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venerdì 27 aprile 2012

Monti: tasse e tagli di spesa, la crescita può attendere

monti1
L’ex consulente di Goldman Sachs, respinge l’idea di investimenti pubblici finanziati in disavanzo per rilanciare l’economia

di Filippo Ghira
rinascita.eu

Per Mario Monti, in questa fase si deve pensare più al rigore dei conti che alla crescita economica. La seconda ancora non si vede ma con il rigore (i tagli alla spesa pubblica e un uragano di tasse) e con le riforme strutturali (le pensioni e il lavoro) gli effetti dovrebbe incominciare a farsi sentire nel 2013. Questa la linea del governo tecnico che l’ex consulente di Goldman Sachs intende perseguire nonostante la crescente povertà dei cittadini italiani e una recessione che non ha precedenti. Tutte le riforme strutturali e le misure di consolidamento fiscale, ha ammesso, sono deflazionistiche, non portano automaticamente la crescita e questo significa che se non c'è domanda per i prodotti la crescita non si materializza. Come se non lo sapessimo.