sabato 30 giugno 2012

MUOS e droni, la Sicilia piattaforma delle guerre del XXI secolo

Scheda speciale* di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

muos-dronesIl MUOS (Mobile User Objective System) incarna le mille contraddizioni della globalizzazione neoliberista. Uccide in nome della pace e dell’ordine sovranazionale. Devasta il clima, l’ambiente, il territorio. Dilapida risorse umane e finanziarie infinite. Rigenera le ingiustizie. Esautora ogni controllo dal basso. Espropria democrazia. Rafforza il blocco di potere transnazionale. Inquina irrimediabilmente la natura e la ragione. Viola il diritto alla salute di intere popolazioni.

È a Niscemi (Caltanissetta), nel cuore di un’importante riserva naturale, che fervono i preparativi per l’installazione di tre grandi antenne paraboliche dal diametro di 18,4 metri, funzionanti in banda Ka per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari e due trasmettitori elicoidali in banda UHF (Ultra High Frequency), di 149 metri d’altezza, per il posizionamento geografico. Mentre le maxi-ante trasmetteranno con frequenze che raggiungeranno valori compresi tra i 30 e i 31 GHz, i due trasmettitori elicoidali avranno una frequenza di trasmissione tra i 240 e i 315 MHz. Onde elettromagnetiche che penetreranno la ionosfera e i tessuti di ogni essere vivente.

Il terminale terrestre di Niscemi sarà una delle quattro infrastrutture sparse per il mondo che assicureranno il funzionamento dell’ultima generazione della rete satellitare in UHF (altissima frequenza) che collegherà tra loro i Centri di Comando e Controllo delle forze armate Usa, i centri logistici e gli oltre 18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise e i Global Hawk (UAV-velivoli senza pilota), ecc..

Al progetto siciliano, la Us Navy ha destinato oltre 43 milioni di dollari, 13 dei quali per la predisposizione dell’area riservata alla stazione terrestre, del centro di controllo, dei megageneratori elettrici e di un deposito di gasolio; 30 milioni di dollari per gli shelter e l’acquisto delle attrezzature tecnologiche del sistema MUOS.

venerdì 29 giugno 2012

Da dove provengono i soldi? La gigantesca truffa della Federal Reserve

da The Economic Collapse

Federal-Reserve-Notes

Come viene creato il denaro? Se rivolgete questa domanda alle persone medie per strada, la maggior parte di loro non ne ha idea. Questo è piuttosto strano, perché tutti noi usiamo il denaro costantemente. Si potrebbe pensare che sarebbe  naturale per tutti noi sapere da dove proviene. Allora da dove proviene il denaro?

Un sacco di gente suppone che il governo federale crei i nostri soldi, ma non è così. Se il governo federale potesse semplicemente stampare e spendere di più ogni volta che vuole, il nostro debito nazionale sarebbe pari a zero. Invece, il nostro debito nazionale ha raggiunto ormai quasi  16 trilioni di dollari. Allora perché il nostro governo (o qualsiasi altro governo sovrano se è per questo) deve prendere soldi a prestito da qualcuno? Questa è una domanda molto buona.

La verità è che, in teoria, il governo americano non ha bisogno di prendere in prestito un solo centesimo da nessuno. Ma sotto il sistema della Federal Reserve, il governo statunitense si è sottomesso volutamente ad un sistema finanziario in cui deve costantemente prendere in prestito somme di denaro sempre maggiori. In realtà, è così che funziona nella stragrande maggioranza dei paesi del pianeta. in questo momento. Come vedrete, questo tipo di sistema non è sostenibile e i problemi strutturali causati da tale sistema sono al centro dei nostri odierni problemi di debito.

Allora da dove proviene il denaro? Negli Stati Uniti, proviene dalla Federal Reserve.

giovedì 28 giugno 2012

Fanno saltare il banco e si prendono tutto

di Byoblu

casinòNon bastava l'EFSF, il fondo salva stati europeo. Non bastava il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Non bastava l'ERF, il Fondo di Redenzione (ripianamento) Europeo: ora Giuseppe Vegas, il presidente della Consob, vuole l'FSF: il Fondo di Stabilità Finanziaria, o Financial Stability Fund italiano. Cos'ha in comune quest'ultimo con l'Erf, il fondo europeo proposto da Monti che mira ad abbattere al 60% del Pil il debito dei paesi "virtuosi", pignorando le loro entrate fiscali fino al 2035? Ma la garanzia naturalmente, perché se chiedo soldi, qualcuno ce li dovrà pur mettere, e di questi tempi nessuno versa un centesimo se non ha una qualche forma di assicurazione. E dunque qual’è questa assicurazione proposta da Monti per l'ERF? L'oro, il nostro oro. E quale sarebbe la garanzia proposta da Vegas per il FSF? I migliori beni dello Stato: gli immobili, le grandi società, le riserve valutarie ed auree.

Unità Europea: che bella cosa, però…

di Aldo Giannuli
aldogiannuli.it

european unionLa panacea di tutti i mali d’Europa sembra finalmente trovata: fare subito l’unità politica, dopo quella monetaria, e così unificheremo il fisco, il diritto commerciale e quello penale, il sistema universitario, ecc. Antiche ferite saranno sanate di incanto, le economie dei singoli paesi convergeranno in magica armonia, vecchi dissidi troveranno la loro composizione e tutti vivremo felici e contenti. Che bello! Mi avete convinto: quando si parte? Naturalmente, non stiamo parlando dell’ennesimo pastrocchio per cui unifichiamo il fisco, magari creando una Cassa Centrale Europea sul modello della Bce, che diventa un altro apparato tecnocratico a sé stante, stiamo parlando proprio dii uno Stato federale, che ha un suo governo che diventa titolare esclusivo di moneta, politica estera, forze armate e giustizia penale federale (quantomeno).  Insomma stiamo parlando di uno stato vero. Però prima ci sarebbero alcune piccole questioni da mettere a posto: quisquilie, pinzillacchere, avrebbe detto il Principe De Curtis, ma, insomma, occorre pure pensarci un attimo:

1-uno Stato deve avere una forma istituzionale precisa: monarchia o repubblica (e poi occorre precisare se repubblica parlamentare o presidenziale ecc.). Il primo problema è definire la natura della federazione europea: siamo sicuri che i paesi monarchici (Spagna, Belenux, Svezia, Danimarca, Norvegia ed Inghilterra) accetterebbero di federarsi in una unione repubblicana? Oppure, nel caso meno probabile di una soluzione monarchica dell’Unione, che gli stati repubblicani (Portogallo, Francia, Irlanda, Italia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, ecc.) siano disposti ad accettare questa soluzione? Si è mai vista una repubblica con enclaves monarchiche al suo interno? Anche ignorando il problema, evitando di definire la natura del nuovo stato, resterebbero problemi non secondari di convivenza fra monarchie e repubbliche, quantomeno sui principi del diritto costituzionale. E lasciamo da parte se il nuovo stato debba avere una impronta parlamentare o presidenziale.

lunedì 25 giugno 2012

Il jet turco ha palesemente violato la sovranità della Siria

RT.com

phantom.nL'abbattimento di un aereo turco da parte della Siria è stato un atto di auto-difesa contro una violazione della sua sovranità, ha detto il ministero degli Esteri siriano. Damasco insiste nel dire che era nel suo diritto aprire il fuoco sul velivolo non identificato che ha violato il suo spazio aereo.

La dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri siriano Jihad Magdissi arriva un giorno dopo che Ankara ha accusato Damasco di violazione della legge internazionale, nell'incidente di Venerdì.

Magdissi ha detto che la dichiarazione turca secondo cui il loro jet militare è stato abbattuto nello spazio aereo internazionale, dopo aver lasciato il territorio siriano, era falsa. Il velivolo è stato colpito dall'artiglieria della difesa aerea, non da un missile terra-aria, e la portata massima di questa arma è di soli 1,2 km, ha detto in un comunicato mandato in onda dalla TV siriana.

Commentando l'affermazione che nessun avviso è stato dato prima dell'abbattimento, Magdissi ha detto che le forze della difesa aerea siriana "sono state colte di sorpresa nel vedere quell'aereo."

"La difesa aerea della Siria è stata colta di sorpresa dall'aereo in quota a 100 m, anche se l'aereo fosse stato siriano l'avremmo abbattuto", ha detto.

Ha aggiunto che la Siria ha fatto del suo meglio per attenuare le conseguenze dell'incidente  contattando prontamente le loro controparti turche e offrendo tutta l'assistenza necessaria nelle operazioni di ricerca e soccorso.

Questo è stato fatto nonostante che le relazioni tra i due paesi si sono deteriorate negli ultimi 15 mesi, ha sottolineato.

Fonte: RT.com 25 Giugno 2012
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.it

Il pericolo dei derivati. Alla fine ci sono arrivati

Questo blog si è occupato più volte di una possibile crisi dei derivati che avrebbe conseguenze devastanti sull’economia mondiale (leggi quì e quì….e in altri punti del blog). Finalmente, inizia ad occuparsene anche qualche giornale mainstream, come risulta dall’articolo di Contropiano che segue

I quattro dell’apocalisse europea ci prendono per i fondelli, tentando di farci credere che sono sulla strada giusta (si, forse tra 20 anni, quando saremo tutti morti), che si potrebbe fare questo e quello, che “solo un’altra manovrina per evitare l’aumento dell’IVA” e avremo fatto un altro passo avanti, e via cianciando e perdendo tempo. Intanto ci stanno impoverendo sempre più mentre loro non perdono mai un euro, anzi. Stanno distruggendo il futuro dei nostri figli

Se scoppiasse la bolla dei derivati, dove dovrebbero nascondersi, questi “signori”? Lo sanno tutti che le bolle sono fatte per scoppiare, quando si gonfiano a dismisura. Tutti, tranne i “professori”

Il Sole 24 Ore titola: «Le banche tornano a speculare sui derivati».
Di fronte a tanto “candore” possiamo solo dire: Egregi signori, le banche, a dire il vero, non hanno mai smesso di speculare
(I Lupi)

Banche e derivati. Il "botto" è vicino
di  Claudio Conti
Contropiano

bank

Un allarme tardivo, ma realistico. E completa assenza di indicazioni su cosa fare per “impedire” il ripetersi di un film già visto.

Banche e derivati sono la stessa cosa: i secondi sono “prodotti” dalle prime, non esistono per loro conto.

Fin dall'inizio è apparso chiaro che tutti i discorsi sulla “riforma delle regole del sistema finanziario internazionale” non sarebbe approdata a nulla.

Troppi “decisori” (sia dei maggiori stati che dell più importanti istituzioni economiche globali) sono incatenati – personalmente e strutturalmente – agli istituti di credito, ai fondi di investimento, ecc. Il governo degli Stati uniti, Obama a parte, ne è un esempio clamoroso da oltre un trentennio. Gente che esce dalla finanza o dalle grandi multinazionali per fare il ministro e poi torna a fare la finanza o l'impresa. Gli si può forse chiedere di rinunciare a una carriera futura o di bastonare i propri recenti ex colleghi di lavoro?

La scienza del panico-Italiano


Clicca sull’immagine per guardare il video

La scienza del panico (Italiano)

Sapevi che molti sieropositivi vivono sani e a lungo senza bisogno di nessun trattamento? Abbiamo scoperto molte altre cose che forse non sai! Un documentario di Isabel Otaduy Sömme e Patrizia Monzani con Arantxa Martinez 80 minuti, 2011
lacienciadelpanico.tk

Fonte: Vimeo

venerdì 22 giugno 2012

Germania: se uscite dall'euro ci rovinate!

byoblu.com

Siamo entrati nell'euro per mano dei tedeschi, anche se non avevamo le carte in regola, dopo avere accettato un progetto di deindustrializzazione che ha reso poveri noi e ricchi loro. Lo dice chiaramente Nino Galloni, altissimo funzionario del tesoro all'epoca del sesto Governo Andreotti, in questa intervista. E ora non usciamo dall'euro per non distruggere Berlino. Lo dice altrettanto chiaramente questo articolo dello Spiegel, datato 13 giugno 2012, di cui riporto un estratto:

« Con un’uscita dall’Euro e un taglio netto dei debiti la crisi interna italiana finirebbe di colpo. La nostra invece inizierebbe proprio allora. Una gran parte del settore bancario europeo si troverebbe a collassare immediatamente. Il debito pubblico tedesco aumenterebbe massicciamente perché si dovrebbe ricapitalizzare il settore bancario e investire ancora centinaia di miliardi per le perdite dovute al sistema dei pagamenti target 2 intraeuropei. E chi crede che non vi saranno allora dei rifiuti tra i paesi europei, non s’immagina neanche cosa possa accadere durante una crisi economica così profonda. Un’uscita dall’euro da parte dell’Italia danneggerebbe probabilmente molto più noi che non l’Italia stessa e questo indebolisce indubbiamente la posizione della Germania nelle trattative. Non riesco ad immaginarmi che in Germania a parte alcuni professori di economia statali e in pensione qualcuno possa avere un Interesse a un crollo dell’euro. » [Spiegel Online: Kurz vor dem Kollaps] (traduzione: Francesco Becchi)

mercoledì 20 giugno 2012

La Guerra Invisibile sta diventando reale. Il G20 evidenzia come lo scontro tra Merkel e Obama sta accelerando l'intero processo bellico.

di Sergio Di Cori Modigliani
Libero Pensiero

bombardieriNon credo che né Monti né la Merkel avranno il coraggio e l’intelligenza critica, entro un tempo davvero molto breve, di ammettere di aver svegliato il terribile gigante che dormiva. Basterebbe vedere come la truppa mediatica europea sta riferendo ai propri cittadini l’andamento del G20 in Messico, e come sia diversa l’interpretazione di quest’incontro se si vanno a leggere, invece, le opinioni in Usa, in Sudamerica, in Australia, in Giappone.

Qui, ancora si fa credere alla gente che si tratta di manovre, di una certa legge da far passare, di aliquote, di percentuali. Usano apprendisti stregoni ai quali viene affidato il còmpito di imbastire piani di sviluppo per 80 miliardi di euro, pensando che la gente abboccherà, rimanendo indifferente, come ad esempio in Italia,  dinanzi al fatto che il piano Passera contiene 188 pagine di aria fritta e non esiste neppure un capitolo di quel progetto dove si parla di investimenti “reali” (nel senso di danaro cash per investimenti autentici rivolti ad aziende vere che producono merci reali) e l’attenzione del pubblico viene dirottata su tutt’altri fronti, dagli esodati all’articolo 18, da qualche pettegolezzo parlamentare a qualche minuzia gossip sul mercato. Negli ultimi sei mesi, la figura del ragionier vanesio ha assunto sempre di più l’immagine di ciò che egli davvero è: un curatore fallimentare. E niente di più di questo.

Ciò che sta accadendo, in maniera davvero impressionante, va assomigliando sempre di più, e in maniera inequivocabile, al tragico scenario di paura, indifferenza, e miope cinismo, che alla fine degli anni’30 consegnò il destino delle popolazioni europee alle mire espansionistiche tedesche. Studiando la storia della seconda guerra mondiale, salta subito agli occhi la facilità con la quale, nei primi anni, la Germania del Terzo Reich, si impossessava delle nazioni europee espoliandole dei loro beni.

martedì 19 giugno 2012

Monti: che aspetta ad andarsene?

di Aldo Giannuli
aldogiannuli.it

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Rare volte, in politica, è stato possibile assistere ad un fallimento più pieno, palese e veloce di quello che sta accadendo al governo Monti.

Doveva essere il governo dei tecnici puri, insensibili alle ragioni politiche e si è dimostrato in tutto (non solo in economia, ma anche in materie come la giustizia o i diritti civili) un governo di destra. Doveva essere un governo dei “competenti”, la crema dell’intellighenzia manageriale, amministrativa, diplomatica e si sta dimostrando un governo di cialtroni incompetenti senza pari. Pensate alla figuraccia della Fornero sugli esodati che, per di più, anzicchè prendere il primo aereo per il Tibet, dove ritirarsi in solitaria  meditazione cercando di farsi dimenticare, si scaglia contro i dirigenti dell’Inps meditando di cacciarli perché hanno osato smentirla dati alla mano. Doveva essere il governo del risanamento dell’economia: lo spread è risalito poco sotto i 500 punti, la fracassata di tasse ha messo a terra famiglie e aziende inasprendo la recessione e, come beffa finale, l’aumento di 1 punto dell’Iva ha causato un introito complessivo di tasse inferiore di tre punti all’anno prossimo. Verrebbe da dire a Monti: ma dove hai studiato economia? Beninteso, non tutto è colpa sua ed, anzi, molto non è nella sua disponibilità: decidono i mercati finanziari qualsiasi cosa lui faccia, lo sappiamo. Ma lui ci mette del suo per peggiorare le cose, facendo l’esatto opposto di quanto andrebbe fatto. Come tecnico è solo una mezza cartuccia, ma come politico è una vera bestia.

Caldo torrido? Ecco Scione l'Africano

Pubblicato in data 19giugno 2012 da tankerenemy

- Articolo correlato: http://tankerenemymeteo.blogspot.it/2012/06/caldo-torrido-ecco-scione-lafrica...
- Atlante dei cieli chimici:
http://www.scribd.com/doc/97373481/Atlante-Dei-Cieli-Chimici

Fonte: youtube

lunedì 18 giugno 2012

Fate una settimana in meno di ferie, pelandroni che non siete altro!

di Marco Cedolin
marcocedolin.blogspot.it

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Le aziende che non hanno ancora delocalizzato chiudono i battenti al ritmo di una quarantina al giorno, la cassa integrazione cresce a ritmo esponenziale, la disoccupazione dilaga, in maniera ben più cospicua di quanto non lascino credere i dati dell'Istat, che non possiede (e non ha interesse a possederli) gli elementi per effettuare un conteggio serio, una cospicua parte di quelli che ancora lavorano è impegnata precariamente in impieghi saltuari che garantiscono redditi nell'ordine dei 4/500 euro al mese. Volendo ricorrere ad una metafora, potremmo dire che il lavoro retribuito senza scendere sotto il limite della decenza, somiglia sempre di più ad un animale in via d'estinzione che tutti cacciano e nessuno si è mai preoccupato di salaguardare.

Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo sembra però avere scoperto la formula magica per innalzare il Pillu e trasformarci tutti in ricchi consumatori felici, basterà rinunciare ad una settimana di ferie ed il gioco è fatto......

Brave Mario - Il nuovo medioevo istituzionale

Byoblu

brave-mario

Vi sono due forze in campo. La prima è quella di poche persone che contano molto e perciò "possono" anche molto. Sono le élite europeiste. Si incontrano e decidono al di fuori delle istituzioni democratiche, in consessi privati. La maggior parte di loro non sono stati eletti da nessuno, se non dai loro conti in banca, e anche quelli eletti non hanno comunque nessun mandato costituzionale a dibattere quelle che saranno le future leggi al di fuori delle sedi preposte, ovvero i parlamenti nazionali. Costoro hanno deciso che debbono a tutti i costi nascere gli Stati Uniti d'Europa, e che nessuno potrà frapporsi tra il loro proposito e la realizzazione di ciò che ritengono una missione. Neppure i popoli, che sono i proprietari legittimi delle terre che compongono il vecchio continente.

Fra loro c'è chi lo fa perché ne trarrebbe benefici economici, come per esempio le imprese americane che dall'integrazione europea conseguirebbero un vantaggio materiale (parole di Monti). E' il caso della commissione Trilaterale, il cui responsabile europeo (fino a pochi mesi fa lo stesso Monti) è devotamente dedicato (committed) all'unificazione politica europea. Altri, invece, sono preoccupati dal peso crescente delle economie che compongono il terzo polo politico mondiale: il continente asiatico, dall'India alla Cina, cui potrebbe aggiungersi in corsa la Russia, senza dimenticare il sudamerica con il Brasile ma anche la spinta islamica. Questa corrente di pensiero ritiene che solo un'Europa unita, alleata con gli Stati Uniti d'America, possa fronteggiare l'aggressione commerciale (e all'occorrenza anche militare) del resto del mondo. Curioso come in queste fila si annoverino molti neoliberisti, i quali notoriamente sostengono che lo Stato sia cattivo e debba ingerirsi il meno possibile delle faccende che riguardano soldi e mercati, salvo poi ingerirsi loro degli stati fino ad arrivare al punto di scioglierli. Infine, tra le componenti della prima forza in campo vi è certamente anche la schiera dei signori del mondo, le cui fortune vengono incrementate al ritmo di 4 o 5 miliardi di dollari l'anno (parliamo di redditi personali), come ad esempio i gestori americani di certi Hedge Fund (in piena crisi, i redditi dei primi 25 gestori di «hedge» al mondo sono saliti del 68% nel 2007 sul 2006 a un totale di 20,7 miliardi.), che vedono come un intralcio ai loro affari la frammentazione politica e culturale dell'attuale assetto geopolitico del mondo. Queste élite si incontrano alle riunioni del gruppo Bilderberg, nei consigli della Commissione Trilaterale, nei think-tank nazionali e sovranazionali, dall'Aspen Institute a Bruegel e via discorrendo, nei quali spesso si intrecciano gli stessi nomi e tra i quali si annoverano politici interessati più al potere che a dare rappresentanza ai cittadini del mondo che li hanno eletti.

domenica 17 giugno 2012

Eppur si muove

di Maria Rita D’Orsogna
No all’Italia petrolizzata

Nessuna attività dell'uomo (sondaggi, perforazioni, prelievi di idrocarburi, prelievi di acqua ecc) può creare o indurre terremoti di intensità pari a quelli avvenuti
Daniela Fontana, Il Resto del Carlino 8 Giugno 2012

Il terremoto piu' violento in Emila e' stato di 6.1 Richter

Coincidenza vuole che proprio in questi giorni, il 15 Giugno 2012,  Scientific American diffonda  un rapporto del National Research Council (NRC) degli USA in cui si afferma che la re-iniezeione di fluidi di scarto dalle operazioni di fracking puo' causare terremoti.

Questo dopo il gia' citato rapporto dell'United States Geological Survey in cui si afferma, similmente, che l'origine di vari sciami sismici che hanno afflitto gli stati centrali degli USA e' "quasi sicuramente" umana e dovuta al fracking.

Ma il rapporto odierno dell' NRC va oltre il fracking ed afferma che anche le trivellazioni di gas e petrolio convenzionali possono portare a fenomeni sismici, non solo lievi.

Il titolo del rapporto e': "Induced Seismicity Potential in Energy Technologies" - "Potenziale di sismicita' indotta da tecnologie energetiche" e compila in maniera certosina tutti i casi che secondo il gruppo dell'NRC sono da considerarsi terremoti indotti dall'estrazione di energia o altro materiale dal sottosuolo - petrolio, gas, geotermia, acqua - sia con metodi tradizionali che quelli cosiddetti non convenzionali.

sabato 16 giugno 2012

Il collasso economico non è un evento singolo

I poteri hanno le proprie idee su ciò che deve accadere. A loro non piace lasciare che una buona crisi vada sprecata, e certamente tenteranno di utilizzare ogni crisi per plasmare il mondo ancora più a loro immagine.

The Economic Collapse

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Molte persone pubblicizzano "il collasso economico"in modo martellante, come se fosse una sorta di grande campione d'incassi estivo hollywoodiano. Molte persone scrivono su di esso come se fosse qualcosa che accadrà in un solo giorno o nell'arco di poche settimane e che improvvisamente cambierà il modo di funzionare del mondo intero.

Ma non è così che funziona il mondo finanziario. Il mondo finanziario è come una partita a scacchi - molto lento e metodico. Sì, ci sono momenti in cui le cose accadono molto velocemente (come nel 2008), ma anche momenti in cui la crisi si manifesta nel giro di un certo numero di mesi.

Purtroppo, la maggior parte degli americani non è abituata a pensare in termini di mesi o anni. In questi giorni, la maggior parte degli americani ha la capacità di attenzione di un pesce rosso e la maggior parte degli americani è stata addestrata ad aspettarsi una gratificazione istantanea. Semplicemente non sono abituati ad essere pazienti e ad aspettare gli eventi. Ebbene, nonostante ciò che potreste aver letto, il collasso economico non sarà un evento singolo. Si manifesterà nel giro di qualche anno. In qualche modo stiamo vivendo un collasso economico proprio in questo momento. Quando arriverà la prossima grave crisi finanziaria, molti la chiameranno "collasso economico".

Ma se vogliamo veramente capire cosa ci sta succedendo, dobbiamo pensare a lungo termine. Ci stiamo dirigendo verso un incubo completo e totale, ma ci vorrà del tempo per arrivare alla fine della storia.

In Grecia solo se vince Syriza l’Europa si salva

di Gennaro Carotenuto
gennarocarotenuto.it

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Ha voglia di sgolarsi Alexis Tsipras (foto), il dirigente della coalizione di sinistra Syriza che domani potrebbe vincere le elezioni greche, a ripetere “noi, come il 70% dei greci, siamo per l’Euro e per l’Europa”. Più lo dice e più i giornali reinterpretano: “Se vince Syriza è la fine dell’Euro”, “Referendum tra Euro e Dracma”, laddove Dracma vuol dire Tsipras ed Euro vuol dire continuare a far sopportare alla Grecia le misure draconiane decise dalla troika che hanno svuotato gli ospedali di medicine e portato alla fame bambini e anziani. Addirittura il Financial Times, nell’edizione tedesca, fa un appello a resistere alla demagogia di Tsipras e non votare Syriza. Dei balbettii su carta velina della stampa italiana non vale neanche la pena riferire, allineata e coperta dietro le parole d’ordine monetariste per le quali Syriza sarebbe una sorta di partito dei black bloc sui quali spargere terrore come fossero nuovi cosacchi pronti ad abbeverarsi alle fontane di San Pietro.

Fa specie soprattutto che la severissima stampa finanziaria mondiale, dal citato Financial Times all’Economist fino al Sole24Ore, bramino una vittoria di Antonis Samaras, il leader del partito di centro-destra Nuova Democrazia. Giova ricordare che Samaras è parlamentare dal 1977 ed è stato ministro di quasi tutto (dalle Finanze agli Esteri alla Cultura) per il partito che ha truccato i conti per entrare nell’Euro, ha fatto esplodere il debito estero, ha depredato i conti dello Stato, ha favorito smaccatamente gli straricchi condividendo in cambio le peggiori politiche clientelari del PASOK (il suo rivale gemello di centro-sinistra) e infine condiviso con i socialisti la responsabilità di firmare il memorandum. È ovvio, quanto patetico, che la grande stampa finanziaria mondiale affidi l’ultima trincea del neoliberismo decadente a un partito di corrotti yes-men pronti a firmare qualunque patto scellerato, incluso mandare a morte per fame i figli dei loro connazionali, o far mancare medicine salvavita ai loro vecchi, pur di mantenere uno strapuntino di privilegio. È a questi scilipoti che la più autorevole stampa mondiale vuole affidare le sorti di undici milioni di greci. Sono questi scilipoti, secondo loro, i difensori dell’Europa in una nuova battaglia delle Termopili dove Syriza rappresenterebbe i persiani.

Elezioni in Grecia: Le principali proposte di SYRIZA

syriza

1. Realizzare un audit del debito pubblico. Rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino la crescita e l’occupazione.

2. Esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico.

3. Alzare l’imposta sul reddito al 75% per tutti i redditi al di sopra di mezzo milione di euro l’anno.

4. Cambiare la legge elettorale perché la rappresentanza parlamentare sia veramente proporzionale.

5. Aumento delle imposte sulle società per le grandi imprese, almeno fino alla media europea.

6. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso.

7. Proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds.

8. Abolire i privilegi fiscali di cui beneficiano la Chiesa e gli armatori navali.

venerdì 15 giugno 2012

Siamo Colonie

ByoBlu – Il video blog di Claudio Messora

La svendita programmata delle sovranità nazionali è iniziata molto tempo fa. Già nei primi anni '90 gli economisti sapevano che la creazione di una moneta comune slegata da una politica fiscale complementare e senza una banca centrale che potesse sopperire all'impossibilità di giocare con i tassi di cambio, innesacando una svalutazione competitiva, avrebbe condotto a una crisi la cui unica soluzione contemplava la cessione totale delle prerogative dei popoli, ovvero la loro autonomia e indipendenza rispetto alle politiche macroeconomiche.

Un progetto che avrebbe consentito alla Germania di avvantaggiarsi sul piano delle esportazioni verso i paesi meno forti, ai quali non sarebbe rimasta che la diminuzione dei salari per riequilibrare il deficit. Ma anche e soprattutto un progetto che, attraverso la crisi, doveva risolversi con l'imposizione di una unione europea totale sul piano politico, costringendo i cittadini privati di ogni altra possibilità residua a rinunciare all'atto costitutivo più importante che uno Stato conosca: le loro costituzioni nazionali. Quando uno Stato rinuncia alla propria sovranità sulle politiche monetarie, diventa automaticamente una regione, nella migliore delle ipotesi, o peggio: una colonia, con la sola autonomia decisionale residua, rispetto al potere centrale, di stabilire con quale frequenza tagliare le aiuole.

Era questo ciò che volevamo, entrando nell'euro? Certamente no. Ma era questo che voleva chi ci ha portato dentro e chi, dopo avere impresso la grande accelerazione che viviamo sulla nostra pelle di questi tempi, sta facendo di tutto per precipitare una crisi che non è economica, ma sommamente politica (in quanto è una precisa volontà politica rinunciare a tutti quei correttivi monetari che privilegerebbero immediatamente il benessere dei popoli rispetto a quello degli istituti di credito). Qualcuno che ancora ieri, in Parlamento, sosteneva incredibilmente che sarebbe tradizione italiana auspicare parziali cessioni di sovranità nazionali, e che del resto sapeva bene che certe crisi servono precisamente a quello.

Ho incontrato per voi l'economista del Levy Economics Institute e dell'Università di Cassino Gennaro Zezza, al Workshop per la democrazia diretta organizzato dal Partito Umanista. La sua storia racconta di come il progetto neomercantile ha prodotto una crisi che a qualcuno conviene non risolvere.

Catastroika: privatization goes public

Video-Sottotitoli in Italiano

Pubblicato in data 14 maggio 2012 da belva64SE

Informazioni dettagliate:
il file dei sottotitoli italiani da me redatti e file di altri idiomi, informazioni sulla produzione e altro ancora li trovate sul sito ufficiale del documentario::
http://www.catastroika.com/index.php

Il documentario mostra e dimostra la catastrofe che segue la privatizzazione e la liberalizzazione, per risolvere una crisi voluta, che ne è la giustificazione. La giustificazione per depredare intere nazioni del patrimonio e dei beni pubblici del suo popolo, usando sistemi repressivi e liberticidi e inducendo i lavoratori a una condizione di schiavitù.

I creatori di Debtocracy, documentario con due milioni di visualizzazioni trasmesse dal Giappone all'America Latina, analizzano lo spostamento dei beni dallo Stato in mani private. Viaggiano nei paesi sviluppati, alla ricerca di dati in materia di privatizzazioni e ricercano indizi sul giorno dopo il massiccio programma di privatizzazioni della Grecia.

Fonte: Youtube 14 Maggio 2012

Dove andranno a finire i soldi ricavati dalla svendita del patrimonio pubblico?

Svenditalia

di  Marco Cedolin
Il Corrosivo

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Il "grande usuraio", parafrasando Stefano Benni un poco più sboccato nei suoi Celestini, sembra ormai essere in procinto di pensare alle cose serie. Dopo la valanga di nuove tasse (che con l'acuirsi della recessione non renderanno granché), dopo l'eliminazione delle pensioni per le generazioni future, che comunque saranno costrette a pagare sempre più Inps, dopo avere posto le basi per un mercato del lavoro dove esisterà solo la parola "uscita", inizia il periodo delle grandi svendite. Saldi fuori stagione che costituivano il motivo primo dell'insediamento a Palazzo Chigi di un banchiere di Goldman Sachs che nessuno aveva votato, ma Napolitano si era premurato di nominare senatore a vita, per una serie di meriti che si perdono nell'imponderabile....

Autolesionismo di Stato

Stato & Potenza

eni

L’Italia è un Paese piuttosto peculiare. Ad un personaggio come Enrico Mattei vengono intitolate scuole, vie e palazzi pubblici, vengono celebrate le sue idee profondamente innovative in ambito politico e il suo ruolo di infaticabile sostenitore dell’autonomia energetica e strategica italiana.

Per condurre in maniera efficace le proprie battaglie e per portare avanti i propri progetti operativi, egli dovette tuttavia fronteggiare le dure regole che vigono in ambito internazionale, dove la concorrenza si combatte obbligatoriamente a suon di colpi sotto la cintola e la corruzione diviene uno dei pochi strumenti adeguati a ridefinire i consolidati rapporti di forza internazionali.

E’ noto, infatti, che l’inadeguata, clientelare ed inefficiente classe dirigente italiana subordinò la copertura politica ai progetti escogitati dal geniale manovratore dell’ENI al versamento della consueta “quota” a partiti di governo ed opposizione. Così, Mattei dovette attivare un flusso di denaro verso DC, PSI, PCI, MSI e a pressoché tutte le residue forze politiche italiane per ottenere mano libera nell’implementazione dei piani strategici finalizzati a garantire autonomia energetica all’Italia.

giovedì 14 giugno 2012

La dittatura democratica di Obama

Pubblicato su Youtube in data 13 Giugno 2012 da demodidattura

Quest'uomo non sta facendo gli interessi della nazione. Ci sta svendendo. Ci sta affondando. E lo fa in piena consapevolezza.

di Sergio Di Cori Modigliani
Libero Pensiero

monti

Subdolamente, il sole24ore, ieri mattina, titolava “Schnell frau Merkel!”.

L’idea di base consisteva nel ricordare ai propri lettori, a nome della Confindustria, che la situazione italiana oggi, sarebbe –secondo loro- com’era nell’ottobre del 2011 quando decisero di eliminare Berlusconi.

Ricorderete che, in quei tumultuosi giorni, il quotidiano economico titolò “Fate presto” con anomale lettere cubitali, schiacciando il campanello d’allarme.

Il secondo significato, retrostante questo titolo, consisteva nel fornire un viàtico d’accompagnamento per il ragionier vanesio che stava partendo per Berlino, incitandolo a metter fretta alla Merkel, sapendo che a Berlino, a Wall Street, alla borsa di Londra, ilsole24ore è un giornale che viene letto quotidianamente con la lente d’ingrandimento, con il microscopio e con esperti interpreti di cose italiane, per comprendere che cosa stia accadendo nel nostro paese.

La Merkel ha risposto –ed era fin troppo chiaro che la frase era rivolta all’industria italiana- addirittura di persona. In un breve commento rilasciato a un giornalista di Der Spiegel ha detto: “L’Italia è un paese solido che sta facendo molto bene. E’ un momento delicato e ne siamo consapevoli. Non c’è fretta. Non c’è alcuna fretta”. Fine della trasmissione.

Derubati per le banche

Il Punto-di Monia Benini

Miliardi di euro per le banche, sottratti a noi cittadini, privati anche della nostra sovranità. Dalla Merkel a Obama, sino a Draghi: la ricetta è sempre dare più soldi alle banche. Così mentre si fa la fila per pagare l'IMU e chiudono 42 aziende al giorno, i politici camerieri dei banchieri trovano sempre il modo per 'impoverire' i propri cittadini e le nazioni che sono ormai sul lastrico. E noi? Continuiamo a fare ammuina, divisi fra i sostenitori dei partiti (!!!) o fra vari leaderetti e regoline di bon ton, mentre per il paese è quanto mai urgente il "fare".

Fonte: ilpuntotv.blogspot.it

Video IT/FR Quando il fondo monetario internazionale fabbrica la miseria./ Quand le FMI fabrique la misère.

Informare per Resistere

img36-400x326Un bambino che porta dell'acqua passa attraverso una fogna a cielo aperto in un villaggio in Ghana; l'inquinamento delle acque e le condizioni di scarsa igiene spesso favoriscono la diffusione delle malattie all'acqua in Africa. / Un enfant portant de l’eau traverse un égout à ciel ouvert dans un village du Ghana ; la pollution de l’eau et les mauvaises conditions d’hygiène favorisent souvent la propagation des maladies d’origine hydrique en Afrique.

Tradotto da Erminia Scaglione per Informare per Resistere

NATO: Allarme nero

di Gianni Lannes
Su la testa!

eurogendfor

Per dirla con Jean Baudrillard «Ogni significato presuppone una profondità, una dimensione nascosta che l’uomo postmoderno ignora, abituato com’è alla mancanza di significati per eccesso di significati stessi». Il sistema in cui sopravviviamo è basato sulla menzogna a tutti i livelli, certo ben artefatta. E’ in corso da decenni una guerra per controllare anche le nostri menti. Cia ed Nsa cosa credete che siano e soprattutto facciano in giro per il mondo. Gli esperti Usa hanno iniziato a studiarci su basi “sociologiche” dagli anni Cinquanta, sostenendo le azioni illegali dei servizi segreti., come la “strategia della tensione. Avete presente il saggio di Banfield sul familismo amorale? Bene: è un incipit fondamentale per chi vuole apprendere i rudimenti della sociologia imperialistica. Ma per comprendere la psicopatia del potere occorre analizzare alcuni rapporti dell’Alleanza Atlantica sul futuro militarizzato che ci attende, ovviamente sempre più sotto controllo. In poche parole: un incubo. Quando la fabbrica del consenso inizia a scricchiolare si passa alle maniere brutali. Punto e basta, senza tante chiacchiere. E allora sia: Urban Operations in the Year 2020. Operazione in grande stile già pianificata e provata su piccola scala. Un esempio a portata di mente libera? Le prove generali di macelleria sociale a Genova nel 2001. Prodi, Berlusconi o Monti: la sostanza non cambia.

Monti: Stiamo preparando la vendita di parte del patrimonio pubblico

Aveva detto di voler ridurre il debito, invece è riuscito ad aumentarlo. Adesso, non sapendo come fare, ma sapendo benissimo quello che fa, vende i nostri beni. Monti è solo un altro chiodo nella bara dell’Italia

Dal TG La7 del 13 giugno 2012
Annuncio del premier da Berlino. La dismissione di parte del nostro patrimomio pubblico potrebbe fruttare da 300 a 700 miliardi di euro

Servizio di Daniele Maglie

Fonte: tg.la7.it

Il macellaio e il governante

di Giuseppe Masala
Zero Consensus

frogs

In uno sperduto villaggio europeo vi era un macellaio molto potente. Egli decideva a quali suoi clienti dare la carne migliore e da quali contadini acquistare i capi da macellare. Va da se che decideva anche a quali prezzi acquistare e a quali vendere. Il macellaio era però imprevidente: risparmiava sulla manutenzione delle sue celle frigorifere. Una notte d’estate – quando faceva molto caldo – pagò cara questa sua leggerezza infatti si ruppero le celle frigorifere e tutta la sua carne andò in malora. La mattina quando andò a lavoro trovò l’amara sorpresa e disperato corse dal Sindaco del paese (uno dei suoi migliori clienti) ed esclamò: <<Signor Sindaco, mi aiuti, sono rovinato! Si sono rotte le celle frigo e tutta la carne è andata in malora! Ora come farò a pagare i contadini se non posso vendere la mia carne?>>.

Fplp: accordo tra Vaticano e Israele annulla diritti palestinesi

italian.irib.ir

vaticano-israeleTERRITORI OCCUPATI-Dal Comitato centrale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), Kaiyd al-Gul, responsabile per Gaza, chiede al Vaticano di fermarsi e non firmare l’accordo economico con Israele.

“Farlo vorrebbe dire porre fine ai diritti del popolo palestinese – ha affermato al-Gul -, sottoscrivere un accordo con il governo d’occupazione israeliano equivarrebbe al riconoscimento dello stato d’occupazione su al-Quds vanificandone il significato storico-confessionale per cristiani e musulmani”. Lo ha riferito l’agenzia Infopal. “La gravità del fatto è anche rappresentata dalla possibilità che altri enti religiosi possano seguire le orme del Vaticano. La sovranità israeliana su Gerusalemme è illegale e un simile accordo annullerebbe il decennale e interminabile lavoro della comunità internazionale che giuridicamente considera Gerusalemme città sotto occupazione. “Così scegliendo il Vaticano contraddice le convenzioni internazionali, quella di Ginevra, e conferisce a Israele la libertà di continuare a violare qualunque accordo bilaterale raggiunto in passato con la parte palestinese”.

Fonte: italian.irib.ir 13 Giugno 2012

mercoledì 13 giugno 2012

Per salvare la Spagna, indebitano l'Italia!

Byoblu



Nigel Farage è intervenuto oggi a Strasburgo, al Parlamento Europeo, per commentare il prestito di 100 miliardi al sistema bancario spagnolo. Il pacchetto prevede che l'Italia contribuisca al 20% e che il prestito venga erogato col 3% di interessi. Ma l'Italia, per trovare i soldi da conferire, deve indebitarsi sul mercato al 7%: un vero e proprio colpo di genio, non c'è che dire. Questa la trascrizione dell'intervento di Farage.

Eurosadici allo sbaraglio

selvasorg.blogspot.it

La finanza, senza il lavoro socialmente utile degli altri, non riesce a trasformare le cifre in beni tangibili

Tito Pulsinelli

387598La filastrocca del Palazzo è mutevole come il clima, però più inattendibile dei vaticini dei metereologi. Questi predicono il futuro immediato, i globalisti tentano di giustificare il presente trasfigurando la carestia con esorcismi insulsi. Tranquilli, il sol dell’avvenire brillerà sul miraggio della “+Europa” in arrivo sul binario morto. Involontaria e maldestra comicità, sempre più provocatoria. Dopo la teologia-delle-liberizzazioni, spacciano la terapia  dell’anoressia come un manuale dell’obesità. In nome e per conto della pirateria che ingrassa con la socializzazione del passivo delle sue bancarotte, recidive e continuate.

Trionfa la mentalità da basso impero, nepotismo, malcostume esibito e sfrontato, psicosi da ultima spiaggia: ultimo giro, ultimi regali? Come quei Romani che alla quinta invasione dei barbari -mentre saccheggiavano  l'erario- continuavano a ribadire che ci voleva più espansionismo. Crescita? Siamo all’auto-amputazione, alla liquidazione degli ultimi scampoli di beni pubblici strategici: l’ENI all'asta per la gioia degli anglosassoni. Un toccasana, dopo la seconda guerra di Libia combattuta per perdere le concessioni petrolifere e l’export.

martedì 12 giugno 2012

Invasione di droni nei cieli della Sicilia

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

drone

Droni, droni e ancora droni. Sarà intensissimo, in estate, il via vai di aerei militari senza pilota sui cieli siciliani. Decine di decolli ed atterraggi nella base USA e NATO di Sigonella che faranno impazzire il traffico aereo nel vicino scalo civile di Catania Fontanarossa. Grandi aerei spia del tipo Global Hawk e i Predator e i Reaper carichi di bombe e missili che sorvoleranno l’isola e solcheranno i mari, pregiudicando la sicurezza dei voli e delle popolazioni.

Le notificazioni ai piloti di aeromobili (NOTAM) emesse lo scorso 4 giugno lasciano presagire tragici scenari di guerra in Siria e nell’intero scacchiere mediterraneo e mediorientale. Tre riguardano lo scalo di Fontanarossa e sono distinti dai codici B4048, B4049 e B4050. Impongono la sospensione delle procedure strumentali standard nelle fasi di accesso, partenza e arrivo degli aerei, tutti i giorni sino al prossimo 1 settembre, “causa attività degli Unmanned Aircraft”, i famigerati aerei senza pilota in dotazione alle forze armate statunitensi e italiane. “Le restrizioni sopra menzionate verranno applicate su basi tattiche dall’aeroporto di Catania”, specificano i NOTAM. Che le operazioni dei droni riguardino la stazione aeronavale di Sigonella, lo si apprende da un altro avviso, codice M3066/12, che ordina la sospensione di tutte le strumentazioni standard al decollo e all’atterraggio nel Sigonella Airport, dal 4 giugno all’1 settembre 2012, “per l’attività di Unmanned Aircraft militari”. Il grande scalo delle forze USA e NATO subirà inoltre “restrizioni al traffico aereo”, nei giorni 19 e 20 giugno, per una vasta esercitazione aeronavale nel Mediterraneo. Gli ennesimi giochi di guerra alleati che potrebbero annunciare l’attacco finale al regime di Assad.

Report: Obama prepara attacchi aerei contro la Siria

Il passo indietro della Russia getta le basi per un cambiamento di regime

di Paul Joseph Watson
PrisonPlanet

Il presidente Barack Obama ha detto alla US Navy e all'Air Force di preparare attacchi aerei contro la Siria come parte di una "no fly zone", che sarà imposta con l'ausilio delle potenze militari inglese e francese, secondo un rapporto.

"La loro missione sarà quella di abbattere il regime centrale di Assad e i  centri di comando militari in modo da scuotere la stabilità del regime e impedire all'esercito e all'aviazione siriani di sottomettere i ribelli e scatenare la violenza sulle popolazioni civili", riferisce l'organo dell'intelligence israeliana Debkafile .

lunedì 11 giugno 2012

Signori del Bilderberg, attenti a voi!

di Redazione Znetitaly.org

Bilderberg1

di Patrick Bond – 7 giugno 2012

La settimana scorsa vicino all’aeroporto internazionale Dulles mi sono trovato a poco più di una ventina di metri di distanza da un formidabile raggruppamento di 150 intrallazzatori – il Gruppo Bilderberg - la cui capacità di muovere denaro e di influenzare avvenimenti rivaleggia persino con l’imminente riunione del G20 in Messico, con il vertice del G8 dello scorso mese a Camp David e con il convegno militare della NATO a Chicago, il congresso di primavera della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) in aprile o il World Economic Forum in Svizzera in gennaio.

I riservati membri del Bilderberg normalmente non calamitano proteste, ma ai miei fini, passando per Washington, questa è stata l’occasione migliore per ascoltare i loro critici dell’area ultraliberale-populista della società civile statunitense. Centinaia di manifestanti si sono accalcati sul marciapiede per tutto il fine settimana, motivati principalmente da una chiamata a “Occupare Bilderberg 2012” su iniziativa di Alex Jones, che ha un pubblico radiofonico di tre milioni e un violento sito web: infowars.com.  (“E’ in corso una guerra per la tua mente”).

Il premier piange perchè "i poteri forti" l'hanno abbandonato e Confindustria l'ha tradito. Ma non spiega il perchè.

di Sergio Di Cori Modigliani
Sergio Di Cori Modigliani Blog

lacrime di coccodrillo

Povero il nostro ragionier vanesio: è stato abbandonato dai poteri forti e piange!

Siamo alle comiche finali, caratteristica letteraria di ogni tragedia che si rispetti. In presenza del gran finale, ci si fanno quattro risate, prima che arrivi l’ecatombe generale.

“Sono stato tradito da Confindustria”. Poverino, come ci dispiace.

Mentre la truppa mediatica asservita faceva i salti mortali per impedire che le notizie venissero pubblicate, ben riuscendoci, i giovani industriali che si rendono conto di ciò che sta accadendo al paese, improvvisamente risvegliati dal loro letargo colluso, hanno cominciato a tempestare di telefonate Roberto Napoletano, direttore de ilsole24ore, un bravo professionista, un giornalista accorto e decoroso. Con la bava alla bocca, spiegando il nuovo corso di Confindustria dopo l’uscita della melensa Marcegaglia, hanno preteso e ottenuto che si cominci a dire come stanno le cose. E così, da dieci giorni a questa parte, leggere il loro quotidiano economico, è diventato, all’inizio una sorpresa, poi una curiosità, e infine –surprise!- addirittura fonte di informazioni reali. Il che, nell’Italia della comunicazione mediatica negata, vuol dire praticamente essere in odore di premio Nobel. Se vanno avanti così, in breve non ci stupiremo se assumeranno come editorialista Paolo Barnard che spiega agli industriali la sua ossessione quotidiana sui benefici della MMT.

La NATO sta preparando una grande operazione di disinformazione

Aurora Sito
Thierry Meyssan
Réseau Voltaire Damasco (Siria)

Gli Stati membri della NATO e del GCC stanno preparando un colpo di stato e un genocidio settario in Siria. Se volete opporvi a questi crimini, agite subito: mettete questo articolo in rete e segnalatelo ai vostri eletti.

 
rhodes
Obama e a destra Ben Rhodes, il suo consigliere per le comunicazioni.

Tra pochi giorni, forse già venerdì 15 giugno, a mezzogiorno, i siriani che vorranno guardare i canali nazionali li vedranno sostituiti sui loro schermi dalle televisioni create dalla CIA. Immagini realizzate in studio mostreranno massacri attribuiti al governo, manifestazioni pubbliche, ministri e generali che danno le loro dimissioni, il presidente al-Assad che fugge, i ribelli che si radunano nel cuore delle principali città, e un nuovo governo  che s’installa nel palazzo presidenziale.

Questa operazione, direttamente guidata da Washington da Ben Rhodes, viceconsigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, è destinata a demoralizzare i siriani e a consentire un colpo di stato. La NATO, che si scontra con  il doppio veto di Russia e Cina, giungerà a conquistare la Siria senza doverla attaccare illegalmente. Qualunque sia il giudizio sugli eventi attuali in Siria, un colpo di stato metterebbe fine ad ogni speranza di democratizzazione.

Fra le macerie, per capire e non dimenticare

Il Punto-di Monia Benini

Tante ipotesi, e alcuni dati oggettivi, affinché ognuno possa fare le proprie valutazioni. Un territorio da ricostruire, tante attività da rimettere in piedi, nonostante gli "sciacalli" del terremoto: fra ladruncoli disperati e furti "legalizzati"

Fonte: ilpuntotv.blogspot.it

sabato 9 giugno 2012

I poteri forti, i loro fiduciari e i politici lacchè

Lloyd BlankfeinMonti ha messo le mani avanti per avvertire che Wall Street e la City ci affonderanno se non faremo riforme e privatizzazioni

di Filippo Ghira
Rinascita

I “poteri forti” che abbandonano il governo Monti?

Un governo che di quei poteri forti, italiani ma soprattutto esteri, è diretta espressione?

Un governo che è nato per realizzare appositamente gli interessi di quei poteri forti?

Un’ipotesi che sarebbe folle sostenere visto che finora l’ex consulente di Goldman Sachs e di Moody’s, nonché membro della Commissione Trilaterale e del Bilderberg, ha fatto quello che doveva fare.

Come ad esempio, decidere lo scorporo della Snam dall’Eni. Quello che volevano Wall Street e la City. E soprattutto le compagnie petrolifere anglo-americane e anglo-olandesi che spingono ora per la privatizzazione dell’Eni. Pensiamo pure alla riforma del mercato del lavoro che grazie alla Fornero diverrà sempre più precario e flessibile, nonostante le assicurazioni in merito rilasciate dal ministro dalla lacrima facile.

Dopo la strage di Brindisi

di Ferdinando Imposimato
La Voce delle voci

brindisiGia' in passato e' accaduto molte volte che atti di terrorismo commessi dalla destra siano stati attribuiti agli anarchici, i quali non sono in condizione di difendersi e replicare, perche' nessuno e' disposto ad ascoltarli. A partire dal 1969, i capri espiatori sono stati per anni gli anarchici, il bersaglio piu' comodo di ogni parte politica. L'attacco inizio' con la strage di Piazza Fontana della quale fu accusato ingiustamente Pietro Valpreda. Della sua colpevolezza sono stato convinto per decenni, intossicato dai giornali di ogni colore che riuscirono a colpevolizzare lo sfortunato ballerino con accuse di ogni genere. Valpreda dopo dieci anni fu assolto per insufficienza di prove, mentre vennero condannati i fascisti Franco Freda e Giovanni Ventura con l'agente del Sid Guido Giannettini. Dopo un infinito balletto di processi, anche i neofascisti e il loro sodale Giannettini furono assolti, con l'aiuto di Giulio Andreotti che rilascio' un'intervista in favore di Giannettini, rivelando che era un agente del Sid e che collaborava con i servizi. Ma Andreotti non fu in grado di indicare alcun episodio di collaborazione con lo Stato da parte di Giannettini: perche' non esisteva. In realta' questi era amico dei terroristi veneti, che aiutava a fuggire in Spagna.

Come automi

di il Pasquino
Reset-Italia

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Leggevo ieri la notizia dell’ennesimo omicidio bianco del nostro indegno paese. “Operaio dell’Ilva di Novi Ligure muore schiacciato dal muletto…la fabbrica non si ferma”…i titoli dei giornali. Nell’articolo che riporta la tragedia si legge: “coperto da un telo…lascia la moglie e la figlia di appena 9 mesi…aveva solo 31 anni. Il rapporto del Censis e dell’Inail rileva una diminuzione degli infortuni sul lavoro pari all’ 11,7% rispetto al 2011”.

L’informazione ci fa sapere, quindi, che, grazie alla disoccupazione dilagante, sui posti di lavoro muoiono percentualmente in meno rispetto all’anno precedente. Una statistica difronte ad una morte…nelle stesse righe…in un giornale nazionale…pagato da noi.

Come automi leggiamo…come automi i colleghi di Pasquale La Rocca hanno ripreso a produrre. Il lavoro, quello che era un diritto, ora è divenuto ricatto, subdolo ricatto…se non lavori non è colpa della società…è colpa tua…la produzione prima di tutto…prima delle scosse di terremoto, prima della tua famiglia, prima della tua vita.

giovedì 7 giugno 2012

Berremo anche questa?

di Marco Cedolin
Il Corrosivo

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L'esplosione avvenuta dinanzi alla scuola Morvillo di Brindisi, nella quale trovò la morte la sedicenne Melissa, sembrò fin dal primo momento figlia di quella strategia della tensione alla quale in Italia siamo purtroppo tristemente abituati. In tutta evidenza qualcosa non aveva però funzionato a dovere, come dimostrano le tantissime inconguenze emerse riguardo all'attentato. Stando alle dichiarazioni degli inquirenti a scoppiare furono tre bombole di gas collegate fra loro, ma i risultati della deflagrazione non sembravano affatto compatibili con un elemento di questo genere. Gli inquirenti in un primo tempo dichiararono che la bomba artigianale era comandata da un timer programmato per provocare lo scoppio nel momento di maggior afflusso degli studenti, "fortunatamente" bloccatosi anticipatamente. Poi invece del timer non si fece più menzione e l'artefice dell'attentato diventò una persona anziana ripresa dalle telecamere, con in mano un telecomando a distanza. Poco importa se l'uso di un telecomando a distanza fosse un elemento scarsamente in sintonia con un ordigno di costruzione artigianale (e il timer bloccato che fine aveva fatto?) e se, come ben sa chiunque abbia una minima competenza nel campo degli esplosivi, per provocare la deflagrazione di tre bombole del gas sarebbe stato necessario disporre di una certa quantità di esplosivo ad alto potenziale, difficilmente reperibile e assai poco artigianale.

Il fracking in Italia e' realta' dal 2009. Sono gli stessi dello stoccaggio Rivara.

di Maria Rita D’orsogna
dorsogna.blogspot.it

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Ribolla, Grosseto, 2009. Il proppant e' usato per stabilizzare le fratture del fracking. Il frac job e' in basso. Non e' da scisti, ma da carbone - che e' peggio. L'UNMIG ha approvato.

Nota: ci ho messo molto tempo a scrivere ed a ricercare questo testo, e spero che giornalisti e bloggers vogliano ricordare da dove vengono queste informazioni, considerato che e' tutto volontariato da parte mia. Potrebbero esserci inesattezze o mancanze dovute al fatto che occorrerebbe molto piu' tempo di quanto io abbia per fare delle investigazioni piu' approfondite.

Ma i giornalisti italiani cosa fanno?

**

Occorre andarci con molta cautela.

Per giorni ho cercato di capire se ci fosse fracking in Italia, per giorni tutti noi "esseri normali" abbiamo pensato che non si facesse fracking in Italia perche' non era scritto da nessuna parte, ne da parte dei siti governativi, ne da parte delle ditte petrolifere solite e perche' il nostro governo non ha mai detto niente su questo fracking, sui siti di reiniezione, sullo stoccaggio di gas che non fosse qualcosa di rassicurante.

mercoledì 6 giugno 2012

Amoroso: la volpe a guardia del pollaio ci trascina in guerra

Come uscire dalla morsa di una crisi spietatamente pilotata?

Libre

Attenti, stiamo entrando in guerra: e sarà una nuova, terribile guerra fredda. Provate a pensarci: perché gli architetti dell’Eurozona vogliono indebolirci, massacrando l’Europa del Sud? Perché confina col Mediterraneo, l’Africa e il Medio Oriente, cioè il forziere energetico del mondo. Oltre la frontiera nevralgica dell’Iran, avanza l’impero della Cina, che “ragiona” come gli altri paesi emergenti: non tollera più il monopolio privilegiato degli Stati Uniti. L’Europa meridionale? Pericolosa e “inaffidabile”, come l’Italia: meglio tenerci sotto controllo, con l’acqua alla gola, commissariati e stretti nella morsa della crisi e del debito artificiale, creato apposta dalla mafia della finanza criminale. Aprite gli occhi: è proprio per questo che hanno messo “la volpe a guardia del pollaio”. Draghi alla Bce, al servizio dello strapotere della Germania: funziona, per impedire all’Europa di smarcarsi e sviluppare una sua politica economica democratica, aperta al futuro.

Eminente economista italiano naturalizzato danese, Bruno Amoroso vanta un curriculum di enorme spessore: allievo del professor Federico Caffè, di guerra-Draghi-Obama1cui presiede il centro studi, ha insegnato a Copenaghen ed è professore emerito dell’università di Roskilde. Membro del comitato scientifico di “Alternativa”, il laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa, Amoroso dirige la rivista italo-canadese “Interculture”; è membro del consiglio di amministrazione del “Femise”, il Forum Euroméditerranéen des Instituts de Sciences Économiques, e coordina il comitato scientifico dell’italiana Fondazione per l’internazionalizzazione dell’impresa sociale. Fa parte, inoltre, del comitato scientifico del “Flare Network” (Freedom, Legality and Rights in Europe), la rete internazionale per la lotta alla criminalità e alla corruzione. Veterano di “Diesis”, organizzazione no-profit di Bruxelles dedicata allo sviluppo dell’economia sociale, che sostiene progetti di sviluppo per cooperative, imprese sociali e autogestite dai lavoratori, Amoroso è anche un decano della Facoltà di Mondiality all’Università del Bene comune (Bruxelles-Roskilde-Roma) fondata da Riccardo Petrella, e lavora nel comitato scientifico del progetto Wise dell’Unione Europea, dopo aver diretto il Progetto Mediterraneo promosso dal Cnel.

Terremoto al largo di Ravenna

di Gianni Lannes
Su la testa!

Ora anche il Mare Adriatico trema. Attesta l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “Una scossa sismica con magnitudo 4.5 si è verificata all’alba (ore 6.08 italiane) con epicentro al largo di Ravenna, ad una profondità di 25,6 chilometri”. Il terremoto è stato avvertito in tutto il Centro Nord, soprattutto nelle Marche e in Veneto. Le zone vicine all'epicentro sono Ravenna, Cervia e Alfonsine. Secondo la Protezione Civile, al momento non si registrano danni a persone o cose. Dopo una rarefazione degli eventi sismici nel pomeriggio di ieri, nel corso della notte la sequenza in pianura padana ha ripreso l'attività culminando in questa tremore tellurico all'alba. La scossa di questa mattina in Adriatico, all'altezza di Ravenna, è stata avvertita distintamente anche lungo tutto il litorale delle province di Pesaro-Urbino e Ancona.

Echo 346 - Le ordinanze 19, 20, 21 e 52/2012 recitano: «Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ravenna ORDINA: Art. 1) Nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2012 la zona di mare del Circondario Marittimo di Ravenna ricadente all’interno del poligono di tiro Echo 346 è interdetta alla navigazione, alla pesca e ad ogni attività connessa ai pubblici usi del mare, a causa dell’effettuazione di esercitazioni di tiro. Art. 2) A causa della presenza sul fondo marino di ordigni esplosivi nella zona di mare del circondario marittimo di Ravenna delimitata dai seguenti punti (…) sono permanentemente interdette a tutte le unità - nessuna esclusa - le operazioni di ancoraggio e le attività di pesca, sotto qualsiasi forma esercitata».

martedì 5 giugno 2012

Che cosa ha intenzione di fare la Signora Lagarde per i bambini del Niger che muoiono di fame?

Il favoloso mondo di Christine Lagarde
di Manuel Barcia
The Independent Blogs

lagarde-nigerPochi giorni fa il Capo del Fondo monetario internazionale (FMI), Christine Lagarde, ha avuto l'audacia di suggerire che, invece di resistere alle misure di austerità neo-liberali prescritte dalla sua organizzazione, in accordo con l'UE e la Banca centrale europea, i cittadini greci dovrebbero concentrarsi sul pagamento delle imposte. Lagarde non si è fermata qui. Più tardi è andata avanti aggiungendo che aveva più simpatia per i ragazzini di una scuola in un piccolo villaggio del Niger che ricevono insegnamenti per due ore al giorno, condividendo una sedia in tre, e che sono molto interessati a ricevere un'istruzione, che per i Greci che evadono le tasse.

Ora, ci vuole una bella faccia tosta per fare, come Lagarde, un'affermazione così stravagante. Secondo il mio punto di vista, c'è così tanto di sbagliato nella sua visione del mondo e nei  suggerimenti per migliorarlo, che forse in un breve articolo come questo si può solo cominciare a svelare il misterioso e illusorio mondo interiore in cui mi sembra che viva il Capo del FMI.

domenica 3 giugno 2012

GASLAND, il documentario-Nessuno potrà più dire che non sapeva

Youtube

Sottotitolato in Italiano

Pubblicato in data 28/apr/2012 da GlobalInfoAction

Gasland è un documentario del 2010 scritto e realizzato da Josh Fox.

Il film si concentra su alcune comunità americane colpite dalle trivellazioni dei gas di scisto e in particolare da un processo chiamato fratturazione idraulica.

Il fracking,ultima frontiera delle estrazioni estreme, è una tecnica che consiste nell'iniettare un miscuglio di acqua, sabbia e composti chimici sotto pressione, all'interno di formazioni rocciose perché queste si rompano e rilascino il gas. La fratturazione idraulica è stata utilizzata, per applicazioni su piccola scala, fin dagli anni '60. Ma è soltanto di recente che è diventata largamente praticata, anche in grandi giacimenti.

Negli USA l'industria sta portando avanti decise operazioni di lobbying per convincere il Congresso e i singoli Stati che il fracking sia sicuro. Ma a dimostrare il contrario ci sono centinaia di storie di persone che vivono nei pressi di giacimenti dove si utilizzano queste tecniche e dove c'è un alta incidenza di tumori, elevata radioattività, acqua e aria contaminate da metano. Storie raccontate nel documentario Gasland che ha portato il tema del fracking all'attenzione dell'opinione pubblica e ha scatenato decine di proteste.

La ricerca di questi gas ha raggiunto anche l'Europa,l'Africa,l'Asia ecc...

Sottotitolato in italiano da Global Info Action.

Fonte: Youtube 28 Aprile 2012

venerdì 1 giugno 2012

Il Gruppo Bilderberg fa gli ultimi ritocchi all'Agenda per la Carbon Tax

Se qualcuno pensa che una tassa globale sul CO2 possa servire a mettere fine alle irrorazioni clandestine che stanno rovinando il pianeta, ci ripensi. La tassa in questione, insieme ad altre misure draconiane, servirà solo a completare il lavoro della cupola globale che ci vuole schiavi.

Questi “signori” non parlano mai del vero inquinamento, che riguarda le acque, i terreni, le nostre case, l’aria che respiriamo, tanto meno parlano dell’inquinamento da attività militari. Non parlano mai delle sostanze altamente nocive che stanno davvero mettendo in pericolo flora e fauna. Vogliono solo sbarazzarsi di noi

In fondo, i partecipanti all’incontro per l’Italia (i Lupi)

La Banca Mondiale destinata ad essere un'agenzia di recupero crediti per la tassa sul CO2

di Paul Joseph Watson
Prison Planet

Il Gruppo Bilderberg sta progettando di dare gli ultimi ritocchi ad un programma globale di carbon tax che è già in pieno svolgimento, secondo le nostre fonti interne, con lo spauracchio delle specie minacciate di estinzione destinato a sostituire il riscaldamento globale di origine antropica, come principale veicolo attraverso il quale la rivoluzione post-industriale dell'elite sarà portata a termine.

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Una fonte di Alex Jones interna al Bildelberg  ha detto che la cabala segreta è sempre intenzionata ad utilizzare la Banca Mondiale come agenzia di raccolta per una tassa globale sul CO2. Il dirigente della Banca Mondiale Robert Zoellick è presente all'incontro di quest'anno a Chantilly, Virginia, secondo l'elenco ufficiale dei partecipanti .

Numerosi rappresentanti del movimento ambientalista partecipano all’incontro Bilderberg di quest'anno per contribuire alla promozione di questa agenda, tra cui Fred Krupp, presidente dell'Environmental Defense Fund, un gruppo che genera entrate in nome della lotta al cambiamento climatico, ma è molto legato con alcune delle più grandi corporazioni del pianeta, tra cui McDonald e FedEx.

Passa al Senato la Riforma del Mercato del lavoro - Il commento di Alessandra Algostino, docente di Diritto Costituzionale

Radio Blackout

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Ieri in serata è stata approvata al Senato la riforma del mercato del lavoro (231 sì e 33 no) che dalla prossima settimana sarà all’esame della Camera. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, presente nell’Aula di palazzo Madama per il voto, ha tenuto a sottolineare l’importanza di un testo a lungo meditato non per cercare il plauso delle categorie ma per il futuro occupazionale delle generazioni più giovani

La riforma del mercato del lavoro cambia tra le altre cose, l’articolo 18. Con il via libera al primo dei quattro maxiemendamenti alla riforma del lavoro sui quali il governo ha chiesto la fiducia cambiano le regole sui licenziamenti.

Ascolta il commento di Alessandra Algostino, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Torino

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Fonte: Radio Blackout 1 Giugno 2012

The Shock Doctrine-La dottrina dello Shock-Video

Segnalato dal blog yang-nando

http://www.laboratoriocologno.it
L'ultimo video di Naomi Klein sottotitolato in ITALIANO
La traduzione italiana è stata realizzata dalle ragazze e dai ragazzi del Laboratorio contro la Guerra Infinita info@laboratoriocologno.org

Pubblicato su Youtube