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giovedì 22 novembre 2012

Come distruggere il futuro di un paese: la morte delle piccole aziende agricole a vantaggio delle corporazioni

Stanno rendendo quasi impossibile lasciare una fattoria o un'impresa ai vostri figli
di Michael
The Economic Collapse

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Se avete una fattoria o una piccola impresa, vorreste trasmetterla ai vostri figli quando morirete? Beh, a meno che il Congresso non faccia qualcosa, diventerà molto, molto più difficile a partire dal prossimo anno. In questo momento, c'è esenzione fiscale sul patrimonio fino a  5 milioni di dollari e qualsiasi cosa li superi viene tassato al 35 per cento. Ma il 1° gennaio, l'esenzione scenderà a 1 milione di dollari e l'aliquota salirà al 55 per cento.

Molti liberal sono entusiasti di questo, perché credono che il governo manderà a fondo persone ricche come Warren Buffett e Bill Gates. Ma la verità è che un sacco di aziende agricole, allevamenti e  piccole imprese saranno assolutamente devastate da questa modifica della legge fiscale. Oggi, ci sono molti agricoltori e allevatori che non hanno molto denaro, ma risiedono su pezzi di terra che valgono milioni di dollari. Secondo l'American Farm Bureau, circa il 97 per cento di tutte le aziende agricole e allevamenti degli Stati Uniti sarà soggetto alla tassa di proprietà, se l'esenzione sarà ridotta solo ad un milione di dollari. Ciò significa che i figli di questi agricoltori e allevatori si troveranno di fronte ad una scelta molto crudele quando sarà il momento di ereditare queste aziende agricole e allevamenti.

In entrambi i casi dovranno sborsare abbastanza soldi per pagare al governo circa la metà di quello che l'azienda o ranch vale, oppure vendere la fattoria o ranch che magari appartiene alla loro famiglia da generazioni. Inutile dire che, la maggior parte delle famiglie agricole non ha tutti quei soldi contanti. La maggior parte di loro li guadagnano a mala pena di anno in anno. Quindi questa modifica della legge fiscale accelererà notevolmente la morte della fattoria di famiglia in America. Questo devasterà anche molte piccole imprese a conduzione familiare. Molte piccole imprese non guadagnano molti soldi, ma hanno fabbricati, terreni o beni per un valore di milioni di dollari. I figli che avrebbero voluto continuare la tradizione di famiglia saranno costretti a vendere a causa del pesante disegno di legge fiscale di Zio Sam. Si tratta di una crudeltà insidiosa, che mostra quanto sia diventato corrotto il nostro sistema.

giovedì 16 febbraio 2012

Come sfrattare gli agricoltori dalle loro terre, al tempo di Monti

Colpo mortale all’agricoltura meridionale, grazie anche a Mr Monti & co.
di Redazione Link Sicilia

confL'allarme di Confagricoltura sugli effetti nefasti provocati dall'accordo Ue-Marocco con il solito placet di Roma

A poche ore dalla votazione, da parte del Parlamento Europeo, dell’ipotesi di accordo con il Marocco, il Consiglio Direttivo della Confagricoltura siciliana ha espresso la propria indignazione per l’ennesimo tentativo di scippo ai danni dell’agricoltura mediterranea. 
                                                                 
Mentre l’organizzazione agricola, anche a livello nazionale, ha avviato un’opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti i deputati europei per una sospensione del trattato, non è stata ritirata la precedente presa di posizione del governo centrale favorevole all’accordo “per non creare un incidente diplomatico”.

domenica 8 gennaio 2012

Alimentare la fame nel mondo: come l'industria globale dei biocarburanti sta creando distruzione di massa

di Jean Ziegler e Siv O'Neall

Global Research
Axis of Logic

land-grabL'espansione globale dell'industria dei biocarburanti - in cui vengono utilizzati terreni agricoli e colture per produrre carburante per i veicoli da trasporto, piuttosto che cibo per gli esseri umani - è un fattore fondamentale per la drammatica escalation dei prezzi alimentari in tutto il mondo. [1]

In un nuovo libro, Massive Destruction [2], l'autore francese Jean Ziegler [3] mostra come l'industria dei biocarburanti e la più vasta agroindustria minacciano di provocare la fame nel mondo su una scala senza precedenti.
Non è un incidente involontario, dice Ziegler. E' il risultato intenzionale delle politiche attuate dai governi legati a potenti corporazioni agro-alimentari nella loro ricerca del profitto privato. In questo modo, il conseguente aumento dei livelli della fame nel mondo può essere descritto come una forma di "omicidio calcolato".

Ironia della sorte, l'industria dei biocarburanti viene promossa da società e governi come sostenibile, un'alternativa ai combustibili fossili "sicura per l'ambiente". In realtà, è solo un'altra forma dello sfruttamento sconsiderato di risorse che deriva dall'insaziabile profitto privato dell'elite nella produzione economica capitalista. L'industria dei biocarburanti nasce da un connubio delle multinazionali dell'agrobusiness e del petrolio che sanno benissimo che questa nuova impresa globale sta provocando una massiccia distruzione ambientale e sofferenza umana.

sabato 17 dicembre 2011

"Fatevi l'orto!" E' una parola: Chi controllerà la "Green Economy"?

di Anna moffa
ilupidieinstein.blogspot.com

ortoQuante volte, in questi ultimi tempi, avete sentito qualcuno dire: "Dobbiamo decrescere, fatevi l'orto!"?

Purtroppo, un giorno non lontano (negli Stati Uniti già succede), non sarà più possibile "farsi l'orto" o prendere qualunque altra iniziativa che possa sollevare la terra dal peso degli arroganti, dei disonesti, degli inquinatori e dei manipolatori.

Tanto meno sarà possibile realizzare una "Green Economy" accettabile, ma solo qualcosa che di verde avrà solo il nome, mentre servirà ad un'elite di pirati per mettere le mani su tutto quello che consideriamo natura, sull'acqua, sull'aria e persino sul nostro respiro.

Ci sono nuovi regolamenti emergenti, scritti sotto la dettatura delle corporazioni, che tentano di vietare proprio la libera iniziativa riguardo a coltivazioni, allevamenti e via dicendo.

Questi tentativi di introdurre leggi restrittive, servono a concentrare tutta la proprietà nelle mani di corporazioni senza scrupoli

Il furto di risorse naturali da parte delle multinazionali è diventato un problema enorme e andrebbe denunciato come una violazione dei diritti umani e un attacco illegale ai beni comuni.

Il Gruppo ETC ha rilasciato un nuovo rapporto che denuncia la presa di potere da parte di grandi multinazionali che, attraverso la manipolazione della vita in ogni campo, lo sfruttamento delle risorse naturali della terra, nuove tecnologie invasive e pericolose, e cavalcando la "Green Economy", si stanno appropriando di tutte le risorse fondamentali per la vita.

Queste corporazioni senza scrupoli inquinano, distruggono e quello che vogliono è proprio che qualcun altro venga accusato al posto loro. Chiunque pensi di poter difendere l'ambiente senza un minimo di conoscenza di come vanno le cose a questo mondo, farà solo danni

Il nuovo rapporto ETC, 60 pagine, si intitola "Chi controllerà la Green Economy?"

Ecco come la parola "verde" è diventata sinonimo di inganno, a servizio di approfittatori senza scrupoli:

Dalle parole del gruppo, nell'introduzione:

mercoledì 7 dicembre 2011

Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte'

I brutti effetti dello 'sviluppo pulito' sostenuto dalle Nazioni Unite in Honduras.

di Jeremy Kryt
Global Research
In These Times - 30 Novembre 2011

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Un ragazzo si trova vicino ad una capanna su una piantagione di palme nella Valle Aguan nel mese di agosto. Lo slogan recita "Area recuperata dal MUCA", che sta per "Movimento dei Contadini Uniti di Aguan". (Foto di Orlando Sierra/AFP/Getty Images)

VALLE di Aguan, HONDURAS- 3.000 chilometri quadrati, la valle del fiume Aguan nel nord-est dell'Honduras ha circa le stesse dimensioni della Death Valley in California. Ma pur essendo verde e fertile, il bacino dell'Aguan sta diventando famoso come "valle della morte." Dal gennaio 2010, almeno 45 contadini sfollati sono stati uccisi negli scontri per i diritti fondiari ad Aguan, e "il numero effettivo di omicidi è probabilmente molto più alto", secondo Annie Bird, co-direttore del gruppo di difesa dei diritti umani Rights Action (RA), che ha visitato l'Honduras nel mese di settembre.

Bird e altri critici dicono che la violenza ad Aguan è determinata dalla competizione per le risorse tra gli agricoltori locali e gli impianti di produzione di biocarburanti su larga scala. La valle è la patria di più di una dozzina di piantagioni di palma africana che forniscono energia "verde" in Europa e in Asia, così come di  un paio di impianti a biogas che funzionano come parte di una delle iniziative delle Nazioni Unite per la politica dei carbon credits.

"Le imprese agricole, dopo tutto, costituiscono il principale terreno agricolo ad Aguan," dice Bird. "Questo è quello che guida il conflitto qui".

Le piantagioni di palma africana sono state collegate anche alla violenza legata alla  terra in Indonesia, in Africa e altrove in America Latina, in quanto la domanda mondiale di biocarburanti è cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Ma l'uso del terreno agricolo per i carburanti, invece che per la produzione alimentare, ha provocato un picco dei prezzi alimentari a livello mondiale. Nel mese di ottobre 2011, il Comitato delle Nazioni Unite per la  Sicurezza Alimentare ha pubblicato un rapporto che cita la produzione di biocarburanti come una delle principali cause di carenza di cibo in tutto il mondo.

Ignorando il rapporto della loro stessa commissione, le Nazioni Unite continuano a sostenere i due impianti a biogas collegati alle piantagioni di palma africana nella Valle di Aguan, come parte del loro controverso programma Meccanismo per lo Sviluppo Pulito (CDM). Prodotto del Protocollo di Kyoto, il CDM permette ai governi e alle imprese dei paesi occidentali, il commercio dei crediti di carbonio con le imprese dei paesi in via di sviluppo che utilizzano energie rinnovabili e altre tecniche per risparmiare carbonio. I critici del programma CDM puntano al dilemma cibo-vs-carburante, come pure alla questione dell'"addizionalità", cioè se, o meno, un dato CDM esisterebbe senza gli investimenti decisi dalle Nazioni Unite. Ma Bird dice che c'è anche una componente morale.

"Con l'approvazione di investimenti in questi progetti, l'ONU si è reso complice di una crisi dei diritti umani," dice Bird. "E' semplicemente vergognoso".

Uccisioni e sgomberi forzati

Entrambi i CDM ad Aguan utilizzano acque reflue ricche di batteri, derivate dall'estrazione di olio di palma, per la produzione di metano per il biogas. Ma il processo di cattura del metano è conveniente economicamente solo su larga scala e gli osservatori dicono che offre alle aziende locali un incentivo diretto a espandere le operazioni.

David Calix, portavoce del Movimento Campesino di Aguan (MCA), dice: "Negli ultimi due anni più di 1.500 famiglie contadine hanno perso le loro case, scuole e comunità a causa di sfratti forzati", tutti erano collegati agli sforzi per espandere la coltivazione di Palma Africana nella valle Aguan.

Nel mese di luglio, la Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH), ha pubblicato un rapporto sugli sfratti di Aguan e sugli attacchi armati contro le comunità locali, da parte delle "guardie di sicurezza della piantagione e milizie private", consentiti impunemente. Il documento FIDH ha costretto un paio di potenti investitori europei a recedere dal progetto CDM di Aguan e ha costretto il Parlamento europeo ad ordinare una missione d'inchiesta. Finora, tuttavia, queste misure non sembrano aver avuto alcun impatto sull'escalation della violenza.

Nel mese di agosto, più di due giorni di scaramucce tra le guardie e i contadini hanno provocato 11 morti. Pochi giorni dopo, altri due contadini sono stati assassinati, uno di loro, Pedro Salgado, è stato abbattuto nella sua casa insieme alla moglie. Un intero villaggio contadino è stato raso al suolo. La protesta internazionale è diventata così forte che ai primi di settembre, il governo honduregno ha inviato una forza di circa 1000 agenti speciali di polizia e soldati ad occupare la vallata.

Ma Bird  dice che invece di proteggere i diritti umani dei contadini, le forze di occupazione hanno dato una mano alla loro persecuzione. Sono emersi rapporti sul giro di vite sulle comunità contadine ,da parte di poliziotti e soldati che hanno anche preso parte degli sfratti. Gli attacchi  degli  "Squadroni della morte"  contro i contadini sono andati avanti quasi allo stesso ritmo che durante l'occupazione, con quattro omicidi nella stessa settimana all'inizio di ottobre. Nessun arresto è stato fatto per alcuna delle uccisioni, e nessun sospetto è stato rivelato.

Occupazione pericolosa

"Le truppe dicono di essere venute a portarci sicurezza, ma è una menzogna", dice il presidente dell'MCA Rodolfo Cruz. "Sono qui per servire gli interessi dei ricchi proprietari terrieri, gli stessi che controllano i politici nella lontana [capitale dell'Honduras] Tegucigalpa." Cruz è anche prosindaco di una piccola comunità contadina chiamata Rigores, che sostiene di essere stato minacciato di sfratto più volte, sia dalle guardie di sicurezza che dalle forze dell'ordine.

Cruz riferisce anche che i cittadini sono scelti in modo casuale, e che ci sono state retate di massa e arresti durante la caccia ai capi del movimento da parte delle autorità.

"Ci stanno accusando di avere armi, di formare una rivolta", dice Cruz, il cui figlio di 16 anni, Santos, sarebbe stato torturato per ottenere informazioni, mentre era in custodia della polizia, il 19 settembre. Cruz sostiene che l'MCA e altre organizzazioni sono movimenti pacifisti dediti alla resistenza non violenta.

Bird, che ha studiato il caso, ritiene che non vi è dubbio che il figlio di Cruz sia stato preso di mira dalle autorità perché suo padre è un portavoce di primo piano per la riforma agraria. "Fa tutto parte del loro modello di intimidazione", dice. "Non esiste un sistema giudiziario funzionante in Honduras". Come ulteriore prova della disfunzione legale, Bird fa notare che l'uomo d'affari con più partecipazioni ad Aguan, Miguel Facusse Barjum, secondo quanto rivelato recentemente da Wikileaks, ha forti legami con trafficanti di cocaina colombiani. "La polizia sta sfrattando i contadini dalla proprietà di un noto signore della droga", dice. "Questo dimostra quanto sia marcio il sistema."

Anche se a settembre ci sono stati accenni sulla stampa honduregna che la polizia ha catturato telefoni cellulari che dimostrano l'esistenza di un esercito ribelle forte di circa300 uomini, il capo della polizia honduregna Julio Benitez è molto più circospetto. "Noi veramente non sappiamo cosa sta succedendo ad Aguan", dice Avila. "Sappiamo che ci sono gruppi armati. Sappiamo che alcune persone sono state ferite in circostanze misteriose. Ma è molto complicato".

Quando è stato interrogato sulle accuse di brutalità della polizia, Avila ha rifiutato di rispondere, dicendo solo: "[La polizia dell'Honduras] è un' organizzazione professionale. Ci comportiamo in modo professionale. Stiamo lavorando duramente per proteggere i contadini di Aguan e per proteggerli da criminali violenti".

Spingere per la riforma

"La situazione in Honduras è, ovviamente, molto preoccupante per noi", dice il presidente del consiglio del CDM Martin Hession. "Non vogliamo essere associati a questo tipo di cose in alcun modo". Hession dice che, a seguito della violenza ad Aguan, il Consiglio del CDM ha "aumentato la sorveglianza" riguardo all'approvazione di nuovi progetti.

Ma Eva Filzmoser, direttore del programma dell'Osservatorio sul CDM, con sede a Bruxelles, ritiene che sia troppo poco e troppo tardi. "Siamo profondamente delusi ... che il progetto [Aguan] sia stato registrato nonostante le gravi preoccupazioni per presunte violazioni dei diritti umani", ha scritto Filzmoser in una e-mail.

Filzmoser denuncia il fatto che Hession e il resto del consiglio hanno scelto di ignorare i primi rapporti sulla violenza usciti dall'Honduras, quando hanno approvato il progetto nel luglio del 2011. Parte del problema è sistemico, scrive, derivante da una mancanza di controllo delle stesse parti interessate da parte dello stesso consiglio del CDM. "Il progetto [Aguan] non sarebbe mai dovuto essere registrato, se fossero in vigore le leggi appropriate", ha scritto Filzmoser.

Bird ravvisa anche un difetto nel programma CDM. "Se si porta via la terra alla povera gente per generare biocombustibili, in realtà  li si condanna a morte per fame", dice.

Hession dice che queste cose sono al di là della competenza del consiglio del CDM. "Non possiamo essere l'arbitro dei diritti umani in tutto il mondo." Al che Bird risponde: "Questo è l'unico, fondamentale mandato delle Nazioni Unite. I diritti umani sono ciò per la cui promozione l'Onu è stata creata. E il consiglio del CDM fa ancora parte delle Nazioni Unite"

Per Cruz, che è anche un contadino, la questione in gioco è più pratica che filosofica: "Vogliamo solo un posto per far crescere il nostro grano, far crescere i nostri fagioli," dice. "Tutto ciò che vogliamo è il diritto a lavorare la terra."

Jeremy Kryt è un laureato della Scuola di Giornalismo dell'Università dell'Indiana e del Writers' Workshop dell'Università dell'Iowa . E' inviato dall'Honduras dal mese di agosto 2009, e la sua cronaca della crisi è apparsa, o è in procinto di apparire, sull'Earth Island Journal, sull'Huffington Post, Alternet e sul Narco News Bulletin, tra le altre pubblicazioni.

Fonte: Global Research 6 Dicembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com