martedì 28 settembre 2010

'Fabbricare il Dissenso': il Movimento anti-globalizzazione è finanziato dalle elites corporative

Il Movimento popolare è stato dirottato
di Michel Chossudovsky
globalresearch.ca



"Tutto quello che la Fondazione
[Ford] ha fatto potrebbe essere considerato come "rendere il mondo sicuro per il capitalismo, ridurre le tensioni sociali, contribuire a confortare gli afflitti, fornire valvole di sicurezza per la rabbia, e migliorare il funzionamento del governo (McGeorge Bundy, Consigliere per la sicurezza nazionale di John F. Kennedy e Lyndon Johnson (1961-1966), Presidente della Fondazione Ford, (1966-1979))

"Fornendo il finanziamento e il quadro politico a molte persone interessate e devote che lavorano all'interno del settore non profit, la classe dirigente è in grado di cooptare la leadership delle Comunità di base ed è in grado di rendere il finanziamento, la contabilità e le componenti di valutazione del lavoro così lunghi ed onerosi che il lavoro di giustizia sociale è praticamente impossibile, in queste condizioni"
(Paul Kivel, questa si chiama democrazia, chi beneficia, chi paga e chi decide veramente, 2004, p. 122)

"Sotto il nuovo ordine mondiale, il rituale di invitare i leaders della"società civile"nei circoli ristretti del potere--reprimendo simultaneamente  la truppa--serve a diverse funzioni importanti. In primo luogo, si dice al mondo che i critici della globalizzazione "devono fare concessioni" per guadagnarsi il diritto di mescolarsi. In secondo luogo, essa trasmette l'illusione che mentre l'élite mondiale dovrebbe--sotto quella che viene chiamata eufemisticamente democrazia--essere oggetto di critiche, essa tuttavia domina legittimamente. E in terzo luogo, si dice che "non vi è alcuna alternativa" alla globalizzazione: un cambiamento radicale non è possibile e tutto quello che possiamo sperare è di impegnarci con questi governanti in un inefficace "dare e avere".

Mentre i "globalizzatori" possono adottare alcune frasi progressiste per dimostrare che hanno buone intenzioni, i loro obiettivi fondamentali non vengono sfidati. E quello che "mescolare la società civile" ottiene è di rafforzare  l'establishement corporativo indebolendo e dividendo contemporaneamente il movimento di protesta. Una comprensione di questo processo di cooptazione è importante, perché decine di migliaia di giovani di principio a Seattle, Praga e  Quebec City [1999-2001] sono coinvolti nelle proteste No-Global perché rifiutano il principio che il denaro è tutto, rifiutano l'impoverimento di milioni di persone e la distruzione della fragile Terra in nome dell'arricchmento di pochi.

Queste truppe ed anche alcuni dei loro leaders, meritano un plauso. Ma abbiamo bisogno di andare oltre. Abbiamo bisogno di contestare il diritto dei "globalizzatori" di fare le regole. Ciò richiede il ripensamento della strategia di protesta. Ci possiamo spostare su un piano superiore, avviando movimenti di massa nei nostri rispettivi paesi, movimenti che portano il messaggio di ciò che la globalizzazione sta facendo, alla gente comune? Perché questa è la forza che deve essere mobilitata per sfidare coloro che saccheggiano il mondo". (Michel Chossudovsky, il muro di Quebec Aprile 2001)

L'espressione "fabbricare il consenso" inizialmente è stata coniata da Edward S Herman e Noam Chomsky.

"Fabbricare il consenso" descrive un modello di propaganda utilizzato dai media corporativi per influenzare l'opinione pubblica e "inculcare negli individui valori e convinzioni...":  

i mass media servono come sistema per comunicare messaggi e simboli alla popolazione generale. La loro funzione è divertire, informare ed intrattenere per inculcare negli individui valori, credenze e codici di comportamento che li integreranno nelle strutture istituzionali della società più ampia. In un mondo di ricchezza concentrata e grandi conflitti d'interesse di classe, svolgere questo ruolo richiede una propaganda sistematica. ( Fabbricare il consenso di Edward s. Herman e Noam Chomsky ) 

"Fabbricare il consenso" implica la manipolazione e la formazioe dell'opinione pubblica. Stabilisce la conformità e l'accettazione dell'autorità e della gerarchia sociale. Si propone di ottenere la conformità ad un ordine sociale stabilito. 'Fabbricare il consenso' descrive la sottomissione della pubblica opinione alla narrativa dei media mainstream, alle sue menzogne e invenzioni.

"Fabbricare il dissenso"
In questo articolo, ci concentriamo su un concetto correlato, ossia il processo di "fabbricazione del dissenso" (anziché "consenso"), che svolge un ruolo determinante nel servire gli interessi della classe dirigente.

Sotto il capitalismo contemporaneo, deve prevalere l'illusione della democrazia. È nell'interesse delle elites corporative  accettare il dissenso e la protesta come una caratteristica del sistema poiché essi non minacciano l'ordine sociale stabilito. Lo scopo non è reprimere il dissenso, ma, al contrario, formare e plasmare il movimento di protesta, impostare i limiti esterni del dissenso.

Per mantenere la loro legittimità, le  élites economiche prediligono forme limitate e controllate di opposizione, al fine di prevenire lo sviluppo di forme radicali di protesta, che potrebbero scuotere le fondamenta e le istituzioni del capitalismo globale. In altre parole, la "fabbricazione del dissenso" agisce come una "valvola di sicurezza", che protegge e sostiene il nuovo ordine mondiale.

Per essere efficace, tuttavia, il processo di "fabbricazione del dissenso" deve essere attentamente regolamentato e controllato da coloro che sono oggetto del movimento di protesta.

"Finanziamento del dissenso"

Come viene realizzato il processo di  fabbricazione del dissenso?

Essenzialmente con il "finanziamento del dissenso", vale a dire convogliare risorse finanziarie da coloro che sono oggetto del movimento di protesta a coloro che sono coinvolti nell'organizzazione del movimento di protesta.

La cooptazione non si limita a comprare i favori dei politici. Le élites economiche--che controllano le principali Fondazioni--sovrintendono anche al finanziamento delle numerose ONG e organizzazioni della società civile, che storicamente sono state coinvolte nel movimento di protesta contro l'ordine economico e sociale stabilito. I programmi di molte ONG e i movimenti delle persone dipendono pesantemente da agenzie di finanziamento sia pubbliche che private comprese la Ford, la fondazione Rockefeller, le fondazioni McCarthy, tra gli altri.

Il movimento No-Global si oppone a Wall Street e ai giganti del petrolio del Texas controllati dal Rockefeller, et al. Tuttavia le fondazioni e gli istituti di beneficenza  di Rockefeller et al finanzieranno generosamente le reti progressiste anticapitaliste, nonché gli ambientalisti (che si oppongono a Big Oil) al fine di, in definitiva, sorvegliare e regolare le loro varie attività.

I meccanismi di "fabbricazione del dissenso" richiedono un ambiente manipolativo, un processo di braccio id ferro  e sottile cooptazione di individui all'interno delle organizzazioni progressiste, comprese le coalizioni anti-guerra, ambientalisti e il movimento No-Global.

Considerando che i media mainstream "fabbricano il consenso", la complessa rete di ONG (inclusi i segmenti dei media alternativi) viene utilizzata dalle élites corporative per forgiare e manipolare il movimento di protesta.

In seguito alla deregolamentazione del sistema finanziario globale negli anni '90 e al rapido arricchimento dell'istituzione finanziaria, i  finanziamenti attraverso le fondazioni e le associazioni di beneficenza salirono alle stelle. Per un'amara ironia, parte dei fraudolenti proventi finanziari di Wall Street negli ultimi anni sono stati riciclati tramite le fondazioni e associazioni di beneficenza delle elites, esenti da tasse. Questi proventi finanziari imprevisti non sono stati utilizzati solo per comprare i politici, sono stati distribuiti ad ONG, istituti di ricerca, centri comunitari, gruppi ecclesiastici, ambientalisti, media alternativi, gruppi per i diritti umani, ecc. La "fabbricazione del dissenso" vale anche per la "sinistra" e per i "media corporativi progressisti" finanziati dalle ONG o direttamente dalle fondazioni.

L'obiettivo interno è la "fabbricazione del dissenso" e stabilire i limiti di un'opposizione "politicamente corretta". A loro volta, molte ONG infiltrate da informatori spesso agiscono per conto di agenzie di intelligence occidentali. Inoltre, un segmento sempre più grande dei media alternativi progressisti su internet è diventato dipendente dai finanziamenti delle fondazioni e degli enti di beneficenza corporativi.

Attivismo a pezzi e bocconi

L'obiettivo delle élites corporative è quello di frammentare il movimento popolare in un vasto mosaico "fai da te". Guerra e globalizzazione non sono più la prima linea dell'attivismo della società civile. L'attivismo tende ad essere fatto a spizzichi. Non c'è nessun movimento anti-guerra No-Global integrato. La crisi economica non viene vista in rapporto alla guerra condotta dagli Stati Uniti.

Il Dissenso è stato diviso in compartimenti. I movimenti di protesta "orientati alla questione" separati (ad es. ambiente, No-Global, pace, diritti delle donne, cambiamento climatico) sono incoraggiati e generosamente finanziati al contrario di un movimento di massa coeso. Questo mosaico era già diffuso ai vertici dell'opposizione al G7 e ai vertici dei movimenti popolari degli anni '90.

Il movimento Anti-Globalizzazione

Il contro-vertice di Seattle del 1999 è stato immancabilmente accolto come un trionfo per il movimento No-Global: "una coalizione storica di attivisti alla chiusura del Vertice dell'organizzazione mondiale del commercio a Seattle, la scintilla che accende un movimento globale anti-corporazioni." (Vedere Naomi Klein, Copenaghen: Seattle cresce, The Nation , 13 Novembre 2009).

Seattle è stato infatti un importante crocevia nella storia del movimento di massa. Oltre 50.000 persone provenienti da diversi ambienti, organizzazioni della società civile, dei diritti umani, sindacati, ambientalisti si erano ritrovati insieme  per uno scopo comune. Il loro obiettivo era di smantellare forzatamente l'agenda neoliberale, compresa la sua base istituzionale.

Ma anche Seattle ha segnato un'importante inversione. Con il montare del dissenso da tutti i settori della società, il Vertice ufficiale  del WTO aveva disperatamente bisogno della simbolica partecipazione dei leaders della società civile "all'interno", per dare l'impressione di essere "democratico" all'esterno.

Mentre migliaia di persone convergevano su Seattle, quanto accaduto dietro le quinte è stata una vittoria de facto del neoliberalismo. Una manciata di organizzazioni della società civile, formalmente contrarie al WTO aveva contribuito a legittimare l'architettura commerciale globale del WTO. Invece di rimettere in discussione il WTO come un un organismo intergovernativo illegale, hanno aderito ad un dialogo pre-summit con il WTO ed i governi occidentali. "Le ONG accreditate partecipanti furono invitate a mescolarsi in un ambiente amichevole con gli ambasciatori, i ministri del commercio e i magnati di Wall Street a parecchi degli eventi ufficiali tra cui numerosi ricevimenti e cocktail party". (Michel Chossudovsky, Seattle e oltre: disarmare il nuovo ordine mondiale, Covert Action Quarterly, novembre 1999, vedere Dieci anni fa: "Fabbricare il Dissenso" a Seattle ).

L'ordine del giorno nascosto era quello di indebolire e dividere il movimento di protesta e orientare il movimento No-Global verso aree che non avrebbero minacciato direttamente  gli interessi dell'establishement corporativo.

Finanziate da fondazioni private (tra cui Ford, Rockefeller, Rockefeller Brothers, Charles Stewart Mott, la Fondazione per l'Ecologia profonda), queste organizzazioni della società civile "accreditate" si sono collocate come gruppi di pressione, che formalmente agiscono a nome del movimento popolare. Guidate da attivisti impegnati ed illustri avevano le mani  legate. In definitiva hanno contribuito (involontariamente) ad indebolire il movimento No-Global, accettando la legittimità di ciò che era essenzialmente un'organizzazione illegale. (Accordo del 1994 al Vertice di Marrakech che ha portato alla creazione del WTO il 1 gennaio 1995). (Ibid.)

I leaders delle ONG erano pienamente consapevoli da dove proveniva il denaro. Tuttavia nella comunità delle ONG degli Stati Uniti e dell'Europa, le fondazioni e gli enti di beneficenza vengono considerati organismi  filantropici indipendenti, separati dalle corporazioni; vale a dire la Fondazione Rockefeller Brothers, per esempio, è considerata come separata e  distinta dall'Impero di banche e compagnie petrolifere della famiglia Rockefeller.

Stipendi e spese di funzionamento dipendenti dalle fondazioni private, è diventata una routine accettata: in una logica contorta, la battaglia contro il capitalismo corporativo doveva essere combattuto utilizzando i fondi delle fondazioni esenti da imposte sulla proprietà del capitalismo corporativo.

Le ONG sono state intrappolate in una camicia di forza; la loro stessa esistenza dipendeva dalle fondazioni. Le loro attività sono state attentamente monitorate. In una logica contorta, la natura stessa dell'attivismo anticapitalista era controllata indirettamente dai capitalisti attraverso le loro fondazioni indipendenti.

"Cani da guardia  progressisti"

In questa saga in continua evoluzione, le élites corporative i cui interessi sono debitamente serviti dal FMI, dalla Banca mondiale e dal WTO, finanzieranno prontamente (attraverso le loro diverse fondazioni e associazioni di beneficenza) le organizzazioni che sono in prima linea nel movimento di protesta contro il WTO e le istituzioni finanziarie internazionali con sede a Washington.

Supportati dal  denaro della Fondazione, vari "cani da guardia" furono istituiti dalle ONG per monitorare l'attuazione delle politiche neoliberiste, senza tuttavia aver sollevato la questione più ampia di come i gemelli Bretton-Woods e il WTO, attraverso le loro politiche, avevano contribuito all'impoverimento di milioni di persone.

La Rete per la Revisione Partecipativa dell'Adeguamento Strutturale(Structural Adjustment Participatory Review Network =SAPRIN) è stata fondata da Development Gap, una ONG fondata dall'USAID e dalla Banca mondiale, con sede a Washington DC.

Ampiamente documentata, l'imposizione del Programma di Adeguamento Strutturale del Fondo Monetario Internazionale-Banca Mondiale (SAP) per i paesi in via di sviluppo costituisce una palese forma di ingerenza negli affari interni di Stati sovrani a nome delle  istituzioni creditrici.

Invece di rimettere in discussione la legittimità della  "cura economica mortale" della Banca mondiale-FMI, il nucleo dell'organizzazione della SAPRIN ha cercato di stabilire un ruolo partecipativo per le ONG, che operano con i guanti nei confronti dell'USAID e della Banca mondiale. L'obiettivo era quello di dare un "volto umano" all'agenda politica neoliberale, anziché respingere apertamente la politica di FMI-BM:

"SAPRIN è la rete globale della società civile he ha preso il suo nome dalla Structural Adjustment Participatory Review Network (SAPRI), avviata dalla Banca mondiale e dal suo Presidente, Jim Wolfensohn, nel 1997.

SAPRI è progettato come un esercizio tripartitico per riunire le organizzazioni della società civile, i loro governi e la Banca mondiale in un'analisi congiunta dei programmi di aggiustamento strutturale (SAPs) e l'esplorazione di nuove opzioni politiche. Esso sta legittimando un ruolo attivo per la società civile nel processo decisionale economico, allo stesso tempo è progettato per indicare le aree in cui sono necessari cambiamenti nelle politiche economiche e nel processo di elaborazione delle politiche economiche. (http://www.saprin.org/overview.htm sito Web SAPRIN, enfasi aggiunta)

Analogamente, l'Osservatorio sul commercio (formalmente WTO Watch), che opera da Ginevra, è un progetto dell'istituto per le politiche agricole e commerciali(IATP),con sede a Minneapolis generosamente finanziato dalla Ford, Rockefeller, Charles Stewart Mott, tra gli altri. (cfr. tabella 1).

L'Osservatorio sul  Commercio ha il compito di monitorare l'organizzazione mondiale del commercio (WTO), l'accordo di libero scambio nordamericano (NAFTA) e la proposta zona di libero scambio delle Americhe (ALCA). ( IATP, informazioni sull'Osservatorio sul commercio , accesso settembre 2010).

L'Osservatorio sul commercio è adibito anche a sviluppare dati e informazioni, nonché a favorire "governo" e "responsabilità". Responsabilità nei confronti delle vittime delle politiche del WTO o responsabilità per i protagonisti delle riforme neoliberiste?

Le funzioni dell'Osservatorio sul commercio non minacciano in alcun modo il WTO. Al contrario: non viene mai messa in dubbio la legittimità delle organizzazioni commerciali e degli accordi.

Tabella 1 principali donatori dell'Istituto Minneapolis per l'agricoltura e le politiche commerciali (IATP)
(per l'elenco completo clicca qui)

Ford Foundation $2,612,500.00 1994 – 2006
Rockefeller Brothers Fund $2,320,000.00 1995 – 2005
Charles Stewart Mott Foundation $1,391,000.00 1994 – 2005
McKnight Foundation $1,056,600.00 1995 – 2005
Joyce Foundation $748,000.00 1996 – 2004
Bush Foundation $610,000.00 2001 – 2006
Bauman Family Foundation $600,000.00 1994 – 2006
Great Lakes Protection Fund $580,000.00 1995 – 2000
John D. & Catherine T. MacArthur Foundation $554,100.00 1991 – 2003
John Merck Fund $490,000.00 1992 – 2003
Harold K. Hochschild Foundation $486,600.00 1997 – 2005
Foundation for Deep Ecology $417,500.00 1991 – 2001
Jennifer Altman Foundation $366,500.00 1992 – 2001
Rockefeller Foundation $344,134.00 2000 – 2004

Fonte: http://activistcash.com/organization_financials.cfm/o/16-Institute-for-Agriculture-and-Trade-Policy

Il Forum economico mondiale. "Tutte le strade conducono a Davos"

Il Movimento popolare è stato dirottato. Intellettuali selezionati, dirigenti sindacali e  leaders di organizzazioni della società civile (comprese Oxfam, Amnesty International, Greenpeace) vengono regolarmente invitati alla Forum economico mondiale di Davos, dove si mescolano con i soggetti economici e politici più potenti del mondo. Questo intreccio delle élites corporative mondiali con "progressisti" selezionati fa parte del rituale base del processo di "fabbricazione del dissenso".

Il trucco consiste nello scegliere in modo selettivo i leaders della società civile "dei quali ci possiamo fidare" e integrarli in un "dialogo", tagliarli fuori dalla loro base, farli sentire come "cittadini globali" che agiscono a nome dei loro compagni lavoratori, ma farli agire in  modo da servire gli interessi  dell'establishement corporativo:

"La partecipazione delle ONG all'incontro annuale di Davos è prova del fatto che [noi]cerchiamo volutamente di integrare... un ampio spettro delle principali parti interessate della società per definire e far progredire l'agenda globale... noi crediamo che il Forum Economico Mondiale [Davos] fornisca alla comunità imprenditoriale il quadro ideale per impegnarsi in collaborazione con gli altri principali operatori [ONG] dell'economia globale per "migliorare la situazione del mondo", che è la missione del forum. (Forum economico mondiale, Comunicato Stampa 5 gennaio 2001)

Il FEM non rappresenta la più ampia comunità di affari. Si tratta di un raduno elitario: i suoi membri sono gigantesche corporazioni globali  (con un minimo fatturato annuo pari a 5 miliardi di dollari). Le organizzazioni non governative (ONG) selezionate  sono considerate come partners "azionisti", nonché un comodo "portavoce per i senza-voce che spesso vengono lasciati fuori dei processi decisionali." (Forum economico Mondiale- organizzazioni non governative,  2010)

"Esse [le ONG] svolgono una varietà di ruoli in collaborazione con il forum per migliorare lo stato del mondo, tra cui servire come un ponte tra imprese, governo e società civile, connettere i responsabili politici alla base, portando al tavolo soluzioni pratiche..." (Ibid.)

"Soci" delle corporazioni globali della società civile per conto dei "senza-voce", che vengono "lasciati fuori"?

wef
I dirigenti sindacali vengono cooptati anche a scapito dei diritti dei lavoratori. I leaders della  Federazione internazionale dei sindacati (IFTU), la AFL-CIO, la Confederazione europea dei sindacati, il Congresso canadese del lavoro(CLC), tra gli altri, ordinariamente sono invitati a partecipare ad entrambe le riunioni annuali del FEM a Davos, in Svizzera come pure ai vertici regionali. Essi partecipano anche al lavoro della Comunità dei Leaders Labouristi del FEM che si concentra sui modelli di comportamento reciprocamente accettabili  per il movimento operaio. Il FEM "ritiene che la voce labourista sia importante per un dialogo dinamico sui temi della globalizzazione, della giustizia economica, della trasparenza e della responsabilità per garantire un sano sistema finanziario globale."

"Garantire un sano sistema finanziario globale" modellato con la frode e la corruzione? La questione dei diritti dei lavoratori non viene menzionata. ( Forum economico mondiale - leader laburista , 2010).

Il Forum sociale mondiale: "un altro mondo è possibile"

Il contro-vertice di Seattle nel 1999 per molti versi ha gettato le basi per lo sviluppo del Forum sociale mondiale.

Il primo incontro del Forum sociale mondiale ha avuto luogo nel gennaio 2001, a Porto Alegre, Brasile. Questo incontro internazionale ha visto la partecipazione di decine di migliaia di attivisti di organizzazioni popolari e delle ONG.

L'incontro delle ONG e delle organizzazioni progressiste al Forum Sociale Mondiale si è tenuto simultaneamente al  Forum Economico Mondiale di Davos (FEM). Volevano esprimere opposizione e dissenso nei confronti del Forum Economico Mondiale dei leaders corporativi e dei ministri delle finanze.

Il Forum Sociale Mondiale fin dall'inizio è stata un'iniziativa di ATTAC Francia e varie ONG brasiliane:

"... Nel febbraio del 2000, Bernard Cassen, il capo di un programma della ONG francese ATTAC, Oded Grajew, il capo di un'organizzazione brasiliana di lavoratori e Francisco Whitaker, capo di un'associazione di ONG brasiliane si sono riuniti per discutere una proposta per un "evento mondiale della società civile"; dal marzo 2000, essi hanno ottenuto formalmente il sostegno del governo municipale di Porto Alegre e del governo dello stato del Rio Grande do Sul, entrambi controllati al momento dal Partito dei Lavoratori brasiliano.... Un gruppo di ONG francesi, ATTAC, Friends of L'Humanité, and Friends of Le Monde Diplomatique, hanno sponsorizzato un forum sociale alternativo a Parigi dal titolo "Un Anno dopo Seattle", al fine di preparare un'agenda per le proteste che si sarebbero tenute all'imminente  Vertice dell'Unione europea a Nizza. I portavoce chiedono di "riorientare alcune istituzioni internazionali come il FMI, Banca mondiale, WTO.. in modo da creare una globalizzazione dal basso" e  la "creazione di  un movimento internazionale di cittadini, non per distruggere il FMI ma per riorientare le sue missioni". (Unità di ricerca per la politica economica, L'economia e la politica del Forum sociale mondiale Global Research, 20 gennaio 2004 )

Fin dall'inizio nel 2001, il FSM è stato sostenuto essenzialmente dal finanziamento della Fondazione Ford, che è nota per avere legami con la CIA, che risalgono al 1950: "La CIA utilizza fondazioni filantropiche come conduttore più efficace per incanalare ingenti somme di denaro per progetti dell'agenzia senza avvertire i destinatari della loro origine." (James Petras, La Fondazione Ford e la CIA, Global Research, 18 settembre 2002)

La stessa procedura di donazione che ha finanziato i contro-vertici o i vertici popolari che hanno caratterizzato gli anni '90  è stata introdotta nel Forum Sociale Mondiale (FSM):

"... altri finanziatori del Forum Sociale Mondiale (o «partners», come vengono definiti nella terminologia del FSM) includevano la Fondazione Ford,--basti dire qui che ha sempre operato in collaborazione con la Central Intelligence Agency degli Stat Uniti e con gli interessi strategici globali degli Stati Uniti; la Fondazione Heinrich Boll, che è controllata dal Partito tedesco dei Verdi, partner nell'attuale governo tedesco [2003] e  sostenitore delle guerre in Jugoslavia e in Afghanistan (il suo leader Joschka Fischer è l'ex Ministro degli esteri tedesco); e grandi agenzie di finanziamento come Oxfam (UK), Novib (Paesi Bassi), ActionAid (Regno Unito), e così via.

Sorprendentemente, un membro del Consiglio internazionale del FSM segnala che i "considerevoli fondi" ricevuti da queste agenzie non hanno "finora sollevato dibattiti significativi [negli organi FSM] sulle possibili relazioni di dipendenza che potrebbero generare." Eppure egli ammette che "al fine di ottenere finanziamenti da parte della Fondazione Ford, gli organizzatori dovevano convincere la Fondazione che il Partito dei lavoratori non era coinvolto nel processo." Due punti sono degni di nota qui. In primo luogo, si stabilisce che i finanziatori sono stati in grado di convincere e determinare il ruolo delle diverse forze del FSM--dovevano essere 'convinti' delle credenziali di coloro che volevano essere coinvolti. In secondo luogo, se i finanziatori avessero contestato la partecipazione del Partito dei lavoratori accuratamente addomesticato, essi avrebbero dovuto ancor più strenuamente  fare obiezione al rilievo dato alle forze autenticamente antimperialiste. Che abbiano obiettato diventerà chiaro mentre descriveremo chi è stato inserito e chi escluso dal secondo e terzo incontro del FSM....

... La questione del finanziamento [del FSM] non figura neanche nella Carta dei principi del FSM, adottata nel giugno 2001. I marxisti, essendo materialisti, farebbero notare che uno dovrebbe guardare alla  base materiale del forum per afferrare la sua natura. (In realtà non occorre essere marxisti per capire che "chi paga i suonatori sceglie la musica".) Ma il FSM non è d'accordo. Puo attirare fondi da istituzioni imperialiste come la Fondazione Ford durante la lotta alla "dominazione capitalista del mondo e a qualsiasi forma di imperialismo" (Unità di Ricerca per l'Economia Politica, L'Economia e la Politica del FSM , Global Research, 20 gennaio 2004)

La Fondazione Ford ha fornito il supporto principale al FSM, con contributi indiretti alle "organizzazioni partners" partecipanti, dalla Fondazione McArthur, alla Charles Stewart Mott Foundation, The Friedrich Ebert Stiftung, la Fondazione w. Alton Jones, la Commissione europea, numerosi governi europei (tra cui il governo laburista di Tony Blair), il governo canadese, nonché ad un certo numero di organismi delle Nazioni Unite (compresi UNESCO, UNICEF, PNUS, OIL e FAO). (Ibid.).

In aggiunta al supporto iniziale della Fondazione Ford, molte delle organizzazioni della società civile partecipanti ricevono finanziamenti da grandi fondazioni e istituti di beneficenza. A loro volta, le ONG degli Stati Uniti e quelle europee spesso operano come agenzie di finanziamento secondarie canalizzazzando il denaro di Ford e Rockefeller verso organizzazioni partner nei paesi in via di sviluppo, compresi i movimenti contadini e i diritti umani di base.

Il Consiglio internazionale (IC) del FSM è composto da rappresentanti di organizzazioni non governative, sindacati, organizzazioni di media alternativi, istituti di ricerca, molti dei quali sono pesantemente finanziati da fondazioni, come pure dai governi. (Vedere Fórum Social Mundial). I sindacati stessi, che sono regolarmente invitati a confondersi con il CEO di Wall Street al Forum Sociale Mondiale di Davos, compresi AFL-CIO, la Confederazione europea dei sindacati e il Congresso Laburista canadese (CLC) siedono anche nel Consiglio internazionale del FSM (IC). Tra ONG finanziate da importanti fondazioni presenti nell'IC del FSM c'è l'Istituto per l'agricoltura e la politica commerciale (IATP) (vedere la nostra analisi sopra) che sovrintende all'Osservatorio del commercio con sede a Ginevra.

La rete dei Finanziatori per il commercio e la globalizzazione (FTNG), che ha lo status di osservatore al Consiglio internazionale del FSM svolge un ruolo chiave. Mentre incanala il sostegno finanziario per il FSM, funge da camera di compensazione per le principali fondazioni. La rete FTNG descrive se stessa come "un'Alleanza di creatori di sovvenzioni impegnati a costruire comunità giuste e sostenibili nel mondo". I membri di questa alleanza sono la Fondazione Ford, Rockefeller Brothers, Heinrich Boell, C. S. Mott, la Fondazione della Famiglia Merck Open Society Institute, Tides ,tra gli altri. (Per un elenco completo delle agenzie di finanziamento della FTNG vedere FNTG: finanziatori ). La FTNG agisce come un'entità di raccolta di fondi per conto del FSM.

I governi occidentali finanziano i contro-Vertici  e reprimono il movimento di protesta

Per un'amara ironia, i governi, compresa l'Unione europea concedono denaro per finanziare gruppi progressisti (compreso il FSM) coinvolti nell'organizzazione di proteste contro gli stessi governi che finanziano le loro attività:

"Anche i  governi, sono stati significativi finanziatori di gruppi di protesta. La Commissione europea, per esempio, ha finanziato due gruppi che hanno mobilitato un gran numero di persone per protestare contro  i vertici dell'UE a Göteborg e Nizza. La  Lotteria nazionale della Gran Bretagna, che è controllata dal governo, ha contribuito a  finanziare un gruppo al centro del contingente britannico di entrambe le proteste". (James Harding, Contro-Capitalismo , Ft.com, 15 ottobre 2001)

Ci stiamo occupando di un processo diabolico: il governo ospite finanzia il Vertice ufficiale, ed anche le ONG  che partecipano attivamente al Contro-Vertice. Finanzia anche l'operazione di polizia antisommossa che ha un mandato per reprimere i partecipanti di base al Contro-Vertice, compresi i membri di ONG direttamente finanziate dal governo.

Lo scopo di queste operazioni combinate, comprese le azioni violente di vandalismo commesse da poliziotti sotto copertura (Toronto G20, 2010), vestiti come attivisti, è quello di screditare il movimento di protesta e intimidire i suoi partecipanti. L'obiettivo più ampio è di trasformare il contro-vertice in un rituale di dissenso, che serve a sostenere gli interessi del Vertice ufficiale e del governo ospite. Questa logica ha prevalso in numerosi contro-vertici fin dagli anni novanta.

Al Vertice americano del 2001 a Quebec, il finanziamento da parte del governo federale canadese alle principali ONG e ai sindacati è stato concesso a determinate condizioni. Un grande segmento del movimento di protesta è stato de facto escluso dal Vertice popolare. Questo di per sé ha portato ad un secondo luogo di convegno parallelo che alcuni osservatori hanno descritto come un "contro-Vertice popolare". A sua volta, sia le autorità provinciali e federali che la marcia di protesta si sarebbero mossi verso una postazione remota, a circa 10 km dalla città, anziché verso la zona del centro storico dove si teneva il vertice ufficiale FTAA  dietro un "perimetro di sicurezza" fortemente sorvegliato.

"Invece di marciare verso la recinzione perimetrale e gli incontri al Vertice delle Americhe, gli organizzatori della marcia hanno scelto una strada che hanno percorso dal Vertice popolare lontano dalla recinzione, attraverso aree residenziali in gran parte vuote fino al parcheggio di uno stadio in un'area vuota a parecchi chilometri di distanza. Henri Masse, il Presidente della Federazione dei lavoratori e i lavoratori di Québec (FTQ), ha spiegato, "deploro di essere così lontani dal centro-città.... Ma era una questione di sicurezza." Un migliaio di agenti della FTQ hanno mantenuto un controllo molto stretto sulla marcia. [Quando la marcia è arrivata al punto dove alcuni attivisti prevedevano di dividersi e andare su per la collina fino al recinto, gli agenti FTQ hanno segnalato al contingente Canadian Auto Workers (CAW) che camminava a piedi dietro il CUPE di sedersi e arrestare la marcia in modo che gli agenti FTQ potessro bloccare le armi e impedire ad altri di lasciare il percorso di marcia ufficiale." (Katherine Dwyer, Lezioni da Quebec City , Rivista Internazionale socialista, giugno/luglio 2001)

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Perimetro di sicurezza, Quebec City 2001
Il Vertice dell Americhe si è tenuto all'interno di un "bunker" di quattro chilometri fatto
di cemento e con un recinto di acciaio galvanizzato. Il  "Muro di Quebec" alto 10 piedi
circondava parte del Centro storico della città compresi la compagine parlamentare
dell'Assemblea nazionale, alberghi e aree per lo shopping.

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Quebec City, aprile 2001

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Quebec City 2001, costruzione della recinzione di sicurezza

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Quebec City, aprile 2001

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Recinzione di sicurezza del G20 a Toronto 5,5 milioni di dollari, giugno 2010

Capi delle ONG contro le loro Basi

L'istituzione del World Social Forum (WSF) nel 2001 è stato senza dubbio un punto di riferimento storico, che ha riunito decine di migliaia di attivisti impegnati. E' stato  un luogo importante che ha consentito lo scambio di idee e la creazione di legami di solidarietà.

Quello che è in gioco è il ruolo ambivalente dei leaders delle organizzazioni progressiste. Il loro rapporto educato e accogliente con i circoli ristretti di potere, con le corporazioni  e i fondi pubblici, agenzie di finanziamento, la Banca mondiale, ecc., mina la loro relazione e la responsabilità verso la base. L'obiettivo della fabbricazione del dissenso è proprio questo: mantenere i leaders a distanza dalle loro basi come mezzo per mettere a tacere e indebolire efficacemente le azioni della base.
Il finanziamento del dissenso è anche un mezzo per  infiltrare le ONG, nonché per acquisire informazioni sulle strategie di protesta e di resistenza dei movimenti di base.

La maggior parte delle organizzazioni partecipanti al Forum sociale mondiale tra cui le organizzazioni contadine, studenti e lavoratori, fermamente impegnate nella lotta contro il neoliberismo erano ignare delle relazioni del Consiglio internazionale del FSM con il  finanziamento corporativo, negoziato dietro le loro spalle da una manciata di leaders di ONG con legami con agenzie di finanziamento sia ufficiali che private.

Il finanziamento di organizzazioni progressiste non è incondizionato. Il suo scopo è quello di "placare" e modificare il movimento di protesta. Condizioni precise vengono imposte tramite le agenzie di finanziamento. Se esse non sono soddisfatte, gli esborsi sono sospesi e la ONG destinataria viene condotta de facto al fallimento a causa della mancanza di fondi.

Il FSM si definisce come "un luogo di incontro aperto per la riflessione, il dibattito democratico delle idee, la formulazione di proposte, il libero scambio di esperienze e inter-connessione per un'azione efficace, per gruppi e movimenti della società civile che si oppongono al neoliberismo e alla dominazione capitalista del mondo e a qualsiasi forma di imperialismo, ed  è impegnato per la costruzione di una società centrata sulla persona umana". (Vedere Fórum Social Mundial , accesso ai dati 2010).

Il FSM è un mosaico di singole iniziative che non  minacciano o contestano direttamente la legittimità del capitalismo globale e delle sue istituzioni. Esso si riunisce ogni anno. E' caratterizzato da una moltitudine di sessioni e seminari. A questo proposito, una delle caratteristiche del FSM era di mantenere una struttura "fai da te", caratteristica dei contro-vertici popolari al G7 degli anni '90 finanziati dal donatore.

Questa struttura apparentemente disorganizzata è intenzionale. Mentre favorisce il dibattito su un numero di singoli argomenti, la struttura del FSM non è favorevole all'articolazione di un programma  comune coeso e ad un piano d'azione diretto contro il capitalismo globale. Inoltre, gli Stati Uniti hanno portato la guerra in Medio Oriente e Asia centrale, che scoppiò un paio di mesi dopo l'incontro inaugurale del FSM di Porto Alegre, nel gennaio 2001,  e che non è stata una questione centrale  al forum di discussione.

Ciò che prevale è una vasta e complessa rete di organizzazioni. Le organizzazioni di base destinatarie nei paesi in via di sviluppo sono invariabilmente ignare che le ONG loro partners negli Stati Uniti o nell'Unione europea, che stanno fornendo loro sostegno finanziario, sono esse stesse finanziate da importanti fondazioni. Il denaro viene dall'alto, mettendo dei vincoli alle azioni a livello locale. Molti di questi leaders di ONG sono individui impegnati e di buone intenzioni che agiscono in un quadro che imposta i limiti del dissenso. I leaders di questi movimenti vengono cooptati, spesso senza nemmeno rendersi conto che a causa del finanziamento corporativo hanno le mani legate.

Il capitalismo globale finanzia l'anticapitalismo: un rapporto assurdo e contraddittorio.

"Un altro mondo è possibile", ma esso non può essere utilmente realizzato sotto il presente accordo.

Un cambiamento del Forum sociale mondiale, della sua struttura organizzativa, dei suoi accordi di finanziamento e della sua leadership è necessario.

Non ci può essere nessun movimento di massa significativo quando il dissenso è generosamente finanziato da quegli stessi interessi corporativi che sono bersaglio del movimento di protesta. Nelle parole di McGeorge Bundy, Presidente della Fondazione Ford (1966-1979), ""Tutto quello che la Fondazione [Ford] ha fatto potrebbe essere considerato come «rendere il mondo sicuro per capitalismo»".

Fonte: Global Research, 20 Settembre, 2010
Traduzione: Dakota Jones

domenica 26 settembre 2010

Keep Space for Peace Week

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Keep Space for Peace Week

International Days of Protest to Stop the Militarization of Space

October 2 - 9 2010

_No Weapons in Space!
_Stop U.S. First-Strike Star Wars Deployments in Poland and Czech Republic!
_Convert the Military Industrial Complex!
_Fund Human Needs!

See: From Space, No One Can Watch You Die

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Actions - Speakers - Entertainers

October 2-9
LOCAL ACTIONS
(list in formation)

  1. Agra, India (Oct 13)  Bruce Gagnon speaks with local activists about space issues jnrao1936@rediffmail.com

  2. Albuquerque, New Mexico (Oct 2) Protest at Kirtland AFB, Truman Gate, 10:00 am-noon stopthewarmachine@comcast.net

  3. Albuquerque, New Mexico (Oct 2) Showing of Pax Americana & the Weaponization of Space, Guild Theatre, 1:00 pm  stopthewarmachine@comcast.net

  4. Argentina - Pax Americana and the Weaponization of Space will be shown in a Cordoba cinema during space week

  5. Bath Iron Works, Maine (Oct 9) Vigil across from administration building on Washington Street, 11:30-12:30 am Smilin’ Trees Disarmament Farm (207) 763-4062

  6. Bhopal, India (Oct 11) Bruce Gagnon speaks with local activists about space issues jnrao1936@rediffmail.com

  7. Bradford, England (Sept 27-Oct 8) U.S. Missile Defence Exhibition at Bradford Library, Yorkshire CND info@yorkshirecnd.org.uk

  8. Bradford, England (Oct 5) Showing "Pax Americana and the Weaponisation of Space", Desmond Tutu House, 2 Ashgrove, Bradford, Yorkshire CND info@yorkshirecnd.org.uk

  9. Chile - Pax Americana and the Weaponization of Space will show in 5 cinemas across the country during space week

  10. Colorado Springs, Colorado (Oct 8) Vigil at noon outside the office of the Chamber of Commerce and Economic Development Council. Theme will be opposition to current dependency on military spending, especially Star Wars and Cyber War spending with a strong suggestion that we move the money to other endeavors bsulzman@juno.com

  11. Colorado Springs, Colorado (Oct 8) Demonstration at 3:30 pm outside the gates of Schriever AFB, home of the Space Warfare Center and numerous other Star Wars programs bsulzman@juno.com

  12. Duluth, Minnesota Pax Americana and the Weaponization of Space will be shown during space week, Andy Anderson (218) 724-1891

  13. Fairbanks, Alaska.(Oct. 2) 1-4:30, Noel Wien Library meeting room: Kick off of the Bring our War $$ Home project.

  14. Florence, Oregon (Oct 9) Showing Pax Americana and the Weaponization of Space at Siuslaw Public Library, 4:30 pm shenderson88@hotmail.com

  15. Fylingdales, England (Oct 4) Guided walk to launch the new guide to Fylingdales U.S. radar facility. Bring weatherproof clothing and sturdy footwear. Meet Hole Of Horcome Car Park, A169, near Whitby, 2pm, Yorkshire CND info@yorkshirecnd.org.uk

  16. Fukuoka, Japan (Oct 3) Public forum on space weaponization at Salon de Sofia, 2:00 pm, seamesky@sand.ocn.ne.jp

  17. Jalgaon, India (Oct 4) Round table discussion of space issues in the Nutan Marathi College  jnrao1936@rediffmail.com

  18. Jammu, India (Oct 15) Bruce Gagnon speaks with local activists about space issues jnrao1936@rediffmail.com
  19. Jeju Island, South Korea (Oct. 2) During one-day Island of Peace march, screenings including ‘The Life and Peace Village, Il-Gangjeong is Alive’ (produced by Kim Min-Soo) and ‘Pax Americana and the Weaponization of Space’ (translated in Korean) in the Joongduk coast, Gangjeong village where the struggle against the Jeju naval base plan has been going on, 7pm. Contact Go Gwon-Il kkipopo@naver.com and armha5156@gmail.com
  20. Leeds, England (Oct 6) Showing Pax Americana and the Weaponisation of Space at Leeds Metropolitan University, Bronte Hall, G13, Headingley Campus, 6pm, Yorkshire CND info@yorkshirecnd.org.uk

  21. Menwith Hill, England (Oct 2) Demonstration at NSA Spy Base in Yorkshire, Sponsored by CAAB mail@caab.corner.org.uk - see: http://www.vermilionsands.eu/invisibles/invisibles3.html

  22. Nagpur, India (Oct 9-11) National conference on Achieving a Nuclear Weapons and Missile Defense Free Asia jnrao36@rediffmail.com

  23. Nagpur, India (Oct 7) Space issues meeting in the Matru Seva Sangh Institute of Social Work  jnrao1936@rediffmail.com

  24. Nagpur, India (Oct 9-11) National conference on Achieving a Nuclear Weapons and Missile Defense Free Asia  jnrao1936@rediffmail.com
  25. New York City, New York L-3 aerospace corporation vigil nyleaf@verizon.net

  26. North Andover, Massachusetts (Oct 4) Bruce Gagnon speaks at Merrimack College about Raytheon’s role in Star Wars, John Schuchardt  (978) 356-9395

  27. Omaha, Nebraska (Oct 16) Nebraskans for Peace annual peace conference will feature Mike Moore & Loring Wirbel on “The New StratCom's de facto motto: Warfighting Is Our Vocation” WalteRinne@neb.rr.com

  28. Oslo, Norway (Sept 27) Pax Americana and the Weaponization of Space with panel discussion to follow, Literary House, 6:00 pm d-soerb@online.no

  29. Oxford, England (Sept 25) Pax Americana and the Weaponisation of Space film showing at East Oxford Community Centre, 8.00 pm, oxonpeace@yahoo.co.uk

  30. Prague, Czech Republic (Oct 9) Demonstration in the Wenceslaw Square against demanded USA military base and anti-rocket center in the Czech Republic, Citizens Initiative No Bases czechpeace@volny.cz

  31. RAF Croughton, England (Oct 2)  Rally at U.S. communication base, noon-3:00 pm, Oxfordshire Peace Campaign, oxonpeace@yahoo.co.uk

  32. San Francisco, California (Oct 10) Codepink March and Rally on Golden Gate Bridge, Keep Space for Peace, Stop Drone Warfare ratherbenyckeling@comcast.net

  33. San Jose, California (Oct 8) Program on Drones=Terrorism and showing of Silent Screams video, WILPF, at San Jose Peace Center 7:00 pm grannies@wilpfsanjose.org

  34. Seattle, Washington (Oct 5) Vigil, leafleting and street theatre focusing on local weapons contractor Boeing's involvement in the militarization of space 11:00-1:00 pm, in front of the Federal Building, 2nd & Marion, Sponsored by Ground Zero Center for Nonviolent Action subversivepeacemaking@comcast.net

  35. Spain – Pax Americana and the Weaponization of Space will show in 47 cinemas across the country during space week

  36. Srinagar, India (Oct 17-19) Bruce Gagnon speaks with local activists about space issues jnrao1936@rediffmail.com

  37. Tokyo, Japan (Oct 8) Symposium: How to construe the military plan under the Democratic Party of Japan 6:30 pm at PPS Conference Room kojis@agate.plala.or.jp

  38. Tucson, Arizona (Oct 1-4) Workshops on “Space war business” during Southwest Catholic Worker gathering http://encuentro.catholicworker.biz/schedule.html

  39. Tucson, Arizona(Oct 4) Vigil at Raytheon during Southwest Catholic Worker gathering nukeresister@igc.org

  40. Tucson, Arizona (Oct 9) WILPF forum and action meeting from 2-4 pm in the Himmel Park Library including film 'A Space for Peace' edelsky@earthlink.net

  41. Uruguay - Pax Americana and the Weaponization of Space will show in 3 cinemas across the country during space week

  42. Valley Forge, Pennsylvania (Oct 9) Nonviolent resistance at Lockheed Martin, the world's largest weapons corporation and space weapons contractor, brandywine@juno.com

  43. Washington DC (Oct. 1) Bruce Gagnon speaks at Dorothy Day Catholic Worker House on space issues, 7:30 pm, Art Laffin, artlaffin@hotmail.com 202-360-6416

  44. Washington DC (Oct 4) Vigil at the Pentagon from 7:00 - 8:00 a.m. Art Laffin artlaffin@hotmail.com

  45. Washington DC (Oct 8) White House vigil from Noon - 1:00 p.m. Art Laffin, artlaffin@hotmail.com

SPEAKERS

Please contact these people directly to negotiate speaking dates, travel expenses, etc. during the week of local actions. They all have considerable expertise on the space issue.


ENTERTAINERS
(These fine singers/songwriters have space songs and other good political music)

Source:www.space4peace.org

giovedì 23 settembre 2010

Gli Stati Uniti a capo della militarizzazione dell'Unione Europea: Scudi nucleari, antimissili e per la guerra informatica su tutta l'Europa

Global Research
Stop NATO

di Rick Rozoff

NatoEU Il numero due degli ufficiali del Pentagono, il vice segretario alla Difesa William Lynn, è stato a Bruxelles, in Belgio il 15 settembre per affrontare il Consiglio Nord Atlantico - massimo organo civile della North Atlantic Treaty Organization - e il gruppo privato di esperti  per il Programma Sicurezza e Difesa.

I suoi commenti al secondo evento, ospitato dall'unica istituzione per la difesa di questo tipo, nella città che ospita la sede della NATO e dell'Unione europea, hanno riguardato a lungo quello che Lynn ha definito come "cyber scudo" su tutta l'Europa, che ha descritto come un "elemento critico" per il  blocco militare di 28 nazioni, da discutere e approvare al vertice di Lisbona, in Portogallo, il 19-20 novembre.

Secondo l'agenzia France-Presse, Lynn ha aggiunto che "L'alleanza ha un ruolo cruciale da svolgere nell'estendere una coltre di sicurezza sulle nostre reti," e ha posto la questione in una rigida prospettiva  affermando che "la NATO ha uno scudo nucleare, sta costruendo uno scudo di difesa sempre più forte, ha bisogno anche di un cyber scudo"[1]

Il sito web per il Programma Sicurezza e Difesa afferma che "riunisce regolarmente alti rappresentanti delle istituzioni dell'UE e della NATO, insieme a funzionari di governo nazionali, industria, media internazionali e specializzati, gruppi di opnione, mondo accademico e ONG (Organizzazioni Non Governative)."[2]

Si tratta, in breve, di una dozzina se non una ventina di  organismi elitari trans-Atlantici di pianificazione, para-e sovra-governativi, su entrambi i lati dell'oceano, che richiedono di parlare ai leaders di quelle che  ritengono modelli di società aperti e  trasparenti. La recente apparizione del Segretario di Stato Hillary Clinton al Council on Foreign Relations è un altro esempio di pratica e teoria. [3]

In effetti, il vice segretario alla Difesa Lynn ha pubblicato un articolo nell'ultimo numero di Affari Esteri, la rivista del Council on Foreign Relations, dal titolo "Difendere un nuovo dominio: La strategia informatica del Pentagono"

I funzionari del Pentagono, del Dipartimento di Stato e della Casa Bianca - e le loro controparti europee - entrano ed escono dai servizi statali ma mantengono la loro affiliazione a vita in organizzazioni come lil Programma Sicurezza e Difesa  e il Council on Foreign Relations.

Tra i suoi partners, le liste di gruppi di esperti con sede a Bruxelles, oltre alla NATO e alla Mission of the United States of America della NATO, i produttori di armi americani Boeing, Lockheed Martin, Raytheon e United Technologies così come i loro equivalenti europei.

William Lynn è arrivato alla sua attuale posizione al Pentagono da quella di vice presidente senior delle Operazioni di Governo e Strategia  per la Compagnia Raytheon.

Le posizioni nella leadership aziendale delle imprese di armi, l'appartenenza ad organismi privati trans-atlantici di pianificazione  e le posizioni di vertice nei governi nazionali sono ruoli tutti intercambiabili, detenuti uno dopo l'altro o simultaneamente.

I commenti di Lynn prima della riunione del Programma Sicurezza e Difesa includevano anche la richiesta della  NATO di applicare il concetto di "difesa collettiva" - vale a dire la clausola dell'articolo 5 che prevede intervento militare - nel regno della tecnologia dell'informazione e delle reti di computers, come visto sopra allo stesso livello di gravità e urgenza, come il mantenimento di un arsenale nucleare e la costruzione di una rete globale di missili intercettori. Nelle sue parole, "I concetti di allarme condiviso della Guerra Fredda  si applicano nel 21 ° secolo alla sicurezza informatica. Allo stesso modo in cui sono state collegate le nostre difese aeree e le nostre difese contro i missili  così anche le nostre difese informatiche devono essere collegate."[4]

Come nel caso del dislocamento di testate nucleari in Europa, Estremo Oriente e Sud e Turchia, e l'"approccio di graduale adattamento" dello scudo antimissile multistrato in Europa orientale dal Baltico al Mar Nero, la costruzione di un sistema di guerra informatica - questo in verità è quello di cui si discute - in tutta Europa come parte di un ancora più vasto progetto globale  dipende dal rispetto e dalla complicità di 26 membri della NATO e 13 del Partenariato per la Pace aggiunti in Europa.

Le armi nucleari tattiche degli USA  in Belgio (20 bombe), Germania (20), Italia (50), Paesi Bassi (20) e Turchia (90) - i numeri sono stime, solo il Pentagono conosce le cifre reali e, naturalmente, non le divulgherà - sono state portate e sono tenute in Europa in base ad accordi NATO. I paesi interessati non hanno mai condotto referendum per stabilire se i loro cittadini sono a favore dello stazionamento di armi nucleari americane sul loro territorio, nonostante la NATO abbia affermato di essere un'"alleanza militare degli stati democratici di Europa e Nord America." Nessuna popolazione europea chiede a gran voce di essere salvata - da chi? da che cosa? - dalle bombe nucleari del Pentagono. O dai suoi missili intercettori. O dalle sue operazioni di guerra informatica.

Mai i cittadini di 35 nazioni europee che hanno fornito truppe per la guerra della NATO in Afghanistan sono stati consultati sulla questione se inviare i loro figli e figlie in Asia per uccidere e morire garantisca la sicurezza delle loro patrie.

"Parlando dalla sua residenza in un lussuoso sobborgo a sud di Bruxelles, un giorno dopo il ritorno da un incontro con il presidente Barack Obama a Washington" all'inizio di questo mese, il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha detto ad un importante quotidiano inglese che "Se l'Iran dovesse eventualmente acquistare una capacità nucleare sarebbe molto pericoloso, e una minaccia diretta per gli alleati. Questo è il motivo per cui mi trovo ora a proporre un nuovo ed efficace sistema di difesa missilistica Nato."

Se l'Iran dovesse acquisire una capacità nucleare .... Mentre Washington utilizza le 90 bombe nucleari della NATO collocate in Turchia, uno stato confinante con l'Iran. Armi che sono state immagazzinate per diversi decenni.

Lo stesso giornale ha citato Robert Hewson, direttore del Jane’s Air-Launched Weapons, offrendo un barlume di verità sulla questione: "La difesa missilistica è più una questione di soldi a palate per gli  imprenditori americani che non di protezione delle persone a Basingstoke." [5]

Dopo l'incontro con il Consiglio Nord-Atlantico della NATO  a Bruxelles il 15 settembre, Lynn ha detto: "Penso che a Lisbona vedremo un impegno della  leadership di alto livello per la cyber-difesa. E' la base di un qualunque sforzo di alleanza .... mi ha molto impressionato l'unità di intenti e la  visione unanime che la maggior parte delle nazioni dell'alleanza sembra avere nei confronti della minaccia informatica." [6]

Né il Pentagono né la NATO partiranno da zero.

Questo 21 maggio il superiore di Lynn, capo del Pentagono Robert Gates, ha annunciato il lancio di dell'US Cyber Command [7], il primo  comando militare multi-service al mondo. Lo stesso giorno Lynn ha "definito l'istituzione dell'US Cyber Command ... una pietra miliare negli Stati Uniti, capace di condurre operazioni ad ampio spettro in un nuovo dominio", e ha sostenuto che il "dominio informatico ... è importante quanto i domini di terra, mare, aria e spazio per le forze armate Usa e che la protezione delle reti militari è cruciale per il successo del Dipartimento della Difesa sul campo di battaglia."[8]

Il sito web del Programma Sicurezza e Difesa ha ribadito l'ultimo punto riferendo sul discorso di Lynn presso il Renaissance Hotel a Bruxelles il 15 settembre. L'obiettivo è stato definito come  "priorità del cyber-spazio come dominio aggiuntivo di guerra (al di là di terra, mare e aria) in cui l'America deve essere in grado di operare liberamente e difendere il suo territorio." Come la difesa del continente America, o anche dei suoi estesi possedimenti insulari del Pacifico, si realizzi con  una cupola di guerra informatica su tutta l'Europa non viene spiegato, più di quanto le bombe nucleari in Europa o i missili anti-balistici Patriot Advanced Capability-3 e Standard Missile-3 in Polonia e Romania proteggono New York o Chicago. La cronaca ha ricordato ai suoi lettori che "il Pentagono ha costruito difese robuste e a strati intorno alle reti militari e inaugurato il nuovo Cyber Command degli Stati Uniti per integrare le operazioni di difesa informatica tra i militari." [9]

Le forze militari americane sono state sempre schiette nel definire lo scopo di CYBERCOM come abile a  "scoraggiare e sconfiggere i nemici" [10] secondo le parole del suo comandante, il generale Keith Alexander.

L'uso della parola difesa riguardo alle operazioni di cyber-guerra degli Stati Uniti e della NATO è lo stesso di quando il Dipartimento della Guerra fu rinominato Dipartimento della Difesa nel 1947. E in riferimento alla cosiddetta difesa missilistica. Un eufemismo e un travestimento per la parola aggressione. Il Dipartimento della Difesa ha condotto la guerra contro  Jugoslavia, Afghanistan e Iraq e ha lanciato attacchi all'interno del Pakistan, la Somalia e lo Yemen in poco più di un decennio.

La NATO ha lavorato su operazioni complementari dall'inizio del secolo, molto prima degli attacchi informatici in Estonia nel 2007 che hanno portato ad accuse in Occidente contro la Russia e chiede che sia applicata la clausola di guerra dell'articolo 5 della NATO.

Il Centro di Eccellenza Cooperative Cyber Defence nella capitale estone di Tallinn è stato istituito cinque anni prima, nel 2002, e formalmente accreditato come Centro di eccellenza della NATO nel 2008. In realtà ilConsiglio Nord Atlantico della NATO ha attuato il blocco del Programma di Difesa Informatica  nel 2002 e "parallelamente, al vertice di Praga dello stesso anno, i capi di Stato e di governo hanno deciso di rafforzare le capacità della NATO. Questo ha spianato la strada alla  creazione del Computer Incident Response Capability (NCIRC) della NATO nel 2002 come parte del programma per la difesa informatica".

L'Autorità per la Gestione della Difesa Informatica "è gestita dal Consiglio di Amministrazione  della Difesa Informatica, che riunisce i leaders del personale politico, militare, operativo e tecnico nella NATO, con responsabilità per la difesa informatica. Essa costituisce il principale organo di consultazione per il Consiglio Nord Atlantico in materia di difesa informatica e fornisce consulenza agli Stati membri su tutti gli aspetti principali di difesa informatica." [11]

Nel mese di agosto del 2008 la NATO ha iniziato ad estendere le sue capacità di guerra informatica al di là dei suoi 28 Stati membri e ha creato le Linee guida del Consiglio (Nord Atlantico) per la Cooperazione in materia di Difesa Informatica tra la NATO e paesi partner.
Per usare le parole dell'Alleanza, "la Nato deve essere preparata, senza ridurre la sua capacità di difendersi, ad estendere ai paesi partners e alle organizzazioni internazionali la sua esperienza e, potenzialmente, la sua capacità di difesa contro gli attacchi informatici." [12]

Il vertice di Lisbona inaugurerà una nuova dottrina militare della NATO per i prossimi dieci anni. Si conferma il blocco come  forza di spedizione del 21 ° secolo, senza limiti geografici o tematici, che cercherà ogni occasione per intromettersi in qualsiasi parte del mondo, con una moltitudine di sotterfugi. [13]

Il vertice esprimerà sostegno unanime ad un sistema di intercettazione missilistica a guida USA per coprire tutta l'Europa. Manterrà la posizione sul fatto che le armi nucleari americane devono essere tenute sul continente a fini di "dissuasione". E sarà autorizzata la subordinazione delle nazioni dalla Gran Bretagna alla Polonia e alla Bulgaria all'interno di una struttura comune di difesa informatica dominata dagli americani per la guerra nel "quinto campo di battaglia",  per "operazioni ad ampio spettro in un nuovo dominio."

Note:

1) Agenzia France-Press, 15 settembre 2010
2) Programma  di Sicurezza e Difesa
http://www.securitydefenceagenda.org/AboutSDA/tabid/586/Default.aspx
3) Global Grandiosity: America's 21st Century World Architecture-Stop NATO, 13 Settembre 2010
http://rickrozoff.wordpress.com/2010/09/13/global-grandiosity-americas-21st-century-international-architecture
4) Agenzia France-Press, 15 settembre 2010
5) «Daily Telegraph», 11 settembre 2010
6) Agenzia France-Press, 15 settembre 2010
7) US Cyber Command: Iniziare la Guerra nel Quinto Campo di Battaglia Mondiale
Stop NATO, 26 MAGGIO 2010
http://rickrozoff.wordpress.com/2010/05/26/us-cyber-command-waging-war-in-worlds-fifth-battlespace
8) US Department of Defense, 21 maggio 2010
9) Programma  di Sicurezza e Difesa
http://www.securitydefenceagenda.org/Hiddenpages/EventMgt/tabid/542/EventType/EventView/EventId/508/AConversationonCybersecuritywithWilliamJLynnIII.aspx
10) Associated Press, 5 maggio 2010
11) Organizzazione del trattato Nord Atlantico
http://www.nato.int/cps/en/natolive/topics_49193.htm
12) Ibid
13) Mille minacce di morte: la NATO del Terzo Millennio, le imprese occidentali colludono sulla Nuova Dottrina Globale-Stop NATO, 2 ottobre 2009
http://rickrozoff.wordpress.com/2009/10/02/thousand-deadly-threats-third-millennium-nato-western-businesses-collude-on-new-global-doctrine

Fonte: Global Research, 22 Settembre 2010
           
Stop NATO
Traduzione:Dakota Jones

martedì 21 settembre 2010

Allarmista sul Riscaldamento Globale invoca gli Eco-Gulags per Ri-educare i negazionisti del clima

Un filosofo finlandese dice che un oppressivo e brutale governo dovrebbe esercitare un "controllo instancabile sui cittadini" in una sconvolgente rivelazione della minaccia del movimento eco-fascista – Linkola chiede apertamente politiche di sterminio di massa stile nazista "uccidere i difettosi"

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

pentti_linkola Un guru ambientalista finlandese ha superato qualsiasi altro  allarmista sul riscaldamento globale chiedendo apertamente il fascismo come  passo necessario per salvare il pianeta dalla distruzione ecologica, chiedendo che i negazionisti del cambiamento climatico vengano "rieducati" all'interno di eco-gulags e che la stragrande maggioranza degli esseri umani venga ucciso, che vengano  schiavizzati i restanti e controllati da uno stato di polizia verde, con persone forzatamente sterilizzate, auto confiscate e viaggi limitati ai membri dell'élite.

Il filosofo Pentti Linkola ha costruito un seguito entusiasta di sedicenti "eco-fascisti" ricettivi al suo messaggio, secondo cui lo stato dovrebbe emanare misure draconiane di "disciplina, divieto, imposizione e oppressione" al fine di far rispettare le leggi ambientaliste.

La barbara e dittatoriale filosofia di Linkola è rimasta relativamente sconosciuta, ma ora sta guadagnando terreno, mentre la maschera dell'ambientalismo viene sollevata per svelare la sua vera natura – una giustificazione per la tirannia del XXI secolo su grande scala, caratterizzata da eugenetica, sterilizzazione, gulags, stati di polizia e totale controllo governativo su ogni aspetto della nostra esistenza.

La dottrina di Linkola è più estrema, ripugnante e minacciosa per la libertà di qualsiasi altra dottrina sostenuta dai peggiori  dittatori della storia, Hitler, Stalin e Mao – messi insieme. Infatti, Linkola lamenta che tali mostri non sono andati abbastanza a fondo nell'eliminazione di molti milioni di persone.

Secondo la proposta di Linkola per salvare la terra dal cambiamento climatico provocato dall'uomo, "solo un paio di milioni di persone dovrebbero lavorare come agricoltori e pescatori, senza le moderne comodità, come l'automobile". Questo sistema dovrebbe essere imposto mediante la creazione di una "polizia verde" che dovrebbe mettere da parte  "la sdolcinata etica" che governa il comportamento umano a dominare completamente la popolazione.

Linkola chiede aborti forzati, e aggiunge  anche che un'altra guerra mondiale sarebbe "un'occasione felice per il pianeta", perché eliminerebbe  decine di milioni di persone. L'ambientalista ritiene che solo sotto lo stivale della tirannia si può contribuire a salvare la madre terra dalle "peggiori ideologie del mondo" che egli definisce come "crescita e libertà".

"Qualsiasi dittatura sarebbe migliore della democrazia moderna", egli scrive. "Non può esistere un dittatore così incompetente, da essere più stupido di una  maggioranza di persone. La migliore dittatura sarebbe quella sotto la quale rotolassero un sacco di teste e il governo impedisse qualsiasi crescita economica".

Coloro che rifiutano di essere schiavi della nuova eco-tirannia di Linkola sarebbero rapiti e inviati sulle montagne per essere "ri-educati" all'interno di eco-Gulags, secondo l'ambientalista, che dice che l'unica soluzione "si trova in un governo centralizzato e nel  controllo instancabile sui cittadini."

Come parte del suo inferno eco-fascista, Linkola invita ad  'uccidere i difettosi', sterilizzare, istituire licenze per le nascite, regolamentare strettamente  l'elettricità, costringere gli esseri umani a mangiare ratti, confiscare le automobili private, riservare i viaggi ai soli membri dell'élite, mettere fine all'impresa  mentre l'economia è interamente consegnata al controllo dello stato.

Il cuore della sinistra filosofia di  Linkola ruota intorno alla necessità di massacrare masse di esseri umani. "Se potessi farlo schiacciando un pulsante, sacrificherei me stesso senza esitare se questo significasse la morte di milioni di persone," Egli scrive.

"A chi mancano tutti quelli che sono morti in guerra? A chi mancano venti milioni giustiziati da Stalin? A chi mancano i sei milioni di ebrei di Hitler?"chiede Linkola.

È impossibile  spiegare accuratamente e quantificare l'assoluto livello di depravazione che traspare dal sistema di credenze di Linkola. Se queste parole fossero state scritte da un assassino di massa impazzito saremmo almeno in grado di respingere la loro diffusione, ma queste orrende dottrine vengono abbracciate da un noto ambientalista la cui popolarità sta crescendo mentre i putridi tentacoli del movimento eco-fascista si allungano in vari settori della società e del dialogo pubblico.

"Dovremo....imparare dalla storia dei movimenti rivoluzionari — dai nazional socialisti,  dagli stalinisti finlandesi, dalle molte fasi della rivoluzione russa, dai metodi delle Brigate rosse — e dimenticare il nostro Ego  narcisista," scrive Linkola, rafforzando  saldamente il suo attivismo ambientalista con la prospettiva politica del nazismo e dello stalinismo.

Infatti, le politiche di Linkola fanno sembrare Hitler e Stalin come equanimi filantropi.

Leggete l'amorevole e umana analogia sulla sovrappopolazione di Linkola, che come abbiamo documentato, è un problema inventato, smontato dalle stesse statistiche sulla popolazione delle Nazioni Unite.

"Che cosa fare, quando una nave che trasporta un centinaio di passeggeri  improvvisamente si ribalta e c'è solo una scialuppa di salvataggio? Quando la scialuppa di salvataggio è piena, coloro che odiano la vita cercheranno di caricarla con troppe persone e la faranno affondare. Coloro che amano e rispettano la vita prenderanno l'ascia della nave e recideranno le mani di troppo che si aggrappano ai lati della barca."

In realtà, entro il 2020  la popolazione si stabilizzerà ed entro il 2050 la popolazione mondiale comincerà a diminuire in modo allarmante, con il tasso di sostituzione per l'uomo che scenderà al di sotto del 2.1. Il sanguinario desiderio di Linkola di vedere l'eccedenza umana abbattuta brutalmente ha più in comune con la screditata pseudo-filosofia  di Malthus che con qualunque fondamento scientifico.

Come abbiamo documentato, pur non essendo abbastanza per Linkola, il movimento eco-fascista sta attirando eminenti sostenitori, tra cui James Lovelock, il creatore dell'ipotesi Gaia. Lovelock ha detto al Guardian all'inizio di quest'anno che "la democrazia deve essere messa in attesa" per combattere il riscaldamento globale e che a "poche autorevoli persone" dovrebbe essere consentita la gestione del pianeta.

Questo sentimento è stato ripreso dall'autore e ambientalista Keith Farnish, che in un recente libro ha invocato  atti di sabotaggio e terrorismo ambientale come abbattere dighe e demolire le città in modo da restituire il pianeta all'età agraria. Un  noto allarmista sul riscaldamento globale della NASA  e alleato di Al Gore Dr. James Hansen ha approvato il libro di Farnish.

Linkola concorda con Farnish e Hansen, e scrive, "Tutto quello che abbiamo sviluppato nel corso degli ultimi 100 anni dovrebbe essere distrutto."
Un'altra figura di spicco nel dibattito sul cambiamento climatico che ci offre un esempio del sistema di credenze violento e ossessionato dalla morte del movimento  è il Dr. Eric R. Pianka, un biologo statunitense, ricercatore presso l'Università del Texas ad Austin. Durante un discorso all'Accademia delle scienze del Texas nel marzo 2006, Pianka sostenne la necessità di sterminare il 90% della popolazione del mondo attraverso il virus ebola diffuso nell'aria. La reazione dei migliori scienziati e professori presenti non fu di shock o repulsione – restarono impassibili e applaudirono la richiesta di genocidio di massa di Pianka.

L'attuale zar scientifico della Casa Bianca John P. Holdren  raccomanda inoltre ancora più oscene pratiche dittatoriali, eco-fasciste e disumane, in nome dell'ambientalismo. Nel suo libro di testo Ecoscience 1977 Holdren invoca un "regime planetario" per effettuare aborti forzati e procedure di sterilizzazione obbligatoria, come pure  drogare l'approvvigionamento idrico, nel tentativo di abbattere l'eccedenza umana.

Linkola ha superato perfino la famigerata mente omicida di Charles Manson nel suo odio per la razza umana. Durante le interviste in prigione, Manson ha parlato ripetutamente della sua convinzione che circa 50 milioni di uomini dovrebbero essere massacrati per il bene del pianeta, mentre Linkola e i suoi tifosi semplicemente credono che l'umanità deve cessare di esistere nella sua interezza. Un sito di fans dedicato a Linkola include collegamenti ai suoi articoli che hanno titoli come "Estingui gli Umani, Salva il Mondo".

Come Manson, Linkola è diventato un rispettato guru ambientalista  per una nuova setta di credenti che ritengono che governi e istituzioni globali non sono abbastanza spietati nell'applicazione delle misure per salvare la terra dalla distruzione ecologica.

"Linkola ha costruito un seguito ambientalista invocando un autoritario regime  ecologico che sopprima spietatamente i consumatori" scrive Micah White del Guardian, aggiungendo che Linkola ha "aperto la strada ad un'ondata di ambientalisti fascisti che respingono la libertà democratica."

Un altro scrittore finlandese ambientalista, Martin Kreiggeist, applaude la richiesta di  Linkola  di eco-gulags e oppressione come "una soluzione," e invita le persone a "prendere in mano le asce" allo scopo di distruggere il terzo mondo. Kreiggeist vuole che i compagni eco-fascisti "agiscano" rispondendo all'appello di Linkola per l'omicidio di massa al fine di risolvere il problema della sovrappopolazione.

Lo stesso Linkola  chiede apertamente la violenza per promuovere la causa dell'eco-fascismo. "Una minoranza non ha alcun altro mezzo efficace per influire sul corso degli eventi, se non l'uso della violenza," Egli scrive.

Mentre i governi di tutto il mondo continuano a molestare i cittadini innocenti e a definire l'azione politica pacifica come terrorismo interno, gente come Linkola, Pianka e altri, insieme alla loro crescente Legione di seguaci, vengono lasciati soli, nonostante il loro aperto invito alla violenza e al genocidio.

Tenuto conto del fatto che i seguaci del culto di questa frangia estremista di ambientalisti, persone come James Jay Lee l'uomo armato di pistola dell'edificio di Discovery Channel, stanno iniziando ad agire con violenza secondo la dottrina del loro guru, è giunto il momento che gli allarmisti radicali del riscaldamento globale che invocano l'omicidio di massa e il fascismo vengano sottoposti ad  indagine da parte delle autorità competenti come potenziali terroristi.

Tuttavia, è una misera speranza quando uno capisce che il sistema di credenze tirannico e ripugnante di Linkola è semplicemente un'estensione delle dottrine antropologiche promosse da alcune delle persone più potenti del pianeta che, sostenute dall'establishment dei media  altrettanto entusiasta, ora stanno spudoratamente dispensando una tirannia in punta di piedi e chiedono apertamente la morte di massa e la dittatura con la scusa di fermare il cambiamento climatico.

L'establishment punta il  dito tutto il giorno ed in tutti i modi contro  gruppi politici per diffamarli come una minaccia, mentre  mostri come Linkola e Pianka che difendono le idee più pericolose e oscene immaginabili, vengono lodati e rispettati dai loro pari e dalla loro crescente banda di pazzi seguaci, che sono tutti troppo desiderosi di agire con barbare "soluzioni", incoraggiate in nome dell'ambientalismo.

Fonte: PrisonPlanet 20 settembre 2010
Traduzione: Dakota Jones