Abbiamo fatto delle interviste negli ospedali di Tripoli: Questo è un ragazzo, un CIVILE colpito da una bomba “umanitaria” NATO mentre lavorava, era nel suo furgone per strada per la distribuzione giornaliera del pane ai ristoranti. La sua voce è un po’ bassa perchè oltre alla gamba tumefatta aveva 2 vertebre rotte.
Ragazzi italiani in Libya intervistano giovani vittime militari degli scontri con i ribelli nonché vittime civili dei bombardamenti NATO.
Questi pazienti sono rimasti senza cure dal 22 agosto quando la Nato con l’aiuto dei ribelli ha preso Tripoli.
Da qual momento sia il regime di Tripoli sia la Nato con i ribelli hanno pensato solo a vincere una guerra civile dimenticandosi di chi soffriva causa loro.
Fonte:LibyanFreePress 7 Settembre 2011
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