mercoledì 24 aprile 2013

A proposito di libertà: La posta in gioco sul Muos di Niscemi

di  Sergio Cararo
Contropiano

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Il braccio di ferro tra interessi della popolazione e interessi strategici statunitensi sta entrando in una fase delicata e decisiva. Gli Usa pretendono di andare avanti comunque, la gente e gli attivisti chiedono il rispetto delle leggi, il nuovo governo voluto da Napolitano giocherà pesante.

Il Corriere della Sera di oggi la mette giù chiaramente: il nuovo governo dovrà dirimere subito la vicenda della base militare che ospita il sistema Muos di Niscemi. La domanda è retorica? Appoggerà le richieste delle popolazioni locali o delle forze armate e del governo degli Stati Uniti? La risposta, purtroppo, la conosciamo sin da ora. E' la stessa che abbiamo sulla vicenda della base militare del Dal Molin a Vicenza.

Dopo l'incursione di alcuni attivisti dentro la base militare del Muos a Niscemi, il governo Usa è andato giù pesante. "Gli Stati Uniti - afferma una nota diffusa dall'ambasciata americana in Italia - sostengono convintamente il diritto ad una protesta pacifica. Tuttavia, lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprietà degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni. La sicurezza è sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l'antenna Muos, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura Muos - prosegue la nota statunitense - sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed è il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull'impatto per la salute e che sarà completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermerà la sicurezza della struttura Muos. La costruzione delle torri Muos - conclude il documento dell'ambasciata Usa - è stata temporaneamente sospesa. Tuttavia, la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi rimane operativa ed è vitale per le operazioni militari e umanitarie della Nato. Le azioni illegali e irresponsabili di oggi, condotte da un gruppo di manifestanti, mettono a repentaglio queste operazioni".

domenica 21 aprile 2013

Perché il FMI non può affrontare la verità sul fallimento dell'euro?

Voci dall’estero

Sul Telegraph ci si interroga sul perché  il  FMI, invece di inchiodare i leader UE alle loro responsabilità,  continui a rassettare il ponte del Titanic mentre la nave affonda...

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di Jeremy Warner - Sono stato a Washington questa settimana per la riunione di primavera del Fondo Monetario Internazionale. Vorrei poter dire che si è vista la luce in fondo al tunnel, ma la realtà oggettiva è che siamo ancora in una depressione profonda. Mi dispiace usare luoghi comuni, ma mi vengono alla mente due espressioni: giocherellare mentre Roma brucia, e risistemare le sedie sul ponte del Titanic.

In "Le conseguenze economiche della pace", l'economista britannico John Maynard Keynes ha scritto che la sua scelta in qualsiasi negoziato o arbitrato era "dire la verità violenta e spietata", ma nelle discussioni di questa settimana non c'è stata nessuna dimostrazione in questo senso. Invece di affrontare le cause alla base del disastro economico attuale - il fallimento dell'euro - il dibattito si è incentrato su questioni marginali di bilancio e monetarie, come il ritmo troppo veloce del consolidamento fiscale nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Che il chief economist del FMI, Olivier Blanchard, e il suo direttore generale, Christine Lagarde, possano pensare che qualche allentamento dei cordoni della borsa fiscale nel Regno Unito siano misure adeguate e in grado di riportare alla crescita, quando in Europa è in corso una crisi così profonda, non è solo strano, è patetico. Ho già scritto sulle gravi carenze del FMI nell'affrontare la peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale nell'edizione cartacea odierna del Daily Telegraph, ma c'è ancora molto da dire in proposito.

Invece di costringere i leader della zona euro ad affrontare la verità - che il loro progetto nella sua forma attuale sta facendo fallire non solo loro, ma l'intera economia mondiale - lo stesso FMI si affanna su questioni irrilevanti, come quella se nel Regno Unito ci sia lo spazio fiscale per un po' più di indebitamento al fine di alimentare la domanda. Peggio ancora, va avanti nel tentativo di sostenere ciò che chiaramente, nella sua forma attuale, rappresenta uno sforzo insostenibile.

Crisi sistemica globale - Ormai è guerra dichiarata tra il mondo politico economico e la sfera bancario-finanziaria.

Club Capretta

GEAB n. 74 in Italiano
Tradotto per il Club Capretta da Fedro55 e Aigor

Geab 74 copertina

Crisi sistemica globale - Ormai è guerra dichiarata tra il mondo politico economico e la sfera bancario-finanziaria.

Commento dell'ultimo minuto

Dal momento che la chiusura dei contenuti del GEAB n. 74 è stata fatta sabato sera (il 13/04/2013 n.d.t.), il nostro team segue con attenzione l’insolita coincidenza del crollo di tutti gli indicatori: borse europee, americane ed asiatiche, materie prime... ma anche e soprattutto dell'oro.

Noi, malauguratamente, non abbiamo avuto il tempo di soffermarci su questi fenomeni. L’interpretiamo comunque in linea con quello che abbiamo descritto in questo numero.

Peraltro, riferendoci a quelle situazioni che in questo numero descriviamo essere ancora in fase tranquilla, ancora da venire, ci si chiede se queste premesse non siano quelle del crollo che abbiamo previsto per il periodo da marzo a giugno del 2013.

(continua...)

L'austerità occidentale (il sequestro dell’economia USA più la cura dell’austerità per l'Europa) in virtù della quale la crescita cinese si è fermata, evento in sintonia con i dati al ribasso così come annunciati oggi, sta provocando un crollo dei prezzi delle materie prime e degli scambi in borsa, che a loro volta determinano come conseguenza un calo delle attività bancarie e costringe le banche a monetizzare con urgenza le loro posizioni per ottenere liquidità.

La moneta-oro è la più venduta e si ritrova a condurre la danza.

Il fenomeno sarebbe ancora più eclatante se fossimo nelle more di un processo speculativo normale in cui il vantaggio di un mercato va a scapito di un altro.

Siamo probabilmente all'inizio di un periodo di panico nel quale tutte le posizioni speculative verranno abbandonate.

Se realmente sta accadendo un collasso del tipo di quello accaduto nel 2008, la domanda da porsi è: da dove potranno mai arrivare le migliaia di miliardi che hanno salvato in extremis il sistema finanziario nel 2009?

Secondo il metodo dell’anticipazione politica, la datazione di un punto di rottura si effettua identificando i periodi ad alto rischio nei quali la più piccola scintilla da' fuoco a tutte le polveri.

Il periodo attuale è un tipico esempio nel quale si combinano un numero impressionante di fattori esplosivi: nuove bolle finanziarie gonfiate da massicce iniezioni di denaro pubblico, instabilità geopolitica mondiale, guerre valutarie, instabilità globale, inizio della guerra politica contro il "terrorismo finanziario", crisi politica in Europa, disoccupazione di massa ed economia reale deteriorata, escludendo, naturalmente, il debito pubblico alle stelle.

Si tratta di una tale coincidenza di fattori che è un miracolo che questa situazione possa perdurare.

Ne avevamo analizzato i motivi nel GEAB N. 71, in particolare l'interesse comune a mantenere in vita gli Stati Uniti con la respirazione artificiale e l'eccessiva generosità delle banche centrali.

Siria: crimini “scomodi”

di Pierangela Zanzottera
SibiaLiria

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Mentre l'Occidente si affanna a stabilire se armare ufficialmente le bande d'opposizione in Siria, sul terreno si continua a morire nel silenzio e indifferenza generale.

Il numero di morti innocenti cresce e in parallelo aumentano le crudeltà e le atrocità dei modi scelti per assassinarli.

E alcuni dei più eclatanti, chissà come mai, non sono stati ritenuti "degni" di venire denunciati sulla maggior parte dei nostri media.

Ad esempio, si è parlato del gravissimo attentato – sia in termini di vite umane (49 morti) che  dal punto di vista simbolico (essendo avvenuto all'interno di una moschea) – del 21 marzo scorso, costato la vita, tra gli altri, allo sheikh ultranovantenne Mohammad Said Ramadan al-Bouti, uomo di cultura, di religione e di pace.

Eppure non si trattava né della prima violenza compiuta in un luogo sacro in questi mesi (basti ricordare sheikh Abdel Latif Al-Shami, torturato davanti alle videocamere e assassinato dopo essere stato rapito mentre si trovava in preghiera nella moschea di Aleppo insieme a una folla di fedeli all'inizio del mese di Ramadan) né tantomeno dell'unico caso di religioso assassinato in Siria (finora se ne contano almeno 13, 2 dei quali di fede cattolica, oltre ai numerosi rapiti o aggrediti).

Pochi giorni più tardi, il 29 marzo, una sorte simile è toccata all'imam della moschea di Al-Hassan, nella zona di Sheikh Maksoud ad Aleppo.

Sheikh Hassan Saif-Eddin, non solo è stato prelevato con la forza e malmenato (come testimoniato in questo video: http://www.youtube.com/……), ma dopo la morte il suo corpo è stato trascinato per le vie del quartiere e la sua testa appesa al minareto della moschea, a fare da monito per la popolazione.

Le bugie del governo Monti sul MUOS di Niscemi

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

muosUn “disguido”. Cioè un mero errore d’interpretazione o di valutazione degli atti predisposti dalla Regione Siciliana che ha consentito al Pentagono di fare un piccolo passo avanti nella costruzione del terminale terrestre del MUOS di Niscemi. Così, in barba al decreto di revoca delle autorizzazioni ai lavori d’installazione delle tre mega-antenne del nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari all’interno della riserva naturale “Sughereta”, firmato a Palermo lo scorso 29 marzo, tecnici ed operai hanno ottenuto l’Ok a completare pure il terzo traliccio dell’impianto di morte della Marina militare Usa.

Secondo il viceministro degli Esteri Staffan de Mistura e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, si è trattato però di un semplice malinteso. “I due uomini di governo che abbiamo incontrato a Roma lunedì 15 aprile ci hanno comunicato che c’è stato un disguido con la revoca dei lavori del MUOS”, spiega il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa. “Ci hanno però assicurato che i lavori sono stati bloccati almeno fino al prossimo 31 maggio, quando sarà depositato lo studio sull’impatto elettromagnetico delle antenne che è stato commissionato all’Istituto Superiore della Sanità. Sino ad allora verranno garantite solo le attività di manutenzione della stazione di telecomunicazione e gli unici ingressi nella base saranno quelli dei militari statunitensi preposti al suo funzionamento”.

Con o senza revoca, i lavori del MUOS potranno ripartire dunque l’1 giugno se l’ISS darà il suo star bene all’impianto. L’ipotesi di assegnare a quest’organismo l’ultima parola sull’installazione del sistema satellitare è stata fortemente caldeggiata proprio dalla giunta Crocetta, nonostante in tanti avessero espresso dubbi sull’effettiva “indipendenza” dell’istituto noto per le sue posizioni negazioniste in tema di rischio elettromagnetico. I giornalisti Alessio Ramaccioni e Pablo Castellani ricordano nel volume Onde Anomale (Editori Riuniti, Roma, 2012) come Radio Vaticana per difendersi dalle accuse d’inquinamento ambientale nel procedimento penale che l’ha vista poi condannata, si sia affidata alla consulenza tecnica della dottoressa Susanna Lagorio dell’Istituto Superiore di Sanità. Né Rosario Crocetta né il governo Monti hanno poi tenuto conto delle richieste dei No MUOS e del Movimento 5 Stelle di far partecipare ai lavori della commissione il professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino che insieme al fisico Massimo Coraddu ha provato l’insostenibilità ambientale del MUOS. “Anche se non ne farò parte perché non mi hanno voluto vi scrivo io già ora le conclusioni a cui giungerà la Commissione dell’Istituto Superiore di Sanità”, ironizza il docente del Politecnico. “Allo stato dell’arte, non risulta in letteratura alcuna prova di correlazione dimostrabile fra campi elettromagnetici ed effetti sulla salute. Quindi non vi è il minimo rischio per la popolazione. I rappresentanti istituzionali a livello territoriale si accorgeranno così come da Roma li hanno beffati…”.

Come i neo-liberisti hanno conquistato l’Italia per conto dell’élite finanziaria

Italia “montiana” a qualunque costo (umano)

di Cloro
Agorà di Cloro

Amo tanto le metafore escrementizie e mai come ora sarebbero quelle che più si adattano a far da commento alla situazione politica attuale…. ma vi risparmierò la coprolalia e cercherò di essere civile, anche se di civile, in questo dannato paese, mi sa che ci è rimasta solo la guerra…

napo
napolitano definiva “al limite del ridicolo” la sua candidatura solo una settimana fa

La situazione pre-elettorale la conosciamo tutti: c’era convergenza di tanta parte del parlamento su Rodotà (M5S e SEl) che, lo ricordiamo, è del Pd. Pero’ poi il PD stesso ha espresso un chiusissimo “niet”.

Politici hanno provato a far pressioni sulla figlia di Rodotà affinchè facesse ritirare il padre, hanno provato a far eleggere prima Marini e poi Prodi (entrambi meno peggio di Napolitano), andate male le due cose e poi… voilà, rielezione del vecchio “migliorista”.

A latere della questione ci sarebbe la telefonata di Draghi a Napolitano per convincerlo a ricandidarsi, la riunione dei capi di PD, PdL, Napolitano stesso e Monti (che ha preso il 6% alle elezioni ma governa tuttora e governerà in futuro).

Una grande massa di italiani, non solo del M5S gridano al golpe e a questi italiani, qualche politico purtroppo ancora con un certo margine di gradimento (Finocchiaro, Boldrini e Renzi: tra le figure più oscene di questa classe dirigente) ha pure rimproverato i cittadini che parlavano di golpe. Niente golpe: tutto istituzionale. Tutto regolare.

Come gli arbitri corrotti che si girano dall’altra parte per non vedere il fallo in area di rigore che non sanzionano.

sabato 20 aprile 2013

Il falso di Boston

Bollettino Aurora

Aangirfan 20 aprile 2013

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Presumibilmente questo è Dzhokhar Tsarnaev. Anche se potrebbe essere una qualsiasi ‘corpo’ usato dagli agenti del governo degli Stati Uniti per usarlo come ‘capro espiatorio’. Lo stesso corpo in ambulanza.

Con una bomba legata al petto, uno dei sospetti della maratona di Boston è stato ucciso la mattina del 19 aprile, dopo che lui e suo fratello hanno rapinato un negozio 7-Eleven…” Sospetto della maratona di Boston ucciso, l’altro fugge dopo uno straordinario scontro a fuoco. No aspettate, la polizia sembra aver mentito. “La polizia ha detto che i sospetti non hanno rapinato il negozio.Caccia ai terroristi di Boston: sparatoria, i sospetti con le spalle al muro.

Margaret Chabris, direttrice per la comunicazione aziendale di 7 – Eleven, dice che il video del crimine non è stato ripreso dalla videosorveglianza di un negozio 7-Eleven e che il sospetto che l’ha rapinato non assomigliava a Tamerlan o Dzhokhar Tsarnaev. ‘Il sospetto ripreso nella rapina di quel particolare 7-Eleven, non assomiglia ai sospettati’, dice Chabris. ‘La polizia o qualcuno altro ha commesso un errore. Qualcuno si è confuso.’La rapina al 7-Eleven non è collegata a Boston…

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venerdì 19 aprile 2013

"Eurozona fallimento assoluto"

Intervento di Nigel Farage al Parlamento europeo - 17 Aprile 2013.

Tanto per non dimenticare quello che ci aspetta, dopo che sarà finito il teatrino della politica di questi giorni.

Fonte:  Luogocomune 19 Aprile 2013

Le bombe di Boston, sono opera della ‘Blackwater di Obama’?

Bollettino Aurora

Boston: Prima delle bombe
Aangirfan 18 aprile 2013

triplecanopyLa Triple Canopy, fondata a Chicago nel 2003 da veterani delle US Army Special Forces. Prima di Boston, Mumbai. Mercenari addestrati dagli statunitensi possono essere stati impiegati in entrambi gli attentati. Alcuni degli uomini armati di Mumbai sembravano essere dei caucasici bevitori di birra, secondo una notizia della BBC. Secondo la BBC del 27 novembre 2008:
(BBC NEWS; I terroristi di Mumbai creano una ‘zona di tiro libero’): “Uomini dalla ‘pelle chiara’, come li ricorda il signor Mishra, semplicemente sparavano per uccidere…” La Triple Canopy ha operato recentemente in India, Nigeria e Somalia. (Le attività della Triple Canopy) Negli attentati di Mumbai del 2008, testimoni oculari hanno detto che tra gli aggressori “vi erano mercenari nigeriani o somali.” (Bagno di sangue a Mumbai – Dnaindia.com)

fi4ogxthSembra che l’amministrazione Obama abbia deciso, scegliendo dei mercenari, la Triple Canopy, una società di Chicago… La Triple Canopy è nota per arruolare mercenari provenienti da Paesi con pessime statistiche sui diritti umani...” (Triple Canopy, la ‘Blackwater di Obama’/ISN, Triple Canopy Takes Over)
Wayne Madsen riferisce che un’“azienda di mercenari” che lavora per il governo degli Stati Uniti, ha effettuato attentati terroristici ‘false flag’ in Asia, con l’assistenza del Mossad e dell’intelligence dell’India, il RAW. (Blackwater/Xe dietro gli attentati terroristici in Asia e in Africa?)

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giovedì 18 aprile 2013

Le Forze speciali dietro le bombe di Boston

Bollettino Aurora

Aangirfan, 18 aprile 2013

4chan ThinkTank – Imgur.
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Questi due uomini, visti al traguardo della maratona di Boston poco prima delle esplosioni, indossano stivali militari per il deserto (foto in alto).
Uno indossa un berretto con un logo utilizzato dalle forze speciali degli Stati Uniti o da ex membri delle forze speciali (foto in basso).
È questo il bombarolo?

mercoledì 17 aprile 2013

Le vittime del “terrorismo” sono tutte “uguali”?

di Enrico Galoppini
European Phoenix

Scoppia una bomba a Boston, in mezzo alla maratona: “edizione straordinaria!”, “terribile!”, “disumano!”, “abominevole!”.

Certo, come si deve commentare una cosa del genere?

Mica è una bella cosa saltare in aria, rimanere mutilato, vedere i propri cari ed amici esanimi o sanguinanti mentre ci si sta godendo una giornata di sport… Chi attenta alla vita di persone qualunque, come tutti noi, in situazioni del genere, quale che sia il suo palese o recondito obiettivo, è indubbiamente un criminale.

Detto questo, al di là di ogni sviluppo che avrà la faccenda (indagini, strumentalizzazioni, depistaggi ecc.), e considerato che si possono fare solo congetture sul “chi” e “perché” ha architettato questo spregevole atto, sono da dire essenzialmente due cose.

La prima è che questo “terrorismo”, questa entità indefinita che assume, nell’immaginario della massa ben indottrinata, sembianze “islamiche”, “di estrema destra” o “anarchiche” (con la variante più recente del “pazzo isolato”), colpisce sempre individui comuni, intenti nelle loro ordinarie attività, lavorative o ricreative. Chiaro che lo sdegno non può che essere unanime, perché tutti, me compreso, percepiamo che, in luoghi affollati, “ogni momento è buono”, e “potrebbe capitare anche a noi”.

Guarda caso, questo “terrorismo” col quale il “mondo civile” sarebbe in guerra non colpisce mai “il potere” nelle sue persone e nei suoi luoghi simbolici. L’attacco al Pentagono, che non può esser definito un posto in cui s’aggirano “persone innocenti”, s’inserisce nella più ampia vicenda dell’11/9, pervasa di illogicità, stranezze, incongruenze e “misteri” irrisolti ed irrisolvibili.

Da questi “terroristi” non ci si può dunque ragionevolmente attendere un qualcosa che abbia a che vedere col classico regicidio o tirannicidio.

domenica 14 aprile 2013

La conferenza dell'UE sulla modificazione del clima e la geoingegneria ribadisce le richieste di trasparenza e controllo democratico del 1999

di Christof Lehmann
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Christof Lehmann (nsnbc) -Nei giorni 8 e 9 Aprile si è tenuta presso il Parlamento europeo una conferenza, dal titolo "Oltre le teorie della modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria". La conferenza ha rivalutato una risoluzione del 1999 e ha ribadito la mancanza sia di legislatori che di militari per salvaguardare la trasparenza e il controllo democratico su programmi riservati, che colpiscono intere popolazioni senza consenso, l'azione democratica, o l'accesso a dati e informazioni verificabili.

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I governi degli Stati membri dell'UE nascondono quello che è ovvio con una complicità silenziosa

La conferenza è iniziata l'8 aprile, con una proiezione ufficiale del documentario "Perché stanno spruzzando nel mondo?"del regista americano Michael Murphy.

La conferenza si è svolta sotto l'egida del gruppo parlamentare "Verdi/ Alleanza libera europea", che è un'alleanza di partiti verdi europei e partiti liberali.

Tra i relatori alla conferenza UE, i parlamentari Tatjana Ždanoka da Lativia, che è membro della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Werner Schulz dalla Germania, che è membro della commissione per gli affari esteri, François Alfonsi, che è un membro della commissione per lo sviluppo regionale, il consigliere comunale Linda Leblanc, che è il segretario del Partito verde di Cipro, l'ex ambasciatore dell'Ucraina in Grecia e vice presidente del Partito dei Verdi di Ucraina, Valerie Tsybukh, Giulietto Chiesa, che è un ex parlamentare europeo e il presidente dell'Alleanza "Alternativa", Wayne Hall dalla Grecia, che è il coordinatore del sito web " Enouranois", Josefina Fraile dalla Spagna, che è un libero responsabile per la ricerca sull'ambiente della Piattaforma Internazionale contro la Modificazione del Clima " Skyguards", così come Claire Henrion dalla Francia, che è il presidente dell'associazione ACSEIPICA, e altri.

La conferenza si è tenuta grazie alla collaborazione tra le organizzazioni della società civile, riunite sotto la piattaforma internazionale "Skyguards", in collaborazione con l'alleanza "Alternative".

L'obiettivo principale della conferenza è stato quello di continuare il lavoro che era stato avviato nel 1998 dalla commissione del Parlamento europeo per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa, che ha portato all'adozione della "Risoluzione per l'ambiente, la sicurezza e la politica estera" il 14 gennaio 1999, con Theorin come relatore.

venerdì 12 aprile 2013

Nuova eugenetica: la troika sa bene quello che fa

L'austerità ci ammala e ci uccide
di  Sergio Cararo
Contropiano 

austerityDalle previsioni del Fmi alla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet" giungono conferme inquietanti: vogliono che moriamo prima e adottano misure economiche per raggiungere tale obiettivo.

Qualcuno lo dice più brutalmente qualcuno meno, ma la sostanza coincide. L'Oulook pubblicato esattamente un anno fa dal Fondo Monetario Internazionale scriveva esplicitamente: "I rischi connessi a un aumento dell'aspettativa di vita sono molto alti: se entro il 2050 la vita media dovesse aumentare di tre anni più delle stime attuali, aumenterebbero del 50% i già elevati costi dei sistemi di welfare”. Gli anziani malati? “Se lo vogliono, dovremmo consentirgli di morire in fretta” ha dichiarato tre mesi fa Taro Aso, ministro delle Finanze del Giappone, costretto poi a scusarsi pubblicamente dopo la gaffe sui giapponesi che “peserebbero” in modo eccessivo sulle finanze del paese, a causa delle spese ingenti per le cure mediche.

Si tratta di due indicatori – inquietanti ma chiarissimi – sul come la ristrutturazione complessiva dell'economia capitalista preveda anche morti e feriti, tanti, come in una guerra.

Quando la crisi è determinata dalla sovrapproduzione – innanzitutto di capitali e poi di merci – la regola di monsieur le capital punta esplicitamente alla distruzione degli eccessi di capitale. Non si chiudono solo le fabbriche ma si elimina anche il “capitale umano” in eccesso. Si tengono e mantengono solo i settori di popolazione funzionali alla produzione. Sul resto gli Stati devono “de-responsabilizzarsi” per ridurre i costi. Il capitale umano in eccesso e non più produttivo o funzionale (anziani, poveri, esclusi strutturali dal mercato del lavoro , popolazioni marginali) possono e debbono essere abbandonati a se stessi. La morte perde così ogni fatalità per diventare un fattore di razionalizzazione dei costi e di “igiene sociale”.

In passato a fare il lavoro sporco ci avevano pensato le guerre. Distruzione di capitali in eccesso in quantità notevoli: città e fabbriche distrutte, ponti, strade, ferrovie da ricostruire, popolazione decimata dai bombardamenti e dagli stenti.

Nell'epoca delle armi nucleari praticare questo terreno appare un po' più difficile. I rischi e le incognite sono troppo elevati anche per le classi dominanti. Meglio procedere con una guerra di classe condotta dall'alto e perseguita attraverso misure economiche che, magari più lentamente, producano lo stesso effetto.

Il MUOS di Niscemi, un’arma ambientale

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

muos

A Niscemi (Sicilia), all’interno di una riserva naturale (area SIC), sono in corso i lavori di realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri del MUOS (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti d’America.

Il MUOS dovrà assicurare il collegamento della rete militare Usa (centri di comando, controllo e logistici, le migliaia di utenti mobili come cacciabombardieri, unità navali, sommergibili, reparti operativi, missili Cruise, aerei senza pilota, ecc.), decuplicando la velocità e la quantità delle informazioni trasmesse nell’unità di tempo e rendendo sempre più automatizzati e disumanizzati i conflitti del XXI secolo. Con la conseguenza di accrescere sempre più il rischio di guerra (convenzionale, batteriologica, chimica e/o nucleare) anche per un mero errore di elaborazione da parte dei computer.

Il terminale MUOS di Niscemi sarà costituito da tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari con frequenze che raggiungeranno i 31 GHz e da due trasmettitori di 149 metri d’altezza per il posizionamento geografico con frequenze tra i 240 e i 315 MHz. Un mixer di onde elettromagnetiche che penetreranno la ionosfera con potenziali effetti devastanti per l’ambiente e la salute dell’uomo. Originariamente il progetto era stato previsto per Sigonella, la principale stazione aeronavale della Marina militare Usa nel Mediterraneo alle porte di Catania. Poi fu deciso di dirottare l’impianto una settantina di chilometri più a sud, nella stazione utilizzata dal oltre vent’anni dal Pentagono per le comunicazioni con i sottomarini atomici in navigazione negli oceani. A determinare il cambio di destinazione le risultanze di uno studio sull’impatto delle onde elettromagnetiche generate dal MUOS che accertò l’alto rischio che le emissioni potessero avviare la detonazione degli ordigni ospitati a Sigonella. Ovviamente senza tenere assolutamente in considerazione gli effetti del sistema sulla salute e la sicurezza delle popolazioni che abitano nei pressi della base di Niscemi.

A denunciare l’insostenibilità ambientale del MUOS e le “gravi carenze” degli studi effettuati dagli statunitensi ci ha pensato nel novembre 2011 il Politecnico di Torino, attraverso un report dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu. Con la realizzazione delle nuove antenne si verificherà un incremento medio dell’intensità del campo in prossimità delle abitazioni più vicine pari a qualche volt per metro rispetto al livello esistente”, scrivono i due ricercatori. “C’è poi il rischio di effetti acuti legati all’esposizione diretta al fascio emesso dalle parabole MUOS in seguito a malfunzionamento o a un errore di puntamento. I danni alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 Km saranno gravi e permanenti, con conseguente necrosi dei tessuti.

Le onde elettromagnetiche avranno pesantissimi effetti pure sul traffico aereo nei cieli siciliani e in particolare sull’aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura. Il fascio di microonde del MUOS è senz’altro in grado di provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente, spiegano Zucchetti e Coraddu. Gli incidenti provocati dall’irraggiamento di aeromobili distanti anche decine di Km. sono eventualità tutt’altro che remote e trascurabili ed è incomprensibile come non siano state prese in considerazione dagli studi progettuali. I rischi d’interferenza investono potenzialmente tutto il traffico aereo della zona circostante il MUOS. Nel raggio di 70 Km si trovano ben tre scali aerei: Comiso, a poco più di 19 Km dalla stazione di Niscemi, e gli aeroporti militare di Sigonella e civile di Fontanarossa (Catania), che si trovano rispettivamente a 52 Km e a 67 Km. Sigonella, tra l’altro, è oggetto delle spericolate operazioni di atterraggio e decollo dei droni a disposizione delle forze armate Usa e Nato.

giovedì 11 aprile 2013

Il popolo dei tunnel che vive sotto le strade d'America

di Michael Snyder
The Economic Collapse

tunnel people

Sapevate che ci sono migliaia e migliaia di persone senza fissa dimora che vivono sottoterra sotto le strade delle principali città degli Stati Uniti? Sta accadendo a Las Vegas, sta accadendo a New York City e anche a Kansas City. Mentre l'economia crolla, la povertà negli Stati Uniti sta letteralmente esplodendo e così i senza fissa dimora. Oltre alle migliaia di persone del "popolo dei tunnel" che vivono sotto le strade d'America, ci sono anche migliaia di persone che vivono nelle tendopoli, ci sono decine di migliaia di persone che vivono nei loro veicoli e ci sono più di un milione di bambini della scuola pubblica che non hanno una casa nella quale tornare di notte. Il governo federale ci dice che la recessione "è finita" e che "le cose stanno migliorando", eppure la povertà e i senza fissa dimora in questo paese continuano ad aumentare senza una fine in vista. Cosa succederà quando arriverà la prossima crisi economica?

Quando ho sentito che ci sono persone senza fissa dimora che vivono in una rete di tunnel sotterranei sotto le strade di Kansas City, sono rimasto assolutamente sbalordito. Ho dei parenti che vivono in quella zona. Non ho mai pensato a Kansas City come ad una delle città più difficili negli Stati Uniti.

Ma secondo il Daily Mail, la polizia ha recentemente scoperto una rete di tunnel sotto la città dove vivevano delle persone ..

Sotto le strade di Kansas City, ci sono profonde gallerie sotterranee dove un gruppo di vagabondi senza tetto viveva accampata.

Questi cosiddetti accampamenti per i senza tetto sono stati scoperti dalla polizia di Kansas City, che ha  sfrattato i residenti a causa dell'ambiente insicuro.

Le autorità hanno detto che queste persone vivevano nello squallore, con mucchi di immondizia e pannolini sporchi lasciati nelle zone boschive dei dintorni.

La parte più triste è il fatto che le autorità hanno trovato pannolini sporchi nelle zone vicino a questi tunnel. Questo deve significare che i bambini erano stati allevati in quel tipo di ambiente.

Purtroppo, questo  sta accadendo in tutto il paese. Negli ultimi anni, il popolo dei tunnel di Las Vegas ha ricevuto un bel po' di pubblicità in tutto il mondo. E' stato stimato che più di 1.000 persone vivono nella massiccia rete di gallerie inondate sotto la città ...

Nelle profondità sotto le luci scintillanti di Las Vegas si trova un sinistro labirinto abitato da ragni velenosi e da un uomo soprannominato The Troll che brandisce una sbarra di ferro.

Ma, sorprendentemente, i 200 chilometri di gallerie inondate sono anche la dimora di 1.000 persone che sbarcano il lunario in quel lungo ventre buio.

Alcuni, come Steven e la sua fidanzata Kathryn, hanno arredato la loro casa con notevole attenzione - il loro 'bungalow' di 400 piedi quadrati  vanta un letto matrimoniale, un armadio e persino una libreria.

Riuscireste ad immaginare di vivere in quel modo? Purtroppo, per un numero crescente di americani una "vita normale" non è più un'opzione. O sono costretti ad andare nei rifugi per senzatetto o devono cercare di guadagnarsi un'esistenza in proprio in qualunque modo possibile.

martedì 9 aprile 2013

Lev Tolstoj: La Legge dell’amore e la legge della violenza

Da: La Legge dell’Amore e la Legge della Violenza (1910)
Tradotto in inglese da Mary Koutouzow Tolstoy

tolstoy

Sarebbe così facile e così naturale far capire ai braccianti agricoli, che sono la maggioranza in Russia e nel resto del mondo, che per secoli hanno sofferto per colpa loro e senza alcun vantaggio: che la proprietà esclusiva della terra appartiene a quelli che non la lavorano, guardie, agenti di polizia, soldati; che tutte le loro tasse sono imposte da loro, in quanto sono impiegati dell'erario; e, quando finalmente hanno capito, arrivare a dire a coloro che considerano loro superiori:

“Lasciateci in pace. Se voi imperatori, generali, vescovi, professori, e altri uomini dotti avete bisogno di eserciti, flotte, università, corpi di ballo, tribunali ecclesiastici, conservatori di musica, carceri, forche, ghigliottine, fateveli da voi; tassatevi, giudicatevi tra di voi,  mettetevi in carcere e giustiziatevi gli uni con gli altri, sterminatevi da soli, uccidetevi in guerra; ma lasciateci in pace, perché noi non vogliamo nulla di tutto questo e non vogliamo partecipare ad atti che sono futili per quello che ci riguarda, e soprattutto, così malvagi”

From The Law of Love and the Law of Violence (1910)
Translated by Mary Koutouzow Tolstoy

lunedì 8 aprile 2013

40 miliardi per pagare anche gli sprechi dello Stato…a vantaggio di lobby, banche e grandi aziende

Investire Oggi

Il governo sblocca i pagamenti della pubblica amministrazione e gli imprenditori potranno tirare un sospiro di sollievo. Ci indebiteremo di più per pagare anche forniture di beni e servizi inutili a vantaggio di lobby, banche e grandi aziende

Via libera del governo per saldare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto agognato decreto legge che prevede il rimborso di 40 miliardi di euro nei confronti di imprese che in passato hanno fornito beni e servizi di vario genere alla pubblica amministrazione. In concreto, le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto – ha spiegato il ministro dell’Economia Vittorio Grilli – precisando che entro il 30 aprile saranno resi noti gli spazi finanziari e entro il 15 maggio avverrà la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste. I rimborsi verranno quindi spalmati sull’arco di due anni e troveranno adeguata copertura attraverso l’emissione di titoli di stato, la compensazione fra debiti e crediti delle aziende e l’allentamento dei vincoli di bilancio degli enti locali, oltre che con tagli lineari che saranno praticati ai vari ministeri. Per non ritardare nemmeno di un secondo i pagamenti – dice Grilli – gli enti territoriali che hanno disponibilità finanziarie, potranno cominciare a pagare immediatamente partendo dai debiti più anziani senza aspettare il riparto.

giovedì 4 aprile 2013

Quelle strane “maledizioni” che colpiscono i testimoni scomodi

di Enrico Galoppini
European Phoenix

tutankhamon

Erano in venticinque ma ne son rimasti solo due vivi e vegeti. Stiamo parlando dei membri del “Team 6”, la crème de la crème dei Navy Seals, che già sono un corpo scelto dei Marines.

Una specie di Rambo in carne ed ossa che però, dopo aver accoppato Osama bin Laden, stanno morendo per qualche “mistero” uno dopo l’altro, in una sequenza di “incidenti” che ha dello sbalorditivo.

La prima volta è toccata a ventidue elementi della squadra protagonista del blitz di Abbottabad, precipitati col loro elicottero in missione in Afganistan nel “più grave lutto” che ha colpito le forze Usa/Nato nel “Paese delle montagne”.

Che strano, l’America che si fa tirare giù un paio di decine di soldati super scelti (con tutto quel che costa, in mezzi e tempo, la loro formazione) dai trogloditi talebani armati di schioppo, tipico oggetto di tiro al bersaglio con le armi più sofisticate come i droni.

Ed ora tocca ad un altro testimone dell’eliminazione del “genio del male”, sulla quale un suo commilitone ha scritto un libro, mentre l’ultimo dei venticinque verserebbe in una difficile situazione economica (un classico dell’America, come il “reduce del Vietnam” che una volta tornato a casa trova un muro d’ingratitudine, su cui sono stati girati molti film).

Si può dunque facilmente profetizzare che anche gli ultimi due super-testimoni-commando non avranno vita lunga, portandosi definitivamente con sé, nella tomba, il segreto dell’ultima puntata della saga dello “sceicco del terrore”, che puzza di bufala lontano un miglio, a partire dalla fine della storia, quando il suo cadavere, invece d’essere ostentato come una preda sui (loro) “media”, venne scaraventato in mare secondo i precetti d’un inesistente “funerale islamico”!

Poi l’America su tutta questa bella storia ci ha fatto ovviamente un film, l’ennesimo dell’industria del rimbambimento mondiale. Tutto nel suo tipico stile, con fantasie (i film) che sorgono da altre fantasie (la cosiddetta “realtà” di cui riferiscono tramite i “media”), in un gioco a catena di travisamenti e manipolazioni al quale finiscono per credere anche loro stessi.

E adesso c’è chi parla di “Maledizione di Bin Laden”.

martedì 2 aprile 2013

UE: La guerra alla libertà dei Media

Per indebolire i Media alternativi indipendenti online, l'UE si appresta a "regolamentare" i motori di ricerca Internet

Un nuovo rapporto della Commissione europea raccomanda la regolamentazione delle notizie in internet, attraverso la modificazione dei motori di ricerca per controllare l'accesso ai "luoghi della cospirazione", la creazione di agenzie stampa europee governative e la formazione di nuovi "quadri di giornalisti professionisti ... per ... scienza, tecnologia, finanza o  medicina ".

Di  Nathan Allonby
Traduzione: Anna Moffa

internet-censorshipIl rapporto sollecita anche i politici europei e i leader delle istituzioni europee a tenere conferenze stampa regolarmente, ad emergere dalle ombre e a  prendere il centro della scena come veri leader europei. Questo segna l'inizio di una nuova era per l'Unione europea, e per il suo controllo sui media. Se state leggendo questo negli Stati Uniti o in Canada, siate consapevoli del fatto che ciò che succede in Europa potrebbe accadere anche in America del Nord, a causa dell' Area di cooperazione euro-atlantica. Si tratta di un processo di convergenza attraverso il quale l'Europa e il Nord America adotteranno politiche simili su "libertà", giustizia e sicurezza, da attuare entro il 2014, cosa che sembra si possa applicare alle ultime proposte sui media.

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