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sabato 12 gennaio 2013

“Dovete morire”. Spagna: sanità privata e bambini denutriti

di  Marco Santopadre
Contropiano

spagna-sanita

Che lo slogan dell’Unione Europea e dei governi subalterni alla troika sia “dovete morire” appare sempre più evidente. Madrid privatizza la sanità e curarsi diventerà più difficile e più costoso. Secondo uno studio un bambino spagnolo su quattro è denutrito.

Continua imperterrita la mobilitazione in tutta la Spagna, e particolarmente nella capitale Madrid, di lavoratori e pazienti del sistema sanitario contro le privatizzazioni degli ospedali e dei poliambulatori. Contro la decisione di regalare ai privati sei ospedali e 27 centri sanitari nella solo provincia di Madrid, nei mesi scorsi decine di migliaia di persone si erano già mobilitate: occupando i nosocomi e invadendo la capitale per ben quattro volte – dal primo novembre - con le cosiddette “maree bianche”, in riferimento al colore dei camici indossati dai manifestanti mobilitati in difesa della sanità pubblica.

L’anno nuovo è appena iniziato ma domenica 6 gennaio, nonostante la festa dei ‘Re Magi’ e il freddo pungente, una nuova ‘marea blanca’ è scesa in strada contro le politiche omicide dei governi di destra statale e locale. Di nuovo, a migliaia, hanno raccolto l’appello delle associazioni mediche di categoria e dei coordinamenti a difesa del diritto alla salute sotto lo slogan “La sanità non si vende, si difende”. Al grido di “ci privatizzano” e “ai privati? Niente” lavoratori e pazienti hanno inondato il centro della città, sfilando da Plaza de Neptuno fino a Puerta del Sol, contro la legge che privatizza la sanità madrilena approvata nei giorni scorsi dal consiglio regionale della capitale. Incredibilmente, a metà percorso, tre agenti di polizia hanno fermato e identificato tre anziani manifestanti, scatenando la rabbia degli altri che hanno iniziato a gridare slogan come ‘i figli dei poliziotti, all’università perché non diventino come i loro papà’ oppure “vergogna vergogna”.

giovedì 29 novembre 2012

L'avvoltoio è un pappagallo

di Monia Benini

Monti dice che il sistema sanitario italiano potrebbe non essere garantito in futuro. In altre parole, non ci sono i soldi. Quindi? Privatizzazioni, assicurazioni, o cessione ai privati dei settori più redditizi? Non si sa. Dice solo che potrebbe non essere garantita, ripetendo così a pappagallo le parole del Fondo Monetario Internazionale. Perché anche in questo caso, come per l'innalzamento dell'età pensionabile, per l'incremento dell'Iva, l'introduzione del pareggio di bilancio, l'FMI non ha perso l'occasione per dire al governo cosa fare anche in materia di sanità

Fonte: Teste Libere 29 Novembre 2012

mercoledì 28 novembre 2012

Progetto “Dovete morire”. Conto alla rovescia

“Con questo trend nel 2060 la spesa per far ingrassare banche e mercati finanziari arriverà, a spanne, a 4.300 miliardi tenendo conto dei su e giù dello spread.”

di  Sergio Cararo
Contropiano

morire1Monti esterna sul servizio sanitario: “Senza finanziamenti potrebbe non essere più garantito”. Le polemiche costringono Palazzo Chigi all'ennesima rettifica ma la minaccia rimane ed incombe sul futuro di questo paese. Dobbiamo fermarli.

''Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalità di finanziamento''. Questo è quanto è stato affermato dal premier Mario Monti a Palermo. ''Il momento è difficile - ha aggiunto il premier - la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti''.  Le sue dichiarazioni, come prevedibile, hanno suscitato un vespaio di reazioni e polemiche perché indicavano piuttosto implicitamente una destrutturazione del Sistema Sanitario Nazionale pubblico. Il vespaio ha fatto sì che con una nota Palazzo Chigi é tornato sulle considerazioni del Presidente del Consiglio precisando che ''Contrariamente a quanto riportato dai media, il Presidente ha voluto attirare l'attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l'impatto della crisi.

Ciò vale, peraltro, per tutti i settori della pubblica amministrazione. Le soluzioni ci sono, e vanno ricercate attraverso una diversa organizzazione più efficiente, più inclusiva e più partecipata dagli operatori del settore. Le garanzie di sostenibilità del servizio sanitario nazionale non vengono meno. Per il futuro è però necessario individuare e rendere operativi modelli innovativi di finanziamento e organizzazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie''. ''In sintesi - specifica Palazzo Chigi -, il Presidente non ha messo in questione il finanziamento pubblico del sistema sanitario nazionale, bensì, riferendosi alla sostenibilità futura, ha posto l'interrogativo sull'opportunità di affiancare al finanziamento a carico della fiscalità generale forme di finanziamento integrativo. Inoltre, egli ha voluto sollecitare la mobilitazione di tutti gli addetti ai lavori, così come degli utenti e dei cittadini, per una modernizzazione e un uso più razionale delle risorse''.

Fin qui la cronaca che oggi troviamo sui giornali o sulle agenzie. Ma la sostanza dell'esternazione di Monti, l'ennesima, resta e soprattutto rimane l'inquietudine sul modello sociale che il Presidente del Consiglio, i suoi ministri e la troika Bce,Ue.Fmi hanno in mente.