sabato 31 marzo 2012

Geoingegneria: lo Special su Controradio

Quinto elemento

lannes

CONTRORADIO: SCIE CHIMICHE – COSA AVVIENE NEL CIELO SOPRA DI NOI – “INTERVIEW” A CURA DI ELENA GUIDIERI - ( Lo Special di Controradio )

La trasmissione contiene le interviste realizzate sabato 24 Marzo dall’inviata di Controradio Elena Guidieri durante uno dei presidi del Comitato Stop Scie Firenze e del portale IlCieloSuFirenze in Piazza Della Repubblica a Firenze.

In chiusura l’esclusiva delle dichiarazioni del notissimo giornalista investigativo Gianni Lannes ( Il Corriere Della Sera, La Stampa, RAI Radiotelevisione italiana , Avvenimenti, L’Espresso, Panorama,  Il Venerdì di Repubblica, curatore del blog Su La Testa! ). Lannes delinea scenari decisamente inquietanti…

Fonte: Quinto elemento 30 Marzo 2012

MES e austerità. Ecco come cambia la finanza europea

Il Mes, lontano dall’essere un meccanismo di solidarietà europeo, e seguendo il cammino già tracciato e testato dalla Troika in Grecia, sembra rientrare piuttosto nella strategia di un 'aiuto condizionato' a dei criteri definiti e rigidi che non portano effettivamente alla liberazione dal debito e dalle crisi, rischiando invece di sistematizzare negli anni l’austerità delle popolazioni europee.

di Dario Lo Scalzo
Il Cambiamento

unione___europea

In questi mesi i parlamenti nazionali sono impegnati a discutere del futuro del Trattato e del fondo 'salva-stati'

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa di Bruxelles del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), in questi mesi i parlamenti nazionali sono impegnati a discutere del futuro del Trattato e, di conseguenza, del fondo 'salva-stati'. Ricordiamo che l’entrata in vigore del MES è previa ratifica da parte di ogni paese membro della modifica apportata all’art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Ad oggi il paese vincitore del primo premio per velocità di esecuzione è la Francia che, nell’indifferenza più totale, senza un reale dibattito pubblico e nell’inconsapevolezza dei cittadini francesi, lo scorso 28 Febbraio ha ratificato il MES grazie ai voti del centro-destra (UMP e centristi) e all’astensionismo complice della sinistra (PS e PC) e degli ecologisti-verdi.

Come stupirsene se, insieme al Cancelliere Merkel, Monsieur Sarkozy è stato l’ideatore e lo sponsor di ciò che a più riprese ha avuto il coraggio di definire come un Fondo di Solidarietà? Piuttosto ciò che stupisce e, per alcuni versi rattrista, è assistere alla chute (caduta) di un paese storicamente tra i fondatori della democrazia moderna.

venerdì 30 marzo 2012

Una politica di distruzione di massa

GilGuySparks
University of Cambridge

Un nuovo studio rivela come una politica economica radicale messa a punto da economisti occidentali abbia messo gli ex stati sovietici sulla strada della bancarotta e della corruzione.

Czech-privatisation-voucher-credit-Rios-via-Wikimedia-Commons-560x315Questo studio dimostra che il programma di privatizzazione più radicale della storia ha fatto fallire i paesi che si riprometteva di aiutare. Le lezioni delle conseguenze non volute in Russia suggeriscono che dovremmo procedere con grande cautela in sede di attuazione di riforme economiche non testate“  – Lawrence King

E’ stata divulgata da ricercatori una nuova analisi che mostra come le politiche radicali sostenute dagli economisti occidentali hanno contribuito a mandare in bancarotta la Russia e gli altri paesi ex sovietici dopo la guerra fredda.

Lo studio, condotto da accademici dell’Università di Cambridge, è il primo a tracciare un legame diretto tra i programmi di privatizzazione di massa, adottati da diversi Stati dell’ex Unione Sovietica, e il fallimento economico e la corruzione che ne seguì.

Ideata principalmente da economisti occidentali, la privatizzazione massiccia era una politica radicale per privatizzare rapidamente gran parte delle economie di paesi come la Russia durante i primi anni 1990. Tale politica fu spinta fortemente dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). Il suo scopo era quello di garantire una rapida transizione verso il capitalismo, prima che simpatizzanti dei soviet potessero riprendere le redini del potere.

BRICS fonda organismo finanziario internazionale

Riformare il sistema monetario e finanziario internazionale - Nuove regole per il FMI - No alla destabilizzazione della Siria

Tito Pulsinelli
Selvas Blog

BRICS leadersIl IV vertice del BRICS di Nuova Delhi passa alla fondazione di una propria struttura finanziaria unificata. Disporranno d'una banca per lo sviluppo alimentata con le risorse monetarie crescenti di questo nuovo polo di potere. I Governatori delle banche centrali e i ministri delle finanze si riuniranno periodicamente. Sono favorevoli alla soluzione pacifica del conflitto in Siria, soprattutto a non alimentarlo sotterraneamente, con iniziative al margine della legalità. Hu Jintao sottolinea il ruolo positivo del BRICS a favore della pace e d'una nuova governabilità, messa a dura prova dal crescente disordine dei mercati. Ribadiscono la critica al FMI, e chiamano ad una sua ristrutturazione che
rispecchi la nuova realtà contemporanea. E' insostenibile che continui ad essere un feudo degli USA e dell'Europa, come all'indomani della fine del secondo conflitto mondiale.

Dietro l'aumento del prezzo del petrolio: "picco" o speculazione finanziaria?

di F. William Engdahl
Fonte:
geopolitica-rivista

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Mentre la caduta nella domanda di petrolio e l’aumento della produzione dovrebbero abbassare i prezzi, il carburante non è mai stato tanto costoso. Engdahl non ritiene soddisfacenti le spiegazioni che chiamano in causa il timore d’interventi militari e la teoria del picco del petrolio. Punta invece il dito contro la speculazione e la manipolazione delle banche di Wall Street, in collusione con l’Agenzia Governativa che dovrebbe regolare le loro attività, ma il cui presidente – un “ex” azionista della Goldman Sachs – dorme opportunamente sugli allori.

Già dall’ottobre dello scorso anno, il prezzo del greggio sui mercati dei futures è esploso. Vengono fornite diverse spiegazioni. La più comune è che i mercati finanziari riterrebbero imminente una guerra tra Israele e Iran o USA e Iran, o USA e Israele contro l’Iran. Un’altra spiegazione vuole che il prezzo stia inevitabilmente salendo perché il mondo avrebbe superato il cosiddetto “Picco del Petrolio”- il punto sull’immaginaria Curva Gaussiana, in cui metà di tutte le riserve di petrolio conosciute sono state esaurite ed il petrolio rimanente andrà diminuendo ad un ritmo crescente, portando ad un conseguente aumento di prezzo.

Sia le spiegazioni legate al pericolo di una guerra sia quelle sul picco del petrolio sono sbagliate. Come nella corsa agli aumenti astronomici dell’estate del 2008, quando il petrolio nei mercati futures raggiunse in poco tempo i $147 a barile, il petrolio è oggi in aumento a causa della pressione speculativa sui futures degli hedge funds e delle maggiori banche come Citigroup, JP Morgan Chase e la più importante, Goldman Sachs, la banca onnipresente quando si tratta di guadagnare grandi somme con pochi sforzi, scommettendo su cavalli sicuri vincitori. Queste compagnie stanno ottenendo un generoso aiuto dall’agenzia governativa statunitense che si occupa di regolare i derivati finanziari, la Commodity Futures Trading Corporation (CFTC).

Ci stanno ammazzando?

di Marco Cedolin e Fabio Polese

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Ieri un uomo si è dato fuoco nel parcheggio della Commissione tributaria, in via Paolo Nanni Costa, nella periferia ovest di Bologna. Era in debito con il fisco e voleva farla finita. A Giuseppe C., muratore di cinquantotto anni, erano stati contestati tributi non pagati e i suoi ricorsi alla commissione erano stati respinti, l’ultimo proprio di recente. L’uomo ha tentato di uccidersi incendiando la sua auto verso le otto di mattina.

C’è restato finché ha resistito e poi è corso fuori; sembrava una torcia umana. Diversi sono stati i biglietti scritti a mano (trovati dai vigili del fuoco all’interno della sua macchina) per spiegare il suo gesto. “Ho sempre pagato le tasse, poco ma sempre. Quello che ho fatto l’ho fatto in buona fede. Lasciate in pace mia moglie, lei è una brava donna. Vi chiedo perdono anche a voi” ha scritto riferendosi alla Commissione tributaria. A Roma, un altro caso: un uomo di quarantanove anni si è gettato dal balcone della sua abitazione perché disoccupato.

Questi tragici episodi sono in aumento e sono un sintomo evidente di come la crisi economica colpisce pesantemente la maggior parte delle famiglie e soprattutto le classi sociali più povere. Secondo le stime riportate dal Servizio Prevenzione del Suicidio dell’ospedale romano Sant’Andrea, il “fattore economico” ha pesato (sugli oltre 4000 suicidi complessivi in un anno) per oltre un terzo. Lo psichiatra Maurizio Pompili, che ha riportato queste stime, ha dichiarato: “Purtroppo questi dati non ci sorprendono, nella storia è un fenomeno già visto. Ci fu un boom di suicidi nel 1870, dopo una grande crisi e l’aumento del prezzo del pane”.

mercoledì 28 marzo 2012

THE LAST FARMER - Neoliberismo, Globalizzazione e Agricoltura Contadina


Fonte: Voci dalla Strada 28 Marzo 2012

Fascismo di mercato. La "vocazione europea" di Monti

di  Redazione Contropiano

lavoro-freiLe "regole del mercato" e della "libera circolazione" non ammettono una presenza umana che disturbi il manovratore e la "fluidità" delle merci. I "consigli" europei di Monti rovesciano i princìpi delle costituzione continentali.

Non c'è limite alla protervia del capitale, lo sappiamo. Ma questo progetto europeo, spedito una settimana fa dal presidente della Commissione, l'ex giovane maoista portoghese José Manuel Durao Barroso, al Parlamento europeo supera i limiti della fantasia per calarci nella realtà dei fatti presenti e del vicino futuro.

In pratica, prendendo le mosse da uno studio guidato da Mario Monti un paio di anni fa, si "consiglia" all'Europa di eliminare quel fastidio alla "libera circolazione" delle merci e del profitto che si chiama sciopero. Naturalmente, per facilitare il compito, sarebbe bene che venisse eliminata anche la libertà dei lavoratori di associarsi in sindacato e di esercitare questa attività sui luoghi di lavoro.

Il Paese di Sottosopra

articolo di Valerio Valentini per Byoblu.com

IlPaeseSottosopra-400x231 A furia di sentirsi dire che l’Italia è il Paese delle mafie e della corruzione, gli italiani si sono ormai convinti che la loro sia una devianza genetica, una specie di brand: siamo mafiosi e corrotti inside, e non c’è niente da fare. Eppure così rischiamo di venire tutti, indistintamente, accumunati a una masnada di infami criminali e di vili affaristi. Senza contare poi il rischio rassegnazione, ovvero quell’assuefazione nei confronti dello status quo che si traduce nella rinuncia al contrasto contro ogni forma di illegalità, che è la vera zavorra al nostro sviluppo.

Prendete il dibattito sulla riforma del lavoro. Fornero Rogers e Monti Astaire continuano a fare il tip-tap sul letimotiv della flessibilità in uscita. Che non è un esercizio di ginnastica posturale ma, tradotto in soldoni, significa la possibilità per il datore di lavoro di licenziare in massa a sua discrezione gli operai (salvo intese e non meglio definite vigilanze sugli abusi), cancellando di fatto l’articolo 18 e facendo un balzo indietro di mezzo secolo nel campo dei diritti sociali. Quando qualcuno li critica, i due si gonfiano come un tacchino e cercano di impressionare, stigmatizzando ogni voce contraria al coro delle lodi sperticate.

La truffa della benzina

informarexresistere 

Come lo stato e le multinazionali del petrolio speculano sul prezzo della benzina.

informarexresistere 23 Gennaio 2012

martedì 27 marzo 2012

Google: tecnologia per spiare attraverso il “rumore di fondo dell'ambiente”

'Internet delle cose' è uno strumento di sorveglianza anche per le autorità

Paul Joseph Watson
Prison Planet

googleSei anni fa abbiamo avvertito i lettori che Google stava progettando di utilizzare il rumore di fondo dell'ambiente che circonda una persona, per spiare le sue attività attraverso dispositivi tecnologici, al fine di indirizzarle una pubblicità mirata. Questo si sta verificando visto che il gigante dei motori di ricerca ha presentato una petizione per "La pubblicità in base alle condizioni ambientali."

"Come suggerisce il titolo, non sono solo i suoni di sottofondo che potrebbero essere utilizzati per determinare quale pubblicità avete visto sul vostro cellulare. Il brevetto parla anche di usare 'temperatura, umidità, luce e composizione dell'aria' per annunci mirati sui prodotti", riporta il Daily Mail .

Il Fondo Verde per il Clima vuole l'immunità da qualsiasi tipo di procedimento legale

Activist Post

gcfFox News  riferisce che il Fondo Verde per il Clima, creato dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), chiede la piena immunità diplomatica "da qualsiasi tipo di procedimento legale, inclusi procedimenti civili e penali, nei paesi in cui opera."

Le Nazioni Unite hanno emanato il quadro giuridico per il fondo pubblico-privato in occasione dell’Accordo di Copenaghen nel 2009, ma è stato ratificato lo scorso anno durante la COP-17 a Durban, Sud Africa. Il fondo, controllato da un consiglio di amministrazione di 24-nazioni, ha ricevuto 30 miliardi di dollari per l'avviamento da paesi membri delle Nazioni Unite.

La funzione del Fondo Verde per il Clima è quello di essere il facilitatore di denaro tra i paesi. Secondo Wikipedia agiranno "come un meccanismo per trasferire denaro dai paesi sviluppati al mondo in via di sviluppo, al fine di assistere i paesi in via di sviluppo nelle pratiche di adattamento e di mitigazione per contrastare i cambiamenti climatici."

sabato 24 marzo 2012

Per non dimenticare il 24 Marzo 1999, inizio dei "bombardamenti democratici" sulla Jugoslavia

di Andrea Salomoni
Arianna Editrice

NATO_bombs_Belgrade_1999

Il 24 Marzo del 1999, iniziarono i bombardamenti "democratici" sulla Jugoslavia e la criminale aggressione contro il suo popolo; mentre il 10 giugno venivano stipulati gli accordi di pace a Kumanovo, e dopo 13 anni ecco che la verità faticosamente si fa largo anche a livello ufficiale:

...Altro che “genocidi e fosse comuni mai trovate”, “diritti umani negati” e “pulizie etniche” mai avvenute, se non dopo l’occupazione della NATO, e compiuta dalle bande criminali dell’UCK nei confronti dei serbi e di tutte le minoranze non albanesi, oltre che contro gli albanesi jugoslavisti.

A dodici anni dalla fine dell’aggressione la verità lentamente emerge, altro che “ingerenza umanitaria”, ecco a cosa miravano i criminali bombardamenti “terapeutici” sulla Jugoslavia. Erano semplicemente mire imperialiste, soltanto che ora non lo diciamo più noi "complottisti" come facciamo dal 1999, adesso ci sono le prove e le dimostrazioni. Sotto trovate una cartina della Serbia Montenegro, con indicati gli obiettivi e gli interessi che la NATO ha richiesto al nuovo governo, docile vassallo dell’occidente, come condizione per entrare nella lista d’attesa per la Partnership per l’organizzazione atlantica e per poter aspirare ad entrare un giorno, nell'Europa dei padroni.

venerdì 23 marzo 2012

L'ONU propone una governance globale altamente repressiva tramite una "Costituzione ambientale globale"

The American Dream

UN-Repressive-Global-Governance.jpgLa maggior parte delle persone non ha idea che le Nazioni Unite hanno redatto una costituzione mondiale per l'ambiente che è destinata a sostituire tutte le leggi nazionali esistenti. Questo documento ha il titolo funzionale di "Progetto di Patto internazionale sull'ambiente e lo sviluppo" e può essere letto per intero qui. Il lavoro sul progetto di Costituzione globale per l'ambiente è in corso dal 1995 e la quarta edizione è stata rilasciata agli Stati membri delle Nazioni Unite il 22 settembre 2010.

Questo documento è destinato a diventare un trattato vincolante e stabilirebbe un sistema permanente e incredibilmente repressivo di governance globale. Questo "Patto", come viene chiamato, rivendica l'autorità su tutto l'ambiente globale e tutto ciò che lo riguarda. Considerato il fatto che tutto ciò che facciamo influenza l'ambiente in qualche modo, questo significa che il documento diventerebbe la più alta forma di legge per tutte le attività umane. Questa costituzione per l'ambiente globale proposta dalle Nazioni Unite è incredibilmente dettagliata. La Costituzione degli Stati Uniti ha solo 7 punti, ma il documento delle Nazioni Unite ne ha 79. Nel caso gli Stati Uniti ratificassero questo trattato, qualunque legge nazionale, statale o locale dovesse confliggere con questo accordo, sarebbe nulla.  Potenzialmente, questa è una delle più grandi minacce per la sovranità nazionale che abbiamo mai visto e dobbiamo mettere in guardia gli americani su questo.

Fondamentalmente, quello che questo patto ambientale propone di fare è prendere i principi dello sviluppo sostenibile basato sull'Agenda 21 e trasformarli in una legge costituzionale globale.

Tutte le Parti di questa nuova costituzione sarebbero costrette a trasformare le loro nazioni in società pianificate a livello centrale (Nota: Planned-opolis, guarda su YouTube), in cui tutte le decisioni su qualunque cosa verrebbero valutate nel contesto dello sviluppo sostenibile.

Se gli Stati Uniti diventeranno membro di questo trattato, sarà un paradiso per i maniaci del controllo. Le decisioni di base su ciò che mangiamo, su ciò che indossiamo, dove viviamo, quanto grande possa essere la nostra famiglia e in quali attività possiamo essere coinvolti, da un giorno all'altro, potrebbero essere dettate dai mandati della costituzione globale.

Se avete dei dubbi,  leggete il documento.

Diamo uno sguardo più da vicino ad alcuni dei termini di questa proposta di costituzione globale ....

I lavori del MUOS un crimine contro l’ambiente

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

muosUn paesaggio da incubo. La collina stuprata, sventrata. Voragini ampie come i crateri di un vulcano. Il terreno lacerato dal transito dei mezzi pesanti, ruspe, betoniere, camion. Recinzioni di filo spinato, tralicci di acciaio. Una selva di antenne. E poi ancora e solo antenne. Terrazzamenti, gli uni sugli altri, per centinaia e centinaia di metri. Uno di essi mostra già evidenti segni di cedimento. Forse per la pioggia dell’ultima coda d’inverno. In cima, tre piattaforme in cemento armato. E un primo blocco di casermette, container in alluminio e i box per i generatori di potenza. Non conoscono soste i lavori di realizzazione, all’interno della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi, del terminale terrestre del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare USA. Scempi che si sommano ad altri scempi, l’elogio della follia della guerra, l’estrema profanazione del paesaggio e dell’ambiente.

“Abbiamo fatto un sopralluogo in contrada Ulmo per seguire i lavori del MUOStro di Niscemi rilevando alcune problematiche sulla conduzione delle opere di sbancamento”, denunciano i rappresentanti del Movimento No MUOS. “Negli elaborati grafici del progetto, la dislocazione delle piattaforme su cui saranno montate le mega-antenne non corrisponde con quelle in corso di costruzione. Nelle tavole le basi erano disposte lungo una direttrice nord-sud, mentre adesso le stanno realizzando in direzione est-ovest. Non sappiamo se siano mai state approvate varianti in corso d’opera al progetto autorizzato la scorsa estate. Se non è così, i lavori non sono coerenti con le autorizzazioni rilasciate. Di sicuro questa modifica, per il profilo del terreno, ha comportato un maggiore volume di terra movimentata e di conseguenza un più pesante impatto sull’ambiente e il territorio”.

giovedì 22 marzo 2012

“Diritti umani”: cade anche l’ultima maschera

di Enrico Galoppini
European Phoenix

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Una cosa che non s’era ancora mai vista, ma che prima o poi doveva accadere.

La più celebre ed “autorevole” organizzazione occidentale per la “difesa dei diritti umani nel mondo”, Amnesty International, sul suo sito internet ha pubblicato un appello a scrivere direttamente al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov: “La Russia deve collaborare nel fermare lo spargimento di sangue in Siria”.

I sottoscrittori dell’appello vengono sollecitati a richiedere (ordinare? si noti il “deve collaborare”) principalmente due cose alla Russia: 1) “la sospensione dei trasferimenti di armi” al governo siriano; 2) l’esercizio di pressioni sul medesimo governo affinché cessi “l’uso eccessivo della forza”, consenta le “proteste pacifiche” e permetta “immediatamente” (!) ad “osservatori internazionali sui diritti umani” e ad “agenzie umanitarie” di poter circolare in tutte (!) le parti del Paese.

Nel preambolo al testo che Amnesty International esorta a spedire al ministro degli Esteri russo si esprime l’idea che “la comunità internazionale” non s’è finora impegnata molto: il che non è vero, perché la comunità internazionale”, che corrisponde al solo Occidente, s’è adoperata non poco per… far salire la tensione in Siria e, ad un certo punto, ha tentato di forzare la mano in sede Onu per produrre una “risoluzione”, purché fosse una, in modo da strumentalizzarla in maniera da giustificare un intervento militare nel Paese arabo del Levante mediterraneo. Ma la Russia e la Cina questa volta non si sono astenute come occorso in occasione del voto sulla Libia, quindi l’operazione “copertura dell’Onu” non è andata in porto. Così come non era andata “a buon fine” la missione di “osservatori della Lega Araba”, la cui Relazione, evidentemente non in linea coi desiderata di chi aveva giocato quella carta, è stata debitamente ‘occultata[1].

Lavoro: Finto negoziato e vero colonialismo N.A.T.O.

Comidad 

art18-lavoroLa cosiddetta riforma del diritto del lavoro è il risultato di precise direttive da parte di organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, come la BCE, il FMI e l'OCSE, perciò la trattativa tra governo e "parti sociali" ha assunto esclusivamente il ruolo di un rituale o, addirittura, di una messinscena. Questo dato non costituisce in sé una novità assoluta, anzi i precedenti non mancano.

Nel 1956 l'Italia fu ammessa a far parte dell'ONU e, in base ai patti vigenti nell'organizzazione, lo Stato italiano venne costretto a rinunciare al suo ruolo di tenutario dello sfruttamento della prostituzione. Ma la famosa "chiusura delle case chiuse", attuata nel 1958, venne rigorosamente presentata dalla politica e dalla stampa come una vicenda interna, in modo da preservare l'immagine dell'ONU da una decisione che, all'epoca, fu molto impopolare.

L'impopolarità della scelta fu scaricata quindi su un partito della sinistra, e presentata come un'iniziativa di una parlamentare socialista, la senatrice Merlin. La Convenzione ONU sulla prostituzione è congegnata in modo tale da vietare solo lo sfruttamento della prostituzione da parte degli Stati, mentre offre vari escamotage per ciò che riguarda la legalizzazione dello sfruttamento privato. I primi due governi Berlusconi hanno cercato di usare la diffusa nostalgia delle vecchie case di tolleranza per introdurre il modello di sfruttamento privato alla tedesca, ma i tentativi sono andati a scontrarsi contro la realtà che in Italia il business dello sfruttamento delle case di appuntamento costituisce un feudo in appannaggio ai vari corpi di polizia.

Nel nome dello Spread

Angelo Meschi
Idea Trading 22 Marzo 2012

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BTP: spread con Bund si allarga a 310 pb in avvio, rendimento sopra 5%

Ci risiamo, non appena il sistema intravvede qualche intoppo al “progetto” inizia a mettere sotto pressione lo Spread. Prima era il governo Berlusconi il problema (e qui potrei essere d’accordo), oggi molto probabilmente è la riforma del mercato del lavoro.

Se è vero che da più parti nei partiti di maggioranza che sostengono questo “governo del sistema banche” si avvertono dei mal di pancia circa l’approvazione di questa riforma, il mercato (in mano al sistema) reagisce nel solito modo, ovvero mette pressione allo Spread per fa vedere che o passa la riforma o siamo punto e a capo.

Se permettete io non ci sto. In culo allo Spread e al governo delle banche, per me lo Spread può andare anche a 5.000, saranno cavoli di chi incautamente ha prestato i propri soldi al soggetto sbagliato.

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Scie chimiche e geoingegneria clandestina

Il Generale Fabio Mini, l'On. Piero Ruzzante e l'On.Sandro Brandolini, affrontano il tema SCIE CHIMICHE.

Fonte: Youtube 1 Marzo 2012

Attacco terroristico francese: tutte le caratteristiche di una Psy-op e false flag dell'Intelligence

di Kurt Nimmo
Global Research
Infowars.com

sarkozyMohammed Merah, il sospettato dell'uccisione di sette persone fuori da una scuola ebraica a Tolosa, in Francia, si inserisce nel modello di una risorsa di intelligence di al-Qaeda. Secondo la BBC, era nel mirino delle autorità francesi a causa dei viaggi che ha fatto in Afghanistan e nella "roccaforte militante" del Waziristan in Pakistan.

Più specificamente, Merah è stato gestito dal servizio di intelligence DCRI francese "per anni", secondo Claude Gueant, ministro degli Interni.

Merah, un cittadino francese di origine algerina, fu arrestato il 19 dicembre 2007, e fu condannato a tre anni di carcere per aver piazzato bombe nella provincia meridionale di Kandahar in Afghanistan.

Nel mese di aprile del 2011, gli Stati Uniti hanno ammesso l'esistenza di prigioni militari segrete in Afghanistan, dove i sospetti terroristi sono detenuti e interrogati senza accuse.

mercoledì 21 marzo 2012

KONY 2012: L’inganno per una nuova guerra in Africa!

Stragi e razzie con la scusa dell "Umanitarismo"

L'obiettivo è quello di distruggere il paese facendo cadere il governo centrale. In questo modo l'Occidente può andarci con dei mercenari e rubare tutte le risorse di quella nazione.

Fonte: Voci Dalla Strada 19 Marzo 2012

martedì 20 marzo 2012

Bambini abortiti fatti a pezzi e venduti a ricercatori in tutta l'America

Abortion-460x345Questo articolo è difficile da leggere e difficile da pubblicare. Riporta testimonianze che potrebbero, secondo il nostro parere, offendere la sensibilità di alcuni. Lasciamo a voi la decisione di continuare a leggere o di fare ricerche sull’argomento per vostro conto o di rinunciare a questa informazione che, comunque, riteniamo importante. Un altro tassello per comporre il mosaico dell’attuale declino morale

lunedì 19 marzo 2012

Ingannati! Derivati Italia fallimentari: non paghiamo per debito pubblico

Lo Stato ha pagato un debito con una banca americana, per contratti derivati sottoscritti 18 anni fa, con i soldi che noi italiani abbiamo versato credendo che venissero usati per il risanamento del debito pubblico.

Investire Oggi

morgan-stanley-280x167E’ la notizia bomba di questi giorni, eppure se ne parla dal 3 gennaio scorso, quando il Governo Monti pagò alla Morgan Stanley circa 2 miliardi e mezzo di euro.

Il Governo ha pagato questo suo debito, onorando la parola data, in un momento in cui l’Italia, questo ci è stato detto, aveva bisogno di essere ben vista dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

L’Italia 18 anni fa, nel 1994, aveva sottoscritto un contratto derivato con la Morgan Stanley, di cui quest’ultima ha chiesto la chiusura della posizione.

Un derivato è un contratto che si basa sul valore di mercato del bene a cui si riferisce, valore che può quindi diminuire o aumentare in base alle oscillazioni di mercato.

Vandana Shiva ai giovani italiani: occupate la terra così come occupate le piazze!

Terra Nuova

Un’intervista rilasciata da Vandana Shiva sul pericolo dell'alienazione delle terre pubbliche programmata dal governo Monti. I governi hanno fallito nel loro ruolo, la terra è l'unica salvezza, e va messa in mano a chi la coltiva

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L'accesso alla terra è sempre più difficile, perché la terra fa gola agli speculatori e ai palazzinari. Lo Stato italiano, per esigenze di cassa, ha pensato bene di mettere in vendita i terreni demaniali, non solo quelli su cui ha un effettivo diritto di proprietà, ma anche quelli su cui insistono i secolari diritti degli "usi civici". Ci stiamo letteralmente scavando il terreno da sotto i piedi, perché senza terra non c'è futuro. Sul portale di Navdanya International si è affrontato l'argomento con un intervista a Vandana Shiva, la nota scienziata ed attivista indiana, che insiste su un argomento: i governi hanno fallito il loro compito di rispondere ai bisogni della popolazione. La Terra è l'unico luogo dove tornare. Pubblichiamo per intero l'intervista:

"La terra sostiene la nostra vita sulla Terra, e la Terra non discrimina tra giovani e vecchi, ricchi e poveri, per lei tutti i figli sono uguali.

Obama: tra i presidenti più fedeli a Israele

Di Eleonora Vio
Nena-News

Le presidenziali americane si avvicinano e il presidente degli Stati Uniti non vuole farsi trovare impreparato. Obama stringe a sé il partner israeliano e accantona le tante promesse che hanno fatto di lui un’icona globale.

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Roma, 19 Marzo 2012, Nena News – Il primo presidente degli Stati Uniti di colore e dalla composita genealogia. Premio Nobel per la Pace, non tanto per i risultati ottenuti a pochi mesi dalla scalata al potere, ma per l’aura di cambiamento e rivoluzione insiti nella sua persona. Il portatore di un messaggio globale di pace e tolleranza in un momento dai pesanti squilibri tra comunità vissute come distanti e ostili.

Così Barack Obama era visto agli esordi della sua carriera da presidente. Il solo guardarlo e sentirlo parlare faceva sperare in un futuro migliore e in molti, in quanto vittime dirette o indirette della crisi economica o delle frazioni tra Est e Ovest tramutatisi in un testa-a-testa di natura religiosa, hanno sussurrato almeno una volta il catartico slogan “Yes, we can”.

domenica 18 marzo 2012

George Clooney chiede ai guerrafondai 'umanitari' di salvare il Sudan

Aaron Dykes
Prison Planet

Abbiamo a che fare con l'epoca della guerra in nome della pace. La Dottrina della Responsabilità di Proteggere (discussa di seguito) è un deliberato appello alla  guerra preventiva. Questo problema è stato attentamente creato dalle stesse persone maggiormente responsabili per la guerra in Libia, che ha contribuito a mettere al Qaeda al potere e ha portato ad un genocidio dei neri e alla pulizia etnica. E' ora che ci rendiamo conto dell'agenda nascosta dietro le crisi "umanitarie"  orchestrate ad arte.

Samantha Power, aiutante di Obama, ha sollecitato un'azione in Libia
I ribelli libici accusati di "pulizia etnica" Genocidio Nero
Libia: l'Occidente e al-Qaeda dalla stessa parte
Ron Paul ha detto che la no-fly zone sulla Libia è un 'atto di guerra'

L'attore George Clooney presta il suo volto celebre per mettere in luce la crisi in Sudan, aggiungendo un’altra copertura alle richieste "umanitarie" per un intervento in Africa, in coincidenza con l'esperimento sociale KONY 2012 per inviare le truppe in Uganda. Clooney ha appena finito di mettere in scena un arresto davanti all'ambasciata sudanese.

Guardando dietro questa propaganda strappalacrime, è estremamente significativo che il compagno di corsa di Clooney in questa missione sudanese è John Prendergast, che non è solo un "attivista per i diritti umani", come capo della ONG Enough Project, ma è anche un ex membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Dipartimento di Stato. E’ stato assistente dell'attuale ambasciatore alle Nazioni Unite Susan Rice, compagno di letto dell'attuale 'addetta ai diritti umani' del National Security Council  Samantha Power e membro dell' International Crisis Group, guidato da George Soros e Zbigniew Brzezinski.

sabato 17 marzo 2012

I globalisti staccano la spina a Kony 2012 con una fretta spettacolare

La devastazione dell'Africa procederà ancora come previsto

di Tony Cartalucci
Land Destroyer Report

Durante la scorsa settimana, mentre Invisible Children e i suoi sponsor aziendali eseguivano un disperato controllo del danno, hanno iniziato ad emergere e diffondersi i legami tra la presunta "associazione benefica"e il Dipartimento di Stato americano, lo speculatore di Wall Street George Soros e il suo Open Society Institute, e una miriade di fondazioni finanziate dalle corporazioni, con la stessa rapidità con cui il loro documentario Kony 2012 è diventato famoso.

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Foto: (
via Infowars) Una rappresentazione visiva dei veri sostenitori e ideatori di Invisible Children. Si libereranno volentieri del loro gruppo di facciata in nome dell'autoconservazione e ne usciranno in maniera pulita.

venerdì 16 marzo 2012

Un testimone: in Siria i responsabili delle atrocità sono gli oppositori armati

di Silvia Cattori
clarissa.it

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L’ingegnere di cui abbiamo raccolto la testimonianza viveva nella città di Homs fino a che, nel giugno 2011, terrorizzato dagli orrori commessi dagli estremisti sunniti nel suo quartiere, è fuggito dalla città con la famiglia per rifugiarsi presso i genitori in un villaggio vicino (*). Le sue affermazioni in questa intervista con Silvia Cattori contraddicono tutti i resoconti comparsi sui nostri principali media. Ci viene svelato come crimini efferati siano stati commessi dagli estremisti sunniti e non, come questi ultimi affermano, dall’esercito governativo.

La città di Homs, il quartiere di Baba Amro, sono stati oggetto di numerosi reportage di giornalisti entrati illegalmente in Siria, «nel cuore dell’esercito siriano libero» [1]. Vorremmo conoscere il vostro punto di vista su quanto è accaduto a Homs da un anno a questa parte.

Sono originario di Homs. Vivevo nel quartiere di Bab Sebaa. A metà aprile del 2011, gruppi di persone hanno cominciato a riunirsi pacificamente nel centro di Homs, sulla via Al-Kowatly, per chiedere riforme. Ben presto, però, la gente ha cominciato a sospettare di queste manifestazioni, c’era qualcosa di strano, di poco chiaro: taluni avevano comportamenti provocatori, estranei al sentire comune del nostro paese, ad esempio lanciavano slogan che incitavano alla Jihad. Molto rapidamente tutte le persone che conoscevo hanno smesso di manifestare, non si sentivano più a loro agio e concordi con questo genere di proteste del venerdì, all’uscita dalle moschee.

Il ministro dell’ambiente Clini vuole gli OGM!

Voci Dalla Strada

Clini apre agli OGM, la replica delle associazioni. “In Italia bisogna aprire una seria riflessione che deve coinvolgere la ricerca e la produzione agricola sul ruolo dell'ingegneria genetica e di alcune possibili applicazioni degli Ogm”. In un'intervista al Corriere della Sera, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini si dichiara favorevole ad un'apertura nei confronti degli organismi geneticamente modificati.

Secondo le dichiarazioni del ministro, senza l'ingegneria genetica l'Italia non avrebbe oggi alcuni dei suoi prodotti più tipici (tra cui il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la vite Nero D'Avola, la cipolla rossa di Tropea, il broccolo romanesco), “ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi”. La chiusura bipartisan dell'Italia in tema di OGM avrebbe ostacolato, a detta del ministro, la ricerca sull'ingegneria genetica applicata all'agricoltura, alla farmaceutica e al settore energetico.

MES: La nuova dittatura europea permanente

Se vuoi fare qualcosa per prevenire la dittatura del MES:
Continua a leggere...»

Joseph Stiglitz rivela i nomi della cupola finanziaria internazionale. Si chiama I.S.D.A. e la sede centrale è a Londra…..

di Sergio Di Cori Modigliani
Libero pensiero: la case degli italiani esuli in patria

isdaChi ha incontrato Mario Monti, a New York, quindici giorni fa, di talmente importante, da fare in modo che nessun giornalista, curioso, (e tantomeno bloggers indipendenti) potessero sostenere di averli visti insieme?

In teoria, la persona più importante che lui ha visto in Usa è stato Barack Obama. Dopotutto si tratta del comandante in capo del più potente esercito mai esistito.

Macché.

Se Monti è un semplice ragioniere, Obama è, diciamo così, un solidissimo direttore generale. Poi ci sono altri, nei piani alti.

Il nostro baldo premier sembra che abbia incontrato un piccoletto anonimo, un signore di Singapore, totalmente sconosciuto ai più. Il suo lavoro ufficiale consiste nell’insegnare all’università di Toronto “pianificazione dei sistemi di telecomunicazione avanzata” nella facoltà di ingegneria elettronica. E’ un grande esperto (considerato tra i primi cinque esperti al mondo) in “gestione delle risorse energetiche europee e sue applicazioni economiche”. Vabbè che è un professore pure lui, e tra professori si capiscono. Ma non basta per incontrarlo.

L’anonimo piccoletto di Singapore ha anche un’altra curiosa particolarità. Che a noi ci interessa. Eccome se ci interessa!!!!!

giovedì 15 marzo 2012

Oltre «Kony 2012». Cosa succede davvero in Uganda

di Daniele Scalea
Fonte: geopolitica-rivista.org

joseph_kony

Kony 2012 è il titolo di una campagna lanciata dall’organizzazione Invisible Children Inc., per ora incentrata sull’omonimo video, di cerca mezz’ora, che ha avuto una diffusione virale in Internet, portandosi in pochissimi giorni (è stato pubblicato solo il 5 marzo) a quasi 100 milioni di visualizzazioni. La campagna mira a sostenere l’arresto di Joseph Kony, guerrigliero ugandese accusato di “crimini contro l’umanità” dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja (ICC).

L’idea della campagna è quella di stimolare gli sforzi internazionali per l’arresto di Kony divulgando il caso il più possibile. Fin qui nulla d’originale. Interessante è che la Invisible Children Inc. cerchi di mobilitare dei volontari perché, da un lato, facciano lobbying su alcune decine di personaggi famosi (politici e personalità dello spettacolo) per convincerli ad essere testimonial della campagna, e dall’altra perché acquistino un kit completo di manifesti, braccialetti ed altro materiale propagandistico.

In tal senso, balza subito agli occhi una cosa. La storia di Kony è raccontata frettolosamente ed in maniera tranciante, come quella d’un uomo brutale, senza ideali né sostenitori, che rapisce bambini per farli combattere al suo servizio. La spiegazione del motivo per cui molta gente (che presumibilmente prima di vedere il video neppure avrebbe saputo collocare l’Uganda sulla mappa) dovrebbe mobilitarsi per la campagna occupa solo una parte relativamente breve del video. Gran parte di esso è invece dedicato a decantare le lodi del potenziale di Internet, della mobilitazione dal basso, e a mostrare immagini di giovani e fotogenici attivisti intenti a diffondere la causa e i suoi gadget, decorati da loghi e simboli graficamente molto curati. I messaggi e le immagini rievocano gli eventi e l’interpretazione – a mio giudizio forzata, come ho argomentato altrove – della “Primavera Araba” come rivolta del “popolo di Facebook e Twitter“. E quello delle cosiddette “rivolte colorate”, che la capillare e professionale rete di organizzazioni “non governative” statunitensi è stata in grado di orchestrare in diversi paesi nel corso degli ultimi anni (Serbia, Georgia, Ucraina).

I ministri banchieri delle Grandi Opere

Antonio Mazzeo blog

arton35180-66cd0Tagli draconiani a pensioni e stipendi, annunci di “massimo rigore” nella spesa pubblica, ma il nuovo governo non sembra intenzionato ad abbandonare il modello delle Grandi Opere di Berlusconi & soci. Il primo appuntamento del nuovo CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha autorizzato il finanziamento di 4,8 miliardi di euro per il rilancio dei cantieri di alcune delle più controverse infrastrutture programmate dai precedenti esecutivi. Tra esse spiccano il secondo lotto della linea ferroviaria ad alta velocità Genova-Tortona (il cosiddetto “Terzo valico”, 1,1 miliardi); la tratta Av Treviglio-Brescia (919 milioni); il Mose di Venezia (600 milioni). Opere che trasferiscono ancora una volta ingenti risorse pubbliche a favore della ristretta cricca di società di costruzioni e istituti bancari nazionali. Con gli immancabili conflitti d’interesse che però non sembrano turbare l’unanimismo pro-Monti di forze politiche e media.

“Quindici miliardi per le infrastrutture e lo sviluppo. È il nostro modo di essere banca”, recitava l’inserzione pubblicata qualche tempo fa nelle maggiori testate nazionali da Intesa Sanpaolo, il grande gruppo bancario di cui è stato amministratore delegato il neo-superministro dell’Economia, delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, nonché vicepresidente del consiglio di sorveglianza, la responsabile al Welfare Elsa Fornero. “Tanti progetti avviati anche grazie a BIIS, la banca del nostro Gruppo dedicata alle infrastrutture, l’innovazione e lo Sviluppo”, chiariva la manchette.

mercoledì 14 marzo 2012

TAV in Val di Susa, per trasportare cosa?

di Marco Cedolin
Il Corrosivo

attenti al tavNegli ultimi mesi i problemi relativi alla contestazione popolare contro la costruzione del TAV in Val di Susa sono tornati prepotentemente a riempire le prime pagine dei giornali, ma purtroppo larga parte degli italiani possiede solo informazioni parcellari intorno all'argomento ed è facile fare confusione.

Innanzitutto dove si trova questa Val di Susa, strapiena di black blok ed estremisti che odiano il progresso e vogliono l'isolamento dell'Italia intera?

La Valle di Susa si trova nella parte ovest del Piemonte, in provincia di Torino e le sue ultime propaggini si fondono senza soluzione di continuità con i paesi dell’hinterland occidentale del capoluogo piemontese.

Essa rappresenta un importante sbocco verso la Francia, alla quale è collegata attraverso l’autostrada A32 e la tratta Ferroviaria Internazionale Torino – Modane che negli ultimi 10 anni è stata oggetto di un pesante e costoso riammodernamento dell'infrastruttura.

Afghanistan: fallito attentato a Leon Panetta

di  Redazione Contropiano

panettaVolato in Afghanistan per cercare di riprendere la situazione sotto controllo dopo la strage di innocenti compiuta nei giorni scorsi da una banda di marines, il ministro della Difesa di Washington Leon Panetta è stato preso di mira da un attentato, fallito.

Dopo la strage di Kandahar in cui un gruppo di Marines ha assassinato 16 civili afghani, per lo più donne e bambini, i talebani alzano il tiro, legittimati da una ondata di sgomento e rabbia del popolo afghano contro gli incessanti e sempre più gravi crimini degli eserciti occupanti. Proprio per cercare di riprendere in mano la situazione nel paese occupato questa mattina il ministro della Difesa di Washington, Leon Panetta, aveva annunciato una visita a sorpresa nel paese. Ma è stato accolto nientemeno che da un attentato nella blindatissima base militare britannica di Camp Bastion, nella a provincia di Helmand.

Sprofondo Italia

di il Pasquino
Reset Italia

sprofondo

Quando si colpiscono le persone più deboli, quelle che non hanno voce, che non hanno la possibilità di ribellarsi…allora si è raggiunto il fondo…

Disabili che manifestano a Roma, ospedali psichiatrici al collasso.

La faccia nascosta di un paese che sta uccidendo i più deboli.

Solo rari servizi in televisione…pochi accenni, se non nessuno, sui quotidiani.

Persone, vite abbandonate.

Visi che forse non ricorderemo…sensibilità e valori che stiamo perdendo.

La spocchia di quei personaggi che occupano gli schermi…lo scherno e l’offesa nei confronti dei più deboli (…sfigati…), la rivendicazione vanagloriosa dei loro indegni e ingiusti guadagni, le urla a difesa dei loro inaccettabili e illegali privilegi.

Siamo al fondo…dopo che già da tempo scavavamo…

martedì 13 marzo 2012

Sopravvivenza dei non adatti

Informare per Resistere

Nota di IxR: Ringraziamo David Carli per la traduzione

flyvbjerg-tablesHo tradotto questa parte di saggio, suggerita da Informarexresistere, poichè è una buona lettura per tutto ciò che riguarda il mondo della gestione delle grandi opere. Mai come oggi è indicato prendere una posizione riguardo a ciò che accade attorno a noi, e spero tramite il mio piccolo sforzo sempre più persone possano documentarsi ed iniziare a parlare di ciò che ci circonda.

P.S. Trattando di argomenti economici e/o comunque molto specifici, ci sono alcuni passaggi abbastanza difficili, dove possibile ho cercato di mantenere una traduzione il più vicino possibile all’originale, in altre occasioni sono stato costretto a rielaborare i concetti in un italiano quantomeno accettabile. In ogni caso l’obbiettivo è stato mantenere i concetti originaririgorosamente inalterati.

David Carli

Oxford Review of Economic Policy, Volume 25, Number 3, 2009, pp.344–367

Sopravvivenza dei non adatti: perché vengono costruite le peggiori infrastrutture e ciò che possiamo fare al riguardo

- Bent Flyvbjerg* -

L’articolo descrive prima le caratteristiche dei grandi progetti infrastrutturali, in secondo luogo, documenta un argomento molto trascurato in economia: che le stime antecedenti ai lavori, di costi e benefici, sono spesso molto diverse da quelle a posteriori.

Per i grandi progetti infrastrutturali le conseguenze sono superamenti dei costi, carenze di benefici, e la sottovalutazione sistematica dei rischi. In terzo luogo, le implicazioni per l’analisi dei costi-benefici per i grandi progetti infrastrutturali, rendono tali analisi non attendibili. In quarto luogo, l’articolo svela le cause di questo stato di cose in termini di incentivi per versi che incoraggiano i promotori a sottostimare i costi e a sovrastimare i benefici dei progetti che generano profitto. Mai progetti che sono fatti per stimare meglio i costi in fase di stesura, sono i progetti che considerano il possibile sforamento dei costi e carenze di benefici.

L’articolo descrive questa situazione come ‘sopravvivenza dei non adatti’. In quinto luogo, l’articolo si propone di spiegare come il problema può essere risolto, al fine di arrivare a progetti più efficienti e più democratici, evitando gli scandali che spesso accompagnano gli investimenti infrastrutturali. Infine, l’articolo individua le tendenze attuali nello sviluppo di grandi infrastrutture. Si sostiene che un rapidoaumento degli incentivi alla spesa, in combinazione con maggiori investimenti nelle economie emergenti, combinata con una maggiore spesa per le tecnologie informatiche stiano catapultando gli investimenti nelle infrastrutture dalla padella nella brace.

Parole chiave:infrastrutture, il superamento dei costi, carenze di beneficenza, analisi costi-benefici, distorsione ottimismo, problemi di agenzia, classe di riferimento previsione classificazione JEL:H43 e H54, R42

I. Introduzione

A metà del 2008, The Economist ha dichiarato che la spesa corrente per le infrastrutture è stato’il più grande boom di investimenti nella storia’ (The Economist, 7 giugno 2008, p. 80). La spesaè stata la più grande, in percentuale al PIL mondiale, come mai prima. Quando la crisi fiscale siè aggravata ed è diventata globale, durante l’autunno inverno del 2008-9, questo avrebbe potutoarrestare il boom delle infrastrutture, a causa di banche e fondi di capitale che hannoradicalmente ridotto il loro credito. Ma sembra essere accaduto l’opposto.

*Business School, University of Oxford, e-mail: bent.flyvbjerg @ sbs.ox.ac.uk parte della ricerca di questo lavoro è statoeseguito mentre l’autore era professore alla Università di Aalborg, Danimarca e la Delft University of Technology, Paesi Bassi . doi: 10.1093/oxrep/grp024 C L’Autore 2009. Pubblicato dalla Oxford University Press. Per le autorizzazioni di inviare una e-mail: journals.permissions @ oxfordjournals.org

continua qui : http://www.scribd.com/doc/84347041/Sopravvivenza-dei-non-adatti

link al documento originale:
http://www.scribd.com/doc/80225125/Survival-of-the-un%EF%AC%81ttest-why-the-worst-infrastructure-gets-built%E2%80%94and-what-we-can-do-about-it

Tratto da: Sopravvivenza dei non adatti | Informare per Resistere 11 Marzo 2011

Quante “belle persone” dietro Kony 2012

konyAnna Moffa
Sapevo da tempo dell’affiliazione onoraria di George Clooney al CFR e avevo letto le numerose critiche mosse ad Angeline Jolie, a causa di certe sue “adozioni” di bambini africani, accompagnate da notevoli esborsi di denaro. Ormai, tutti conosciamo le false opere benefiche di Bill Gates che incoraggia le vaccinazioni, la geoingegneria,la biopirateria e tante altre manipolazioni, ai danni degli uomini e di tutta la natura.

Mi chiedo: ma se davvero il CFR ha bisogno di simili personaggi per portare a segno i suoi piani, qual’è il reale stato mentale di questa elite che ci sta rendendo schiavi? Ha un senso tutto questo?

In un articolo su prisonplanet.com dal titolo “Scoperta la truffa di Kony 2012”, Kurt Nimmo scrive :

Kony 2012 della ONG Invisible Children, un documentario sul presunto signore della guerra africano Joseph Kony, è diventato virale su YouTube la settimana scorsa.

"Con i suoi falsi valori di produzione Hollywoodiana, il film è stato un successo virale quasi immediato, dominando Twitter in tutto il mondo e con uno dei decolli più veloci mai avuti su You Tube," hanno scritto  Polly Curtis e Tom McCarthy sul Guardian Giovedi. "L'hashtag # stopkony ha avuto centinaia di migliaia di tweet, e milioni di persone ora sanno qualcosa dell'Uganda e ciò che sta accadendo lì ai bambini. Il sostegno alla campagna per porre fine al conflitto nel paese entro l'anno, si sta diffondendo."

Un gruppo di celebrità e politici si sono schierati a favore del film per sostenere la sua richiesta di rintracciare Joseph Kony del Lord’s Resistance Army (LRC) e iscriverlo nel registro degli indagati presso la Corte penale internazionale delle Nazioni Unite, per lo sfruttamento dei bambini nella sua guerra in Uganda. Lady GaGa, Bill Gates, George Clooney, Bill Clinton, Sean "Puff Daddy" Combs, Harry Reid, Angeline Jolie e altri notabili presunti "liberali" sono dietro al piano  Invisible Children che si prefigge di fermare  Kony entro la fine del 2012. Il film è stato pubblicato su Twitter da artisti del calibro di Rihanna, Justin Bieber, Oprah Winfrey, e Ryan Seacrest.

lunedì 12 marzo 2012

Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!

“Quinto potere” è un film del 1976, diretto da Sidney Lumet. E’ un film feroce e spietato contro le manipolazioni dei media che, ora come allora, pensano ad intrattenere più che ad informare, mentre il mondo fa finta di niente e continua a correre verso il baratro.

E’ un film in cui possiamo ritrovare tutta la crisi morale dei nostri tempi, alla quale la maggior parte delle persone risponde in un solo modo: facendo finta che non esista.

Non è cambiato niente

Fonte: Youtube

domenica 11 marzo 2012

Terzo giorno di bombardamenti israeliani contro Gaza: 17 morti, tra cui un bambino, e 32 feriti

Agenzia Stampa Infopal

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Foto da Palinfo.com

 Gaza – InfoPal. Domenica 11 marzo. E’ di 17 morti e 32 feriti il bilancio di tre giorni di bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza.

Secondo quanto ci riferisce il nostro corrispondente da Gaza, questa mattina, un attacco aereo israeliano contro il quartiere az-Zaytun, ha ucciso un combattente della resistenza, Ahmed Dib Salim, di 23 anni. Il corpo, a brandelli, è stato portato all’ospedale ash-Shifa, nella città di Gaza.

Anche un bambino di 13 anni è tra le vittime della furia criminale israeliana, abbattutasi questa mattina contro il campo di Jabaliya, nel nord della Striscia

La Camusso sposa la "banda del buco"

di Marco Cedolin
Il Corrosivo

Cgil

Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio riguardante le posizioni della CGIL in merito alla costruzione del TAV in Val di Susa, tali dubbi sono stati prontamente fugati dalle perentorie dichiarazioni esperite stamani dal segretario dello storico sindacato di sinistra Susanna Camusso,  nel corso di un’intervista, comparsa sul Corriere della Sera.

La Camusso non ha fatto altro che ribadire l’adesione alla "banda del buco" già espressa dalla CGIL in sede di congresso, giustificando tale decisione in modo lapidario, con la motivazione che il paese avrebbe un disperato bisogno d’investimenti.

In tutta evidenza il “bisogno” che attanaglia la Camusso,  risulta talmente disperato da giustificare praticamente qualsiasi “crimine” morale e materiale sia legato all’investimento stesso……

La guerra dimenticata (GAZA)

bezzifer.over-blog.it

gaza massacre

«Non possiamo aspettare oltre», spiegava qualche giorno fa alla Casa Bianca il premier israeliano Netanyahu, giunto a Washington per strappare a Barack Obama il via libera ad un attacco aereo contro le centrali nucleari iraniane.

E invece gli F-16 e i droni israeliani sono decollati verso Gaza, per colpire in modo ancora più devastante obiettivi che già prendono di mira a giorni alterni, spesso senza neppure la motivazione dei lanci di razzi palestinesi. Fanno il «loro dovere» i piloti israeliani e, intanto, si addestrano per missioni più audaci, sulla rotta di Tehran.

I comandanti militari da parte loro si compiacciono per «la precisione» dei lanci di missili e bombe su Gaza. Poco importa se ogni tanto ci scappa il «danno collaterale», qualche civile innocente ucciso. Ormai chi si ricorda più dei pescatori palestinesi cacciati indietro dalle motovedette israeliane che entrano ed escono dalle acque di Gaza? Chi si cura delle migliaia di contadini della Striscia che non possono coltivare i campi all'interno della «zona cuscinetto» imposta da Israele?

sabato 10 marzo 2012

Il Nocciolo della Questione Greca-Chi Guadagna e Chi Perde

Di FunnyKing
Rischio Calcolato

collusionPubblico con piacere la traduzione di un articolo apparso sul grande e storico sito del The Daily Reckoning. Gira che ti rigira il problema di tutto quanto è sempre e solo uno: quella collusione che aveva trovato nella riserva frazionaria e nel denaro “fiat” la pietra filosofale, si rinnova sul caso greco e punta adesso a toglierci tutto quanto ci è rimasto.

articolo originale tratto da USEMLAB

Oggi parleremo nuovamente di un argomento dibattuto fino alla nausea: la crisi Greca. Se riuscirete a sopportare la lettura di questo ultimo articolo potreste finalmente capire una volta per tutte il nocciolo della questione, che in fondo è molto semplice: tutto ciò su cui si discute da mesi ha poco e nulla a che vedere con il debito greco in quanto tale. La questione riguarda invece la sopravvivenza di un sistema corrotto basato sul debito e su un potere statale che non conosce più limiti.

Riflettiamo sul seguente punto: non è strano che tutta l’Europa venga messa in ginocchio da un paese tanto minuscolo e insignificante come la Grecia? Il PIL greco è appena il 2,4% del PIL europeo. In termini economici, la Grecia non ha alcuna rilevanza. La mancanza di crescita o di competitività economica della Grecia non può essere un fattore in grado di distruggere l’esperimento della moneta unica. Eppure, la Grecia evidentemente un peso ce l’ha, altrimenti i mercati finanziari europei non avrebbero festeggiato nuovamente anche l’ultimo salvataggio da 130 miliardi.

Pioggia di missili su Gaza, 15 palestinesi uccisi

di  Redazione Contropiano

Non si fermano i raid e i bombardamenti israeliani cominciati ieri sulla Striscia di Gaza, finora 15 i palestinesi uccisi e decine quelli feriti. I palestinesi rispondono con gli inefficaci razzi Qassam.

Non cessa la pioggia di fuoco israeliano sul territorio della Striscia di Gaza, preso di mira da ieri con lanci continui di missili e raid 'mirati' contro esponenti della resistenza palestinese.   Dopo i 12 uccisi di ieri, oggi è toccato ad altri tre palestinesi. I feriti sono circa trenta mentre gli ospedali della Striscia sono al collasso.

L'ultima vittima è un uomo che viaggiava a bordo di una motocicletta nella Striscia di Gaza è stato centrato e ucciso da un velivolo israeliano oggi pomeriggio. Qualche ora prima un altro missile aveva colpito e ucciso due persone che viaggiavano anche in questo caso su una moto.

Le truppe di occupazione israeliane hanno aperto addirittura il fuoco contro alcune decine di ragazzi che, durante il funerale di un attivista ucciso, si erano  avvicinati al confine per lanciare sassi alle postazioni militari. 

Agenzie di “rating”: il monopolio delle “tre sorelle” USA

Rivista.Indipendenza

ratingLa notizia è di poche ore fa. L’Italia potrebbe tornare nella categoria A dei “rating” di Standard & Poor’s. Quest’agenzia di “rating” (“valutazione”) statunitense precisa che dipenderà dal buon esito (o meno) delle riforme attualmente in atto del governo euroatlantico guidato da Monti. Quello delle agenzie di “rating” è uno dei canali in cui fattivamente si esplicano l’ingerenza sfacciata, il fattivo direzionamento, la complessiva dipendenza politica, quindi economica e finanziaria, che subisce e soffre (anche) il nostro paese.

I declassamenti e le promozioni di dette agenzie risultano infatti funzionali ad una prospettiva strategica di dominio, non riducibile a motivazioni esclusive di interesse speculativo.

Le agenzie di rating, nate agli inizi del Novecento negli Stati Uniti, analizzano la solidità finanziaria di soggetti quali Stati, Enti territoriali e pubblici, imprese, banche, assicurazioni. Le principali agenzie sono tutte statunitensi: Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Il rating, che valuta l’entità del rischio di credito, si divide in due principali categorie: il rischio commerciale ed il rischio paese, ma non misura altri tipi di rischi quale quello di tasso o di cambio, ecc. La valutazione della capacità del debitore di far fronte al rimborso del proprio debito finanziario viene fornita ricorrendo ad una scala alfabetica, che va da un valore massimo ad uno minimo.

Valsusa radioattiva: uranio nei monti della Torino-Lione

Libre

«Confermo: la montagna sotto cui si scaverebbe il tunnel della Torino-Lione è radioattiva». Il professor Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare e docente del Politecnico di Torino, ha condotto l’ennesimo test il 5 marzo: munito di rilevatore, insieme a un gruppo di volontari accompagnati dalla troupe video del “Corriere della Sera” ha ispezionato l’imbocco delle vecchie miniere di uranio aperte dagli anni ’60 sui monti che sovrastano l’attuale sito tra Chiomonte e Giaglione, occupato e recintato in vista del futuro cantiere Tav. Risultato allarmante: la radioattività misurata è anomala e diventa 20 volte superiore alla normale soglia di sicurezza man mano che ci si avvicina ai siti uraniferi affioranti in superficie. E se il futuro tunnel tagliasse il profondità la vena di uranio che “dorme” nelle viscere del massiccio dell’Ambin, fra Italia e Francia?

L’ex miniera di uranio tra Giaglione e Venaus nella quale si è inoltrato Zucchetti coi cine-operatori del “Corriere”, insieme ad ambientalisti come il uranio-1-Massimo-Zucchettigeologo Boris Bellone, dista pochissimi chilometri dalla Maddalena di Chiomonte, il “fortino” militarizzato dalla polizia in attesa dei lavori di scavo del contestatissimo “cunicolo esplorativo” destinato a incrociare il futuro “tunnel di base” del traforo ferroviario italo-francese, con imbocco alle porte di Susa. Zucchetti e il suo team erano dotati di tre rilevatori di radiazioni, tarati al Politecnico torinese. «A Susa, normale fondo naturale: 400 colpi/secondo», scrive Zucchetti nel suo report, pubblicato dal sito “NoTav.info”. Seconda rilevazione a Giaglione, sulla statale 25 del Moncenisio: 550 colpi al secondo. Spiegazione: si innalza il fondo di radioattività a causa delle presenza diffusa di uranio nella zona. Poco più avanti, ancora all’aria aperta, davanti all’ingresso della miniera, il contatore registra 1.500 colpi al secondo: il triplo del normale livello naturale. Quindi, il rilevatore “impazzisce” appena ci si inoltra nell’ex miniera: 7.000 colpi al secondo, cioè venti volte la radioattività naturale.

Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilità (MES) contro i popoli di Europa

Damien Millet - Éric Toussaint - François Sana
Tradotto da 
Curzio Bettio

In reazione alla crisi greca e di fronte al rischio rappresentato dal contagio delle crisi del debito sovrano, gli Stati membri dell’Eurozona, invece di aggredire il problema alle sue radici, nel maggio 2010 hanno istituito con grande urgenza il Fondo europeo di stabilità finanziaria(FESF).

Costituito in Lussemburgo, questo Fondo temporaneo (era previsto che doveva vedere la sua fine nel luglio 2013) [1], è stato concepito per rassicurare i mercati finanziari.

Il Fondo ha come obiettivo quello di assicurare la stabilità finanziaria dell’Eurozona, fornendo l’aiuto di urgenza a quei paesi della zona euro in preda a difficoltà finanziarie.

In buona sostanza, il FESF può fornire capitali freschi ai paesi che si rivolgono al Fondo per ottenere aiuto. Inoltre, ha la possibilità di acquistare i nuovi titoli del debito pubblico emessi sul mercato primario, a condizione che il paese in oggetto metta in opera un programma di austerità molto rigoroso e severo, che fa ricordare il sapore amaro della “salsa Fondo Monetario Internazionale” servita ai paesi del terzo mondo dopo gli anni ’80. [2]

venerdì 9 marzo 2012

"Per la Ue si sta preparando una terapia-shock"

Il megafono quotidiano

Intervista a Eric Toussaint, promotore del Cadt e della campagna per l'audit sul debito: "In Europa si sta replicando la politica economica imposta dal Fmi in America latina negli anni 80 e 90"

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Carlos Alonso Bedoya

La Primera

Eric Toussaint, laureato in scienze politiche e presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM), è membro della Commissione di Audit integrale del credito pubblico dell’Ecuador (CAIC) le cui conclusioni hanno portato alla sospensione del pagamento di una parte del debito ecuadoriano. Secondo lui, la Grecia deve sospendere il pagamento del debito e deve ribellarsi contro la Troika composta dalla Banca Centrale Europea, il FMI e la Commissione Europea, perché in caso contrario affonderebbe in una recessione permanente.

Come descriverebbe lei il momento che attraversano alcuni Paesi dell’Unione Europea come la Grecia che hanno enormi debiti pubblici?

Si può paragonare la loro situazione con quella dell’America Latina durante la seconda metà degli anni ’80.