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domenica 24 febbraio 2013

Ultime sugli F35: non possono volare

di Redazione Contropiano

f35

Il più grande bidone sfornato dal complesso militare industriale statunitense - il cacciabombardiere F35 - è stato bloccato a terra dal Pentagono. Il motore si rompe, quindi meglio non metterlo in moto.

Il "gioiello" - per il prezzo, soprattutto - cui il governo Monti (dopo quelli Prodi e Berlusconi) proprio non poteva rinunciare ha tirato fuori un altro di quei "difettucci" che ne rendono impossibile l'utilizzo.

Il Pentagono è stato costretto a sospendere tutti i voli degli esemplari fin qui completati. Una delle tante ispezioni necessarie - come per tutti gli aerei, anche civili - ha riscontrato una 'frattura' in una delle pale della turbina del reattore. In pratica, è probabilissimo che si possano spezzare in volo, quando le temperature e le sollecitazioni arrivano al limite. Si capisce senza sforzo che un aereo così, una specie di Ferrari da combattimento, tutto può sopportare tranne che l'esplosione di uno dei due motori mentre va a velocità pazzesche.

Il problema riscontrato in precedenza era più ridicolo, ma in fondo "minore". I serbatoi del velivolo - nel tentativo di ridurre al minimo il peso di ogni componentte - erano troppo "sensibili" ad eventuali scariche elettriche ad alto voltaggio. Insomma, infilandosi in una nube, potevano incendiarsi se colpiti da un fulmine (com'è noto, tutti gli aerei sono protetti da una "gabbia di Faraday" che impedisce tale sgradevole eventualità; ma nel caso dell'F35 questa "gabbia" presenta un varco mortale proprio nel punto dei serbatoi).

Un terzo problema, ancora più piccolo ma altrettanto invalidante, si era verificato un mese fa. La sonda per il rifornimento in volo si era staccata su un esemplare della versione per i Marines, F-35 B (a decollo corto e atterraggio verticale), di cui l'Italia dovrebbe acquistarne 30 per la Marina. Gli F-35 B vennero tenuti a terra per circa un mese.

giovedì 10 gennaio 2013

Come va il mercato delle armi negli sbandierati tempi di crisi?

Intervista a cura di Olivier Turquet

mercato-armi

Pare non tanto male. Ne parliamo con Antonio Mazzeo, giornalista da anni impegnato nella denuncia dei traffici di armi, del militarismo e dell’affarismo conseguente. Militante nella campagna No MUOS, Mazzeo è autore di numerose pubblicazioni sui saccheggi ambientali, i conflitti internazionali e i crimini delle mafie transnazionali.

Come va il commercio d’armi a livello globale?

Le importazioni e le esportazioni dei sistemi di morte non sembrano assolutamente risentire della crisi globale e strutturale che ha investito il pianeta. Anzi, il capitale finanziario internazionale ha la folle convinzione che i conflitti e le successive ricostruzioni dei paesi bombardati possano essere il motore per uscire dalla stagnazione e rilanciare la domanda, l’economia, lo sviluppo. Peccato che la crisi, le bolle speculative finanziarie e l’insostenibile espansione del debito pubblico siano stati originati in buona parte dal modello di guerra globale e permanente lanciato con la prima avventura internazionale nel Golfo contro Saddam Hussein nei primi anni ’90 e poi affermatosi con la cosiddetta “guerra al terrorismo” ovunque e comunque, dopo l’11 settembre 2001. Le armi, cioè, hanno cogenerato le crisi che adesso si vogliono “superare” con le armi. Scenari che rischiano di portare l’umanità all’olocausto, alla distruzione dell’ambiente, alla fame dei popoli.

Come può essere quantificato il giro di affari dell’odierno mercato della armi?

Fermo restando che il business dei sistemi di morte si caratterizza per la scarsissima trasparenza delle informazioni ufficiali e l’ampia area grigia dove si muovono troppo spesso illegalmente produttori, intermediari, faccendieri, militari, servizi segreti e organizzazioni criminali transnazionali, siamo in possesso di dati abbastanza attendibili. Secondo l’ultimo annuario sulla spesa militare mondiale pubblicato dal Sipri, l’autorevole centro di ricerca per la pace di Stoccolma, nel 2011 sono stati spesi a livello mondiale 1.740 miliardi di dollari in sistemi d’arma. Per l’istituto svedese si tratta della cifra più alta mai spesa dal 1989, anno della caduta del muro di Berlino. Tanto per rendersi ancora più conto della scandalosa portata del giro di affari dei mercanti di morte, per le guerre si spendono ogni minuto 3,3 milioni di dollari, ossia 198 milioni l’ora o 4,7 miliardi al giorno. Ogni abitante del pianeta viene privato in questo modo di circa 250 dollari all’anno, denaro che invece potrebbe essere utilizzato per la produzione di alimenti o per l’istruzione e la salute. Così le armi uccidono anche senza dover sparare.

lunedì 13 febbraio 2012

Droni: Il Grande Fratello dalla lingua biforcuta

Anna Moffa
ilupidieinstein.blogspot.com

pinkdroneQualcuno pensa ancora che i "governi" lavorino per il bene dei popoli? Siamo governati dalle corporazioni (quelle vere, non i tassisti, farmacisti...etc..) e la politica si guarda bene dal contrastare i loro interessi.

Un sito di informazione sui droni nel Regno Unito, Drone Wars UK, il 5 Febbraio 2012, ha scritto in un articolo:

Chiunque abbia un interesse anche solo passeggero per i militari scopre ben presto il fenomeno peculiare del 'linguaggio militare', in cui una vanga non può mai essere tranquillamente chiamata una vanga.

Bombe e proiettili sono chiamati 'artiglieria di consumo', un attacco missilistico o raid di bombardamenti è conosciuto come un 'evento cinetico', e nonostante il suo scopo offensivo, l'industria e la sua attività devono sempre essere descritte come 'difesa'. Il linguaggio militare tende essenzialmente a mantenere una distanza psicologica tra il lavoro di pianificazione reso più accettabile giorno per giorno, la preparazione (e il profitto) dei conflitti armati e la terribile brutale realtà della guerra.
................

Questa settimana il Guardian ha rivelato che l'Unmanned Aerial Systems Association, una lobby britannica, sta pianificando un'offensiva di pubbliche relazioni per contrastare l'immagine negativa dei droni . Questo sito web (Drone Wars UK) è stato citato dalla lobby come parte del problema da superare. Essi raccomandano che i droni distribuiti nel Regno Unito "siano decorati con pubblicità umanitarie, e verniciati con colori vivaci per prendere le distanze da quelli utilizzati in zone di guerra." Secondo quanto riferisce il Guardian:

"John Moreland, il segretario generale della UAVSA, ha detto che l'industria si sentiva a disagio con la parola" droni "e voleva trovare una nuova terminologia. "Se sono colorati, e la gente sa perché sono lì, risultano molto più rassicuranti", ha detto.

domenica 4 dicembre 2011

L'occupazione militare dell'America da parte dei traditori al servizio dei banchieri

di Saman Mohammadi
The Excavator

military occupation "Se la Tirannia e l'Oppressione verranno in questa terra, sarà in veste di lotta contro un nemico straniero". - James Madison.

"Le istituzioni militari cresciute a dismisura sotto qualsiasi forma di governo sono nefaste per la libertà, e devono essere considerate come particolarmente ostili alla libertà repubblicana". - George Washington.

"Nei consigli di governo, dobbiamo vigilare contro l'acquisizione di influenza indebita, palese o occulta, da parte del complesso militare-industriale. La possibilità di una crescita disastrosa di potere fuori luogo esiste e persisterà". - Dwight D. Eisenhower.

Non dite che l'America non è stata avvertita.

Come Alex Jones ha detto per tutto il decennio, nel suo eroico programma radiofonico, l'occupazione militare dell'Iraq e dell'Afghanistan sono state un test per quello che sta arrivando: l'occupazione militare dell'America.

I droni, le truppe addestrate alla battaglia, i gadget high-tech, i mercenari dal grilletto facile, verranno utilizzati tutti contro il popolo americano. Fattorie, case, famiglie, sogni, saranno tutti distrutti. I dirigenti finanziari predoni non prenderanno prigionieri vivi.

I bankster di Washington e Londra hanno saccheggiato l'America per un secolo e hanno fatto il lavaggio del cervello ai loro eccezionali militari per saccheggiare e bruciare il resto del mondo. Ora è giunto il momento di incenerire l'America. Vogliono che l'America sia consumata dal fuoco dell'inferno.

E i bankster, per bruciare l'America,  prevedono di utilizzare lo stesso esercito che ha bruciato Germania, Giappone, Corea, Vietnam, Iraq, e molte altre nazioni che si opponevano ai bankster Occidentali malati e satanici.

Tutte le nazioni che si sono trovate sulla loro strada segreta verso il governo mondiale sono state sacrificate e conquistate dai bankster. In questo decennio, l'America deve essere sacrificata perchè il loro governo mondiale cleptocratico possa uscire finalmente dalle ombre della storia.

Il grande complotto per distruggere l'America non può più essere liquidato e ridicolizzato come una teoria della cospirazione ideata da fanatici paranoici. Il tempo ha dimostrato che i "teorici della cospirazione" e i "truthers" avevano ragione.

Gli psicopatici bankster globali e i loro mercenari politici a Washington stanno rendendo chiaro a tutti quelli che riescono a vedere che vogliono che  l'America crolli e muoia. Se faranno a modo loro il popolo americano sarà occupato militarmente, sparato da teppisti che hanno subìto il lavaggio del cervello, illegalmente imprigionati, torturati, molestati ai posti di blocco, subiranno irruzione a mano armata, saranno umiliati, spogliati della loro libertà e dignità, e massacrati.

Giovedi 1 dicembre, i traditori al Senato hanno fatto avanzare il complotto per distruggere l'America approvando la controversa Legge per l'Autorizzazione alla Difesa Nazionale con un voto di 93 a 7. Il Senato ha dato all'esercito americano il potere dittatoriale di "detenere indefinitamente un cittadino americano senza alcuna accusa, nessun processo e nessuna supervisione di sorta."

Il passaggio del disegno di legge NDAA e altre leggi simili dimostra che il perfido Senato vuole che la maggior parte delle truppe lascino l'Iraq e l'Afghanistan in modo che possano essere usate per occupare l'America mentre si avvicina ad un collasso economico progettato.

Quindi fatevi da parte iracheni e afghani, gli americani vi rimpiazzeranno come gli insorti e terroristi più letali del pianeta. Sembra folle? Ebbene, l'America e il mondo è tenuto in ostaggio dai bankster criminali di Wall Street e dai terroristi di stato psicopatici di Washington e Israele, così può succedere di tutto.

Ricordate Waco. Ricordate l'11/9. Gli americani non significano nulla per i traditori globalisti di Washington. Un altro attacco terroristico false flag in America è un dato di fatto. I maniaci in carica a Washington sacrificheranno e distruggeranno le persone di tutte le terre e tutte le culture.

La guerra illegale e illegittima contro il terrorismo sarà sempre più combattuta sul suolo americano, dove è iniziata l'11 settembre 2001, quando i terroristi ombra della CIA e del Mossad hanno ucciso 3000 americani a sangue freddo.

I terroristi ombra della CIA e del Mossad non solo stanno conducendo la guerra contro l'Iraq, Afghanistan, Siria, Iran e Pakistan, stanno conducendo anche la guerra contro l'America e la libertà occidentale.

Parlando ad Alex Jones, il 1° dicembre, Stewart Rhodes, il fondatore di Oath Keepers, ha detto :

"Dobbiamo essere preparati al peggio, e questo significa  guerra asimmetrica come hanno dovuto combattere i nostri padri fondatori nella campagna del sud. Francis Marion, la volpe della palude, gli Overmountain Men che sconfissero i lealisti a Kings Mountain. Tutto questo è un esempio di ciò che dovrà essere fatto. E questo paese sarà come l'Afghanistan. Non sto dicendo che sto cercando di paragonare gli americani ai talebani o qualcosa di simile, ma il punto è che vedrete una resistenza come quella. Vedrete quel tipo di resistenza dura negli Stati Uniti, ma la mia speranza e preghiera è che possiate evitarlo avendo abbastanza militari e polizia semplicemente dalla parte di quello che è giusto. Dalla parte della Costituzione. Dalla parte del Bill of Rights. Dalla parte della Dichiarazione di Indipendenza. E fare ciò che è giusto".

Rhodes ha aggiunto:

"Se hanno intenzione di trattare il popolo americano, come una popolazione civile occupata, conquistata, come l'Iraq o l'Afghanistan, allora il popolo americano li tratterà come occupanti".

Nessuno può prevedere come giocheranno gli eventi futuri. Ma se il popolo vietnamita e il popolo iracheno sono stati in grado di sopportare le capacità onnipotenti della macchina da guerra americana e vivere per combattere un altro giorno, puo fare così anche il popolo americano.

La lotta per la libertà dalla tirannia non è solo una lotta americana, ma una lotta globale. Ovunque le persone sono sotto attacco da parte dei governi totalitari e delle banche e imprese criminali che traggono profitto da loro. Come implica il linguaggio della legge del Senato NDAA, il mondo intero è un campo di battaglia. I combattenti per la libertà sono etichettati come terroristi e uccisi senza un giusto processo.

Tutti abbiamo bisogno di rifiutare l'idea di "battaglia globale", e affermare i nostri diritti individuali. La fiamma della libertà nel mondo occidentale non deve essere soffocata dagli sbruffoni al governo che inventano nemici per spaventare le persone e rapinare i paesi del loro sacro onore.

Spetta alla nostra generazione l'onore di custodire e preservare la libertà. Dobbiamo essere intelligenti, coraggiosi e resistenti. Non abbiamo tutte le risposte, ma ci rendiamo conto che seguire ciecamente la strada della tirannia globale sarà un tradimento dei nostri valori, dei nostri antenati, e delle generazioni future di esseri umani.

Gli ostacoli che abbiamo di fronte sono meno duri rispetto agli ostacoli che George Washington e i combattenti per la libertà americana affrontarono nel 1776. Noi "teorici della cospirazione" possiamo avere alleati nella stampa, nel governo e nelle forze militari che non conosciamo, e che parleranno per la libertà e la giustizia al momento giusto.

Quando verrà quel momento? Prima di quanto ci rendiamo conto.

L'occupazione militare dell'America illustrerà a tutti che l'America è una colonia occupata da bankster criminali, non un impero. Fino ad oggi, l'America è stata mentalmente e finanziariamente occupata dalla stampa mainstream corporativa e dalla Federal Reserve, ma non passerà molto tempo prima che sia fisicamente occupata dai militari dirottati.

L'occupazione è quella della Legge Marziale e dello Stato di emergenza perpetua. La polizia e i militari non sono stati addestrati a difendere la "patria", ma a violentare e distruggere l'America.

Quando la realtà che l'America è occupata da bankster criminali e traditori a due facce sarà riconosciuta dalla maggioranza del popolo americano e dal mondo, i "terroristi", i "teorici della cospirazione" e gli "estremisti nazionali" saranno visibili per quello che veramente sono: i difensori giusti della verità, della libertà, della giustizia e dello Stato di diritto.

Se, o meno, la verità, la libertà della giustizia e lo Stato di diritto sopravviveranno nel 21° secolo dipende da che tipo di uomini e donne siamo. Siamo uomini e donne che adorano lo Stato totalitario, o Dio? Siamo uomini e donne che guardano con disperazione e non parlano quando gli altri esseri umani vengono premeditatamente uccisi dai terroristi di governo? Siamo uomini e donne che pensano che sia divertente e bello mettere in ridicolo le persone che hanno idee diverse sugli eventi del mondo, la storia e la realtà? Siamo bambocci superficiali che pensano e si comportano come pecore o siamo qualcosa di più?

Credo che siamo qualcosa di più. L'umanità è capace di grandezza. Credo che nobili leader  in America e in Occidente si alzeranno per sfidare la corruzione dei governi occidentali, delle banche, delle corporazioni  e della stampa. Ron Paul è un esempio di  leader nobile. La storia americana è piena di grandi leader che sono apparsi ai margini di una crisi nazionale e hanno risposto alla chiamata.

Il presidente John F. Kennedy, il cavaliere martire della libertà, ha detto nel discorso di "Città sulla collina":

"A coloro ai quali molto è stato dato, molto viene richiesto. E quando in futuro l'alta corte della storia si siederà in giudizio per ognuno di noi - registrando se nel nostro breve arco di servizio abbiamo soddisfatto le nostre responsabilità verso lo stato - il nostro successo o il fallimento, in qualunque carica noi possiamo ricoprire, sarà misurato dalle risposte a quattro domande:

In primo luogo, siamo stati veramente uomini di coraggio - il coraggio di resistere ai nemici - e il coraggio di alzarsi in piedi, quando necessario, per i nostri amici - il coraggio di resistere alla pressione dell'opinione pubblica, così come all'avidità privata?

In secondo luogo, siamo stati veramente uomini di giudizio - con il giudizio del discernimento del futuro e del passato - dei nostri errori e degli errori degli altri - con abbastanza saggezza per riconoscere che non sapevamo, e abbastanza candore per ammetterlo?

In terzo luogo, siamo stati veramente uomini di integrità - uomini che mai hanno abbandonato i principi nei quali credevano o le persone che credevano in loro - gli uomini che hanno creduto in noi - uomini che né lucro né ambizione politica potrebbero mai distogliere dal compimento del nostro sacro compito?

Infine, siamo stati veramente uomini di dedizione - con un onore non vincolato ad alcun singolo individuo o gruppo, e non compromesso da alcun obbligo o scopo privato, ma dedicato esclusivamente al servizio del bene pubblico e dell'interesse nazionale"?

L'assassinio di JFK ha dimostrato che nessuno è al sicuro negli Stati Uniti, dalla brutalità e dalla cattiveria dei banchieri che hanno dirottato il governo degli Stati Uniti e dei traditori che lo servono.

Gli attacchi dell'11/9 hanno dimostrato che il popolo americano e la gente di tutto il mondo sono tenuti in ostaggio dai governi di Washington e Tel Aviv.

L'omicidio di massa di individui innocenti l'11/9 e il  7/7 ha messo in luce la realtà che noi tutti siamo destinati alla morte per mano dei terroristi criminali al potere - anche le persone all'interno del templi più alti della civiltà moderna.

Entrambi gli attacchi terroristici sono anche stati il simbolo che l'America e l'Occidente sono già sotto l'occupazione.

Fonte: The Excavator 3 Dicembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com

lunedì 12 settembre 2011

11 Settembre, il Piano continua - Il PNAC non è morto, si è solo riciclato

La manipolazione del clima e la costruzione dello scudo spaziale non sono meno gravi della caduta delle Twin Towers- Molto presto, sarà troppo tardi

di Anna Moffa
pnac Ogni volta che i media mainstream mandano in onda un servizio che, in qualche modo, avanza dubbi sulla versione ufficiale dei fatti dell'11/9, quelli che non credono alla versione ufficiale vengono indotti a pensare che, forse, qualcuno comincia a capire e che ora, in fondo, dobbiamo solo continuare a denunciare e cercare di metterci di traverso sul cammino di questa guerra permanente che sta insanguinando il mondo.

E' giustissimo continuare a denunciare le contraddizioni della versione ufficiale sui fatti dell''11/9 ma penso anche che qualunque "rivelazione" da parte dei media sia solo un'operazione di distrazione e che mentre le persone si dividono sull'11/9, tra speranze e sconfitte, il piano completo di quelli che sono dietro agli eventi (chiunque essi siano) sta procedendo senza intoppi. Forse noi, o i nostri figli, ce ne renderemo conto alla prossima catastrofe.

Subito dopo i fatti dell'11 settembre, quando esimi analisti iniziarono a cogliere tutte le contraddizioni della versione ufficiale, veniva spesso citato il PNAC (Project for the New American Century) un think tank che, nel 2000, sentendo prossima la vittoria dei neo-conservatori alle future elezioni del 2001, redasse un documento dal titolo "Rebuilding America's Defenses: Strategy, Forces and Resources for the New Century" nel quale, alla sezione intitolata "Creating Tomorrow's Dominant Force",  si auspicava l'avvento di una "New Pearl Harbor".

Questo, naturalmente, fece capire a molti di noi che alcuni piani, forse, erano già stati programmati ben prima della fatidica data.

Quel documento, però, andrebbe letto interamente per capire che, finora, tutto il progetto di ricostruzione delle difese americane è stato rispettato e, grazie alla NATO che fa gli interessi del complesso militare industriale, sta procedendo secondo i piani.

Io credo che i fatti dell'11/9 siano serviti solo a galvanizzare l'attenzione del pubblico. Il resto del piano continua, la sua realizzazione sarà molto lunga e il piano sarà completato, ragionevolmente, entro il 2020-2025.

Essenzialmente, secondo il PNAC, l'America, per il suo piano di dominio, aveva bisogno di:

  • Riposizionare le forze in modo permanente nel Sud Europa, Sud-Est asiatico e Medio Oriente;
  • Modernizzare le forze statunitensi, incluso il miglioramento dei nostri aerei da combattimento, sottomarini, e della capacità delle flotte di superficie;
  • Sviluppare e implementare un sistema globale di difesa missilistica, e sviluppare un dominio strategico dello spazio;
  • Controllare 'Le parti comuni internazionali' dello spazio e del cyberspazio;
  • Aumentare la spesa per la difesa ad un minimo di 3,8 per cento del prodotto interno lordo, rispetto al 3 per cento.

Riguardo a questo, cosa sta facendo l'America? Sta applicando, letteralmente, questo piano.

Come va rivelando da anni Rick Rozoff del sito Stop NATO, insieme ad altri, anche nell'ultima intervista, l'Iniziativa di Difesa Strategica della NATO prevede tutto un apparato di armi e di sistemi, in mare, a terra e nello spazio per l'attuazione del cosiddetto scudo spaziale nell'ambito del programma "Guerre Stellari", utile per avere il dominio completo. Di questo abbiamo già parlato in questo blog.

Tutti i particolari per la costruzione di un avanzatissimo sistema di armi, altamente tecnologico, è in un documento militare che si intitola Air Force 2025.
In questo documento c'è il famoso Capitolo 15 (vol.3), intitolato: Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025 che inizia così:

What Do We Mean by "Weather-modification"?

Today, weather-modification is the alteration of weather phenomena over a limited area for a limited period of time.
Within the next three decades, the concept of weather-modification could expand to include the ability to shape weather patterns by influencing their determining factors. Achieving such a highly accurate and reasonably precise weather-modification capability in the next 30 years will require overcoming some challenging but not insurmountable technological and legal hurdles.

Che cosa intendiamo con l'espressione "Modificazione del clima"?
Oggi, la modificazione del clima è l'alterazione dei fenomeni meteorologici su un'area limitata per un periodo limitato di tempo. Entro i prossimi tre decenni, il concetto di modificazione del clima potrebbe espandersi per includere la capacità di plasmare gli andamenti meteorologici, influenzando i fattori che li determinano. Per raggiungere una tale capacità di modificare il clima con grande accuratezza e ragionevole precisione nei prossimi 30 anni sarà necessario superare alcuni ostacoli impegnativi, ma non insormontabili, tecnologici e legali.

Il Capitolo 4, di quest'ultimo documento, è intitolato:

Communications Dominance via Ionospheric Modification e inzia così:

Modification of the ionosphere to enhance or disrupt communications has recently become the subject of active research.

La modifica della ionosfera per migliorare  o disturbare le comunicazioni è recentemente diventata oggetto di ricerca attiva.

Per non parlare di un documento governativo americano, rilasciato il 30 Maggio 2000, che rispecchia le idee del PNAC e che si intitola Joint Vision 2020 e mette l'accento sulla dottrina denominata "Full Spectrum Dominance" Questa politica dovrebbe permettere all'America di diventare la forza dominante nel mondo.

Chiunque abbia letto documenti ufficiali e non che riguardano questi argomenti sa che queste cose si stanno verificando e che certe intenzioni sono ancora vive.  Dunque, non è finita con la "New Pearl Harbor".

Il PNAC non è morto, si è solo riciclato, e il  suo ex presidente William Kristol si è fatto sentire almeno un paio di volte, in questi ultimi tempi, per sollecitare la missione in Libia  e per suggerire i prossimi passi per la Siria.  Il nome di William Kristoll è in fondo al documento "Rebuilding America's Defenses: Strategy, Forces and Resources for the New Century"

Dove sono i pacifisti, gli ambientalisti e tutti gli altri, di fronte a questa devastante militarizzazione dello spazio e di ogni altro angolo dell'universo mondo, nonchè della cosiddetta scienza? Tanti anni fa si parlava molto della ricerca "duale", adesso le priorità sono cambiate? No, semplicemente non fa comodo ad alcuni

Il prof. Chossudovsky nell'articolo Verso uno scenario di III Guerra Mondiale? Il ruolo di Israele nell'innescare un attacco all'Iran scrive:

Stato di avanzamento degli armamenti: “Guerra resa Possible attraverso nuove tecnologie”

Il Progetto per un Nuovo Secolo Americano del 2000 (PNAC) intitolato Ricostruire le Difese dell’America, ha delineato il mandato dei militari americani in termini di Guerre su larga scala, per essere condotte simultaneamente in diverse regioni del mondo:

“Combattere e conquistare decisamente multipli, simultanei teatri di guerra”.

Tale formulazione equivale ad una guerra globale di conquista da parte di un’unica superpotenza imperiale. Il documento PNAC viene chiamato anche la “rivoluzione negli affari militari”, per la trasformazione delle forze da sfruttare, vale a dire l’attuazione della “guerra resa possibile grazie alle nuove tecnologie”. (Vedere il progetto per un nuovo secolo americano, Ricostruire le Difese dell’ America Washington DC, settembre 2000, pdf). Quest’ultima consiste nello sviluppare e perfezionare lo stato dell’arte globale di una macchina per uccidere basata su un arsenale di nuove armi sofisticate, che alla fine potrebbero sostituire i modelli esistenti.

Questo nuovo sistema di avanzatissime armi non fa paura a nessuno? Quelli che ora restano in silenzio, che cosa faranno quando sentiranno la tempesta proprio sopra la loro testa?

In tutto questo piano i politici sono solo burattini ma alcuni continuano a prendersela con le persone sbagliate

Perchè l'elite dovrebbe cambiare programma se la gente si fa distrarre così bene, non legge, e non si accorge di niente?

domenica 30 gennaio 2011

Mohamed ElBaradei: il Pifferaio Magico globalista della rivolta egiziana

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss: Soros e Brzezinski si preparano a dirottare la rivoluzione

elbaradei La rivolta in Egitto è un movimento di persone organicamente guidato  per cacciare un dittatore, ripristinare le libertà universali, e lottare per liberare il paese dalle grinfie del complesso militare-industriale, ma l'uomo che ora si dispone a formare un nuovo governo è un pifferaio magico che lavora per gli stessi globalisti  e per le stesse ONG che l'autocrate leader Hosni Mubarak ha diligentemente servito per quasi 30 anni.

Non ingannatevi, sotto il regime attuale l'Egitto è uno stato vassallo del nuovo ordine mondiale. Sotto Mubarak, il paese riceve circa 2 miliardi di dollari di aiuti ogni anno dagli Stati Uniti, secondo solo a Israele. Inoltre, l'Egitto paga 1,1 milioni di dollari ogni anno al Gruppo Podestà , un'organizzazione strettamente legata all'amministrazione Obama, che agisce come "agenti stranieri" per il regime di Mubarak.

La lealtà di Mubarak verso l'impero americano è stata ricambiata questa settimana, quando il vice-presidente Joe Biden ha ridicolmente affermato che, il regno trentennale senza interruzioni di Mubarak non rappresenta una dittatura e che è uno stretto alleato

"L'Egitto sotto Mubarak usa i miliardi di dollari degli aiuti militari statunitensi per detenere, picchiare e torturare i dissidenti, i politici dell'opposizione e i giornalisti, molti sono morti in carcere", scrive Mark Zepezauer . "Migliaia di prigionieri politici e attivisti per la democrazia sono tenuti in sovraffollate carceri piene di malati, senza accuse o processi. Le restrizioni alla stampa, come la chiusura dei giornali, sono molto diffuse."

Questo è il motivo per cui non ha alcun senso per la CIA essere coinvolta nella costruzione di una serie di rivolte che minacciano di destabilizzare e rovesciare un regime fedele. Questa non è una "rivoluzione colorata" messa in scena come abbiamo visto in precedenza in posti come la Georgia, l'Ucraina o la Jugoslavia - eventi orchestrati, travestiti da moti spontanei, destinati a rimuovere i dirigenti disonesti ostili all'agenda dell'élite globale per il governo mondiale.

Questo è un movimento di base portato avanti da poveri giovani egiziani che si sono finalmente alzati in piedi all'unisono contro un regime adulatore dell'Occidente che ancora non concede alla sua gente nessuna delle libertà associate al vivere in una nazione moderna e prospera. Ma questo non significa che la rivoluzione che attualmente vediamo svolgersi sulle strade di Alessandria, il Cairo, Suez non possa essere cooptata dalle stesse forze globaliste che hanno retto le fila a Mubarak negli ultimi tre decenni.

Il complesso militare-industriale sapeva da almeno tre anni che l'Egitto era in bilico sull'orlo di un cambiamento di regime, e  certamente non avrebbe permesso a nessuno al di fuori delle parti di prendere il controllo dopo la caduta di Mubarak. Ecco perché l'Ambasciata Americana ha addestrato i leaders ribelli ad infiltrarsi in gruppi di opposizione sin dall'inizio, come il rivela oggi il Telegraph.

Inserire un ex alto funzionario delle Nazioni Unite e arrestare l'avversario di Mubarak Mohamed ElBaradei, recentemente tornato al Cairo, nel tentativo di guidare il movimento di protesta.

ElBaradei è membro del Consiglio di Amministrazione dell'International Crisis Group, che oggi ha emesso un comunicato stampa per protestare contro la decisione delle autorità egiziane di mettere ElBaradei agli arresti domiciliari.

L'International Crisis Group è un'oscura ONG (organizzazione non governativa) che gode di un budget annuale di oltre 15 milioni di dollari e viene finanziata da gente del calibro della Carnegie, Fondazione Ford, la Fondazione Bill & Melinda Gates, così come dall'Open Society Institute di George Soros . Lo stesso Soros è impegnato come  membro del Comitato Esecutivo dell'organizzazione. In altre parole, si tratta di un grande gruppo direttivo  geopolitico al servizio dell'elite mondiale.

Il fatto che il loro uomo El Baradei sia stato preparato per essere alla testa del governo post-Mubarak dovrebbe far suonre l'allarme  nelle orecchie di ogni dimostrante che sta protestando nel tentativo di liberare l'Egitto dalle grinfie del controllo del nuovo ordine mondiale.

Infatti, anche lo stesso Mubarak sta ora apparentemente acquistando la comprensione che la sua utilità per l'elite del potere globale ha fatto  il suo corso, avendo osservato durante un discorso alla nazione sabato che le proteste sono "parte di un grande complotto per scuotere la stabilità e distruggere la legittimità" del sistema politico.

Ancora più ironico è il fatto che un altro potente globalista che siede nel Consiglio dell'International Crisis Group, Zbigniew Brzezinski, ha avvertito l'anno scorso che la gerarchia internazionale di cui è un componente chiave era minacciata da un "risveglio globale", che sarebbe stato guidato da giovani radicali nei paesi del terzo mondo. Avendo previsto con precisione l'ondata di rivolta che si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo, Brzezinski e i suoi compagni Globalisti si preparano a raccogliere i cocci, al fine di proseguire le attività come al solito, mentre le persone che hanno rischiato la vita per un vero cambiamento saranno le vittime di un inganno monumentale. Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss.

Se gli egiziani riusciranno a rovesciare Mubarak, solo per sostituirlo con El Baradei, non avranno ottenuto nulla, e il risultato finale sarà semplicemente vedere l'Egitto rimanere come uno stato satellite asservito al complesso militare-industriale.

Fonte: Prison Planet.com  29 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones