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domenica 10 marzo 2013

Il presidente greco mette in guardia dall”esplosione sociale’, di chi?

Aurora Sito 9 marzo 2013
Darkernet
6 marzo 2013

greece

Il presidente greco ha rilasciato una dichiarazione (vedi sotto) secondo cui si aspetta presto una ‘esplosione sociale’. Questo si combina con la dichiarazione, pubblicata su un blog lo scorso novembre, dell’ex ambasciatore greco in Canada. Entrambi sono sinceramente preoccupati che non vi siano elementi rivoluzionari o contro-rivoluzionari all’opera, o le loro dichiarazioni sono insincere e il governo greco sta preparando un giro di vite sulla sicurezza. Maggiori informazioni di seguito…

Due settimane fa abbiamo riportato l’ex ambasciatore greco in Canada, Leonidas Chrysanthopoulos, sostenere che sei società di sicurezza private, mercenari, erano state assunte dal governo ellenico per sorvegliare la polizia e il personale a protezione del governo. Nel blog si indicava specificatamente la Blackwater (in seguito ribattezzata Xe, quindi Academi). L’articolo riceveva oltre 15.000 visitatori in 36 ore, di cui quasi 5000 solo da Facebook, così come 35 commenti da tutto lo spettro politico. E’ stato anche ri-bloggato più volte (nel complesso, si stima circa 30.000 visitatori in tre giorni).

Il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, Academi ha rilasciato una dichiarazione (al New Statesman, che aveva anche pubblicato un articolo basato sulle indicazioni di Chrysanthopoulos) negare che fosse una delle sei società di sicurezza. Tuttavia, è interessante notare un altro articolo su come la Blackwater sia piuttosto esperta nel sfuggire alle accuse e nel coprire le proprie tracce, quindi, forse a questo punto non dobbiamo giungere ad una qualche conclusione in merito. Tuttavia, riteniamo che il governo greco abbia la responsabilità di chiarire: a) i nomi delle società di sicurezza private assunte e b) il loro ruolo preciso.

Tornando alla recente dichiarazione del presidente greco Karolos Papoulias ha detto che temeva che il saccheggio governativo dei contribuenti farà saltare in aria il Paese. “Saremo di fronte a una esplosione sociale, se aumenterà la pressione sulla società“, ha aggiunto. Questo è esattamente ciò che Chrysanthopoulos aveva detto, qualche mese prima. Abbiamo anche messo in guardia da una possibile ‘strategia della tensione’, in cui gruppi di estrema destra (come i terzaposizionisti in Italia e all’estero negli anni ’80), crearono il caos per incoraggiare la legge marziale, o almeno accresciute misure di sicurezza.

venerdì 20 luglio 2012

Spagna:milioni di persone protestano in 80 città

da RT

Spagna, Madrid: contenitori per i rifiuti bruciano durante una manifestazione contro i recenti provvedimenti di austerità del governo spagnolo, nel centro di Madrid il 19 luglio 2012
(AFP PHOTO / Dominique Faget)

La polizia spagnola si è scontrata con i manifestanti in marcia contro le ultime misure di austerità. Più di un milione di dipendenti pubblici, iscritti ai sindacati e cittadini stanchi sono scesi in strada in oltre 80 città spagnole.

La violenza è scoppiata a Madrid intorno alla mezzanotte quando decine di manifestanti hanno raggiunto la piazza Puerta del Sol della città e si sono scontrati con la polizia antisommossa. Le forze di sicurezza hanno utilizzato manganelli, proiettili di gomma e gas lacrimogeni per disperdere la folla che cercava di entrare nel Palazzo dei Congressi che si trova sulla piazza. Alcuni dei manifestanti hanno lanciato bottiglie ai poliziotti.

In alcune aree urbane, gli attivisti hanno dato alle fiamme i cassonetti della spazzatura e hanno cercato di bloccare l'accesso dei veicoli della polizia con barricate di bidoni di plastica e scatole di cartone. Non sono stati segnalati feriti o arresti.

giovedì 10 maggio 2012

Farage: Siamo di fronte alla prospettiva di disordini civili di massa in Europa

Il leader dell'UKIP mette in guardia contro il riemergere del socialismo nazionale

Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Il deputato Nigel Farage ieri ha tenuto al Parlamento europeo un discorso entusiasmante, durante il quale ha avvertito che le azioni dell'UE stanno ponendo le basi per il riemergere del socialismo nazionale e che il continente si trova di fronte alla prospettiva di disordini di massa.

Confrontando la crisi della zona euro con il fallimento del comunismo, Farage ha detto che la UE è un Titanic che ha colpito un iceberg.

"E' una Unione europea del fallimento economico, della disoccupazione di massa, di bassa crescita, ma peggio di tutto è una UE con la prigione economica dell'euro. Questo ora pone pericoli enormi per il continente", ha dichiarato.

domenica 12 febbraio 2012

Diretta dalla Grecia – la rivolta, le notizie, le immagini – tutto in diretta.

da Informare per resistere

Segue la traduzione delle notizie in tempo reale riportate dal sito Occupied London.org, No Cartel TV e TVXS.

00.35 del 13 febbraio
Cittadini greci irrompono in una TV locale di Creta, occupandola. Lo segnala Anonymous su Twitter.

anonymous-greece-tv

00.27 del 13 febbraio
Anonymous ha bloccato molti siti governativi greci, tra cui quello del primo ministro Papademos: www.primeminister.gov.gr.

Intanto è stato proclamato l’esito delle votazioni che hanno conclamato la vittoria del “sì” alle misure di austerità. Nel dettaglio, per articoli:

  1. della legge: 190 sì, 83 no, 5 astenuti
  2. della legge: 201 sì, 84 no, 3 astenuti
  3. della legge: 199 sì, 74 no, 5 astenuti
  4. della legge: 202 sì, 72 no, 2 astenuti

00.03 del 13 febbraio
Comunicato della facoltà di legge occupata (originale in greco):

L’assemblea ha deciso che l’occupazione della facoltà di legge continuerà. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini nelle strade, e gli chiediamo di continuare a lottare! Niente è finito, tutto ha inizio ora.
La facoltà di legge è il centro della battaglia e continuerà ad esserlo!

domenica 6 novembre 2011

Questo è solo l'inizio

The Economic Collapse

occupy oakland Per lungo tempo, ci sono stati quelli che hanno avvertito che in questa nazione ci sarebbero stati disordini per motivi finanziari. La rabbia e la frustrazione contro l'economia e  il nostro sistema finanziario sono cresciute a livelli senza precedenti, e questo ha alimentato la crescita dei vari movimenti di protesta che abbiamo visto negli ultimi due anni. La gente è stanca e vuole soluzioni. Purtroppo, la rabbia e la frustrazione possono esprimersi in modi pericolosi e imprevedibili. Ciò che abbiamo visto a Oakland, a Seattle e in altre importanti città degli Stati Uniti questa settimana, è solo l'inizio degli imponenti disordini per motivi finanziari che ci saranno in questo paese. Sì, gli "anarchici" sono stati responsabili per una buona parte  della violenza che abbiamo visto questa settimana, ma non erano gli unici coinvolti.

Alcuni manifestanti stavano diventando troppo violenti, e c'è stata anche un po' di brutalità da parte della polizia. Ovviamente la stragrande maggioranza dei manifestanti di Occupare Wall Street non vuole avere nulla a che fare con la violenza e riconosce che la violenza non è la risposta. Ma questa ha a che fare con la rabbia e la frustrazione. E' difficile contenerle in pacchetti ordinati e autodisciplinati. Man mano che l'economia peggiorerà, la protesta crescerà e, purtroppo, anche la violenza. Si potrebbero predicare i benefici della non-violenza per tutto il giorno ad alcune persone, ma loro semplicemente non lo capirebbero. L'America ha raggiunto un punto di svolta, e quello che stiamo vedendo adesso è solo l'inizio della follìa. Ci accingiamo a vedere disordini nei prossimi anni assolutamente senza precedenti.

Secondo un recente sondaggio dell'Associated Press-GfK, il 43 per cento di tutti gli americani crede che l'economia sia in condizioni "pessime". Milioni di americani hanno perso il lavoro, milioni di americani hanno perso le loro case e decine di milioni di americani sono restati disgustati da ciò che hanno visto accadere a Wall Street negli ultimi quattro o cinque anni. E' facile capire perché le persone sono frustrate e stanno marciando per le strade. Come ho scritto ieri, circa un americano su sette vive con i buoni pasto. La povertà si sta rapidamente diffondendo e un gran numero di famiglie ha perso tutto. La gente vuole risposte, ed è comprensibile il motivo per cui molti si stanno unendo a questi movimenti di protesta.

Negli ultimi due anni, persone come Gerald Celente ed io abbiamo avvertito che ci sarebbero stati disordini per motivi finanziari. Quelli di noi che hanno scritto di queste cose sono stati definiti "catastrofisti" e "teorici della cospirazione".

Ma dopo gli eventi degli ultimi due mesi, quasi tutti stanno cominciando a rendersi conto che qualcosa di grosso sta accadendo.

Mercoledì scorso, una folla enorme di dimostranti ha portato alla paralisi la città di Oakland, in California. Alcune organizzazioni mediatiche hanno detto che c'erano 5.000 manifestanti, ma altri hanno affermato che ad un certo punto potrebbero esserci state più di 20.000 persone in marcia.

Un gruppo di circa 3.000 manifestanti ha marciato e bloccato il porto di Oakland, che è il quinto più grande porto in acque profonde degli Stati Uniti.

In altre zone della città, sono state rotte finestre, disegnati graffiti sugli edifici e sono stati commessi insensati atti di vandalismo. Ci sono stati anche alcuni scontri intensi con la polizia e decine di manifestanti hanno finito per essere arrestati.

Di seguito, come un articolo su USA Today ha descritto ciò che è accaduto ....

La polizia in assetto antisommossa ha arrestato oltre 80 manifestanti nel centro della città, dove bande di manifestanti hanno lanciato pezzi di cemento e tubi metallici e acceso candele romane e bombe incendiarie, ha detto la polizia. Cinque manifestanti e molti ufficiali sono stati feriti.

Potete vedere le immagini scioccanti di alcuni atti di vandalismo avvenuti durante queste proteste proprio qui .

Ad un certo punto, un gruppo di manifestanti ha occupato un edificio vuoto che una volta veniva usato per aiutare i senzatetto. Quello che segue è quello che un articolo del Los Angeles Times dice su quanto è successo dopo ....

I manifestanti sono riusciti a guadagnare l'ingresso di un edificio vuoto che ospitava la Traveler's Aid Society, un'organizzazione no-profit che assiste i senza fissa dimora, ma ha subìto tagli ai finanziamenti. Secondo quanto indicato sui volantini, i manifestanti avevano preso di mira l'edificio per il "riutilizzo". Lo hanno definito come un nuovo "centro sociale" nel feed di Twitter. Un video girato da elicottero da una locale affiliata della ABC ha mostrato una folla festante che entrava e usciva dall'edificio, dal quale pendeva uno striscione con la scritta "Occupare tutto". Altri costruivano una barricata nelle vicinanze, probabilmente per scoraggiare la polizia.

Poco prima di mezzanotte, i media locali hanno riferito che gli agenti di polizia di varie agenzie indossavano la tenuta antisommossa. Alcuni manifestanti hanno dato alle fiamme la barricata. I vigili del fuoco l'hanno spenta. Un comunicato della polizia ha detto più tardi che i manifestanti hanno lanciato sassi, esplosivi, bottiglie e oggetti infiammati agli ufficiali.

Questo risolve qualcosa?

Certo che no.

Ma quando la gente è arrabbiata e frustrata difficilmente dice cose sensate.

L'America è diventata una polveriera, e sarà molto difficile per chiunque controllare ciò che sta succedendo.

Tuttavia, si deve anche notare che non tutte le violenze sono state avviate dai manifestanti di  Occupare Oakland. C'erano in giro decine di "anarchici" Black Bloc  che commettevano atti casuali di violenza. Alcuni manifestanti di Occupare sono stati effettivamente visti ad Oakland mentre cercavano di evitare che questi "anarchici" commettessero  atti di violenza.

Infatti, è certamente possibile che qualcuno stia utilizzando questi Black Bloc "anarchici" per screditare le proteste. E' accaduto ad altri movimenti di protesta in passato.

In ogni caso, è vero che gli "anarchici" erano molto coinvolti, in gran parte della violenza. Potete vedere alcuni video di "anarchici" in azione proprio qui .

Ma Oakland non è stata l'unica città dove i manifestanti sono diventati più aggressivi.

A Seattle, i manifestanti hanno circondato un hotel Sheraton dove il CEO di JPMorgan Jamie Dimon stava tenendo un discorso. Secondo alcuni rapporti dei media, alcuni dei manifestanti stavano effettivamente pianificando un "arresto del cittadino".

I loro piani sono stati cancellati, però, quando la polizia li ha dispersi con una scarica di spray al pepe.

La cosa divertente è che Dimon stava in realtà promuovendo alcune delle idee del movimento Occupare Wall Street, durante il suo discorso.

Il seguente estratto dal suo discorso viene dal Seattle Times ....

"L'America è diventata meno equa negli ultimi 10 o 20 anni. Questo è un dato di fatto", ha detto. "Personalmente non credo che sia una buona cosa. Sono stato un grande sostenitore delle imposte progressive".

Ma questa è la cosa divertente delle rivolte economiche. Solo perché siete d'accordo con la folla, non vuol dire che la folla non abbia intenzione di rivoltarsi contro di voi comunque.

All'inizio di quello stesso giorno a Seattle, c'è stata qualche violenza, mentre la polizia fronteggiava gruppi di manifestanti. Di seguito, come il Seattle Times ha descritto l'azione ....

All'inizio della giornata, la polizia di Seattle ha arrestato sei persone, cinque delle quali erano distese sul pavimento all'interno di una Chase Bank a Capitol Hill.

Gli ufficiali hanno spruzzato spray al peperoncino, hanno spinto i manifestanti fuori strada e strattonato gli altri da sotto un furgone della polizia nel corso di 30 minuti di confronto. La polizia ha detto che almeno 10 agenti sono stati aggrediti fisicamente durante gli arresti, e che almeno due di loro avevano ferite lievi.

A New York, ha avuto luogo un diverso tipo di confronto. Circa 100 veterinari militari si sono presentati in divisa e hanno marciato verso il New York Stock Exchange. Una volta giunti, si sono fermati di fronte all'edificio che era protetto da una fila di agenti armati fino ai denti del Dipartimento di Polizia di New York (NYPD). E' stato un momento di tensione, ma fortunatamente non c'è stata violenza.

Questo modo di "confrontarsi con gli occhi" non può essere un segnale di cose buone. Cosa sarebbe successo se anche una sola persona avesse perso la calma?

Mentre erano in formazione davanti alla Borsa di New York, i veterinari sono stati sentiti cantare i seguenti slogan ....

"Siamo veterani! Siamo il 99 per cento!"

"Per aumentare i profitti aziendali, i soldati devono sanguinare a morte!"

Le cose si stanno facendo davvero molto, molto interessanti.

Le proteste di Occupare Wall Street sono iniziate molto tranquillamente, ma purtroppo non vi è alcuna garanzia che la violenza che stiamo vedendo adesso non aumenterà ulteriormente.

Secondo una recente indagine, il 31 per cento di coloro che sono coinvolti nelle proteste di Occupare Wall Street" sosterrebbe la violenza per far avanzare la loro agenda".

Questa è una statistica terrificante.

Speriamo che tutti si calmino e che i manifestanti si rendano conto che andranno molto più lontano con mezzi non violenti.

Ma ancora una volta, la rabbia e la frustrazione sono difficili da prevedere o controllare. Più il popolo americano è arrabbiato e frustrato, più caotiche diventeranno le strade delle nostre città.

Purtroppo, mentre la grande maggioranza degli americani concordano sul fatto che abbiamo dei problemi importanti, c'è un enorme disaccordo sulle soluzioni. Ci sono alcune buone idee che fluttuano nell'aria, ma ci sono anche alcuni gruppi che stanno promuovendo alcune idee molto, molto nocive.

Per esempio, ci sono alcuni elementi coinvolti nelle proteste di Occupare Wall Street che in realtà stanno promuovendo il comunismo come risposta.

Durante la recente follia ad Oakland, alcuni manifestanti hanno appeso nel centro della città uno striscione nero molto grande che diceva: " MORTE AL CAPITALISMO ".

Ma è davvero questa la risposta?

Certo che no.

Sì, il nostro sistema è profondamente, profondamente corrotto e profondamente, profondamente guasto.

Sì, è comprensibile che le persone siano molto frustrate.

Ma il comunismo non è la risposta.

Guardate, quando i repubblicani difendono gli abusi delle grandi banche e delle grandi corporazioni, sbagliano.

Quando i Democratici difendono il grande governo e sostengono che la risposta è un governo ancora più grande, sbagliano ugualmente.

La verità è che nessuna delle due parti ha ragione.

Abbiamo bisogno di ridurre drasticamente le dimensioni del governo e abbiamo bisogno di ridurre drasticamente le dimensioni e il potere delle grandi corporation . Ciò significherebbe molta più libertà e indipendenza per il resto di noi, e significherebbe potenziare gli individui e le piccole imprese.

Ma la maggior parte delle persone non lo capisce. La maggior parte delle persone pensa di dover stare o dalla parte delle grandi corporation o dalla parte del grande governo.

Purtroppo, la fredda, dura verità è che, per la maggior parte del tempo, il grande governo e le corporation lavorano insieme, e non a nostro beneficio.

La maggior parte delle persone avverte un senso di impotenza in questi giorni. La maggior parte delle persone avverte che le cose non cambiano, non importa a chi si da il voto.

La gente vuole che le cose cambino, ma non sentono che comunque c'è un modo di indurre quel cambiamento.

Questo non sta accadendo solo negli Stati Uniti. Mentre l'economia globale vacilla, la rabbia e la frustrazione sono in crescita in tutto il pianeta.

In effetti, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro avverte che disordini civili potrebbero scoppiare in tutto il mondo se l'attuale crisi economica dovesse peggiorare.

Ci stiamo muovendo in tempi senza precedenti.

Nessuno è abbastanza sicuro di quello che accadrà dopo.

Ma i segnali di allarme ci sono.

La pressione continua a salire e salire e salire.

Secondo un recente sondaggio di Fox News, il 76 per cento di tutti gli americani è "insoddisfatto di come stanno andando le cose nel paese". All'inizio di quest'anno, quel numero era solo al 61 per cento.

Quando le persone sono disperate, fanno cose disperate.

Possiamo certamente sperare che le cose si stabilizzino, almeno per un po ', ma ad un certo punto un'altra grave crisi finanziaria scoppierà e l'economia peggiorerà.

A cosa somiglierà questo paese quando questo accadrà?

Questa non è l'America nella quale sono cresciuti i vostri nonni

Preparatevi di conseguenza.

Fonte: The Economic Collapse 4 Novembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 15 settembre 2011

Le Banche dall'Inferno stanno distruggendo la civiltà occidentale

Saman Mohammadi
The Excavator

Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.

banks from hell Mentre ci dirigiamo verso il crollo del 2011, il collasso economico e politico di ogni nazione in Occidente sta avvenendo esattamente secondo i piani. Il destino dell'Occidente viene determinato nelle ombre della storia da parte delle banche dall'inferno che gestiscono l'America e l'Unione europea.

Una volta che la verità sulla crisi economica globale sarà pienamente compresa dai popoli delle nazioni, ci saranno non solo rivolte per le strade e i negozi saranno bruciati, ma anche catastrofi politiche, rivoluzioni, impiccagioni pubbliche dei leader politici, e una sofferenza insopportabile.

La verità è che i paesi in Europa e altrove non vengono salvati, essi vengono ridotti in schiavitù attraverso il debito da una classe internazionale di banchieri ladri e banditi protetti dai governi che controllano il FMI, la Banca Mondiale, la Federal Reserve Bank, ed altre banche a gestione privata.

Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.

I banchieri dall'inferno stanno lavorando ad un grande progetto politico, che è quello di utilizzare le moderne tecnologie e  conoscenze scientifiche per creare una nuova Babilonia su scala globale, sulle rovine della civiltà occidentale e dell'America.

Quando il colpo finale contro lo Stato nazione e la libertà occidentale sarà inferto dai banchieri criminali e dalle società multinazionali, saranno scavate fosse comuni e saranno utilizzati campi di detenzione per i prigionieri politici.

Le nazioni che si oppongono all'autoritario nuovo ordine mondiale, vengono diffamate  in qualsiasi forma dalla stampa internazionale. L'Iran viene chiamata la nuova Germania nazista perchè resiste agli obiettivi egemonici del nuovo ordine mondiale in Medio Oriente.

E, ultimamente, la Germania è stata indicata come il Quarto Reich perché il suo popolo esercita i suoi diritti democratici e si rifiuta di dare altro denaro alla totalitaria Unione Europea e alle corrotte banche internazionali.

La giornalista irlandese/australiana Jane Burgermeister dice che il popolo della Germania è in rivolta contro l'Unione europea, perché non vuole essere saccheggiato e distrutto dalle banche come la Grecia e altre nazioni europee. Burgermeister ha scritto il 6 settembre nel suo articolo, "Fine partita Per l'Euro: i legislatori tedeschi si ribellano mentre l'opinione pubblica si oppone ad altri salvataggi bancari":

L'opinione pubblica tedesca e molte delle élite del paese, compresi gli organismi rappresentativi delle imprese manifatturiere, si oppongono ad ulteriori salvataggi delle banche sulla base del fatto che esse impongono giganteschi debiti bancari ai contribuenti, rovinando le finanze pubbliche e distruggendo l'economia reale.

Un nuovo sondaggio mostra che il 90% delle persone ora si oppone ai piani di un nuovo finanziamento, perché il salvataggio della zona euro non aiuta a risolvere il problema del debito. L'85% ha dichiarato che le banche dovrebbero essere costrette ad accusare il colpo se un paese diventa insolvente.

E' bello vedere che la Germania si è fatta carico del proprio destino. Tutte le nazioni devono fare altrettanto perché il sogno totalitario di un nuovo ordine mondiale  dittatoriale che è al centro dell'agenda globale delle banche sarà il peggior incubo dell'umanità.

Il poeta americano Ezra Pound divideva le banche  in due categorie: le banche dall'inferno che praticano l'usura e creano incubi per le nazioni, e le banche dal paradiso che non praticano l'usura, ma invece prestano denaro in modo che le imprese possano funzionare normalmente e possano fare un gran lavoro. Pound ha detto:

"Esistono due tipi di banche: il Monte dei Paschi e i diavoli.

Le banche costruite per la  beneficenza, per la ricostruzione, e le banche create per far leva sul popolo "(Pound: Selected Prose; Pg. 176)..

Il Monte dei Paschi di Siena , la più antica banca esistente al mondo, è stata creata nel 1472 dai Magistrati della Repubblica di Siena e non consentiva la pratica dell'usura. E' stato ormai comunemente compreso nella seconda Età dei Lumi occidentale che l'usura è una tassa sul popolo, sul governo e sugli affari che viene incassata da corrotti banchieri privati ​​che controllano le banche centrali private e creano denaro dal nulla.

Pound ha detto che il monopolio del credito è stato la base di tutte le altre operazioni monopoliste che affondano le nazioni e privano le persone della ricchezza, scrivendo:

"I vari monopoli, che culmineranno con il monopolio della moneta stessa, chiave di tutti gli altri monopoli, erano e sono, monopoli di sfruttatori". (Pound:. Selected Prose, Pg 176).

Quello che inseguono gli insidiosi banchieri di Londra e New York non è il denaro, ma il monopolio politico sulla storia e sull'umanità. La loro grande passione è il potere, e il loro più grande strumento di guerra è il debito.

Quando le bombe cadono sulle nazioni le persone possono sentire e vedere che sono in guerra e chiedere vendetta contro gli autori della violenza. Ma quando viene usato il debito contro una nazione, i politici comprati tacciono e ci vogliono generazioni prima che la popolazione si risvegli dal suo sonno.

L'America è stata conquistata da quest'arma silenziosa chiamata debito dopo che il nemico subdolo ha sequestrato la sovranità finanziaria degli Stati Uniti nel 1913. I banchieri hanno rovesciato il sistema costituzionale bancario che i padri fondatori avevano  istituito dopo la vittoria contro l'Impero Britannico e lo hanno sostituito con la definitiva banca dall'inferno, la privata Federal Reserve Bank.

Pound ha detto che la banche dall'inferno sono sanguisughe e predatori che trattano gli esseri umani come riserva di sangue da utilizzare e succhiare. Egli ha scritto:

"Le banche sono l'inferno, da quanto ci riporta la documentazione, hanno avuto inizio come bande di creditori, associate per strangolare fino all'ultima oncia di profitto dei loro debitori". (Pound:. Selected Prose, Pg 270).

Anche altri poeti hanno gettato i banchieri usurai nella stessa luce oscura e hanno confrontato il banchiere al diavolo. Il poeta tedesco Goethe ha diffidato dall'uso della carta moneta. Nel suo libro, Gli Studi Scientifici, ha detto:

"Ci sono diversi tipi di denaro: oro, argento e monete di rame, o carta moneta. Le monete sono terribilmente reali, la carta moneta è solo convenzione.". (Goethe:.... Gli studi scientifici Editori Suhrkamp 1988 New York, pubblicato e tradotto da Douglas Miller Pg 26..).

Douglas Miller, l'editore e traduttore in inglese de Gli studi scientifici di Goethe, ha scritto:

"Le opinioni negative di Goethe sulla carta moneta si riflettono nella parte II del Faust, dove Mefistofele convince l'imperatore a introdurre la carta moneta basata sul valore di un tesoro sepolto da scoprire. Questo piano si rivelerà più tardi rovinoso per l'impero." (Pag. 322).

Goethe creò Mefistofele, che impersona il diavolo nel suo lavoro teatrale Faust, il venditore di carta moneta. Il punto  è che fare soldi dal nulla, supportandolo con nulla, e prestarlo alle persone con gli interessi è male.

I diavoli del sistema bancario occidentale convinsero il Faust d'America, il presidente Woodrow Wilson, a far approvare il Federal Reserve Act nel 1913 e a segnare con una firma  il destino del suo paese.

Fin dal 1913, l'America è stata sotto l'incantesimo del male e trascinata nel buio. L'epoca dal 1913 ad oggi deve essere ricordata come l'età dell'Inferno, che ha incluso due guerre mondiali non necessarie, inutili depressioni economiche, e una sofferenza di massa inutile.

Ma questa lunga era di oscurità e ignoranza collettiva sta finendo. L'America è sveglia dopo essere stata messa a dormire per un secolo. Le menzogne ​​e gli  inganni su cui si fonda il Sistema della Federal Reserve si stanno sgretolando in polvere.

Alan Greenspan, Ben Bernanke, e gli altri servitori di Satana hanno perso il loro fascino sulla psiche americana e sul sistema bancario globale. Le loro malefiche politiche economiche progettate per portare benefici ai pochi associati a spese dei molti ignoranti non possono più essere camuffate come buone.

Alex Jones ha dato un importante messaggio sul suo programma radiofonico il 13 settembre 2011, dicendo:

Siamo in grado di sconfiggere questo male. E abbiamo intenzione di sconfiggerlo raggiungendo gli impostori, i burocrati, i tecnici del sistema. E chiedendo loro, 'Vi piace il modo in cui stanno andando le cose? Pensate che una cultura della menzogna sia sostenibile? E' questo quello che volete per i vostri figli?'

In questo periodo della storia, il messaggio di libertà economica e saggezza politica raggiunge la casa di ogni individuo, ogni famiglia e ogni nazione.

Quante più persone si rendono conto che le nostre società sono schiavizzate con l'arma del debito e delle crisi economiche che non abbiamo creato noi, ma i banchieri del male, la chiamata alla rivoluzione contro il sistema bancario attuale crescerà.

Se il male della Federal Reserve Bank e dell'intero sistema bancario che si basa sull'usura e sul falso debito non sarà distrutto come la schiavitù africana in America, allora l'umanità non sarà in grado di nutrire gli affamati e dare una casa ai senzatetto.

Dobbiamo sostituire le banche dall'inferno che hanno portato la povertà e la distruzione nel mondo con le banche dal paradiso per dare al mondo la prosperità e la libertà.

Fonte: The Excavator 14 Settembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

sabato 13 agosto 2011

Rivolte in Gran Bretagna: Teppismo, Saccheggi, illegalità ... della classe dominante

di Finian Cunningham
Global Research

uk-riots Dopo ua conflagrazione di incendi dolosi, rivolte e saccheggi in diverse città britanniche, tra cui la capitale, Londra, c'è un senso di ordine, ripristinato da una mobilitazione massiccia delle forze di polizia.

Segue ora l'inseguimento e il perseguimento degli individui coinvolti nel caos. Il Primo Ministro conservatore  sta conducendo un "contrattacco" per punire chiunque abbia inflitto danni e distruzioni alla
società della Gran Bretagna.

Gli eventi hanno visibilmente scosso l'establishment politico di tutti i partiti, capi della polizia e media mainstream. Ma ciò che dovrebbe essere più scioccante è il commento miope e incredibilmentefatto banale che viene fatto per "spiegare" l'esplosione di disordini di strada e la violenza.

Mentre gli esperti seduti in comodi studi televisivi si scambiano sciocche intuizioni  sui "mali" dell'immoralità degli individui, criminalità, famiglie disfunzionali, cultura della banda - sullo sfondo, per così dire, scorrono sugli schermi i segni evidenti  della causa di questo crollo sociale . Eppure i segni prevalenti sfuggono al radar mentale di esperti e politici.

Il fatto che il sistema economico capitalista sia in crisi in tutto il mondo non viene nemmeno citato nei commenti mainstream. Questo è il sistema che i principali partiti politici hanno favorito e adulato, sia Laburisti, Conservatori che Liberali, e che ha provocato la devastazione sociale in tutta la Gran Bretagna, mentre l'elite corporativa e finanziaria ha saccheggiato le risorse economiche. Questo sistema di saccheggio legalizzato è andato avanti per decenni, ma certamente ha avuto una potente spinta con il predecessore conservatore di Cameron, Margaret Thatcher, nei primi anni '80. I laburisti Tony Blair e Gordon Brown sono solo fornitori della stessa dinamica.

In relazione alla Gran Bretagna di oggi, le parole di Karl Marx sono proprio giuste: "Un accumulo di ricchezza in un polo della società è indice di un accumulo di miseria e  superlavoro negli altri". Questo è il segno distintivo del capitalismo nella Gran Bretagna di oggi, gli Stati Uniti e in Europa.

Tutti gli altri problemi sono in gran parte secondari nel nesso di causalità. Crimine, polizia razzista, disordine, mancanza di somme stanziate per la polizia per riportare l'ordine (in modo ironico), l'alienazione e l'autodistruzione, e tanti altri mali tra cui la mobilitazione di risorse per finanziare  guerre illegali - la maggior parte dei nostri attuali problemi nascono dalla radice principale della disfunzione che è l'economia capitalista.

Parlando alla Camera dei Comuni Giovedi, la "spiegazione" che il primo ministro Cameron ha dato per lo scoppio di disordini di strada in tutta l'Inghilterra, dimostra una totale ignoranza e povertà di comprensione da parte sua della natura del guasto nella sua società. Da la colpa alla "criminalità pura e semplice" e ad "aree malate" "mancanza di moralità e responsabilità individuale".

Questa visione è in gran parte condivisa dall'establishment britannico di tutti i partiti politici e dei media.

I furti, i saccheggi e l'anarchia che Cameron condanna così tanto non è che il riflesso, a livello di strada,  della società britannica, di ciò che sta avvenendo su scala molto maggiore nelle alte sfere del governo e dell'economia.

Nonostante l'esibizione di abiti gessati e accenti ben curati, possiamo, se siamo onesti, vedere decenni di saccheggio e furto di risorse economiche e finanziarie da parte dell'elite aziendale sostenuta e spalleggiata dai governi laburisti e conservatori. Il piano di salvataggio delle banche corrotte con i soldi dei contribuenti  iniziato con il PM laburista Gordon Brown e ora diretto da Cameron, pagato in gran parte dall'austerità nei tagli alla spesa pubblica, non è che l'ultima manifestazione ufficiale di ruberia nei confronti della maggioranza per accrescere la ricchezza già scandalosa dell'elite della classe dirigente.

Cameron e la sua banda di teppisti dall'accento affettato sono a caccia di 150 miliardi di dollari di tagli alla spesa pubblica per pagare l'impresa criminale conosciuta come sistema bancario britannico. Questi sono traffici  che una banda di strada nell'East End di Londra può solo ammirare ... e anzi, molto realisticamente, solo emulare.

Insieme al saccheggio da parte dell'élite vediamo la totale illegalità e  criminalità dei governi britannici che hanno lavorato a braccetto con altri governi criminali per lanciare guerre di aggressione (crimini di guerra secondo il principio di Norimberga) in Afghanistan, Iraq, ed ora in Libia, con la conseguente morte di oltre un milione di civili. Dov'è la responsabilità individuale per questo omicidio e distruzione di massa, Mr. Cameron?

Questo degrado sociale e questo necrotismo sono un sintomo del crollo del capitalismo, un sistema economico che arricchisce un'élite a spese della maggioranza. Si polarizza il potere politico al di là della responsabilità democratica al punto che, tra le altre storture, le guerre e il saccheggio planetari sono in corso anche apertamente, contro il consenso della maggioranza pubblica.

Così, quando Cameron e i suoi compari politici si scagliano contro le aree malate, i saccheggi, la criminalità, l'illegalità, e la necessità di "conseguenze per le azioni" - le sue parole e le sue esortazioni risultano abbondantemente ironiche e arretrate.

Perché egli sta inavvertitamente descrivendo la società e il mondo che il capitalismo crea a sua immagine e somiglianza. L'indottrinamento della mente di Cameron e quella dell'intero establishment politico impedisce loro di vedere l'inferno invece che le scintille. Un inferno che il governo di Cameron e i suoi predecessori laburisti, e in altri paesi occidentali, hanno alimentato con il carburante delle loro servili politiche di favoreggiamento della cleptocrazia capitalista, sia in patria che all'estero.

I veri insegnamenti dalla Gran Bretagna non verranno alla luce, non è importante che siano appresi, dai politici mainstream o dai media. E lo stesso si può dire per gli Stati Uniti e altri paesi occidentali. Per parafrasare uno slogan usato dall'ex presidente degli Stati Uniti  Clinton: "E' l'economia capitalista, stupido"

Finian Cunningham è un corrispondente di Global Research con sede a Belfast, in Irlanda.
cunninghamfin@yahoo.com

Fonte: Global Research  11 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

domenica 6 febbraio 2011

Di chi è la rivoluzione?

Tutte le doppie facce, durante la rivoluzione in Egitto, in questo articolo dell'Online Journal, ripreso da PrisonPlanet

Di chi è la rivoluzione?
di Jerry Mazza
Online Journal

egypt-whose Secondo le informazioni raccolte dal Telegraph britannico, in un articolo di Venerdì scorso, Proteste in Egitto: sostegno segreto americano per i leaders ribelli dietro la rivolta, "Il governo americano ha segretamente sostenuto i protagonisti dietro la rivolta egiziana che hanno pianificato il "cambio di regime" negli ultimi tre anni. "

La fonte delle informazioni è una serie di rivelazioni  contenute in dispacci diplomatici segreti americani precedentemente pubblicati da Wikileaks secondo cui i funzionari americani avevano fatto pressione sul governo egiziano perchè liberasse altri dissidenti che la polizia aveva arrestato. Svelavano che l'Ambasciata americana al Cairo aveva aiutato un giovane dissidente a partecipare ad un vertice per attivisti a New York, sponsorizzato dagli Stati Uniti

Tornando al Cairo nel dicembre 2008, l'attivista ha detto ai diplomatici degli Stati Uniti che un'alleanza di gruppi di opposizione aveva elaborato un piano per rovesciare il presidente Hosni Mubarak e installare un governo democratico nel 2011. Leggete l'intero il documento segreto. Esso menziona che l'attivista era già stato arrestato dalla sicurezza egiziana in relazione alle manifestazioni e la sua identità è protetta dal Daily Telegraph.

La crisi egiziana segue la caduta del presidente tunisino Zine al-Abedine Ben Ali, che fuggì dal paese dopo le diffuse proteste perchè lasciasse la carica.

Anche precedenti informative diplomatiche degli Stati Uniti pubblicate da Wikileaks mostrano che i funzionari americani fecero pressione sul governo egiziano perche rilasciasse altri dissidenti che erano stati arrestati dalla polizia. 

Gli Stati Uniti chiesero anche  la liberazione di Mohammed ElBaradei, il premio Nobel ed ex direttore generale dell'AIEA favorevole alla riforma, che era stato posto agli arresti domiciliari dopo il suo ritorno in Egitto per unirsi ai dissidenti. Scontri si sono svolti al Cairo, Suez, Alessandria e altre città importanti in tutto l'Egitto, un paese di 80 milioni di persone. ElBaradei è visto da molti come la scelta degli Stati Uniti per guidare il Fronte Nazionale per il Cambiamento. La sua lontananza dall'Egitto e dai suoi scandali è positiva per alcuni, ma la sua scarsa presenza sul territorio è abbastanza negativa per gli altri.

Ma Ayman Nour del partito Kifaya ha dimostrato nelle elezioni del 2005 che il governo potrebbe essere messo in discussione  ed è uno dei favoriti. Ahmed Zewail, uno scienziato egiziano-americano, e vincitore del Premio Nobel per la Chimica 1999, è un altro potenziale candidato, come Segretario Generale della Lega Araba Amr Monnsa, secondo Monarchi del Nilo di World Today. È interessante notare che il figlio di Mubarak, Gamal ha detto addio a qualunque desiderio di essere coinvolto negli affari o nelle politiche di suo padre.

Eppure, Paul Joseph Watson su Prison Planet ha presentato ElBaradei  come un Fantoccio Globalista, che si prepara a dirottare la rivoluzione egiziana. Watson ha sottolineato che ElBaradei è un membro del consiglio dell'International Crisis Group, "un'oscura ONG (organizzazione non governativa) che gode di un budget annuale di oltre 15 milioni di dollari e viene finanziata da gente del calibro della Carnegie, Fondazione Ford, la Fondazione Bill & Melinda Gates, così come dall'Open Society Institute di George Soros . Lo stesso Soros è impegnato come  membro del Comitato Esecutivo dell'organizzazione." Egli ricorda inoltre che Zbigniew Brzezinski ha fatto propaganda per ElBaradei.

D'altra parte, ElBaradei ha esibito una certa dose di coraggio e di indipendenza, confrontando i Fratelli Musulmani con gli ebrei ortodossi, definendoli politicamente come potenziali  estremisti religiosi, dicendo che avrebbe negoziato una forma di governo di unità nazionale, evitando presumibilmente l'estremismo e stando con i manifestanti centristi e il loro desiderio di un nuovo e più indipendente punto di vista.

Ma il brutto segreto dietro a tutto viene niente meno che dall'articolo di USA Today Israele dice che i legami con l'Egitto devono essere preservati. Benjamin Netanyahu ha detto recentemente al suo governo, "Israele e l'Egitto sono stati in pace per più di tre decenni, e il nostro obiettivo è garantire che questi legami siano preservati". Ha aggiunto: "In questo momento, dobbiamo dar prova di responsabilità, moderazione e massima prudenza."   Perché?

La verità è che "Israele ha firmato uno storico accordo di pace con Anwar Sadat." Il segreto è che Mubarak, che ha preso il potere dopo che Sadat fu assassinato nel 1981, ha onorato l'accordo di pace, facendo dell'Egitto un importante fonte di stabilità, e vendendo nel frattempo i  regimi arabi suoi amici, in particolare i palestinesi. I rapporti si sono mantenuti freddi ma stabili, permettendo così ad Israele di diminuire in maniera significativa le sue forze armate. "Questo ha  portato con sé anche gli 1,5 miliardi dollari in aiuti militari dagli Stati Uniti all'Egitto, secondo solo a quello che riceve Israele, 3 miliardi di dollari in più per gli aiuti militari. Inoltre, circa 500 ufficiali di più alto rango in Egitto vengono addestrati negli Stati Uniti ogni anno.

Quindi, gli israeliani stanno guardando molto attentamente i disordini, temendo che un nuovo regime potrebbe abbandonare l'accordo di pace ed entrare di nuovo in conflitto con Israele. Prima dell'accordo di pace, i paesi hanno combattuto quattro guerre in trent'anni. .
Mentre i rapporti si sono mantenuti spesso sereni, Mubarak li rappresentava ancora nei confronti del mondo arabo, spesso mediando tra Israele e i palestinesi. Mubarak ha anche collaborato con Israele contro il gruppo militante di Hamas, che governa la Striscia di Gaza, l'instabile striscia costiera che delimita sia Israele che l'Egitto.

Funzionari israeliani, parlando in  anonimato, si sono dichiarati molto preoccupati per la traballante presa di Mubarak al potere. Alcuni temevano che la violenza potrebbe diffondersi alla Giordania confinante con Israele, l'unico altro paese Arabo con un accordo di pace con Israele, o nei territori palestinesi.

Un funzionario israeliano ha detto all'agenzia AP, "Un Egitto stabile con un trattato di pace con Israele, significa un confine tranquillo. . . Se ci sarà un cambio di regime, Israele dovrà rivedere la sua strategia per proteggere i suoi confini da una delle forze militari più moderne della regione."

Questi sentimenti si ritrovano anche nell'articolo dell'Atlanticwire Perchè Israele teme l'instabilità dell'Egitto: "Il presidente Obama ha già espresso il proprio sostegno ai manifestanti che si oppongono al regime autoritario di Hosni Mubarak in Egitto. Ma ora gli Stati Uniti sono chiamati da uno dei loro più stretti alleati, Israele, a sosteneli nelle critiche a Mubarak e a prendere in considerazione invece la promozione della stabilità. Il gran parlare di estromissione potenziale di Mubarak è accompagnato dall'idea che i Fratelli Musulmani assumeranno il governo.  La paura di Israele in questo momento è che con la perdita di Mubarak si perderà il trattato di pace di Israele con l'Egitto, in vigore dal 1979. Barak Ravid Haaretz riferisce che il governo israeliano è preoccupato per la sicurezza del paese senza l'Egitto come alleato. Altri che hanno seguito il dibattito, però, non sono convinti che Israele abbia qualcosa di cui preoccuparsi."

HaAretz ha chiesto Chi proteggerà Israele sul fronte egiziano? La pace con l'Egitto è stato un vantaggio strategico decisivo per Israele, che deve astenersi da qualsiasi azione che potrebbe metterlo a repentaglio. Eppure la relativa compiacenza - relativa alla preoccupazione per altre minacce, vicine e lontane - ha un prezzo. I generali esperti, che hanno combattuto nel Sinai nella guerra dello Yom Kippur come giovani ufficiali al comando di divisioni corazzate, vengono scaricati non solo dall'esercito permanente, ma anche dal servizio di riserva attiva. Varie unità che si sono specializzate nella progettazione e nella conoscenza del territorio e del nemico sono state sciolte. Gli unici  veterani del Sinai restanti ai vertici dell'establishment della difesa sono Ehud Barak, il quale, durante la guerra del 1973, comandava un battaglione corazzato e poi fu comandante di brigata e di battaglione, e Ashkenazi, che ha combattuto nel Sinai come cadetto militare.

Eppure, l'attuale governo egiziano è stato sollecitato dal segretario degli Esteri britannico William Hague ad ascoltare le legittime richieste dei manifestanti. Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha detto di essere "profondamente preoccupata per l'uso della forza." Leggi l'intero articolo del Telegraph per tutti i dettagli, quello principale è la spinta degli Stati Uniti perchè Mubarak dica addio e rapidamente.

A partire da Martedì, Obama ha chiesto a Mubarak di dimettersi e i due sembravano d'accordo sul giorno delle elezioni, 11 settembre, otto mesi da oggi. Negli stessi giorni successivi, centinaia di migliaia di manifestanti sparsi al Cairo dicevano "no" con una sola voce. Si dice che Obama stia spingendo Mubarak a dimettersi al più presto, secondo il NY Times, edizione del 2/2/11.

Un precedente articolo esterno del New York Times del senatore John Kerry, ha insistito sull'allontanamento di Mubarak al più presto. Il popolo egiziano ha applaudito l'idea "via subito" arrivata dopo aver sofferto sotto il regime autocratico di Mubarak per 29 anni, Sadat prima di lui, e Abdul Nassar prima ancora, per un totale di 60 anni di  governo autocratico appoggiato dai militari.

Tuttavia, l'altra brutta faccenda è che ElBaradei  ha avvertito di un imminente bagno di sangue il Martedì, cioè, che la polizia in borghese e i teppisti assunti da Mubarak stavano per attaccanre i manifestanti al Cairo. Il conteggio del Giovedi mattina calcola 97 morti e migliaia di feriti. ElBaradei ha denunciato le "tattiche intimidatorie".

Mercoledì notte, ho visto un live report sulla MSNBC mentre gli aggressori degli attivisti si ritiravano, lanciando bottiglie molotov mentre andavano via. Alcuni spari echeggiavano in lontananza e gli incendi tremolavano sullo sfondo. Un carro armato copriva gli attivisti con una cortina di fumo per la protezione. Non era una bella scena.

Quanto al motivo per cui 30 anni di governo autocratico sono esplosi oggi, un articolo di World Today di Maha Azzam, Monarchs of the Nile, ha commentato che il 40 per cento degli egiziani vive al di sotto della soglia di povertà, la disoccupazione è al 10 per cento, l'inflazione in corso a un livello simile, la sorte della piccola borghesia e dei poveri è costantemente diminuita. La maggior parte della ricchezza generata è concentrata in una nuova ricca mega elite collegata al regime. Questa divisione economica nuova e molto evidente ha creato spaccature sociali profonde." Non dissimile dagli Stati Uniti.

Curiosamente, mentre questa pentola della rivoluzione bolle e tumulta, il sito middleeastermonitor.org riporta Una ONG per i diritti sostiene che gli aerei israeliani che trasportano armi per disperdere la folla sono arrivati in Egitto. Se questo è vero, si spera che gli israeliani non decideranno di intervenire ad un certo punto spinti da una gomitata degli Stati Uniti per "stabilizzare le cose".

Questo potrebbe essere disastroso, considerando che l'esercito egiziano finora ha più o meno sostenuto gli attivisti politici e ha tacitamente appoggiato la loro rivoluzione, e non Mubarak. Nessuno vorrebbe vedere questo  incredibile sfogo rivoluzionario, in grado di purificare il Medio Oriente di almeno uno dei principali  autocrati, rimpiazzato da altri. L'effetto desiderato è un gesto di libertà produttiva per i mediorientali e le loro famiglie. Ma l'ombra dei Fratelli musulmani e delle altre forze fondamentaliste resta nella regione, anche se hanno agito finora per la calma, le loro motivazioni, metodi e ideologie, devono ancora essere pienamente conosciute.

Così, la rivoluzione iniziata in Tunisia può diffondersi a una serie di paesi del Medio Oriente per cambiare le dinamiche di chi governa e come la vita si vive meglio da diseredati. E' probabile che per alcuni questa ondata di rivoluzione sia fonte di gioia  e per gli altri di paura per il cambiamento nelle dinamiche delle forze dominanti - proprio come l'idea di "cambiamento" si è evoluta negli Stati Uniti da un cambiamento per aiutare la classe operaia e i media al finanziamento dei fallimenti finanziari e dell'establishment della difesa.

Come scrive Paolo Schramm sul Wall Street Journal, "le proteste di piazza in Tunisia e altrove nella regione non sono solo di grande importanza per il mondo arabo, ma hanno il potenziale di prefigurare un futuro economico più luminoso per il mondo. Il messaggio di base dei manifestanti non è quello di soffocare le aspirazioni economiche della generazione più giovane, soprattutto come quella ben istruita della Tunisia. Incatenateli a vostro rischio e pericolo."

In un articolo di Rense, Gerald Celente va ancora più lontano dicendo, Il Fervore Rivoluzionario è destinato a propagarsi al di là degli Stati arabi, la prossima sarà l'Europa. Celente scrive: "Come vedremo in Egitto, colpi di stato militari si travestiranno come cambiamenti di regime. Già il pubblico è stato condizionato a vedere l'esercito egiziano come amati liberatori. Ma in realtà essi sono semplicemente un altro braccio del governo autocratico, con una familiarità con gli ideali democratici non superiore a quella del dittatore che sostituiscono. . . egli stesso formatosi nei ranghi delle forze armate.

"I leaders e i media del mondo non stanno riconoscendo la rivolta egiziana per quello che è: un preludio a una serie di guerre civili che porteranno a guerre regionali che porteranno alla prima" Grande Guerra "del 21° secolo. . ".

Anche se interessante, trovo questa teoria troppo cinica. Ritengo che in un mondo lacerato dagli eccessi della ricchezza, del potere, dei militari, in breve la mentalità Bilderberg, si spera  vi sia una svolta storica per la rivoluzione e la libertà delle masse da queste forze, in questo momento storico.

Speriamo che  il seguito sia l'uscita dall'attuale Regno del Terrore, come nel 18° secolo in Francia, per elimnare una monarchia decadente in favore di una democrazia parlamentare. Come pure, le colonie britanniche del tempo divennero gli Stati Uniti attraverso la loro Guerra Rivoluzionaria. Produssero una Carta dei Diritti e la Costituzione che già da allora era minacciata dalla schiavitù,e sopravvisse, solo per affrontare la Guerra al Terrore dell'11/09/2001. Ancora una volta, una minaccia alla nostra democrazia negli Stati Uniti dall'interno come all'Egitto e al mondo esterno, con le corporzioni globali  e le aspirazioni egemoniche degli Stati Uniti. Quali carte il destino riservi a noi e al popolo egiziano in seguito, nessuno lo sa.

Democracy Now! Mercoledì ha riportato la barbara risposta dei sostenitori di Mubarak quel giorno: Live dall'Egitto: il vero volto del regime di Mubarak, di Abdel Sharif Kouddous. Secondo Kouddous, "Il regime di Mubarak oggi ha lanciato una campagna di violenza brutale e coordinata per allontanare dalle strade del Cairo il movimento di massa per la democrazia in Egitto".

Troppo per un cambiamento pacifico di governo!

Fonte: PrisonPlanet 5 Febbraio 2011
Traduzione: Dakota Jones

mercoledì 2 febbraio 2011

I nodi degli Stati Uniti vengono al pettine in Egitto?

A differenza di qualcuno che pensa di aver capito tutto sui retroscena della rivolta egiziana, io ho ancora tanti dubbi e mi faccio ancora mille domande. La cosa che mi colpisce di più è la calma (solo apparente?) con cui Obama e tutti i governanti occidentali, dichiarano di non poter far niente, di non potere intervenire perchè gli Egiziani "devono trovare da soli la loro strada secondo i loro desideri". Giusto, più che giusto, ma come mai l'America, la cui naturale tendenza è quella di intervenire per "aggiustare" le cose a modo suo, si adatta così bene al volere degli altri? Forse qualcuno al di sopra di Obama, dell'America e di tutti gli altri, sta decidendo; qualcuno al quale non si può dire di no o con il quale si è pienamente d'accordo? Io non ho ancora una risposta. L'articolo che segue rappresenta un altro punto di vista, uno tra i tanti. Presto vedremo come stanno le cose ma non prima che il successore di Mubarak si sarà installato. Ma ho il sospetto che ElBaradei sia davvero un "inviato speciale", un premio Nobel, uno che si premia perchè faccia quello che il "nuovo ordine" richiede. (Dakota Jones)

I nodi degli Stati Uniti vengono al pettine in Egitto

Prof Marjorie Cohn
Global Research

Egypt revolution Barack Obama, come i suoi predecessori, ha sostenuto il Presidente egiziano Hosni Mubarak con una somma pari a 1,3 miliardi di dollari ogni anno, principalmente in aiuti militari. In cambio, Egitto cura gli interessi degli Stati Uniti in Medio Oriente, in particolare fornendo un buffer tra Israele e il resto del mondo arabo. L'Egitto collabora con Israele per isolare Gaza con un blocco punitivo, con dispiacere degli Arabi in tutto il Medio Oriente. Gli Stati Uniti non avrebbero potuto combattere le guerre in Iraq senza il supporto logistico dell'Egitto.

Ora con una rivoluzione di due milioni gli egiziani contro Mubarak, si sono chiuse tutte le scommesse su chi lo sostituirà e se il governo del successore sarà amichevole verso gli Stati Uniti.

"L'intero sistema di Mubarak è corrotto," ha detto Hesham Korayem, un egiziano che ha insegnato alla City University di New York e fornisce frequenti cronache alla  televisione Egiziana e Saudita. Mi ha detto che non c'è praticamente nessuna classe media in Egitto, solo i ricchissimi (circa 20-25 per cento della popolazione) e i molto poveri (75%). Il Parlamento non ha alcun accesso a quello che Mubarak fa  con i soldi che gli Stati Uniti gli danno, 300 milioni di dollari che arrivano al dittatore in contanti  ogni anno.

La tortura è un fatto normale in Egitto, secondo Korayem. Omar Suleiman, capo dell'intelligence Egiziana che Mubarak ha appena nominato vicepresidente, infatti, è stato l'elemento portante della tortura egiziana quando la CIA inviava prigionieri in Egitto all'interno del suo programma di consegne straordinarie. Stephen Grey ha osservato nel suo scritto Ghost Plane, "In segreto, uomini come Omar Suleiman, la più potente spia e politico segreto del paese, facevano il nostro lavoro, il tipo di lavoro che noi paesi Occidentali non abbiamo lo stomaco di fare da noi stessi."

In un capitolo del suo libro appena pubblicato, "gli Stati Uniti e la tortura: interrogatori, detenzione e abusi," Jane Mayer cita l'Egitto come la più comune destinazione per gli indagati consegnati dagli Stati Uniti. "Il più grande destinatario degli aiuti esteri degli Stati Uniti dopo Israele, scrive Mayer, l'Egitto era un alleato strategico chiave, e la sua forza di polizia segreta, il Mukhabarat, aveva una reputazione per la sua brutalità". Lei descrive la consegna di Ibn El Sheikh al-Libi in Egitto, dove fu torturato e fece una falsa confessione che Colin Powell citava mentre faceva pressione sul Consiglio di Sicurezza perchè approvasse l'invasione americana dell'Iraq. Al-Libi ritrattò più tardi la sua confessione.

Il rapporto sull'Egitto del 2002 del  Dipartimento di Stato segnala che i detenuti venivano "spogliati e bendati; sospesi al soffitto o alle cornici delle porte con i piedi che sfioravano il pavimento; picchiati con pugni, bacchette metalliche o altri oggetti; bagnati con acqua calda o fredda; frustati sulla schiena; bruciati con le sigarette; e sottoposti a scosse elettriche. Alcune delle vittime... [erano] costrette a strisciare e minacciate di stupro.
Nel 2005, il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura scoprì che l'"Egitto faceva un uso consistente e diffuso della tortura contro i detenuti" e "il rischio di tale trattamento era particolarmente elevato nel caso di detenuti per motivi politici e di sicurezza."

Circa un anno fa, un giudice italiano condannò 22 operatori della CIA e un colonnello della US Air Force per aver organizzato il rapimento di un religioso musulmano a Milano nel 2003, poi portato in volo in Egitto, dove fu torturato. Hassan Mustafa Osama Nasr ha detto a Human Rights Watch  che in Egitto fu "appeso come una pecora macellata e sottoposto a shock elettrici". "Sono stato brutalmente torturato e ho anche potuto sentire le urla di altri che sono stati torturati", ha aggiunto.

Un ex agente della CIA ha osservato, "Se vuoi un interrogatorio serio, mandi un prigioniero in Giordania. Se vuoi che siano torturati, li mandi in Siria. Se vuoi che qualcuno scompaia – non rivederlo mai più – lo mandi in Egitto.

Allora cosa succederà dopo in Egitto?

Suleiman, che è molto fedele a Mubarak, non sarà un successore accettabile per il popolo egiziano. Alcuni temono che la Fratellanza Musulmana, che sostiene Hamas, avrà il potere una volta che Mubarak sarà scacciato. Ma "sebbene sia il più grande gruppo di opposizione, non gode di un sostegno schiacciante, e i suoi leaders sono per la maggior parte moderati e responsabili," ha scritto sul  Los Angeles Times Scott MacLeod, corrispondente per il Medio Oriente del Time magazine dal 1995 al 2010. Korayem concorda. Egli spiega che la Confraternita, che ha formalmente rinunciato al terrorismo e alla violenza, ora è più istruita e pacifica. La Fratellanza fornisce i programmi sociali ed economici che aumentano i servizi pubblici in Egitto.

Infatti, la Fratellanza sostiene le negoziazioni di Mohammed El Baradei con il governo egiziano. El Baradei, l'ex  capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica delle Nazioni Unite e destinatario del premio Nobel per la pace, è recentemente tornato in Egitto per stare con i manifestanti. Ha detto a Fareed Zakaria che la Fratellanza favorisce uno Stato laico e "non ha nulla a che fare con il movimento iraniano, non ha nulla a che fare con l'estremismo, come abbiamo visto in Afghanistan e in altri luoghi"

L'amministrazione Obama è stata lenta a riconoscere che Mubarak è sulla sua via d'uscita. Il Vice Presidente Joe Biden, ancora in fase di negazione, ha detto a PBS News, "Non lo considero come  un dittatore." El Baradei ha criticato Obama per aver supportato Mubarak di fronte alla rivolta popolare in Egitto. "Stai perdendo credibilità giorno per giorno," ha detto a CBS News. "Da un lato parli di democrazia, di stato di diritto e di diritti umani, e dall'altro lato sostieni un dittatore che continua ad opprimere il suo popolo".

Korayem vede il sostegno acritico degli Stati Uniti ad Israele come chiave dei problemi in Egitto e altrove in Medio Oriente. Se gli Stati Uniti agissero come un mediatore onesto, anche "leggermente giusto verso i palestinesi," questo potrebbe richiedere un lungo cammino per risolvere le difficoltà, ha detto. Ma, secondo Gareth Porter, "la funzione principale del rapporto stato-client degli Stati Uniti con l'Egitto serviva a consentire ad Israele di evitare di venire a patti con le richieste dei palestinesi." Chris Hedges aggiunge, "il fallimento degli Stati Uniti nel fermare la lenta pulizia etnica dei palestinesi da parte di Israele ha delle conseguenze. L'incapacità di riconoscere l'umiliazione collettiva e la rabbia sentita dalla maggioranza degli Arabi a causa della presenza di truppe americane sul suolo musulmano... ha delle conseguenze".

Stiamo assistendo a tali conseguenze nelle strade dell'Egitto e alla probabilità di simili sviluppi in Giordania, Yemen e in altri paesi del Medio Oriente. Fino a quando il governo degli Stati Uniti non smetteranno di sostenere acriticamente  tiranni, torturatori e oppressori, possiamo aspettarci che la gente si sollevi e li rovesci.

Marjorie Cohn è professore presso la Thomas Jefferson School of Law e Vice Segretario generale dell'associazione internazionale degli avvocati democratici. La sua antologia, "gli Stati Uniti e la tortura: interrogatori, detenzioni e  abusi," è stato appena pubblicato dalla New York University Press.

Fonte: Global Research  2 Febbraio 2011
Traduzione: Dakota Jones

domenica 30 gennaio 2011

Mohamed ElBaradei: il Pifferaio Magico globalista della rivolta egiziana

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss: Soros e Brzezinski si preparano a dirottare la rivoluzione

elbaradei La rivolta in Egitto è un movimento di persone organicamente guidato  per cacciare un dittatore, ripristinare le libertà universali, e lottare per liberare il paese dalle grinfie del complesso militare-industriale, ma l'uomo che ora si dispone a formare un nuovo governo è un pifferaio magico che lavora per gli stessi globalisti  e per le stesse ONG che l'autocrate leader Hosni Mubarak ha diligentemente servito per quasi 30 anni.

Non ingannatevi, sotto il regime attuale l'Egitto è uno stato vassallo del nuovo ordine mondiale. Sotto Mubarak, il paese riceve circa 2 miliardi di dollari di aiuti ogni anno dagli Stati Uniti, secondo solo a Israele. Inoltre, l'Egitto paga 1,1 milioni di dollari ogni anno al Gruppo Podestà , un'organizzazione strettamente legata all'amministrazione Obama, che agisce come "agenti stranieri" per il regime di Mubarak.

La lealtà di Mubarak verso l'impero americano è stata ricambiata questa settimana, quando il vice-presidente Joe Biden ha ridicolmente affermato che, il regno trentennale senza interruzioni di Mubarak non rappresenta una dittatura e che è uno stretto alleato

"L'Egitto sotto Mubarak usa i miliardi di dollari degli aiuti militari statunitensi per detenere, picchiare e torturare i dissidenti, i politici dell'opposizione e i giornalisti, molti sono morti in carcere", scrive Mark Zepezauer . "Migliaia di prigionieri politici e attivisti per la democrazia sono tenuti in sovraffollate carceri piene di malati, senza accuse o processi. Le restrizioni alla stampa, come la chiusura dei giornali, sono molto diffuse."

Questo è il motivo per cui non ha alcun senso per la CIA essere coinvolta nella costruzione di una serie di rivolte che minacciano di destabilizzare e rovesciare un regime fedele. Questa non è una "rivoluzione colorata" messa in scena come abbiamo visto in precedenza in posti come la Georgia, l'Ucraina o la Jugoslavia - eventi orchestrati, travestiti da moti spontanei, destinati a rimuovere i dirigenti disonesti ostili all'agenda dell'élite globale per il governo mondiale.

Questo è un movimento di base portato avanti da poveri giovani egiziani che si sono finalmente alzati in piedi all'unisono contro un regime adulatore dell'Occidente che ancora non concede alla sua gente nessuna delle libertà associate al vivere in una nazione moderna e prospera. Ma questo non significa che la rivoluzione che attualmente vediamo svolgersi sulle strade di Alessandria, il Cairo, Suez non possa essere cooptata dalle stesse forze globaliste che hanno retto le fila a Mubarak negli ultimi tre decenni.

Il complesso militare-industriale sapeva da almeno tre anni che l'Egitto era in bilico sull'orlo di un cambiamento di regime, e  certamente non avrebbe permesso a nessuno al di fuori delle parti di prendere il controllo dopo la caduta di Mubarak. Ecco perché l'Ambasciata Americana ha addestrato i leaders ribelli ad infiltrarsi in gruppi di opposizione sin dall'inizio, come il rivela oggi il Telegraph.

Inserire un ex alto funzionario delle Nazioni Unite e arrestare l'avversario di Mubarak Mohamed ElBaradei, recentemente tornato al Cairo, nel tentativo di guidare il movimento di protesta.

ElBaradei è membro del Consiglio di Amministrazione dell'International Crisis Group, che oggi ha emesso un comunicato stampa per protestare contro la decisione delle autorità egiziane di mettere ElBaradei agli arresti domiciliari.

L'International Crisis Group è un'oscura ONG (organizzazione non governativa) che gode di un budget annuale di oltre 15 milioni di dollari e viene finanziata da gente del calibro della Carnegie, Fondazione Ford, la Fondazione Bill & Melinda Gates, così come dall'Open Society Institute di George Soros . Lo stesso Soros è impegnato come  membro del Comitato Esecutivo dell'organizzazione. In altre parole, si tratta di un grande gruppo direttivo  geopolitico al servizio dell'elite mondiale.

Il fatto che il loro uomo El Baradei sia stato preparato per essere alla testa del governo post-Mubarak dovrebbe far suonre l'allarme  nelle orecchie di ogni dimostrante che sta protestando nel tentativo di liberare l'Egitto dalle grinfie del controllo del nuovo ordine mondiale.

Infatti, anche lo stesso Mubarak sta ora apparentemente acquistando la comprensione che la sua utilità per l'elite del potere globale ha fatto  il suo corso, avendo osservato durante un discorso alla nazione sabato che le proteste sono "parte di un grande complotto per scuotere la stabilità e distruggere la legittimità" del sistema politico.

Ancora più ironico è il fatto che un altro potente globalista che siede nel Consiglio dell'International Crisis Group, Zbigniew Brzezinski, ha avvertito l'anno scorso che la gerarchia internazionale di cui è un componente chiave era minacciata da un "risveglio globale", che sarebbe stato guidato da giovani radicali nei paesi del terzo mondo. Avendo previsto con precisione l'ondata di rivolta che si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo, Brzezinski e i suoi compagni Globalisti si preparano a raccogliere i cocci, al fine di proseguire le attività come al solito, mentre le persone che hanno rischiato la vita per un vero cambiamento saranno le vittime di un inganno monumentale. Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss.

Se gli egiziani riusciranno a rovesciare Mubarak, solo per sostituirlo con El Baradei, non avranno ottenuto nulla, e il risultato finale sarà semplicemente vedere l'Egitto rimanere come uno stato satellite asservito al complesso militare-industriale.

Fonte: Prison Planet.com  29 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

sabato 29 gennaio 2011

Il "Risveglio Globale" temuto da Brzezinski è arrivato

Monumentale grido di battaglia per la libertà in tutto il mondo rischia di deragliare l'agenda del nuovo ordine mondiale

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Il "risveglio politico globale" molto temuto da Zbigniew Brzezinski è in pieno svolgimento. Rivolte in Egitto, Yemen, Tunisia e altri paesi rappresentano un grido di libertà veramente imponente  in tutto il mondo  che rischia di danneggiare enormemente l'agenda per un governo mondiale, ma solo se i rivoluzionari riusciranno ad evitare di essere cooptati da una paranoica e disperata elite globale.

Durante un discorso al Council on Foreign Relations a Montreal l'anno scorso, il co-fondatore insieme a  David Rockefeller della Commissione Trilaterale e regolare partecipante alle riunioni del gruppo Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, ha lanciato l'allarme per un "risveglio politico globale", principalmente da parte dei giovani dei paesi in via di sviluppo, che minaccia di rovesciare l'ordine internazionale esistente.

Leggere interamente le parole di Brzezinski, alla luce delle rivolte globali che ora vediamo diffondersi a macchia d'olio in tutto il pianeta, ci offre una sorprendente panoramica su quanto sia di fondamentale importanza l'esito di questa fase della storia moderna, per il futuro corso geopolitico del mondo, e di conseguenza per la sopravvivenza e la crescita della libertà umana in generale.

Per la prima volta nella storia umana, quasi tutta l'umanità è politicamente attiva, politicamente consapevole e politicamente interattiva ... Il risultato globale dell'attivismo politico sta generando un impulso alla ricerca della dignità personale, del rispetto culturale e di opportunità economiche in un mondo dolorosamente segnato dai ricordi di una secolare dominazione straniera coloniale o imperiale ... L'anelito alla dignità umana a livello mondiale è la sfida centrale insita nel fenomeno del risveglio politico globale ... un risveglio che è socialmente imponente e politicamente radicalizzante  ... L'accesso quasi universale a radio, televisione e Internet sta creando sempre più  una comunità di percezioni condivise e di invidia che può essere galvanizzata e canalizzata da demagogiche passioni politiche o religiose. Queste energie trascendono i confini sovrani e rappresentano una sfida sia per gli Stati esistenti, che per l'attuale gerarchia mondiale, su cui ancora si fonda l'America...

I giovani del Terzo Mondo sono particolarmente inquieti e risentiti. La rivoluzione demografica che essi rappresentano è quindi una bomba politica ad orologeria, come pure ... Il loro potenziale rivoluzionario  potrebbe emergere tra le decine di milioni di studenti concentrati negli istituti di istruzione di "terzo livello" spesso intellettualmente discutibili dei paesi in via di sviluppo. Stando alla definizione di istruzione di terzo livello, vi sono attualmente in tutto il mondo tra 80 e 130 milioni di studenti "universitari". In genere provenienti dalla piccola borghesia socialmente insicura e infiammata da un senso di indignazione sociale, questi milioni di studenti sono rivoluzionari-in-attesa, già semi-mobilitati in assemblee di grandi dimensioni, collegate da Internet e pre-posizionati per un replay su scala più grande di ciò che è accaduto anni prima a Città del Messico o in piazza Tiananmen. La loro energia fisica e la frustrazione emotiva è solo in attesa di essere innescata da una causa, o una fede, o un sentimento di odio ...

Anche [Le] maggiori potenze mondiali, vecchie e nuove, affrontano una realtà nuova: mentre la letalità della loro forza militare è più grande che mai, la loro capacità di imporre il controllo sulle masse politicamente risvegliate del mondo è a un minimo storico. Per dirla senza mezzi termini: in tempi precedenti, era più facile controllare un milione di persone che uccidere fisicamente un milione di persone, oggi, è infinitamente più facile uccidere un milione di persone che  controllare un milione di persone.

Zbigniew Brzezinski

E 'importante sottolineare che Brzezinski non stava elogiando l'inizio di questo "risveglio politico globale", lo stava screditando. Come uno degli dei principali architetti dell'"attuale gerarchia a livello mondiale", a cui fa riferimento, lo stesso Brzezinski è sotto minaccia diretta, così come in generale la continua capacità dell'élite globale di controllare gli affari del mondo.

Brzezinski si rammarica del fatto che Internet ha reso quasi impossibile per le élites globali controllare l'ambiente politico, controllare i pensieri e il comportamento di un milione di persone, che è precisamente ciò per cui  l'Egitto si è mosso per fermare il world wide web ieri, in un disperato tentativo di evitare che gli attivisti si organizzassero contro lo Stato.

Come è di routine ogni volta che sommosse e rivoluzioni spuntano improvvisamente  come dal nulla, la storia ci ammonisce di non prendere alla lettera quello che si vede, e ricordare le numerose artificiose "rivoluzioni colorate" che sono servite a ben poco se non a consentire all'elite globale del FMI/Banca mondiale di rovesciare un potere canaglia e sequestrare il paese entrando dalla porta di servizio con l'aiuto di regimi fantoccio successivamente insediati.

Tuttavia, l'effetto domino della rivoluzione globale che ha subìto un'accelerazione nelle ultime settimane, sembra essere stato generato da una genuino desiderio coordinato, su base popolare, per la vera libertà, e la fine dei regimi dittatoriali che gli Stati Uniti e l'elite bancaria hanno contribuito a sostenere.

La rivolta globale che si sta diffondendo in tutto il Medio Oriente e il Nord Africa, avendo già toccato l'Europa con disordini e scioperi in Italia, Francia, Grecia e Regno Unito lo scorso anno, si caratterizza come una reazione contro la dittatura, la brutalità della polizia e la repressione politica. Questi fattori hanno agitato correnti sotterranee di risentimento per anni, ma solo grazie ad una maggiore educazione e ad un più facile accesso alle informazioni e alla capacità di organizzazione attraverso Internet, una nuova generazione di attivisti ha detto finalmente basta. L'aumento vertiginoso dei prezzi alimentari, l'inflazione del carburante, salari più bassi e alta disoccupazione hanno svolto un ruolo centrale.

Come scrive Andrew Gavin Marshall  nel suo ottimo articolo, Stiamo assistendo all'inizio di una rivoluzione globale? "Non dobbiamo accantonare queste proteste e rivolte come istigate dall'Occidente, ma piuttosto  come proteste emerse in maniera organica, e l'Occidente sta tentando successivamente di cooptare e controllare i movimenti emergenti".

Nel caso di Egitto, Yemen e Tunisia, tutti e tre i regimi hanno goduto del supporto multi-decadale del complesso militare-industriale. Tutti e tre sono stati vassalli completamente compiacenti con il nuovo ordine mondiale. Non c'era bisogno di "rivoluzioni colorate" fittizie o messe in scena provocate dall'elite globale in questi paesi.

Infatti, il dado era già stato tratto quando l'amministrazione Obama ha espresso il suo sostegno al trentennale dittatore Hosni Mubarak, durante un'intervista della PBS di ieri, quando il vice-presidente Joe Biden ha lasciato intendere che le richieste dei manifestanti sono illegittime.

"L'azione riflessa delle potenze imperiali è quella di armare e sostenere ulteriormente i regimi oppressivi, come pure la possibilità di organizzare una destabilizzazione attraverso operazioni di infiltrazione o di guerra aperta (come si sta facendo in Yemen)", scrive Marshall. "L'alternativa è quella di avviare una strategia di "democratizzazione", in cui le Organizzazioni Non Governative-ONG- occidentali  e organizzazioni della società civile, stabiliscono contatti e relazioni forti con la società civile nazionale in queste regioni e nazioni. L'obiettivo di questa strategia è quello di organizzare, finanziare e aiutare direttamente la società civile nazionale per la creazione di un sistema democratico, sul modello occidentale e, quindi, mantenere la continuità della gerarchia internazionale. In sostanza, il progetto di "democratizzazione" implica la creazione delle strutture esteriori visibili di uno stato democratico (elezioni multipartitiche, società civile attiva, "indipendenza" dei media, ecc) e tuttavia mantenere la continuità nella sottomissione alle corporazioni, alla Banca Mondiale, al FMI, alle multinazionali e alle potenze occidentali".

Ricordate - ogni paese che mantiene la propria sovranità, agisce principalmente nel suo interesse e tenta  di costruire se stesso come uno Stato forte, prospero e culturalmente forte è un nemico per i globalisti. La gerarchia internazionale esige il rispetto, la dipendenza, la debolezza e una diluizione del patrimonio e della cultura in modo che ogni nazione possa essere racchiusa nella sfera di controllo del governo mondiale.

Non commettete errori a questo proposito, stiamo assistendo ad una rivoluzione globale, l'età della collera è caduta su di noi come tessere di domino che raggiungono ogni angolo del pianeta. Se l'esito sarà il rovesciamento dell'attuale gerarchia globale, come teme Zbigniew Brzezinski, resta da vedere, ma sicuramente questo dipenderà da chi controllerà i nuovi governi che sostituiranno i governanti spodestati - la gente che ha iniziato il processo di cambiamento, o la Banca mondiale, o il FMI, o le ONG e il resto delle élites globali che stanno disperatamente tentando di salvare il loro programma di governo mondiale da un deragliamento.

Fonte: PrisonPlanet  28 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

giovedì 20 maggio 2010

L'eresia della Grecia offre una speranza

di John Pilger
20 Maggio 2010

"Nel mondo in via di sviluppo, un sistema di selezione imposto dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale ha da tempo stabilito se la gente vive o muore."

greece-hope Mentre la classe politica della Gran Bretagna fa finta che il suo matrimonio combinato tra Panco Pinco e Pinco Panco  sia la democrazia, l'ispirazione per il resto di noi è la Grecia. Non c'è da stupirsi che la Grecia non venga presentata come un faro, ma come un "paese spazzatura" ottenendo la meritata punizione per il suo "obeso settore pubblico" e la "cultura delle scorciatoie" (the Observer). L'eresia della Grecia è che la rivolta della gente comune offre una speranza autentica a differenza di quella elargita dal signore della guerra alla Casa Bianca.

La crisi che ha portato al "salvataggio" della Grecia da parte delle banche europee e del Fondo Monetario Internazionale è il prodotto di un grottesco sistema finanziario già di per sé  in crisi. La Grecia è il modello in miniatura di una moderna lotta di classe che raramente è stata riportata come tale e viene portata avanti con tutta l'urgenza del panico tra i ricchi dell'impero.

Ciò che rende diversa la Grecia è che nel suo passatro c'è invasione, occupazione straniera, il tradimento da parte dell'Occidente, la dittatura militare e la resistenza popolare. Le persone comuni non sono intimorite dal corrotto corporativismo che domina nell'Unione europea. Il governo di destra di Kostas Karamanlis, che ha preceduto l'attuale governo Pasok (Labourista) di George Papandreou, è stato descritto dal sociologo francese Jean Ziegler come "una macchina per il sistematico saccheggio delle risorse del Paese".

La Federal Reserve Board degli Stati Uniti sta investigando sul ruolo della Goldman Sachs e di altri gestori di hedge fund americani che hanno scommesso sul fallimento della Grecia mentre i beni pubblici venivano  liquidati e i ricchi evasori fiscali depositavano 360.000.000.000  di euro nelle banche svizzere. I più grandi armatori greci hanno trasferito le loro aziende all'estero. Questa emorragia di capitale continua con l'approvazione delle banche centrali europee e dei governi.

All'11 per cento, il deficit della Grecia non è superiore a quello americano. Tuttavia, quando il governo Papandreou ha cercato di prendere prestiti al mercato dei capitali internazionali, è stato efficacemente bloccato dalle agenzie americane di rating aziendale, che hanno "declassato" la Grecia a "spazzatura". Queste stesse agenzie hanno assegnato  rating tripla-A per miliardi di dollari in titoli cosiddetti mutui sub-prime accelerando così  il crollo economico del 2008.

Quello che è successo in Grecia è un furto di portata epica, anche se di entità sconosciuta. In Gran Bretagna, il "salvataggio" di banche come Northern Rock e Royal Bank of Scotland è costato miliardi di sterline. Grazie all'ex primo ministro, Gordon Brown, e alla sua passione per gli istinti di avarizia della City di Londra, questi doni fatti con i soldi pubblici sono stati senza condizioni, mentre i banchieri hanno continuato a pagarsi  i premi che chiamano bonus. Sotto la politica monoculturale della Gran Bretagna, possono fare come vogliono. Negli Stati Uniti, la situazione è ancora più eclatante, riferisce il giornalista investigativo David DeGraw, "[mentre le maggiori banche di Wall Street] che hanno distrutto l'economia pagano zero tasse e ricevono 33 miliardi di dollari in rimborsi".

In Grecia, come in America e Gran Bretagna, alla gente comune è stato detto che deve ripagare i debiti dei ricchi e dei potenti che li hanno generati. Lavoro, pensioni e servizi pubblici devono essere tagliati e bruciati, mentre i corsari sono in carica. Per l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale, si presenta la possibilità di "cambiare la cultura" e smantellare il benessere sociale della Grecia, così come il FMI e la Banca mondiale hanno "strutturalmente modificato" (impoverito e controllato) paesi in tutto il mondo in via di sviluppo.

La Grecia è odiata per le stesse ragioni per le quali la Jugoslavia doveva essere fisicamente distrutta con la scusa di proteggere le popolazioni del Kosovo. La maggior parte dei greci sono impiegati dello Stato, e i giovani e i sindacati formano  un'alleanza popolare che non è stata sottomessa; i carri armati dei colonnelli sul campus dell'Università di Atene nel 1967 rimangono un fantasma politico. Tale resistenza è un'anatema per i banchieri centrali europei e considerata come un ostacolo al bisogno del capitale tedesco di conquistare mercati a seguito della riunificazione della travagliata Germania.

In Gran Bretagna, è stato grazie alla propaganda trentennale di una teoria economica estrema conosciuta prima come monetarismo e poi come neo-liberalismo, che il nuovo primo ministro può, come il suo predecessore, esprimere le sue richieste che la gente comune paghi i debiti di imbroglioni sebbene "fiscalmente responsabili". Le innominabili sono la povertà e la classe. Quasi un terzo dei bambini inglesi restano al di sotto della soglia di povertà. Nella classe operaia della città di Londra, nel Kent, l'aspettativa di vita maschile è di 70 anni. A due chilometri di distanza, a Hampstead, è 80. Quando la Russia è stata oggetto di una simile "terapia d'urto" negli anni '90, l'aspettativa di vita scese in picchiata. Un record di 40 milioni di americani impoveriti attualmente ricevono buoni alimentari: cioè, non possono permettersi il cibo.

Nel mondo in via di sviluppo, un sistema di selezione imposto dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale ha da tempo stabilito se la gente vive o muore. Ogni volta che le tariffe e i sussidi alimentari e il carburante vengono eliminati dal diktat del FMI, i piccoli agricoltori sanno di essere stati dichiarati sacrificabili. L'Istituto per le Risorse Mondiali (World Resources Institute) calcola che il bilancio raggiunge 13-18.000.000 di bambini che muoiono ogni anno. "Questo", ha scritto l'economista Lester C. Thurow, "non è metafora, né similitudine di guerra, ma la guerra stessa".

Le stesse forze imperiali hanno utilizzato terribili armi da guerra contro i paesi colpiti nei quali la maggior parte sono bambini e hanno approvato la tortura come strumento di politica estera. Si tratta di un fenomeno di negazione per cui a nessuna di queste aggressioni ai danni dell'umanità, in cui la Gran Bretagna è impegnata attivamente, è stato permesso di influire sulle elezioni inglesi.

La gente per le strade di Atene, non soffre di questo disagio. Sanno perfettamente chi sia il nemico e loro si considerano, ancora una volta sotto l'occupazione straniera. E ancora una volta, stanno insorgendo, con coraggio. Quando David Cameron inizierà a tagliare 6.000.000.000 di sterline dai servizi pubblici in Gran Bretagna, significherà che sta contrattando perchè quello che accade in Grecia  non accada in Gran Bretagna. Dovremmo dimostrare che ha torto.

Traduzione di Dakota Jones
Fonte: www.johnpilger.com