Un bambino che porta dell'acqua passa attraverso una fogna a cielo aperto in un villaggio in Ghana; l'inquinamento delle acque e le condizioni di scarsa igiene spesso favoriscono la diffusione delle malattie all'acqua in Africa. / Un enfant portant de l’eau traverse un égout à ciel ouvert dans un village du Ghana ; la pollution de l’eau et les mauvaises conditions d’hygiène favorisent souvent la propagation des maladies d’origine hydrique en Afrique.
Tradotto da Erminia Scaglione per Informare per Resistere
Lunedì 22/nov/2011 è andata in onda un’inchiesta sull’ origine della miseria in Africa e in particolare il Ghana.
Durante l’epoca coloniale, il Ghana si chiamava la “Costa d’Oro”. Questo paese ha sempre portato molto agli stranieri, ma della ricchezza così saccheggiata non ha mai tratto vantaggio il popolo. Quando il Ghana divenne indipendente nel 1957, le sue industrie principali furono nazionalizzate. Dei servizi pubblici hanno gestito la sanità come l’educazione scolastica. Ma dopo due decenni di corruzione, l’economia collassa. Il FMI e la Banca Mondiale ha quindi proposto il loro programma strutturale.
Il FMI e la BM hanno chiesto al Ghana di orientare la sua produzione destinata all’esportazione su due materie prime, oro e cacao.
I bottini delle miniere a cielo aperto hanno soppiantato le colture alimentari, rendendo così la popolazione dipendente dal punto di vista alimentare. Le compagnie minerarie hanno ricorso alla forza armata per ottenere successo su questa causa: i villaggi e le scuole sono stati distrutti.
Ed è questa stessa politica che ha reso i servizi istruzione, sanità ed acqua inaccessibili, la BM ha ordinato che i paesi debitori non dovevano spendere più soldi per i servizi pubblici essenziali come la distribuzione del acqua o l’accesso alle cure negli ospedali pubblici. Questi servizi devono auto-finanziarsi , quindi è chiaro che è l’utente a pagarne il conto.
Le conseguenze sull’uomo di questa politica sono disastrose.
Per soddisfare i propri bisogni vitali, la lotta è quotidiana.
Lundi 22/nov/2011 investigation a diffusé un reportage sur l’origine de la misère qui sévit en Afrique et plus particulièrement au Ghana.
Au temps des colonies, le Ghana s’appelait « la Côte de l’Or ». Ce pays a toujours beaucoup rapporté aux étrangers, mais la richesse ainsi pillée n’a jamais profité à la population. Quand le Ghana accède à l’indépendance en 1957, ses principales industries sont nationalisées. Des services publics gèrent la santé, l’éducation. Mais après une vingtaine d’années de corruption, l’économie s’effondre. Le FMI et la Banque Mondiale proposent alors leur programme structurel.
Le FMI et la BM ont demandé au Ghana d’orienter sa production pour l’exportation, sur deux matières premières, l’or et le cacao.
Les déblais des mines à ciel ouvert ont recouvert les cultures vivrières, rendant la population dépendante sur le plan alimentaire. Les compagnies minières ont fait appel à la force armée pour obtenir gain de cause : les villages et les écoles ont été ainsi détruits.
C’est cette même politique qui a rendu l’éducation, la santé et le service de l’eau inabordables, La BM a décrété que les pays endettés ne devaient plus dépenser d’argent pour les services publics de base comme la distribution de l’eau ou l’accès aux soins dans les hôpitaux publics. Ces services doivent s’autofinancer ; en clair, c’est à l’usager de payer l’addition.
Les conséquences humaines de cette politique sont désastreuses.
Pour pouvoir satisfaire ses besoins vitaux, la lutte est quotidienne.
Tratto da: Video IT/FR Quando il fondo monetario internazionale fabbrica la miseria./ Quand le FMI fabrique la misère. | Informare per Resistere 14 Giugno 2012
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