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martedì 20 marzo 2012

Bambini abortiti fatti a pezzi e venduti a ricercatori in tutta l'America

Abortion-460x345Questo articolo è difficile da leggere e difficile da pubblicare. Riporta testimonianze che potrebbero, secondo il nostro parere, offendere la sensibilità di alcuni. Lasciamo a voi la decisione di continuare a leggere o di fare ricerche sull’argomento per vostro conto o di rinunciare a questa informazione che, comunque, riteniamo importante. Un altro tassello per comporre il mosaico dell’attuale declino morale

mercoledì 18 novembre 2009

Manipolazione del tempo, sai che risate

sorriso Qualcuno potrà anche pensare che questi signori nella foto, visibilmente felici e sorridenti, stiano facendo qualcosa di buono per l'umanità o che abbiano raggiunto accordi per migliorare le condizioni di salute e di benessere delle popolazioni del mondo. Invece no, va di male in peggio. Ma allora, perchè diamine sono sempre così sorridenti? Forse, con la scusa di decidere per il bene del mondo, stanno decidendo buone cose per i loro affari? Non si sa, l'unico fatto certo è che, tra un sorriso e l'altro, ci stanno portando alla catastrofe.

A Dicembre di quest'anno si terrà un altro meeting internazionale, a Copenhagen, per prendere decisioni riguardo al finto "riscaldamento globale".

Ma già si dice che l'incontro sarà un fallimento perchè, uno ad uno, gli stati si sono defilati, accusandosi l'uno con l'altro di non voler far niente per la catastrofe prossima ventura che distruggerà il mondo. Anche la Merkel che, a dispetto del fantomatico riscaldamento globale, vuole prolungare di un altro anno la missione in Afghanistan, ora minaccia di non partecipare all'incontro di Copenhagen, a meno che altri paesi come Cina ed India, non dichiarino le loro posizioni negoziali. Anzi no, parteciperà nonostante i dubbi sull'accordo, visto che altri 21 leaders nel mondo, compreso Obama, si sono già defilati. In fondo, si limiterà solo a fare una gita fuori porta e chissà che risate.

Obama che aveva vinto le elezioni promettendo azioni contro il riscaldamento globale, e su tante altre promesse non mantenute, ha altri piani. Evidentemente ha convinto, a suon di sorrisi e promesse, tutti gli altri, viste le defezioni. Obama ha un piano bellissimo contro la catastrofe da riscaldamento globale, ha in mente la geoingegneria(deliberata manipolazione dell'ambiente terra) della quale si sta occupando una commissione del Congresso americano che ha già avuto le prime udienze e sta già ascoltando i testimoni.

Obama vuole mandare nll'atmosfera milioni di tonnellate di zolfo e miliardi di piccolissimi specchi per riflettere la luce solare e raffreddare il mondo. Obama vuole manipolare la composizione chimico-fisica delle acque degli oceani e fare tante altre cose di questo genere, alla faccia dell'ecologia.

In effetti, diffondere sostanze nocive nella nostra atmosfera, è quello che aerei militari, da tanto tempo ormai, stanno già facendo, allo scopo di fare del clima un'arma contro paesi e popolazioni ma, per aggirare le convenzioni internazionali che proibiscono l'uso dello spazio su larga scala per scopi ostili, stanno portando avanti piani ed esperimenti separati. Ogni paese ha i suoi progetti, in modo da dare l'impressione che si tratti di un'azione "su piccola scala". Dopo che tutti i paesi avranno dichiarato ufficialmente il loro accordo su questa porcheria, in nome di un riscaldamento globale che non esiste, non ci saranno più ostacoli agli esperimenti.

La scienza si è venduta, visto che tanti sedicenti "scienziati" che dovrebbero lavorare per il bene dell'umanità, si prestano a simili obbrobri. Ormai, partecipare a progetti militari è diventata la norma per tanti cosiddetti "ricercatori". Accade da anni ormai e, magari, un microchip algoritmico che prima si trovava nel muso di un missile "intelligente" che al massimo dell'imbecillità uccideva civili innocenti, adesso si trova in un computer e serve a facilitare le videoconferenze o magari anche in qualche video-gioco per bambini.

Così è stabilito e così sarà. I militari, con l'aiuto di tante "civilissime" persone, manipoleranno il tempo su scala globale, per farne un'arma, silenziosa e discreta e forse anche democratica: uno tzunami ad uno, un uragano all'altro e nessuno avrà da lamentarsi. Basta con le armi nucleari ed altri chiassosi marchingegni che attirano tanta attenzione, bisogna pur progredire.

Ma ci sono paesi che già si stanno divertendo alla grande con la manipolazione del tempo, naturalmente su piccola scala, inseminando nubi per far piovere o per provocare una bella nevicata, come non se ne vedevano da tanto tempo.

La Cina, a breve distanza di tempo, ha provocato due grandi nevicate. Molti si sono lamentati per questo, a causa dei disagi. Ma quello che nessuno dice è che questa manipolazione ha provocato la morte di 38 persone (oggi si legge 19 ma chi ci crede), tra le quali 6 bambini morti a causa del crollo di una scuola. Un sindaco ha chiesto anche scusa per la pesante nevicata provocata dagli "scienziati" del servizio meteorologico nazionale.

Naturalmente grande pubblicità per questi avvenimenti, per nascondere lo scopo militare dietro un presunto scopo civile.

E così l'elite militare, finanziaria, sanitaria, agroalimentare, governerà il mondo.

Io non mi chiedo neanche più dove siano finiti certi "ambientalisti" che da lungo tempo pascolano insieme ai lupi ma mi chiedo dove siano finiti tutti quei siti di cosiddetta "controinformazione" che sono restati inchiodati sulle bugie dell'11 dettembre 2001 e si accorgono poco di altre cose. Dovrebbero svegliarsi e smetterla di dare la colpa di tutto a Bush ed ai neocons perchè questo è il tempo di Obama, il tempo del pugno di ferro in guanto di velluto, il tempo delle facce belle e delle anime nere.

Sarà sempre peggio e così, i "grandi del mondo", contenti di servire le corporazioni in cambio di ricchezza e potere, faranno ancora molte gite fuori porta.

Restate sintonizzati, si assicurano altre risate.

lunedì 17 agosto 2009

I militari, la ricerca scientifica e l'intelligenza politica

Il testo che segue è stato scritto da Albert Einstein nel 1947 ma sembra scritto ieri. Vorrei che l'intelligenza e la lungimiranza di Einstein appartenessero ai politici della terra ma temo che aspetteremo ancora molto, prima di trovarne qualcuno in grado di guidare le sorti del mondo con onestà e coraggio.
Li abbiamo visti crescere, invadere ogni nostro spazio, adesso anche i nostri cieli, intromettersi nella ricerca scientifica in maniera inaccettabile. Sono i maggiori inquinatori al mondo, di loro però non si parla mai e, al minimo cenno, vengono sovvenzionati dalla politica perchè possano aggiungere altro inquinamento a quello già esistente. Sto parlando dei militari. Ora, vogliono "appropriarsi" anche dei cambiamenti climatici, seminando il terrore che davvero un presunto riscaldamento globale possa generare scenari apocalittici e condurci tutti alla morte, in un crescendo di disastri e guerre.
Forse, dovremmo far pressione presso i nostri politici affinchè certe pretese non vengano minimamente prese in considerazione. Dando potere al complesso militare industriale, siamo arrivati alla "guerra preventiva" e a tutte le altre aberrazioni alle quali abbiamo assistito in quest'ultimo decennio. E' ora di fermarsi. Dopo Einstein, altri ci avevano avvertito e avevano previsto tutto ma la politica ha preferito fare orecchie da mercante.

einstein L'intrusione dei militari nella scienza
di Albert Einstein (1947)

La mentalità militarista

Mi sembra che il punto nodale della situazione stia nel fatto che non possiamo considerare il problema che abbiamo davanti come isolato. Prima di tutto, ci si potrebbe porre la seguente domanda: da adesso in poi le istituzioni culturali e per la ricerca dovranno essere sempre più sostenute da fondi statali, dal momento che, per varie ragioni, le fonti private non saranno sufficienti. È forse ragionevole affidare ai militari la distribuzione dei fondi prelevati per questi scopi dal contribuente? A questa domanda ogni persona assennata risponderà di sicuro: «No!» Perché è evidente che bisognerebbe affidare il difficile compito della più benefica elargizione a persone la cui preparazione e il cui lavoro di una vita testimonino della loro competenza scientifica e culturale.

Se nondimeno certe persone ragionevoli insistono per affidare ad agenzie militari la distribuzione di una parte sostanziale dei fondi disponibili, la ragione di ciò sta nel fatto che subordinano gli interessi culturali alle loro opinioni politiche generali. Dobbiamo quindi focalizzare la nostra attenzione su tali convinzioni politiche concrete, sulle loro origini e sulle loro implicazioni. Così facendo, non ci resterà che ammettere presto che il problema in discussione non è che uno dei tanti, e che lo si può analizzare appieno e valutare in modo adeguato solo inquadrandolo in un contesto più ampio.

Le tendenze cui abbiamo accennato sono qualcosa di nuovo per l'America. Esse cominciarono ad affiorare quando, per effetto delle due Guerre Mondiali e della conseguente concentrazione di ogni energia su un obiettivo di tipo militare, prese a svilupparsi una mentalità prevalentemente militarista, che si è andata ancor più accentuando con la quasi improvvisa vittoria. Il tratto tipico di questa mentalità è che la gente attribuisce a quello che Bertrand Russell chiama in modo così efficace «potere nudo» un'importanza di gran lunga superiore a quella riservata a tutti gli altri fattori influenzanti le relazioni tra i popoli. I tedeschi, fuorviati in particolare dai successi di Bismarck, subirono esattamente questo tipo di mutamento di mentalità, in conseguenza del quale conobbero una rovina completa in meno di un centinaio di anni.

Devo francamente confessare che la politica estera degli Stati Uniti dalla cessazione delle ostilità mi ha ricordato, in modo irresistibile, l'atteggiamento della Germania sotto il Kaiser Guglielmo II, e so che che la stessa analogia è venuta in mente con acuto dolore anche ad altri, indipendentemente da me. È tipico della mentalità militarista considerare essenziali i fattori non-umani (bombe atomiche, basi strategiche, armi di ogni sorta, il possesso di materie prime ecc.) e ritenere invece trascurabile e secondario l'essere umano, i suoi desideri e pensieri, in breve i fattori psicologici. Qui si riscontra una rassomiglianza con il Marxismo, almeno finché se ne tiene unicamente presente il lato teorico. L'individuo è degradato a mero strumento; egli diventa «materiale umano». Con concezione simile i normali fini delle aspirazioni umane svaniscono. Al loro posto, la mentalità militarista eleva il «potere nudo» a fine in sé, uno dei più sconcertanti inganni a cui gli uomini possano soccombere.

Nel nostro tempo la mentalità militare si è fatta ancora più pericolosa che in passato perché le armi offensive sono diventate molto più potenti di quelle difensive. Perciò essa conduce di necessità alla guerra preventiva. L'insicurezza generale che ad essa si accompagna porta a sacrificare i diritti civili del cittadino al presunto bene dello stato.

Appaiono inevitabili la caccia politica alle streghe, controlli di ogni sorta (per es., il controllo dell'insegnamento e della ricerca, della stampa e così via), e, per questa ragione, essi non incontrano quella resistenza popolare che, non fosse per la mentalità militarista, costituirebbe una protezione. Si assiste a un graduale riassestamento di tutti i valori in quanto tutto ciò che non serve in modo esplicito i fini utopici è considerato e trattato come inferiore.

Non vedo altra via d'uscita dalle condizioni imperanti che una politica perspicace, onesta e coraggiosa, tesa a fondare la sicurezza su basi sovrannazionali. Speriamo che si troveranno individui sufficienti per numero e per forza morale, atti a guidare la nazione su questa strada, finché le circostanze esterne le attribuiranno un ruolo di guida. Allora problemi come quelli descritti cesseranno di esistere.