di Adrian Salbuchi
Global Research
Russia Today
La crisi del debito sovrano, stringendo la sua morsa sull'Europa, ha rivendicato gli scalpi di due primi ministri - quelli di Grecia e Italia. Guardando agli uomini pronti a sostituirli, non si può non chiedere - questo è un altro giro di vite per la gente comune?
Grecia e Italia possiedono fasce enormi di debito pubblico a cui non sono in grado di provvedere a meno che ottengano un enorme supporto dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, come preludio al rifinanziamento da parte delle banche internazionali.
La Grecia ha sostituito il suo primo ministro, dopo che questi aveva avuto il coraggio di dire che avrebbe sottoposto un ulteriore ciclo di severe misure di austerità ad un referendum. Il nuovo PM del paese è Lucas Papademos, ex vicepresidente della BCE e della banca centrale della Grecia, e membro (JP Morgan Chase/Exxon) della potente Commissione Trilaterale di David Rockefeller.
Per quanto riguarda l'Italia, al posto di Silvio Berlusconi hanno ottenuto l'ex commissario europeo Mario Monti, che guarda caso è presidente europeo della Commissione Trilaterale.
Ogni volta che sentiamo parlare di "crisi del debito sovrano" - sia in Messico nel 1997, Brasile nel 1999, nella mia nativa Argentina nel 2001/2, o oggi in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e (presto) nel Regno Unito, Francia, o negli Stati Uniti - quello che significa veramente è che i governi non riescono a riscuotere sufficienti entrate fiscali dal loro popolo per pagare interessi e capitale sul debito che è in gran parte nelle mani di istituti di private banking.
Penetrando nella Neolingua Orwelliana* dei media, questo significa che il popolo di Grecia, Italia e Argentina devono pagare per gli errori dei banchieri e dei governi corrotti, sopportando aumento delle tasse, disoccupazione, bassi salari e pensioni, e un deterioramento della sanità pubblica, istruzione e infrastrutture.
Così, ogni volta che c'è una crisi del debito pubblico, "Noi il Popolo" dobbiamo pagare per questo.
Tuttavia, quando nel settembre 2008 una crisi del debito privato è esplosa a causa della truffa dei derivati che ha affondato Lehman Brothers, Merrill Lynch, AIG e molte altre istituzioni private, gli Stati Uniti e altri governi sono intervenuti in soccorso dei banchieri, fornendo salvataggi per le banche "troppo grandi per fallire" (espressione neolinguistica che sta per troppo potenti per fallire). Hanno salvato istituzioni del calibro di Citicorp, Bank of America, JPMorgan Chase, Goldman Sachs con .... denaro del contribuente (TARP), e attraverso l'(iper)inflazione, da parte della FED, del dollaro USA (conosciuto in Neolingua come "Quantitative Easing I, II e III"), il che significa trasferire un pezzo enorme del costo di quei salvataggi al Resto del Mondo, utilizzando il dollaro come valuta globale.
Quindi, di nuovo, indipendentemente dal fatto che la crisi del debito sia pubblica o privata, siamo sempre "Noi il Popolo" a pagare perché, secondo il sistema attuale, tutti gli utili vengono privatizzati e tutte le perdite vengono socializzate.
Ma torniamo ai signori Monti e Papademos. Siedono nella Commissione Trilaterale insieme a centinaia di presidenti e amministratori delegati aziendali, come Ana Botin (Banca Banesto/Santander, Spagna), Peter Sutherland (Goldman Sachs/BP, Gran Bretagna), Michel David-Weill (Banca Lazard, Francia), Jurgen Fitschen (Deutsche Bank, Germania), Stephen Green (Hsbc, UK), Nigel Higgins (Rothschild Group, Gran Bretagna), Lord Guthrie (NM Rothschild, Regno Unito), Klaus-Peter Müller (Commerzbank, Germania), Dieter Rampl (UniCredito, Italia), Otto Ruding (Citicorp Europa), Lord Simon of Highbury (Morgan Stanley, Regno Unito), Emilio Ybarra (BBVA, Spagna), Robert Kelly (Bank of NY Mellon) Lord Brittan (UBS, UK), Robert Zoellick (Banca Mondiale), oltre a Timothy Geithner, Henry Kissinger e molti, molti altri ...
Infatti, la Commissione Trilaterale si coordina con il potente Council on Foreign Relations (New York), Chatham House (Londra) e molti altri think-tank, formando un'intricata rete globale di potenti intermediari privati, che riunisce i principali attori della finanza, dell'industria, dei media, del governo, del mondo accademico, dell'intelligence e militari, che gestiscono il sistema globale odierno con particolare attenzione ai loro interessi, e chiaramente non a quelli di "Noi il Popolo".
Non c'è dubbio che i signori Papademos e Monti faranno tutto il necessario per assicurare che l'Italia e la Grecia non siano inadempienti rispetto ai loro debiti - ma piuttosto che i loro popoli sopportino tutte le difficoltà, subiscano tutto il dolore, e facciano tutti i sacrifici, in modo che i banchieri più importanti seduti nella trilaterale possano ottenere indietro i loro soldi. Quelli che non avrebbero mai dovuto fare prestiti a Grecia e Italia (e Argentina e Portogallo ...) come hanno fatto.
Adrian Salbuchi è un analista politico, autore, speaker e commentatore radio/TV in Argentina.
Fonte: Global Research 13 Novembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com
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