di Marco Santopadre
Contropiano
Che lo slogan dell’Unione Europea e dei governi subalterni alla troika sia “dovete morire” appare sempre più evidente. Madrid privatizza la sanità e curarsi diventerà più difficile e più costoso. Secondo uno studio un bambino spagnolo su quattro è denutrito.
Continua imperterrita la mobilitazione in tutta la Spagna, e particolarmente nella capitale Madrid, di lavoratori e pazienti del sistema sanitario contro le privatizzazioni degli ospedali e dei poliambulatori. Contro la decisione di regalare ai privati sei ospedali e 27 centri sanitari nella solo provincia di Madrid, nei mesi scorsi decine di migliaia di persone si erano già mobilitate: occupando i nosocomi e invadendo la capitale per ben quattro volte – dal primo novembre - con le cosiddette “maree bianche”, in riferimento al colore dei camici indossati dai manifestanti mobilitati in difesa della sanità pubblica.
L’anno nuovo è appena iniziato ma domenica 6 gennaio, nonostante la festa dei ‘Re Magi’ e il freddo pungente, una nuova ‘marea blanca’ è scesa in strada contro le politiche omicide dei governi di destra statale e locale. Di nuovo, a migliaia, hanno raccolto l’appello delle associazioni mediche di categoria e dei coordinamenti a difesa del diritto alla salute sotto lo slogan “La sanità non si vende, si difende”. Al grido di “ci privatizzano” e “ai privati? Niente” lavoratori e pazienti hanno inondato il centro della città, sfilando da Plaza de Neptuno fino a Puerta del Sol, contro la legge che privatizza la sanità madrilena approvata nei giorni scorsi dal consiglio regionale della capitale. Incredibilmente, a metà percorso, tre agenti di polizia hanno fermato e identificato tre anziani manifestanti, scatenando la rabbia degli altri che hanno iniziato a gridare slogan come ‘i figli dei poliziotti, all’università perché non diventino come i loro papà’ oppure “vergogna vergogna”.