di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog
A trent’anni di distanza dalla mobilitazione di Comiso, il popolo della pace è tornato. Ed è tornato in Sicilia. L’isola è, infatti, al centro di un brutale processo di militarizzazione che ha Sigonella come sede strategica principale.
Stiamo parlando del M.u.o.s. cioè un sistema di telecomunicazioni satellitari delle forze USA, un terminale terrestre costituito da mega antenne e satelliti che sta vedendo la luce su quella che era una sughereta. Ettari di riserva naturale lasceranno il posto a questi strumenti di morte: antenne che emettono onde elettromagnetiche con ricadute sulla salute della popolazione.
Da Sigonella si daranno direttive per attacchi missilistici e droni. Già, gli aerei senza pilota, ultima frontiera della guerra del 21 secolo che aprono la via verso l’automatizzazione dei conflitti. La base Usa ne sa qualcosa, infatti ospita già numerosi droni. Tutto questo, come sempre, sulla pelle della popolazione che rischia tanto (e troppo) in termini di salute e sicurezza per pagare il solito pegno di vassallaggio nei confronti di una potenza straniera.
Davanti a questo stato di cose, il popolo della pace ha deciso di darsi appuntamento domani a Catania per lanciare una campagna estiva e autunnale di mobilitazione contro la barbarie statunitense che risponde al nome di M.u.o.s. e droni. Tra i promotori dell’iniziativa (che si terrà domani alle cinque presso la Camera del Lavoro di Catania in via Crociferi) c’è il giornalista/ saggista ed ecopacifista, Antonino Mazzeo che Zenzero ha intervistato.