lunedì 21 giugno 2010

Disastro del Golfo: quello che Obama dovrebbe spiegare

oilspill Forse qualcuno non lo ricorda ma l'incidente della  Deepwater Horizon che ha portato all'attuale disastro è avvenuto già molto tempo fa.

Era il 20 aprile, quando un'esplosione  ha dato inizio ad un incubo. Ma solo il 15 maggio, come riferisce Jon Christian Ryter di NewsWithViews, Obama ha rivolto il suo sguardo al problema, quando ha deciso che la cosa poteva essere cosiderata una "crisi", visto che moltissimo petrolio greggio si era già riversato nelle acque del Golfo del Messico.

Oggi, si stima che lo sversamento avvenga al ritmo di 2,52 milioni di galloni al giorno, ben 88,2 milioni in 35 giorni

Fin dai primi momenti, quando la piattaforma è affondata, il governo tedesco ha chiamato Obama, offrendosi di prestare alla BP navi munite di bracci per la scrematura del petrolio, insieme ad un piano per costruire velocemente barriere di sabbia per evitare l'infiltrazione e quindi la contaminazione delle coste. Le compagnie petrolifere europee che hanno offerto aiuto hanno dichiarato che avrebbero potuto risolvere il problema in un tempo più breve, come ha riferito la Heritage Foundation, secondo un giornale tedesco.

Ben 13 nazioni si sono offerte di dare aiuto ma Obama ha respinto qualunque collaborazione. Il governatore della Louisiana, Bobby Jindal,  ha cercato di far accettare alla Casa Bianca l'aiuto di queste nazioni volenterose che avevano già esperienza della pulitura di una perdita di petrolio nel Mare del Nord ma Obama ha rifiutato. L'ha fatto citando la  cosiddetta legge Jones, Legge per i Diritti dei Marinai (Sailors Rights Act, Title 46 USC)

Si tratta di uno statuto federale "protezionista" secondo il quale tutti i beni trasportati via mare, da un porto all'altro degli Stati Uniti, devono essere trasportati solo da navi con bandiera americana, di proprietà di cittadini americani e che abbiano un equipaggio che sia composto, almeno per 3/4, di cittadini americani. E' una legge che sostiene l'industria della marina mercantile e viene osteggiata, invece, dagli interessi agricoli perchè, secondo loro, aumenta i costi del trasporto delle loro merci, rendendoli meno competitivi.

Quello che Obama non ha detto è che c'è la possibilità di deroga a questa legge, tramite un atto scritto, in casi di emergenza. Le deroghe a questa legge sono molto frequenti; anche Bush ne ha fatto uso  dopo il disastro Katrina, quando permise a navi straniere di trasportare petrolio e gas naturale da un porto all'altro nell'area del golfo.

Ora Obama rilancia, in nome di questo disastro ecologico, la sua ossessione  per quella che lui considera la panacea per tutti i mali dell'ambiente, la legge cosiddetta Cap&Trade che non è altro che la possibilità di commerciare con i diritti di emissioni, cioè di inquinare, secondo la falsa teoria che mette in relazione i cambiamenti climatici con il biossido di carbonio (CO2), un gas non velenoso, non inquinante, ma molto utile alla vita.
Obama sa benissimo che applicare questa legge porterà alle stelle il costo dell'energia e questo si riverserà tutto sui cittadini americani.

I giornalisti non vengono ammessi nell'area del Golfo, per evitare che riferiscano quello che sta  accadendo realmente. Ma qualcuno che è riuscito a dare notizie dal posto, ha riferito che le carcasse degli animali morti per il petrolio, spariscono.
Obama dovrebbe spiegare come mai non si alza in piedi, finalmente, per mettere fine a questo insabbiamento.

Obama inveisce contro le compagnie petrolifere ma, a quanto ci risulta, è stato lui a concedere il permesso per le trivellazioni offshore. A livello federale, questi permessi continuano ad essere concessi. Come mai il governo non riesce a fare niente per impedirlo, se è così contrario?

Perchè Obama non da informazioni su come il governo sta lavorando insieme alla BP per realizzare le idee migliori per riparare il danno? Le idee ci sono e vengono da più parti. E perchè non ci spiega in che modo sta aiutando le popolazioni e se non lo fa, perchè?

Obama ha preso soldi dalla BP che, prima del disastro, stava tentando di riciclarsi come azienda verde, con il nome di Beyond Petroleum(Oltre il Petrolio) e, quindi, ha probabilmente sostenuto Obama nella sua propaganda per l'ambiente?

Perchè il governo Obama non mette fine a tante regole governative che impediscono lo sviluppo di energia da fonti più accessibili e a basso costo, come carbone e gas? Vuole portare davvero i cittadini alla bancarotta?

Perchè il governo Obama non mette fine a tante regole governative che impediscono di fatto a scienziati ed imprenditori di lavorare allo sviluppo di  nuove forme di energia? Quando si tratta di sovvenzionare la guerra,o sperimentazioni contro la nostra salute, però, nessuno si tira indietro.

Perchè Obama, che ha approvato le trivellazioni offshore, non permette trivellazioni in posti dove c'è anche più petrolio di quello che serve? Sarebbe troppo poco dispendioso per gli americani?

Alla fine, tutto questo disastro doveva servire forse solo all'approvazione del Cap&trade?

La BP non fa altro che dire che pagherà e Obama non fa altro che dire che la BP dovrà pagare ma tutti sappiamo che, come è già accaduto altre volte, i popoli delle coste interessate non avranno niente o quasi e la BP si ritirerà da questa faccenda con le tasche piene, esattamente com'era prima.

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