Aurora Sito 9 marzo 2013
Darkernet 6 marzo 2013
Il presidente greco ha rilasciato una dichiarazione (vedi sotto) secondo cui si aspetta presto una ‘esplosione sociale’. Questo si combina con la dichiarazione, pubblicata su un blog lo scorso novembre, dell’ex ambasciatore greco in Canada. Entrambi sono sinceramente preoccupati che non vi siano elementi rivoluzionari o contro-rivoluzionari all’opera, o le loro dichiarazioni sono insincere e il governo greco sta preparando un giro di vite sulla sicurezza. Maggiori informazioni di seguito…
Due settimane fa abbiamo riportato l’ex ambasciatore greco in Canada, Leonidas Chrysanthopoulos, sostenere che sei società di sicurezza private, mercenari, erano state assunte dal governo ellenico per sorvegliare la polizia e il personale a protezione del governo. Nel blog si indicava specificatamente la Blackwater (in seguito ribattezzata Xe, quindi Academi). L’articolo riceveva oltre 15.000 visitatori in 36 ore, di cui quasi 5000 solo da Facebook, così come 35 commenti da tutto lo spettro politico. E’ stato anche ri-bloggato più volte (nel complesso, si stima circa 30.000 visitatori in tre giorni).
Il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, Academi ha rilasciato una dichiarazione (al New Statesman, che aveva anche pubblicato un articolo basato sulle indicazioni di Chrysanthopoulos) negare che fosse una delle sei società di sicurezza. Tuttavia, è interessante notare un altro articolo su come la Blackwater sia piuttosto esperta nel sfuggire alle accuse e nel coprire le proprie tracce, quindi, forse a questo punto non dobbiamo giungere ad una qualche conclusione in merito. Tuttavia, riteniamo che il governo greco abbia la responsabilità di chiarire: a) i nomi delle società di sicurezza private assunte e b) il loro ruolo preciso.
Tornando alla recente dichiarazione del presidente greco Karolos Papoulias ha detto che temeva che il saccheggio governativo dei contribuenti farà saltare in aria il Paese. “Saremo di fronte a una esplosione sociale, se aumenterà la pressione sulla società“, ha aggiunto. Questo è esattamente ciò che Chrysanthopoulos aveva detto, qualche mese prima. Abbiamo anche messo in guardia da una possibile ‘strategia della tensione’, in cui gruppi di estrema destra (come i terzaposizionisti in Italia e all’estero negli anni ’80), crearono il caos per incoraggiare la legge marziale, o almeno accresciute misure di sicurezza.
Naturalmente, quest’inasprimento della tensione, tramite le suddette dichiarazioni rilasciate dal Presidente e da Chrysanthopoulos, potrebbero essere un rozzo tentativo di distogliere l’attenzione dai fallimenti del governo. Reporter greci riassumono la situazione economica … vi sono 1,35 milioni di disoccupati in un paese di 11 milioni di abitanti, mentre diminuisce il numero di lavoratori, principale fonte fiscale, anche se i rapporti dicono che quasi un milione di contribuenti non paga le tasse in tempo, o per nulla, e inoltre è costretto a lavorare senza paga nella speranza che un giorno ottenga gli stipendi arretrati.
Nel frattempo, ci sono (probabilmente) quattro filoni nella rivoluzione in atto in Grecia:
Il primo aspetto, che abbiamo denominato l”economia parallela’, ne abbiamo riferito in passato. Questa ‘economia parallela’ è un mix di baratto, monete alternative e cooperative, come le cooperative alimentari. È interessante notare che in alcuni quartieri, soprattutto ad Atene, le assemblee popolari, le associazioni o comunità, avrebbero un ruolo nel trattare questo aspetto della vita quotidiana.
La seconda componente è la resistenza sulle piazze. Ciò è stato particolarmente evidente nel 2011 e nella prima parte del 2012. Negli ultimi mesi vi sono stati meno disordini, anche se centri occupati presi dalla polizia, sono stati ripresi dagli anarchici.
La terza è la resistenza industriale. Tre settimane fa c’è stato uno sciopero generale. La Grecia ha visto numerosi scioperi generali nel corso degli ultimi due anni, ma sono sempre meno frequentati. Il mese scorso, i lavoratori hanno assunto la gestione della fabbrica VioMe e resta da vedere se seguiranno altre acquisizioni.
La quarta è la insurrezionale attuale, come abbiamo riportato in dettaglio in un precedente articolo.
Il mese scorso, il 13 febbraio, per esempio, l’ufficio del Pireo della Golden Dawn è stato dato alle fiamme. Il gruppo “Organizzazione Tolleranza Zero” ha rivendicato la responsabilità per questa azione tramite un comunicato. Oppure, come un recente articolo su Libcom ammette… lo Stato greco teme chiaramente che vi saranno sempre più disordini sociali in futuro e agisce per combatterli. Tutte le grandi manifestazioni sono ora obiettivo di massicce operazioni di polizia, con cannoni ad acqua e arresti preventivi. Inoltre, negli ultimi mesi si sono avuti casi di torture di attivisti da parte della polizia, mentre lo Stato diventa sempre più repressivo.
Atene centro assomiglia a una città occupata, con la presenza della polizia pesante e costante, e unità di polizia antisommossa permanentemente di stanza nei punti più importanti, e le DELTA/DIAS (forze speciali della polizia) costantemente di pattuglia. Che cosa succederà dopo, è una congettura.
Papoulias afferma che la Grecia è pronta ad esplodere
Greek Reporter 20 febbraio 2013Essendo sempre più provato il fatto che le misure di austerità richieste dagli istituti di credito internazionali, in cambio dei prestiti per il salvataggio, hanno fallito e peggiorato l’economia della Grecia, il presidente Karolos Papoulias ha detto che teme che l’azione del governo verso i contribuenti farà saltare in aria il Paese. “Siamo di fronte a una esplosione sociale, se la pressione aumenta sulla società“, ha detto, con la raffica continua di tagli salariali, aumenti fiscali e riduzione delle pensioni, che comunque sostiene. In un articolo cupo, l’Associated Press ha detto che i numeri non sono a favore della Grecia mentre il disagevole governo di coalizione del Primo ministro Antonis Samaras continua ad aggredire sempre le stesse persone: lavoratori, pensionati e poveri, per pagare il conto, mentre lascia che con dei trucchi fiscali, 70 miliardi di dollari prendano il largo. Samaras ha detto che la Grecia ha svoltato l’angolo grazie alla sua leadership, e che tutto andrà bene.
L’austerità ha approfondito la recessione del Paese, entrata nel sesto anno, e ha creato il 27 per cento di disoccupazione, un record, oltre il 67,1 per cento tra quelli sotto i 25 anni, migliaia dei quali hanno mollato e sono fuggiti dalla Grecia per altre terre. Vi sono 1.350.000 di disoccupati in un Paese di 11 milioni di abitanti, mentre diminuisce il numero di lavoratori, la principale fonte fiscale, ma i rapporti affermano che quasi un milione di loro non vengono pagati in tempo, o per nulla, e sono costretti a lavorare senza paga, nella speranza che un giorno avranno i loro stipendi arretrati.
La crisi ha lasciato 450 mila famiglie in cui nessuno ha un lavoro, mentre un termine di un anno per l’indennità di disoccupazione, e regole severe per esserne qualificati, significa che solo 225.000 disoccupati greci ricevono un’assistenza mensile. Maria Kanga, madre di due disoccupati, ha detto all’AP che è preoccupata per quello che farà quando il suo assegno si esaurirà questa estate. E’ stata licenziata da una catena di negozi di dischi, che ha cessato l’attività lo scorso anno. Insieme a più di 150 altri dipendenti, è stata lasciata senza stipendio per cinque mesi e non ha ricevuto neanche la liquidazione. Protestando all’evento Eurovision Song Contest organizzato da una società in comproprietà con il suo ex datore di lavoro, Kanga ha riassunto la sua situazione: “Abbiamo tagliato su tutto… mia figlia di 12 anni ha un paio di scarpe. Se si bagnano, non c’è cambio.” Ha aggiunto: “La Grecia non è un Paese di luci ed eventi appariscenti. E’ un paese con persone che si suicidano, o che non possono nutrire i loro figli correttamente, o che rubano al supermercato… sta succedendo a tutti. Ci sono queste persone.”
Secondo i ricercatori sindacali, due terzi dei lavoratori dipendenti del settore privato non ricevono più una paga regolare. In aggiunta a questi problemi, vi sono i forti aumenti delle imposte che i greci devono pagare. Per complicare il problema, il governo della Grecia ha imposto tasse di emergenza ai lavoratori, per far pagare i suoi debiti. La scorsa estate, tutti i lavoratori meno pagati sono stati afflitti, con un disegno di legge di emergenza, da maggiori imposte, spesso per diverse migliaia di euro. Nel frattempo, ulteriori oneri sono stati riscossi sulla bolletta elettrica, con famiglie che non sono riuscite a pagare scollegate dalla rete elettrica. L’aumento delle tasse inasprisce tali effetti. La pressione sta spingendo la Grecia verso un punto di non ritorno, con troppe richieste poste su una base imponibile in contrazione, afferma Savas Robolis, professore di economia e politiche pubbliche presso l’Università di Atene Panteion, e ricercatore presso il sindacato GSEE.
Secondo i dati del governo, analizzati dal GSEE, 3,6 milioni di persone su una popolazione di 11 milioni lavorano, con 1,6 milioni di occupati nelle imprese private, meno dei circa 2,5 milioni di prima dello scoppio della crisi nel 2010. “Di loro, circa 600.000 ancora lavorano otto ore al giorno e vengono pagati regolarmente” dice Robolis. “Il resto, un milione di lavoratori, ha avuto le ore ridotte o sono pagati in ritardo, quattro o cinque mesi di ritardo. Sono in uno stato di disperazione. In altre parole, i lavoratori e i disoccupati greci potrebbero presto non avere abbastanza soldi per pagare le tasse e coprire i loro bisogni primari. Se ciò accadesse, sarà il peggiore risultato possibile per l’economia greca e la società greca” che, secondo lui, lasceranno il governo incapace di coprire integralmente i propri impegni, compresi salariali e contributi pensionistici, causando una povertà ancora maggiore.
Le statistiche mostrano l’elevato rateo delle tasse, diventate proibitive, e molti greci semplicemente non possono più pagare. Le entrate di gennaio sono sprofondate a 572.000.000 di euro dai 4,42 miliardi dello scorso anno, nonostante le tasse sempre più alte. Quando contattati da AP, funzionari del nuovo e potente dipartimento del governo per le entrate pubbliche, hanno rifiutato di confermare i rapporti diffusi dai media locali secondo cui dal mese prossimo, a 2,5 milioni di contribuenti saranno inviati avvisi di pagamento delle more. “La domanda è quando la capacità fiscale sarà esaurita… Fino ad oggi, lo Stato ha accumulato un ritardo sui pagamenti ai fornitori, ma è in grado di pagare salari e stipendi“, ha detto Robolis. “Ma se la situazione peggiora, non sono certo che sarà in grado di farlo. Se guardate gli altri Paesi che hanno attraversato una crisi… quando poi hanno raggiunto un certo punto e lo Stato ha detto che non poteva più pagare gli stipendi, in quel momento la tensione è esplosa.”
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Fonte: Aurora Sito 9 Marzo 2013
Amici Greci non abbassate la testa...
RispondiEliminase sarete uniti vincerete
mandate via l'euro ed i suoi difensori
solo cosi potrete rialzarvi
lelamedispadaccinonero.blogspot.it
Ciao lame, la speranza non muore mai
EliminaAnna
Anna, di speranza si muore, ai nostri amici Greci serve una dose di amor proprio e noncuranza della diplomazia per liberarsi dall'invasore...
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