-weapons-have-existed-for-over-15-years-testified-u-s-secretary-of-defense.html"> state utilizzate attivamente dai governi per oltre 15 anni</a>. L'esercito americano ha utilizzato tecniche di modificazione meteo fin dalla guerra del Vietnam.</p> <p align="justify">Basta guardare il cielo per avere la conferma che i nostri governi, per volere di think tank, gruppi di 'ricerca', e organizzazioni ambientali radicali, sono <em>già</em> impegnati in questo tipo di programmi. I nostri cieli sono pieni di nuvole artificiali, che palesemente non sono semplici scie di condensazione degli aerei.</p> <p align="justify">In effetti, come abbiamo riportato l'anno scorso, un progetto sperimentale  dell'Università di Harvard, finanziato dal fondatore di Microsoft Bill Gates ha visto migliaia di tonnellate di particelle di zolfo spruzzate sopra il New Mexico, come parte di uno studio di geo-ingegneria, nonostante il fatto che anche gli ambientalisti convinti avessero <a href="http://www.infowars.com/gates-funded-experiment-to-spray-atmosphere-with-sulphur-particles/">avvertito che il processo poteva avere effetti catastrofici sull'ecosistema terrestre</a>.</p> <p align="justify">Questo è solo un esempio di una pratica che ormai è in corso da anni, se non decenni.</p> <p align="justify">Alcuni gruppi come l'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza (AAAS), <a href="http://theintelhub.com/2011/09/23/a-close-look-could-aluminum-barium-and-other-substances-from-stratospheric-aerosol-geo-engineering-programs-be-destroying-eco-systems-around-the-world/">si incontrano regolarmente</a> per discutere i programmi di geo-ingegneria in corso, in particolare l'irrorazione di aerosol nell'atmosfera.</p> <p align="justify">I livelli di alluminio, bario e stronzio nella nostra aria, acqua e suolo sono aumentati in modo esponenziale, portando molte persone a concludere che queste sono le conseguenze dei programmi estremi di geo-ingegneria che sono già in corso.</p> <p align="justify">Un ulteriore studio dello scorso anno ha rivelato che il costo di un massiccio programma di irrorazione di particelle  nell'atmosfera superiore per oscurare il sole sarebbe di circa <a href="http://in.reuters.com/article/2012/08/30/climate-sunshade-idINDEE87T0K420120830">5 miliardi di dollari l'anno</a>. Tuttavia, lo studio condotto da scienziati americani che scrivono sulla rivista <em>Environmental Research Letters</em> ha evitato del tutto di analizzare se un tale massiccio programma di geo-ingegneria sarebbe una buona idea e quali conseguenze ambientali avrebbe.</p> <p align="justify">Una proposta simile del Carnegie Institution for Science ha recentemente sostenuto che spruzzare aerosol nell'atmosfera superiore è un processo che "ridurrebbe del 20 per cento la quantità di luce solare diretta verso la terra" e farebbe sbiadire i cieli azzurri "in un bianco nebbioso" <a href="http://www.newscientist.com/article/dn21873-geoengineering-would-turn-blue-skies-whiter.html">come ha riportato il New Scientist.</a></p> <p align="justify">Poiché la maggior parte delle innovazioni nel campo della scienza e della tecnologia hanno inizio anni prima che vengano resi noti al pubblico, è ovvio che i programmi di geo-ingegneria che riguardano l'irrorazione di particelle nell'atmosfera superiore sono già in corso.</p> <p align="justify">Ora gli scienziati ammettono che le scie di condensazione degli aerei stanno creando "nubi artificiali" che bloccano il sole. Questo non è più un argomento di dibattito. I "teorici della cospirazione" sulle scie chimiche, che sono stati ridicolizzati per aver sottolineato che a partire dalla metà degli anni '90 le scie degli aerei a reazione persistono per ore e formano nuvole artificiali, avevano ragione.</p> <p align="justify">Il Professor Keith Shine della Reading University  <a href="http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-1289893/Attack-vapours--jet-trails-block-sunshine.html">ha detto al Daily Mail</a> che le nuvole "costituite dai fumi degli aerei potrebbero persistere 'per ore', privando del sole estivo le aree di grande traffico, come Londra e le contee intorno."</p> <p align="justify">Il rapporto fa anche riferimento ad uno studio del 2009 del Met Office che ha riscontrato che i venti ad alta quota non disperdono le scie di condensazione che poi si trasformano in nubi che incredibilmente coprono fino a 20 mila miglia.</p> <p align="justify">Come abbiamo documentato, i programmi di geo-ingegneria che si basano soprattutto sulgli aerosol artificiali erano già operativi anni fa, anche presso il <a href="http://www.crosswalk.com/news/11572945/">Savannah River National Laboratory del Dipartimento dell’Energia(DOE)</a>  ad Aiken, Carolina del Sud, che nel 2009 ha iniziato a condurre studi che prevedevano l'immissione di enormi quantità di particolato, in questo caso "microsfere di vetro con superficie porosa", nella stratosfera.</p> <p align="justify">Un altro progetto all'interno dell'<a href="http://www.asp.bnl.gov/">Atmospheric Science Program del Dipartimento dell'Energia</a>  ha lo scopo di "sviluppare la comprensione globale dei processi atmosferici che controllano il trasporto, la trasformazione, e il destino delle tracce di sostanze chimiche e particolato connessi al consumo energetico"</p> <p align="justify">Il sito del DOE afferma che "L'obiettivo attuale del programma è il forzante radiativo degli aerosol sul clima:. Formazione ed evoluzione degli aerosol e proprietà degli aerosol che influenzano direttamente e  e indirettamente il clima e i cambiamenti climatici"</p> <p align="justify">Questi programmi stanno già avendo l'effetto di bloccare la luce del sole. L'emergenza del fenomeno scie chimiche ha coinciso con una diminuzione media <a href="http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/4171591.stm">del 22% della luce solare</a> che raggiunge la superficie terrestre.</p> <p align="justify">Nel 2008, <a href="http://www.youtube.com/watch?v=okB-489l6MI&feature=player_embedded">un'inchiesta di KSLA news</a> ha scoperto che una sostanza  ricaduta a terra dalle scie chimiche ad alta quota conteneva alti livelli di Bario (6,8 ppm) e piombo (8,2 ppm) e tracce di altri elementi chimici tra cui arsenico, cromo, cadmio, selenio e argento. Di questi, tutti tranne uno sono metalli, alcuni sono tossici, mentre diversi si trovano raramente o mai in natura.</p> <p align="justify">Il notiziario si concentra sul bario, la cui presenza è una "caratteristica delle scie chimiche". La KSLA ha trovato nei suoi campioni livelli di bario di 6,8 ppm o "più di sei volte il livello tossico fissato dall'EPA." Il Dipartimento per la Qualità Ambientale della Louisiana  ha confermato che i livelli elevati di bario erano "molto insoliti", ma ha commentato dicendo che "individuare la fonte è tutta un'altra questione" nel suo dibattito con la KSLA. </p> <p align="justify">La KSLA ha anche interrogato Mark Ryan, direttore del Centro Antiveleni, sugli effetti del bario sul corpo umano. Ryan ha commentato che "l'esposizione a breve termine può provocare dai disturbi allo stomaco ai dolori al petto e che l'esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna." Il Centro Antiveleni inoltre ha riferito che un'esposizione a lungo termine, come per qualsiasi sostanza nociva, contribuirebbe a indebolire il sistema immunitario.</p> <p align="justify">L'irrorazione di zolfo nell'atmosfera superiore è collegata sia con le catastrofi ambientali che con i problemi di salute umana.</p> <p align="justify">I seguenti effetti sulla salute sono legati all'esposizione allo zolfo.</p> <p align="justify">- Effetti neurologici e variazioni comportamentali </p> <p align="justify">- Disturbi della circolazione sanguigna </p> <p align="justify">- Danni  cardiaci </p> <p align="justify">- Effetti sugli occhi e sulla vista </p> <p align="justify">- Problemi riproduttivi </p> <p align="justify">- Danni al sistema immunitario </p> <p align="justify">- Disturbi gastrici e gastrointestinali </p> <p align="justify">- Danni alle funzioni epatiche e renali </p> <p align="justify">- Difetti dell'udito </p> <p align="justify">- Disturbi del metabolismo ormonale </p> <p align="justify">- Effetti dermatologici </p> <p align="justify">- Senso di soffocamento ed embolia polmonare </p> <p align="justify">Anche lo scienziato Mark Watson favorevole alla geo-ingegneria, ammette che iniettare zolfo in atmosfera potrebbe portare a "piogge acide, buco nell'ozono o disordine nell'andamento meteo." </p> <p align="justify">Il meteorologo della Rutgers University, Alan Robock, ha inoltre, "creato simulazioni al computer che indicano che le nubi di solfato potrebbero indebolire i monsoni estivi asiatici e africani, riducendo le piogge che irrigano le colture alimentari di miliardi di persone". </p> <p align="justify">"Immaginate se innescassimo una siccità e una carestia nel tentativo di raffreddare il pianeta", ha detto Robock in una conferenza dell'anno scorso sulla geo-ingegneria. </p> <p align="justify">Il Gruppo di Azione per Erosione, Tecnologia e Concentrazione (ETC) con sede in Canada, ha chiesto che tali esperimenti vengano fermati. "Questo esperimento è solo la prima fase di un piano molto più grande che potrebbe avere conseguenze devastanti, tra cui grandi cambiamenti negli andamenti climatici come una siccità micidiale", ha detto il gruppo in una dichiarazione scritta.</p> <p align="justify">Fred Singer, presidente del Progetto Science Environmental Policy e scettico sulle teorie del riscaldamento globale di origine antropica , avverte che armeggiare con il delicato eco-sistema del pianeta potrebbe presentare pericoli di vasta portata.</p> <p align="justify">"Se si esegue questa operazione su base continua, si impoverisce lo strato di ozono e si causano ogni sorta di altri problemi che le persone preferiscono evitare," ha detto Singer.</p> <p align="justify">Anche lo scienziato capo della sezione britannica di Greenpeace - un convinto sostenitore del  riscaldamento globale di origine antropica - Doug Parr - ha liquidato i tentativi di manipolare il pianeta con la geo-ingegneria come "stravaganti" e "pericolosi".</p> <p><em>Fonte: </em><em><em><em><a href="http://www.infowars.com/cia-is-funding-government-led-chemtrailing-project/">Infowars.com</a></em></em> 19 Luglio 2013</em> <br /><em>Traduzione: Anna Moffa per </em><em></em><a href="http://ilupidieinstein.blogspot.it/"><em>I Lupi di Einstein</em></a></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-88556524540795389392013-05-04T22:01:00.001-07:002013-05-04T22:01:16.591-07:00Rubare il petrolio della Siria: il consorzio petrolifero UE-al-Qaida<p><a href="https://aurorasito.wordpress.com/"><em>Bollettino Aurora</em></a> <br /><em>Gearóid Ó Colmáin, </em><a href="http://www.globalresearch.ca/stealing-syrias-oil-the-eu-al-qaeda-oil-consortium/5333657?print=1"><em>Global Research</em></a><em>, 1 maggio 2013</em></p> <p><a href="http://lh5.ggpht.com/-OXCm-fOSMHc/UYXnk8684XI/AAAAAAAAGX0/PjzUVuHcuno/s1600-h/stevebell512%25255B4%25255D.jpg"><img title="stevebell512" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="stevebell512" src="http://lh3.ggpht.com/-0xjb-Z4f26s/UYXnmReAUbI/AAAAAAAAGX8/8slJiSSe0wE/stevebell512_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="508" height="408" /></a></p> <p align="justify">La decisione dell’Unione europea di sostituire l’embargo sulle esportazioni di energia del governo siriano con l’importazione di petrolio dell”opposizione armata’ è un’altra flagrante violazione del diritto internazionale. Viola la dichiarazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1962 sulla sovranità permanente sulle risorse naturali, ed è l’ennesima violazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1981 sull’inammissibilità dell’intervento e l’ingerenza negli affari interni degli Stati. Ma è molto più di una violazione tecnica della legge. Segna la discesa della civiltà nella barbarie. Londra e Parigi, più di Washington, sono in prima linea nell’aggressione contro la Siria.  Nonostante il fatto che sia stato ora confermato dalla maggior parte dei media, che l”opposizione  siriana’ è <em>al-Qaida,</em> Londra e Parigi persistono nella loro follia di armare i terroristi, utilizzando l’argomento spurio che se non armano i ‘moderati’, gli ‘estremisti’ occuperebbero il Paese. Tuttavia, nelle parole del <em>New York Times</em>, <em>‘in nessuna parte controllata dai ribelli in Siria, c’è una forza combattente laica degna di questo nome</em>‘. [1] Il fatto che i “ribelli” siriani sono di fatto al-Qaida, è stata anche ammessa dal bellicista quotidiano francese <em>Le Monde</em>. [2] Così, Parigi e Londra  spingono all’ulteriore armamento di al-Qaida e alla legalizzazione del commercio petrolifero con i terroristi jihadisti. In parole povere questo significa che la rete terroristica nota al mondo come al-Qaida sarà presto uno dei partner dell’UE nel business del petrolio. Un nuovo assurdo capitolo nell’era del terrore sta per aprirsi.</p> <p align="justify"><strong>Il diritto internazionale e le sue violazioni</strong></p> <p align="justify">La risoluzione 1803 delle Nazioni Unite del 1962, sulla sovranità permanente sulle risorse naturali, afferma: ‘<em>La violazione dei diritti dei popoli e delle nazioni alla sovranità sulle proprie ricchezze e risorse naturali è in contrasto con lo spirito e i principi della Carta delle Nazioni Unite e ostacola lo sviluppo della cooperazione internazionale e il mantenimento della pace</em>‘ [3]. Jabhat al-Nusra e altri gruppi affiliati ad <em>al-Qaida</em> non rappresentano in alcun modo il popolo siriano, e non costituiscono uno Stato sovrano secondo il diritto internazionale. L”opposizione armata’ è al-Qaida, pertanto la decisione dell’Unione europea di acquistare ufficialmente petrolio dalle bande terroristiche che attualmente occupano territori della Repubblica araba siriana, costituisce un crimine odioso ed è un’ulteriore beffa ai principi base che regolano i rapporti tra gli Stati.</p> <p align="justify">Il documento ONU del 1981 condanna esplicitamente: ‘<em>La crescente minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale a causa del frequente ricorso a minaccia o uso della forza, aggressione, intimidazione, intervento e occupazione militare, escalation della presenza militare e tutte le altre forme di intervento o di interferenza, diretta o indiretta, palese o occulta, minacciando la sovranità e l’indipendenza politica degli altri Stati membri, con l’obiettivo di rovesciarne i governi</em>‘. La dichiarazione continua condannando categoricamente il dispiegamento di “bande armate” e “mercenari” da parte degli Stati, per utilizzarli nel rovesciare i governi di altri Stati sovrani: ‘<em>Consapevole del fatto che tali politiche mettono in pericolo l’indipendenza politica degli Stati, la libertà dei popoli e la sovranità permanente sulle loro risorse naturali, danneggiando in tal modo il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Consapevoli anche della necessità indispensabile che qualsiasi minaccia di aggressione, qualsiasi arruolamento, qualsiasi utilizzo di bande armate, in particolare dei mercenari, contro Stati sovrani deve terminare definitivamente, al fine di consentire ai popoli di tutti gli Stati di determinare il proprio sistema politico, economico e  sociale, senza interferenze o controllo esterno</em>.’ [4]</p> <p align="justify">I governi occidentali, che per molti anni hanno apertamente e spudoratamente violato tutti i principi noti e concordati del diritto internazionale, armando bande di terroristi che uccidono e mutilano civili, finanziando criminali comuni, narcotraffico e reclutamento di bambini-soldato, sono oramai scesi ancor più in basso acquistando petrolio e gas da queste bande di terroristi, delle risorse naturali giuridicamente di proprietà della Repubblica araba siriana e dei suoi cittadini.</p> <a name='more'></a> <p align="justify"><strong>La collusione dei governi dell’UE con i terroristi</strong></p> <p align="justify">La discesa dell’Europa nella turpitudine morale e nell’illegalità assoluta è ulteriormente confermata dal fatto che le autorità europee non fanno nulla per impedire che giovani musulmani soggiogati vadano in Siria a combattere la guerra della NATO. Tuttavia, i funzionari degli Stati dell’UE ammettono che centinaia se non migliaia di jihadisti provenienti da Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Germania, Belgio, Paesi Bassi e altri Stati, abbiano raggiunto le fila dei cosiddetti ‘ribelli siriani’. Ma ammettono anche che la loro unica preoccupazione è che questi terroristi possano essere una minaccia alla sicurezza europea, se mai ritornassero. Il fatto che questi terroristi piazzino bombe in piazze affollate, auto, università, scuole, ospedali e moschee in tutta la Siria, che persino i report del dipartimento di Stato confermano, non sembra preoccupare i governi dell’UE. La loro unica preoccupazione è che potrebbero finalmente mordere la mano che li nutre. [5] Il capo dell”anti-terrorismo’ dell’UE, Gilles de Kerchove, racconta alla BBC: “<em>Non tutti sono radicali quando se ne vanno, ma assai probabilmente molti di loro saranno radicalizzati laddove saranno addestrati. E come abbiamo visto, questo potrebbe portare ad una seria minaccia quando ritorneranno</em>“. [6]</p> <p align="justify">Sappiamo da fonti dell’intelligence israeliana che la maggior parte dei terroristi vengono addestrati nelle basi militari USA/NATO in Turchia e Giordania. [7] Quindi, perché il capo dell”anti-terrorismo’ dell’UE fa finta di non saperlo? Questo è il responsabile della protezione dell’Europa dal terrorismo? Come ho riferito prima, il magistrato dell”anti-terrorismo’ francese ha ammesso, alla radio di Stato francese, l’11 gennaio, che il governo francese era al fianco di al-Qaida in Siria: <em>“Ci sono molti giovani jihadisti che vanno al confine turco per entrare in Siria a combattere il regime di Bashar, ma l’unica differenza è che lì non è la Francia il nemico. Quindi non lo vediamo allo stesso modo. Vediamo giovani che in questo momento combattono Bashar al-Assad, che saranno forse pericolosi in futuro, ma per il momento combattono Bashar al-Assad e la Francia è dalla loro parte, finché non ci attaccheranno’</em>.’ [8]</p> <p align="justify">Il cinico doppio standard secondo cui tutti i territori al di fuori dell’UE sono barbari e quindi al di fuori della sfera del diritto internazionale, è ormai diventata una politica che passa inosservata alle masse ipnotizzate dell’Europa. Le potenze euro-atlantiche si comportano non solo come dei criminali, ma ora vantano apertamente loro criminalità. Si dovrebbe anche notare che il governo francese ha deciso di chiamare il presidente siriano con il suo nome. Chiamare un ufficiale di Stato con il suo nome è un segno di profonda mancanza di rispetto, nell’etichetta francese. Dal regime di Sarkozy, la diplomazia francese è stata trascinata nel fango, con il corpo diplomatico della Francia che si comporta come un incrocio tra mocciosi viziati e squadristi fascisti.</p> <p align="justify"><strong>La geopolitica petrolifera della Siria</strong></p> <p align="justify">La ricerca di fonti di energia a basso costo è uno dei contesti geopolitici che guida la guerra in Siria.  Christof Lehmann ha scritto che la scoperta del giacimento di gas di Pars, dell’Iran, nel 2007 e il piano di Teheran del gasdotto per il Mediterraneo orientale da costruire attraverso l’Iraq e la Siria, ha la possibilità di trasformare l’Iran in una potenza economica mondiale, dando a Teheran un’enorme effetto leva sulla politica in Medio Oriente dell’UE. Questo sviluppo potrebbe costituire una minaccia per l’entità sionista. Costituirebbe una minaccia esistenziale per i dispotici emirati del Golfo, che dipendono dalla potenza del petro-dollaro per la loro sopravvivenza. [9] Questo è uno dei motivi per cui la NATO e il Consiglio di cooperazione del Golfo usano terroristi di <em>al-Qaida</em> per spezzare l’alleanza sciita tra Iran, Iraq, Siria e <em>Hezbollah</em> in Libano. Come il geografo italiano Manlio Dinucci ha riferito, contrariamente ai pareri diffusi, la Siria ha enormi giacimenti di idrocarburi. Dinucci scrive: <em>‘La strategia di Stati Uniti/NATO si concentra sul supporto ai ribelli nell’occupare i campi petroliferi con un duplice scopo: privare lo Stato siriano delle entrate da esportazioni, già fortemente diminuite a seguito dell’embargo UE, e garantirsi che i giacimenti più grandi passino in futuro, attraverso i “ribelli”, sotto il controllo delle grandi compagnie petrolifere occidentali</em>‘. [10]</p> <p align="justify">La prima implementazione dell’ideologia dell”intervento umanitario’ avvenne durante i bombardamenti NATO della Serbia nel 1999. Da allora, l’entità amorfa nota come Kosovo è diventata lo Stato criminale numero uno dell’Europa, gestito da un criminale condannato per traffico di droga e di organi umani, e per strage, Hashim al-Thaci, un protetto di Bruxelles e Washington. Questo è il tipo di anti-Stato narco-mafioso che la NATO ha installato in Libia dopo la guerra lampo contro quel Paese nel 2011, ed è il tipo di regime criminale che dominerà la Siria se la NATO riuscisse a bombardarla. Si possono leggere centinaia di articoli della stampa ufficiale sulla criminalità del regime kosovaro e gli articoli che descrivono il caos nella Libia post-Gheddafi non sono pochi. Ma gli stessi media ignorano sistematicamente il fatto che sono stati loro a tifare per l’Esercito di liberazione del Kossovo della CIA, durante la distruzione della Jugoslavia. Le stesse prostitute ora spingono ad armare ulteriormente i terroristi in Siria e all’intervento militare della NATO.</p> <p align="justify"><strong>L’ottundimento europeo</strong></p> <p align="justify">I pontificatori dell’integrazione europea e del ruolo dell’Europa nel mondo, aggiungono pepe ai loro discorsi con pomposi riferimenti allo ‘Stato di diritto’ e all’universalità dei ‘valori europei’. Questa retorica spocchiosa viene incessantemente inculcata agli studenti europei nelle università e negli istituti di istruzione superiore, e viene ripetuto fino alla nausea dai mass media. Le persone che utilizzano il terrorismo di <em>al-Qaida</em> per favorire i loro interessi in Medio Oriente, insegnano nei corsi di prestigiose università europee sulle ‘relazioni internazionali’. Non c’è da meravigliarsi che le persone normali siano incapaci di vedere e capire quello che sta accadendo davanti ai loro occhi.  La portata e la complessità delle reti istituzionali globali, costruite su un impero di menzogne, ipocrisia e inganno, sono semplicemente troppo opprimenti per essere comprese da un intelletto incolto. Qualcosa che la nostra mente cerca di rifiutare, quando l’orrore della realtà supera i nostri orizzonti di tolleranza e intelligibilità. Quindi, la mente indietreggia, filtra il reale, preferendo invece vedere nei nostri maestri l’espressione di politiche complesse, contraddittorie e arcane, il cui contenuto morale è consegnato agli studi di “esperti” e “specialisti”, essi stessi prodotti e propagandisti delle stesse istituzioni corrotte.</p> <p align="justify">Ora ci sono tante istituzioni accademiche, conferenze, fondazioni, gruppi di riflessione, istituti  politici e corsi universitari che proclamano le virtù dell”intervento umanitario’, che ha acquisito lo status di dogma. La ripetizione e la riproduzione di questo dogma da parte degli insegnanti del mondo accademico neoliberista ha trasformato ciò di cui la ragione critica normalmente si fa beffe, in un principio a priori della ‘governance globale’. Nel capitolo 22 del suo lavoro sul diritto internazionale <em>De Juri Belli ac Pacis</em>, (Sulla Legge di Guerra e pace), il grande giurista olandese del 17° secolo Ugo Grozio, scrisse: ‘<em>Alcune guerre sono fondate su motivazioni reali ed altre solo su pretesti coloriti. Questa distinzione è stata notata da Polibio, che chiama i pretesti profaseis e le cause reali aitias. Così Alessandro fece guerra a Dario con il pretesto di vendicare le mancanze compiute dai persiani ai greci. Ma il vero motivo di quell’eroe coraggioso e intraprendente era la facile acquisizione di ricchezza e dominio, come le spedizioni di Senofonte e Agesilao gli avevano fatto capire</em>‘. [13]</p> <p align="justify">Poco è cambiato dai tempi di Alessandro Magno. Le guerre sono ancora combattute per saccheggiare e promuovere l’impero. Il vocabolario di Polibio su <em>‘profaseis’</em> e <em>‘aitias’</em> sarà ancora utile. Dall’inizio dell’incubo siriano nel 2011, il ‘profaseis’ propagato dalle agenzie mediatiche aziendali, che chiede l’intervento militare in Siria, sarebbe il desiderio di ‘proteggere i civili’ da un ‘regime brutale’. Solo gli ingenui e gli ignoranti possono ancora difendere queste sciocchezze mentre le stesse agenzie mediatiche hanno finalmente ammesso che l”opposizione’ è di fatto formata da <em>al-Qaida,</em> un dato fattuale che i media alternativi sottolineano dall’inizio delle violenze a Daraa, nel marzo 2011. L”<em>Aitias</em>” della NATO in questo conflitto è chiaro: spezzare e distruggere uno Stato sovrano indipendente, saccheggiarne tutte le risorse, stuprare e terrorizzare i suoi cittadini fino alla sottomissione scatenando sulla popolazione squadroni della morte di drogati e ipnotizzati, incolpando di tutto ciò costantemente il ‘regime’, per poi finire il Paese con una campagna di bombardamenti aerei intensi prima di insediare una mafia a governare il Paese. Infine, definire questo olocausto libertà e chiamare l’olocausto democrazia, è una formula collaudata che ora viene diffusa in tutto il mondo dalla megalomania della NATO che punta alla supremazia globale.</p> <p align="justify">Ancora Grozio: “<em>Altri pretesti fabbricati, anche se plausibili a prima vista, non sopporterebbero l’esame e la prova della rettitudine morale e, quando spogliati del loro travestimento, tali pretesti saranno trovati issati sull’ingiustizia. In tali conflitti, dice Livio, non è la prova della giustizia, ma un qualche oggetto di ambizione segreta e indisciplinata, che agisce come molla principale. La maggior parte delle potenze, dice Plutarco, impiegano le situazioni relative di pace e di guerra come una specie di moneta, per acquisire tutto ciò che ritengono opportuno</em>.” Nell’Europa del 17° secolo di Ugo Grozio, devastata dalla guerra, stabilire la distinzione tra profaseis e aitias oppure tra pretesti e motivazioni reali per la guerra non era considerato eresia nel rigoroso dominio del discorso giuridico. Oggi, coloro che fanno tali distinzioni vengono tacciati di essere dei “complottisti paranoici”. In una intervista dal titolo <em>‘Il pensiero critico come solvente della Doxa’</em>, il sociologo francese Loic Wacquant sostiene che ‘<em>mai prima d’ora il falso pensiero e la falsa scienza sono stati così prolissi e onnipresenti</em>.’ [14]</p> <p align="justify">In questa epoca d’illegalità tecnologica, i precetti fondamentali del diritto internazionale e nazionale vengono smantellati. Con la promulgazione del <em>Patriot Act</em> e ora del <em>National Defense Authorization Act</em>, gli Stati Uniti regrediscono al tipo di tirannia giuridica che ha preceduto la stesura della Petizione dei Diritti in Inghilterra nel 1628, un documento che denunciava la detenzione senza processo, le torture e la legge marziale e forniva le basi giuridiche e morali per la rivoluzione inglese del 1640.<strong></strong></p> <p align="justify"><strong>Conclusione</strong></p> <p align="justify">È necessario, dunque riflettere sulla guerra in corso nel Levante. Quello a cui assistiamo è la distruzione del sistema statale di Westfalia e un ritorno al caos della guerra dei trent’anni del 17° secolo, ma questa volta ai confini dell’Europa, dove il principio del bellum se ipsum alet, la guerra alimenterà se stessa, viene sfruttato dalle società militari private, da narcobande, reti terroristiche e organizzazioni criminali internazionali legate, direttamente e indirettamente, agli apparati ideologici statali delle potenze atlantiche. E così, l’UCK ha addestrato l”Esercito libero siriano’, mentre il Gruppo combattente islamico libico ha anche aderito alla ‘guerra santa’ in Siria. Come nella guerra dei Trent’anni, le bande armate mercenarie si finanziano saccheggiando le economie locali e vendendo il loro bottino di contrabbando. Intere fabbriche in Siria sono state smontate e rubate dai mercenari al servizio di Turchia e Qatar, mentre il commercio di droga è ora in forte espansione come mai prima. Quando un Paese viene distrutto e ridotto in feudi ed emirati dispotici, le società occidentali si muovono con le loro imprese militari private e procedono a saccheggiare le risorse del Paese, senza essere ostacolate dalle norme e dai regolamenti dello Stato Sovrano. Le orde del terrorismo poi passano al successivo Paese sulla lista nera della NATO. Questa è la strategia del caos della NATO, una forma di guerra liquida che si sta diffondendo rapidamente in tutto il Sud del mondo.</p> <p align="justify">Data la criminalità delle compagnie petrolifere occidentali, in passato, forse non è del tutto sorprendente che oggi, sotto forma di UE, procedano apertamente all’acquisto di petrolio da  organizzazioni terroristiche. Ciò che è sorprendente, tuttavia, è la morbosa spensieratezza delle popolazioni in Europa. Come possono esserci così tante persone “rispettabili” nei nostri media e nelle istituzioni accademiche pronte a collaborare con i mafiosi? Perché ci sono state poche  manifestazioni di rilievo contro la NATO? Come è possibile che i poteri forti siano sempre autorizzati a farla franca con tale criminalità assoluta? Il poeta latino Orazio scrisse ‘neglecta solent incendia sumere vires’, un fuoco trascurato raccoglie sempre forza. Dalla distruzione della Repubblica Democratica dell’Afghanistan a opera dei terroristi mujahidin filo-occidentali, nel 1979, gli Stati sovrani sono caduti preda di mercenari e bande terroristiche sostenute dall’imperialismo occidentale, mentre le libertà civili sono state ridotte, in America e in Europa, in nome della ‘guerra al terrorismo’. Il fuoco allora si è diffuso nell’ex Jugoslavia, Ruanda, Costa d’Avorio, Sudan, Somalia, Iraq, Repubblica Democratica del Congo, Cecenia, Libia e ora Siria. Se i popoli non si svegliano e mobilitano contro i criminali che pianificano queste guerre, le fiamme della distruzione alla fine ritorneranno sotto forma di legge marziale, e un fascista panopticon stato di polizia sarà ritenuto necessario, durante il perseguimento di una terza guerra mondiale contro l’Iran, la Russia e la Cina. Se questo fuoco del terrorismo non verrà spento in Siria, si propagherà in Caucaso, Asia centrale, Russia e Cina orientale fino a quando qualsiasi ostacolo alla corsa della NATO al ‘dominio ad ampio spettro’ verrà eliminato e un iper-Stato tirannico aziendale dominerà il pianeta.</p> <p align="justify">Le guerre mondiali sono esplose in passato, e data la scellerata volontà-di-potenza dei nostri attuali governanti, non vi è ragione di credere che una guerra mondiale non scoppi più. Molti in occidente, abituati alla violenza televisiva e all’indifferenza verso guerre lontane, hanno la tendenza a credere che la politica sia un campo che non li riguardi. Ma come dice il politico francese Charles de Montalambert, ‘<em>Vous avez beau ne pas vous occuper de politique, la politique s’occupe de vous tout de même</em>.’ [E' facile per voi non occuparvi della politica, ma la politica, tuttavia, si occuperà di voi lo stesso]. Alla luce degli eventi attuali, tale affermazione merita una <strong>riflessione.</strong></p> <p><strong>Note</strong> <br />[<a href="http://www.globalresearch.ca/time-to-end-western-support-for-terrorists-in-syria-opposition-is-entirely-run-by-al-qaeda/5333204">1</a>] [<a href="http://www.globalresearch.ca/frances-media-admits-that-the-syrian-opposition-is-al-qaida-then-justifies-french-government-support-to-the-terrorists/5331289">2</a>] [<a href="http://unispal.un.org/UNISPAL.NSF/0/9D85892AC6D7287E8525636800596092">3</a>] [<a href="http://www.ohchr.org/EN/ProfessionalInterest/Pages/NaturalResources.aspx">4</a>] [<a href="http://www.un.org/documents/ga/res/36/a36r103.htm">5</a>] [<a href="http://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2012/12/201759.htm">6</a>] [<a href="http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-22275456">7</a>] [<a href="http://www.globalresearch.ca/syria-nato-s-next-humanitarian-war/?print=1">8</a>] [<a href="http://nsnbc.me/2012/12/28/the-dynamics-of-the-crisis-in-syria-conflict-versus-conflict-resolution-part-5/">9</a>] [<a href="http://www.globalresearch.ca/oil-and-pipeline-geopolitics-the-us-nato-race-for-syrias-black-gold/5330216">10</a>] [<a href="http://www.franceinter.fr/emission-le-79-marc-trevidic-et-jean-pierre-filiu">11</a>] [<a href="http://nsnbc.me/2012/12/28/the-dynamics-of-the-crisis-in-syria-conflict-versus-conflict-resolution-part-5/">12</a>] [<a href="http://www.constitution.org/gro/djbp_222.htm">13</a>] [<a href="http://www.homme-moderne.org/societe/socio/wacquant/pensecri.html">14</a>]</p> <p><em>Copyright © 2013 Global Research</em></p> <p>Traduzione di Alessandro Lattanzio – <em><a href="http://sitoaurora.altervista.org/home.htm">SitoAurora</a></em></p> <p>Fonte: <a href="https://aurorasito.wordpress.com/2013/05/03/rubare-il-petrolio-della-siria-il-consorzio-petrolifero-ue-al-qaida/">Bollettino Aurora</a> 3 Maggio 2013 </p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-56444163430916023572013-05-02T06:49:00.001-07:002013-05-04T21:09:17.732-07:00Italia, potenza scomoda: dovevamo morire, ecco come<p align="justify"><a href="http://www.libreidee.org"><em>Libre</em></a></p> <p align="justify"><a href="http://lh6.ggpht.com/-Bl4LVxh0eaQ/UYJu3Z0KDMI/AAAAAAAAGXc/Yglk3aDgP4E/s1600-h/Nino-Galloni%25255B3%25255D.jpg"><img title="Nino-Galloni" style="float: left; display: inline" alt="Nino-Galloni" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/-yHMnaxVWjjo/UYJu5QpR56I/AAAAAAAAGXk/y3tS1mo_16o/Nino-Galloni_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" width="230" height="129" /></a>Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia. E’ il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese. Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per riconquistare l’Est i tedeschi accettano di rinunciare al marco e aderire all’euro, a patto che il nuovo assetto europeo elimini dalla scena il loro concorrente più pericoloso: noi. A Roma non mancano complici: pur di togliere il potere sovrano dalle mani della “casta” corrotta della Prima Repubblica, c’è chi è pronto a sacrificare l’Italia all’Europa “tedesca”, naturalmente all’insaputa degli italiani.</p> <p align="justify">E’ la drammatica ricostruzione che Nino Galloni, già docente universitario, manager pubblico e alto dirigente di Stato, fornisce a Claudio Messora per il blog “<a href="http://www.byoblu.com/post/2013/04/29/nino-galloni-come-ci-hanno-deindustrializzato.aspx">Byoblu</a>”. All’epoca, nel fatidico 1989, Galloni era consulente del governo su invito dell’eterno Giulio Andreotti, il primo statista europeo che ebbe la prontezza di affermare di temere la riunificazione tedesca. Non era “provincialismo storico”: Andreotti era al corrente del piano contro l’Italia e tentò di opporvisi, fin che poté. Poi a Roma arrivò una telefonata del cancelliere Helmut Kohl, che si lamentò col ministro Guido Carli: qualcuno “remava contro” il piano franco-tedesco. Galloni si era appena scontrato con Mario Monti alla Bocconi e il suo gruppo aveva ricevuto pressioni da Bankitalia, dalla Fondazione Agnelli e da Confindustria. La telefonata di Kohl fu decisiva per indurre il governo a metterlo fuori gioco. «Ottenni dal ministro la verità», racconta l’ex super-consulente, ridottosi a comunicare con l’aiuto di pezzi di carta perché il ministro «temeva ci fossero dei microfoni». Sul “pizzino”, scrisse la domanda decisiva: “Ci sono state pressioni anche dalla Germania sul ministro Carli perché io smetta di fare quello che stiamo facendo?”. Eccome: «Lui mi fece di sì con la testa».</p> <p align="justify">Questa, riassume Galloni, è l’origine della “inspiegabile” tragedia nazionale nella quale stiamo sprofondando. I super-poteri egemonici, prima atlantici e poi europei, hanno sempre temuto l’Italia. Lo dimostrano due episodi chiave. Il primo è l’omicidio di Enrico Mattei, stratega del boom industriale italiano grazie alla leva energetica propiziata dalla sua politica filo-araba, in competizione con le “Sette Sorelle”. E il secondo è l’eliminazione di Aldo Moro, l’uomo del compromesso storico col Pci di Berlinguer assassinato dalle “seconde Br”: non più l’organizzazione eversiva fondata da Renato Curcio ma le Br di Mario Moretti, «fortemente collegate con i servizi, con deviazioni dei servizi, con i servizi americani e israeliani». Il leader della Dc era nel mirino di killer molto più potenti dei neo-brigatisti: «Kissinger gliel’aveva giurata, aveva minacciato Moro di morte poco tempo prima». Tragico preambolo, la strana uccisione di Pier Paolo Pasolini, che nel romanzo “Petrolio” aveva denunciato i mandanti dell’omicidio Mattei, a lungo presentato come incidente aereo. Recenti inchieste collegano alla morte del fondatore dell’Eni quella del giornalista siciliano Mauro De Mauro. Probabilmente, De Mauro aveva scoperto una pista “francese”: agenti dell’ex Oas inquadrati dalla Cia nell’organizzazione terroristica “Stay Behind” (in Italia, “Gladio”) avrebbero sabotato l’aereo di Mattei con l’aiuto di manovalanza mafiosa. Poi, su tutto, a congelare la democrazia italiana avrebbe provveduto la strategia della tensione, quella delle stragi nelle piazze.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Alla fine degli anni ‘80, la vera partita dietro le quinte è la liquidazione definitiva dell’Italia come competitor strategico: Ciampi, Andreatta e De Mita, secondo Galloni, lavorano per cedere la sovranità nazionale pur di sottrarre potere alla classe politica più corrotta d’Europa. Col divorzio tra Bankitalia e Tesoro, per la prima volta il paese è in crisi finanziaria: prima, infatti, era la Banca d’Italia a fare da “prestatrice di ultima istanza” comprando titoli di Stato e, di fatto, emettendo moneta destinata all’investimento pubblico. Chiuso il rubinetto della lira, la situazione precipita: con l’impennarsi degli interessi (da pagare a quel punto ai nuovi “investitori” privati) il debito pubblico esploderà fino a superare il Pil. Non è un “problema”, ma esattamente l’obiettivo voluto: mettere in crisi lo Stato, disabilitando la sua funzione strategica di spesa pubblica a costo zero per i cittadini, a favore dell’industria e dell’occupazione. Degli investimenti pubblici da colpire, «la componente più importante era sicuramente quella riguardante le partecipazioni statali, l’energia e i trasporti, dove l’Italia stava primeggiando a livello mondiale».</p> <p align="justify">Al piano anti-italiano partecipa anche la grande industria privata, a partire dalla Fiat, che di colpo smette di investire nella produzione e preferisce comprare titoli di Stato: da quando la Banca d’Italia non li acquista più, i tassi sono saliti e la finanza pubblica si trasforma in un ghiottissimo business privato. L’industria passa in secondo piano e – da lì in poi – dovrà costare il meno possibile. «In quegli anni la Confindustria era solo presa dall’idea di introdurre forme di flessibilizzazione sempre più forti, che poi avrebbero prodotto la precarizzazione». Aumentare i profitti: «Una visione poco profonda di quello che è lo sviluppo industriale». Risultato: «Perdita di valore delle imprese, perché le imprese acquistano valore se hanno prospettive di profitto». Dati che parlano da soli. E spiegano tutto: «Negli anni ’80 – racconta Galloni – feci una ricerca che dimostrava che i 50 gruppi più importanti pubblici e i 50 gruppi più importanti privati facevano la stessa politica, cioè investivano la metà dei loro profitti non in attività produttive ma nell’acquisto di titoli di Stato, per la semplice ragione che i titoli di Stato italiani rendevano tantissimo e quindi si guadagnava di più facendo investimenti finanziari invece che facendo investimenti produttivi. Questo è stato l’inizio della nostra deindustrializzazione».</p> <p align="justify">Alla caduta del Muro, il potenziale italiano è già duramente compromesso dal sabotaggio della finanza pubblica, ma non tutto è perduto: il nostro paese – “promosso” nel club del G7 – era ancora in una posizione di dominio nel panorama manifatturiero internazionale. Eravamo ancora «qualcosa di grosso dal punto di vista industriale e manifatturiero», ricorda Galloni: «Bastavano alcuni interventi, bisognava riprendere degli investimenti pubblici». E invece, si corre nella direzione opposta: con le grandi privatizzazioni strategiche, negli anni ’90 «quasi scompare la nostra industria a partecipazione statale», il “motore” di sviluppo tanto temuto da tedeschi e francesi. Deindustrializzazione: «Significa che non si fanno più politiche industriali». Galloni cita Pierluigi Bersani: quando era ministro dell’industria «teorizzò che le strategie industriali non servivano». Si avvicinava la fine dell’Iri, gestita da Prodi in collaborazione col solito Andreatta e Giuliano Amato. Lo smembramento di un colosso mondiale: Finsider-Ilva, Finmeccanica, Fincantieri, Italstat, Stet e Telecom, Alfa Romeo, Alitalia, Sme (alimentare), nonché la Banca Commerciale Italiana, il Banco di Roma, il Credito Italiano.</p> <p align="justify">Le banche, altro passaggio decisivo: con la fine del “Glass-Steagall Act” nasce la “banca universale”, cioè si consente alle banche di occuparsi di meno del credito all’economia reale, e le si autorizza a concentrarsi sulle attività finanziarie peculative. Denaro ricavato da denaro, con scommesse a rischio sulla perdita. E’ il preludio al disastro planetario di oggi. In confronto, dice Galloni, i debiti pubblici sono bruscolini: nel caso delle perdite delle banche stiamo parlando di tre-quattromila trilioni. Un trilione sono mille miliardi: «Grandezze stratosferiche», pari a 6 volte il Pil mondiale. «Sono cose spaventose». La frana è cominciata nel 2001, con il crollo della new-economy digitale e la fuga della finanza che l’aveva sostenuta, puntando sul boom dell’e-commerce. Per sostenere gli investitori, le banche allora si tuffano nel mercato-truffa dei derivati: raccolgono denaro per garantire i rendimenti, ma senza copertura per gli ultimi sottoscrittori della “catena di Sant’Antonio”, tenuti buoni con la storiella della “fiducia” nell’imminente “ripresa”, sempre data per certa, ogni tre mesi, da «centri studi, economisti, osservatori, studiosi e ricercatori, tutti sui loro libri paga».</p> <p align="justify">Quindi, aggiunge Galloni, siamo andati avanti per anni con queste operazioni di derivazione e con l’emissione di altri titoli tossici. Finché nel 2007 si è scoperto che il sistema bancario era saltato: nessuna banca prestava liquidità all’altra, sapendo che l’altra faceva le stesse cose, cioè speculazioni in perdita. Per la prima volta, spiega Galloni, la massa dei valori persi dalle banche sui mercati finanziari superava la somma che l’economia reale – famiglie e imprese, più la stessa mafia – riusciva ad immettere nel sistema bancario. «Di qui la crisi di liquidità, che deriva da questo: le perdite superavano i depositi e i conti correnti». Come sappiamo, la falla è stata provvisoriamente tamponata dalla Fed, che dal 2008 al 2011 ha trasferito nelle banche – americane ed europee – qualcosa come 17.000 miliardi di dollari, cioè «più del Pil americano e più di tutto il debito pubblico americano».</p> <p align="justify">Va nella stessa direzione – liquidità per le sole banche, non per gli Stati – il “quantitative easing” della Bce di Draghi, che ovviamente non risolve la crisi economica perché «chi è ai vertici delle banche, e lo abbiamo visto anche al Monte dei Paschi, guadagna sulle perdite». Il profitto non deriva dalle performance economiche, come sarebbe logico, ma dal numero delle operazioni finanziarie speculative: «Questa gente si porta a casa i 50, i 60 milioni di dollari e di euro, scompare nei paradisi fiscali e poi le banche possono andare a ramengo». Non falliscono solo perché poi le banche centrali, controllate dalle stesse banche-canaglia, le riforniscono di nuova liquidità. A monte: a soffrire è l’intero sistema-Italia, da quando – nel lontano 1981 – la finanzia pubblica è stata “disabilitata” col divorzio tra Tesoro e Bankitalia. Un percorso suicida, completato in modo disastroso dalla tragedia finale dell’ingresso nell’Eurozona, che toglie allo Stato la moneta ma anche il potere sovrano della spesa pubblica, attraverso dispositivi come il Fiscal Compact e il pareggio di bilancio.</p> <p align="justify">Per l’Europa “lacrime e sangue”, il risanamento dei conti pubblici viene prima dello sviluppo. «Questa strada si sa che è impossibile, perché tu non puoi fare il pareggio di bilancio o perseguire obiettivi ancora più ambiziosi se non c’è la ripresa». E in piena recessione, ridurre la spesa pubblica significa solo arrivare alla depressione irreversibile. Vie d’uscita? Archiviare subito gli specialisti del disastro – da Angela Merkel a Mario Monti – ribaltando la politica europea: bisogna tornare alla sovranità monetaria, dice Galloni, e cancellare il debito pubblico come problema. Basta puntare sulla ricchezza nazionale, che vale 10 volte il Pil. Non è vero che non riusciremmo a ripagarlo, il debito. Il problema è che il debito, semplicemente, non va ripagato: «L’importante è ridurre i tassi di interesse», che devono essere «più bassi dei tassi di crescita». A quel punto, il debito non è più un problema: «Questo è il modo sano di affrontare il tema del debito pubblico». A meno che, ovviamente, non si proceda come in Grecia, dove «per 300 miseri miliardi di euro» se ne sono persi 3.000 nelle Borse europee, gettando sul lastrico il popolo greco.</p> <p align="justify">Domanda: «Questa gente si rende conto che agisce non solo contro la Grecia ma anche contro gli altri popoli e paesi europei? Chi comanda effettivamente in questa Europa se ne rende conto?». Oppure, conclude Galloni, vogliono davvero «raggiungere una sorta di asservimento dei popoli, di perdita ulteriore di sovranità degli Stati» per obiettivi inconfessabili, come avvenuto in Italia: privatizzazioni a prezzi stracciati, depredazione del patrimonio nazionale, conquista di guadagni senza lavoro. Un piano criminale: il grande complotto dell’élite mondiale. «Bilderberg, Britannia, il Gruppo dei 30, dei 10, gli “Illuminati di Baviera”: sono tutte cose vere», ammette l’ex consulente di Andreotti. «Gente che si riunisce, come certi club massonici, e decide delle cose». Ma il problema vero è che «non trovano resistenza da parte degli Stati». L’obiettivo è sempre lo stesso: «Togliere di mezzo gli Stati nazionali allo scopo di poter aumentare il potere di tutto ciò che è sovranazionale, multinazionale e internazionale». Gli Stati sono stati indeboliti e poi addirittura infiltrati, con la penetrazione nei governi da parte dei super-lobbysti, dal Bilderberg agli “Illuminati”. «Negli Usa c’era la “Confraternita dei Teschi”, di cui facevano parte i Bush, padre e figlio, che sono diventati presidenti degli Stati Uniti: è chiaro che, dopo, questa gente risponde a questi gruppi che li hanno agevolati nella loro ascesa».</p> <p align="justify">Non abbiamo amici. L’America avrebbe inutilmente cercato nell’Italia una sponda forte dopo la caduta del Muro, prima di dare via libera (con Clinton) allo strapotere di Wall Street. Dall’omicidio di Kennedy, secondo Galloni, gli Usa «sono sempre più risultati preda dei britannici», che hanno interesse «ad aumentare i conflitti, il disordine», mentre la componente “ambientalista”, più vicina alla Corona, punta «a una riduzione drastica della popolazione del pianeta» e quindi ostacola lo sviluppo, di cui l’Italia è stata una straordinaria protagonista. L’odiata Germania? Non diventerà mai leader, aggiunge Galloni, se non accetterà di importare più di quanto esporta. Unico futuro possibile: la Cina, ora che Pechino ha ribaltato il suo orizzonte, preferendo il mercato interno a quello dell’export. L’Italia potrebbe cedere ai cinesi interi settori della propria manifattura, puntando ad affermare il made in Italy d’eccellenza in quel mercato, 60 volte più grande. Armi strategiche potenziali: il settore della green economy e quello della trasformazione dei rifiuti, grazie a brevetti di peso mondiale come quelli detenuti da Ansaldo e Italgas.</p> <p align="justify">Prima, però, bisogna mandare a casa i sicari dell’Italia – da Monti alla Merkel – e rivoluzionare l’Europa, tornando alla necessaria sovranità monetaria. Senza dimenticare che le controriforme suicide di stampo neoliberista che hanno azzoppato il paese sono state subite in silenzio anche dalle organizzazioni sindacali. Meno moneta circolante e salari più bassi per contenere l’inflazione? Falso: gli Usa hanno appena creato trilioni di dollari dal nulla, senza generare spinte inflattive. Eppure, anche i sindacati sono stati attratti «in un’area di consenso per quelle riforme sbagliate che si sono fatte a partire dal 1981». Passo fondamentale, da attuare subito: una riforma della finanza, pubblica e privata, che torni a sostenere l’economia. Stop al dominio antidemocratico di Bruxelles, funzionale solo alle multinazionali globalizzate. Attenzione: la scelta della Cina di puntare sul mercato interno può essere l’inizio della fine della globalizzazione, che è «il sistema che premia il produttore peggiore, quello che paga di meno il lavoro, quello che fa lavorare i bambini, quello che non rispetta l’ambiente né la salute». E naturalmente, prima di tutto serve il ritorno in campo, immediato, della vittima numero uno: lo Stato democratico sovrano. Imperativo categorico: sovranità finanziaria per sostenere la spesa pubblica, senza la quale il paese muore. «A me interessa che ci siano spese in disavanzo – insiste Galloni – perché se c’è crisi, se c’è disoccupazione, puntare al pareggio di bilancio è un crimine».</p> <h5><iframe height="315" src="http://www.youtube.com/embed/5lPGzvfnI9M" frameborder="0" width="560" allowfullscreen="allowfullscreen"></iframe></h5> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.libreidee.org/2013/05/italia-potenza-scomoda-dovevamo-morire-ecco-come/"><em>Libre</em></a><em> 2 Maggio 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-39436655415763628092013-04-24T22:33:00.001-07:002013-04-24T22:33:01.464-07:00A proposito di libertà: La posta in gioco sul Muos di Niscemi<p><em>di  Sergio Cararo <br /></em><a href="http://www.contropiano.org"><em>Contropiano</em></a></p> <p><a href="http://lh3.ggpht.com/-NE-K09UXn64/UXjABt7kQ-I/AAAAAAAAGW8/S5pOuaLyYfw/s1600-h/nomuos%25255B4%25255D.jpg"><img title="nomuos" style="float: left; display: inline" alt="nomuos" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-1PfFf3HGYoM/UXjACpzjajI/AAAAAAAAGXE/pQYPhExtOjY/nomuos_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="369" height="196" /></a></p> <p align="justify">Il braccio di ferro tra interessi della popolazione e interessi strategici statunitensi sta entrando in una fase delicata e decisiva. Gli Usa pretendono di andare avanti comunque, la gente e gli attivisti chiedono il rispetto delle leggi, il nuovo governo voluto da Napolitano giocherà pesante.</p> <p align="justify">Il Corriere della Sera di oggi la mette giù chiaramente: il nuovo governo dovrà dirimere subito la vicenda della base militare che ospita il sistema Muos di Niscemi. La domanda è retorica? Appoggerà le richieste delle popolazioni locali o delle forze armate e del governo degli Stati Uniti? La risposta, purtroppo, la conosciamo sin da ora. E' la stessa che abbiamo sulla vicenda della base militare del Dal Molin a Vicenza.</p> <p align="justify">Dopo l'incursione di alcuni attivisti dentro la base militare del Muos a Niscemi, il governo Usa è andato giù pesante. "Gli Stati Uniti - afferma una nota diffusa dall'ambasciata americana in Italia - sostengono convintamente il diritto ad una protesta pacifica. Tuttavia, lo <strong>sconfinamento illegale da parte di manifestanti </strong>in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della <strong>proprietà degli Stati Uniti</strong> hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni. La sicurezza è sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l'antenna Muos, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura Muos - prosegue la nota statunitense - sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed è il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull'impatto per la salute e che sarà completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermerà la sicurezza della struttura Muos. La costruzione delle torri Muos - conclude il documento dell'ambasciata Usa - è stata temporaneamente sospesa. Tuttavia, la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi rimane operativa ed è vitale per le <strong>operazioni militari e umanitarie della Nato</strong>. Le azioni illegali e irresponsabili di oggi, condotte da un gruppo di manifestanti, mettono a repentaglio queste operazioni". </p> <a name='more'></a> <p align="left">Balzano subito agli occhi almeno tre elementi:</p> <p align="justify">a) dalla commissione di “esperti” è stato già tagliato il prof. Zucchetti del Politecnico di Torino che ha ampiamente documentato gli effetti micidiali dei radar del Muos sulla salute pubblica e la popolazione;</p> <p align="justify">b) gli Usa parlano di sconfinamento, dunque ritengono il territorio della base di Niscemi roba loro e non territorio italiano;</p> <p align="justify">c) Il progetto militare NRTF centrato sul Muos di Niscemi rimane operativo nonostante la revoca delle autorizzazioni da parte della Regione Sicilia. Dunque sono i lavori al Muos ad essere illegali e non chi sta cercando di fermarli.</p> <p align="justify">Le pressioni sulle autorità regionali si stanno facendo pesanti, pesantissime, affinchè la revoca delle autorizzazioni venga … revocata a sua volta. Il Presidente della Regione Sicilia Crocetta non sembra affatto insensibile a queste pressioni. Questo atteggiamento è diventato uno dei motivi di rottura con i deputati regionali del M5S che parlano di una “rivoluzione sicialiana” già tradita da Crocetta. Dal canto suo, oltre il governo statunitense, anche il Ministero della Difesa italiano è intervenuto sulla vicenda con un comunicato dai toni espliciti e inquietanti, soprattutto e, come di consueto nelle ultime righe: "Nel rispetto del diritto ad una protesta pacifica e democratica - si legge nel comunicato - il ministero ribadisce che la tutela della salute dei cittadini che abitano nella zona di Niscemi è sempre stata e sempre sarà prioritaria e condizione indispensabile per la realizzazione delle antenne terrestri del sistema Muos". "In tal senso - prosegue la nota del ministero- in attesa dei risultati dello studio dell'Istituto Superiore di Sanità che sarà completato entro il 31 maggio, la Difesa è impegnata a dare puntuale attuazione alle intese raggiunte che prevedono la sospensione della costruzione delle torri e dell'istallazione delle parabole del sistema Muos". Ma il funzionamento degli impianti della Naval Radio Transmitter Facility di Niscemi, sottolinea, "deve essere assicurato in ottemperanza a quanto convenuto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri". Un comunicato che per l'articolazione degli argonenti sembra una fotocopia di quello dell'ambasciata degli Stati Uniti.</p> <p align="justify">E' bene che nessuno sottovaluti la posta in gioco a Niscemi. La popolazione e gli attivisti No Muos hanno ingaggiato una battaglia gigantesca su tutti i piani: politico, ambientale, democratico, internazionalista, antimilitarista. Hanno bisogno del massimo sostegno di tutti e non solo in Sicilia.</p> <ol></ol> <ol></ol> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.contropiano.org/news-politica/item/16134-la-posta-in-gioco-sul-muos-di-niscemi"><em>Contropiano</em></a><em> 24 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-55659343637898307272013-04-21T23:14:00.001-07:002013-04-21T23:14:07.225-07:00Perché il FMI non può affrontare la verità sul fallimento dell'euro?<p><a href="http://vocidallestero.blogspot.it"><em>Voci dall’estero</em></a></p> <p align="justify"><i><b>Sul <a href="http://blogs.telegraph.co.uk/finance/jeremywarner/100024151/why-cant-the-imf-face-up-to-the-truth-about-the-failing-euro/">Telegraph</a> ci si interroga sul perché  il  FMI, invece di inchiodare i leader UE alle loro responsabilità,  continui a </b><b>rassettare il po</b><b>nte del Titanic mentre la nave affonda...</b></i></p> <p><a href="http://lh6.ggpht.com/-P0HorFHAV3Y/UXTVKK2pFuI/AAAAAAAAGWo/5XxbAOoJnck/s1600-h/imf4.jpg"><img title="imf" style="display: inline" alt="imf" src="http://lh3.ggpht.com/-nsRJ1LOAZZE/UXTVLIqm7ZI/AAAAAAAAGWw/qun7AEODQRQ/imf_thumb2.jpg?imgmax=800" width="527" height="334" /></a></p> <p><i><b></b></i></p> <p align="justify"><i>di Jeremy Warner </i><b>- Sono stato a Washington questa settimana per la riunione di primavera del Fondo Monetario Internazionale. Vorrei poter dire che si è vista la luce in fondo al tunnel, ma la realtà oggettiva è che siamo ancora in una depressione profonda. Mi dispiace usare luoghi comuni, ma mi vengono alla mente due espressioni: giocherellare mentre Roma brucia, e risistemare le sedie sul ponte del Titanic.</b></p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-5"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-6"></a>In "Le conseguenze economiche della pace", l'economista britannico John Maynard Keynes ha scritto che la sua scelta in qualsiasi negoziato o arbitrato era "dire la verità violenta e spietata", ma nelle discussioni di questa settimana non c'è stata nessuna dimostrazione in questo senso. Invece di affrontare le cause alla base del disastro economico attuale - il fallimento dell'euro - il dibattito si è incentrato su questioni marginali di bilancio e monetarie, come il ritmo troppo veloce del consolidamento fiscale nel Regno Unito e negli Stati Uniti.</p> <a name="more"></a> <p align="justify">Che il chief economist del FMI, Olivier Blanchard, e il suo direttore generale, Christine Lagarde, possano pensare che qualche allentamento dei cordoni della borsa fiscale nel Regno Unito siano misure adeguate e in grado di riportare alla crescita, quando in Europa è in corso una crisi così profonda, non è solo strano, è patetico. Ho già scritto sulle <a href="http://www.telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/10003887/The-IMF-is-flunking-the-financial-crisis.html">gravi carenze del FMI nell'affrontare la peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale nell'edizione cartacea odierna del Daily Telegraph</a>, ma c'è ancora molto da dire in proposito.</p> <p align="justify">Invece di costringere i leader della zona euro ad affrontare la verità - che il loro progetto nella sua forma attuale sta facendo fallire non solo loro, ma l'intera economia mondiale - lo stesso FMI si affanna su questioni irrilevanti, come quella se nel Regno Unito ci sia lo spazio fiscale per un po' più di indebitamento al fine di alimentare la domanda. Peggio ancora, va avanti nel tentativo di sostenere ciò che chiaramente, nella sua forma attuale, rappresenta uno sforzo insostenibile.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Uno dei grande "puzzle" in discussione questa settimana al FMI è il motivo per cui il massiccio stimolo monetario applicato alle economie avanzate nel corso degli ultimi quattro anni ha avuto così poco effetto. Avrei pensato che la risposta fosse ovvia. Si può avere gestione della domanda quanto si vuole, ma finché i sottostanti squilibri nell'economia mondiale non sono affrontati e restano irrisolti, imprese e famiglie non avranno la fiducia necessaria per spendere e investire.</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-14"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-15"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-17"></a>Il più grande esempio di questi problemi è nella zona euro. E' evidente da lungo tempo che ci sono solo due soluzioni definitive al malessere della moneta unica. O si rompe, consentendo alla magia delle valute fluttuanti di ripristinare l'equilibrio economico dell'Europa, oppure si deve rapidamente passare ad un'unione di trasferimento su larga scala, con le nazioni surplus che sovvenzionano le economie deficitarie. Invece di costringere i leader della zona euro ad affrontare questa scelta, il FMI acconsente a soluzioni tampone che non riescono ad affrontare i problemi di fondo.</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-18"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-19"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-20"></a>Se si impedisce ai prezzi relativi di muoversi per ristabilire l'equilibrio nell'economia europea, che è ciò che in effetti fa la moneta unica, allora l'intero processo di aggiustamento economico diventa praticamente impossibile. Perché al FMI queste cose non vengono dette, apertamente e onestamente? Perché si permette ai leader politici della zona euro di sfuggire a un problema che provoca miseria e povertà non solo all'interno dei suoi confini, ma in tutto il mondo industrializzato?</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-23"></a>Nel corso di una conferenza stampa tenuta questo venerdì, Olli Rehn, vice presidente della Commissione europea, ha detto che la strategia dell'austerità fiscale stava funzionando, che il deficit della zona euro si sarebbe dimezzato dal 6 al 3 per cento quest'anno, consentendo al ritmo del consolidamento fiscale di rallentare dal 1,5 per cento dello scorso anno allo 0,75 per cento del prossimo anno. Questo ritmo è più lento che negli Stati Uniti, e lui non accetta di prendere lezioni da nessuno sulla inutile asprezza della medicina fiscale che viene dispensata.</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-24"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-25"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-26"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-27"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-28"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-29"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-30"></a>Purtroppo, è proprio questo il problema. Questi sono dei dati aggregati, sostanzialmente influenzati dal fatto che la Germania, di nuovo tornata a qualcosa di simile a un bilancio in pareggio, quest'anno sta terminando il consolidamento fiscale. Lo stesso non vale per le nazioni più deboli della zona euro, dove c'è ben poca tregua. La zona euro è ancora un insieme di 17 nazioni sovrane, alcune in surplus e alcune in deficit, ma Rehn parla come se si trattasse di un solo paese. La sua analisi è quindi ridicola. Se si dovesse aggregare l'intera economia mondiale, ci troveremmo in uno stato di perfetto equilibrio. Eppure, come sappiamo, al suo interno ci sono enormi surplus ed enormi deficit.</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-31"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-32"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-33"></a>La situazione attuale è senza speranza. <strong>C'è troppo capitale politico, troppi ego e troppe carriere che cavalcano la continuazione dell'unione monetaria per poter ammettere il fallimento.</strong> Il FMI è stato istituito per affrontare le crisi economiche internazionali proprio di questo genere. Eppure trovandosi di fronte alla più grande crisi dalla seconda guerra mondiale, il fondo si è dimostrato inadeguato al compito.</p> <p align="justify"><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-35"></a><a href="http://www.blogger.com/null" name="goog-gtc-unit-36"></a>La crisi, temo, diventerà molto più grave prima che la volontà collettiva si risolva ad affrontarne le cause più profonde. Come è triste che per farsi ricoverare in ospedale occorra prima spararsi su un piede!</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://vocidallestero.blogspot.it/2013/04/perche-il-fmi-non-puo-affrontare-la.html">Voci dall’estero</a><em></em><em> 20 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-12184263602394002382013-04-21T23:11:00.001-07:002013-04-21T23:11:26.016-07:00Crisi sistemica globale - Ormai è guerra dichiarata tra il mondo politico economico e la sfera bancario-finanziaria.<p><a href="http://www.clubcapretta.it"><em>Club Capretta</em></a></p> <p><strong>GEAB n. 74 in Italiano <br /></strong><strong>Tradotto per il Club Capretta da Fedro55 e Aigor </strong></p> <p><a href="http://lh4.ggpht.com/-3omPLvAgC4Y/UXTUYUcS6JI/AAAAAAAAGVY/x9wMmbJANOY/s1600-h/Geab%25252074%252520copertina%25255B4%25255D.jpg"><img title="Geab 74 copertina" style="display: inline" alt="Geab 74 copertina" src="http://lh4.ggpht.com/-NccaRMahULk/UXTUaBwPYWI/AAAAAAAAGVg/hvRBywcRVnc/Geab%25252074%252520copertina_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="552" height="127" /></a></p> <p align="justify"><strong>Crisi sistemica globale - Ormai è guerra dichiarata tra il mondo politico economico e la sfera bancario-finanziaria.</strong></p> <p align="justify"><i>Commento dell'ultimo minuto</i></p> <p align="justify"><i>Dal momento che la chiusura dei contenuti del GEAB n. 74 è stata fatta sabato sera (il 13/04/2013 n.d.t.), il nostro team segue con attenzione l’insolita coincidenza del crollo di tutti gli indicatori: borse europee, americane ed asiatiche, materie prime... ma anche e soprattutto dell'oro. </i></p> <p align="justify">Noi, malauguratamente, non abbiamo avuto il tempo di soffermarci su questi fenomeni. L’interpretiamo comunque in linea con quello che abbiamo descritto in questo numero.</p> <p align="justify">Peraltro, riferendoci a quelle situazioni che in questo numero descriviamo essere ancora in fase tranquilla, ancora da venire, ci si chiede se queste premesse non siano quelle del crollo che abbiamo previsto per il periodo da marzo a giugno del 2013.</p> <p align="justify">(continua...)</p> <p align="justify"><i>L'austerità occidentale (il sequestro dell’economia USA più la cura dell’austerità per l'Europa) in virtù della quale la crescita cinese si è fermata, evento in sintonia con i dati al ribasso così come annunciati oggi, sta provocando un crollo dei prezzi delle materie prime e degli scambi in borsa, che a loro volta determinano come conseguenza un calo delle attività bancarie e costringe le banche a monetizzare con urgenza le loro posizioni per ottenere liquidità.</i></p> <p align="justify">La moneta-oro è la più venduta e si ritrova a condurre la danza.</p> <p align="justify">Il fenomeno sarebbe ancora più eclatante se fossimo nelle more di un processo speculativo normale in cui il vantaggio di un mercato va a scapito di un altro.</p> <p align="justify">Siamo probabilmente all'inizio di un periodo di panico nel quale tutte le posizioni speculative verranno abbandonate. </p> <p align="justify">Se realmente sta accadendo un collasso del tipo di quello accaduto nel 2008, la domanda da porsi è: <strong>da dove potranno mai arrivare le migliaia di miliardi che hanno salvato in extremis il sistema finanziario nel 2009</strong>?</p> <p align="justify">Secondo il metodo dell’anticipazione politica, la datazione di un punto di rottura si effettua identificando i periodi ad alto rischio nei quali la più piccola scintilla da' fuoco a tutte le polveri.</p> <p align="justify">Il periodo attuale è un tipico esempio nel quale si combinano un numero impressionante di fattori esplosivi: nuove bolle finanziarie gonfiate da massicce iniezioni di denaro pubblico, instabilità geopolitica mondiale, guerre valutarie, instabilità globale, inizio della guerra politica contro il "terrorismo finanziario", crisi politica in Europa, disoccupazione di massa ed economia reale deteriorata, escludendo, naturalmente, il debito pubblico alle stelle.</p> <p align="justify">Si tratta di una tale coincidenza di fattori che è un miracolo che questa situazione possa perdurare.</p> <p align="justify">Ne avevamo analizzato i motivi nel <a href="http://www.clubcapretta.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=82&Itemid=206">GEAB N. 71</a>, in particolare l'interesse comune a mantenere in vita gli Stati Uniti con la respirazione artificiale e l'eccessiva generosità delle banche centrali.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Quest'ultimo aspetto ha raggiunto una nuova tappa con la politica della Banca del Giappone che questa volta, lungi dal ridurre il livello di rischio, lo ha al contrario amplificato, come spieghiamo qui di seguito, ed è un esempio eclatante della fuga in avanti che è utilizzata oggi come politica da alcuni paesi a corto di soluzioni, e che i lettori del GEAB conoscono bene: Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Il nostro team ritiene che sia stato compiuto un nuovo passo verso l’instabilità del sistema. </p> <p align="justify">Inoltre, alcune note discordanti stanno tentando di abbattere l'assordante muro di silenzio gelosamente imposto dal mondo finanziario sulla situazione reale, come l'improvviso deterioramento a "sorpresa" di tutti gli indicatori macroeconomici che riflettono ancora presunti segnali di "ripresa": quelli dell’occupazione negli Stati Uniti (1 ), in Canada (2), e in Australia (3); gli indici della fiducia (4); quelli delle vendite di computer (5) e di telefoni cellulari (6); quelli delle esportazioni cinesi (7); quelli delle vendite di auto nei paesi BRICS (8 ) e così via.</p> <p align="justify"><a href="http://lh6.ggpht.com/-ER7sjufCqtE/UXTUbherT7I/AAAAAAAAGVk/udiHaSv2s00/s1600-h/GEAB%25252074%252520immagine%2525201%25255B4%25255D.jpg"><img title="GEAB 74 immagine 1" style="display: inline" alt="GEAB 74 immagine 1" src="http://lh3.ggpht.com/-1mgdwEHtD54/UXTUcrakN7I/AAAAAAAAGVw/Xy7GvsQJWFY/GEAB%25252074%252520immagine%2525201_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="544" height="193" /></a></p> <p align="center"><strong>Il volume delle vendite di benzina al dettaglio negli Stati Uniti. <br /></strong><strong><strong>Fonte: EIA</strong></strong></p> <p align="justify">La crisi di Cipro è anche un buon campanello d'allarme. </p> <p align="justify">Le preoccupazioni generate da questa minuscola isola, lontana quindi dal cuore finanziario globale che è rappresentato dalla zona-dollaro, lasciano presagire quello che accadrà nel caso venga allentato uno dei nodi centrali del sistema.</p> <p align="justify">Infatti, mentre poco a poco l’Europa medica le sue piaghe, al contrario "la zona USA" si aggroviglia sempre di più nei processi responsabili della crisi, come se scegliere un trampolino ancora più alto per tuffarsi dentro ad una piscina senza acqua potesse rendere l'impatto meno doloroso.</p> <p align="justify"><i>In questo numero, vi presentiamo i primi due punti, su sei, dell'analisi completa:</i></p> <p align="center"><strong>LA CRISI AL QUADRATO O LA FUGA "POLITICA" IN AVANTI</strong></p> <p align="justify">"<i>Costruire una nuova crisi sulla crisi attuale</i>" sembra essere l'obiettivo della politica del Giappone, del Regno Unito e degli Stati Uniti. </p> <p align="justify">Riflettendo sui prodotti finanziari che sono esplosi a mezz'aria nel 2008, i "<i>CDO al quadrato</i>" (9) sono delle costruzioni complesse basate su costruzioni complesse (CDO su altri CDO) miranti a diluire il rischio, ma che in realtà l’esasperano: la fuga in avanti guidata da questi paesi crea una sorta di "<i>crisi al quadrato</i>", una nuova crisi sulla crisi del 2008. </p> <p align="justify">Essi pretendono di poter spegnere un incendio annaffiandolo, senza però rendersi conto che non è acqua quella utilizzata, ma benzina.</p> <p align="justify">E così la Banca del Giappone svela il suo piano per comprare il debito giapponese (10), un piano che farebbe morire di gelosia Ben Bernanke e il suo QE. </p> <p align="justify">Se non fosse che il Giappone ha avuto un passato doloroso su questo argomento, potremmo dire che è stata tolta la sicura ad un'arma atomica e che i rischi di uno scivolone sono enormi, con conseguenze collegate all'incremento della potenza di fuoco.</p> <p align="justify">In effetti, l'enorme debito giapponese è stato fino ad oggi sostenibile perché gli interessi dei Buoni del Tesoro sono sempre stati molto bassi, in un ordine del 0,5%. </p> <p align="justify">Gli investitori, prevalentemente istituzioni nazionali, hanno sempre accettato tali rendimenti minimi perché l'inflazione è sempre stata negativa, in un ordine di circa il -0,5%, facendo così salire il rendimento reale a circa l'1%. </p> <p align="justify">Ma già vi erano tensioni che stavano emergendo, come ad esempio la minaccia da parte dei più grandi fondi pensione giapponesi e mondiali di abbandonare i buoni del tesoro giapponesi (11).</p> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-Deozsdnr1dA/UXTUevCtQxI/AAAAAAAAGV4/mnuB_SfQqxs/s1600-h/GEAB%25252074%252520immagine%2525202%25255B4%25255D.jpg"><img title="GEAB 74 immagine 2" style="display: inline" alt="GEAB 74 immagine 2" src="http://lh4.ggpht.com/-Ik_lRuK9u3E/UXTUfQouIwI/AAAAAAAAGWA/ocl60GSrV8M/GEAB%25252074%252520immagine%2525202_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="528" height="290" /></a></p> <p align="center"><strong>Tasso dei buoni del tesoro giapponese a 5 anni. <br /></strong><strong><strong>Fonte: Zerohedge / Bloomberg</strong></strong></p> <p align="justify">Tuttavia con un obiettivo di inflazione del 2% ed una banca centrale determinata a raggiungerlo raddoppiando la quantità di moneta in circolazione (12) (!), Il tasso dei buoni del tesoro dovrà salirà intorno al 3% per lasciare agli investitori un rendimento reale dell'1%. </p> <p align="justify">Su un debito pubblico superiore al 200% del PIL, questo tasso è insostenibile perché il costo del debito rappresenta, al ritmo attuale, già il 40% delle entrate del governo (13).</p> <p align="justify">Il mercato ne è ben consapevole, come lo dimostrano le quattro sospensioni temporanee in quattro giorni del mercato dei titoli di stato giapponesi a causa delle eccessive fluttuazioni (14). </p> <p align="justify">Si tratta di un chiaro avvertimento della presenza di un rischio di collasso incontrollato.</p> <p align="justify">Il Giappone è dunque in una situazione di stallo: continuare questa massiccia iniezione di liquidità che può creare inflazione e portare da una parte ad una insolvibilità del debito pubblico giapponese, a causa dei tassi di interesse insostenibili (con delle conseguenze drammatiche sulla società e sui fondi pensione), dall'altra ad una spirale incontrollabile dove la BoJ (Bank of Japan – n.d.t.) rimarrebbe l'unico giocatore sul mercato dei buoni del tesoro mentre tutti gli altri vendono; oppure arrestare il piano in corso e lasciare che l'economia deperisca ulteriormente.</p> <p align="justify">Senza contare il fatto che, patriottismo o no, ci sarebbe la forte tentazione per le imprese giapponesi d’investire all'estero, per proteggersi dalla caduta libera dello yen che ora come ora sta "scherzando" con un tasso di scambio di circa 100 yen per un dollaro.</p> <p align="justify"><strong>BOLLE OVUNQUE E PER TUTTI I GUSTI</strong></p> <p align="justify">Ma, in misura minore, la stessa strategia è in fase di test da parte degli Stati Uniti sin dall'inizio della crisi. </p> <p align="justify">Questa illusione forzata di una vera e propria economia in buona salute alimenta lo svilupparsi di bolle praticamente ovunque.</p> <p align="justify">Che sia la bolla dei finanziamenti agli studenti, quella per l'acquisto di auto, o piuttosto quella bolla sui buoni del tesoro, o addirittura un nuovo tipo di bolla relativa ai subprime, creata su richiesta di Obama che ora sta incitando le banche a concedere prestiti alle famiglie meno sicure (15), al fine di rilanciare il mercato immobiliare, tutti questi settori dell'economia sono "tenuti su" solo grazie alla Fed e sono scollegati dalla realtà, come abbiamo ben visto nel <a href="http://www.clubcapretta.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=160&Itemid=206">GEAB N ° 73</a>. </p> <p align="justify">Ma, parafrasando una frase di un film (16), non è la bolla che è importante, è l'atterraggio.</p> <p align="justify"><a href="http://www.clubcapretta.it/images/aigor/geab/GEAB%2074%20immagine%203%20grande.jpg"><img alt="GEAB 74 immagine 3" src="http://www.clubcapretta.it/images/aigor/geab/GEAB%2074%20immagine%203.jpg" width="448" height="207" /></a></p> <p align="center"><strong>Produzione e consumo negli Stati Uniti: in rosso, la produzione commercializzabile a livello globale (beni industriali in generale con pochi servizi); in azzurro, i consumi privati; in blu scuro i consumi governativi. <br /></strong><strong>In trilioni di dollari nella valuta del 2011. <br /><strong>Fonte: Tullet Prebon</strong></strong></p> <p align="justify">Tuttavia questo problema non si è accontentato di rimanere confinato agli Stati Uniti. </p> <p align="justify">In effetti, ha anche contribuito ad alimentare una "bolla emergente nelle nazioni" (17) (vedi tabella sotto) che ha fallito il suo obiettivo e sta cominciando a sgonfiarsi (18), cancellando la speranza che l'economia mondiale potesse essere sostenuta e spinta avanti dai paesi emergenti nel 2013. </p> <p align="justify">Il Canada stesso è in difficoltà, con una enorme bolla immobiliare (vedi il <a href="http://ilporticodipinto.it/content/geab-69-comunicato-pubblico">GEAB n. 69</a>), con deludenti statistiche sull'occupazione, ecc. ecc.</p> <p align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh39k_96tR8IWgYjW6yyBOW_2VEfpXFujX-SHdFSQm4gNhFnkXMuqhiRW8G9ZWnr2KS8ZGH0h4HocyPLGP1xgVVbuBxJd9H0w1H5SV6PtXao715sHxq12srZpah9_1cDypvrlPMuhD4YOUK/s1600-h/GEAB%25252074%252520immagine%2525204%25255B4%25255D.jpg"><img title="GEAB 74 immagine 4" style="display: inline" alt="GEAB 74 immagine 4" src="http://lh3.ggpht.com/-V2Z8WQS2wOk/UXTUgxnT7VI/AAAAAAAAGWQ/lEwlKPa2MDc/GEAB%25252074%252520immagine%2525204_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="340" height="266" /></a></p> <p align="center"><a href="http://lh6.ggpht.com/--is1yWLWQ1o/UXTUiV4AOaI/AAAAAAAAGWU/cor4KKPDC9k/s1600-h/GEAB%25252074%252520immagine%2525205%25255B5%25255D.jpg"><img title="GEAB 74 immagine 5" style="display: inline" alt="GEAB 74 immagine 5" src="http://lh6.ggpht.com/-qyWoTfHFqRg/UXTUjHk9JLI/AAAAAAAAGWg/uNA9717pIgU/GEAB%25252074%252520immagine%2525205_thumb%25255B3%25255D.jpg?imgmax=800" width="346" height="272" /></a></p> <p align="center"><strong>Mercato immobiliare cinese e brasiliano - Prezzi dell'immobiliare <br /></strong><strong>Primo grafico: Shanghai <br /><strong>Secondo grafico: San Paolo Fonte: Global Property Guide</strong></strong></p> <strong></strong> <p align="justify">Ma in realtà è il dollaro stesso ad essere la bolla finale. <br />Tutta la supremazia degli Stati Uniti è fondata sul dominio del dollaro, e l'obiettivo fondamentale della loro politica estera è quello di preservare questo dominio a tutti i costi.</p> <p align="justify">Tuttavia, essi non possiedono più questa opzione. <br />Il ruolo del dollaro sta svanendo da tutti i punti di vista:</p> <ul> <li>improvvisi accordi di scambio o speculazioni extra-dollaro in borsa (19); </li> <li>improvvise perdite di fiducia, incluso negli stessi Stati Uniti dove la politica inflazionistica della Fed ha portato diversi Stati membri ad autorizzare l'utilizzo dell'oro come valuta o, per lo meno, di considerarlo tale (20); </li> <li>il progressivo scarico dei buoni del tesoro statunitensi da parte della Cina (21) (si tratterebbe di questo anche perché i suoi formidabili surplus commerciali sono scomparsi), e così via. </li> </ul> <p align="justify">Anche la bolla del Bitcoin (22) illustra questa sfiducia nel dollaro come abbiamo anticipato nel GEAB n. 71: "L'esperimento con valute alternative [...] è all'ordine del giorno nel 2013. [...] Due diverse motivazioni spingono verso questi esperimenti. [Il primo è] la perdita di fiducia nella moneta ufficiale ".</p> <p align="justify">Una zona del dollaro che soffre a causa di migliaia di tagli e una Fed che, al contrario, sta stampando quantità crescenti di moneta e portando ad un eccesso di offerta di dollari, la cui conseguenza sarà lo scoppio della bolla del dollaro.</p> <p align="justify">Se facciamo un confronto, le altre economie non dipendono dallo <i>status</i> internazionale della loro moneta, ma se fosse il contrario e venisse internazionalizzata, questo non potrebbe che farne aumentare l'importanza.</p> <p align="justify">Per prolungare la supremazia del dollaro, oltre ai soliti mezzi sempre meno efficaci che utilizzano il petrolio e il potere militare, gli Stati Uniti cercano di creare zone di scambio libero a destra e a sinistra.</p> <p align="justify">L'argomento relativo alle zone di libero scambio è ormai all'ordine del giorno nel 2013, come abbiamo scritto nel GEAB n. 71.</p> <p align="justify">Tuttavia, avevamo anticipato che la maggior parte di queste sarebbe fallita o sarebbe rimasta un guscio vuoto travestito da nuovo protezionismo: questo è esattamente ciò che sta accadendo con i negoziati tra Europa e Stati Uniti, che sta cristallizzando il malcontento della gente comune (23) e non avrà abbastanza successo semplicemente perché gli europei non vogliono prodotti americani (e viceversa).</p> <p align="justify">Le sole e rare trattative per zone di libero scambio che possono ancora sperare di avere successo, sono ad esempio quelle come gli accordi tra l'Europa e l'India, perché sono due aree dove viene garantito l'avvicinamento per poter svolgere un maggiore ruolo internazionale, ma anche qui la pillola è comunque difficile da digerire: infatti gli indiani stanno imponendo vincoli che sono sempre più difficili da accettare (24).</p> <p align="justify">L'obiettivo delle regioni più importanti del mondo è, per il momento, quello di rafforzare se stesse e non aprire i propri confini.</p> <p align="justify">Non essendo in grado di andare contro questa tendenza di base di logiche regionali, la conseguenza di questi numerosi trattati di libero commercio è quella di accentuare la guerra valutaria, il mezzo più comodo per continuare a perseguire una forma di protezionismo quando le barriere tariffarie sono vietate.</p> <p align="justify">In breve, la sicurezza per il dollaro non giungerà dai trattati di libero commercio.</p> <hr size="6" /> <p><strong>Note: <br />1</strong> Leggere: <i>Quit Blaming employment Europe for Bad Jobs News in the U.S.</i>, <a href="http://www.bloomberg.com/news/2013-04-09/quit-blaming-europe-for-bad-jobs-news-in-the-u-s-.html">Bloomberg</a> (09/04/2013)</p> <p><strong>2</strong> Fonte: <a href="http://www.cbc.ca/news/canada/story/2013/04/05/business-jobs-canada.html">CBC News</a> 05/04/2013</p> <p><strong>3</strong> Fonte: <a href="http://www.dailytelegraph.com.au/business/surprise-leap-in-jobless-numbers/story-fn7ki14e-1226618112902">The Telegraph</a> 11/04/2013</p> <p><strong>4</strong> Cfr., frag li altri: <a href="http://bizbeatblog.dallasnews.com/2013/04/nfib-index-small-businesses-turned-more-pessimistic-in-their-economic-outlook-in-march.html/">Dallas News</a> 09/04/2013</p> <p><strong>5</strong> Fonte: <a href="http://www.lemonde.fr/economie/article/2013/04/11/coup-de-frein-chez-les-bric-sur-les-ventes-de-voitures_3157612_3234.html">Le Monde</a> 12/04/2013</p> <p><strong>6</strong> Fonte: <a href="http://lexpansion.lexpress.fr/high-tech/les-ventes-de-telephones-mobiles-ont-baisse-en-2012_372412.html">L'Expansion</a> 13/02/2013</p> <p><strong>7</strong> Fonte: <a href="http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324010704578414233530682780.html">The Wall Street Journal</a> 10/04/2013</p> <p><strong>8</strong> Fonte: <a href="http://www.lemonde.fr/economie/article/2013/04/11/coup-de-frein-chez-les-bric-sur-les-ventes-de-voitures_3157612_3234.html">le Monde</a> 11/04/2013</p> <p><strong>9</strong> Per una spiegazione semplice del principio dei CDO e dei CDO al quadrato, guardare il video su <a href="http://infoproc.blogspot.fr/2008/10/cdo-and-cdo-squared-in-pictures.html">Information Processing</a> (17/10/2008). Vedere anche Wikipedia Also see <a href="http://fr.wikipedia.org/wiki/Collateralised_debt_obligation">Wikipédia</a>.</p> <p><strong>10</strong> Fonte: <a href="http://www.guardian.co.uk/world/2013/apr/08/yen-slumps-bank-of-japan">The Guardian</a> 08/04/2013</p> <p><strong>11</strong> Fonte: <a href="http://www.bloomberg.com/news/2013-02-03/japan-pension-fund-s-bonds-too-many-if-abe-succeeds-mitani-says.html">Bloomberg</a> 03/02/2013</p> <p><strong>12</strong> Fonte: <a href="http://www.guardian.co.uk/business/2013/apr/04/japan-bank-money-supply-inflation-deflation">The Guardian</a> 04/04/2013</p> <p><strong>13</strong> Fonte: <a href="http://fr.wikipedia.org/wiki/Budget_de_l%27%C3%89tat_japonais">Wikipédia</a></p> <p><strong>14</strong> Fonte: <a href="http://www.zerohedge.com/news/2013-04-10/another-day-another-japanese-bond-market-halt">ZeroHedge</a> 10/04/2013</p> <p><strong>15</strong> Fonte: <a href="http://www.washingtonpost.com/business/economy/obama-administration-pushes-banks-to-make-home-loans-to-people-with-weaker-credit/2013/04/02/a8b4370c-9aef-11e2-a941-a19bce7af755_story_1.html">Washington Post</a> 02/04/2013</p> <p><strong>16</strong> La Haine (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/L%27odio">L'odio</a> - n.d.t.) di Mathieu Kassovitz.</p> <p><strong>17</strong> Per esempio, cfr <a href="http://www.thebubblebubble.com/emerging-markets-bubble/">The bubble bubble</a></p> <p><strong>18</strong> Fonte: <a href="http://english.caixin.com/2013-04-03/100509702.html">Caixin</a> (03/04/2013), un eccellente articolo che vale la pena di essere letto.</p> <p><strong>19</strong> Gli ultimi sono stati gli accordi di scambio fra la Cina e l'Australia e fra la Cina e il Brasile. <br />Fonte: <a href="http://www.theaustralian.com.au/national-affairs/foreign-affairs/pm-set-to-sign-china-currency-deal-in-boost-to-exporters/story-fn59nm2j-1226609244139">The Australian</a> (30/03/2013) e <a href="http://www.bbc.co.uk/news/business-21949615">BBC News</a> (27/03/2013).</p> <p><strong>20</strong> Fonte: <a href="http://www.bloomberg.com/news/2013-04-08/trust-in-gold-not-bernanke-as-u-s-states-promote-bullion.html">Bloomberg</a>, 08/04/2013</p> <p><strong>21</strong> Fonte: <a href="http://www.zerohedge.com/news/2013-04-11/tic-tic-tic-ominous-warning-foreigners-us-bond-positions">Zerohedge</a> 11/04/2013</p> <p><strong>22</strong> Per esempio cfr. Il Club Capretta: <a href="http://www.clubcapretta.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=180&Itemid=206">La bolla del Bitcoin si sgonfia esponenzialmente</a> e <a href="http://www.lemonde.fr/technologies/article/2013/04/09/le-bitcoin-une-monnaie-virtuelle-qu-on-s-arrache_3156495_651865.html">Le Monde</a> (09/04/2013)</p> <p><strong>23</strong> Fonte: <a href="http://www.spiegel.de/international/world/plan-for-trans-atlantic-trade-agreement-could-founder-on-eu-concerns-a-885596.html">Der Spiegel</a> 26/02/2013</p> <p><strong>24</strong> Fonte: <a href="http://www.dnaindia.com/analysis/1821914/editorial-dna-edit-don-t-rush-into-eu-trade-deal">DNA</a> 13/04/2013</p> <hr />Fonte dell'articolo: <a href="http://www.leap2020.eu/GEAB-N-74-is-available-Global-systemic-crisis-The-war-has-been-declared-between-the-economic-political-world-and_a13900.html">LEAP2020</a> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.clubcapretta.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=182&Itemid=206#.UXTQeMqbwgO"><em>Club Capretta</em></a><em> 17 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-31364576329295687192013-04-21T06:45:00.001-07:002013-04-24T08:56:21.166-07:00Siria: crimini “scomodi”<p><em>di Pierangela Zanzottera <br /></em><a href="http://www.sibialiria.org"><em>SibiaLiria</em></a></p> <p align="justify"><a href="http://lh6.ggpht.com/-7V_ReU77RbA/UXPtYnLk7aI/AAAAAAAAGVE/yTfH2ObG0tQ/s1600-h/syria-war39-150x150%25255B4%25255D.jpg"><img title="syria-war39-150x150" style="float: left; display: inline" alt="syria-war39-150x150" align="left" src="http://lh4.ggpht.com/-Dq2Fv1sTSn4/UXPtZjjmMhI/AAAAAAAAGVM/jzi0kjWY41M/syria-war39-150x150_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="194" height="194" /></a></p> <p align="justify">Mentre l'Occidente si affanna a stabilire se armare ufficialmente le bande d'opposizione in Siria, sul terreno si continua a morire nel silenzio e indifferenza generale.</p> <p align="justify">Il numero di morti innocenti cresce e in parallelo aumentano le crudeltà e le atrocità dei modi scelti per assassinarli.</p> <p align="justify">E alcuni dei più eclatanti, chissà come mai, non sono stati ritenuti "degni" di venire denunciati sulla maggior parte dei nostri media.</p> <p align="justify">Ad esempio, si è parlato del gravissimo attentato – sia in termini di vite umane (49 morti) che  dal punto di vista simbolico (essendo avvenuto all'interno di una moschea) – del 21 marzo scorso, costato la vita, tra gli altri, allo sheikh ultranovantenne Mohammad Said Ramadan al-Bouti, uomo di cultura, di religione e di pace.</p> <p align="justify">Eppure non si trattava né della prima violenza compiuta in un luogo sacro in questi mesi (basti ricordare sheikh Abdel Latif Al-Shami, torturato davanti alle videocamere e assassinato dopo essere stato rapito mentre si trovava in preghiera nella moschea di Aleppo insieme a una folla di fedeli all'inizio del mese di Ramadan) né tantomeno dell'unico caso di religioso assassinato in Siria (finora se ne contano almeno 13, 2 dei quali di fede cattolica, oltre ai numerosi rapiti o aggrediti).</p> <p align="justify">Pochi giorni più tardi, il 29 marzo, una sorte simile è toccata all'imam della moschea di Al-Hassan, nella zona di Sheikh Maksoud ad Aleppo.</p> <p align="justify">Sheikh Hassan Saif-Eddin, non solo è stato prelevato con la forza e malmenato (come testimoniato in questo video: <a href="https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=KHc1E3MC3pE">http://www.youtube.com/……),</a> ma dopo la morte il suo corpo è stato trascinato per le vie del quartiere e la sua testa appesa al minareto della moschea, a fare da monito per la popolazione.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Raccontano testimonianze locali, che miliziani del cosiddetto "libero esercito" avevano invaso le vie di Sheikh Maksoud (zona a maggioranza curda, ma abitata anche da alawiti) e avevano ordinato a dipendenti pubblici, alawiti e tutti i filogovernativi di lasciare immediatamente la zona; "in caso contrario, sapremo dove trovarvi", avevano minacciato dagli altoparlanti.</p> <p align="justify">Uno di loro si è avvicinato al settantenne imam chiedendogli "chi è il tuo leader?" "Dio onnipotente", ha risposto l'imam; a quel punto l'armato ha replicato "il mio è sheikh Arour" e lo ha colpito e costretto a baciargli le scarpe, chiedendogli di dar loro enormi somme di denaro.</p> <p align="justify">Da tempo, sembra che queste bande non si accontentino di assassinare, ma che vogliano ledere profondamente anche la dignità umana. Una sorte, questa, purtroppo simile a molte altre, oggi in Siria.</p> <p align="justify">Come quanto accaduto il 13 aprile nella zona di Idleb: un elicottero militare stava sorvolando la zona di Marat al-Numa'an quando è stato abbattuto da un gruppo ribelle (quelli sempre descritti scarsamente armati con mezzi di fortuna, per intenderci!). Gli 8 tra ufficiali e militari a bordo sono stati immediatamente catturati, assassinati e decapitati (per giorni in rete è circolata l'immagine agghiacciante di uno di questi criminali fiero con in mano la testa del pilota posta sopra una griglia da campeggio).</p> <p align="justify">Nei video dell'opposizione, ripresi anche dalla rete Orient Tv (<a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=iMsnOBTfYSQ">http://www.youtube.com/</a>…) si sostiene che l'elicottero trasportava "shabbiha nordcoreani" (che non vengono mai mostrati) e che è stato colpito perché intenzionato a bombardare la zona da tempo posta sotto assedio (anche se immediatamente dopo si precisa – come dimostrano anche le immagini – che era carico di viveri e pane). Più realistica sembra essere la versione diffusa da fonti filogovernative: ovvero che il veicolo è stato colpito mentre sorvolava una zona assediata con l'intenzione di far arrivare alla popolazione quanto necessario per la sopravvivenza.</p> <p align="justify">Per aggiungere, poi, crimine a crimine, le bande hanno pensato di diffondere le immagini delle teste sulla graticola in alcune delle città e villaggi sotto il controllo dei "combattenti per la libertà" per creare ulteriore panico tra la popolazione.</p> <p align="justify">Ma non sono solo religiosi e militari, come più volte ricordato, le vittime predestinate dei "pacifici rivoltosi".</p> <p align="justify">Il 17 marzo le "brigate Farouk", una delle più note bande estremiste di Homs (gli stessi che per mesi avevano assediato il quartiere di Bab Amr), hanno diffuso un avviso per i cittadini di Homs (<a href="http://www.syriatruth.org/%D8%A7%D9%84%D8%A3%D8%AE%D8%A8%D8%A7%D8%B1/%D8%A3%D8%AD%D8%AF%D8%A7%D8%AB%D8%A7%D9%84%D8%B3%D9%80%D8%A7%D8%B9%D8%A9/tabid/93/Article/9426/Default.aspx">http://www.syriatruth.org/……..):</a> da quel momento i colpi della loro artiglieria sarebbero caduti sui quartieri abitati dagli alawiti (non che fossero una novità, dal momento che sono mesi che questi quartieri vengono colpiti, ma è la prima volta che si prendono la briga di "preallertarli").</p> <p align="justify">In effetti, il giorno seguente le zone di al-Zahra e al-Arman (entrambe tradizionalmente abitate da minoranze cristiane e alavate filogovernative) sono state colpite da razzi lanciati da proprio queste bande: 3 morti e 5 feriti solo nel ristretto quartiere di al-Arman (tra cui anche un bambino di 10 anni e un giovane diciassattenne).</p> <p align="justify">Il razzo, caduto a poca distanza dalla scuola elementare della zona residenziale densamente popolata, avrebbe potuto provocare una strage se fosse arrivato solo pochi minuti prima, nell'orario dell'uscita degli studenti. Commovente la reazione degli abitanti del quartiere che si sono stretti intorno alle famiglie colpite con la solidarietà innata dei siriani, tra genitori che non riuscivano a capacitarsi della morte dell'unico figlio e non sapevano come staccarsi dai suoi indumenti fatti a brandelli dall'esplosione e vicini smarriti dall'afflizione improvvisa arrivata a spezzare un giorno di apparente quotidianità.</p> <p align="justify">Il 4 aprile gli abitanti di al-Arman sono stati nuovamente terrorizzati da una pioggia di colpi di mortaio caduti sulle abitazioni intorno a mezzogiorno. I residenti, disperati, sono fuggiti alla ricerca di rifugi di fortuna e le scuole hanno terminato in anticipo le lezioni.nTre civili sono rimasti uccisi, decine feriti e molti i danni materiali.</p> <p align="justify">Poco distante da Homs, nel villaggio di Tal Kalakh, nei pressi del confine libanese, pochi giorni dopo, l'8 aprile, invece si è consumato un terribile massacro nel quartiere di al-Borj operato sempre dalle bande jihadiste (<a href="http://www.almanar.com.lb/french/adetails.php?eid=104879&st=talkalakh&cid=30&fromval=3&frid=18&seccatid=37">http://www.almanar.com.lb/french/…….).</a></p> <p align="justify">Qualche giorno prima, era stata organizzata una manifestazione con la bandiera siriana per chiedere soccorso: "Salva Tal Kalakh" era scritto su uno degli striscioni dagli abitanti che chiedevano l'allontanamento dei gruppi armati dalla loro città.</p> <p align="justify">Sembra che le 19 vite spezzate siano stati vittima di una spedizione punitiva a causa delle posizioni favorevoli al governo siriano.</p> <p align="justify">Tra le vittime, di cui molti donne e bambini (la vittima più giovane aveva solo 3 anni), otto donne e tre uomini sono stati assassinati a distanza ravvicinata.</p> <p align="justify">E la carrellata di crimini agghiaccianti contro innocenti potrebbe proseguire a lungo.</p> <p align="justify">Uno degli ultimi, in ordine di tempo, è quello che si è consumato a Lattakia per mano dei "combattenti per la libertà".</p> <p align="justify">Mercoledì 10 aprile, Saeed Masoud si era recato, come ogni giorno, a prendere suo figlio, Mulham Masoud, di 10 anni, a scuola, quando un gruppo armato ha fermato e rapito entrambi.</p> <p align="justify">Il figlio è stato impiccato, mentre il padre è stato massacrato. Entrambi i corpi sono poi stati riposti nel bagagliaio dell'auto avvolti dalla bandiera del governatorato francese (quella scelta a simbolo dai criminali "rivoltosi").</p> <p align="justify">Altri due innocenti che hanno pagato con la vita il loro mancato supporto alla "rivolta</p> <p align="justify">pacifica", preferendo il sostegno al legittimo governo siriano, nel silenzio e indifferenza generale.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1357">SibiaLiria</a><em></em><em> 21 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-7308714539049509522013-04-21T06:30:00.001-07:002013-04-21T06:30:45.359-07:00Le bugie del governo Monti sul MUOS di Niscemi<p><em>di Antonio Mazzeo <br /><a href="http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/">Antonio Mazzeo Blog</a></em></p> <p align="justify"><a href="http://lh5.ggpht.com/-99PSS2sSZJE/UXPp7_s23OI/AAAAAAAAGU0/4gpBsEfjIzg/s1600-h/muos%25255B4%25255D.jpg"><img title="muos" style="float: left; display: inline" alt="muos" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/--jsjgRR9AL8/UXPp8ooPzpI/AAAAAAAAGU8/x1b8uwYUljw/muos_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="300" height="197" /></a>Un “disguido”. Cioè un mero errore d’interpretazione o di valutazione degli atti predisposti dalla Regione Siciliana che ha consentito al Pentagono di fare un piccolo passo avanti nella costruzione del terminale terrestre del MUOS di Niscemi. Così, in barba al decreto di revoca delle autorizzazioni ai lavori d’installazione delle tre mega-antenne del nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari all’interno della riserva naturale “Sughereta”, firmato a Palermo lo scorso 29 marzo, tecnici ed operai hanno ottenuto l’Ok a completare pure il terzo traliccio dell’impianto di morte della Marina militare Usa.</p> <p align="justify">Secondo il viceministro degli Esteri Staffan de Mistura e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, si è trattato però di un semplice malinteso. “I due uomini di governo che abbiamo incontrato a Roma lunedì 15 aprile ci hanno comunicato che c’è stato un disguido con la revoca dei lavori del MUOS”, spiega il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa. “Ci hanno però assicurato che i lavori sono stati bloccati almeno fino al prossimo 31 maggio, quando sarà depositato lo studio sull’impatto elettromagnetico delle antenne che è stato commissionato all’Istituto Superiore della Sanità. Sino ad allora verranno garantite solo le attività di manutenzione della stazione di telecomunicazione e gli unici ingressi nella base saranno quelli dei militari statunitensi preposti al suo funzionamento”.</p> <p align="justify">Con o senza revoca, i lavori del MUOS potranno ripartire dunque l’1 giugno se l’ISS darà il suo star bene all’impianto. L’ipotesi di assegnare a quest’organismo l’ultima parola sull’installazione del sistema satellitare è stata fortemente caldeggiata proprio dalla giunta Crocetta, nonostante in tanti avessero espresso dubbi sull’effettiva “indipendenza” dell’istituto noto per le sue posizioni negazioniste in tema di rischio elettromagnetico. I giornalisti Alessio Ramaccioni e Pablo Castellani ricordano nel volume <i>Onde Anomale</i> (Editori Riuniti, Roma, 2012) come Radio Vaticana per difendersi dalle accuse d’inquinamento ambientale nel procedimento penale che l’ha vista poi condannata, si sia affidata alla consulenza tecnica della dottoressa Susanna Lagorio dell’Istituto Superiore di Sanità. Né Rosario Crocetta né il governo Monti hanno poi tenuto conto delle richieste dei No MUOS e del Movimento 5 Stelle di far partecipare ai lavori della commissione il professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino che insieme al fisico Massimo Coraddu ha provato l’insostenibilità ambientale del MUOS. “Anche se non ne farò parte perché non mi hanno voluto vi scrivo io già ora le conclusioni a cui giungerà la Commissione dell’Istituto Superiore di Sanità”, ironizza il docente del Politecnico. “<i>Allo stato dell’arte, non risulta in letteratura alcuna prova di correlazione dimostrabile fra campi elettromagnetici ed effetti sulla salute. Quindi non vi è il minimo rischio per la popolazione</i>. I rappresentanti istituzionali a livello territoriale si accorgeranno così come da Roma li hanno beffati…”. </p> <a name='more'></a> <p align="justify">L’impegno dell’esecutivo a congelare l’affaire MUOS sino a fine maggio contrasta poi con quanto dichiarato il 10 aprile scorso dal Ministero della Difesa in un comunicato stampa. Dopo aver ribadito che l’installazione delle parabole “potrà iniziare soltanto quando saranno resi noti i risultati dello studio indipendente”, il dicastero retto da Giampaolo Di Paola ha inteso far sapere che a Niscemi proseguiranno comunque i “lavori di predisposizione” del MUOS. Un gioco di parole per mascherare la violazione dello stop alle attività del cantiere concordato a metà marzo da Mario Monti e il presidente Crocetta, violazione documentata con foto e filmati dai militanti e dalle Mamme No MUOS. Con la conseguenza che il Movimento che si oppone al progetto ha dovuto riprendere le azioni di blocco della base militare di contrada Ulmo per impedire l’ingresso degli automezzi delle aziende contractor. “Il successo della grande manifestazione nazionale del 30 marzo a Niscemi ed il provvedimento di revoca delle autorizzazioni da parte della Regione Sicilia non hanno fermato, ma anzi ringalluzzito l’arroganza della Marina militare statunitense nella prosecuzione dei lavori di costruzione del MUOS, umiliando ancora una volta la sovranità popolare e l’ARS”, commenta Alfonso Di Stefano del Comitato No MUOS – No droni di Catania. “Vista l’inefficacia pratica dei provvedimenti istituzionali e giuridici è solo grazie alla vigilanza e alla prosecuzione dei blocchi che è stato impedito in questi giorni il transito dei mezzi, praticando così dal basso la revoca dei lavori”. </p> <p align="justify">La resistenza non violenta dei giovani e delle donne No MUOS ha ridato ancora una volta i suoi frutti. Da alcuni giorni i cantieri sono tornati ad essere deserti. Scortati da decine di volanti della polizia e dei carabinieri solo i furgoni che trasportano i militari hanno fatto ingresso nella <i>Naval Radio Transmitter Facility</i> di Niscemi. Gli attivisti lamentano però la prosecuzione delle azioni di provocazione da parte dei tutori dell’ordine con spintonamenti, identificazioni, schedature di massa e finanche un placcaggio da rugby per bloccare un attivista diretto ai cancelli della base.</p> <p align="justify">“Il fatto che la polizia italiana scorti gli operai che entrano al cantiere, ci fa capire purtroppo che le direttive che partono da Roma vanno nella direzione opposta a quella dell’atto di revoca della Regione Siciliana”, commenta Paola Ottaviano del Comitato No MUOS di Modica. “Quello che davvero ci ha stupito è stato però il silenzio assordante da parte delle istituzioni regionali di fronte alle palesi violazioni del governo. L’assessore all’Ambiente, Maria Lo Bello, anziché spiegare in che modo la Regione avrebbe garantito l’efficacia e la messa in atto della revoca, rivolgendosi  alla magistratura dopo aver constatato l’avanzamento dei lavori, si è limitata a chiedere un chiarimento al ministero della difesa. E per supplire per l’ennesima volta alle mancanze degli organi istituzionali, cittadini e attivisti hanno presentato diversi esposti alla Procura di Caltagirone”. Le illegalità verificatesi nei cantieri del MUOS ad aprile sono state stigmatizzate dall’avvocato catanese Sebastiano Papandrea. “I provvedimenti di revoca, pur essendo soggetti all’ordinario termine di impugnazione di 60 giorni, hanno efficacia immediata sin dalla loro notificazione e pertanto, ove essi siano stati regolarmente notificati, appare illegittima la prosecuzione dei lavori che avrebbero dovuto essere immediatamente arrestati”.</p> <p align="justify">Il Movimento No MUOS s’interroga intanto su come rilanciare la lotta contro l’installazione del nuovo sistema di guerra planetario Usa, consapevole che i giri di valzer e le ipocrisie del governo continuano anche per sfiancare le proteste e rafforzare i dispositivi di repressione. Per superare l’empasse e imporre il cambio di rotta sul MUOS è necessario che il Parlamento, prima possibile, si pronunci apertamente sul sistema satellitare e approvi una mozione che dica chiaramente “No” alla sua installazione nel territorio italiano, vincolando l’esecutivo a revocare tutte le autorizzazioni alle forze armate statunitensi. Un pronunciamento dal rilevante valore storico che consentirebbe di riaprire il dibattito politico generale sulla presenza delle installazioni militari Usa e Nato in Italia e sulla loro chiara incostituzionalità. </p> <p align="justify">Non a caso per lanciare la campagna di primavera No MUOS è stata scelta la data simbolica del 25 aprile, <i>giornata di</i><i> Liberazione dalle basi di guerra</i>. Il Presidio permanente di contrada Ulmo sarà la sede-laboratorio di dibattiti, iniziative ecologiche, artistiche e culturali per valorizzare la riserva orientata protetta, praticare e socializzare il rispetto di un ambiente unico nel Mediterraneo e rendere permanente la mobilitazione popolare contro la militarizzazione e i conflitti che insanguinano il pianeta. La partita è apertissima a condizione di mantenere la massima unità attorno agli obiettivi strategici comuni.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/2013/04/le-bugie-del-governo-monti-sul-muos-di.html"><em>Antonio Mazzeo Blog</em></a><em> 20 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-77109153216745783442013-04-21T06:22:00.001-07:002013-04-21T06:23:36.137-07:00Come i neo-liberisti hanno conquistato l’Italia per conto dell’élite finanziaria<p><strong>Italia “montiana” a qualunque costo (umano)</strong></p> <p><em>di </em><a href="http://www.cloroalclero.com/?author=3"><em>Cloro</em></a> <br /><em><a href="http://www.cloroalclero.com">Agorà di Cloro</a></em></p> <p align="justify">Amo tanto le metafore escrementizie e mai come ora sarebbero quelle che più si adattano a far da commento alla situazione politica attuale…. ma vi risparmierò la coprolalia e cercherò di essere civile, anche se di civile, in questo dannato paese, mi sa che ci è rimasta solo la guerra…</p> <p><a href="http://lh4.ggpht.com/-nNmNRgf8FQ4/UXPnzMoU2PI/AAAAAAAAGUE/poeYBK8zJRk/s1600-h/napo%25255B4%25255D.jpg"><img title="napo" style="display: inline" alt="napo" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuIkzvn_aBtevG8zTDNj1TvoYUehUufmrzXuS3pxCwr-j-75UCg9M0h2H2NyZ5nYeTGsdyxYNJLihAbSzVPg7ZeSwH-gC0J-7p1p5NUtM0LXzL_YDwJLVr6odsSJnEEDVkASZpH2bvTIu1/?imgmax=800" width="438" height="268" /></a> <br /><em>napolitano definiva “al limite del ridicolo” la sua candidatura solo una settimana fa</em></p> <p align="justify">La situazione pre-elettorale la conosciamo tutti: c’era convergenza di tanta parte del parlamento su Rodotà (M5S e SEl) che, lo ricordiamo, è del Pd. Pero’ poi il PD stesso ha espresso un chiusissimo “niet”.</p> <p align="justify">Politici hanno provato a far pressioni sulla figlia di Rodotà affinchè facesse ritirare il padre, hanno provato a far eleggere prima Marini e poi Prodi (entrambi meno peggio di Napolitano), andate male le due cose e poi… voilà, rielezione del vecchio “migliorista”.</p> <p align="justify">A latere della questione ci sarebbe la telefonata di Draghi a Napolitano per convincerlo a ricandidarsi, la riunione dei capi di PD, PdL, Napolitano stesso e Monti (che ha preso il 6% alle elezioni ma governa tuttora e governerà in futuro).</p> <p align="justify">Una grande massa di italiani, non solo del M5S gridano al golpe e a questi italiani, qualche politico purtroppo ancora con un certo margine di gradimento (Finocchiaro, <a href="http://www.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=43130&typeb=0">Boldrini </a>e Renzi: tra le figure più oscene di questa classe dirigente) ha pure rimproverato i cittadini che parlavano di golpe. Niente golpe: tutto istituzionale. Tutto regolare.</p> <p align="justify">Come gli arbitri corrotti che si girano dall’altra parte per non vedere il fallo in area di rigore che non sanzionano.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Però richiamano gli italiani moralisticamente alla fiducia nell’osservanza della costituzione. Almeno gli uomini del PdL hanno avuto il buon gusto di stare zitti su questo punto e tutto sommato l’assenza in loro, oltre che di morale, di moralismo, me li fa essere piu’ simpatici di un’ipocrita <a href="http://www.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=43130&typeb=0">boldrini </a>o di un arrivista zerbino Renzi. <br /> <br /></p> <a href="http://lh3.ggpht.com/-0P3pq2513SM/UXPn2Hf7V_I/AAAAAAAAGUU/fT_3o3v2M9c/s1600-h/napo1%25255B4%25255D.jpg"><img title="napo1" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="napo1" src="http://lh6.ggpht.com/-91CMVTnCMKQ/UXPn3c7Rh7I/AAAAAAAAGUc/QMSBHoZXQ3Y/napo1_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="258" height="342" /></a> <p align="justify">Molti pensano che Berlusconi sia l’artefice e il maggior beneficiario di questo golpe legale, in realtà è Draghi, il regista, è Draghi che ne beneficerà perchè la prospettiva sarà Amato premier e Monti agli esteri.</p> <p align="center"><a href="http://lh5.ggpht.com/-L5Js4IdvoME/UXPn6siDxFI/AAAAAAAAGUk/5yHdiokD_R4/s1600-h/snapshot2%25255B4%25255D.png"><img title="snapshot2" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="snapshot2" src="http://lh5.ggpht.com/-22S8nc5Gx4c/UXPn8CdZMOI/AAAAAAAAGUs/rxPYTaJFldo/snapshot2_thumb%25255B2%25255D.png?imgmax=800" width="370" height="264" /></a><em>cliccare sulla foto per leggere meglio cosa scrivevano i tedeschi</em></p> <p align="justify">E’ evidente, purtroppo, la palese volontà di questa classe dirigente di portare avanti la politica di Monti ad ogni costo, in un’escalation di tagli e di salassi (sui conti correnti e tramite equitalia) a beneficio di finanziarie, banche ed enti assicurativi. La loro “base politica” è all’estero, negli USA, precisamente e si chiama Goldman Sachs. Non a caso Obama si è precipitato sorridente ed entusiasta a complimentarsi per l’ottima scelta. Non siamo mica il Venezuela, noi.</p> <p align="justify">La costituzione in effetti è diventata di un’elasticità disarmante…abbiamo un governo di emergenza che dura da 15 mesi e l’emergenza che si è aggravata, ciononostante lo stesso governo tecnico legifera in modo mortifero anche dopo le elezioni.</p> <p align="justify">Puzzava che Napolitano non avesse ancora sciolto le camere. Puzzava che Monti sembrasse (sembri) così inamovibile.</p> <p align="justify">Puzzava una nomina a senatore a vita di uno che non si era mai presentato ad elezioni fino ad ora e puzza che questa stessa persona sia stato presente alla ristrettissima cerchia di politici che ha rideciso per Napolitano presidente.</p> <p align="justify">Puzza che proprio due giorni fa la cassazione avesse deciso di stralciare e distruggere le intercettazioni di Napolitano. Puzzava che due settimane fa la magistratura facesse un’offensiva a coloro che “offendevano Napolitano sul web” partendo con decine di denunce. Tutto puzzava, peggio delle fogne di Calcutta.</p> <p align="justify">Non s’era mai verificata una situazione del genere, dal ’48 ad oggi: Berlusconi ora avrà quel che voleva sicuramente: l’impunità, la prescrizione. Ma non per aver orchestrato tutto questo, ma per aver accondisceso. Draghi gli darà quel che chiede. <a href="http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2013/4/20/32901-napolitano-vince-le-banche-esultano/#.UXLzgWPaChk.facebook">Monti comanderà ancora e Amato ruberà nuovamente i soldi dei cittadini dai conti correnti. Goldman Sachs, vero artefice del disastro italiano</a> ha fatto nuovamente vincere i suoi uomini e se non si mette di mezzo qualcosa, una situazione tipo Grecia aspetta presto questo paese.</p> <p align="justify">Non concludo riponendo speranze nel M5S, perché soltanto un riscatto da parte di quegli italiani sbattuti e offesi potrebbe sortire un effetto. Ma la speranza, come diceva il bravo Monicelli, è un sentimento che risponde alla volontà  padronale. Come l’applicazione della costituzione in questo paese.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.cloroalclero.com/?p=10836"><em>Agorà di Cloro</em></a><em> 20 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-56722980384630860222013-04-20T22:32:00.001-07:002013-04-20T22:32:23.106-07:00Il falso di Boston<p><em><a href="http://aurorasito.files.wordpress.com">Bollettino Aurora</a></em></p> <p><em><a href="http://aangirfan.blogspot.it/2013/04/boston-fake.html">Aangirfan</a></em> 20 aprile 2013</p> <p align="justify"><a href="http://lh3.ggpht.com/-xyRXt66Z8mg/UXN54LJrsiI/AAAAAAAAGTw/4Xqvcp-2dFY/s1600-h/000-boston%25255B5%25255D.jpg"><img title="000-boston" style="float: left; display: inline" alt="000-boston" align="left" src="http://lh4.ggpht.com/-oQMJXyeZSWo/UXN55bbjHNI/AAAAAAAAGT4/v3OjOB3w8p4/000-boston_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="344" height="341" /></a></p> <p align="justify">Presumibilmente questo è Dzhokhar Tsarnaev. Anche se potrebbe essere una qualsiasi ‘corpo’ usato dagli agenti del governo degli Stati Uniti per usarlo come ‘capro espiatorio’. Lo stesso corpo in ambulanza.</p> <p align="justify">“<em>Con una bomba legata al petto, uno dei sospetti della maratona di Boston è stato ucciso la mattina del 19 aprile, dopo che lui e suo fratello hanno rapinato un negozio 7-Eleven…” </em><a href="http://usnews.nbcnews.com/_news/2013/04/19/17817173-one-boston-marathon-suspect-killed-second-suspect-his-brother-on-loose-after-firefight?lite">Sospetto della maratona di Boston ucciso, l’altro fugge dopo uno straordinario scontro a fuoco</a>. No aspettate, la polizia sembra aver mentito. “<em>La polizia ha detto che i sospetti non hanno rapinato il negozio.</em>” <a href="http://belmontshore.patch.com/articles/boston-bomber-manhunt-shots-fired-suspect-cornered">Caccia ai terroristi di Boston: sparatoria, i sospetti con le spalle al muro</a>.</p> <p align="justify">“<em>Margaret Chabris, direttrice per la comunicazione aziendale di 7 – Eleven, dice che il video del crimine non è stato ripreso dalla videosorveglianza di un negozio 7-Eleven e che il sospetto che l’ha rapinato non assomigliava a Tamerlan o Dzhokhar Tsarnaev. ‘Il sospetto ripreso nella rapina di quel particolare 7-Eleven, non assomiglia ai sospettati’, dice Chabris. ‘La polizia o qualcuno altro ha commesso un errore. Qualcuno si è confuso.’</em>” <a href="http://www.usatoday.com/story/news/nation/2013/04/19/7-eleven-robbery-boston/2097915/">La rapina al 7-Eleven non è collegata a Boston…</a></p> <p><a href="https://aurorasito.wordpress.com/2013/04/20/il-falso-di-boston/">Continua a leggere...»</a></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-62258266144011290832013-04-19T08:38:00.001-07:002013-04-19T08:38:15.973-07:00"Eurozona fallimento assoluto"<p align="justify">Intervento di Nigel Farage al Parlamento europeo - 17 Aprile 2013. <br /> <br />Tanto per non dimenticare quello che ci aspetta, dopo che sarà finito il teatrino della politica di questi giorni.</p> <p><iframe height="360" src="http://www.youtube.com/embed/sviTqlTBCno" frameborder="0" width="480" allowfullscreen="allowfullscreen"></iframe></p> <p><em>Fonte:  </em><a href="http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4229"><em>Luogocomune</em></a><em> 19 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-63973765025694874392013-04-19T08:32:00.001-07:002013-04-19T08:32:57.080-07:00Le bombe di Boston, sono opera della ‘Blackwater di Obama’?<p><em><a href="http://aurorasito.files.wordpress.com">Bollettino Aurora</a></em></p> <p><strong>Boston: Prima delle <em>bombe</em></strong> <br /><em><a href="http://aangirfan.blogspot.it/2013/04/before-boston-bombs.html">Aangirfan</a></em> 18 aprile 2013</p> <p align="justify"><a href="http://lh5.ggpht.com/-e6b73_-bbx0/UXFja6GEnlI/AAAAAAAAGTM/rdpwEYBnvHU/s1600-h/triplecanopy%25255B4%25255D.png"><img title="triplecanopy" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="triplecanopy" src="http://lh4.ggpht.com/-5GciszOmjPI/UXFjhQjVmkI/AAAAAAAAGTU/HzBB-sVBhMc/triplecanopy_thumb%25255B2%25255D.png?imgmax=800" width="532" height="200" /></a>La <em>Triple Canopy</em>, fondata a Chicago nel 2003 da veterani delle <em>US Army Special Forces.</em> Prima di Boston, Mumbai. Mercenari addestrati dagli statunitensi possono essere stati impiegati in entrambi gli attentati. Alcuni degli uomini armati di Mumbai sembravano essere dei caucasici bevitori di birra, secondo una notizia della BBC. Secondo la BBC del 27 novembre 2008: <br />(<a href="http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7752625.stm">BBC NEWS; I terroristi di Mumbai creano una ‘zona di tiro libero’</a>): “<em>Uomini dalla ‘pelle chiara’, come li ricorda il signor Mishra, semplicemente sparavano per uccidere…</em>” La <em>Triple Canopy</em> ha operato recentemente in India, Nigeria e Somalia. (<a href="http://www.triplecanopy.com/triplecanopy/en/experience/">Le attività della <em>Triple Canopy</em></a>) Negli attentati di Mumbai del 2008, testimoni oculari hanno detto che tra gli aggressori “<em>vi erano mercenari nigeriani o somali</em>.” (<a href="http://www.dnaindia.com/mumbai/report_bloodbath-in-mumbai_1209640">Bagno di sangue a Mumbai – Dnaindia.com</a>)</p> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-ep1ymx_Jp_c/UXFjmmzc28I/AAAAAAAAGTc/8KRz_Ns01oc/s1600-h/fi4ogxth%25255B4%25255D.jpg"><img title="fi4ogxth" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="fi4ogxth" src="http://lh6.ggpht.com/-rLJ74qMBXnM/UXFjpttqlzI/AAAAAAAAGTk/Z7kdyPg2TO8/fi4ogxth_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="229" height="293" /></a>“<em>Sembra che l’amministrazione Obama abbia deciso, scegliendo dei mercenari, la Triple Canopy, una società di Chicago… La Triple Canopy è nota per arruolare mercenari provenienti da Paesi con pessime statistiche sui diritti umani..</em>.” (<a href="http://www.isn.ethz.ch/isn/Current-Affairs/Security-Watch/Detail/?lng=en&id=99688">Triple Canopy, la ‘Blackwater di Obama’/ISN</a>, <a href="http://forum.colbertnation.com/tcr/board/message?board.id=politics&message.id=16588">Triple Canopy Takes Over</a>) <br />Wayne Madsen riferisce che un’“<em>azienda di mercenari</em>” che lavora per il governo degli Stati Uniti, ha effettuato attentati terroristici ‘false flag’ in Asia, con l’assistenza del Mossad e dell’intelligence dell’India, il RAW. (<a href="http://onlinejournal.com/artman/publish/article_5477.shtml"><em>Blackwater/Xe dietro gli attentati terroristici in Asia e in Africa?</em></a>)</p> <p><a href="https://aurorasito.wordpress.com/2013/04/19/le-bombe-di-boston-sono-opera-della-blackwater-di-obama/">Continua a leggere...»</a></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-82112700293535916702013-04-18T21:58:00.001-07:002013-04-18T21:58:39.725-07:00Le Forze speciali dietro le bombe di Boston<p><a href="https://aurorasito.wordpress.com/"><em>Bollettino Aurora</em></a> <br /> <br /><a href="http://aangirfan.blogspot.it/2013/04/special-forces-in-boston.html"><em>Aangirfan,</em></a> 18 aprile 2013</p> <p><em><a href="http://imgur.com/a/sUrnA">4chan ThinkTank – Imgur</a></em>. <br /><a href="http://lh3.ggpht.com/-J_DuBqmhULA/UXDOJtW4qSI/AAAAAAAAGPI/mnImJKbCRdM/s1600-h/5uhkqu%25255B4%25255D.jpg"><img title="5uhkqu" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="5uhkqu" src="http://lh3.ggpht.com/-u-vK9IORmLQ/UXDOLvosENI/AAAAAAAAGPQ/8spyntucSdo/5uhkqu_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="352" height="452" /></a><a href="http://lh6.ggpht.com/-Vy7m0qLONW4/UXDONDGZ63I/AAAAAAAAGPY/TvxvmlEMULs/s1600-h/yqq0zdm%25255B4%25255D.jpg"><img title="yqq0zdm" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="yqq0zdm" src="http://lh4.ggpht.com/-h4nZH4WWDUA/UXDOOzKMtMI/AAAAAAAAGPg/RCtQ_3wJ9y0/yqq0zdm_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="360" height="277" /></a> <br />Questi due uomini, visti al traguardo della maratona di Boston poco prima delle esplosioni, indossano stivali militari per il deserto (foto in alto). <br />Uno indossa un berretto con un logo utilizzato dalle forze speciali degli Stati Uniti o da ex membri delle forze speciali (foto in basso). <br /><a href="http://lunaticoutpost.com/Topic-holy-shit-Is-this-the-Bomber-BOSTON-BOMBERS-IDENTIFIED-MERGED?page=31">È questo il bombarolo?</a></p> <a name='more'></a> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-ymk_xZ6exec/UXDOQeIaP_I/AAAAAAAAGPo/_j2RDznOAnI/s1600-h/kylecap%25255B4%25255D.jpg"><img title="kylecap" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="kylecap" src="http://lh6.ggpht.com/-PtvAuoedvrA/UXDOR5Qu6sI/AAAAAAAAGPw/ZoeAzvu7Hcc/kylecap_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="327" height="273" /></a> <br />Il berretto è della “<em><a href="http://co-store.com/craftgear">Craft International</a></em>”, una società per l’addestramento di mercenari fondata dall’ex <em>Navy SEAL</em><a href="http://willyloman.wordpress.com/2013/02/03/chris-kyle-shot-the-devil-is-dead-in-texas/"> Chris Kyle</a>. “<em>Almeno uno di loro indossa un auricolare, il tipo che i servizi segreti usano per comunicare sul posto durante le operazioni</em>.” <br /><a href="http://willyloman.wordpress.com/2013/04/17/boston-bombing-craft-international-trained-mercs-at-bombing-location-before-attack/">La bomba di Boston: uomini addestrati dalla Craft International presso il luogo dell’attentato, prima dell’esplosione della bomba</a>.</p> <p align="center"><a href="http://lh5.ggpht.com/-0Zvu6qK2YXo/UXDOTzzVteI/AAAAAAAAGP4/cfJC3-B-pPo/s1600-h/punisher%25255B4%25255D.jpg"><img title="punisher" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="punisher" src="http://lh5.ggpht.com/-vJFSx22Q1G4/UXDOVtTiNdI/AAAAAAAAGQA/aBd6C1KqVs4/punisher_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="369" height="380" /></a><a href="http://www.infowars.com/navy-seals-spotted-at-boston-marathon-wearing-suspicious-backpacks/">I Navy SEALs visti alla maratona di Boston, indossavano zaini sospetti?</a></p> <p align="center"><a href="http://lh3.ggpht.com/-bN8FWPGYgXg/UXDOYDzGgaI/AAAAAAAAGQI/aZZnBsPQrYI/s1600-h/chriskyle%25255B4%25255D.jpg"><img title="chriskyle" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="chriskyle" src="http://lh4.ggpht.com/-qm3HRu5hDQw/UXDOaoxJM0I/AAAAAAAAGQQ/J1ReWYgca_w/chriskyle_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="560" height="406" /></a>Il <em>Navy SEAL</em> Kyle</p> <p align="justify">Una squadra d’emergenza della Guardia Nazionale, la 24.ma squadra civile di supporto della Guardia Nazionale per la Distruzione di Armi di Massa di New York, era a Boston quando le bombe sono esplose. <a href="http://cdn.govexec.com/interstitial.html?rf=http%3A%2F%2Fwww.govexec.com%2Fdefense%2F2013%2F04%2Fpentagon-saves-national-guard-wmd-unit-helped-boston%2F62573%2F">L’unità ADM della Guardia Nazionale è intervenuta a Boston.</a></p> <p align="center"><a href="http://lh3.ggpht.com/-nZHaACvxZFQ/UXDOcEjGi8I/AAAAAAAAGQY/poxGdcvFIs4/s1600-h/j57yxu2h%25255B4%25255D.jpg"><img title="j57yxu2h" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="j57yxu2h" src="http://lh6.ggpht.com/-08sS_iGGBi4/UXDOdwyGw9I/AAAAAAAAGQg/v_6T24HTMhE/j57yxu2h_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="310" height="286" /></a> <br />Il ragazzo che è morto (in alto), l’uomo che passa la borsa (in basso)</p> <p align="justify">Un anonimo scrive: <em>I due tizi avvistati al traguardo erano della 1° unità ADM CST di Boston, MA, cioè la Squadra di supporto civile sulle Armi di distruzione di massa. Uno indossa il logo utilizzato dal personale per le operazioni speciali.  </em></p> <p align="center"><a href="http://lh6.ggpht.com/-i9z60UK3abQ/UXDOfPUxSII/AAAAAAAAGQo/4SzJqjukJB8/s1600-h/puvqaoah%25255B4%25255D.jpg"><img title="puvqaoah" style="display: inline" alt="puvqaoah" src="http://lh5.ggpht.com/-ln4BF2V8bM4/UXDOg-GdEoI/AAAAAAAAGQw/nQl4eWzBq8c/puvqaoah_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="295" height="340" /></a> <br />Uomo con zaino</p> <p align="justify">La 1° Unità WMD CST durante un’esercitazione a Boston, MA, 666.ma Strada, “<em>Vicino la più antica taverna massonica</em>“. <a href="https://lunaticoutpost.com/Topic-PUNISHER-Fans-into-thw-WMD-CST-1st-unit?pid=5595116#pid5595116">1° Unità WMD CST</a></p> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-skM0VSy4hOI/UXDOiQVe0FI/AAAAAAAAGQ4/8uUUshT5wEc/s1600-h/bost-3%25255B4%25255D.jpg"><img title="bost-3" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="bost-3" src="http://lh6.ggpht.com/-I-NA7gCmuCU/UXDOkL8dcBI/AAAAAAAAGRA/c5qKOl9xwME/bost-3_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="387" height="203" /></a><a href="http://lh5.ggpht.com/-iMLY5h4AnC8/UXDOmGKko3I/AAAAAAAAGRI/37vqmixnxQE/s1600-h/jn82qarh%25255B4%25255D.jpg"><img title="jn82qarh" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="jn82qarh" src="http://lh4.ggpht.com/-zset5GzgDwE/UXDOo8I0DdI/AAAAAAAAGRQ/6u2nL_daP1Y/jn82qarh_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="400" height="231" /></a> <br />Scott Creighton <a href="http://willyloman.wordpress.com/2013/04/16/boston-bombing-the-no-real-victims-crisis-actors-disinfo-has-started-early/#more-24189">non è d’accordo</a> con John Kaminski. <a href="http://willyloman.wordpress.com/2013/04/16/boston-bombing-the-no-real-victims-crisis-actors-disinfo-has-started-early/">La bomba di Boston: “<em>niente vittime</em>“, solo “<em>attori dell’emergenz</em>a”, la disinformazione è iniziata prima. </a>La <em>Craft International</em> è una società militare e sicurezza privata simile alla <em>Blackwater (Xe).</em></p> <p align="center"><a href="http://lh3.ggpht.com/-4Bi2rs-J56o/UXDOqK6y1wI/AAAAAAAAGRY/oob_LdWjCQk/s1600-h/fi4ogxth%25255B4%25255D.jpg"><img title="fi4ogxth" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="fi4ogxth" src="http://lh6.ggpht.com/-aFg0Y7rN0ng/UXDOrr4f4AI/AAAAAAAAGRg/6aqwCvu4JSc/fi4ogxth_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="241" height="308" /></a> <br />La <em>Craft International</em> alla maratona di Boston.</p> <p align="justify"><a href="http://www.4chan.org/">4chan.org</a>, <a href="http://www.storyleak.com/">Anthony Gucciardi</a>, <a href="http://www.infowars.com/">Paul Joseph Watson e Alex Jones</a> hanno rivelato che vi erano appaltatori militari privati con zaini operanti sulla scena delle bombe di Boston.</p> <p align="center"><a href="http://lh4.ggpht.com/-BcgYlSWW7DE/UXDOtLWDlrI/AAAAAAAAGRo/rxhQtvQxjns/s1600-h/craft%25255B4%25255D.jpg"><img title="craft" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="craft" src="http://lh6.ggpht.com/-nFJ_xFiCieY/UXDOuhJbksI/AAAAAAAAGRw/EbX1s0uyBrU/craft_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="378" height="229" /></a> <br />L’uniforme della<em> Craft International</em>.</p> <p align="center"><a href="http://lh4.ggpht.com/-VmBPfPkHczM/UXDOwbZOlTI/AAAAAAAAGR0/zLnEVej-F1M/s1600-h/craft-international-boston-marathon1%25255B4%25255D.jpg"><img title="craft-international-boston-marathon1" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="craft-international-boston-marathon1" src="http://lh6.ggpht.com/-e2YrgVdWuLs/UXDOxfd0LiI/AAAAAAAAGSA/YAYMaXZRBXM/craft-international-boston-marathon1_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="324" height="355" /></a>Prima che le bombe esplodessero.</p> <p align="center"><a href="http://lh4.ggpht.com/-0f4PJ1CZR3A/UXDOzS8iJwI/AAAAAAAAGSI/UY_SRv-2Cbo/s1600-h/qthp5z4%25255B5%25255D.jpg"><img title="qthp5z4" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="qthp5z4" src="http://lh5.ggpht.com/-pHYDJtSigiQ/UXDO0455gRI/AAAAAAAAGSQ/sny1mWXGl1o/qthp5z4_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="217" height="291" /></a></p> <p align="center"><a href="http://lh6.ggpht.com/-ND83J6sUZ28/UXDO2wKmKII/AAAAAAAAGSY/GMftCMGwoq8/s1600-h/obyu7vdh%25255B4%25255D.jpg"><img title="obyu7vdh" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="obyu7vdh" src="http://lh3.ggpht.com/-qJtiI6d8XUE/UXDO43azsXI/AAAAAAAAGSg/IRWOPaxMGHk/obyu7vdh_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="328" height="415" /></a></p> <p align="center"><a href="http://lh5.ggpht.com/-gcAA-ouCQ3M/UXDO6H3cVfI/AAAAAAAAGSo/5Xm7URWS5BM/s1600-h/fi4ogxth%25255B9%25255D.jpg"><img title="fi4ogxth" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="fi4ogxth" src="http://lh4.ggpht.com/-vEbi_6tMkOU/UXDO771YZSI/AAAAAAAAGSw/S4PbRLc2c28/fi4ogxth_thumb%25255B5%25255D.jpg?imgmax=800" width="220" height="281" /></a>Dopo.</p> <p align="center"><a href="http://lh6.ggpht.com/-Yteohzd0IAA/UXDO9mfbNwI/AAAAAAAAGS4/GKVN5FDSvIY/s1600-h/sandy-hook%25255B4%25255D.jpg"><img title="sandy-hook" style="float: none; margin-left: auto; display: block; margin-right: auto" alt="sandy-hook" src="http://lh6.ggpht.com/-_17ABn8ySas/UXDO_Ei9j6I/AAAAAAAAGS8/5nkVfiwAvi0/sandy-hook_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="404" height="329" /></a>Sandy Hook e Boston.</p> <p align="justify">“<em>Secondo i media main stream, questa volta il suo nome è Donna ed era a pochi isolati di distanza dalle bombe di Boston… Non credo che questo sia un errore di FOX News, A mio parere, è la firma di coloro che sono dietro il<a href="http://humansarefree.com/2013/02/sandy-hook-documentary.html"> massacro di Sandy Hook</a>, collegando i due eventi.</em>“ <br /> <br /><em><a href="http://humansarefree.com/2013/04/the-boston-bombing-is-inside-job.html">Le bombe di Boston sono un affare interno – le prove</a></em></p> <p align="justify">Traduzione di Alessandro Lattanzio – <em><a href="http://sitoaurora.altervista.org/home.htm">SitoAurora</a></em></p> <p><em>Fonte: </em><a href="https://aurorasito.wordpress.com/2013/04/18/le-forze-speciali-dietro-le-bombe-di-boston/"><em>Bollettino Aurora</em></a><em> 18 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-13582692614222578862013-04-17T06:29:00.001-07:002013-04-17T06:29:47.277-07:00Le vittime del “terrorismo” sono tutte “uguali”?<p><em>di Enrico Galoppini <br /><a href="http://europeanphoenix.it">European Phoenix</a></em></p> <p align="justify"><a href="http://lh6.ggpht.com/-O3JcqAaG7Do/UW6jwZNS35I/AAAAAAAAGO0/cxgzKF1ueGE/s1600-h/bombe-boston-maratona3%25255B5%25255D.jpg"><img title="" style="float: left; display: inline" alt="" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/-rIq0W-rnVsw/UW6jx1fDEiI/AAAAAAAAGO8/_HiS7MOIhiQ/bombe-boston-maratona3_thumb%25255B3%25255D.jpg?imgmax=800" width="341" height="233" /></a></p> <p align="justify">Scoppia una bomba a Boston, in mezzo alla maratona: “edizione straordinaria!”, “terribile!”, “disumano!”, “abominevole!”.</p> <p align="justify">Certo, come si deve commentare una cosa del genere?</p> <p align="justify">Mica è una bella cosa saltare in aria, rimanere mutilato, vedere i propri cari ed amici esanimi o sanguinanti mentre ci si sta godendo una giornata di sport… Chi attenta alla vita di persone qualunque, come tutti noi, in situazioni del genere, quale che sia il suo palese o recondito obiettivo, è indubbiamente un criminale.</p> <p align="justify">Detto questo, al di là di ogni sviluppo che avrà la faccenda (indagini, strumentalizzazioni, depistaggi ecc.), e considerato che si possono fare solo congetture sul “chi” e “perché” ha architettato questo spregevole atto, sono da dire essenzialmente due cose.</p> <p align="justify">La prima è che questo “terrorismo”, questa entità indefinita che assume, nell’immaginario della massa ben indottrinata, sembianze “islamiche”, “di estrema destra” o “anarchiche” (con la variante più recente del “pazzo isolato”), colpisce sempre individui comuni, intenti nelle loro ordinarie attività, lavorative o ricreative. Chiaro che lo sdegno non può che essere unanime, perché tutti, me compreso, percepiamo che, in luoghi affollati, “ogni momento è buono”, e “potrebbe capitare anche a noi”.</p> <p align="justify">Guarda caso, questo “terrorismo” col quale il “mondo civile” sarebbe in guerra non colpisce mai “il potere” nelle sue persone e nei suoi luoghi simbolici. L’attacco al Pentagono, che non può esser definito un posto in cui s’aggirano “persone innocenti”, s’inserisce nella più ampia vicenda dell’11/9, pervasa di illogicità, stranezze, incongruenze e “misteri” irrisolti ed irrisolvibili.</p> <p align="justify">Da questi “terroristi” non ci si può dunque ragionevolmente attendere un qualcosa che abbia a che vedere col classico regicidio o tirannicidio.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Il “potere”, però, che detiene un ferreo controllo dei “media”, riscuote regolarmente i dividendi di queste operazioni: “scoveremo e puniremo i responsabili”, “vi difenderemo”, “vinceremo il terrorismo” eccetera.</p> <p align="justify">Insomma, si passa immediatamente all’incasso, se si ha a che fare con una massa ampiamente manipolata ed impressionabile.</p> <p align="justify">L’altro punto da rilevare è decisamente penoso ed imbarazzante.</p> <p align="justify">Delle vittime di un attentato in una qualsiasi città occidentale sappiamo praticamente tutto. Che cosa facevano lì, le loro storie, le loro speranze andate in frantumi. Si redigono mappe del luogo, si propongono “gallerie fotografiche”, s’indugia fin nel più insignificante particolare e si crea addirittura una <a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/04/16/Podista-78enne-terra-foto-icona-strage_8559655.html">“icona” del luttuoso evento</a>. Si pensi che ad una maratona del genere i partecipanti provenivano da una cinquantina di paesi del mondo: bene, se ogni notiziario locale ha parlato dei concittadini lì presenti (e l’ha fatto), si ha la misura della diffusione nelle coscienze di un determinato stato d’animo.</p> <p align="justify">Intendiamoci, a me sta pure bene che si parli di questi sventurati (purché si eviti un’inutile retorica), ma allora, se al centro delle preoccupazioni dei dirigenti delle liberal-democrazie sta sempre e comunque “la vita umana”, che si cominci ad interrompere il palinsesto radiotelevisivo e s’inondino i notiziari di aggiornamenti e di particolari sulle vittime anche ogni volta che una bomba esplode in qualsiasi parte del mondo facendo “vittime innocenti”. </p> <p align="justify">A quel punto, ben poche trasmissioni non finirebbero interrotte.</p> <p align="justify">In Iraq, da quando quel paese è stato “liberato” nel 2003 perché la gente ha visto in tv la statua del “dittatore” che tirata giù, è esplosa una quantità impressionante di bombe, piazzate su mezzi in sosta o lanciati all’impazzata contro uomini, donne e bambini innocenti intenti a svolgere le loro ordinarie attività.</p> <p align="justify">Eppure, ripeto, nessun “gran pubblico” viene informato minimamente su come sia andata, sull’identità dei morti e dei feriti, sulle loro “storie”. C’è difatti il ‘rischio’ che ci si renda conto che non sono poi così “diversi” da noi. </p> <p align="justify">E mi voglio mantenere sullo stesso tipo di tragedia, quella provocata da una carica esplosiva che d’improvviso vien fatta esplodere in mezzo ad una folla. Perché in Iraq, in Afghanistan, in Libano, in Libia, in Siria, tanto per citare i casi più recenti ed eclatanti, le bombe in strada, nei mercati, nelle scuole, nei luoghi di culto eccetera scoppiano ad un ritmo impressionante, e non si tratta di una “follia” che caratterizza congenitamente quelle popolazioni. C’è soprattutto chi, dall’esterno, utilizzando sovente elementi interni senza scrupolo alcuno, è intento a seminare il “terrore” per i più svariati motivi.</p> <p align="justify">Terrore sparso a piene mani anche con le armi le più tecnologiche e per questo asettiche nell’impressione che danno, a chi le maneggia, di non ammazzare nessuno. Ed inoltre, anche se venisse qualche scrupolo, sarà sempre utile convincersi che “siamo in guerra col terrorismo”, ed i “terroristi” non sono forse per definizione - in mezzo a qualche “danno collaterale” come i 500.000 bambini vittime dell’embargo all’Iraq o le migliaia di nati deformi a causa dei proiettili occidentali all’uranio impoverito – “sempre loro”?</p> <p align="justify">No, così non ci siamo proprio. Tutta la costernazione e le lacrime di giornalisti, opinionisti, politici e persino uomini di religione (nel senso di “professionisti” dell’amministrazione del sacro, o di quel che credono sia tale, ché un vero “religioso” è ben altro tipo umano) sono false ed ipocrite perché non sono versate per tutte le vittime del “terrorismo”, indistintamente.</p> <p align="justify">Ma qui, nella patria della Dottrina Egualitaria di Stato, dove “per legge” si parificano, definendoli “uguali”, nazionali e stranieri, maschi e femmine, coppie normali e coppie omosessuali eccetera, sembra impossibile fare un altro piccolo sforzo, il più semplice tra l’altro perché il più logico, per considerare che al mercato, a scuola, in chiesa o in moschea, e anche in una maratona, la gente è “uguale” dappertutto. E lo è a maggior ragione quando viene fatta saltare in aria.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/609-le-vittime-del-terrorismo-sono-tutte-uguali-"><em>European Phoenix</em></a><em> 16 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-23275548662523542672013-04-14T23:16:00.001-07:002013-04-15T07:19:21.837-07:00La conferenza dell'UE sulla modificazione del clima e la geoingegneria ribadisce le richieste di trasparenza e controllo democratico del 1999<p align="justify"><em>di </em><a href="http://nsnbc.me/author/christoflehmann/"><em>Christof Lehmann</em></a><em> <br /></em><a href="http://nsnbc.me"><em>nsnbc</em></a> <br /> <br />Christof Lehmann (nsnbc) -<strong>Nei giorni 8 e 9 Aprile si è tenuta </strong><strong><strong>presso il Parlamento europeo </strong>una conferenza, dal titolo <em>"</em></strong><strong><em><strong><strong>Oltre le teorie della modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria</strong></strong>".</em></strong> <strong>La conferenza ha rivalutato una risoluzione del 1999 e ha ribadito la mancanza sia di legislatori che di militari per salvaguardare la trasparenza e il controllo democratico su programmi riservati, che colpiscono intere popolazioni senza consenso, l'azione democratica, o l'accesso a dati e informazioni verificabili.</strong></p> <div align="justify"> <table cellspacing="0" cellpadding="2" width="328" align="left" border="0"><tbody> <tr> <td valign="top" width="326"><a href="http://lh5.ggpht.com/-a5y3qoCXN-I/UWubSXjM5QI/AAAAAAAAGOY/jA4iRGO3dZY/s1600-h/Chem-or-Contrails-Photo-La-Responsable%25255B4%25255D.jpg"><img title="Chem-or-Contrails-Photo-La-Responsable" style="float: left; margin: 0px 4px 4px 0px; display: inline" alt="Chem-or-Contrails-Photo-La-Responsable" align="left" src="http://lh4.ggpht.com/-URTRltaux0Q/UWubTYJXk8I/AAAAAAAAGOg/L1TSw8fc5qE/Chem-or-Contrails-Photo-La-Responsable_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="320" height="185" /></a></td> </tr> <tr> <td valign="top" width="326"><em>I governi degli Stati membri dell'UE nascondono quello che è ovvio con una complicità silenziosa</em></td> </tr> </tbody></table> </div> <p align="justify">La conferenza è iniziata l'8 aprile, con una proiezione ufficiale del documentario "<a href="http://www.youtube.com/watch?v=j0fBcH0iuX0">Perché stanno spruzzando nel mondo</a>?"del regista americano Michael Murphy.</p> <p align="justify">La conferenza si è svolta sotto l'egida del gruppo parlamentare <em>"Verdi/ Alleanza libera europea",</em> che è un'alleanza di partiti verdi europei e partiti liberali.</p> <p align="justify">Tra i relatori alla conferenza UE, i parlamentari Tatjana Ždanoka da Lativia, che è membro della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Werner Schulz dalla Germania, che è membro della commissione per gli affari esteri, François Alfonsi, che è un membro della commissione per lo sviluppo regionale, il consigliere comunale Linda Leblanc, che è il segretario del Partito verde di Cipro, l'ex ambasciatore dell'Ucraina in Grecia e vice presidente del Partito dei Verdi di Ucraina, Valerie Tsybukh, Giulietto Chiesa, che è un ex parlamentare europeo e il presidente dell'Alleanza <em>"Alternativa",</em> Wayne Hall dalla Grecia, che è il coordinatore del sito web <em>" <em><a href="http://www.enouranois.gr/">Enouranois</a></em>",</em> Josefina Fraile dalla Spagna, che è un libero responsabile per la ricerca sull'ambiente della Piattaforma Internazionale contro la Modificazione del Clima " <a href="http://www.guardacielos.org/?lang=EN">Skyguards</a>", così come Claire Henrion dalla Francia, che è il presidente dell'associazione <a href="http://acseipica.blogspot.dk/">ACSEIPICA</a>, e altri.</p> <p align="justify">La conferenza si è tenuta grazie alla collaborazione tra le organizzazioni della società civile, riunite sotto la piattaforma internazionale <em>"Skyguards",</em> in collaborazione con l'alleanza <em>"Alternative".</em></p> <p align="justify">L'obiettivo principale della conferenza è stato quello di continuare il lavoro che era stato avviato nel 1998 dalla commissione del Parlamento europeo per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa, che ha portato all'adozione della <em>"Risoluzione per l'ambiente, la sicurezza e la politica estera" il</em> 14 gennaio 1999, con Theorin come relatore. </p> <a name='more'></a> <p align="justify"><a href="http://i1.wp.com/nsnbc.me/wp-content/uploads/2013/04/2013-04-09-113601-Skyguards-QA-After-Conference-01.jpg"><strong><img title="skyguards-QA-After-Conference-01" style="float: left; display: inline" alt="skyguards-QA-After-Conference-01" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/-Gi-uEypfvIs/UWubUoRXAII/AAAAAAAAGOo/JyKDPxTg0x8/skyguards-QA-After-Conference-01%25255B4%25255D.jpg?imgmax=800" width="309" height="234" /></strong></a><strong>Mancanza di strumenti democratici, di diritti democratici e di trasparenza all'interno dell'Unione europea.</strong></p> <p align="justify">La proposta di risoluzione è stata ignorata dal 1999 fino ad oggi, e questo crea una grave carenza di diritti democratici, strumenti democratici, così come una grave carenza di trasparenza in seno all'Unione europea.</p> <p align="justify">La proposta di risoluzione è stata ignorata, nonostante il fatto che essa richiedesse un esame accurato dei suoi risultati sugli esperimenti militari in corso in atmosfera, nonostante il fatto che fosse stata sottolineata la necessità di protezione della popolazione, la salute pubblica e l'ambiente, e nonostante il fatto che essa evidenziasse la necessità per i cittadini di avere i mezzi per capire lo scopo, l'estensione, e il significato di questi esperimenti. Dal 1999 però, non è stata adottata alcuna misura per garantire la trasparenza.</p> <p align="justify">Quello che è successo dal 1999, tuttavia, è che si è verificata una diffusione significativa di disinformazione sugli esperimenti militari in atmosfera, e questo indica che sono state implementate tecniche ben collaudate e molto efficaci di ingegneria sociale per disinformare ed esporre i cittadini interessati come oggetti di scherno, con la conseguente negazione, da parte dei membri dei governi dell'Unione Europea, dell'ovvio, che è visibile a tutti coloro che osservano il cielo sopra l'Europa in un giorno normale.</p> <p align="justify">Inoltre, la proposta di risoluzione è stata  ignorata nonostante il fatto che in occasione della conferenza sia stata presentata la prova di come l'atmosfera della Terra è diventata un terreno di sperimentazione, cosa che sta minacciando la salute pubblica, la prova dell'irrorazione clandestina con sostanze di composizione sconosciuta e per scopi non dichiarati. Gli studi che erano parte delle prove presentate hanno documentato la crescente presenza di alluminio e di altri metalli nell'ambiente. Finora, non è stato pubblicato alcuno studio peer reviewed sull'effetto a lungo termine sulla salute umana e sull'ambiente, mentre l'irrorazione continua con un'intensità sempre crescente.</p> <p align="justify"><strong>La mancanza di principi di precauzione più elementari.</strong> Sia la relazione del 1999 che il convegno del 2013 hanno condannato la sofisticata attività militare che viene effettuata in spregio dei principi di precauzione più elementari. La conferenza ha affrontato anche l'argomento dei nuovi sistemi di armamenti che si concentrano sull'uso militare della ionosfera, come ad esempio il programma HAARP, con base in Alaska, e il suo analogo nei pressi della città norvegese di Tromso e altrove.</p> <p align="justify">I partecipanti alla conferenza hanno chiesto l'attuazione della mozione del 14 gennaio 1999, data l'abbondanza di prove documentali oggi esistenti, che sottolineano la gravità del problema. I partecipanti alla conferenza hanno sottolineato, che il Parlamento Europeo ha a sua disposizione lo strumento giuridico della Commissione parlamentare d'inchiesta ed è stata inoltrata la richiesta che tale comitato sia istituito senza ulteriori ritardi.</p> <p align="justify">In assenza di una pressione pubblica consistente o di uno sviluppo catastrofico tuttavia, è improbabile che anche un'inchiesta parlamentare dia risultati per proteggere la popolazione dagli effetti della continua sperimentazione militare. Una grave carenza di strumenti democratici all'interno del sistema comunitario, la delega delle decisioni importanti ai commissari non eletti da una parte, e dall'altra la mancanza della possibilità del Parlamento Ue e dei cittadini dell'UE di incidere sulle attività militari condotte dalla NATO, e una generale mancanza di trasparenza per quanto riguarda le operazioni militari riservate nei paesi dell'Unione europea, sono solo alcuni degli ostacoli principali ai progressi per quanto riguarda la questione della geo-ingegneria e della modificazione del clima. Cioè, nonostante il fatto che queste operazioni o esperimenti possono avere un impatto diretto sulla popolazione generale. I partecipanti alla conferenza hanno sottolineato la necessità di un'informazione e un'iniziativa pubblica.</p> <p align="justify">Alcuni dei relatori del convegno hanno segnalato che tenteranno di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica europea su ciò che essi percepiscono come violazione dei principi europei, come un attacco contro l'ambiente e la salute dei cittadini, e come silenzio complice nell’occultamento di un illecito estremamente grave, che coinvolge la responsabilità legale e penale.</p> <p align="justify"><strong>Articolo correlato:</strong></p> <p align="justify"><a href="http://nsnbc.me/2013/03/31/beyond-theories-of-weather-modification-civil-society-versus-geoengineering/"><strong>Beyond Theories of Weather Modification. Civil Society versus Geo-Engineering</strong></a></p> <p align="justify"><strong>Risorse:</strong></p> <ul> <li> <div align="justify"><strong><a href="http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+XML+V0//EN">Testo integrale della Relazione</a> (Inglese)</strong></div> </li> <li> <div align="justify"><strong><a href="http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+XML+V0//IT">Testo integrale della Relazione</a> (Italiano)</strong></div> </li> <li> <div align="justify"><strong><a href="http://youtu.be/j0fBcH0iuX0">Perché stanno spruzzando nel mondo (Documentario Integrale)</a></strong></div> </li> </ul> <p><em>Fonte: </em><a title="http://nsnbc.me" href="http://nsnbc.me/2013/04/13/eu-conference-on-weather-modification-and-geo-engineering-reiterates-1999-demands-for-transparency-and-democratic-control/"><em>nsnbc.me</em></a><em> 13 Aprile 2013 <br />Traduzione: Anna Moffa per </em><a href="http://ilupidieinstein.blogspot.it/"><em>I Lupi di Einstein</em></a></p> <p align="justify"><strong>Nota sull’autore: <br /></strong><b><a href="http://nsnbc.me/author/christoflehmann/">Christof Lehmann</a></b> – Il Dr. Christof Lehmann è il fondatore e direttore di nsnbc.  E' uno psicologo e consulente politico indipendente sui conflitti e risoluzione dei conflitti e una vasta gamma di altre questioni politiche.  Il suo lavoro con le vittime traumatizzate dei conflitti lo ha portato a lavorare anche come consulente politico.  E' un attivista da tutta la vita per la pace e la giustizia, i diritti umani, i diritti all'autodeterminazione dei palestinesi  in Palestina, e sta lavorando sulla creazione di istituzioni internazionali per il perseguimento di tutti i crimini di guerra, anche quelli commessi da nazioni privilegiate.  Il 28 agosto 2011 ha dato inizio al suo blog nsnbc, inorridito dalle false rappresentazioni dell'aggressione contro la Libia e la Siria.  Nel marzo 2013 ha trasformato nsnbc in un quotidiano internazionale on-line indipendente.</p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-83652343107230368032013-04-12T21:36:00.001-07:002013-04-15T07:21:28.906-07:00Nuova eugenetica: la troika sa bene quello che fa<p><font size="2"><strong>L'austerità ci ammala e ci uccide</strong></font> <br /><em>di  Sergio Cararo <br /></em><a href="http://www.contropiano.org"><em>Contropiano</em></a> </p> <p align="justify"><a href="http://lh3.ggpht.com/-yJre7iskfi0/UWjgsBaC6PI/AAAAAAAAGNw/lVALpniwBrk/s1600-h/austerity%25255B3%25255D.jpg"><img title="austerity" style="float: left; display: inline" alt="austerity" align="left" src="http://lh3.ggpht.com/-GqoZGVRV2M0/UWjgtVeZ1rI/AAAAAAAAGN4/SzHZwhY673Y/austerity_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" width="240" height="192" /></a>Dalle previsioni del Fmi alla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet" giungono conferme inquietanti: vogliono che moriamo prima e adottano misure economiche per raggiungere tale obiettivo.</p> <p align="justify">Qualcuno lo dice più brutalmente qualcuno meno, ma la sostanza coincide. L'Oulook pubblicato esattamente un anno fa dal Fondo Monetario Internazionale scriveva esplicitamente: "I rischi connessi a un aumento dell'aspettativa di vita sono molto alti: se entro il 2050 la vita media dovesse aumentare di tre anni più delle stime attuali, aumenterebbero del 50% i già elevati costi dei sistemi di welfare”. Gli anziani malati? “Se lo vogliono, dovremmo consentirgli di morire in fretta” ha dichiarato tre mesi fa Taro Aso, ministro delle Finanze del Giappone, costretto poi a scusarsi pubblicamente dopo la gaffe sui giapponesi che “peserebbero” in modo eccessivo sulle finanze del paese, a causa delle spese ingenti per le cure mediche.</p> <p align="justify">Si tratta di due indicatori – inquietanti ma chiarissimi – sul come la ristrutturazione complessiva dell'economia capitalista preveda anche morti e feriti, tanti, come in una guerra. </p> <p align="justify">Quando la crisi è determinata dalla sovrapproduzione – innanzitutto di capitali e poi di merci – la regola di <em>monsieur le capital</em> punta esplicitamente alla distruzione degli eccessi di capitale. Non si chiudono solo le fabbriche ma si elimina anche il “capitale umano” in eccesso. Si tengono e mantengono solo i settori di popolazione funzionali alla produzione. Sul resto gli Stati devono “de-responsabilizzarsi” per ridurre i costi. Il capitale umano in eccesso e non più produttivo o funzionale (anziani, poveri, esclusi strutturali dal mercato del lavoro , popolazioni marginali) possono e debbono essere abbandonati a se stessi. La morte perde così ogni fatalità per diventare un fattore di razionalizzazione dei costi e di “igiene sociale”. </p> <p align="justify">In passato a fare il lavoro sporco ci avevano pensato le guerre. Distruzione di capitali in eccesso in quantità notevoli: città e fabbriche distrutte, ponti, strade, ferrovie da ricostruire, popolazione decimata dai bombardamenti e dagli stenti.</p> <p align="justify">Nell'epoca delle armi nucleari praticare questo terreno appare un po' più difficile. I rischi e le incognite sono troppo elevati anche per le classi dominanti. Meglio procedere con una guerra di classe condotta dall'alto e perseguita attraverso misure economiche che, magari più lentamente, producano lo stesso effetto.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Alcuni risultati ad esempio si sono già visti in Russia con la transizione dal socialismo reale al capitalismo. Una ricerca di Christopher Hoeppler della McMaster University riporta che “La Federazione russa ha avuto esperienza di un'impennata del tasso di mortalità di almeno il 40% dal 1992, con incidenze che crescono dal 11 al 15.5 per mille [...]. Il calo demografico è stato evidente in Russia fin dalla caduta dell'Unione Sovietica, motivo per cui è un caso da studiare così interessante. In prima battuta è controintuitivo pensare che lo stato del Paese possa essere peggiorato dopo la caduta del partito comunista; tuttavia è possibile che il disordine politico sia stato responsabile per l'insorgenza del problema demografico in Russia. Un certo numero di fattori, compresi quello economico, lo stile di vita, la sanità e l'incidenza delle malattie hanno contribuito alla diminuzione della popolazione russa”.</p> <p align="justify">Quando il governatore della Bce, Mario Draghi, ha affermato che il modello sociale europeo è ormai insostenibile, è stato il segnale che questa guerra ci è entrata in casa attraverso le politiche di austerità che la Troika (Bce,Ue,Fmi) sta imponendo ai paesi europei più deboli, quelli dell'area euromediterranea: i Piigs</p> <p align="justify">Il sospetto che le politiche di austerità facessero male alla salute c’era, ma adesso la conferma arriva da una delle più autorevoli riviste mediche al mondo, "The Lancet", che ha paragonato gli effetti delle misure per risanare i conti adottate negli ultimi cinque anni in Paesi come la Grecia, il Portogallo e la Spagna, con il rifiuto di adottare tagli al settore pubblico deciso al contrario dall’Islanda dopo la bancarotta del 2008.  </p> <p align="justify">Il titolo del saggio pubblicato su The Lancet, sembra quasi quello di un documento politico: “Crisi finanziaria, austerità e salute in Europa” e forse non potrebbe essere altrimenti. La rivista scientifica giunge infatti alla conclusione è che è pericoloso tagliare il welfare e la sanità per correggere le finanze pubbliche, soprattutto in periodi di recessione. Non solo perché si rischia di aggravare la contrazione dell’economia caricando i costi sanitari sulle famiglie, ma anche perché si fanno salire vertiginosamente i tassi di suicidi, di alcolismo, di depressione e di malattie mentali. Inoltre perché a causa dei tagli alle spese per la prevenzione, esplodono i casi di infezioni come l’Aids. Infine, perché si impennano i decessi legati a condizioni di impoverimento come «le morti invernali», provocate tra gli anziani che non riescono a riscaldarsi a sufficienza. Dinamiche che si sono registrate con intensità diversa in Grecia, Portogallo e Spagna ma non in Islanda che invece ha adottato misure in decisa controtendenza.</p> <p align="justify">La tesi dell’articolo su Lancet ritiene che gli effetti delle crisi economiche come quella attuale possono essere mitigati solo da una forte protezione sociale. L'esatto contrario delle scelte adottate dai paesi Piigs dell'Europa e imposte dalla Troika, che sono invece quelle di tagliare il welfare e le spese sanitarie per aggiustare i conti proprio mentre sulle società si abbatte la recessione.</p> <p align="justify">Opporsi e sottrarsi ai diktat della Troika che impongono le politiche di austerità a Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, Cipro etc. può essere discussa come opzione politica, ma per un altro verso può essere intesa – scientificamente a questo punto – anche lotta per la sopravvivenza.</p> <p align="justify">Il crollo delle spese per le cure mediche, le difficoltà di fruizione dei servizi sanitari, l'aumento dell'età pensionabile, la disoccupazione di massa e la mancanza di reddito che provocano suicidi e boom del disagio mentale, sono lì a dimostrarlo. “Loro” vogliono che un pezzo di umanità che si tolga di mezzo prima possibile, “noi” vogliamo liberare l'umanità da questi volenterosi carnefici e dalla loro macabra contabilità. Anche a occhio nudo non si intravedono interessi generali che possano coincidere.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.contropiano.org/news-politica/item/15823-lausterit%C3%A0-ci-ammala-e-ci-uccide"><em>Contropiano</em></a><em> 12 Aprile 2013</em> </p> <p><font size="2"><strong>I greci al buio e al freddo. Grazie alla troika <br /></strong></font><em>di  Luca Fiore <br /></em><a href="http://www.contropiano.org"><em>Contropiano</em></a><em> </em></p> <p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbrswlxiG0yS8DouEdBtyJPMmAzSTdkXRURNShXdrMuxwWNm3SzwPClTIAX3_PIC5EuvNTrP0L-YFDDsy4sAyCc8_5-EqJMSLQbA_JtkqV7dVv2lmgJTSW7NH4ZiIP9zxM9DFVYEwxl_dk/s1600-h/atene-buio%25255B3%25255D.jpg"><em><img title="atene-buio" style="float: left; display: inline" alt="atene-buio" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/-njR0KDZwv7Y/UWjj8NXwv4I/AAAAAAAAGOM/JMm1qq15pJg/atene-buio_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" width="240" height="146" /></em></a></p> <p align="justify">Ogni giorno la compagnia elettrica stacca la corrente a 1000 famiglie, che non possono permettersi di pagare le bollette e la pesante tassa sugli immobili. </p> <p align="justify">Nelle scorse settimane i rappresentanti dei tre partiti che appoggiano il governo – centrodestra, socialisti ed ex sinistra radicale – avevano più volte promesso che la gabella introdotta nel 2011 dal primo ministro del Pasok Evangelos Venizelos sulle case, sarebbe stata rimossa o quantomeno ridotta. Ma poi ai rappresentanti della troika, arrivati ad Atene per controllate che l’esecutivo Samaras avesse fatto i conti, i tre partiti hanno offerto un rinnovo della ex ‘tassa straordinaria’, diventata nel frattempo Tassa Immobiliare Unica (Efa). Una sorta di Imu che però è assai più salata e che soprattutto viene riscossa attraverso la bolletta elettrica. Un metodo che assicura si un abbattimento dell’evasione fiscale, ma che in poco più di un anno ha mandato sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie che alle prese con la disoccupazione o la sottoccupazione proprio non ce la fanno a sborsare centinaia di euro in più. </p> <p align="justify">Secondo gli ultimi dati resi noti da Atene la tassa sugli immobili sta generando tragiche conseguenze sociali. Stando a quanto scrive il quotidiano Kathimerini, centinaia di migliaia di cittadini si trovano ogni mese in difficoltà a pagare la tassa immobiliare e sono costretti a subire il taglio della corrente elettrica nelle loro abitazioni. Secondo i dati resi noti dalla Deh, l’azienda greca per la distribuzione dell'energia elettrica, ogni mese viene tagliata la fornitura di elettricità a circa 30.000 famiglie, il che equivale a una media di 1.000 al giorno. In molti casi, la maggior parte, la corrente viene riallacciata dopo alcuni giorni o poche settimane, quando l’utente paga almeno una parte del dovuto. Ma sono sempre di più i casi in cui le famiglie con maggiori difficoltà sono obbligate a vivere senza energia elettrica, non riuscendo a farsela riallacciare o scegliendo esse stesse di rimanere al buio, in quanto non possiedono risorse economiche sufficienti. Ma ora con il rinnovo e l’estensione della Efa anche a immobili e terreni precedentemente esentati altre decine di migliaia di famiglie già indebitate con la Deh dovranno dire addio al ‘lusso’ di avere la corrente elettrica. Solo nel 2012 ammontavano a circa 1,3 miliardi di euro i debiti delle famiglie nei confronti della compagnia elettrica. </p> <p align="justify">Teoricamente il governo ha espressamente vietato di tagliare la corrente alle case che non siano in regola con le tasse sugli immobili, ma succede che – casualmente – i cervelloni elettronici della compagnia elettrica non siano in grado di distinguere tra i pagamenti destinati alla bolletta e quelli destinati al fisco, eseguendo i distacchi in maniera di fatto automatica. </p> <p align="justify">Sempre più greci sono al buio, e al freddo, visto che in molti non possono permettersi di pagare i riscaldamenti elettrici o a combustibili fossili. La modernità targata troika rassomiglia sempre di più a un freddo e buio medioevo.</p> <p align="justify"><em>Fonte: </em><a href="http://www.contropiano.org/esteri/item/15830-i-greci-al-buio-e-al-freddo-grazie-alla-troika"><em>Contropiano</em></a><em> 12 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-69533579998223876892013-04-12T20:15:00.001-07:002013-04-12T20:15:03.772-07:00Il MUOS di Niscemi, un’arma ambientale<p><em>di Antonio Mazzeo <br /></em><a href="http://antoniomazzeoblog.blogspot.it"><em>Antonio Mazzeo Blog</em></a> <br /> <br /><a href="http://lh3.ggpht.com/-B7_BX3MKKYU/UWjNsNm-wiI/AAAAAAAAGNc/Rt3CLw28zXQ/s1600-h/muos%25255B4%25255D.jpg"><img title="muos" style="float: left; display: inline" alt="muos" align="left" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUvIHOkHDhSuzCu5D2lgYazcGtTYEQq5R8gwqVJoVUmrUD-o_c_RHDb0ZMzsjz7FjYBXW1ijgetij-eiQeotaIRF8b0K7XDghEuLeflOa_vCPzSMDmoOvhOwQr1ANqVPTgJj-Xzrb27URG/?imgmax=800" width="273" height="179" /></a></p> <p align="justify">A Niscemi (Sicilia), all’interno di una riserva naturale (area SIC), sono in corso i lavori di realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri del MUOS (<i>Mobile User Objective System</i>), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti d’America. <strong></strong></p> <p align="justify">Il MUOS dovrà assicurare il collegamento della rete militare Usa (centri di comando, controllo e logistici, le migliaia di <i>utenti mobili</i> come cacciabombardieri, unità navali, sommergibili, reparti operativi, missili Cruise, aerei senza pilota, ecc.), decuplicando la velocità e la quantità delle informazioni trasmesse nell’unità di tempo e rendendo sempre più automatizzati e disumanizzati i conflitti del XXI secolo. Con la conseguenza di accrescere sempre più il rischio di guerra (convenzionale, batteriologica, chimica e/o nucleare) anche per un mero errore di elaborazione da parte dei computer.</p> <p align="justify">Il terminale MUOS di Niscemi sarà costituito da<strong> </strong>tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari con frequenze che raggiungeranno i 31 GHz e da due trasmettitori di 149 metri d’altezza per il posizionamento geografico con frequenze tra i 240 e i 315 MHz. Un mixer di onde<strong> elettromagnetiche che penetreranno la ionosfera con potenziali effetti devastanti per l’ambiente e la salute dell’uomo. </strong>Originariamente il progetto era stato previsto per Sigonella, la principale stazione aeronavale della Marina militare Usa nel Mediterraneo alle porte di Catania. Poi fu deciso di dirottare l’impianto una settantina di chilometri più a sud, nella stazione utilizzata dal oltre vent’anni dal Pentagono per le comunicazioni con i sottomarini atomici in navigazione negli oceani. A determinare il cambio di destinazione le risultanze di uno studio sull’impatto delle onde elettromagnetiche generate dal MUOS che accertò l’alto rischio che le emissioni potessero avviare la detonazione degli ordigni ospitati a Sigonella. Ovviamente senza tenere assolutamente in considerazione gli effetti del sistema sulla salute e la sicurezza delle popolazioni che abitano nei pressi della base di Niscemi. </p> <p align="justify">A denunciare l’insostenibilità ambientale del MUOS e le “gravi carenze” degli studi effettuati dagli statunitensi ci ha pensato nel novembre 2011 il Politecnico di Torino, attraverso un report dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu. <strong>“</strong>Con la realizzazione delle nuove antenne si verificherà un incremento medio dell’intensità del campo in prossimità delle abitazioni più vicine pari a qualche volt per metro rispetto al livello esistente”, scrivono i due ricercatori. “C’è poi il rischio di effetti acuti legati all’esposizione diretta al fascio emesso dalle parabole MUOS in seguito a malfunzionamento o a un errore di puntamento. I danni alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 Km saranno gravi e permanenti, con conseguente necrosi dei tessuti<strong>”</strong>. </p> <p align="justify">Le onde elettromagnetiche avranno pesantissimi effetti pure sul traffico aereo nei cieli siciliani e in particolare sull’aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura. <strong>“</strong>Il fascio di microonde del MUOS è senz’altro in grado di provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente<strong>”</strong>, spiegano Zucchetti e Coraddu. <strong>“</strong>Gli incidenti provocati dall’irraggiamento di aeromobili distanti anche decine di Km. sono eventualità tutt’altro che remote e trascurabili ed è incomprensibile come non siano state prese in considerazione dagli studi progettuali. I rischi d’interferenza investono potenzialmente tutto il traffico aereo della zona circostante il MUOS. Nel raggio di 70 Km si trovano ben tre scali aerei: Comiso, a poco più di 19 Km dalla stazione di Niscemi, e gli aeroporti militare di Sigonella e civile di Fontanarossa (Catania), che si trovano rispettivamente a 52 Km e a 67 Km<strong>”</strong>. Sigonella, tra l’altro, è oggetto delle spericolate operazioni di atterraggio e decollo dei droni a disposizione delle forze armate Usa e Nato.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Nonostante i rilievi del Politecnico e in aperta violazione delle norme di attuazione del Piano territoriale paesistico della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi entro cui ricade la base statunitense, l’1 giugno 2011 la Regione siciliana ha autorizzato l’avvio dei lavori del MUOS. I cantieri hanno generato sbancamenti di colline e sradicamenti della macchia mediterranea, sfregiando irrimediabilmente un’ampia area classificata come <i>zona A</i> cioè <i>inedificabile</i>. <strong>“</strong>L’entità delle trasformazioni in atto denotano una gravissima manomissione dell’ambiente con l’aggravante di esplicarsi a danno di un’area protetta di interesse internazionale<strong>”, commenta amaramente il responsabile del Centro di educazione e formazione ambientale di Niscemi,</strong> Salvatore Zafarana. <strong>“</strong>Ad essere definitivamente compromessi sono alcuni lotti boscati di limitate estensioni ma di indiscusso pregio naturalistico e paesaggistico<strong>”</strong>.</p> <p align="justify">Sui crimini ambientali commessi ai danni della riserva, la Procura di Caltagirone ha aperto un’inchiesta e, il 6 ottobre 2012, ha pure ordinato il sequestro dei cantieri del MUOS. Dopo il ricorso dell’avvocatura dello Stato, il Tribunale di Catania ha però annullato il provvedimento ordinando il dissequestro degli impianti. D’allora diverse centinaia di cittadini di Niscemi e di tutta la Sicilia hanno intrapreso una campagna di azioni non violente finalizzate a bloccare il transito dei mezzi che operano all’interno della base, in particolar modo i camion gru chiamati ad innalzare le tre maxi-antenne satellitari. In più occasioni le risposte delle autorità di pubblica sicurezza sono state durissime: i manifestanti sono stati caricati, manganellati, spintonati, strattonati e denunciati per svariati reati. </p> <p align="justify"><b>Il MUOS, l’HAARP e le guerre climatiche</b></p> <p align="justify"><strong>Nel Movimento No MUOS si avverte il timore che il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate Usa possa essere in qualche modo legato al</strong>l’HAARP (<i>High Frequency Active Auroral Research Program</i>), il Programma di Ricerca Attiva Aurorale con Alta Frequenza che dal 1994 la US Air Force e la US Navy portano avanti dalla base di Gakona, in Alaska<strong>.</strong> L’HAARP vede operative centinaia di antenne che trasmettano nella <i>banda bassa</i>, da 2,8 a 7 MegaHerz, e nella <i>banda alta</i>, da 7 fino 10 MegaHerz, capaci di trasmettere onde elettromagnetiche fino a quote di 350Km. Si tratta di un <i>range</i> delle frequenze di poco inferiore a quelle previste per il MUOS e corrispondente a quello delle 46 antenne della NRTF (<i>Naval Radio Transmitter Facility</i>) della stazione Usa di Niscemi che da più di vent’anni assicurano le comunicazioni con le unità navali e i sottomarini a capacità e propulsione nucleare in immersione negli oceani. </p> <p align="justify">Ufficialmente Washington affermava che l’HAARP ha la funzione di studiare la ionosfera ed evitare gravi fenomeni atmosferici, ma più di uno studioso ipotizza che i test e le attività della megastazione dell’Alaska servano invece a creare enormi perturbazioni ambientali e climatiche. Il fisico indipendente Corrado Penna, tra i sostenitori dell’ipotesi di utilizzo delle antenne MUOS per fini non dichiarati di modificazione ambientale in sinergia con il sistema HAARP, ha più volte denunciato come queste tecnologie possono servire “a causare terremoti o altri fenomeni come siccità, uragani, inondazioni, ecc., sia indirizzando le emissioni sul nucleo della terra (influendo così sul magnetismo terrestre), sia indirizzandole sulla ionosfera<strong>”</strong>. </p> <p align="justify">Il 5 febbraio 1998, la Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo sentì il dovere di convocare un’audizione pubblica sull’HAARP a cui NATO e forze armate USA scelsero di non partecipare. I parlamentari Ue riuscirono a sapere che i programmi di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza sono condotti congiuntamente dai militari degli Stati Uniti d’America e dall’Istituto di geofisica dell’Università dell’Alaska di Fairbanks. Progetti analoghi sarebbero condotti pure in Norvegia, probabilmente in Antartide, e nell’ex Unione Sovietica. Attraverso impianti basati a terra e una serie di antenne, ciascuna alimentata da un proprio trasmettitore, si riscaldano con potenti onde radio parti della ionosfera dove si trovano enormi campi magnetici protettivi denominati “fasce di Van Allen”, i quali intercettano protoni, elettroni e particelle alfa. L’energia così generata riscalda talune parti della ionosfera provocando buchi e lenti artificiali.</p> <p align="justify"><strong>“</strong>L’HAARP può essere impiegato per molti scopi<strong>”, scrive </strong>l’on. Maj Britt Theorin, relatrice della proposta di risoluzione (mai adottata) <i>sull’uso potenziale delle risorse di carattere militare per le strategie ambientali</i> della commissione sulla sicurezza del Parlamento europeo (14 gennaio 1999). <strong>“</strong>Manipolando le proprietà elettriche dell’atmosfera si è in grado di porre sotto controllo forze immani. Facendovi ricorso quale arma militare, le conseguenze potrebbero essere devastanti per il nemico. Attraverso l’HAARP è possibile convogliare in una zona prestabilita energia milioni di volte più intensa di quella che sarebbe possibile inviare con qualsiasi altro trasmettitore tradizionale. L’energia può anche essere indirizzata verso un obiettivo mobile, per cui si potrebbe applicare anche contro i missili del nemico…<strong>”. </strong>Forse per questo, Washington ha perfezionato la tecnologia HAARP nell’ambito dell’Iniziativa di Difesa Strategica (IDS), quella dello <i>Scudo spaziale</i> e delle <i>Guerre stellari</i>.</p> <p align="justify">Il progetto USA consente anche di potenziare le comunicazioni con i sommergibili atomici e di manipolare la situazione meteorologica globale. <strong>“</strong>Ma è possibile anche il contrario, cioè disturbare le comunicazioni<strong>”, aggiunge l’europarlamentare</strong>. <strong>“</strong>Manipolando la ionosfera è possibile ostacolare le comunicazioni globali facendo però arrivare a destinazione le proprie. Un’altra applicazione del sistema è quella di scandagliare a raggi X la terra per vari chilometri di profondità, con un’apposita tomografia a effetto penetrante, per esplorare campi di petrolio e di gas, ma anche attrezzature militari sotterranee. Radar in grado di vedere oltre l’orizzonte e di definire gli oggetti a grande distanza sono un’altra delle applicazioni del sistema HAARP<strong>”</strong>. </p> <p align="justify">È certo che a partire dagli anni ‘50 gli Stati Uniti hanno effettuato esplosioni di materiale nucleare nelle fasce di Van Allen per sondare gli effetti ad un’altezza così elevata sulle trasmissioni radio e le operazioni radar in virtù dell’intenso impulso elettromagnetico scatenato dalle deflagrazioni. Gli esperimenti hanno creato nuove fasce di radiazione magnetica comprendenti quasi tutta la terra. <strong>“</strong>Gli elettroni correvano lungo linee di campo magnetiche creando un’aurora boreale artificiale sopra il Polo Nord<strong>”, aggiunge </strong>Maj Britt Theorin. <strong>“</strong>Con questi test militari si rischia seriamente di danneggiare per molto tempo la fascia di Van Allen. Secondo gli scienziati americani ci vorranno probabilmente molte centinaia di anni prima che essa si stabilizzi nella sua posizione normale. L’HAARP può anche influenzare tutto l’ecosistema, soprattutto nella sensibile area antartica. Inoltre le potenti onde radio possono causare buchi ionosferici, pregiudicando il sistema che ci protegge dalle radiazioni provenienti dal cosmo<strong>”</strong>. </p> <p align="justify">Proprio a causa dell’implementazione del sistema HAARP come arma per manipolare l’ambiente, la Commissione presieduta da Maj Britt Theorin ha chiesto inutilmente la sospensione di tutte le attività sperimentali e che le conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche fossero analizzate da un organismo internazionale indipendente<strong>. “</strong>Tutta una serie di atti normativi internazionali (<i>Convenzione sul divieto dell’utilizzo a scopi militari o ad altri scopi ostili delle tecniche di modificazione dell’ambiente</i>, <i>The Antarctic Treaty</i>, <i>Trattato recante principî per il comportamento degli Stati nell’esplorazione dello spazio esterno</i> e la <i>Convenzione dell’ONU sulle leggi del mare</i>) fanno risultare l’HAARP assai dubbio non soltanto dal punto di vista umano e politico, ma anche da quello giuridico<strong>”, concludeva l’europarlamentare</strong>. </p> <p align="justify">In un suo recente saggio sulle guerre climatiche (“Owning the weather”, <i>Limes</i>, ), il generale Fabio Mini, già comandante delle forze NATO in Kosovo, rileva come da ormai diversi anni la ricerca militare si sia rivolta sia alle bassissime frequenze (ELF) sia a quelle alte. “In entrambi i casi lo scopo è quello d’interferire con la ionosfera in modo da aumentare o diminuire fino alla soppressione le capacità di trasmissione di segnali radiomagnetici”, scrive il militare. “Le e missioni dei trasmettitori HAARP che avvengono quasi regolarmente in quattro periodi dell’anno sono in grado di inviare nella ionosfera raggi di potenza superiore al gigawatt. Gli scienziati che si occupano del programma negano che la loro attività abbia una qualsiasi valenza militare o che interferisca con l’ambiente naturale. Tuttavia, il termine <i>auroral</i> che fa parte del suo acronimo si riferisce al fenomeno delle aurore boreali che si determinano nella zona di confine tra ionosfera e atmosfera quando emissioni ad altissima energia provenienti dal sole vengono convogliate dal magnetismo terrestre verso i poli e vanno a collidere con le particelle più rarefatte dell’atmosfera. HAARP nega che le sue emissioni siano in brado di produrre artificialmente questo fenomeno, anche se le emissioni sono dirette esattamente verso la stessa zona e hanno caratteristiche molto simili a quelle ad alta energia provenienti dal sole”. </p> <p align="justify">Il generale Mini ricorda poi come gli esperimenti militari per alterare la ionosfera risalgano perlomeno alla seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso. Nel 1958 le forze armate Usa fecero esplodere tre ordigni atomici a a fissione nella parte inferiore della fascia di Van Allen e due ordigni a fusione nella parte alta dell’atmosfera, alterando l’equilibrio della ionosfera. tali esperimenti continuarono fino al 1962, quando le dirompenti poteste della comunità scientifica internazionale costrinsero Washington a sospenderli. Nello stesso periodo iniziarono però le sperimentazioni nucleari sovietiche nella ionosfera e nelle fasce di Van Allen. “Oggi sono proprio i radar meteorologici ad individuare – spesso in corrispondenza di aree colpite da gravi fenomeni atmosferici – le segnature circolari tipiche delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza come quelle generate dalle emittenti di onde longitudinali, onde scalari, <i>silent sound</i> e di quelle delle trasmittenti HARP”, conclude Fabio Mini.</p> <p align="justify">Per l’economista Michel Chossudovsky, l’HAARP è un vera e propria <i>arma di distruzione di massa</i>. Oltre ad interferire sulle comunicazioni radio ad alta frequenza, televisive e radar, le sue antenne possono influenzare i circuiti elettrodinamici delle aurore, consistenti in una corrente naturale di elettricità che varia da 100 mila ad 1 milione di megawatt. In questo modo è possibile utilizzare il vento solare per danneggiare i satelliti e le apparecchiature installate sui sistemi missilistici dei paesi nemici. Anche in questo caso il programma di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza s’incrocia con le attività dell’NRTF di Niscemi. Alcuni dei trasmettitori della stazione dell’US Navy di contrada Ulmo operano in VLF (<i>Very Low Frequency</i>), con bande di frequenze comprese tra i 3 kHz - 30 kHz, all’interno del sistema planetario di “Sorveglianza dell’attività solare” e per il monitoraggio delle cosiddette <i>SID - Sudden Ionospheric Disturbances</i>, i disturbi delle comunicazioni radio originati nella ionosfera dalle attività eruttive del sole. Nella lista dei trasmettitori in VLF utilizzabili per il monitoraggio SID, predisposta dalle forze armate statunitensi, oltre alla stazione di Niscemi, compare anche quella dell’isola di Tavolara in Sardegna.</p> <p align="justify"><b>Bibliografia</b></p> <p align="justify">Aeronautica Militare Italiana e Base Aeronavale Statunitense di Sigonella - Sicilia, <i>Progetto di installazione del sistema di comunicazione per utenti mobili (MUOS) a Niscemi</i>, Roma, ottobre 2006.</p> <p align="justify">ARPA Sicilia, <i>Monitoraggio CEM RF Territorio del Comune di Niscemi</i>, Ragusa, 10 marzo 2009.</p> <p align="justify">Maj Britt Theorin, <i>Relazione </i><i>sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera. Proposta di Risoluzione</i>. DOC_IT\RR\370\370003, Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa, Parlamento europeo, Bruxelles, 14 gennaio 1999.</p> <p align="justify">Mark D. Dankberg, Mark J. Miller, William F. Sullivan and Lee E. Taylor, <i>A Robust Satellite System Architecture for the Mobile User Objective System</i>, ViaSat, Inc. Carlsbad, California, 1999.</p> <p align="justify">Nicholas Gavin, <i>Sicily Radhaz Model</i>, AGI – Maxim Systems, San Diego, California, 2006.</p> <p align="justify">Maureen Jackson, <i>Leveraging Commercial Off-the-Shelf Solutions for Architecting the MUOS Ground System</i>, Communications Satellite Program Office (PMW-146), February 2007.</p> <p align="justify">Donato Salvatore La Mela Veca, Tommaso La Mantia, Salvatore Pasta, <i>Relazione tecnica sugli aspetti botanici e faunistici nell’ambito del SIC “Sughereta di Niscemi”. </i><i>Insediamento MUOS</i>, Palermo, 10 ottobre 2009.</p> <p align="justify">Samuel J. MacMullan, Christopher J. Karpinsky, Reuben E. Eaves and Andre R. Dion, <i>Geosynchronous Satellites for MUOS,<b> </b>M.I.T. Lincoln Laboratory</i>, Lexington –Massachusetts, 1999.</p> <p align="justify">Christopher K. Matassa, <i>Comparing the Capabilities and Performance of the Ultra High Frequency Follow-on System with the Mobile User Objective System</i>, Naval Postgraduate School, Monterey, California, june 2011.</p> <p align="justify">Antonio Mazzeo, <i>Un EcoMuostro a Niscemi. L’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo</i>, Sicilia Punto L, Ragusa, 2012.</p> <p align="justify">Antonio Mazzeo, <i>Sicilia armata. Basi, missili e strategie nell’isola portaerei della NATO</i>, Armando Siciliano editore, Messina, 1991.</p> <p align="justify">Fabio Mini, “Owning the Weather: la guerra ambientale globale è già cominciata”, in <i>Limes</i>,</p> <p align="justify">Ministero della Difesa e Regione Siciliana, <i>Protocollo d’intesa per l’installazione del sistema di comunicazione per utenti mobili (MUOS), sito radio U.S. Navy di Niscemi – U.S. Navy – 41° Stormo – Sigonella nella Riserva Naturale Sughereta di Niscemi (Cl)</i>, Roma, 1 giugno 2011.</p> <p align="justify">Jean-Philippe Muller, Jean-Marie Muesser, Rémi Buxeron, <i>Surveillance de l’activité solaire</i>, Project Moniteur Sid, Lionel Loudet, Septembre 2007.</p> <p align="justify">Bryan Scurry, <i>Mobile User Objective System (MUOS), ForceNet Engineering Conference</i>, Norfolk, June 2005.</p> <p align="justify">Space and Naval Warfare Systems Center – SPAWAR, <i>Electromagnetic Environmental Effects (E3) Site Approval Review Final Report for the Installations of the Mobile User Objective Systems (MUOS) and Ultra High Frequency (UHF) Helical Transmitters at U.S. Naval Radio Transmitter Facility (NRTF), Niscemi, Sicily</i>, Charleston, South Carolina, February 2006.</p> <p align="justify">The Combined Communications-Electronics Board (CCEB), <i>Ionospheric Sounder Operations ACP191 (C)</i>, March 1999.</p> <p align="justify">The Ministry of Defense of the Italian Republic and the Department of Defense of the United States of America, <i>Technical Arrangement Regarding the Installations / Infrastructure in use By the U. S. Forces in Sigonella, Italy</i>, Rome, 6<sup>th</sup> of April, 2006.</p> <p align="justify">Donald v. Z. Wadsworth, <i>Military Communications Satellite System Multiplies UHF Channel Capacity for Mobile Users</i><b>, </b>Naval Postgraduate School, IEEE Conference Publishing, Piscataway, New Jersey, 1999.</p> <p align="justify">Salvatore Zafarana, <i>Sughereta di Niscemi e MUOS: binomio eco-incompatibile</i>, C.E.A. Onlus – Centro di educazione e formazione ambientale, paper, Niscemi, 2012.</p> <p align="justify">Luigi Zanforlin e Patrizia Livreri, <i>Sistema Mobile User Objective Systems – MUOS – U.S. Naval Air Station Sigonella, Caltanissetta, Sicilia. Parere sulla valutazione del rischio per la popolazione del Comune di Niscemi dall’esposizione ai campi elettromagnetici generati dal sistema MUOS</i>, Università degli Studi di Palermo, febbraio 2011.</p> <p align="justify">Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu, <i>Mobile User Objective System (MUOS) presso il Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi: Analisi dei rischi</i>, Politecnico di Torino, novembre 2011.</p> <p align="justify"><em>Antonio Mazzeo, peace-researcher e giornalista, ha pubblicato numerosi saggi ed inchieste sui processi di riarmo e militarizzazione in Italia e nel Mediterraneo. Nel 2012 ha pubblicato il volume Un EcoMuostro a Niscemi. L’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo (Sicilia Punto L, Ragusa) in cui si descrivono le problematiche di tipo militare, ambientale, sociale e criminogeno relative all’installazione in Sicilia del terminale terrestre del MUOS. Nel 2010 ha conseguito il Primo premio “Giorgio Bassani” di Italia Nostra per il giornalismo. È attivista della Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella e del Movimento No MUOS. Per consultare articoli e pubblicazioni: </em><a href="http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/"><em>http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/</em></a></p> <p align="justify">Relazione presentata alla Conferenza <i>Beyond Theories of Weather Modification – Civil Society versus Geoengineering</i>, European Parliament, Bruxelles 9 aprile 2013.</p> <p align="justify"><em>Fonte: </em><a href="http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/2013/04/il-muos-di-niscemi-unarma-ambientale.html">Antonio Mazzeo Blog</a><em></em><em> 11 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-91769095699560419212013-04-11T20:33:00.001-07:002013-04-12T08:14:57.263-07:00Il popolo dei tunnel che vive sotto le strade d'America<p><em>di Michael Snyder <br /></em><a href="http://theeconomiccollapseblog.com/"><em>The Economic Collapse</em></a> <br /> <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj1UZLwzErOuAcPGLd4P-Zdn0v6xSTB0QFEXcMTlSA5fgGwf7OyoCL7NTDhXETWTZILv3bMgOLgThAhPdJ2I1sF73RnG_tkqbpTLH5o9K_n6QEd9IKPKAWpYRL0jjBROt9ComoxQ_5q-05/s1600-h/tunnel%252520people%25255B4%25255D.jpg"><img title="tunnel people" style="float: left; display: inline" alt="tunnel people" align="left" src="http://lh5.ggpht.com/-RkSI1U3EIH0/UWeAatYP07I/AAAAAAAAGNM/BTBCx9YW9i0/tunnel%252520people_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="316" height="240" /></a></p> <p align="justify">Sapevate che ci sono migliaia e migliaia di persone senza fissa dimora che vivono sottoterra sotto le strade delle principali città degli Stati Uniti? Sta accadendo a Las Vegas, sta accadendo a New York City e anche a Kansas City. Mentre l'economia crolla, la povertà negli Stati Uniti sta <a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/21-statistics-about-the-explosive-growth-of-poverty-in-america-that-everyone-should-know">letteralmente esplodendo</a> e così i senza fissa dimora. Oltre alle migliaia di persone del "popolo dei tunnel" che vivono sotto le strade d'America, ci sono anche migliaia di persone che vivono nelle tendopoli, ci sono decine di migliaia di persone che vivono nei loro veicoli e ci sono <a href="http://www.nlchp.org/view_release.cfm?PRID=148">più di un milione di bambini della scuola pubblica</a> che non hanno una casa nella quale tornare di notte. Il governo federale ci dice che la recessione "è finita" e che "le cose stanno migliorando", eppure la povertà e i senza fissa dimora in questo paese continuano ad aumentare senza una fine in vista. Cosa succederà quando arriverà la prossima crisi economica?</p> <p align="justify">Quando ho sentito che ci sono persone senza fissa dimora che vivono in una rete di tunnel sotterranei sotto le strade di Kansas City, sono rimasto assolutamente sbalordito. Ho dei parenti che vivono in quella zona. Non ho mai pensato a Kansas City come ad una delle città più difficili negli Stati Uniti.</p> <p align="justify">Ma secondo <a href="http://www.dailymail.co.uk/news/article-2306113/Kansas-City-homeless-city-Group-living-underground-crude-camps.html?ICO=most_read_module">il Daily Mail</a>, la polizia ha recentemente scoperto una rete di tunnel sotto la città dove vivevano delle persone ..</p> <blockquote> <p align="justify">Sotto le strade di Kansas City, ci sono profonde gallerie sotterranee dove un gruppo di vagabondi senza tetto viveva accampata.</p> <p align="justify">Questi cosiddetti accampamenti per i senza tetto sono stati scoperti dalla polizia di Kansas City, che ha  sfrattato i residenti a causa dell'ambiente insicuro.</p> <p align="justify">Le autorità hanno detto che queste persone vivevano nello squallore, con mucchi di immondizia e pannolini sporchi lasciati nelle zone boschive dei dintorni.</p> </blockquote> <p align="justify">La parte più triste è il fatto che le autorità hanno trovato pannolini sporchi nelle zone vicino a questi tunnel. Questo deve significare che i bambini erano stati allevati in quel tipo di ambiente.</p> <p align="justify">Purtroppo, questo  sta accadendo in tutto il paese. Negli ultimi anni, il popolo dei tunnel di Las Vegas ha ricevuto un bel po' di pubblicità in tutto il mondo. E' stato stimato che <a href="http://www.dailymail.co.uk/news/article-1326187/Las-Vegas-tunnel-people-How-1-000-people-live-shimmering-strip.html">più di 1.000 persone</a> vivono nella massiccia rete di gallerie inondate sotto la città ...</p> <blockquote> <p align="justify">Nelle profondità sotto le luci scintillanti di Las Vegas si trova un sinistro labirinto abitato da ragni velenosi e da un uomo soprannominato The Troll che brandisce una sbarra di ferro.</p> <p align="justify">Ma, sorprendentemente, i 200 chilometri di gallerie inondate sono anche la dimora di 1.000 persone che sbarcano il lunario in quel lungo ventre buio.</p> <p align="justify">Alcuni, come Steven e la sua fidanzata Kathryn, hanno arredato la loro casa con notevole attenzione - il loro 'bungalow' di 400 piedi quadrati  vanta un letto matrimoniale, un armadio e persino una libreria.</p> </blockquote> <p align="justify">Riuscireste ad immaginare di vivere in quel modo? Purtroppo, per un numero crescente di americani una "vita normale" non è più un'opzione. O sono costretti ad andare nei rifugi per senzatetto o devono cercare di guadagnarsi un'esistenza in proprio in qualunque modo possibile.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">A New York, le autorità cercano costantemente di sradicare le persone che vivono nei tunnel sotto la città e tuttavia sembra che non siano in grado di trovarli tutti. Quello che segue è un estratto da un <a href="http://www.nypost.com/p/entertainment/item_cBpY2m15R9J0ysIm58QK1M">articolo del New York Post</a> sul "Popolo talpa" che vive sotto New York City ...</p> <blockquote> <p align="justify">Le persone senza fissa dimora che vivono qui sono chiamati Uomini Talpa. Non vivono, come molti credono, in una società sotterranea organizzata, separata. E' più una vita solitaria di una comunità sparpagliata e segreta di individui sfortunati.</p> </blockquote> <p align="justify">Il New York Post ha seguito un uomo senza fissa dimora conosciuto come "John Travolta" in un tour attraverso il mondo sotterraneo. Quello che hanno scoperto è  un mondo molto lontano dall'esperienza della maggior parte dei newyorkesi ...</p> <blockquote> <p align="justify">Nelle gallerie, il loro mondo è fatto di liquore di malto, spazi stretti, vicini schizofrenici, fame e sbalzi di caldo e freddo. Travolta e gli altri mangiano abbastanza bene, perché vivono su un programma regolato di avanzi dei ristoranti, scaricati ogni notte in tempi diversi in tutto il quartiere sopra la sua presunta casa.</p> </blockquote> <p align="justify">Anche se il Dow raggiunge un alto record dopo l'altro, la povertà a New York continua a crescere ad un ritmo spaventoso. Incredibilmente, il numero di persone senza casa che dormono nei rifugi per senzatetto di New York è aumentato <a href="http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324539404578340731809639210.html?mod=WSJ_hpp_MIDDLE_Video_second">di un enorme 19 per cento</a> l'anno scorso.</p> <p align="justify">In molte delle nostre grandi città, i ricoveri per senzatetto sono già al massimo della capacità e sono letteralmente zeppi ogni notte. Molte persone senza fissa dimora spesso vengono lasciate a se stesse.</p> <p align="justify">Questo è uno dei motivi per cui abbiamo visto la nascita di tante tendopoli.</p> <p align="justify">Sì, le tendopoli sono ancora lì, solo che non attirano più l'attenzione in questi giorni, perché non sono in sintonia con la narrazione sulla  "ripresa economica" che i media mainstream promuovono attualmente.</p> <p align="justify">In realtà, molte delle tendopoli sono più grandi che mai. Ad esempio, è possibile vedere su Reuters il video su una tendopoli che cresce nel New Jersey che è stato postato su YouTube a fine marzo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=DhTUWbpEACA">proprio qui</a>. UMolte di queste tendopoli sono ormai dispositivi fissi, e purtroppo, probabilmente, diventeranno  molto più grandi quando la prossima crisi economica colpirà.</p> <p align="justify">Ma forse la parte più triste di tutto questo è il numero enorme di bambini che soffrono ogni notte.</p> <p align="justify">Per la prima volta in assoluto, <a href="http://www.nlchp.org/view_release.cfm?PRID=148">più di un milione di</a> bambini delle scuole pubbliche negli Stati Uniti sono senza casa. Quel numero è aumentato del <a href="http://www.nlchp.org/view_release.cfm?PRID=148">57 per cento</a> a partire dall'anno scolastico 2006-2007.</p> <p align="justify">Quindi, se le cose vanno davvero  "sempre meglio",  perché ci sono più di un milione di bambini della scuola pubblica senza casa?</p> <p align="justify">In questi giorni un sacco di famiglie che hanno perso la loro casa hanno finito per vivere nei loro veicoli. Il seguente è un estratto da <a href="http://www.cbsnews.com/8301-18560_162-57330802/hard-times-generation-families-living-in-cars/">un'intervista di 60 minuti</a> con una famiglia che vive in un camion ...</p> <blockquote> <p align="justify">Questa è la casa della famiglia Metzger. Arielle, 15 anni. Suo fratello Austin, 13 anni. La loro madre è morta quando erano molto giovani. Il loro padre, Tom, è un falegname. Cerca lavoro da quando il settore edile della Florida è crollato. Quando la loro casa è stata pignorata, ha comprato il camion su Craigslist con le sue ultime migliaia di dollari. Tom è un po' timido di fronte alla telecamera - pensa che dovremmo parlare con i bambini - e non ci vuole molto a capire perché.</p> <p align="justify">Pelley: Da quanto tempo vivi in questo camion?</p> <p align="justify">Arielle Metzger: Circa cinque mesi.</p> <p align="justify">Pelley: Cosa si prova? </p> <p align="justify">Arielle Metzger: E 'un'avventura.</p> <p align="justify">Austin Metzger: Ecco come la vediamo.</p> <p align="justify">Pelley: Quando i bambini a scuola vi chiedono dove vivete, cosa rispondete?</p> <p align="justify">Austin Metzger: Quando vedono il camion mi chiedono se ci vivo dentro, e quando esito a rispondere, capiscono. E dicono che non lo diranno a nessuno.</p> <p align="justify">Arielle Metzger: In effetyti non è imbarazzante più di tanto. Voglio dire, è solo la vita. Tu fai quello che devi fare, giusto?</p> </blockquote> <p align="justify">Ma dopo aver visto un telegiornale o aver letto qualcosa in internet su queste persone ci dimentichiamo rapidamente  di loro perché non fanno parte del "nostro mondo".</p> <p align="justify">Un altro posto dove finiscono molte persone povere è il carcere. In un <a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/private-prisons-the-more-americans-they-put-behind-bars-the-more-money-they-make">precedente articolo</a>, ho spiegato in dettaglio come la popolazione carceraria negli Stati Uniti è esplosa negli ultimi anni. Se riuscite a crederci, gli Stati Uniti hanno ora circa il 25 per cento di tutta la popolazione carceraria mondiale, anche se rappresentano solo circa il 5 per cento della popolazione mondiale totale.</p> <p align="justify">E in questi giorni non sono solo i criminali violenti ad essere gettati in prigione. Se si perde il lavoro e si resta indietro con le bollette, si può essere imprigionati. Quello che segue è un estratto da un recente <a href="http://www.cbsnews.com/8301-505143_162-57577994/as-economy-flails-debtors-prisons-thrive/">articolo di CBS News</a> ...</p> <blockquote> <p align="justify">Circa in un terzo degli stati americani oggi la gente è in carcere per non aver pagato i suoi debiti, dalle multe e tasse alle carte di credito e prestiti auto, secondo l'American Civil Liberties Union. Tali pratiche contravvengono a una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1983 secondo cui violano l'Equal Protection Clause della Costituzione. </p> <p align="justify">Alcuni stati applicano "sanzioni sulla povertà", come ad esempiopenali per il ritardo, tariffe per i piani di pagamento e interessi, quando le persone non sono in grado di pagare tutti i debiti in una volta. Ad esempio, l'Alabama richiede una quota del 30 per cento sulla riscossione, mentre in Florida si permette ad esattori privati di aggiungere una maggiorazione del 40 per cento sul debito originario. Alcune contee della Florida utilizzano anche i cosiddetti tribunali per la riscossione, dove i debitori possono essere incarcerati ma non hanno diritto a un difensore d'ufficio. Nel North Carolina, le persone pagano per l'utilizzo di un difensore pubblico, così gli imputati poveri che non possono permettersi tali costi potrebbero essere costretti a rinunciare a un consulente legale.</p> <p align="justify">Gli alti tassi di disoccupazione e di deficit fiscali del governo che hanno seguito il crollo immobiliare hanno aumentato il ricorso alla prigione per i debitori, poichè gli stati sono alla ricerca di modi per ricostituire le loro casse. Chettiar ha detto: "E' come prelevare sangue da una pietra. Gli Stati stanno cercando di aumentare le loro entrate sulle spalle dei poveri."</p> </blockquote> <p align="justify">Se sei povero, gli Stati Uniti possono essere un luogo incredibilmente freddo e crudele. La misericordia e la compassione sono diminuite molto.</p> <p align="justify">La <a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/tag/middle-class">classe media</a> continua a ridursi e la povertà continua a crescere di anno in anno. Secondo l'US Census Bureau, circa <a href="http://www.dailymail.co.uk/news/article-2302997/U-S-sees-highest-poverty-spike-1960s-leaving-50-million-Americans-poor-government-cuts-billions-spending.html">un americano su sei</a> ora vive in povertà. E se contate anche quelli che sono considerati "quasi poveri", tale numero diventa molto più grande. Secondo l'US Census Bureau, <a href="http://www.huffingtonpost.com/2011/12/15/census-shows-1-in-2-peopl_1_n_1150128.html">più di 146 milioni di americani</a> sono o "poveri" o "a basso reddito".</p> <p align="justify">Per molti altri fatti sul rapido aumento della povertà in questo paese, leggete il mio precedente articolo intitolato "<a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/21-statistics-about-the-explosive-growth-of-poverty-in-america-that-everyone-should-know">21 statistiche sulla crescita esplosiva della povertà in America che tutti dovrebbero conoscere</a>".</p> <p align="justify">Ma anche se la povertà cresce, sembra che il cuore di coloro che ancora hanno i soldi sia sempre più freddo. Basta guardare a quello che è accaduto di recente in un negozio di alimentari che era in procinto di chiudere <a href="http://www.globalresearch.ca/american-dream-food-loaded-into-dumpsters-while-hundreds-of-hungry-americans-restrained-by-police/5329966">ad Augusta, in Georgia</a> ...</p> <blockquote> <p align="justify">I residenti hanno occupato il parcheggio con sacchetti e cestini sperando di ottenere alcuni alimenti per l'infanzia, prodotti in scatola, pasta e altri alimenti non deperibili. Ma una chiesa locale non è  venuta a prendere il cibo, come, secondo  il negoziante, era stato organizzato prima dello sfratto. Mentre le persone presentavano per il cibo, quello che era rimasto all'interno dei locali-come per qualsiasi sfratto-è entrato in possesso del titolare, la SunTrust Bank.</p> <p align="justify">La banca ha ordinato che il cibo fosse caricato in cassonetti e trasportato in discarica anziché distribuirlo. La polizia ha dovuto trattenere le persone che che si erano riunite, quando hanno visto distrutto quel cibo perfettamente buono. Lo sceriffo locale Richard Roundtree ha detto la notizia che "la possibilità di una sommossa era estremamente alta."</p> </blockquote> <p align="justify">Immaginereste di veder succedere una cosa del genere?</p> <p align="justify">Ma, naturalmente, le elargizioni e la beneficenza sono solo soluzioni temporanee. Quello di cui i poveri di questo paese hanno realmente bisogno sono posti di lavoro, e, purtroppo, <a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/more-than-101-million-working-age-americans-do-not-have-a-job">non c'è stato un recupero di posti di lavoro negli Stati Uniti,</a> dal momento che la recessione si è conclusa.</p> <p align="justify">In realtà, la crisi occupazionale sembra che stia cominciando di nuovo a peggiorare. Il numero di licenziamenti nel mese di marzo è stato <a href="http://www.cnbc.com/id/100615660">del 30 per cento</a> rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.</p> <p align="justify">Nel frattempo, le piccole imprese stanno segnalando che l'assunzione è in procinto di rallentare in modo significativo. Secondo un recente sondaggio condotto dalla Federazione Nazionale delle Imprese indipendenti, le piccole imprese negli Stati Uniti sono estremamente pessimiste in questo momento. Quello che segue è ciò che Goldman Sachs <a href="http://www.zerohedge.com/news/2013-04-09/small-businesses-planning-hire-0">ha detto</a> su questo sondaggio ...</p> <blockquote> <p align="justify">Le componenti del sondaggio sono coerenti con il calo dell'ottimismo nei titoli, poichè la percentuale netta di intervistati prevedono di assumere a 0% (dal +4%), quelli che prevedono un aumento delle vendite sono scese a -4% (da +1%), e coloro che dichiarano che è un buon momento per espandere hanno raggiunto il +4% (da +5%). La percentuale netta degli intervistati che si aspetta un miglioramento dell'economia è rimasto invariato a -28%, <em>un livello molto depresso</em> Tuttavia, sul lato positivo, +25% degli intervistati prevede un aumento della spesa sociale <em>[ZH:. Con la spesa di Alcoa CapEx diminuita in due anni].</em> I proprietari di piccole imprese continuano a piazzare scarse vendite, le tasse e la burocrazia sono in cima alla loro lista di problemi di affari, come hanno fatto per molti anni in passato.</p> </blockquote> <p align="justify">Allora, perché i nostri politici non stanno facendo nulla per risolvere questo problema?</p> <p align="justify">Per esempio, perché non fermano i milioni di nostri posti di lavoro che vengono inviati fuori dal paese?</p> <p align="justify">Beh, la verità è che non credono che abbiamo un problema. Infatti, il senatore statunitense Ron Johnson <a href="http://economyincrisis.org/content/senator-ron-johnson-says-that-record-u-s-trade-deficits-dont-matter">ha recentemente affermato</a> che il deficit commerciale degli Stati Uniti "non conta".</p> <p align="justify">A quanto pare non sembra preoccupato dal fatto che <a href="http://www.politifact.com/ohio/statements/2011/nov/07/betty-sutton/betty-sutton-says-average-15-us-factories-close-ea/">più di 56.000 impianti di produzione</a> sono stati chiusi negli Stati Uniti dal 2001.</p> <p align="justify">E dalle ultime elezioni, la Casa Bianca sembra essere entrata in modalità festa permanente.</p> <p align="justify"><a href="http://www.weeklystandard.com/blogs/another-exclusive-party-wh-taxpayer-expense_716159.html">Martedì</a> , un'altra sontuosa festa si terrà presso la Casa Bianca. E' stata intitolata "In Performance alla Casa Bianca: Memphis Soul", e includerà alcuni dei più grandi nomi nel settore della musica ...</p> <blockquote> <p align="justify">Come la Casa Bianca ha <a href="http://www.weeklystandard.com/blogs/white-house-memphis-soul-concert-feature-justin-timberlake-al-green-queen-latifah-and-others_714466.html">annunciato in precedenza</a>, Justin Timberlake (che farà il suo debutto alla Casa Bianca), Al Green, Ben Harper, Queen Latifah, Cyndi Lauper, Joshua Ledet, Sam Moore, Charlie Musselwhite, Mavis Staples, e gli altri si esibiranno durante l'evento esclusivo.</p> </blockquote> <p align="justify">Chi pagherà per tutto questo?</p> <p align="justify">Lo faremo voi ed io. Anche per le feste follemente sontuose e le vacanze.</p> <p align="justify">Complessivamente, i contribuenti statunitensi spenderanno <strong>oltre un miliardo di dollari per</strong> gli Obama quest'anno.</p> <p align="justify">Mi chiedo che cosa ne pensa il popolo dei tunnel che vive sotto le strade d'America.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://theeconomiccollapseblog.com/archives/the-tunnel-people-that-live-under-the-streets-of-america"><em>The Economic Collapse</em></a><em>  9 Aprile 2013 <br /><em>Traduzione: Anna Moffa per <a href="http://ilupidieinstein.blogspot.it/">I Lupi di Einstein</a></em></em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-83869240381974572802013-04-09T08:18:00.001-07:002013-04-09T08:18:30.824-07:00Lev Tolstoj: La Legge dell’amore e la legge della violenzaDa: <em>La Legge dell’Amore e la Legge della Violenza (1910)</em> <br />Tradotto in inglese da Mary Koutouzow Tolstoy <br /> <p><a href="http://lh3.ggpht.com/-rmLr3c0tKGY/UWQw7ddhaDI/AAAAAAAAGMw/cAxsjO-dasI/s1600-h/tolstoy%25255B3%25255D.jpg"><img title="tolstoy" style="float: left; display: inline" alt="tolstoy" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-lf5bTmadMAI/UWQxREUNYhI/AAAAAAAAGM4/GWtiLELkNZc/tolstoy_thumb1.jpg?imgmax=800" width="169" height="240" /></a></p> <p align="justify">Sarebbe così facile e così naturale far capire ai braccianti agricoli, che sono la maggioranza in Russia e nel resto del mondo, che per secoli hanno sofferto per colpa loro e senza alcun vantaggio: che la proprietà esclusiva della terra appartiene a quelli che non la lavorano, guardie, agenti di polizia, soldati; che tutte le loro tasse sono imposte da loro, in quanto sono impiegati dell'erario; e, quando finalmente hanno capito, arrivare a dire a coloro che considerano loro superiori:</p> <p align="justify">“Lasciateci in pace. Se voi imperatori, generali, vescovi, professori, e altri uomini dotti avete bisogno di eserciti, flotte, università, corpi di ballo, tribunali ecclesiastici, conservatori di musica, carceri, forche, ghigliottine, fateveli da voi; tassatevi, giudicatevi tra di voi,  mettetevi in carcere e giustiziatevi gli uni con gli altri, sterminatevi da soli, uccidetevi in guerra; ma lasciateci in pace, perché noi non vogliamo nulla di tutto questo e non vogliamo partecipare ad atti che sono futili per quello che ci riguarda, e soprattutto, così malvagi”</p> <p align="justify">From <em>The Law of Love and the Law of Violence</em> (1910) <br />Translated by Mary Koutouzow Tolstoy</p> <a name='more'></a> <p align="justify">It would be so simple and so natural to make the agricultural laborers, who are in the majority in Russia and other countries, understand that for centuries they have been suffering by their own fault and without any advantage: that the exclusive possession of the land is assured by those who do not work it themselves, guards, police agents, soldiers; that all the taxes are imposed by them, inasmuch as they are employed by the exchequer; and, when they have at last understood, to get them to say to those they consider as chiefs: </p> <p align="justify">“Leave us alone. If you, emperors, generals, judges, bishops, professors and other learned men, if you have need of armies, navies, universities, corps de ballet, ecclesiastic courts, conservatories of music, prisons, gallows, guillotines, prepare them all yourselves; tax yourselves, judge your selves, imprison and execute each other, exterminate yourselves, get yourselves killed in war; but leave us alone, for we have no need of all these things and we do not wish to participate in acts that are futile as far as we are concerned, and above all, so wicked.” </p> <p align="justify"><em>Fonte: Rick Rozoff su <a href="http://rickrozoff.wordpress.com/2012/01/03/leo-tolstoy-the-law-of-love-and-the-law-of-violence/">Stop Nato</a> 3 Gennaio 2012 <br />Traduzione: Anna Moffa per <a title="http://ilupidieinstein.blogspot.it/" href="http://ilupidieinstein.blogspot.it/">I Lupi di Einstein</a></em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-64924051289660766132013-04-08T08:25:00.001-07:002013-04-08T08:25:36.690-07:0040 miliardi per pagare anche gli sprechi dello Stato…a vantaggio di lobby, banche e grandi aziende<p align="justify"><em><a href="http://www.investireoggi.it">Investire Oggi</a> <br /></em><em><strong> <br />Il governo sblocca i pagamenti della pubblica amministrazione e gli imprenditori potranno tirare un sospiro di sollievo. Ci indebiteremo di più per pagare anche forniture di beni e servizi inutili a vantaggio di lobby, banche e grandi aziende</strong></em></p> <p align="justify"><strong><em><a href="http://lh4.ggpht.com/-nyYILh8_FVI/UWLhVjjX1wI/AAAAAAAAGLs/SxEfiLpEKC4/s1600-h/Mario-Monti-4m4.jpg"><img title="" style="float: left; display: inline" alt="" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-V4A08ZsxpVM/UWLhWWXa-CI/AAAAAAAAGL0/w_-ZG9Qi-a4/Mario-Monti-4m_thumb2.jpg?imgmax=800" width="326" height="222" /></a></em></strong></p> <p align="justify">Via libera del governo per saldare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto agognato decreto legge che prevede il rimborso di 40 miliardi di euro nei confronti di imprese che in passato hanno fornito beni e servizi di vario genere alla pubblica amministrazione. In concreto, le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto – ha spiegato il ministro dell’Economia <strong>Vittorio Grilli</strong> – precisando che entro il 30 aprile saranno resi noti gli spazi finanziari e entro il 15 maggio avverrà la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste. I rimborsi verranno quindi spalmati sull’arco di due anni e troveranno adeguata copertura attraverso l’emissione di titoli di stato, la compensazione fra debiti e crediti delle aziende e l’allentamento dei vincoli di bilancio degli enti locali, oltre che con tagli lineari che saranno praticati ai vari ministeri. Per non ritardare nemmeno di un secondo i pagamenti – dice Grilli – gli enti territoriali che hanno disponibilità finanziarie, potranno cominciare a pagare immediatamente partendo dai debiti più anziani senza aspettare il riparto.</p> <a name='more'></a> <p align="justify"><b>Secondo l’Ocse occorrerà comunque una manovra finanziaria. Altre tasse?</b></p> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-tDDSmTlQJug/UWLhXWPAYgI/AAAAAAAAGL8/3cvbB1Ou3Gw/s1600-h/oecd4.jpg"><img title="oecd" style="float: right; display: inline" alt="oecd" align="right" src="http://lh3.ggpht.com/-P-SjmF1WsiY/UWLhYGAMDSI/AAAAAAAAGME/bADH3rfE_d8/oecd_thumb2.jpg?imgmax=800" width="300" height="202" /></a></p> <p align="justify">La manovra, a conti fatti, non dovrà sforare il vincolo del 3% imposto dal Patto di stabilità e crescita (rapporto deficit-pil) sul quale Bruxelles non transige. E qui già sorgono i primi dubbi e montano le preoccupazioni, perché se è vero che a conti fatti tale soglia non dovrebbe andare oltre il 2,9%, l’<strong>Ocse</strong> teme che tale parametro non potrà essere rispettato dall’Italia nel 2013 con una previsione di crescita negativa per i dodici mesi in corso. L’Organizzazione prevede infatti che, a fronte di un calo delle entrate fiscali e di un ulteriore ritardo della ripresa economia del paese, non considerando il pagamento di 40 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione, l’Italia chiuderà l’anno con un rapporto defici pil del 3,4%, quindi nuovamente al di sopra della soglia di Maastricht. Il che costringerà lo Stato a varare una manovra finanziaria correttiva per non incorrere in nuove infrazioni. Sul punto sono pienamente concordi anche gli analisti e l’economista ed esponente del Pdl <strong>Renato Brunetta</strong> prevedendo che lo Stato dovrà ridurre la spesa pubblica di almeno 80 miliardi in 5 anni.</p> <p align="justify"><b>Sblocco debiti PA….nessun impulso alla crescita</b></p> <p align="justify"><a href="http://lh3.ggpht.com/-QHwPzVLUXks/UWLhZOekfOI/AAAAAAAAGMM/mTjXlGPiZLI/s1600-h/joseph-stiglitz5.jpg"><img title="joseph-stiglitz" style="float: left; display: inline" alt="joseph-stiglitz" align="left" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNY30zyS8_WYspyicvs52p4E7RYN2hI3qFN5QBPi7tMVvjWRK5sVJMQxm5f0aWFemcVhqDy0qXJsifZhJCIy7YEU-_tozA6GmKVR6uwQ4MRVOetGy5gNgRFPqE5B0OZMfc9DoQ_AaJGMR/?imgmax=800" width="315" height="180" /></a></p> <p align="justify">Vane appaiono in ogni caso le previsioni di<strong> impulso alla crescita economica</strong> con il pagamento di 40 miliardi della pubblica amministrazione. In primo luogo perché si tratta solo di una parte del rimborso dei crediti che la <strong>Cgia di Mestre</strong> stima in 120-130 miliardi di euro e che gran parte delle piccole e medie imprese non si vedranno riconoscere per il momento, poiché escluse da un primo monitoraggio. In secondo luogo perché una buona percentuale di tali somme andranno inevitabilmente a finire nelle casse delle banche che hanno già anticipato soldi alle imprese con la cessione in tutto o in parte dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. Insomma, questi 40 miliardi alla fine non finiranno in circolazione, ma nei depositi (vuoti) delle banche e l’economia non ripartirà. Per far ripartire l’economia, serve muovere la macchina dei consumi e quindi – dice il premio Nobel <strong>Joseph Stiglitz</strong> – occorre fare una cosa molto semplice: abbassare la <a href="http://www.investireoggi.it/economia/italia-deficitpil-2012-migliora-al-29/">pressione fiscale in Italia</a> che ha ormai raggiunto il 52% ed è la più alta al mondo. Tutto il resto – ribadisce Stiglitz – sono palliativi e perdite di tempo perché le banche sono stracariche di assets tossici e crediti incagliati o inesigibili per cui non torneranno a prestare denaro alle imprese sapendo che, per via della crisi o per colpa della lentezza dello Stato, tale denaro non rientrerà tanto facilmente.</p> <p align="justify"><b>Grandi sprechi per fare gli interessi di lobby e banchieri</b></p> <p align="justify"><a href="http://lh5.ggpht.com/-J_bw3uI0qxk/UWLha7j7YpI/AAAAAAAAGMc/HKVaFQQf6TI/s1600-h/corruzione4.jpg"><img title="corruzione" style="float: right; display: inline" alt="corruzione" align="right" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixv6efkAxaRaCzeISZrWQbNnAgAKFv_hDWOmpqMSiVGbnCfifb5udXX7fOPZ-FAhxPaw5spir2tyd0g4OkgLbbHV-xQC9s5re2157FtRoigTe1tCHjFbX_ue2r3jwuCsem1qXg5_WZFwTl/?imgmax=800" width="302" height="134" /></a></p> <p align="justify">Parole sante alle quali vanno aggiunte le analisi riportate lo scorso autunno da “<i>Il Sole 24 Ore</i>” riguardo agli sprechi dello Stato. Premesso che i debiti vanno sempre onorati, occorre osservare che con il recente decreto del governo Monti si va a pagare anche una valanga di spese inutili contratte in passato dalla pubblica amministrazione coi i privati. Non ci riferiamo ovviamente agli acquisti della cancelleria per far funzionare gli uffici degli enti locali o alle divise delle forze dell’ordine, ma alle consulenze d’oro o d’argento stipulate con tanta leggerezza, agli studi settoriali o ai progetti legati agli appalti commissionati per far girare soldi nelle tasche di amici e parenti, agli abbondanti approvvigionamenti nel settore della Difesa o ai servizi di auto blu, scorte, forniture di mezzi e servizi al settore sanitario che spesso non vengono utilizzati, ecc. L’elenco è lungo e sterminato. Ebbene, il governo Monti con questo decreto ha ancora una volta fatto (in parte) gli interessi di lobby e corporazioni che da anni succhiano soldi dallo Stato. Con questo non vogliamo dire che tutto il sistema sia sballato, ma una buona parte sì.</p> <p align="justify"><b>Pagamento debiti pubblica amministrazione: piccole e medie imprese escluse dal riparto dei 40 miliardi</b></p> <p align="justify">E appare curioso che le aziende con meno di 20 addetti che appaiono escluse dai contratti più onerosi della P.A. e che rappresentano il 98% della totalità delle imprese sul territorio nazionale – osserva l’associazione degli artigiani di Mestre – non siano state incluse nel monitoraggio sulla ripartizione dei 40 miliardi di euro che la pubblica amministrazione andrà a pagare. In pratica verranno escluse. Possibile che in tutti questi anni il governo Monti non abbia trovato il tempo per statisticare e rilevare tutti i crediti in essere, mentre è riuscito a trovare in tempi da primato mondiale, con la scusa dello <i>spread, </i>la quadra per vessare cittadini e imprenditori di tasse? Si spera – conclude Giuseppe Bortolussi, segretario della <strong>Cgia</strong> – che il parlamento in fase di conversione del decreto in legge possa apportare le dovute modifiche per rendere giustizia a tutti coloro che onestamente attendono tali rimborsi per sopravvivere. Sempre che il parlamento non venga sciolto prima.</p> <p align="justify"><em>Fonte: </em><a href="http://www.investireoggi.it/economia/40-miliardi-per-pagare-gli-sprechi-dello-stato/"><em>Investire Oggi</em></a><em> 6 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-59015823172009112522013-04-04T07:45:00.001-07:002013-04-04T07:46:15.487-07:00Quelle strane “maledizioni” che colpiscono i testimoni scomodi<p><em>di Enrico Galoppini <br /></em><a href="http://europeanphoenix.it"><em>European Phoenix</em></a> </p> <p><a href="http://lh4.ggpht.com/-Nc5FCia9Dig/UV2SCqDgFGI/AAAAAAAAGLY/ks6suX2rzKM/s1600-h/tutankhamon%25255B4%25255D.jpg"><img title="tutankhamon" style="float: left; display: inline" alt="tutankhamon" align="left" src="http://lh4.ggpht.com/-e1XvyXuX4Ig/UV2SDb3xq2I/AAAAAAAAGLg/WJ2pVXnO3Eg/tutankhamon_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="204" height="207" /></a></p> <p align="justify">Erano in venticinque ma ne son rimasti solo due vivi e vegeti. Stiamo parlando dei membri del “Team 6”, la <em>crème de la crème</em> dei Navy Seals, che già sono un corpo scelto dei Marines.</p> <p align="justify">Una specie di Rambo in carne ed ossa che però, dopo aver accoppato Osama bin Laden, stanno morendo per qualche “mistero” uno dopo l’altro, in una sequenza di “incidenti” che ha dello sbalorditivo.</p> <p align="justify">La prima volta è toccata a ventidue elementi della squadra protagonista del <em>blitz</em> di Abbottabad, precipitati col loro elicottero in missione in Afganistan <a href="http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/07/massacro_dei_Navy_Seals_commando_co_8_110807019.shtml">nel “più grave lutto” che ha colpito le forze Usa/Nato nel “Paese delle montagne”</a>.</p> <p align="justify">Che strano, l’America che si fa tirare giù un paio di decine di soldati super scelti (con tutto quel che costa, in mezzi e tempo, la loro formazione) dai trogloditi talebani armati di schioppo, tipico oggetto di tiro al bersaglio con le armi più sofisticate come i droni.</p> <p align="justify">Ed ora <a href="http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_31/navy-seal-morto-team-six-uccisero-osama-bin-laden_44a96af0-9a10-11e2-81ce-7be9fc1a292e.shtml">tocca ad un altro testimone</a> dell’eliminazione del “genio del male”, sulla quale <a href="http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_26/Minacce-morte-uomo-che-ha-ucciso-Bin-Laden_b6f3dbc6-efa3-11e1-a77a-6fc61f313bc3.shtml">un suo commilitone ha scritto un libro</a>, mentre <a href="http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_12/sanita-pensione-uomo-osama-bin-laden-olimpio_451518f0-74df-11e2-b332-8f62ddea2ca4.shtml">l’ultimo dei venticinque verserebbe in una difficile situazione economica</a> (un classico dell’America, come il “reduce del Vietnam” che una volta tornato a casa trova un muro d’ingratitudine, su cui sono stati girati molti film).</p> <p align="justify">Si può dunque facilmente profetizzare che anche gli ultimi due super-testimoni-commando non avranno vita lunga, portandosi definitivamente con sé, nella tomba, il segreto dell’ultima puntata della saga dello “sceicco del terrore”, che puzza di bufala lontano un miglio, a partire dalla fine della storia, quando il suo cadavere, invece d’essere ostentato come una preda sui (loro) “media”, venne scaraventato in mare secondo i precetti d’un inesistente “funerale islamico”!</p> <p align="justify">Poi l’America su tutta questa bella storia ci ha fatto ovviamente un film, l’ennesimo dell’industria del rimbambimento mondiale. Tutto nel suo tipico stile, con fantasie (i film) che sorgono da altre fantasie (la cosiddetta “realtà” di cui riferiscono tramite i “media”), in un gioco a catena di travisamenti e manipolazioni al quale finiscono per credere anche loro stessi.</p> <p align="justify">E adesso c’è chi parla di “<a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/04/01/Maledizione-Bin-Laden-Navy-Seal-decimato-Team-6-_8487447.html">Maledizione di Bin Laden</a>”.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Ma a me pare piuttosto l’immancabile e logico epilogo della realtà-film <em>made in Usa</em>. Meglio non far sapere com’è andata veramente. Meglio che a questi supereroi super plagiati (“l’onore”, “la fedeltà” ai… Signori del denaro) non venga qualche dubbio: a chi sono stati sparati i famosi “tre colpi alla testa”? a una controfigura? Il “complesso di Abbottabad” era lo scenario hollywoodiano preparato per l’ennesima sceneggiata?</p> <p align="justify">Anche questo non lo sapremo mai, tantomeno da Cremonesi e Olimpio, al pari dell’“inizio della storia” (l’11 settembre), pieno di assurdità ed incongruenze, a cominciare dall’<a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/525-il-cuore-del-mistero-dell119-chi-erano-i-passeggeri-degli-aerei-dirottati">identità dei passeggeri dei cosiddetti “voli di linea”.</a></p> <p align="justify">Ormai ci manca solo che i proverbiali asini si mettano a volare e siamo a posto.</p> <p align="justify">Ma queste “maledizioni” giungono sempre ‘provvidenziali’ a tappare la bocca a individui diventati scomodi, anche loro malgrado, perché le loro esistenze si sono incrociate con qualcosa che non dovevano sapere, o perché in fondo erano stati formati per fare una brutta fine dopo che non servivano più (non si creda che gente senza scrupoli si ponga dei limiti: anzi, dopo ci lucrano sopra altro consenso, raccontando che gli “eroi nazionali” sono stati ammazzati dai talebani, da al-Qa‘ida eccetera).</p> <p align="justify">Una scia di morti simile, che ha tutte le caratteristiche di una “maledizione”, è quella che ha colpito i testimoni della strage di Ustica. Ma anche la “maledizione di Ustica” ovviamente non esiste. Solo che in quel caso ci son finiti in mezzo dei civili (le vittime del volo) e dei militari italiani che hanno avuto la sventura particolare di servire sotto le armi in una Nazione priva di sovranità (e per questo non si riesce ad avere una sentenza definitiva che indichi con chiarezza i responsabili di quella come di altre stragi per le quali si trova al massimo un capro espiatorio “nero”, “rosso”, “anarchico” ecc.).</p> <p align="justify">Così capita che anche qualche giudice non creda alle “maledizioni” e riapre le indagini su una delle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Ustica#Le_morti_sospette_secondo_l.27inchiesta_Priore">“morti misteriose” di elementi delle nostre (?) FF.AA. in servizio quella sera del 27 giugno 1980</a>, quella di <a href="http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_23/ustica-testimone-morto-incidente-aereo-sospetto-attentato-indagini-marcucci_504f2f16-7df5-11e2-af5b-7a4139da51bb.shtml">Sandro Marcucci</a>, il cui schianto, attribuito subito ad un “incidente”, adesso si ritiene possa essere stato causato da un ordigno al fosforo inserito nel cruscotto del <em>piper</em> sul quale stava effettuando la ricognizione di un incendio nella zona delle Alpi Apuane, il 2 febbraio 1992.</p> <p align="justify">E che pensare della “<a href="http://www.rai.it/dl/rai/ricerca.html?site=default_collection&getfields=*&filter=0&q=quirra">maledizione di Quirra</a>”? Dove i residenti lamentano un’incidenza di casi di tumore assolutamente fuori dalla norma, specie se si considerano le immacolate condizioni ambientali di quelle contrade sarde se non vi fosse il piccolo particolare costituito da un poligono di tiro in cui i nostri “alleati” (che ci hanno “liberati”, ci “proteggono” e ci vogliono tanto bene) spargono le sostanze più nocive.</p> <p align="justify">Ma c’è anche la “<a href="http://www.anavafaf.com/">maledizione del Kosovo</a>” (guarda caso c’è sempre di mezzo la Nato), da cui son tornati troppi giovani militari italiani mandati allo sbaraglio da superiori felloni preoccupati solo di lustrare le scarpe al Badrone e che poi si sono ammalati soffrendo pene d’inferno.</p> <p align="justify">“Misteri d’Italia”? A me sembra un voler dare per forza una patina letteraria ad una realtà che è molto evidente: il nessun rispetto per la vita umana, il più bieco “machiavellismo” e una torma di sub-umani che lavora per minimizzare, insabbiare e parare il didietro ai suoi capi. Sempre per supreme esigenze di “sicurezza nazionale”, <em>of course</em>!</p> <p align="justify">Credo proprio sia il caso di dare la presidenza di qualche “commissione d’inchiesta” ad un parlamentare del Movimento Cinque Stelle…</p> <p align="justify">In maniera da capire se queste “maledizioni” capitano tra capo e collo a chi se le meritava o se invece c’è lo zampino di qualcheduno specializzato produzione di ‘trame ad effetto’.</p> <p align="justify">Come quella in cui, si narra, vennero coinvolti i membri della missione archeologica che scoprì la tomba di Tutankhamon (1923), fornendo il materiale per <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Maledizione_di_Tutankhamon">la più famosa delle “maledizioni”</a>.</p> <p align="justify">Eppure, sebbene tutti siano convinti che sia solo questione di un fato avverso, di una maligna e sottile entità che si sarebbe fatta giustizia secondo criteri per noi insondabili, oppure di una fandonia non suffragata da alcuna base credibile, qualcheduno ha messo in dubbio anche questo pilastro della letteratura <em>noir</em> ispirato alla storia e all’archeologia. Pare, infatti, che dalla tomba del giovane faraone fossero usciti <a href="http://www.infopal.it/mose-ed-akhenaton-forse-due-storie-in-una/">documenti altamente compromettenti, per non dire devastanti</a><a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/592-quelle-strane-maledizioni-che-colpiscono-i-testimoni-scomodi#_ftn1">[1]</a>, che se divulgati avrebbero messo in crisi l’impianto storico-ideologico-religioso delle pretese del neonato Movimento sionista, il quale, tramite l’Inghilterra, aveva messo le mani sulla Palestina sotto l’ipocrita veste formale del “Mandato”<a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/592-quelle-strane-maledizioni-che-colpiscono-i-testimoni-scomodi#_ftn2">[2]</a>.</p> <p align="justify">Capito come nascono le “maledizioni”?</p> <p align="justify">Non è né come la raccontano ufficialmente a forza di film e trasmissioni dedicate al “mistero”, né si può liquidare il tutto come una barzelletta frutto del bisogno dell’uomo di sfuggire da una realtà troppo “materiale”.</p> <p align="justify">Le “maledizioni” esistono per davvero. Ma per sfuggirvi, l’unico modo è quello di non trovarsi mai nel posto sbagliato al momento sbagliato.</p> <p align="justify"><a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/592-quelle-strane-maledizioni-che-colpiscono-i-testimoni-scomodi#_ftnref1">[1]</a> Enea Baldi, <em><a href="http://www.infopal.it/mose-ed-akhenaton-forse-due-storie-in-una/">Mosè ed Akhenaton, forse due storie in una</a></em>, “Rinascita”, 29 marzo 2010.</p> <p align="justify"><a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/592-quelle-strane-maledizioni-che-colpiscono-i-testimoni-scomodi#_ftnref2">[2]</a> In proposito si veda anche, sempre di Enea Baldi, <em><a href="http://www.bibbiablog.com/2010/04/05/le-corna-di-mose/">Le corna di Mosè</a></em>, pubblicato su “Rinascita” il 26 marzo 2010.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://europeanphoenix.it/component/content/article/8-internazionale-/592-quelle-strane-maledizioni-che-colpiscono-i-testimoni-scomodi"><em>European Phoenix</em></a><em> 3 Aprile 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-31139542038984721822013-04-02T08:31:00.001-07:002013-04-02T08:31:54.999-07:00UE: La guerra alla libertà dei Media<p align="justify"><strong><font size="2">Per indebolire i Media alternativi indipendenti online, l'UE si appresta a "regolamentare" i motori di ricerca Internet</font></strong></p> <p align="justify"><em>Un nuovo rapporto della Commissione europea raccomanda la regolamentazione delle notizie in internet, attraverso la modificazione dei motori di ricerca per controllare l'accesso ai "luoghi della cospirazione", la creazione di agenzie stampa europee governative e la formazione di nuovi "quadri di giornalisti professionisti ... per ... scienza, tecnologia, finanza o  medicina ".</em></p> <p align="justify"><em>Di  </em><a href="http://tlaxcala-int.org/biographie.asp?ref_aut=2939&lg_pp=it"><em>Nathan Allonby</em></a> <br /><em>Traduzione: </em><a href="http://ilupidieinstein.blogspot.it/"><em>Anna Moffa</em></a></p> <i></i> <p align="justify"><a href="http://lh4.ggpht.com/-b-uLQQ_Ro24/UVr55T0IKzI/AAAAAAAAGLE/YcFQWYhlf7c/s1600-h/internet-censorship%25255B3%25255D.gif"><img title="internet-censorship" style="float: left; display: inline" alt="internet-censorship" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-0bd1qCmgTuU/UVr56TZq8iI/AAAAAAAAGLM/gf94Zwt8H0Q/internet-censorship_thumb%25255B1%25255D.gif?imgmax=800" width="240" height="151" /></a>Il rapporto sollecita anche i politici europei e i leader delle istituzioni europee a tenere conferenze stampa regolarmente, ad emergere dalle ombre e a  prendere il centro della scena come veri leader europei. Questo segna l'inizio di una nuova era per l'Unione europea, e per il suo controllo sui media. Se state leggendo questo negli Stati Uniti o in Canada, siate consapevoli del fatto che ciò che succede in Europa potrebbe accadere anche in America del Nord, a causa dell' <a href="http://www.guardian.co.uk/commentisfree/libertycentral/2009/may/28/eu-view-surveillance-society">Area di cooperazione euro-atlantica</a>. Si tratta di un processo di convergenza attraverso il quale l'Europa e il Nord America adotteranno politiche simili su "libertà", giustizia e sicurezza, da attuare entro il 2014, cosa che sembra si possa applicare alle ultime proposte sui media. <br /> <br /><a href="http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=9474">Continua a leggere...»</a></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-52560379180054898522013-03-30T22:18:00.001-07:002013-03-30T22:18:37.147-07:00Onu. Trattato sulle armi e uso politico dei “diritti umani”<p><a href="http://lh4.ggpht.com/-PCrQm42iW1o/UVfHJj9K_jI/AAAAAAAAGKs/27jiJp7QSnk/s1600-h/armi%25255B3%25255D.jpg"><em><img title="armi" style="display: inline" alt="armi" src="http://lh5.ggpht.com/-cOYADc8BLYs/UVfHK9D-TQI/AAAAAAAAGK0/mHZvzjCAEsc/armi_thumb%25255B3%25255D.jpg?imgmax=800" width="575" height="310" /></em></a> <br /><em>Iran, Siria e Corea del Nord hanno bloccato il nuovo documento, che consente ai Paesi esportatori eccessiva discrezionalità</em></p> <p align="justify"><em>di Ferdinando Calda <br /></em><em><a href="http://www.rinascita.eu"><em>Rinascita</em></a></em></p> <p align="justify">Finalmente sembra essere giunta in dirittura d’arrivo la travagliata approvazione all’Onu di un trattato internazionale per regolamentare il commercio delle armi. Tuttavia, dopo oltre sette anni di discussioni, il testo appare confezionato su misura per non intaccare gli interessi economici dei grandi esportatori (primi fra tutti gli Stati Uniti, ma anche Russia e Cina) e, soprattutto, per favorire alcune politiche internazionali di Washington. Anche per questo motivo giovedì sera – al termine di dieci giorni di negoziati all’Assemblea generale delle Nazioni Unite – Iran, Siria e Nord Corea hanno espresso il loro parere contrario alla bozza del Trattato sul commercio delle armi, bloccando così il raggiungimento di un accordo unanime e l’approvazione “per consenso”. Una coalizione di Paesi ha già annunciato che la prossima settimana porterà il testo davanti all’Assemblea generale – nonostante la delegazione di Mosca abbia già detto di non voler sostenere un trattato che non tiene conto della voce della minoranza – dove dovrebbe ottenere la maggioranza dei due terzi dei 193 membri per la sua approvazione.</p> <p align="justify">Il trattato definisce per la prima volta gli standard internazionali per la compravendita di armi, vincolandoli al rispetto dei diritti umani da parte degli Stati importatori. In particolare – oltre a vietare la vendita in caso di violazione di un embargo, atti di genocidio, crimini contro l’umanità – il testo prevede che, per approvare o meno l’esportazione, siano i Paesi esportatori a valutare di volta in volta se le armi vendute potrebbero essere usate per violare i diritti umani o utilizzate da terroristi o membri della criminalità organizzata.</p> <p align="justify">Un’ampia discrezionalità che, insieme alle molte lacune sulla tipologia di armamenti compresi nel Trattato, è stata criticata sia dalle associazioni per il controllo delle armi sia dagli iraniani. Da Teheran, infatti, hanno più volte denunciato la strumentalizzazione per fini politici dei diritti umani da parte di Usa e alleati.</p> <a name='more'></a> <p align="justify">L’ambasciatore di Teheran all’Onu, Mohammad Khazaee, ha avvertito che la bozza è “estremamente suscettibile di politicizzazioni e di discriminazioni” e favorisce i Paesi esportatori a discapito della sicurezza degli Stati importatori. “Il diritto degli Stati importatori di acquistare armi per la loro sicurezza sarebbe sottoposto al giudizio discrezionale e soggettivo degli Stati esportatori”, ha fatto presente Khazaee, sottolineando come il testo non prenda in considerazione “il diritto naturale degli Stati all’auto-difesa dalle aggressioni”. Il riferimento, neanche troppo velato, è alle continue minacce israeliane di un intervento militare contro l’Iran. Ma anche a quello che sta accadendo in Siria. <br /> <br />L’ambasciatore siriano All’Onu, Bashar Jaafari, ha contestato il fatto che il testo non cita tra gli impedimenti alla vendita delle armi il “crimine di aggressione”. Inoltre i siriani avevano chiesto – non ascoltati – che il trattato vietasse in maniera più esplicita la fornitura di armi a “gruppi non statali”, “terroristi” e ribelli. Il timore di Damasco è che il nuovo testo dell’Onu possa danneggiare il commercio di armamenti iraniani e russi alla Siria, senza scalfire invece il traffico di armi da parte di statunitensi, sauditi e alleati ai miliziani che operano nel Paese.</p> <p align="justify"><strong>Le lacune del Trattato</strong></p> <p align="justify">Si stima che il giro d’affari nel campo degli armamenti sia superiore a 70 miliardi di dollari all’anno. Un commercio gigantesco in mano per tre quarti a solo sei Paesi: Stati Uniti, Russia, Germania, Gran Bretagna, Cina e Francia (l’Italia è al nono posto). La parte del leone spetta agli Usa, che insieme alla Russia controllano circa la metà del mercato. Non stupisce quindi che per lungo tempo Washington (insieme anche a Mosca e Pechino) si sia opposta a una qualsiasi forma di regolamentazione internazionale, anche a causa delle pressioni della National Rifle Association (Nra), la potente lobby statunitense delle armi.</p> <p align="justify">Come denunciato dalle ong per il controllo delle armi, la bozza del Trattato sul commercio delle armi che è arrivata all’Onu contiene importanti lacune. Una su tutte il fatto che non sono compresi i droni, i famigerati velivoli senza pilota ampiamente utilizzati (e commercializzati) da Washington. Così come, ad esempio, alcuni elicotteri, bombe a mano e altri tipi di armi e munizioni. Le associazioni hanno anche criticato la scarsa regolamentazione sul trasferimento di proiettili, fortemente ostacolata dai maggiori produttori di armi.</p> <p align="justify">In generale, il testo del Trattato è stato limato per ottenere l’approvazione di Usa, Russia e Cina che in passato avevano bloccato ogni tentativo di una regolamentazione universale. Altre importanti convenzioni internazionali non sono state adottate da tutti gli Stati membri dell’Onu. Come ad esempio la Convenzione di Ottawa del 1997, nata per vietare l’uso nei conflitti delle mine antiuomo (Mine Ban Convention), firmata da 120 Paesi, tra cui l’Italia, ma non da Stati Uniti, Israele, Cina, India, Pakistan, Giappone, Iran e Iraq. O quella che proibisce l’uso delle bombe a grappolo (Convention on Cluster Munitions), che è stata firmata da solo 66 Paesi e presenta ampie lacune legislative.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=20027"><em>Rinascita</em></a><em> 29 Marzo 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-78690495476697141512013-03-30T09:13:00.001-07:002013-03-30T09:13:41.424-07:00Parlamento Europeo 8-9 Aprile -Conferenza: Oltre le teorie di modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria<p><a href="http://www.nogeoingegneria.com"><em>No Geoingegneria</em></a> <br />PRESS RELEASE, 30 MARZO, 2013</p> <p align="justify"><em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheTSKVio9Er_jTlXktUzkxGcWnPVbWj5vuQqieU6c976yhaKzWM0DVcM3Ef9lHmJ995rnQ4kaLx7Yp0AGvVJ-VouD1QI-wCYbb8BPrIbenMXiTQuQGnXkeCLHdXHZd7htYd6Ra6ydyDZPZ/s1600-h/atYourService%25255B1%25255D.jpg"><img title="atYourService" style="float: left; display: inline" alt="atYourService" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-VcSLALJTbBs/UVcPMzLfNoI/AAAAAAAAGKc/yw3-3tbOXj8/atYourService_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" width="240" height="160" /></a></em></p> <p align="justify">Il Parlamento Europeo ospiterà nei giorni 8 e 9 Aprile una conferenza intitolata: <br /><strong>“Oltre le teorie di modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria”</strong></p> <p align="justify">(Rue Wiertz , 60 Altiero Spinelli, ASP 1G3 dalle 9 alle 10,30. A seguire si terrà una conferenza stampa aperta ai corrispondenti accreditati. La sera prima, alle 18:30 vi sarà, nella stessa aula, la proiezione del documentario “Why in the World they are Spraying” del regista Michael Murphy. )</p> <p align="justify">La conferenza è promossa da organizzazioni internazionali della società civile, raccolte attorno a “Skyguards”, in collaborazione con Alternativa-Laboratorio politico, e patrocinata dai gruppi parlamentari The Greens/European free Alliance e Alliance of Liberals and Democrats for Europe.</p> <p align="justify">Il punto di partenza è riprendere il lavoro che fu impostato nel 1998 e che condusse all’approvazione – da parte della Commissione Affari Esteri, Sicurezza e Politiche di Difesa del Parlamento Europeo – il 14 Gennaio 1999, di una risoluzione in materia di ambiente e sicurezza a firma della relatrice Maj Britt Theorin.</p> <p align="justify">Quella risoluzione è rimasta lettera morta sebbene già allora essa avesse richiesto di sottoporre a accurata verifica gli esperimenti militari in corso nell’atmosfera; sebbene avesse posto il problema della tutale della salute delle popolazioni e dell’ambiente; sebbene avesse evidenziato la necessità di dare ai cittadini gli strumenti essenziali per conoscere scopi, dimensioni e significato degli esperimenti che si compivano sulle loro teste.</p> <p align="justify">Da allora nessuna trasparenza è stata adottata. Ciò sebbene sia ormai evidente che l’atmosfera terrestre è divenuta sede di esperimenti che attentano alla salute pubblica con irrorazioni clandestine di aerosol di cui non si conoscono né composizione, né scopi; sebbene ricerche militari sempre più sofisticate si effettuino senza tenere nel minimo conto i più elementari principi di precauzione; sebbene nuovi sistemi di armamenti siano ormai centrati sull’uso militare della ionosfera e degli strati più alti della atmosfera (vedi il famigerato progetto HAARP).</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Non siamo più di fronte a denunce generiche. Vi è la prova del dolo. Coperta dal segreto. E dalla complicità delle istituzioni che democratiche che colludono con chi cerca di sapere, e che negano ogni cosa. Dunque gli organizzatori chiedono che quella risoluzione venga non solo attuata, ma sia aggiornata alla luce dei gravissimi elementi a disposizione.</p> <p align="justify">Per questo esiste uno strumento giuridico : una commissione parlamentare straordinaria d’inchiesta. Il Parlamento Europeo dispone di un tale strumento ed è necessario che ora ne faccia uso con la massima sollecitudine. Le organizzazioni promotrici dell’incontro ringraziano i gruppi parlamentari che lo hanno sponsorizzato. Chiedono che la loro richiesta venga portata all’esame della Presidenza del Parlamento. Chiedono che si apra un dibattito pubblico che coinvolga la società civile, e dunque chiedono di essere consultate in modo da poter esibire prove e testimonianze di ciò che sta accadendo.</p> <p align="justify">Per quanto ci riguarda faremo tutto quanto è in nostro potere per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica europea di fronte alle violazioni dei principi europei, di fronte alle minacce all’ambiente e alla salute dei cittadini, di fronte al silenzio che copre complicità assai gravi, di ordine legale e penale. Non è più accettabile il silenzio.</p> <p align="justify">SKYGUARDS</p> <p align="justify">CONTACT Josefina Fraile +34680915200</p> <p align="justify">European Parliament Tatjana Zdanoka +3275669621</p> <p align="justify">IN ALLEGATO IL PROGRAMMA DELLA CONFERENZA (IT-ING)   e il Press Release (it-eng)</p> <p align="justify">Il comunicato stampa esce in otto lingue.</p> <p align="justify"><b>DOCUMENTI CITATI:  </b></p> <p align="justify"><b>“Why In The World Are They Spraying”</b> <a href="http://www.youtube.com/watch?v=bYUNtnun42A">(sub ita)</a></p> <p align="justify">“Why in the World are They Spraying?” è un documentario d’inchiesta che analizza uno dei possibili motivi nascosti legato alle scie chimiche e ai programmi di geoingegneria.In questo documentario viene illustrato il funzionamento delle tecniche di aerosol nei nostri cieli in combinazione con altre tecnologie per controllare il nostro clima.</p> <p align="justify">► Parlamento Europeo 1998. </p> <p align="justify"><a href="http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+XML+V0//IT">http://www.europarl.europa.eu/sides/g…</a> </p> <p align="justify">► Relazione del 1999 del Parlamento europeo su H.A.A.R.P: </p> <p align="justify"><a href="http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do;jsessionid=C7A2F4C39BA510A15966ABE6F84172FA.node1?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+PDF+V0//IT&language=IT">http://www.europarl.europa.eu/sides/g…</a></p> <p align="justify"><a href="http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Press_Release_bruxel_It.pdf">Comunicato stampa in italiano</a></p> <p align="justify"><a href="http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Press_Release_bruxel_eng.pdf">Comunicato stampa in inglese</a></p> <p align="justify"><a href="http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Programma_conferenza_bruxel_it.pdf">Programma evento italiano</a></p> <p align="justify"><a href="http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Programma_conferenza_bruxel_eng.pdf">Programma evento inglese</a></p> <p align="justify"><font style="font-weight: normal"><em>Fonte: </em></font><a href="http://www.nogeoingegneria.com/news/parlamento-europeo-8-9-aprile-conferenza-oltre-le-teorie-di-modificazione-climatica-la-societa-civile-contro-la-geoingegneria/"><font style="font-weight: normal"><em>No Geoingegneria</em></font></a><font style="font-weight: normal"><em> 30 Marzo 2013 </em></font></p> <font style="font-weight: normal"><em></em></font> <h5><font style="font-weight: normal"><em>_____________________________________________________________________</em></font></h5> <p><strong>Articolo da <a href="http://www.prlog.org/12108727-beyond-theories-of-weather-modification.html">PRLOG Press Release Distribution</a> </strong></p> <p><strong><font size="3">Beyond Theories Of Weather Modification</font></strong></p> <p align="justify">Civil Society Versus Geoengineering - a Conference on 8th and 9th April at the European Parliament</p> <p align="justify">FOR IMMEDIATE RELEASE</p> <table cellspacing="0" cellpadding="2" width="263" align="left" border="0"><tbody> <tr> <td valign="top" width="261"> <p align="justify"><a href="http://www.prlog.org/12108727-2005-06-10-21-44-03-borrowash-2-large.jpg"><img title="2005-06-10 21-44-03 Borrowash (2) (Large)" style="float: left; display: inline" alt="2005-06-10 21-44-03 Borrowash (2) (Large)" align="left" src="http://www.prlog.org/12108727-2005-06-10-21-44-03-borrowash-2-large.jpg" width="250" height="188" /></a></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" width="261"><em>2005-06-10 21-44-03 Borrowash (2) (Large)</em></td> </tr> </tbody></table> <p align="justify"><i><a href="http://www.prlog.org">PRLog (Press Release)</a></i> - <i>Mar. 29, 2013</i> - <i>BRUSSELS, Brussels Capital, Belgium</i> -- (Rue Wiertz , 60 Altiero Spinelli, ASP 1G3 from 9.00 to 10.30 a.m. ) Afterwards there will be a  press conference open to accredited correspondents.  The previous evening at 6.30 p.m. in the same room there will be a screening of  the documentary “Why in the world are they Spraying?” by the American director Michael Murphy. </p> <p align="justify">The conference has been promoted by civil society organizations grouped together in the international platform “Skyguards”, in collaboration with the Alternative-Political Laboratory, and patronized by the parliamentary groups The Greens | European Free Alliance and Alliance of Liberals and Democrats for Europe.</p> <p align="justify">The objective  is to resume the work commenced in 1998, by the Committee on Foreign Affairs, Security and Defense Policy of the European Parliament, culminating in the adoption of a proposal for a resolution “On the Environment, Security and Foreign Policy”, on 14th of January 1999 , with Mrs. Maj Britt Theorin as rapporteur. </p> <p align="justify">This resolution has been ignored, in spite of the fact that it demanded detailed investigation of its conclusions on military experiments being carried out in the atmosphere; in spite of the fact that it put forward the need for protection of the population, public health and environment; in spite of the fact that it underlined the need for citizens to be provided with the means for discovering the purpose, scope and meaning of the experiments being conducted over their heads.</p> <p align="justify">Since that time no measures of transparency have been adopted.  Even in the face of evidence that the Earth’s atmosphere has become the site for experiments threatening public health: clandestine aerosol sprayings of substances of unknown composition and for secret purposes;  in spite of the fact that ever more sophisticated military research is taking place in disregard of the most elementary precautionary principles; in spite of the fact that  the new weapons systems focus on military utilization of the ionosphere and the upper parts of the atmosphere (as in the case of the HAARP project).</p> <p align="justify">These are not vague complaints. There is proof of fraud, enshrouded in secrecy.  And of the compliance of putatively democratic institutions that launch attacks and cast aspersions on those who want to be informed, issuing blanket denials.  The organizers are demanding that the resolution of 14th January 1999 be implemented, and updated, given the amount of documentation in existence today underlining the seriousness of this matter. </p> <p align="justify">The European Parliament has at its disposal the juridical instrument of the extraordinary parliamentary investigative committee. It is essential that this be employed without any further delay.  The promoters of the initiative express their gratitude to the parliamentary groups that have patronized the event. They also demand that the proposal be taken to the Presidency of the European Parliament to be examined. They demand that a public debate be opened in which civil society must participate, and in this connection ask to be consulted in order to submit evidence and proof of what is happening. </p> <p align="justify">For our part, we will do all we possibly can to call the attention of European public opinion to this violation of European principles, this aggression against the environment and the health of citizens,  and to the silence of complicity in the concealment of extremely serious wrongdoing, entailing legal and penal responsibilities. Silence is unacceptable.</p> <p align="justify"><font size="2"><small>Photo: </small><small><small><a href="http://www.prlog.org/12108727/1">http://www.prlog.org/12108727/1</a></small></small></font><small></small></p> <ol></ol> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3848860616699065582.post-19839582979188234302013-03-26T22:37:00.001-07:002013-03-27T09:35:44.391-07:00Dijsselbloem, il tecnocrate "troppo intelligente"<p><em>di  Claudio Conti <br /><a href="http://www.contropiano.org">Contropiano</a></em></p> <p><a href="http://lh5.ggpht.com/-9RDP6A3Ic4M/UVKFlpBoLuI/AAAAAAAAGJ8/0Gt-xwFtqWM/s1600-h/Dijsselbloem%25255B4%25255D.jpg"><img style="display: inline; float: left" title="Dijsselbloem" alt="Dijsselbloem" align="left" src="http://lh6.ggpht.com/-apzajvOT8kQ/UVKFmY0etOI/AAAAAAAAGKE/b8X_0oEX_hM/Dijsselbloem_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="388" height="225" /></a></p> <p align="justify">Le borse ieri sono crollate dopo aver aperto trionfanti, sull'onda del “salvataggio” di Cipro. Ovvero delle sue banche, seppur svuotate dei conti correnti più ricchi (quasi sempre intitolati a russi evasori fiscali) e smembrate (con ondate di licenziamenti in arrivo).</p> <p align="justify">Poi improvvisamente il vento è girato e hanno cominciato a scendere precipitosamente, a velocità direttamente proporzionale allo stato di salute delle ecconomie e dei conti pubblici nazionali. </p> <p align="justify">Come mai?</p> <p align="justify">Gran parte del merito – quasi tutto – va al nuovo presidente dell'Eurogruppo, Jeroem Dijsselbloem, giovane, rampante, strafottente, fotogenico, pieno di sè quanto (probabilmente) di specchi nella sua casa. Il giovane, nell'illustrare i risultati e le misure del “salvataggio” delle banche cipriote, ci ha tenuto a spiegare che questa ristrutturazione dolorosa rappresenta “un modello per risolvere i problemi delle banche di altri paesi europei”. Non pago – o non consapevole - del panico che stava scatenando, ha proseguito la sua dotta dissertazione buttando lì anche la metodologia seguita. «Quello che abbiamo fatto la scorsa notte è buttare indietro il rischio. Se ci sono rischi in una banca la nostra prima questione é: ok, cosa farete voi della banca per risolvere questo? Cosa potete fare per ricapitalizzarvi da soli? Se la banca non può farlo, allora parleremo con gli azionisti e gli obbligazionisti e chiederemo loro di contribuire a ricapitalizzare la banca e, se necessario, ci rivolgeremo ai titolari di depositi non assicurati».</p> <p align="justify">Difficile definire “parlare” una comunicazione da Bruxelles che dice “i vostri soldi da questo momento sono nostri”; ma non stiamo qui a discutere di semantica.</p> <p align="justify">Il problema vero è “il modello per le banche europee in difficoltà”. Se questa procedura, invece di essere un improbabile “caso unico”, diventa la “cura normale” in caso di crisi bancaria, allora non c'è più alcuna banca europea dove i soldi possono stare al sicuro. O meglio: le banche dei paesi Piigs sono sicuramente a rischio immediato, quelle dei paesi forti sono per il momento più sicure (a lungo andare si vedrà).</p> <a name='more'></a> <p align="justify">Nelle stesse ore, il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale annunciava che il prelievo sui depositi di oltre 100mila euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell'isola, sarà di circa il 30%, punto più punto meno. Zot!, spariti.</p> <p align="justify">Cosa fareste voi, se aveste abbastanza soldi da superare la soglia garantita dei 100.000 euro e poteste cambiare quando volete banca e paese? Semplice: portereste immediatamente i soldi da un'altra parte. In banche tedesche, finlandesi o olandesi. Guarda caso il paese di Dijsselbloem. Ma vi consiglieremmo di stare molto attenti. Poche settimane fa, mentre era già stato indicato come nuovo capo dell'Eurogruppo ma ancora esercitava le funzioni di ministro delle finanze dei tulipani, Dijsselpbloem ha “salvato” la Sns Bank – privata – azzerando il valore delle obbligazioni emesse. Un “esperimento casalingo”, anche e parziale, di quanto sta ora proponendo all'Europa intera.</p> <p align="justify">La reazione dei “mercati” è stata all'altezza dell'idiozia sparata dal giovin vanesio. Orde di capitali hanno cominciato a cambiare indirizzo, facendo scendere le quotazioni azionarie e risalire lo spread dei titoli di Stato italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, ecc. Molti speculatori avranno ringraziato, altri si saranno fatti male, ma tutti avranno affisso un avviso sul proprio tavolo: l'Europa non è più un posto sicuro.</p> <p align="justify">Tempo due ore e il giovane Dijsselbloem è stato rispedito davanti alle telecamere con molti sorrisi in meno a spiegare che invece «Cipro è un caso specifico con sfide eccezionali che richiede le misure di salvataggio "interne" decise ieri. I programmi di consolidamento macroeconomici sono disegnati su situazioni specifiche e non esistono modelli o schemi fissi».</p> <p align="justify">Una marcia indietro così berlusconiana da renderci incerti sul sentimento da provare: orgoglio perché non siamo solo noi italiani a esprimere gente di quel livello oppure una vergogna più profonda per il fatto che stiamo ormai contagiando tutta Europa?</p> <p align="justify">In ogni caso, restiamo sui tecnocrati della Troika. Alcuni lettori hanno espresso dubbi sulla <a href="http://www.contropiano.org/archivio-news/documenti/item/15307-lesibizione-di-idiozia-europea-sul-caso-cipro">definizione di “idioti”</a> con cui abbiamo qualificato i decisori delle ricette anti-crisi degli ultimi tre anni. In fondo si tratta pur sempre di laureati in università prestigiose, ecc.</p> <p align="justify">Però, giudicate un po' voi. Se il capo dell'Eurogruppo se ne esce dicendo che il “modello cipriota” è in realtà il modello europeo del futuro, è un genio incompreso oppure uno che non ha compreso l'importanza sistemica del proprio ruolo? In alternativa si può pensare che in realtà Dijsselbloem sapeva perfettamente quel che diceva, soltanto che stava appunto consigliando ai “mercati” di evitare le banche dei paesi in difficoltà e di portare i soldi in quelle del Nord Europa. Ma è difficile considerare “intelligente” anche questa ipotesi, perché è chiarissimo per chiunque che – se le cose stanno così – l'Unione Europea e soprattutto la sua moneta sono destinate a chiudere i battenti nel giro di pochissimo tempo. Nessuno può infatti pretendere che ci siano paesi “sacche di sangue” a disposizione di qualche dracula di passaggio.</p> <p align="justify">Quindi ci sembra il caso di confermare in pieno la nostra definizione.</p> <p><em>Fonte: </em><a href="http://www.contropiano.org/economia/item/15447-dijsselbloem-il-tecnocrate-troppo-intelligente"><em>Contropiano</em></a><em> 26 Marzo 2013</em></p> I Lupi di Einsteinhttp://www.blogger.com/profile/15087959985318000210noreply@blogger.com3