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domenica 21 aprile 2013

Perché il FMI non può affrontare la verità sul fallimento dell'euro?

Voci dall’estero

Sul Telegraph ci si interroga sul perché  il  FMI, invece di inchiodare i leader UE alle loro responsabilità,  continui a rassettare il ponte del Titanic mentre la nave affonda...

imf

di Jeremy Warner - Sono stato a Washington questa settimana per la riunione di primavera del Fondo Monetario Internazionale. Vorrei poter dire che si è vista la luce in fondo al tunnel, ma la realtà oggettiva è che siamo ancora in una depressione profonda. Mi dispiace usare luoghi comuni, ma mi vengono alla mente due espressioni: giocherellare mentre Roma brucia, e risistemare le sedie sul ponte del Titanic.

In "Le conseguenze economiche della pace", l'economista britannico John Maynard Keynes ha scritto che la sua scelta in qualsiasi negoziato o arbitrato era "dire la verità violenta e spietata", ma nelle discussioni di questa settimana non c'è stata nessuna dimostrazione in questo senso. Invece di affrontare le cause alla base del disastro economico attuale - il fallimento dell'euro - il dibattito si è incentrato su questioni marginali di bilancio e monetarie, come il ritmo troppo veloce del consolidamento fiscale nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Che il chief economist del FMI, Olivier Blanchard, e il suo direttore generale, Christine Lagarde, possano pensare che qualche allentamento dei cordoni della borsa fiscale nel Regno Unito siano misure adeguate e in grado di riportare alla crescita, quando in Europa è in corso una crisi così profonda, non è solo strano, è patetico. Ho già scritto sulle gravi carenze del FMI nell'affrontare la peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale nell'edizione cartacea odierna del Daily Telegraph, ma c'è ancora molto da dire in proposito.

Invece di costringere i leader della zona euro ad affrontare la verità - che il loro progetto nella sua forma attuale sta facendo fallire non solo loro, ma l'intera economia mondiale - lo stesso FMI si affanna su questioni irrilevanti, come quella se nel Regno Unito ci sia lo spazio fiscale per un po' più di indebitamento al fine di alimentare la domanda. Peggio ancora, va avanti nel tentativo di sostenere ciò che chiaramente, nella sua forma attuale, rappresenta uno sforzo insostenibile.

venerdì 12 aprile 2013

Nuova eugenetica: la troika sa bene quello che fa

L'austerità ci ammala e ci uccide
di  Sergio Cararo
Contropiano 

austerityDalle previsioni del Fmi alla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet" giungono conferme inquietanti: vogliono che moriamo prima e adottano misure economiche per raggiungere tale obiettivo.

Qualcuno lo dice più brutalmente qualcuno meno, ma la sostanza coincide. L'Oulook pubblicato esattamente un anno fa dal Fondo Monetario Internazionale scriveva esplicitamente: "I rischi connessi a un aumento dell'aspettativa di vita sono molto alti: se entro il 2050 la vita media dovesse aumentare di tre anni più delle stime attuali, aumenterebbero del 50% i già elevati costi dei sistemi di welfare”. Gli anziani malati? “Se lo vogliono, dovremmo consentirgli di morire in fretta” ha dichiarato tre mesi fa Taro Aso, ministro delle Finanze del Giappone, costretto poi a scusarsi pubblicamente dopo la gaffe sui giapponesi che “peserebbero” in modo eccessivo sulle finanze del paese, a causa delle spese ingenti per le cure mediche.

Si tratta di due indicatori – inquietanti ma chiarissimi – sul come la ristrutturazione complessiva dell'economia capitalista preveda anche morti e feriti, tanti, come in una guerra.

Quando la crisi è determinata dalla sovrapproduzione – innanzitutto di capitali e poi di merci – la regola di monsieur le capital punta esplicitamente alla distruzione degli eccessi di capitale. Non si chiudono solo le fabbriche ma si elimina anche il “capitale umano” in eccesso. Si tengono e mantengono solo i settori di popolazione funzionali alla produzione. Sul resto gli Stati devono “de-responsabilizzarsi” per ridurre i costi. Il capitale umano in eccesso e non più produttivo o funzionale (anziani, poveri, esclusi strutturali dal mercato del lavoro , popolazioni marginali) possono e debbono essere abbandonati a se stessi. La morte perde così ogni fatalità per diventare un fattore di razionalizzazione dei costi e di “igiene sociale”.

In passato a fare il lavoro sporco ci avevano pensato le guerre. Distruzione di capitali in eccesso in quantità notevoli: città e fabbriche distrutte, ponti, strade, ferrovie da ricostruire, popolazione decimata dai bombardamenti e dagli stenti.

Nell'epoca delle armi nucleari praticare questo terreno appare un po' più difficile. I rischi e le incognite sono troppo elevati anche per le classi dominanti. Meglio procedere con una guerra di classe condotta dall'alto e perseguita attraverso misure economiche che, magari più lentamente, producano lo stesso effetto.

lunedì 18 marzo 2013

Dopo che i bankster avranno rubato soldi dai conti bancari a Cipro inizieranno a farlo OVUNQUE

“I bankster hanno inviato un messaggio molto chiaro. Alla resa dei conti, verranno a cercare i VOSTRI soldi.”

di Michael Snyder
The Economic Collapse

Steal-Money-From-Bank-Accounts-In-Cyprus

Cipro è un beta test. I banchieri stanno cercando di commettere una rapina in banca in pieno giorno, e sono ansiosi di vedere se il resto del mondo permetterà loro di farla franca. Cipro è stato probabilmente scelto perché è molto piccolo (quindi nessuno se ne cura troppo) e perché c'è un sacco di denaro straniero  (ad esempio russo) parcheggiato lì. Il FMI e l'UE avrebbero potuto salvare facilmente Cipro senza alcun problema di sorta, ma hanno deciso volutamente di non farlo. Invece, hanno deciso che questo sarebbe stato un grande momento di testare l'idea di un'"imposta sul patrimonio". Al governo di Cipro sono state date due opzioni da parte del Fondo monetario internazionale e dell'Unione europea - avrebbe potuto confiscare denaro dai conti bancari privati ​​o  lasciare la zona euro. Ovviamente questo è stato presentato come una proposta "prendere o lasciare", e molti usano la parola "ricatto"  per descrivere quanto è successo.

Purtroppo, questa decisione creerà un precedente molto inquietante per il futuro e che avrà effetti a catena che vanno ben oltre Cipro. Dopo che i bankster avranno rubato denaro dai conti bancari a Cipro inizieranno a farlo ovunque. Se questa "rapina in banca" riuscirà, sarà solo una questione di tempo prima che i correntisti di nazioni come Grecia, Italia, Spagna e Portogallo siano invitati ad applicare anch'essi dei "tagli". E cosa succederà un giorno, quando il sistema finanziario degli Stati Uniti crollerà? I conti bancari negli Stati Uniti saranno colpiti con una tassa "una tantum" sulla ricchezza? E' molto spaventoso pensare a questo.

Cipro è un paese molto piccolo, quindi non è la quantità di denaro in gioco ad essere un grande affare. Piuttosto, il motivo per cui tutto questo è così preoccupante è che questa "imposta patrimoniale" sconvolge la fiducia nel sistema bancario europeo. Mai prima d'ora i bankster erano andati a cercare direttamente i conti bancari.

Se tutto andrà secondo i piani, ogni conto bancario a Cipro sarà colpito con una "tassa una tantum" questa settimana. I conti con meno di 100.000 euro saranno colpiti con una tassa del 6,75%, e i conti con più di 100.000 euro saranno colpiti con una tassa del 9,9%.

Come vi sentireste se qualcosa del genere succedesse nel paese in cui vivete?

Come vi sentireste se i bankster improvvisamente vi chiedessero di consegnare il 10 per cento di tutti i soldi che avete in banca?

E perché qualcuno dovrebbe voler mettere ancora soldi in banca in nazioni come la Grecia, l'Italia, la Spagna o il Portogallo, dopo tutto questo?

venerdì 15 marzo 2013

La democrazia sostituita dal "pilota automatico"

Draghi ai disorientati giornalisti che cercavano di condividere con lui la propria confusione: «Dovete considerare che gran parte delle misure italiane di consolidamento dei conti continueranno a procedere con il pilota automatico».

di  Dante Barontini
Contropiano

pilota automaticoMario Draghi dice quel che nessuno vuol sentire: "non contano i risultati elettorali, né in Italia né altrove; abbiamo creato un pilota automatico per imporre il consolidamento di bilancio". Chiunque vinca.

Quando la verità è agghiacciante, c'è sempre un tecnico che ha l'obbligo di dirla. Un po' come la “lettera scomparsa”, che sta davanti agli occhi di tutti. La questione del vero “programma di governo” che da Palazzo Chigi o altrove sarà calato su questo paese è stata “rivelata” ancora una volta da Mario Draghi, presidente della Bce, quella banca centrale politicamente irresponsabile (in senso tecnico, perché non ha nessun governo o parlamento continentali in grado di “condizionarla”) che ordina “riforme strutturali” ai singoli governi nazionali dimentica di avere – unica al mondo – uno statuto illogico che la obbliga a tener conto solo del tasso d'inflazione. La quale, perciò, non possiede strumenti ordinari di intervento sui mercati oltre il banale e ormai spuntato gioco sui tassi di interesse. E che, inoltre, quando ha reso iniziative “non convenzionali” (ovvero non previste dallo statuto) è stata duramente bacchettata dalla vera banca centrale europea: Bundesbank.

La lunga premessa serve solo a ricordare l'assetto squilibrato del pulpito da cui Mario Draghi ha parlato negli ultimi giorni per mostrare la “grande tranquillità” sua e dei mercati (spesso anche lui sembra confondere i due ambiti) davanti ai risultati imprevisti delle elezioni italiane.

In sintesi: «questa è la democrazia», specie in un sistema monetario con 17 paesi (18 da luglio, entra la Croazia) all'interno dei quali si vota più volte nell'arco di quattro o cinque anni. Ma la democrazia, per l'appunto, è quel regime politico in cui le elezioni determinano cambiamenti nelle figure di governo, mutamenti orientati da valori anche ideali o ideologici, e quindi mutamenti anche notevoli nell'ordine delle priorità. Potenzialmente un caos, insomma, tra popoli differenti, sistemi industriali disomogenei, culture e sistemi legislativi e fiscali anche molto diversi.

Come fa, dunque, Draghi a rimanere calmo e a presentare “i mercati” sulla sua stessa lunghezza d'onda?

mercoledì 6 febbraio 2013

Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila

di Michael Snyder
The Economic Collapse

novus-ordo

Esiste un gruppo oscuro di elitisti oscenamente ricchi che controllano il mondo? Uomini e donne con enormi somme di denaro governano davvero il mondo da dietro le quinte? La risposta potrebbe sorprendervi. La maggior parte di noi tende a pensare al denaro come ad un modo conveniente per effettuare transazioni, ma la verità è che esso rappresenta anche il potere e il controllo. E oggi viviamo in un sistema neo-feudale in cui i super ricchi tirano tutte le corde.

Quando parlo degli ultra-ricchi, non parlo di persone che hanno qualche milione di dollari. Come si vedrà più avanti in questo articolo, gli ultra-ricchi hanno abbastanza soldi, depositati in banche offshore, da acquistare tutti i beni e i servizi prodotti negli Stati Uniti nel corso di un intero anno ed essere ancora in grado di pagare tutto il debito nazionale degli Stati Uniti. E' una somma di denaro così grande da essere quasi inconcepibile.

In base a tale sistema neo-feudale, tutto il resto di noi siamo schiavi del debito, compresi i nostri governi. Basta guardarsi intorno - tutti stanno annegando nel debito, e tutto quel debito sta rendendo gli ultra-ricchi ancora più ricchi. Ma gli ultra-ricchi non stanno semplicemente seduti su tutta quella ricchezza. Ne usano una parte per dominare gli affari delle nazioni. Gli ultra-ricchi possiedono praticamente ogni grande banca e ogni grande società del pianeta. Usano una vasta rete di società segrete, think tank e organizzazioni di beneficenza per promuovere le loro agende e per mantenere in riga i loro membri.

Controllano il modo in cui vediamo il mondo attraverso i loro diritti di proprietà sui media e il loro dominio sul nostro sistema di istruzione. Finanziano le campagne della maggior parte dei nostri politici ed esercitano un'enorme influenza su organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e il WTO. Se fate un passo indietro e date un'occhiata al quadro generale, non c'è dubbio su chi gestisce il mondo. E' solo che la maggior parte delle persone non vuole ammettere la verità.

Gli ultra-ricchi non vanno a depositare i loro soldi in una banca locale come voi e me. Al contrario, tendono a riporre le loro attività in luoghi in cui non saranno tassati, come le Isole Cayman. Secondo un rapporto che è stato rilasciato la scorsa estate, l'élite globale ha più di 32 trilioni di dollari nascosti in banche offshore in tutto il mondo.

Il PIL degli Stati Uniti nel 2011 era di circa 15.000 miliardi di dollari, e il debito nazionale degli Stati Uniti è arrivato a circa 16.000 miliardi di dollari, così che se anche li sommaste, insieme non raggiungerebbero 32.000 miliardi di dollari.

venerdì 14 dicembre 2012

“Monti for premier”, gridano all’unanimità gli ammazza-Italia

Dalle ovazioni dei partiti di regime agli applausi di governi ed eurocrati infeudati dal Fmi

di Lorenzo Moore

monti premierFolle oceaniche salutano il Monti-bis. Il Rettore delegato dalla finanza a reggere le sorti del governo dell’Italia taglieggiando i suoi cittadini, sta incassando ovunque cambiali in bianco.

Dai suoi tre “storici” alleati Berlusconi, Bersani e Casini, dai neofiti di turno (i Donadi e i Montezemolo), i “fulminati sulla via della Bocconi (pezzi interi del Pdl, liberaliberisti doc, liberal(socialisti, futuristi e futuribili), etc. etc. Almeno qui, nella nostra derelitta patria.

Ma anche nell’Europa, dei governi, dei tecnocrati e dei non eletti: da Schauble a Hollande, dal Ppe a Barroso, e dalla troika affamapopoli, Fmi-Bce-Ue, nel suo complesso.

Tutti a spacciarlo per “moderato”, per il garante della “stabilità”, per “l’uomo che ha restituito decoro internazionale all’Italia”.

giovedì 29 novembre 2012

L'avvoltoio è un pappagallo

di Monia Benini

Monti dice che il sistema sanitario italiano potrebbe non essere garantito in futuro. In altre parole, non ci sono i soldi. Quindi? Privatizzazioni, assicurazioni, o cessione ai privati dei settori più redditizi? Non si sa. Dice solo che potrebbe non essere garantita, ripetendo così a pappagallo le parole del Fondo Monetario Internazionale. Perché anche in questo caso, come per l'innalzamento dell'età pensionabile, per l'incremento dell'Iva, l'introduzione del pareggio di bilancio, l'FMI non ha perso l'occasione per dire al governo cosa fare anche in materia di sanità

Fonte: Teste Libere 29 Novembre 2012

giovedì 11 ottobre 2012

Fondo monetario internazionale, la longa manus degli Usa

FMI

Anche con un direttore francese, l’organismo usuraio di Washington conferma il suo ruolo di difensore dello status quo

di Filippo Ghira
Rinascita

Il Fondo monetario internazionale, pur essendo diretto da una tecnocrate francese, come l’ex ministro delle Finanze, Christine Lagarde, continua ad evidenziarsi come una estensione della finanza statunitense.

Applicando alla perfezione l’apologo della trave e della pagliuzza, il Fmi ha messo sotto accusa il debito dei Paesi dell’euro intimando agli interessati di ridurlo, attraverso lo smantellamento dello Stato sociale. Ma poi, come sempre, ignorando l’enorme debito pubblico (oltre il 100% del Prodotto interno lordo) degli Stati Uniti. Non a caso, il primo contribuente del Fmi.

Il rapporto annuale del Fmi, reso noto in occasione della riunione in comune a Tokyo con il direttivo della Banca Mondiale, continua ad insistere in questa linea anti-europea sostenendo che i Paesi dell’Unione debbano fare di più perché l’Eurozona rappresenta la principale preoccupazione dei mercati.

Insomma nonostante quelli che il Fmi definisce “i notevoli sforzi compiuti”, ossia il taglio della spesa pubblica e lo smantellamento dello Stato sociale, i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati e la fiducia del sistema è molto precaria.

Una visione delle cose davvero incredibile quella del Fmi se soltanto si pensa che la vera e continua destabilizzazione dei mercati finanziari viene dall’enorme debito pubblico Usa che democratici e repubblicani in agosto si sono accordati per portare “legalmente” sopra il 100% del Pil; viene da un debito che sale al 130% considerando pure quello delle amministrazioni dei singoli Stati della Federazione; viene dall’altrettanto enorme disavanzo commerciale degli Usa, pari a 600 miliardi di dollari; e viene infatti dalla continua emissione di dollari con la quale Washington inonda il mondo, in parte per pagare le proprie importazioni, in parte perché non gli costa nulla.

E' frode accettare ciò che non possiamo pagare

da Teste Libere

Dalla Merkel in Grecia, alle misure in Italia (con l'aumento dell'IVA)...chi è che decide? chi è che ci costringe a misure sempre più opprimenti? Chi decide delle nostre tasse?

Fonte: Teste Libere 10 ottobre 2012

giovedì 14 giugno 2012

Video IT/FR Quando il fondo monetario internazionale fabbrica la miseria./ Quand le FMI fabrique la misère.

Informare per Resistere

img36-400x326Un bambino che porta dell'acqua passa attraverso una fogna a cielo aperto in un villaggio in Ghana; l'inquinamento delle acque e le condizioni di scarsa igiene spesso favoriscono la diffusione delle malattie all'acqua in Africa. / Un enfant portant de l’eau traverse un égout à ciel ouvert dans un village du Ghana ; la pollution de l’eau et les mauvaises conditions d’hygiène favorisent souvent la propagation des maladies d’origine hydrique en Afrique.

Tradotto da Erminia Scaglione per Informare per Resistere

lunedì 28 maggio 2012

La Grecia insorge contro l'arroganza della Lagarde (Fmi)

Molti hanno fatto notare alla signora Lagarde che sia i bambini privati del diritto all'istruzione in Africa sia quelli che sono stati precipitati nella povertà in Grecia (secondo un recente rapporto dell'Unicef i bambini malnutriti in Grecia sarebbero quasi 450.000) sono vittime dei piani di aggiustamento strutturale, dei ricatti e dello strozzinaggio internazionale esercitato proprio dall'organismo di cui la Lagarde è Direttrice.

di 
Redazione Contropiano

lagardeLe parole del direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, hanno provocato un moto d'indignazione e rabbia nella società greca e preoccupazione in alcuni ambienti istituzionali europei. Nei sondaggi è testa a testa tra Syriza e centrodestra.

"Bisogna che i greci comincino ad aiutarsi l'un l'altro pagando tutte le tasse", aveva detto la Lagarde in una intervista al quotidiano britannico The Guardian, aggiungendo che l'Fmi non aveva intenzione di addolcire i termini del pacchetto di austerità per Atene. E poi la ciliegina sulla torta, quando ha confessato di provare più simpatia per i bambini privati dell'istruzione nell'Africa sub-sahariana che per molti greci che rischiano la povertà per la crisi. «I genitori greci devono pagare le tasse», ha detto riferendosi al fenomeno dell'evasione fiscale nel Paese. Incalzata dal forse incredulo intervistatore la Lagarde aveva precisato: "Penso più ai bambini di un piccolo villaggio del Niger che vanno a scuola due ore al giorno, dividendosi una sedia in tre, e che sognano di avere una buona istruzione. Penso a loro sempre. Perchè penso che hanno più bisogno di aiuto della gente di Atene".

mercoledì 25 aprile 2012

Come le Nazioni Unite vorrebbero cambiare i connotati al mondo, attraverso il prelievo dalle popolazioni di oltre 1000 miliardi di dollari all'anno, una moneta unica e un governo globale

Le Nazioni Unite vogliono nuovi poteri al Summit Mondiale di Rio sulla sostenibilità per trasformare il mondo

Alex Newman
The New American


united nationsLe Nazioni Unite prevedono di utilizzare la prossima conferenza dell'ONU sul tema "Sviluppo sostenibile" (CSD o Rio +20) a Rio de Janeiro per accumulare una vasta gamma di nuovi poteri senza precedenti e riformare letteralmente la civiltà, l'economia globale, e anche i pensieri della gente, secondo documenti ufficiali. Tutto sarà fatto in nome della transizione verso una cosiddetta "economia verde".

Tra le nuove autorità richieste dall'agenzia mondiale ci sono le imposte globali sul carbonio, la redistribuzione della ricchezza pari a trilioni di dollari all'anno, e una serie di programmi che si occupano di tutto, dalla povertà ed educazione alla salute e allocazione delle risorse. Praticamente qualunque campo dell'attività umana sarà influenzato dal regime, che gli analisti hanno descritto come un "gigantesco esercizio di ingegneria sociale globale".

L'agenda per la trasformazione globale è stata resa nota in un rapporto pubblicato di recente dal titolo "Lavorare per un'Economia Verde Equilibrata e Totale: Una Prospettiva delle Nazioni Unite a livello globale." Il documento - elaborato da un gruppo di più di 35 agenzie e istituzioni internazionali di vario genere delle Nazioni Unite, sotto la bandiera del "Gruppo di Gestione Ambientale" (UNEMG) delle Nazioni Unite  - spiega gli obiettivi del prossimo summit dell'agenzia mondiale sulla "sostenibilità". La conferenza segna il 20° anniversario del Vertice sulla Terra delle delle Nazioni Unite del 1992, che adottò la molto controversa "Agenda 21".

sabato 10 marzo 2012

Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilità (MES) contro i popoli di Europa

Damien Millet - Éric Toussaint - François Sana
Tradotto da 
Curzio Bettio

In reazione alla crisi greca e di fronte al rischio rappresentato dal contagio delle crisi del debito sovrano, gli Stati membri dell’Eurozona, invece di aggredire il problema alle sue radici, nel maggio 2010 hanno istituito con grande urgenza il Fondo europeo di stabilità finanziaria(FESF).

Costituito in Lussemburgo, questo Fondo temporaneo (era previsto che doveva vedere la sua fine nel luglio 2013) [1], è stato concepito per rassicurare i mercati finanziari.

Il Fondo ha come obiettivo quello di assicurare la stabilità finanziaria dell’Eurozona, fornendo l’aiuto di urgenza a quei paesi della zona euro in preda a difficoltà finanziarie.

In buona sostanza, il FESF può fornire capitali freschi ai paesi che si rivolgono al Fondo per ottenere aiuto. Inoltre, ha la possibilità di acquistare i nuovi titoli del debito pubblico emessi sul mercato primario, a condizione che il paese in oggetto metta in opera un programma di austerità molto rigoroso e severo, che fa ricordare il sapore amaro della “salsa Fondo Monetario Internazionale” servita ai paesi del terzo mondo dopo gli anni ’80. [2]

giovedì 23 febbraio 2012

Grazie all'Europa, la Grecia non ha più bisogno di colonnelli per imporre la Dittatura

Voci dalla Strada

Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio il parlamento greco, contro la sua strada, contro il suo popolo e contro un’incredibile maggioranza, ha adottato un ennesimo “piano di austerità” imposto dalla troika UE, BCE e FMI.

merkel-greeceDa “sinistra” come da “destra” alla stregua di bravi soldatini al servizio di un’Europa tecnocratica ormai resa completamente folle e strisciante dinnanzi al vitello d’oro chiamato €uro, sordi alle proteste del popolo che però sono tenuti a rappresentare, difendere e pietosamente proteggere dalla sua collera e dalla disperazione da migliaia di poliziotti che hanno inondato le strade di Atene sotto i lacrimogeni, in un’atmosfera da guerra civile, i deputati greci hanno riconosciuto dunque l’ennesimo piano di austerità imposto dai loro creditori ma anche, e forse soprattutto, dalla Germania di Angela Merkel, ormai apertamente diventata la tiranna dell’Europa di Bruxelles.

La Plume a Gratter

Questo nuovo piano di una brutalità indicibile si aggiunge a tutti gli altri piani di austerità che si sono succeduti dal maggio 2010 in Grecia, ogni volta presentati come “quello buono”, l’ultimo e che hanno accumulato aumenti fiscali fino alla nausea, tagli ai salari e alle pensioni, licenziamenti e privatizzazioni forzate, in nome di una opinione economica distruttrice che precipita la Grecia, culla storica della democrazia, in una disperazione senza fondo e in una regressione sociale senza precedenti.

mercoledì 21 dicembre 2011

Il panico finanziario si diffonde in Europa…

…mentre il capo del Fondo Monetario Internazionale mette in guardia su una "depressione come quella degli anni '30"

The American Dream

financial panicSiamo sull'orlo di un'altra Grande Depressione? Christine Lagarde, il capo del FMI, ha detto questa settimana che se non viene intrapresa subito un'azione drammatica potremmo davvero assistere a situazioni che "ricordano la depressione degli anni '30" e che nessun paese al mondo "sarà immune dalla crisi". In questo momento, il panico finanziario si sta diffondendo in tutta Europa, ma la maggior parte degli americani non sono troppo preoccupati semplicemente perché non capiscono quanto sia importante l'UE. La verità è che l'UE ha una popolazione molto più grande degli Stati Uniti. L'UE ha un'economia che è grande quasi quanto le economie degli Stati Uniti e Cina messe insieme. L'UE ha più aziende Fortune 500 degli Stati Uniti, e il sistema bancario d'Europa è sostanzialmente più grande del sistema bancario degli Stati Uniti. Chiunque creda che un  imponente crollo finanziario in Europa non influenzerà notevolmente il resto del globo sta delirando. La crisi del debito europeo è una delle più grandi storie mai viste in un lungo, lungo tempo e il conseguente tracollo finanziario sta per cambiare definitivamente l'economia globale.

Finora, i politici in Europa hanno tenuto 19 incontri ad alto livello di emergenza, nel tentativo di risolvere questa crisi.

Tutti i loro sforzi sono falliti.

In questo momento, questa è la situazione in Europa ....

domenica 16 ottobre 2011

L'Europa deve combattere contro gli attacchi speculativi anglo-americani-Le cose da Fare e le cose da Non Fare

Londra e New York stanno esportando la loro depressione da derivati ​​verso l'UE, con i credit default swap, il corrotto rating delle agenzie, e la loro panoplia di sporchi trucchi finanziari. Non si tratta qui del normale funzionamento dei mercati; abbiamo a che fare con tutti i mezzi di guerra economica.

Global Research
Dr. Webster G. Tarpley

L'attacco speculativo di Wall Street e delle banche ed hedge fund della City di Londra contro i paesi europei, le banche europee, e l'euro,  sta gradualmente crescendo. L'attuale crisi europea non deriva principalmente dai fondamentali economici, ma rappresenta piuttosto un assalto cinicamente programmato condotto dai finanzieri anglo-americani, la cui filosofia è il tradizionale Beggar My Neighbor. L'obiettivo è quello di spostare l'epicentro della depressione economica e finanziaria mondiale da Londra e New York sul continente europeo, e questa operazione è già in parte riuscita. Londra e New York stanno esportando la loro depressione da derivati ​​verso l'UE, con i credit default swap, il corrotto rating delle agenzie, e la loro panoplia di sporchi trucchi finanziari. Non si tratta qui del normale funzionamento dei mercati; abbiamo a che fare con tutti i mezzi di guerra economica.

I banchieri zombie di Wall Street  mirano ad una rottura caotica dell'euro con l'intenzione di acquistare il vecchio continente a prezzi stracciati. Gli sciacalli della città di Londra stanno cercando di distruggere l'euro come mezzo per soffiare nuova vita nella sterlina britannica moribonda, in modo da mascherare il fatto che la Gran Bretagna è più in bancarotta della stragrande maggioranza degli Stati membri dell'UE. Gli anglo americani operano anche per distruggere l'euro come possibile concorrente per il dollaro nel ruolo di valuta di riserva mondiale per il prezzo del petrolio, le attività degli istituti di credito internazionali, e altre funzioni. Il dollaro è oggi così debole e instabile, che può sopravvivere solo attraverso la caduta di tutte le valute alternative.

A causa dell'arroganza e della stupidità degli eurocrati e Eurogarchi che oggi gestiscono Bruxelles, ed in particolare a causa dell'incompetenza del monetarista Trichet e degli altri funzionari della Banca Centrale Europea, il risentimento nei confronti dell'euro e della BCE è in aumento in un certo numero di stati europei. Ma coloro che sono stati trascinati nell'isteria anti-Euro hanno bisogno di chiedere a se stessi perché hanno scelto di promuovere la distruzione della moneta unica, quando questo progetto coincide in modo totale con le intenzioni dei finanzieri anglo-americani, che sono chiaramente i  più grandi nemici dell'Europa e dell'umanità civilizzata in generale. Molti degli agitatori anti-Euro non hanno pensato concretamente a dove li porterebbe in realtà la buona riuscita della loro campagna attuale. E' certamente avventato e irresponsabile proporre la distruzione dell'euro senza avere un'alternativa valida e concreta in mente.

La Raison D’etre dell'Euro come auto difesa contro attacchi speculativi

Fin dalla crisi monetaria internazionale della fine del 1960, che alla fine ha distrutto il sistema di Bretton Woods, era chiaro che l'integrazione economica dell'Europa occidentale era così progredita che le fluttuazioni selvagge dei tassi di scambio della valuta tra i paesi europei avrebbero gravemente distrutto la produzione e il  commercio. Tra il 1971 e il 1973, mentre le parità fisse del sistema di Bretton Woods stavano andando in pezzi (con la complicità attiva di Nixon, Kissinger, e Milton Friedman), un certo numero di Stati europei raggruppati intorno alla Germania Ovest stabilirono e difesero le parità fisse tra le loro valute. Questo era  il vecchio serpente Europeo, che divenne un serpente in un tunnel quando alcuni altri paesi si associarono ad esso più liberamente. Questo si sviluppò in una rete monetaria europea, e nel Meccanismo dei Tassi Europei (European Rate Mechanism) attaccato da Soros con un certo successo nel settembre 1992. Fuori dall'ERM è cresciuto l'euro.

Il problema fondamentale affrontato dalla Germania e dai suoi vicini era che anche 40 anni fa, le singole valute europee erano destinate ad essere spietatamente attaccate dagli speculatori anglo-americani. Il marco tedesco è stato costantemente attaccato dagli speculatori che andavano lungo(ndr: andare lungo=acquistare un titolo nella previsione che lo stesso salga di prezzo), scommettevano à la hausse  (verso l'alto), supponendo che il Marco tedesco sarebbe aumentato. Questo tendeva sempre a rendere il Marco Tedesco così astronomicamente costoso che le esportazioni tedesche avrebbero avuto un prezzo fuori dal mercato mondiale, causando depressione domestica e il caos sociale. Le altre valute, sia il franco francese, la lira italiana, il franco del Benelux, la dracma greca, la peseta spagnola, e altri, sono stati tutti candidati ad essere venduti allo scoperto dalle scommesse à la baisse (al ribasso) degli speculatori. Finché si trovavano da sole, queste valute erano sicure di essere ridotte in polvere, a valori minimi, creando così un'inflazione galoppante e un catastrofico declino del tenore di vita negli Stati Uniti. Tutto questo era molto prima dell'era dei credit default swap, quando le armi a disposizione degli speculatori erano relativamente primitive rispetto alle attuali armi di distruzione di massa finanziaria, i moderni derivati.

Uno dei motori fondamentali dell'integrazione europea è stata quindi l'idea che ogni moneta europea indipendente, debole o forte, sarebbe stata  inevitabilmente massacrata dalla speculazione anglo-americana. Solo unendole insieme queste valute potevano sperare di costruire un fronte comune contro i predatori speculativi. Singole dita possono essere facilmente rotte, ma un pugno è più difficile da fratturare. C'erano molte ragioni per la creazione dell'euro, alcune delle quali erano e sono del tutto false, ma la speranza di unirsi insieme per la difesa comune contro la speculazione internazionale a denaro caldo, deve essere visto come uno degli scopi razionali e validi per una moneta unica europea .

Nel 2008-2009, la Bank of England, la Federal Reserve, lo Scacchiere britannico, e il Tesoro USA hanno iniziato ad inondare il mondo di soldi facili in prestito a interesse virtuale 0% alle banche, hedge funds, fondi del mercato monetario, società di carte di credito, e altre istituzioni finanziarie in difficoltà. Questa politica ha generato qualcosa che si avvicina quasi a 20.000 miliardi di dollari di denaro caldo, che ha prontamente abbandonato il dollaro e la sterlina tornando a cercare manna in più caldi mercati speculativi del mondo. Dal momento che tanti dollari e sterline sono state vendute, una pressione al ribasso è emersa rispetto a queste valute non oltre l'estate del 2009.

L'euro troppo forte per soccombere all'attacco frontale nel 2009-2010

Guardandosi intorno per trovare un modo per spostare la furia della depressione economica mondiale sull'Europa, gli anglo-americani erano costernati dalla scarsa probabilità di fare un attacco frontale contro l'euro stesso. Con circa 1000.000.000.000 al giorno di fatturato, i mercati valutari europei erano semplicemente troppo grandi e troppo liquidi per un assalto diretto, anche da un branco di lupi delle più grandi banche zombie. Pertanto, gli strateghi finanziari anglo-americani dovevano cercare i punti deboli nel sistema europeo, dove un attacco speculativo poteva sperare di fare il massimo danno. Hanno focalizzato la loro attenzione sui mercati dei titoli di Stato di alcuni paesi euro più piccoli  - Grecia, Portogallo e Irlanda. I mercati di tali obbligazioni erano relativamente stretti, poco profondi, e non liquidi, il che significa che un moderato afflusso di denaro speculativo avrebbe potuto generare un botto notevole del dollaro. Utilizzando i credit default swap per massimizzare la potenza distruttiva della speculazione di denaro caldo, e con l'aiuto delle corrotte agenzie di raiting e dei venali mass media, i finanzieri anglo-americani furono presto in grado di creare una crisi artificiale in gran parte delle finanze pubbliche di questi paesi.

Nel maggio 2010, il ministro delle Finanze tedesco ha vietato la vendita allo scoperto dei credit default swap contro le obbligazioni di Euurolandia, e ha limitato le vendite allo scoperto in generale. La mancata unione degli altri paesi europei a questo modo aggressivo delle misure di divieto e relative misure, ha dato agli anglo-americani  un modo semplice per attaccare l'euro.

L'Europa aveva bisogno allora e ha bisogno ora di vietare i credit default swap insieme alle obbligazioni del debito collateralizzate, essendo i due tipi più tossici e pericolosi di derivati over-the-counter, mentre allo stesso tempo imporre una tassa Euro-Tobin dell'1%  sulle transazioni finanziarie, versando il ricavato nelle casse nazionali per mantenere la rete di sicurezza sociale. Se persiste la speculazione, alcune forme di controllo sui capitali e sui cambi sarebbero in regola. Questi metodi tradizionali di autodifesa finanziaria erano e rimangono la chiave per scongiurare l'attuale ciclo di guerra finanziaria.

Queste sono le radici della crisi europea - non la pigrizia dei greci e portoghesi, non l'auto-indulgenza dei francesi, non la villanìa dei tedeschi, non le scappatelle di Berlusconi. Coloro che chiedono lo scioglimento dell'euro in queste condizioni stanno dando aiuto e conforto ad un nemico brutale. Si stanno tagliando la gola.

Si è ormai diffusa l'illusione che un ritorno alla singole valute europee, anche in condizioni di collasso caotico, rappresenterebbe una panacea per tutti i problemi economici del continente. Questa è una visione radicalmente anti-storica, e abbastanza fatua.

Non è possibile tornare a casa, Europa

I nostalgici del Marco tedesco e delle altre valute singole dovrebbero recuperare il capolavoro di Thomas Wolfe, non puoi tornare a casa. Il processo che porta verso l'euro è in gran parte irreversibile, tranne in condizioni di assoluta, genocida, disintegrazione caotica. La ragione principale è che la speculazione in denaro caldo ora è immensamente più forte che in qualsiasi momento nel recente passato, e possiede una nuova arma devastante sotto forma di credit default swap. Helmut Schmidt, lo statista più anziano della Germania, ha avvertito che il Marco Tedesco tentando di andare da solo sarebbe guidato nello spazio intergalattico dalla speculazione internazionale, lasciando il settore tedesco delle esportazioni del tutto rovinato e il paese in una grave depressione. Economisti greci presumibilmente seri appaiono su Al Jazeera per dipingere un quadro idilliaco della Grecia che utilizza di nuovo la dracma e in grado di svalutare la propria moneta, e quindi in grado di ridurre i propri debiti e rendere allo stesso tempo le sue esportazioni più attraenti. Il problema è che la svalutazione non si fermerebbe dove questi economisti immaginano, ma comincerebbe ad avvicinarsi asintoticamente ad un valore pari a zero. O forse la dracma, come il rasbucknik, l'unità monetaria del blocco orientale nel vecchio cartoon Al Capp L'il Abner, acquisterebbe un valore negativo per la spesa aggiuntiva di pagare gli uomini dei servizi igienico-sanitari che venissero a portarla via come carta straccia. Una dracma isolata, in breve, significa impoverimento assoluto e il genocidio virtuale della popolazione della Grecia, con un'inimmaginabile iperinflazione dei prezzi dei prodotti alimentari di base, energia e altre necessità di importazione.

Molti altri paesi cadrebbero tra questi due estremi, ma tutti condividerebbero una rovina comune europea. La loro unica speranza di sopravvivenza potrebbe essere quella di implementare una Tobin tax, il divieto di obbligazioni del debito collateralizzate e dei credit default swap, controlli sui capitali, controlli sui cambi, ed altre misure anti-speculative. Ma, poiché  è così, perché passare attraverso la lunga agonia di sofferenza appena descritta e poi tentare di combattere gli speculatori da una posizione tragicamente indebolita, e frammentata? Perché non approfittare della linea difensiva più forte ancora garantita dall'euro, e combattere contro gli speculatori qui e ora?

Ovviamente, l'euro ha bisogno di una riforma molto radicale. È stato progettato da Eurogarchi ed eurocrati come base per un'Europa neoliberista delle banche e dei cartelli - una mostruosità che ha tradito le radici dell'integrazione europea in una convergenza postbellica tra l'economia  social democratica per il lavoro con la dottrina sociale cattolica, caratterizzata da grandi europei come Adenauer, Schumann e De Gasperi. La riforma più evidente per l'euro è l'europeizzazione della Banca centrale europea, tenendo questa istituzione fuori dal controllo di cricche di banchieri non eletti e irresponsabili, e assoggettandola alle leggi pubbliche, discusse e approvate alla luce del giorno dal Parlamento europeo che diventerebbe un'istituzione seria nel processo di assunzione di responsabilità per la BCE.

1914, 1939, 2011 - L'Europa commetterà di nuovo un suicidio collettivo?

Nel 20° secolo, l'Europa è riuscita a commettere suicidio collettivo non una, ma due volte - nel 1914, e di nuovo a partire dal 1939. Le élite europee non hanno imparato assolutamente nulla? L'opinione pubblica europea non ha imparato assolutamente nulla? È un terzo  suicidio collettivo - questa volta un fallimento per evitare la rottura catastrofica e caotica dell'euro sotto l'attacco speculativo anglo-americano - è davvero inevitabile?

Coloro che sostengono la demolizione della moneta unica devono spiegare perché insistono nel cedere alla sfrontata aggressione di Londra e New York. Perché sono determinati a placare Goldman Sachs, Barclays Bank, JP Morgan Chase, e il resto del branco anglo-americano?

L'unico modo in cui l'euro può essere distrutto è che gli europei lascino deliberatamente che questo accada. Per quegli europei che vogliono combattere per la propria indipendenza e il proprio futuro, si suggeriscono le seguenti linee guida.

Ciò che l'Europa non deve fare

Un certo numero di politiche controproducenti deve essere rigorosamente evitato.

Nessun austerità - Il taglio del bilancio è un fallimento totale nei suoi propri termini, dal momento che nell'attuale depressione la diminuzione della spesa pubblica genera necessariamente un deficit maggiore e più perdite negli anni successivi. L'inutilità suicida di tagli di austerità è stata drammaticamente dimostrata da Brüning nella Germania del 1930-1932, a Schwarzenegger in California e a Papandreou oggi. Il deficit greco è in crescita a causa dei tagli di bilancio. Una politica basata su tagli di bilancio non potrà mai pareggiare il bilancio, ma può anche distruggere il sistema economico e politico delle nazioni durante il tentativo, aprendo la porta ad un'ulteriore crisi economica e al fascismo.

Nessun salvataggio - Gli importi della bolla mondiale dei derivati per circa 1,5 quadrilioni di dollari (1.500 trilioni o 1.500. 000.000.000.000), assomma a circa 25 volte il totale del prodotto interno lordo mondiale o forse a 65.000 miliardi di dollari, anche se quest'ultima cifra dovrebbe essere sgonfiata per rimuovere l'aria calda speculativa. La quota europea della bolla mondiale dei derivati ​​è certamente superiore ad un terzo, che significa più di 500 trilioni di dollari. Questa somma da sola supera la capacità del pianeta Terra di generare credito e liquidità. Si tratta di un buco nero capace di divorare gli sforzi di tutte le banche centrali del globo. Non può essere salvato. I derivati ​​possono solo essere disintegrati, il che significa, in pratica, triturati o cancellati. Il destino della civiltà stessa travalica la comprensione di questo problema. La signora Merkel è sulla strada sbagliata.

Nessun Eurobond - Poiché il fallimento delle banche europee è in gran parte dovuto all'emissione massiccia di derivati falliti, è anche inutile prendere in prestito denaro dalla Cina o dalla Dilma del Brasile. Il piano Barroso deve essere sconfitto.

Nessuna ricapitalizzazione delle banche per nascondere le perdite da derivati ​​- Nessuna quantità di ricapitalizzazione potrebbe mai sperare di annullare i derivati ​​che si nascondono all'interno di queste banche. Sotto il Segretario del Tesoro Henry Paulson, le banche zombie degli Stati Uniti sono state autorizzate a mantenere i loro derivati ​​tossici nei loro sotterranei, anche se hanno ricevuto i salvataggi del Tesoro e 0% di credito federale da parte della Fed. Queste banche zombie ancora non prestano e non possono fare prestiti. Non vi è alcun motivo di ripetere la fallita esperienza americana in Europa.

Nessun Sixpack - Le riforme di bilancio conosciute come sixpack sono un tentativo di far rivivere i criteri di convergenza di Maastricht che limitava il deficit europeo al 3% del PIL. Maastricht è stato un piano per strangolare l'economia produttiva d'Europa, e assicurarsi che l'occupazione rimanesse depressa. Queste politiche devono essere scartate, invece di fare tentativi di farle rivivere. Bevete il sixpack, e vi ritroverete con una sbornia monumentale deflazionistica.

Nessuno Sfruttamento dell'EFSF - Se le economie europee sono troppo indebitate, dicono gli anglo-americani, la risposta è ovviamente quella di accumulare più debito, utilizzando l'attuale Fondo Europeo per la Stabilità Finanziaria a garanzia di maggiore indebitamento. Ma questo sciocco suggerimento lascierebbe le porte dell'EFSF spalancate agli attacchi delle agenzie di rating che agiscono come delegati sottilmente velati di Wall Street e della City di Londra. Se l'EFSF presta molto  e poi viene declassato, il potere europeo di generare credito al fine di creare posti di lavoro (Kreditschöpfung für Arbeitsbeschaffung) nella tradizione di Lautenbach e Woytinsky sarà diminuita. E' meglio deviare l'EFSF su investimenti infrastrutturali.

No al FMI - Le ingerenze e i pasticci degli economisti del Fondo monetario internazionale hanno lasciato una scia di lacrime in tutto il mondo, e non sono mai stati in grado di puntare a una storia unica di successo dello sviluppo economico a causa delle loro prescrizioni. Il FMI è il portatore dell'assurdo e screditato Consenso di Washington nella politica economica basata su deregolamentazione, privatizzazione, rottura dell'unità,  distruzione della rete di sicurezza sociale,  liquidazione del settore statale, riduzione sistematica dei salari e dei benefici, e una generale barbara corsa verso il basso. Entro il 2008, ci fu una rivolta contro queste ricette draconiane, ma ormai sono state imposte a Grecia, Portogallo e Irlanda. L'Europa deve essere l'Europa dei popoli, e non l'Europa delle banche e dei cartelli. Le fallite politiche neoliberiste e monetariste del FMI non devono trovare posto nello sviluppo europeo.

Ciò che l'Europa deve fare

Liquidare le banche zombie; Troppo grandi per fallire - Circa una dozzina delle principali banche centrali europee sono chiaramente insolventi, e vengono tenute in vita a causa di considerazioni politiche. Questi Euro-zombie stanno beneficiando della versione continentale di troppo grande per fallire. Queste banche non forniscono e non possono fornire prestiti commerciali per nuovi impianti e  apparecchiature che potrebbero creare nuovi posti di lavoro produttivi. Invece, commerciano in derivati ​​tossici, aumentando la dimensione della bolla mondiale dei derivati. Inoltre, essi aumentano gli oneri schiaccianti dell'economia produttiva speculando su materie prime e futures energetici, cosa che rende la depressione peggiore. Hanno anche truffato i propri clienti con tariffe scandalose. Queste banche non hanno alcuna finalità costruttiva sociale o economica. Esse devono essere sottoposte a procedure di fallimento, e i loro derivati ​​spazzati via.

Tassa Euro-Tobin all'1% su tutte le transazioni finanziarie - I leader europei devono ignorare l'opposizione isterica e i sabotaggi provenienti dal segretario Geithner, dal Cancelliere Osborne, e da alcuni dei loro cavalli di Troia all'interno dell'UE, e procedere ad emanare una robusta tassa euro-Tobin dell'1% su tutte le transazioni finanziarie, enfaticamente inclusi i derivati. L'economia europea non può sopravvivere come un casinò di scommesse sui derivati. Una Euro-Tobin all'1% servirà a sottomettere la speculazione in generale, e in particolare a tenere a freno le attività degli hedge fund insolenti e sociopatici, che sembrano compiacersi nell'abbattere una civiltà di 3000 anni. Gli Stati Uniti hanno avuto una tassa sulle vendite di Wall Street dalla prima guerra mondiale fino al 1967, e lo Stato di New York continua ad averne una oggi, anche se i governatori che si sono succeduti hanno stupidamente insistito che il ricavato tornasse a Manhattan. Anche in un'amministrazione americana dominata dall'influenza di Wall Street come l'attuale regime di Obama, un consigliere economico come Peter Orszag ha vivamente auspicato un'imposta sulle vendite di Wall Street, solo per farsi intimidire da Larry Summers, uno degli artefici della deregolamentazione dei derivati ​​durante il secondo mandato di Clinton, che ha urlato che un piano per il fatturato fiscale di Wall Street rappresenterebbe il male assoluto. Il denaro proveniente dalla tassa Euro-Tobin deve essere versato ai tesori nazionali dei singoli Stati europei, dove dovrebbe essere destinato al mantenimento della rete di sicurezza sociale - non per salvataggi o altre attività finanziarie.

Cancellazione Universale/congelamento dei debiti derivati ​​- Nel giugno 1931, il presidente americano Herbert Hoover - il cui nome è ormai sinonimo di immobilismo e di capitolazione di fronte alla depressione economica - ha reagito al crollo del Credito austriaco e al fallimento imminente della tedesca Danatbank con la Moratoria Hoover, una delle politiche più istruttive dei nostri tempi. In quei giorni, le due categorie più pericolose e opprimenti del debito sono state le riparazioni imposte alla Germania, e i debiti di guerra nei confronti degli alleati, principalmente Francia e Gran Bretagna, negli Stati Uniti. Hoover ha proposto e ottenuto il congelamento di tutti i pagamenti di interessi e capitale su questo debito schiacciante da parte di tutte le parti interessate per il periodo di un anno. Il difetto fatale della Moratoria Hoover è che doveva durare più a lungo - come minimo per cinque anni o per tutta la durata della depressione economica mondiale. Oggi, il tipo più pericoloso di indebitamento finanziario internazionale è il debito basato sui derivati. Dovrebbe essere sottoposto ad una moratoria di almeno cinque anni o per tutta la durata della depressione, a seconda di quale dura di più. Hoover è considerato un presidente fallito, ma egli appare come un gigante rispetto ai funzionari inetti del nostro tempo. Il mondo ha urgente bisogno di uno statista in grado di sostenere misure efficaci per alleviare il peso del debito che attualmente sta schiacciando il futuro dell'umanità. In una scelta tra civiltà e santità del debito, dobbiamo scegliere la civiltà.

Proibire i CDS, CDO - In linea con lo stesso ragionamento, i tipi più pericolosi di derivati ​​devono essere permanentemente proibiti. Durante la sua apparizione davanti al Congresso nel maggio 2010, anche Lloyd Blankfein di Goldman Sachs ha avanzato l'idea che le Obbligazioni Collateralizzate del Debito dovrebbero essere vietate. Per quanto riguarda i Credit Default Swaps, o sono illegali, come il gioco d'azzardo, oppure, se sono considerati assicurativi, sono illegali perché i loro emittenti non soddisfacevano i requisiti di legge - compresa la riassicurazione, le riserve di cassa, ecc - che sono richieste alle aziende di assicurazione registrate. Come detto sopra, la principale causa della corrente ripartizione finanziaria europea è l'incapacità dell'Unione europea di vietare i Credit Default Swaps su tutti i titoli europei e le obbligazioni, e sottometterli a rigide sanzioni penali. Va ricordato che tutti i derivati sono stati illegali negli Stati Uniti dal 1936 fino al 1982 secondo i termini della legge Commodities Exchange. La mal consigliata deregolamentazione dei derivati ​​tra il 1982 e il 1999 deve essere considerata il fattore determinante per le tempeste finanziarie degli ultimi tre anni.

Incursione nelle agenzie di rating - Negli Stati Uniti sono emersi rapporti secondo cui le agenzie di rating si sono impegnate in insider trading, dando un preavviso agli speculatori sui loro attacchi ai buoni del tesoro statunitensi. Il procuratore italiano Michele Ruggiero ha mostrato un profilo coraggioso con la sua incursione negli uffici delle agenzie di rating a Milano, e si merita un continente di imitatori. Quando il presidente Kennedy era impegnato nel suo confronto con la House of Morgan in forma di United States Steel, JFK mobilitò Robert Kennedy del Dipartimento di Giustizia e l'FBI per incutere il timore di Dio a questi malviventi dalle grandi ricchezze, in modo da riportare la vittoria. Non ci sono funzionari europei, con il coraggio di un Kennedy? Entrambi gli stati nazionali devono dichiarare le banche zombie e i loro apparati associati, comprese le agenzie di rating, in default e liquidarli, oppure le banche zombie troveranno il modo di mandare in bancarotta e distruggere gli stati nazionali, e questo li porterà verso una nuova epoca buia di neo-feudalesimo.

Moratoria sul debito Ora per le economie in crisi, Chi Dovrebbe restare nell'Euro - Alcuni paesi, come Grecia, Portogallo e Irlanda, sono già stati messi in ginocchio dagli incessanti attacchi speculativi delle banche zombie anglo-americane e dalle iene degli hedge fund. Una volta che questi paesi scoprono che non possono più vendere le loro obbligazioni a condizioni ragionevoli, hanno bisogno di trarre le ovvie conseguenze e attuare ritorsioni dichiarando un'immediata, unilaterale e totale moratoria su tutti i debiti finanziari internazionali. Non c'è vergogna o obbrobrio nel fare questo. Grandi nazioni, tra cui Brasile, Messico e Argentina hanno fatto proprio questo con vari gradi di successo nel corso degli ultimi tre decenni, in quanto hanno una miriade di piccoli Stati - tra cui Costa Rica, un paese che notoriamente non ha forze militari di sorta. Una volta che la moratoria sul debito è a posto, queste nazioni sovrane possono affrontare i banchieri rapaci e predatori in condizioni di parità, e di solito possono raggiungere l'obiettivo di ridurre il loro indebitamento totale di almeno la metà. La Grecia sta già sperimentando tutto il dolore di una moratoria del debito, ma nessuno dei benefici. Non c'è assolutamente alcuna ragione per un paese che dichiara una moratoria sul debito di lasciare l'euro. Quando gli Stati Uniti avevano circa l'età che l'Europa unita ha oggi, il panico creato dalla Jackson-Van Buren del 1837 portò a default e fallimento gli Stati del Mississippi, Louisiana, Maryland, Pennsylvania, Indiana e Michigan. Nessuno di questi stati ha pensato neanche per un minuto di lasciare l'Unione per il solo fatto di essere fallito. Fragile è infatti un costrutto politico che pensa di escludere uno dei suoi componenti organici semplicemente a causa di difficoltà finanziarie, che la storia dimostra essere un disturbo ricorrente nelle vicende umane. Il debito, in breve, deve essere radicalmente ridotto, proprio perché l'Europa possa vivere.

Europeizzare La BCE, impostare un risconto di garanzia per obbligazioni Infrastrutture - In contrasto con molti analisti superficiali della scuola di Soros, la caratteristica più disfunzionale del sistema europeo attuale è la Banca Centrale Europea, oggi governata dall' incorreggibile Trichet, e che presto passerà nelle mani ancora più sinistre di Draghi. Le regole della BCE comportano l'impossibilità di effettuare una politica economica di recupero, che deve basarsi su dirigismo, neo-mercantilismo e protezionismo. La BCE nella sua composizione attuale non può distinguere tra attività speculativa parassitaria da un lato, e investimenti produttivi in beni strumentali, infrastrutture e produzione di hard-commodity. Tuttavia, la capacità della BCE di creare credito rappresenta una risorsa vitale per il rilancio dell'economia europea. La BCE deve essere tenuta definitivamente fuori dal controllo di una cricca segreta di banchieri non eletti e inaffidabili, e sottoposta al controllo democratico delle istituzioni politiche rappresentative. La sola via percorribile per fornire legittimità democratica alla BCE è quella di avere la misura della massa monetaria europea, i tassi di interesse che verranno applicati, e determinare le categorie di prestiti da approvare attraverso leggi pubbliche discusse e approvate dal Parlamento europeo alla luce dei riflettori dell'opinione pubblica. Dato il fatto innegabile di una depressione economica mondiale di proporzioni senza precedenti, i leader degli stati europei devono prendere l'iniziativa di dichiarare lo stato di emergenza economica che dovrebbe consentire loro, in pratica, di sospendere le regole esistenti della BCE per consentire a questa istituzione di iniziare l'acquisto di  successive tranches, da  1000.000.000.000 di Euro ciascuna, di obbligazioni e titoli delle nazioni europee, super-autorità regionali, regioni, province e comuni,  destinando i soldi esclusivamente alle infrastrutture e opere pubbliche. In effetti, la BCE deve offrire un riscontro di garanzia per queste nuove obbligazioni. Questi titoli devono avere un tasso d'interesse pari a 0%, e dovrebbe maturare in un tempo da 50 a 100 anni, a seconda delle aspettative di vita delle infrastrutture in corso di installazione. In generale, l'attuale politica di credito per le banche e altri istituti finanziari a quasi 0% dovrebbe essere riconosciuta come un fallimento e definitivamente abbandonata.

1000 miliardi di Euro nelle Infrastrutture - Queste tranche da 1000.000.000.000 di euro dei prestiti BCE dovrebbero essere utilizzate per la modernizzazione sistematica e l'espansione della rete europeroa di autostrade, ferrovie veloci e ferrovia maglev, per la produzione e la distribuzione di energia moderna, acquedotti e canali, abitazioni, ospedali, scuole e altre istituzioni educative, biblioteche, edifici pubblici, e altre opere pubbliche necessarie. L'obiettivo è quello di realizzare un aumento permanente dello stock europeo di beni strumentali, fino all'aggiornamento rapido della produttività del lavoro europeo.

40 milioni di nuovi posti di lavoro produttivi per la piena occupazione - La migliore stima corrente valuta  il totale dei lavoratori disoccupati, sottoccupati, e scoraggiati nell'Unione europea in quasi 40 milioni di persone. Si tratta di un tragico spreco di alcune delle risorse umane più qualificate che si trovano in qualsiasi parte del mondo. Qualsiasi sistema che permette questo degrado scandaloso di capitale umano si condanna all'oblio automatico. Devono essere creati moderni posti di lavoro produttivi, che siano capital-intensive, ad alto consumo energetico, ad alto valore aggiunto, e compensati secondo le tabelle salariali Best Union, con pieni vantaggi. Ciò è necessario per fornire un livello di benessere delle famiglie e della cultura che equipaggerà la prossima generazione di europei ad affrontare con successo la sempre più intensa concorrenza globale. Il cedimento a livelli di disoccupazione permanente, che si incarna nel sistema tedesco Hartz e nelle politiche simili deve essere evitato.

Mettere fine alle ingerenze in Afghanistan, Libia, Kosovo, e ad altre ingerenze Militari - L'era di avventurismo coloniale è definitivamente finita, e tentare di farla rivivere significa semplicemente sollecitare un'inutile tragedia. Tutte le truppe europee devono quindi essere rimpatriate. E' tempo di allontanarsi da qualsiasi nozione di neo-colonialismo o neo-imperialismo, dal momento che anche questi sono radicalmente anti-storici. Invece, è indispensabile favorire una comunità di sviluppo di Stati sovrani che abbraccia l'Europa, la Russia, l' Africa, il Medio Oriente, e altre parti del mondo. La riforma del sistema monetario internazionale deve essere intrapresa senza indugio per permettere un tipo di riorganizzazione mondiale sulla base del vantaggio reciproco.

Fonte: Global Research 3 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 15 settembre 2011

Le Banche dall'Inferno stanno distruggendo la civiltà occidentale

Saman Mohammadi
The Excavator

Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.

banks from hell Mentre ci dirigiamo verso il crollo del 2011, il collasso economico e politico di ogni nazione in Occidente sta avvenendo esattamente secondo i piani. Il destino dell'Occidente viene determinato nelle ombre della storia da parte delle banche dall'inferno che gestiscono l'America e l'Unione europea.

Una volta che la verità sulla crisi economica globale sarà pienamente compresa dai popoli delle nazioni, ci saranno non solo rivolte per le strade e i negozi saranno bruciati, ma anche catastrofi politiche, rivoluzioni, impiccagioni pubbliche dei leader politici, e una sofferenza insopportabile.

La verità è che i paesi in Europa e altrove non vengono salvati, essi vengono ridotti in schiavitù attraverso il debito da una classe internazionale di banchieri ladri e banditi protetti dai governi che controllano il FMI, la Banca Mondiale, la Federal Reserve Bank, ed altre banche a gestione privata.

Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.

I banchieri dall'inferno stanno lavorando ad un grande progetto politico, che è quello di utilizzare le moderne tecnologie e  conoscenze scientifiche per creare una nuova Babilonia su scala globale, sulle rovine della civiltà occidentale e dell'America.

Quando il colpo finale contro lo Stato nazione e la libertà occidentale sarà inferto dai banchieri criminali e dalle società multinazionali, saranno scavate fosse comuni e saranno utilizzati campi di detenzione per i prigionieri politici.

Le nazioni che si oppongono all'autoritario nuovo ordine mondiale, vengono diffamate  in qualsiasi forma dalla stampa internazionale. L'Iran viene chiamata la nuova Germania nazista perchè resiste agli obiettivi egemonici del nuovo ordine mondiale in Medio Oriente.

E, ultimamente, la Germania è stata indicata come il Quarto Reich perché il suo popolo esercita i suoi diritti democratici e si rifiuta di dare altro denaro alla totalitaria Unione Europea e alle corrotte banche internazionali.

La giornalista irlandese/australiana Jane Burgermeister dice che il popolo della Germania è in rivolta contro l'Unione europea, perché non vuole essere saccheggiato e distrutto dalle banche come la Grecia e altre nazioni europee. Burgermeister ha scritto il 6 settembre nel suo articolo, "Fine partita Per l'Euro: i legislatori tedeschi si ribellano mentre l'opinione pubblica si oppone ad altri salvataggi bancari":

L'opinione pubblica tedesca e molte delle élite del paese, compresi gli organismi rappresentativi delle imprese manifatturiere, si oppongono ad ulteriori salvataggi delle banche sulla base del fatto che esse impongono giganteschi debiti bancari ai contribuenti, rovinando le finanze pubbliche e distruggendo l'economia reale.

Un nuovo sondaggio mostra che il 90% delle persone ora si oppone ai piani di un nuovo finanziamento, perché il salvataggio della zona euro non aiuta a risolvere il problema del debito. L'85% ha dichiarato che le banche dovrebbero essere costrette ad accusare il colpo se un paese diventa insolvente.

E' bello vedere che la Germania si è fatta carico del proprio destino. Tutte le nazioni devono fare altrettanto perché il sogno totalitario di un nuovo ordine mondiale  dittatoriale che è al centro dell'agenda globale delle banche sarà il peggior incubo dell'umanità.

Il poeta americano Ezra Pound divideva le banche  in due categorie: le banche dall'inferno che praticano l'usura e creano incubi per le nazioni, e le banche dal paradiso che non praticano l'usura, ma invece prestano denaro in modo che le imprese possano funzionare normalmente e possano fare un gran lavoro. Pound ha detto:

"Esistono due tipi di banche: il Monte dei Paschi e i diavoli.

Le banche costruite per la  beneficenza, per la ricostruzione, e le banche create per far leva sul popolo "(Pound: Selected Prose; Pg. 176)..

Il Monte dei Paschi di Siena , la più antica banca esistente al mondo, è stata creata nel 1472 dai Magistrati della Repubblica di Siena e non consentiva la pratica dell'usura. E' stato ormai comunemente compreso nella seconda Età dei Lumi occidentale che l'usura è una tassa sul popolo, sul governo e sugli affari che viene incassata da corrotti banchieri privati ​​che controllano le banche centrali private e creano denaro dal nulla.

Pound ha detto che il monopolio del credito è stato la base di tutte le altre operazioni monopoliste che affondano le nazioni e privano le persone della ricchezza, scrivendo:

"I vari monopoli, che culmineranno con il monopolio della moneta stessa, chiave di tutti gli altri monopoli, erano e sono, monopoli di sfruttatori". (Pound:. Selected Prose, Pg 176).

Quello che inseguono gli insidiosi banchieri di Londra e New York non è il denaro, ma il monopolio politico sulla storia e sull'umanità. La loro grande passione è il potere, e il loro più grande strumento di guerra è il debito.

Quando le bombe cadono sulle nazioni le persone possono sentire e vedere che sono in guerra e chiedere vendetta contro gli autori della violenza. Ma quando viene usato il debito contro una nazione, i politici comprati tacciono e ci vogliono generazioni prima che la popolazione si risvegli dal suo sonno.

L'America è stata conquistata da quest'arma silenziosa chiamata debito dopo che il nemico subdolo ha sequestrato la sovranità finanziaria degli Stati Uniti nel 1913. I banchieri hanno rovesciato il sistema costituzionale bancario che i padri fondatori avevano  istituito dopo la vittoria contro l'Impero Britannico e lo hanno sostituito con la definitiva banca dall'inferno, la privata Federal Reserve Bank.

Pound ha detto che la banche dall'inferno sono sanguisughe e predatori che trattano gli esseri umani come riserva di sangue da utilizzare e succhiare. Egli ha scritto:

"Le banche sono l'inferno, da quanto ci riporta la documentazione, hanno avuto inizio come bande di creditori, associate per strangolare fino all'ultima oncia di profitto dei loro debitori". (Pound:. Selected Prose, Pg 270).

Anche altri poeti hanno gettato i banchieri usurai nella stessa luce oscura e hanno confrontato il banchiere al diavolo. Il poeta tedesco Goethe ha diffidato dall'uso della carta moneta. Nel suo libro, Gli Studi Scientifici, ha detto:

"Ci sono diversi tipi di denaro: oro, argento e monete di rame, o carta moneta. Le monete sono terribilmente reali, la carta moneta è solo convenzione.". (Goethe:.... Gli studi scientifici Editori Suhrkamp 1988 New York, pubblicato e tradotto da Douglas Miller Pg 26..).

Douglas Miller, l'editore e traduttore in inglese de Gli studi scientifici di Goethe, ha scritto:

"Le opinioni negative di Goethe sulla carta moneta si riflettono nella parte II del Faust, dove Mefistofele convince l'imperatore a introdurre la carta moneta basata sul valore di un tesoro sepolto da scoprire. Questo piano si rivelerà più tardi rovinoso per l'impero." (Pag. 322).

Goethe creò Mefistofele, che impersona il diavolo nel suo lavoro teatrale Faust, il venditore di carta moneta. Il punto  è che fare soldi dal nulla, supportandolo con nulla, e prestarlo alle persone con gli interessi è male.

I diavoli del sistema bancario occidentale convinsero il Faust d'America, il presidente Woodrow Wilson, a far approvare il Federal Reserve Act nel 1913 e a segnare con una firma  il destino del suo paese.

Fin dal 1913, l'America è stata sotto l'incantesimo del male e trascinata nel buio. L'epoca dal 1913 ad oggi deve essere ricordata come l'età dell'Inferno, che ha incluso due guerre mondiali non necessarie, inutili depressioni economiche, e una sofferenza di massa inutile.

Ma questa lunga era di oscurità e ignoranza collettiva sta finendo. L'America è sveglia dopo essere stata messa a dormire per un secolo. Le menzogne ​​e gli  inganni su cui si fonda il Sistema della Federal Reserve si stanno sgretolando in polvere.

Alan Greenspan, Ben Bernanke, e gli altri servitori di Satana hanno perso il loro fascino sulla psiche americana e sul sistema bancario globale. Le loro malefiche politiche economiche progettate per portare benefici ai pochi associati a spese dei molti ignoranti non possono più essere camuffate come buone.

Alex Jones ha dato un importante messaggio sul suo programma radiofonico il 13 settembre 2011, dicendo:

Siamo in grado di sconfiggere questo male. E abbiamo intenzione di sconfiggerlo raggiungendo gli impostori, i burocrati, i tecnici del sistema. E chiedendo loro, 'Vi piace il modo in cui stanno andando le cose? Pensate che una cultura della menzogna sia sostenibile? E' questo quello che volete per i vostri figli?'

In questo periodo della storia, il messaggio di libertà economica e saggezza politica raggiunge la casa di ogni individuo, ogni famiglia e ogni nazione.

Quante più persone si rendono conto che le nostre società sono schiavizzate con l'arma del debito e delle crisi economiche che non abbiamo creato noi, ma i banchieri del male, la chiamata alla rivoluzione contro il sistema bancario attuale crescerà.

Se il male della Federal Reserve Bank e dell'intero sistema bancario che si basa sull'usura e sul falso debito non sarà distrutto come la schiavitù africana in America, allora l'umanità non sarà in grado di nutrire gli affamati e dare una casa ai senzatetto.

Dobbiamo sostituire le banche dall'inferno che hanno portato la povertà e la distruzione nel mondo con le banche dal paradiso per dare al mondo la prosperità e la libertà.

Fonte: The Excavator 14 Settembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 28 aprile 2011

La crisi del debito nell'Unione europea: proposte chiave per un'altra Europa

di Dr. Eric Toussaint
Global Research
CADTM

europe-crisis La crisi ha scosso l'Unione europea nelle sue stesse fondamenta. Con l'aiuto e il favoreggiamento dei governi attualmente in carica, della Commissione europea (CE), della Banca centrale europea (BCE), e del FMI, gli istituti finanziari responsabili della crisi stanno facendo un sacco di soldi speculando sul debito pubblico. Nel frattempo, gli imprenditori stanno approfittando della situazione per lanciare un'offensiva contro i diritti sociali ed economici della maggioranza.

La riduzione del deficit pubblico deve essere realizzato non attraverso i tagli alla spesa per i programmi sociali, ma attraverso un aumento delle entrate fiscali a seguito di misure efficaci contro l'evasione fiscale, più imposte sul capitale, transazioni finanziarie, ricchezza personale, e redditi più alti. Per ridurre i deficit pubblici, i tagli dovrebbero riguardare la spesa per le armi, così come le altre spese socialmente riprovevoli e dannose per l'ambiente. E' invece essenziale aumentare la spesa per i programmi sociali, se non altro per compensare le conseguenze della depressione economica. Al di là di questa posizione di protezione, la crisi attuale dovrebbe essere vista come un'opportunità per rompere con la mentalità capitalista e ottenere un cambiamento radicale nella società. La nuova logica da sviluppare deve allontanarsi dal produttivismo, prendere in considerazione l'ambiente, eliminare tutte le forme di oppressione (basata su razza, sesso o altri criteri arbitrari), e sostenere l'accesso universale ai beni comuni.

Per raggiungere questo scopo noi dobbiamo costruire un fronte anti-crisi, sia a livello locale che a livello europeo in modo da mettere insieme abbastanza energia per creare un equilibrio di potere che è favorevole alla realizzazione di soluzioni radicali che puntino sulla giustizia sociale e la preoccupazione per l'ambiente. Già nell'agosto 2010, il CADTM ha elaborato otto proposte alternative alla crisi in Europa. [1] Il punto principale è la necessità di annullare la parte illegittima del debito pubblico. A tal fine, il CADTM (Ndr:Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo) raccomanda di istituire una revisione sotto il controllo dei cittadini, che deve essere combinata, in alcuni casi, con una sospensione unilaterale e sovrana del rimborso. L'obiettivo della revisione è quello di annullare la parte illegittima del debito pubblico e ridurre fortemente il resto.

Una drastica riduzione del debito pubblico è necessaria ma non sufficiente per ottenere l'uscita dalla crisi dei paesi dell'UE. Deve essere completata con misure significative in diversi settori.

1. Revisione del debito pubblico per annullare la parte illegittima

Una parte significativa del debito pubblico nei paesi dell'Unione europea è illegittima in quanto è il risultato di una politica deliberata da parte dei governi che hanno deciso di privilegiare sistematicamente le classi agiate, a scapito di altri membri della società. La riduzione delle imposte sui redditi più elevati, sulla ricchezza personale e sugli utili delle società private hanno indotto le autorità ad aumentare il debito pubblico per compensare il calo delle entrate pubbliche. Essi hanno inoltre aumentato il carico fiscale sulle famiglie a basso reddito, cioè sulla maggioranza della popolazione. Inoltre, il salvataggio del 2007-2008 delle istituzioni finanziarie private responsabili della crisi, ha significato un enorme dispendio di denaro pubblico e un rapido aumento del debito pubblico. La diminuzione dei ricavi a causa della crisi innescata da istituzioni finanziarie private, ha dovuto essere finanziata ancora una volta dal massiccio ricorso al prestito. Da tale contesto si evince chiaramente l'illegittimità di una parte significativa del debito pubblico. In un certo numero di paesi ricattati dai mercati finanziari si devono aggiungere altre fonti evidenti di illegittimità. Dal 2008 in poi, il denaro pubblico è stato preso in prestito da banche private (ed altre istituzioni finanziarie private), che hanno usato il denaro ricevuto a tassi molto bassi dalle banche centrali, per speculare e costringere i governi ad aumentare gli importi che vengono loro versati. In paesi come Grecia, Ungheria, Lettonia, Romania e Irlanda, i prestiti del FMI sono stati concessi a condizioni sfavorevoli agli interessi economici e sociali della popolazione. Peggio ancora, queste condizioni favoriscono di nuovo le banche ed altre istituzioni finanziarie. Devono quindi essere considerate illegittime. Infine, in alcuni casi i governi sono andati contro la volontà del popolo: per esempio, mentre nel febbraio 2011 una grande maggioranza degli irlandesi ha votato contro i partiti che avevano concesso regali ai banchieri ed accettato le condizioni imposte dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale, la nuova coalizione di governo ha attuato le stesse politiche di quelle precedenti. Più in generale, in molti paesi, il ramo legislativo del governo è stato marginalizzato da politiche imposte dal potere esecutivo, dopo gli accordi con la Commissione europea e il FMI. L'esecutivo presenta l'accordo al Parlamento che poi deve prendere o lasciare.In alcuni casi, dibattiti senza voto sono organizzati sui temi più importanti. La tendenza del potere esecutivo a trasformare il Parlamento in un'assemblea per avallare ciecamente è sempre più forte.

In una tale situazione problematica, sapendo noi che numerosi paesi dovranno presto affrontare uno scenario di insolvenza per mancanza di denaro, e che il rimborso del debito illegittimo è inaccettabile per definizione, dobbiamo parlare a voce alta e chiara a favore della cancellazione del debito illegittimo. Il costo della cancellazione deve essere sostenuto dalle istituzioni finanziarie private, vale a dire da quelli che sono responsabili della crisi.

Paesi come Grecia, Irlanda, Portogallo, e quelli dell'Europa orientale (o al di fuori dell'UE, come l'Islanda), ossia paesi che vengono ricattati da speculatori, FMI ed altri organismi come la Commissione europea, dovrebbero richiedere un moratoria unilaterale sul rimborso del debito pubblico. La proposta è di ottenere il sostegno popolare nei paesi che sono maggiormente colpiti dalla crisi. A Dublino alla fine di novembre 2010, in un sondaggio telefonico di circa 500 persone, il 57% degli irlandesi preferiva l'inadempienza all'aiuto di emergenza del FMI e dell'UE. Inadempienza! dice il popolo, era il titolo del Sunday Independent, il principale settimanale  dell'isola. Il CADTM sostiene che una tale moratoria unilaterale deve essere combinata con la revisione dei prestiti pubblici (con la partecipazione dei cittadini).La revisione dovrebbe fornire al governo e  all'opinione pubblica le prove e gli argomenti per annullare/ripudiare la parte del debito che è stato riconosciuto come illegittimo. Il diritto internazionale e le varie leggi nazionali offrono una base giuridica per questo atto sovrano unilaterale di cancellazione/ripudio.

La sua esperienza di lavoro sulla questione del debito del Sud incita la CADTM a mettere in guardia i paesi inadempienti, nei confronti di misure insufficienti, come la mera sospensione del rimborso, che può rivelarsi controproducente. Ciò che occorre è una moratoria senza maturazione di interessi sull'eccesso di debito.

In altri paesi come Francia, Regno Unito o in Germania, può non essere indispensabile chiedere una moratoria unilaterale durante il periodo di revisione. Eppure una verifica deve essere effettuata al fine di determinare la portata della soppressione/ripudio auspicata. Se il contesto economico internazionale dovesse degradarsi ulteriormente, una sospensione del pagamento potrebbe essere all'ordine del giorno anche per i paesi che pensano di non poter essere ricattati da creditori privati.

La partecipazione dei cittadini è una condizione irrinunciabile per garantire che la revisione sia obiettiva e trasparente. Il comitato incaricato della valutazione deve comprendere vari organismi pubblici interessati, esperti di finanze pubbliche di controllo, economisti, giuristi, costituzionalisti e rappresentanti dei movimenti sociali. In questo modo sarà possibile decidere le diverse responsabilità coinvolte nel processo di indebitamento ed esigere l'assunzione di colpa dei responsabili, sia a livello nazionale che internazionale. Qualora il governo attuale non dovesse essere d'accordo per la revisione contabile del debito, deve essere istituita una revisione di un comitato di cittadini, senza la partecipazione del governo.

In tutti i casi, è legittimo che le istituzioni private e gli individui a reddito elevato, che detengono titoli di debito, si assumano l'onere della cancellazione del debito sovrano illegittimo, in quanto essi sono in gran parte responsabili della crisi, e ne hanno anche approfittato. Si tratta semplicemente di un giusto ritorno ad  una  maggiore giustizia sociale. E' importante creare un registro dei detentori di titoli, al fine di risarcire coloro che hanno bassi o medi redditi.

Se la revisione dovesse apportare la prova di reati connessi al debito illegittimo, i responsabili devono essere pesantemente condannati a pagare un risarcimento e finire in carcere come si addice alla gravità delle loro trasgressioni. Gli enti pubblici che hanno contratto prestiti illegittimi deve essere ritenuti responsabili.

Quanto al debito legittimo, i creditori dovrebbero essere costretti a cercare di ridurre il capitale e i tassi di interesse, e a rinviare la scadenza. Anche in questo caso, una discriminazione positiva a favore dei piccoli detentori di titoli di debito pubblico, dovrebbe assicurare che vengano pagati. Inoltre, l'importo nel bilancio dello stato, accantonato per rimborsare il debito, deve essere limitato a seconda delle condizioni economiche, della capacità di rimborso degli enti pubblici, e della natura irriducibile della spesa per i programmi sociali. Dobbiamo prendere ispirazione da ciò che è stato fatto per la Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'Accordo di Londra del 1953 sul debito estero della Germania (che tra l'altro ha ridotto il capitale del debito del 62%) ha stabilito che l'impegno di debito/ammontare del reddito annuale da esportazione non può superare il 5%. [2] Si potrebbe definire un analogo rapporto: l'importo dedicato a ripagare il debito non può superare il 5% dei ricavi dello Stato. Dobbiamo inoltre definire un quadro giuridico in modo da evitare il ripetersi della crisi che è iniziata nel 2007-2008, compreso il divieto di socializzare i debiti privati, l'obbligo di organizzare un controllo permanente delle politiche di debito pubblico, con la partecipazione dei cittadini, la non applicabilità dei limiti di legge per i reati connessi al debito illegittimo, la nullità del debito illegittimo, e così via.

2. Fermare i piani di austerità, sono ingiusti e stanno solo rendendo la crisi peggiore

I governi dei paesi europei hanno scelto di soddisfare le richieste del FMI e di imporre severe politiche di austerità sulle loro popolazioni, con tagli alla spesa pubblica, compresi i licenziamenti di massa dei dipendenti pubblici e stipendi ridotti o addirittura congelati per loro, accesso ridotto ad alcuni servizi pubblici essenziali e ai servizi di protezione sociale, dopo l'età pensionabile. Al contrario, le aziende pubbliche hanno chiesto - e ottenuto - un aumento dei loro prezzi, mentre il costo per ottenere l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione è aumentato. L'utilizzo di imposte indirette più alte particolarmente ingiuste, come l'imposta sulle vendite (IVA) è sempre più frequente. Gli enti Pubblici nei settori aperti alla concorrenza sono stati massicciamente privatizzati. Le politiche di austerità attuate sono state spinte a livelli mai raggiunti dalla seconda guerra mondiale. Le conseguenze della crisi sono state quindi rese molto peggiori mediante i provvedimenti contestati, il cui obiettivo principale è quello di tutelare gli interessi dei detentori del capitale.In poche parole, champagne per i banchieri, e noccioline per i lavoratori, pensionati e disoccupati!

Ma la gente è sempre meno disposta a sopportare l'ingiustizia di tali riforme, che determinano una regressione sociale su larga scala. Coloro che sono costretti a contribuire al meglio, per consentire ai governi di rimborsare i creditori, sono lavoratori dipendenti, disoccupati e famiglie a basso reddito. Nel frattempo, le donne sono le più colpite, dal momento che l'attuale organizzazione della società patriarcale e dell'economia è tale che esse portano il peso delle conseguenze disastrose di dover fare i turni, lavorare part-time, e occupare posti di lavoro sotto-pagati. Sono anche direttamente colpite dal degrado dei servizi sociali pubblici. La nostra lotta per imporre un altro modo di pensare deve andare di pari passo con una lotta per il rispetto totale dei diritti delle donne.

3. Stabilire una vera giustizia fiscale europea e un'equa ridistribuzione della ricchezza. Proibire transazioni con i paradisi fiscali e legali. Lottare contro la frode fiscale di massa, commessa dalle aziende più grandi e più prospere.

Dal 1980, le aliquote delle imposte dirette sui redditi più alti e sulle multinazionali più grandi sono diminuite con continuità nell'Unione europea. Tra il 2000 e il 2008, il più alto tasso di imposta sul reddito personale è diminuito del 7 per cento, mentre il più alto tasso di imposta sulle corporazioni è diminuito dell'8,5 per cento. Queste centinaia di miliardi di euro in sgravi fiscali sono stati in gran parte elargiti agli speculatori e ai membri più ricchi della società, che hanno visto la loro ricchezza continuare ad accumularsi.

Riforme fiscali più ambiziose rivolte alla giustizia sociale, devono essere attuate (diminuzione delle entrate e della ricchezza personale dei più ricchi, in modo che il resto del pianeta possa avere di più), e adottate in tutta Europa, al fine di prevenire il dumping fiscale. [3] L'obiettivo è quello di aumentare le entrate pubbliche, in particolare mediante un'imposta progressiva sui redditi degli individui più ricchi  (l'aliquota marginale per quelli che si trovano nella fascia fiscale più alta, deve essere portata al 90% [4]), una tassa sulla ricchezza personale al di sopra di un certo importo, e un'imposta sulle aziende. Questo incremento dei ricavi deve essere accompagnato da una rapida diminuzione del prezzo dei beni  e servizi giornalieri, quali generi alimentari di base, acqua, elettricità, riscaldamento, trasporto pubblico, e materiale scolastico, che può essere realizzato attraverso una mirata e sostanziale diminuzione dell'imposta sulle vendite (IVA) applicata a questi beni e servizi vitali. Le politiche fiscali adottate dovrebbero anche incoraggiare la protezione dell'ambiente, mediante l'applicazione di una tassa dissuasiva per penalizzare le aziende che inquinano.

L'UE deve adottare una tassa sulle transazioni finanziarie, in particolare sui mercati dei cambi, in modo da aumentare le entrate del governo.

Nonostante le loro nobili intenzioni, i paesi del G20 hanno più volte rifiutato di trattare l'argomento dei paradisi fiscali e legali. Una misura semplice per combattere contro questi paradisi fiscali (che sottraggono risorse vitali necessarie per lo sviluppo delle persone nel Nord e nei paesi del Sud), consisterebbe nell'adozione di una legge che vieta ufficialmente a tutti gli individui e le imprese situate in un paese di fare qualsiasi tipo di transazione attraverso un paradiso fiscale, con una sanzione pecuniaria che sarebbe equivalente alla somma della transazione proibita. In definitiva, questi pozzi neri finanziari devono essere eliminati, insieme con le attività criminali, corruzione, e delinquenza dei colletti bianchi e di quelli in giacca e cravatta che avvengono.

La frode fiscale drena una notevole quantità di risorse dalla comunità locale e va a detrimento dell'occupazione. Ingenti risorse pubbliche devono essere attribuite ai servizi di finanza pubblica in modo che possano lottare contro questo tipo di frode in modo efficace. I risultati delle loro attività devono essere rese pubbliche, e i colpevoli devono essere severamente puniti.

4. Frenare i mercati finanziari creando un registro dei possessori di titoli, e vietando le vendite allo scoperto e speculazioni in diversi settori. Creare un'Agenzia europea di rating pubblico.

La speculazione in tutto il mondo rappresenta più volte la quantità di ricchezza prodotta sul pianeta. La natura altamente complessa  di questa  ingegneria finanziaria la rende totalmente incontrollabile. I meccanismi messi in gioco minano l'economia reale. Le operazioni finanziarie non trasparenti sono la regola. Per essere tassati alla fonte, i creditori devono essere prima identificati. La dittatura dei mercati finanziari deve finire! La speculazione deve essere proibita in molti contesti. La speculazione su titoli di Stato, valute, e cibo dovrebbe essere proibita.[5] Le vendite allo scoperto devono essere vietate [6] e i Credit Default Swaps strettamente regolamentati. I mercati dei derivati ​​non quotati in borsa devono essere chiusi, perché sono veri e propri buchi neri, non soggetti ad alcuna regolamentazione o  sorveglianza.

Le agenzie di rating devono essere seriamente riformate e rigorosamente regolamentate. Lungi dall'essere gli strumenti per obiettive stime scientifiche, sono diventate i dispositivi di base per costruire la globalizzazione neoliberista e hanno già provocato catastrofi sociali diverse volte. Quando il rating di un paese viene abbassato, i tassi d'interesse sui prestiti fatti ad esso vengono aumentati, il che spiega perché la situazione economica del paese in questione si deteriora ulteriormente. Il comportamento compiacente degli speculatori aggrava notevolmente le difficoltà incontrate, che incideranno negativamente sui cittadini comuni. L'atteggiamento remissivo di queste agenzie di rating nei loro rapporti con il settore finanziario dell'America del Nord, le ha trasformate  in attori importanti sulla scena internazionale, e la loro responsabilità nello scoppio e peggioramento della crisi non è stata evidenziata a sufficienza dai media. La stabilità economica dei paesi europei è stata messa nelle mani di queste agenzie di rating, senza garanzie, nessun serio mezzo di controllo su di esse è stato fornito dalle autorità governative. L'unico modo per uscire da questa impasse è la creazione di un rating pubblico.

Notes Note

[1]  Vedi http://www.the CADTM.org / Debito-a-boo ...

[2] Vedi Éric Toussaint, La Banca Mondiale: un Testo Fondamentale, Pluto Press, Londra (2008), capitolo 4.

[3] Ad esempio in Irlanda, dove le imposte sugli utili societari sono solo12.5.

[4] Questo tasso del 90% fu imposto ai ricchi negli Stati Uniti negli anni '30 sotto la presidenza di Franklin Roosevelt.

[5] Vedi Éric Toussaint "Arrivare alle cause della crisi alimentare" http://www.cadtm.org/Getting-to-the ...

[6]  Le vendite allo scoperto consentono agli operatori di speculare sul prezzo di un titolo, che si aspettano scenderà, mediante operazioni in cui acquistano subito per rivendere immediatamente lo stock che non possiedono a breve giro. Le autorità tedesche hanno vietato queste transazioni dubbie, mentre le autorità francesi e quelle di altri paesi sono contrarie a questo divieto tedesco.

Tradotto da Charles La Via, Christine Pagnoulle e Vicki Briault

Éric Toussaint è dottore in Scienze Politiche (Università di Liegi e Università di Paris VIII), presidente del CADTM-Belgio (Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo, www.cadtm.org), autore con Damien Millet di Il Debito, il FMI, e la Banca mondiale. Sessanta Domande, Sessanta risposte, Rassegna mensile, New York, 2010.

Fonte: Global Research 27 Aprile 2011
Taduzione: Dakota Jones