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mercoledì 4 aprile 2012

A “Presa Diretta”: contraddizioni, omissioni, menzogne e notizie non provate sulla Libia (e qualche verità)

di Marinella Correggia
SibiaLiria
libia1

Agli occhi e alle orecchie dei tanti che hanno seguito la vicenda libica fin dall’inizio, la trasmissione “Presa Diretta – Speciale Libia” di ieri , lunedì 2 aprile, appare davvero propagandistica e one-sided, anche se è stata costretta a parlare delle “sbavature” alla narrazione rivoluzionaria della “Libia liberata”…visto che ormai ne parlano anche Human Rights Watch e Amnesty International.

La guerra in Libia, del resto è stata l’apoteosi della disinformazione, resa Vangelo da una Sinistra che, dalla aggressione alla Iugoslavia, continua ad illudersi che possano esistere “guerre umanitarie”.

Rimandando ad un successivo articolo per una disamina puntuale, ecco le più clamorose menzogne venute fuori dalla trasmissione:

sabato 25 febbraio 2012

Tomina, Kararim e Tawergha: città-fantasma e pulizia etnica – Rats force blacks to eat the Green Flag, into a cage, like animals in a zoo – (Text + 2 Video)

Libyan Free Press
Posted on February 25, 2012 by ryuzakero

black-libyans-prisoners-gage

Rats force black people to eat the Green Flag, into a cage, like animals in a zoo

- I NATO-mercenari (ratti delinquenti) costringono i neri libici del sud a mangiare la bandiera verde, rinchiusi dentro una gabbia, come fossero animali da zoo.
Video originale:
http://www.youtube.com/watch?v=Mmc36xRZscs

martedì 3 gennaio 2012

Il premio di Amnesty International al più votato "Eroe per i diritti umani" va a Muammar Gheddafi

LybianFreePress

muammar-gaddafi-human-rights-hero20120102

The Most Voted “Human Rights Hero”, by Amnesty Int., is Muammar Gaddafi

Video originale di Lelloscanner2 – 2/1/2012 – Testo/traduzione LibyanFreePress & Ryuzakero

Gheddafi è stato il concorrente più votato con oltre 1000 punti di vantaggio sul secondo. Amnesty ha ora chiuso le votazioni e cancellato la classifica.

La domanda è: “Amnesty ammetterà la vittoria di Gheddafi o cercherà di truccare i dati?”

Qua sopra trovate il video che documenta in maniera inequivocabile la classifica aggiornata, a circa 1 ora dalla fine delle votazioni.

Questo è il link per accedere alla pagine delle votazioni (ora chiuse) di Amnesty
http://takeaction.amnestyusa.org/site/c.6oJCLQPAJiJUG/b.7854459/k.DD3/Human_Rights_Heroes.htm

mercoledì 14 dicembre 2011

Gli Stati Uniti e gli stati client hanno utilizzato armi di distruzione di massa in Libia

LibyanFreePress

weapon_of_mass_destructionDi Peter Eyre – Ozyism – Dicembre 2011

Abbiamo sentito Cameron e Hague dichiarare con fermezza che l'azione che aveva avuto luogo e le ragioni dietro quell'azione avevano principalmente motivi umanitari!

Quello che non abbiamo capito in Gran Bretagna è il fatto che il risultato finale non aveva nulla a che fare con il salvataggio di vite umane, ma piuttosto col mettere le mani sulle vaste proficue risorse naturali della Libia. L'intera campagna è diventata un bagno di sangue totale che avrebbe provocato più di 50.000  morti e molte molte migliaia di civili libici innocenti contaminati da radiazioni derivanti dalle armi usate dalle forze della coalizione. L'uso attivo di armi di distruzione di massa (ADM) ha praticamente ucciso la genetica della Libia, dei paesi limitrofi e oltre a causa dell'uso eccessivo di armi all'uranio impoverito.

Ho perso il conto di quanti missili da crociera hanno lanciato fino ad oggi ma so che nelle fasi iniziali della guerra superavano i 300. Ad un certo punto, mentre osservavo questo atto malvagio di aggressione, ho contato 18 missili cruise lanciati in una sola notte. L'obiettivo era una base militare che guarda caso si trovava proprio accanto ad un quartiere densamente popolato di Tripoli. Per me fu ovvio in quel momento che sarebbero state contaminate molte migliaia di persone durante questo specifico attacco. Il fallout radioattivo di nanoparticelle potrebbe poi essere trasportato, non solo su questa zona, ma anche su tutta la città e oltre. Dal mio punto di vista, ho considerato l'utilizzo di numerosi missili Cruise all'interno di questo  quartiere residenziale di Tripoli densamente popolato, come l'ultima goccia!

La mia domanda a Obama, Cameron e Sarkozy ora sarebbe: quante vite pensate di aver salvato effettivamente?  Posso assicurare a voi tutti che come risultato diretto delle loro azioni in Libia, hanno commesso un atto di genocidio e quindi dovrebbero essere tutti accusati di crimini di guerra.

E' chiaro che attraverso i media britannici, che sono totalmente censurati, non riusciremo mai a comprendere appieno le conseguenze di questa guerra deplorevole che le Nazioni Unite aveva approvato e del conseguente utilizzo delle Armi di Distruzione di Massa sulla popolazione innocente della Libia, particolarmente sulla città di Tripoli. Questa non era una guerra per imporre una "No Fly Zone", era una guerra per forzare un "cambiamento di regime", cosa che viola la risoluzione UN1973 e che in tal modo viola anche almeno cinque articoli della Convenzione di Ginevra.

Sparare più di 18 missili Cruise (WMD ) nel cuore di Tripoli è stato certamente un atto contro l'umanità per il quale la NATO e la sua struttura di comando devono essere portate davanti alla Corte internazionale di giustizia. E' stato anche un crimine realizzato proprio sotto il naso delle Nazioni Unite che sono restate a guardare e non hanno fatto nulla per fermare questo genocidio!

Come sappiamo tutti, non si sono limitati solo all'uso di missili da crociera, ma hanno utilizzato anche bombe bunker buster, bombe JDAM e missili Hellfire (lanciati dagli aerei senza pilota Predator e anche da elicotteri Apache) tutti in violazione della Convenzione di Ginevra in base ai seguenti criteri.

Le armi all'uranio impoverito sono riconosciute come armi sviluppate illegalmente nell'ambito del Progetto Manhattan, nella seconda guerra mondiale, dal Governo degli Stati Uniti. Già illegali e in violazione del Protocollo di Ginevra sui Gas Velenosi del 1925, nel 1943 le armi all'uranio impoverito sono state descritte come un "killer indiscriminato altamente mobile e contaminante permanente del terreno", consigliato per lo sviluppo in un promemoria del declassificato Progetto Manhattan datato 30 ottobre 1943.

Era solo una questione di tempo perchè lo scienziato realizzasse la portata militare dell'uranio impoverito (UI) quando affermò: "Ha proprietà piroforiche e può incendiarsi spontaneamente a temperatura ambiente, in aria ossigeno e acqua. Queste caratteristiche uniche lo rendono interessante per l'utilizzo in molte applicazioni civili e militari. "

La propaganda messa in circolazione da UNEP, OMS, ICRP, IAEA, Governi, DOD e molte altre autorità (senza dimenticare l'industria farmaceutica) mostra che, a loro avviso, l'UI emette Radiazioni a Basso Livello ed è quindi innocuo cosa che, in realtà, è bel lontana dalla verità che si cela dietro il suo utilizzo. Nessuno è riuscito a capire le implicazioni per la salute quando l'UI/LLR viene inalato nel corpo. Insieme hanno escogitato una scia di inganni e hanno fallito nel loro obbligo di diligenza per proteggere le popolazioni del mondo.

A causa di questa cattiva gestione, ora stiamo osservando un aumento drammatico di molte forme di cancro, diabete e infertilità. Poichè l'UI/LLR attacca direttamente la genetica del nostro corpo attraverso il nostro DNA, siamo testimoni di terribili difetti di nascita nei bambini.

La cosa più grave di tutte è l'inalazione di aerosol di nanoparticelle di uranio impoverito/LLR. Particelle di UI insolubile depositate nei bronchioli respiratori e negli  alveoli saranno eliminate molto più lentamente, e, di conseguenza, ci si aspetta che trasmettano ai polmoni una dose superiore di radiazioni alfa. Una volta che l'UI/LLR è entrato nel sangue inizia un ciclo irreversibile. I tessuti del nostro corpo filtrano dal sangue le particelle di uranio impoverito e causano una serie di patologie chiamate "Sindrome della Guerra del Golfo."

Era ovvio che, quando le forze della coalizione hanno colpito la Libia con le loro Armi di Distruzione di Massa, le conseguenze per il popolo della Libia sarebbero state catastrofiche. A lungo termine, ci aspettiamo qui un lento progressivo genocidio, che va oltre ogni immaginazione.

L'uranio impoverito ha un tempo di dimezzamento di 4,5 miliardi di anni e praticamente non potrà mai essere eliminato. E' un fatto che ben più di 500 missili (contenenti ognuno circa 350 kg di UI), in qualche modo o forma, ammontano almeno a 175.000 kg. Ci vogliono circa 50 tonnellate (45.359 kg) di polvere  contaminata di uranio impoverito per uccidere 500.000 persone per cui si può vedere che, quando a questo si aggiunge il fatto che l'UI è stato utilizzato anche da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia in altre forme di munizioni, come Bunker Busters, bombe JDAM, altri missili più piccoli e proiettili sparati da elicotteri d'attacco, ecc, un incredibile volume di uranio impoverito si sta diffondendo intorno alla Libia, in altri paesi e oltre nel mondo.

Non si puo solo dire che le forze della coalizione hanno semplicemente violato una Convenzione di Ginevra, cioè il Protocollo di Ginevra sui Gas Velenosi del 1925 (gas tossico radioattivo) ... in realtà ne hanno violato almeno altre quattro, come ho osservato in molti dei miei articoli precedenti.

Quello che trovo assolutamente inaccettabile è il fatto che si suppone che le Nazioni Unite offrano una garanzia contro ogni violazione della Convenzione di Ginevra e lo fanno con molti colpevoli. Tuttavia, queste palesi violazioni che sono state commesse da membri di alto profilo delle Nazioni Unite non solo vengono del tutto ignorate, ma anche respinte.

Basti solo guardare i piani militari previsti attualmente da Stati Uniti, Israele e Regno Unito con la volontà di agire contro l'Iran (e la Siria se riescono a farla franca) che mostrano non solo l'uso continuato di uranio impoverito, ma anche di altre armi high tech che, se utilizzate,  avranno conseguenze catastrofiche.

Dovremmo anche notare che gli Stati Uniti hanno usato "armi nucleari tattiche" totalmente illegali, durante la guerra in Iraq e anche durante la guerra in Afghanistan ... E' chiaro che abbiamo molte persistenti violazioni della Convenzione di Ginevra, così come crimini di guerra, con la messa in atto di un genocidio di persone innocenti.

Font: Ozyism

Fonte LibyanFreePress 13 Dicembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com

martedì 25 ottobre 2011

L'assassinio di Gheddafi è parte del cambio di regime globale


Adrian Salbuchi su GRTV

Mentre alcuni leader europei dimostrano uno stato d'animo celebrativo per la morte violenta del colonnello Gheddafi, essi stessi non sono meno terroristi, sostiene il consulente internazionale e autore Adrian Salbuchi.

Salbuchi ha dichiarato che la morte di Gheddafi è stata senza dubbio un messaggio per il mondo intero, in quanto non si tratta solo della Libia.

"Stiamo vedendo come Hillary Clinton, segretario di Stato Usa l'ha rivelato molto chiaramente: 'Siamo venuti, abbiamo visto, è morto,' e poi ha iniziato a ridere. Questo è un messaggio al mondo su come questo nuovo modello di ordine mondiale funziona davvero ", ha affermato. "Quando decidono di cambiare il regime, lo fanno con la massima violenza, ed è un modello totale. Prima prendono di mira un paese, definendolo stato canaglia, poi sostengono i terroristi locali e li chiamano combattenti per la libertà, poi portano morte e distruzione contro i civili, e le chiamano sanzioni delle Nazioni Unite. Poi diffondono menzogne ​​e le chiamano opinione della comunità internazionale espressa dai media occidentali. Poi invadono e controllano il paese e la chiamano liberazione e, infine, rubano l'appetitoso petrolio e lo chiamano investimenti stranieri e ricostruzione ", ha spiegato Salbuchi.

Al momento le potenze occidentali stanno inneggiando ad un futuro democratico per la Libia. Anche quando Saddam Hussein fu catturato nel 2003 gli Stati Uniti pensarono che fosse tutto finito - ma era appena iniziata. E secondo Salbuchi, sta per succedere lo stesso, o peggio ancora, per la Libia.

"Penso che una delle ragioni per cui il paese di Gheddafi è stato invaso e lui è stato ucciso è perché aveva in programma di introdurre il dinaro d'oro come moneta d'oro che avrebbe potuto molto facilmente diventare una delle principali valute, almeno in Nord Africa e nel mercato del petrolio", ha detto.

"Non dimenticate che la Libia è la nona più grande riserva di petrolio al mondo e la riserva di petrolio principale in tutta l'Africa, quindi penso che questo puzzi decisamente di petrolio e di avidità da parte delle aziende occidentali. Stanno usando questo solo per giustificare il fatto che hanno sostenuto i peggiori terroristi, probabilmente perché anche alla Casa Bianca e al Palais de l'Elysée, in Francia, e al 10 di Downing Street, abbiamo molti terroristi di altissima classe e mafie che gestiscono questi paesi e la migliore parte del mondo ", ha sottolineato.

Ha aggiunto che Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e la NATO dovrebbero essere ritenuti responsabili per la violenza settaria, dovrebbe avvenire in Libia.

"In qualsiasi paese, inclusa la Libia, c'è sempre circa la metà della popolazione che è contro il governo in carica. Dovremmo invadere anche la Grecia a causa del modo in cui stanno gestendo le loro divisioni interne?", ha ipotizzato.

Una vittoria in Libia sostenuta dai ribelli non segnerà la fine degli interesse della NATO nel paese, ha sottolineato Salbuchi.

"Questo è solo l'inizio e parte del cambio di regime globale. Questo significa allerta arancione per Venezuela, Bolivia ed Ecuador e allarme rosso sicuramente per la Siria e l'Iran. Questo è il tipo di democrazia che Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna vogliono per il mondo intero ", ha concluso.

Fonte: Global Research TV 23 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

lunedì 24 ottobre 2011

Il Testamento di Muammar Gheddafi-Testo completo

"Questa è la mia volontà": "Continuare la Resistenza, lottare contro qualsiasi aggressore straniero della Libia ,..." Testo completo del testamento

di Muammar Gheddafi
Global Research

gaddafi

Tradotto dall'arabo dalla BBC

"Questa è la mia volontà. Io, Muammar bin Mohammad bin Abdussalam bi Humayd bin Abu Manyar bin Humayd bin Nayil al Fuhsi Gaddafi, giuro che non c'è altro Dio che Allah e che Maometto è il profeta di Dio, la pace sia con lui. Mi impegno a morire come un musulmano.

Se dovessi essere ucciso, vorrei essere sepolto, secondo i riti musulmani, con i vestiti che avevo addosso al momento della mia morte e il mio corpo non lavato, nel cimitero di Sirte, accanto alla mia famiglia e ai miei  parenti.

Vorrei che la mia famiglia, soprattutto donne e bambini, fossero trattati bene dopo la mia morte. Il popolo libico deve proteggere la sua identità, i suoi successi, la sua storia e l'immagine onorevole dei suoi antenati e dei suoi eroi. Il popolo libico non dovrebbe dimenticare i sacrifici delle persone libere e migliori.

Invito i miei sostenitori a continuare la resistenza, e a combattere qualsiasi aggressore straniero della Libia, oggi, domani e sempre.

I popoli liberi del mondo sappiano che avremmo potuto contrattare e svendere la nostra causa in cambio di una vita personale sicura e stabile. Abbiamo ricevuto molte offerte in questo senso, ma abbiamo scelto di essere all'avanguardia del confronto come simbolo del dovere e dell'onore.

Anche se non vinceremo subito, daremo una lezione alle generazioni future che la scelta di proteggere la nazione è un onore e la sua svendita è il più grande tradimento che la storia ricorderà per sempre, nonostante i tentativi degli altri di dirvi il ​​contrario."

Fonte: Global Research 24  Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

venerdì 21 ottobre 2011

L'uccisione di Gheddafi porta il criminale di guerra Tony Blair fuori dai guai

Dubbie relazioni d'affari e incontri segreti rimarranno riservati

di Steve Watson
Prisonplanet.com

blair-gaddafi L'assassinio di Muammar Gheddafi attraverso l'azione combinata di bombe NATO e ribelli affiliati di al-Qaeda sostenuti dagli Usa, serve a spazzare via una miriade di, diciamo, circostanze scomode . Forse le più incriminanti  tra queste sono le intime relazioni tra Gheddafi e il suo "buon amico" Tony Blair.

La morte dell'ex dittatore libico nega qualsiasi esigenza di un processo del Tribunale Internazionale delle Nazioni Unite, come per Saddam Hussein o Slobodan Milosevic. Così gli stretti rapporti d'affari e i numerosi incontri segreti di Blair con Gheddafi, durante il suo mandato come primo ministro britannico, e non solo, saranno tenuti lontani dal controllo pubblico.

Come riportato dal Telegraph di Londra appena il mese scorso, lo stretto rapporto di Blair con Gheddafi è stato posto ancora una volta sotto i riflettori, con la rivelazione che Blair ha incontrato privatamente il dittatore per un totale di sei volte dopo aver lasciato Downing Street nel 2007.

In due di queste occasioni, Blair è arrivato in Libia su un jet, noleggiato in privato dal regime di Gheddafi.

Cinque delle visite si sono svolte nei mesi precedenti al rilascio di Abdelbaset al-Megrahi, l'attentatore di Lockerbie. Si pensa che Blair sia stato utile agli affari di Gheddafi come mediatore  promettendo di fare pressione per il rilascio di al-Megrahi dalla prigione in Scozia.

Secondo l'indagine della squadra di documentaristi del britannico Channel 4, Blair ha incontrato l'ex capo di stato maggiore di Gheddafi Bashir Saleh Bashir nella sua casa londinese il 20 luglio 2009, appena un mese prima del rilascio di al-Megrahi.

Si ritiene che Gheddafi avesse minacciato di porre fine ai lucrosi accordi commerciali con la Gran Bretagna (che Blair aveva sigillato quando era primo ministro) riguardanti minerali, servizi finanziari e altri beni.

Il Telegraph di Londra ha anche scoperto i dettagli di un incontro tra i due uomini nel gennaio 2009, quando Blair stava agendo per conto della banca d'investimenti americana JP Morgan.

Secondo il giornale, la banca, che gestisce oltre un miliardo di dollari per conto della Libyan Investment Authority (LIA) stava "cercando di negoziare un accordo tra la LIA e una società gestita dall'oligarca russo Oleg Deripaska,"

"L'accordo multi-miliardario, che poi è fallito, prevedeva che la LIA fornisse un prestito alla Rusal, il più grande produttore mondiale di alluminio." ha riportato il Telegraph.

Dati i legami di Blair con il regime libico e il fatto che JP Morgan lo paga con 2.000.000 di sterline all'anno come consulente senior, si pensa che la banca abbia visto Blair come l'uomo perfetto per il lavoro.

Il vice presidente di JP Morgan, Lord Renwick, ha inviato una mail alla LIA nel dicembre 2008, cercando di "finalizzare i termini del mandato relativo alla Rusal prima della visita di Blair a Tripoli".

Un dirigente della LIA, parlando in condizione di anonimato, ha detto al Telegraph che i funzionari LIA furono informati che i "progetti" che avevano ricevuto l'ordine di realizzare venivano direttamente da Blair.

"Le visite di Tony Blair erano solo visite a scopo lobbistico per accordi bancari con JP Morgan",  ha detto il funzionario.

L'Ufficio di Blair nega di aver avuto a che fare con l'accordo proposto, e JP Morgan nega che Blair sapesse qualcosa dell'affare.

Alcuni  critici, tra cui il gruppo per la campagna anti-corruzione Global Witness, che hanno ottenuto l'e-mail e l'hanno trasmessa ai media, sostengono che i ruoli attivi di Blair come inviato di pace in Medio Oriente, fund-raiser in Africa e consulente aziendale per corporazioni giganti come JP Morgan, presentino un chiaro conflitto d'interessi.

Robert Palmer di Global Witness osserva: "E' difficile mettere insieme il ruolo di inviato di pace in Medio Oriente con gli affari con un tiranno".

Quando sono state trovate lettere al regime libico, da parte dei collaboratori di Blair, che riguardavano incontri d'affari nel 2008, è stato osservato con sospetto che siano state scritte su carta intestata "Ufficio del rappresentante del Quartetto", titolo formale di Blair come inviato in Medio Oriente per l'Unione europea, le Nazioni Unite, Russia e Stati Uniti.

Alla richiesta di spiegazioni da parte dei media, un portavoce di Ban Ki-moon, il segretario generale dell'Onu, ha dichiarato: "Sta a lui spiegare perché ha fatto questo".

Dopo un'altra visita in Libia nel febbraio 2008, Blair ha inviato una lettera molto personale al colonnello Gheddafi nella quale si è rivolto al leader libico come "Caro Muammar" Gheddafi e lo consigliava su quello che lui riteneva i progetti africani degni di investimento.

Lo stesso giorno, Blair ha inviato una lettera all'allora primo ministro libico Baghdadi al-Mahmoudi e al vice primo ministro Dr. Abdulhafid al-Zulaytini, ringraziandoli per "facilitare il mio incontro con il leader" e chiedendo loro di fargli sapere quando sarebbero andati a Londra.

Certamente, Blair ha trattato con Gheddafi, mentre era ancora in carica, in una serie di negoziati, i cui dettagli rimangono tranquillamente in ombra.

Nel 2004, Blair ha incontrato Gheddafi nella famigerata "Trattativa nel deserto" , durante la quale ha dichiarato che un nuovo rapporto era stato raggiunto tra la Gran Bretagna e la Libia. Ore dopo l'incontro, la Shell ha annunciato di aver firmato un accordo del valore di circa 550 millioni di sterline per l'esplorazione di gas al largo della costa libica.

All'inizio di quest'anno è stato rivelato che durante la riunione Blair aveva accettato di addestrare le forze speciali di Gheddafi e di fornirgli segreti sulle strutture di difesa e la tecnologia della NATO.

Secondo i termini dell'accordo, la Gran Bretagna si impegnava a "scambiare informazioni e opinioni sulle strutture di difesa, militari e organizzazioni di sicurezza; a scambiare visite di esperti e materiali stampati nel campo dell'istruzione militare e della scienza, a scambiare informazioni su concetti militari attuali e in sviluppo, principi e migliori pratiche, e la gestione di esercitazioni congiunte.''

L'accordo inoltre sottolineava che la Gran Bretagna aveva accettato di lavorare con il regime di Gheddafi nella "formazione dei processi di pianificazione operativa, formazione del personale, e di comando e controllo, formazione del personale nelle operazioni di sostegno alla pace, cooperazione nella formazione in materia di software, sicurezza delle comunicazioni, tecnologia e  funzione di apparecchiature e sistemi, scambio di informazioni e di esperienze sulle leggi sui conflitti armati, nonché l'acquisizione di apparecchiature e sistemi di difesa.''

Nel maggio 2007, due mesi prima di lasciare l'incarico, Blair ritornò in Libia per mediare altri enormi accordi di affari, inclusi un accordo petrolifero per 900 milioni di sterline per la BP e contratti per la difesa per 350 milioni di sterline.

Come parte della transazione, Gheddafi aveva chiesto un accordo sul trasferimento di prigionieri per aprire la strada al ritorno dell'attentatore di Lockerbie a Tripoli.

Blair è stato così vicino al regime di Gheddafi che, quando la NATO ha iniziato i bombardamenti aerei sulla Libia all'inizio di quest'anno, gli assistenti del figlio di Gheddafi, Saif, hanno supplicato Blair di venire in soccorso del regime .

"Lui è un operatore di pace in Medio Oriente, e dovrebbe essere in grado di utilizzare le sue capacità per la pace qui. Abbiamo bisogno della sua abilità diplomatica ora mentre ci prepariamo a schiacciare i nostri nemici." un alto funzionario libico ha detto ai media.

"E' tempo che la comunità internazionale porti la pace in Libia e Tony Blair potrebbe essere in prima linea in questo processo. Tony Blair è un buon amico che metterebbe il paese in una posizione di stabilità.", ha aggiunto, sottolineando che Blair si era incontrato ancora con "il Fratello Leader" nel 2010.

Blair ha rifiutato di rendere pubblica la piena portata dei suoi incontri in Libia, da quando si è dimesso da primo ministro. Con l'uccisione di Gheddafi, a quanto pare, i dettagli rimarranno ora perennemente riservati.

Fonte: Prisonplanet.com 19  Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 20 ottobre 2011

Il colonnello Gheddafi è morto? O si tratta di un'altra falsa notizia?

Pubblicato da  Libyan Free Press

Non siamo sicuri di questo video, potrebbe trattarsi di una voce falsa
ma sembra, sfortunatamente, AUTENTICO
E se fosse
AUTENTICO i nostri cuori sono spezzati. Resta COMUNQUE,
SEMPRE, un vero eroe contro la MAFIA del Nuovo Ordine Mondiale.


Gheddafi 'Morto': Prima foto del colonnello coperto di sangue

Commento dell’amico Ryuzakero: “La finta cattura di Gheddafi potrebbe servire ai terroristi NATO per oscurare quello che hanno fatto a Sirte che è indescrivibile. Un genocidio totale. Presto Gheddafi ritornerà in vita, ma a quel punto, i criminali avranno già finito di nascondere le vere stragi che hanno fatto in questi giorni.

ozyism.blogspot.com

Sinceramente non capisco a cosa serva questa loro patetica strategia, i loro mass media corrotti non parlerebbero comunque di quello che hanno combinato a Sirte, ma evidentemente vogliono distogliere l’attenzione anche dei giornalisti indipendenti, che invece di concentrarsi su ciò che la NATO ha combinato a Sirte, -secondo le menti bacate dei propagandisti NATO- aspetteranno di tornare ad ascoltare la voce di Gheddafi.

Naturalmente i giornalisti indipendenti non sono così idioti come gli imbecilli della NATO pensano. Evidentemente sono totalmente impazziti dalla frustrazione di rimediare una batosta dietro l’altra, visto che l’unica cosa che gli riesce è quella di sterminare dei civili innocenti…

Comunque la “morte” di Gheddafi sarebbe “provata” da questa foto (a seguire):
Vediamo se è il solito fotomontaggio o se è stato veramente ferito
(anche se fosse reale questa foto non proverebbe nè la sua cattura nè la sua morte)…

ALTRE NOVITA' SONO IN ARRIVO

Il capo militare NTC  Bel Haj ha confermato che il colonnello Gheddafi è stato ucciso. Il leader è morto per le ferite subite durante la sua cattura vicino a Sirte. In precedenza NTC aveva riferito che Gheddafi era stato catturato e ferito ad entrambe le gambe.

Il portavoce NTC ha detto ai media occidentali che il cadavere di Gheddafi presto sarà trasferito a Misurata. Il leader NTC Mustafa Abdel Jalil affronterà a breve la nazione libica. Secondo la Reuters, Gheddafi è stato ferito e catturato vicino a Sirte mentre cercava di fuggire su un convoglio che è stato attaccato dalla NATO. Un funzionario della Nato, dice che l'alleanza deve verificare i rapporti sulla cattura di Gheddafi. I funzionari della Casa Bianca dicono che stanno monitorando i rapporti, ma non possono confermare lo stato di Gheddafi. Un funzionario NTC, dice che il capo delle forze armate di Gheddafi, Abu Bakr Younus Jabr, è stato ucciso durante la cattura del leader libico.

RT News

Fonte: Libyan Free Press 20  Ottobre 2011
Traduzione delle News RT: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

venerdì 7 ottobre 2011

La NATO responsabile di crimini contro l'umanità in Libia-Un appello urgente per un intervento umanitario a Sirte e Bani Walid

Global Research
Algeria isp

Pubblicato il 5/10/2011
Fonte: Algeria isp

La disastrosa situazione delle città libiche di Sirte e Bani Walid, che si trovano ad affrontare il genocidio e la devastazione delle loro infrastrutture.

La situazione sta peggiorando ogni giorno e ogni ora che passa a Sirte e Bani Walid poichè queste due grandi città sono state tenute sotto assedio per mesi e i loro cittadini stanno soffrendo gravemente per la mancanza di generi di prima necessità. La NATO e i Ribelli stanno bombardando le aree civili, uccidendo persone innocenti e famiglie, distruggendo case, ospedali, scuole, alberghi ed edifici pubblici (i links qui sotto mostrano un certo numero di casi).

Quello che abbiamo visto in alcune zone residenziali di Sirte, come la zona n°2 e la zona Aljeaza che sono state attaccate e bombardate dalla Nato e i dai Ribelli numerose volte, potrebbe costituire crimini contro l'umanità: la totale distruzione di case, le vittime sono per lo più bambini, anziani e donne, che non hanno commesso alcun peccato, ma vogliono semplicemente vivere in pace nel loro paese. Anche coloro che hanno tentato di lasciare la città sono stati maltrattati e abusati dai Ribelli del Consiglio Nazionale di Transizione che agiscono per vendetta e aspettano gli sfollati alle porte, spesso rifiutando di consentire loro di andarsene, negando loro il passaggio a causa del loro nome, dell'affiliazione tribale o del collegamento con il governo.

La situazione umanitaria nella città di Sirte è estremamente tragica e terribile. Malati e feriti, donne incinte e le vittime degli attentati non hanno accesso all'ospedale e all'assistenza medica a causa della mancanza di carburante per i loro veicoli e anche se fossero in grado di raggiungerlo, si troverebbero ad affrontare una carenza drammatica di medicine, attrezzature mediche e ossigeno. L'ospedale è affollato, pieno di casi gravi e critici e molte donne incinte hanno dovuto partorire i bambini nelle loro case, questo ha portato a complicazioni che hanno causato un aumento della mortalità tra le madri e i neonati. Una scarsità di ossigeno e la mancanza di materiale sanitario necessario per le operazioni di taglio cesareo hanno addirittura messo in pericolo la vita di coloro che hanno avuto la fortuna di raggiungere l'ospedale.

L'ospedale di Sirte è in uno stato molto infelice. Oltre alla mancanza di attrezzature di base e mediche, l'ospedale soffre di una grave penuria di carburante che è di vitale importanza per la generazione di energia elettrica necessaria per azionare macchinari essenziali e apparecchiature mediche.

L'intenso bombardamento della città e la distruzione delle sue infrastrutture da parte della NATO e dei Ribelli, la situazione è diventata catastrofica. Tutte le reti di acque di scolo e di acqua sporca in tutta la città sono state distrutte e stanno alimentando la diffusione di epidemie e malattie, specialmente nelle aree densamente popolate.

La prospettiva di fame e di grave malnutrizione è ormai all'orizzonte con carenze gravi nei prodotti alimentari di base, soprattutto latte in polvere e  acqua potabile.

Vogliamo inoltre informarvi che ci sono migliaia di giovani in prigioni segrete e subiscono torture dalle milizie del Consiglio e ci sono casi di rapimenti e omicidi violenti a causa delle affiliazioni politiche o personali, vendetta tribale o familiare.

Dovete vedere che cosa sta accadendo in Libia, è una guerra civile, piuttosto che un conflitto tra il regime e le forze di opposizione e quindi non è possibile riporre la fiducia in nessuna delle parti coinvolte. Non si può credere tutto quello che viene detto da entrambi i lati, ma bisogna verificare i fatti e trovare la verità da soli.

Io ora vi esorto e vi prego di prendere misure concrete sul posto per il bene del popolo e in un modo quanto più rapido possibile. Trasportare gli aiuti per via aerea o terrestre in collaborazione con gli sfollati o residenti della periferia fornirà un sollievo vitale.

Possiamo aiutarvi assicurando un collegamento diretto con la popolazione civile della città per valutare i loro bisogni fondamentali e  coordinare i metodi migliori per portare loro aiuto.

Di seguito sono elencate una serie di urgenti forniture mediche per l'ospedale richieste dal personale che attualmente vi lavora:

1.Ossigeno
2.Antibiotici
3.Antidolorifici e farmaci antipiretici
4.Fissaggi interni ed esterni
5.Tubi Intratracheal
6.Farmaci anestetici
7.Materiali sterili bende di cotone
8.Farmaci per il diabete, HTN e malattie di cuore
Fluidi 9.IV
10. Suture chirurgiche e aghi chirurgici
11. Visite mediche, cibo e latte, pannolini per bambini
12. Guanti sterili e camici
13. Cannule
14. Medicamenti per l'asma

Supporto video:

Abbiamo riportato qui di seguito un elenco di link video che mostrano un certo numero di civili che sono stati uccisi dal bombardamento indiscriminato della città da parte delle forze della NATO e del Consiglio Nazionale:

http://www.youtube.com/watch?v=EVhcHLJKSaI&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=0rhgkqNk3U4&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=hrrz0KQXrXg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=P4Sd68tq5OQ&feature=relate
http://www.youtube.com/watch?v=WeGxvS-E-iA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Oz1SKIwbSXk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=VgYCg73Zqog&feature=related
https://www.facebook.com/video/video.php?v=143483322413987
http://www.youtube.com/user/42alfatah#p/u

Questi sono solo alcuni dei molti esempi di prove filmate che documentano la morte di persone e la distruzione di case, moschee, scuole e altre infrastrutture della città.

Vogliamo anche evidenziare due casi di gravi e terribili abusi dei diritti umani, i cui esempi sono ora molti:

Caso 1:
Questo video (discorso in arabo con un accento libico) mostra uno studente da Aljmail City che è stato rapito e torturato dai ribelli da Zwarah City:

http://www.youtube.com/watch?v=A--YAUUgMrg

Caso 2:
Hatem Nasr Remaly(nella foto sotto), abitava nella zona Janzour a Tripoli. Era single ed è nato nel 1979. È stato arrestato Sabato 24 Settembre 2011 dal cosiddetto Consiglio militare Janzour. il Sig. Remaly ha lavorava per la sicurezza interna. E' morto per essere stato sottoposto ad una tortura crudele e brutale.

Gamal Abdel-Salam Remaly  nato nel 1968, era sposato e aveva tre figlie. E' stato  ucciso da un membro armato della milizia leale al suddetto Consiglio. Nasser Remaly, fratello di Gamal Remaly e cugino di Hatem Remaly è stato anche torturato  Domenica 25 settembre 2011. E' stato chiesto alla sua famiglia di prenderlo perchè non era colpevole!

Ndr: Le immagini sono molto forti. Se ve la sentite di guardarle, cliccate per vederle ingrandite

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Rapporto dell'ospedale (arabo)
attestation

Fonte: Global Research 7 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

martedì 4 ottobre 2011

Documenti segreti sulla tragedia di Ustica

 libyanfreepress

Documenti segreti libici svelano la tragedia di Ustica e come Gheddafi si salvò riparando a Malta

ustica_-_dc-9-itavia-ustica
Secondo i resoconti dei media italiani, i documenti riservati trovati negli archivi del servizio segreto libico, dopo la caduta di Tripoli, che sono ora nelle mani di Human Rights Watch, dimostrano ciò che ha provocato l’abbattimento del Dc-9 Itavia sul Mediterraneo, presso l’isola di Ustica, il 27 giugno 1980.  Ottantuno persone a bordo del volo, sulla rotta da Bologna a Palermo, sono morte.

Come si è a lungo sospettato, i documenti confermano che un missile aveva colpito l’aereo, dopo che era stato scambiato per un aereo che trasportava il leader libico Muammar Gheddafi.

Secondo i documenti, due jet francesi all’inizio attaccarono l’aereo, e poi s’impegnarono in un duello con un solitario caccia MiG, che portava le insegne della Jamahiriya, e che si pensava scortasse il colonnello Gheddafi, fino a quando non impattò nella regione montuosa della Sila, nel sud d’Italia. Il colonnello Gheddafi, informato in tempo dell’attacco, riparò a Malta, dove atterrò col suo Tupolev, secondo i documenti.

Sembrerebbe, dalle carte dei servizi segreti trovate, che Gheddafi sia stato informato dai servizi segreti italiani (SISMI), che stava per essere attaccato, e aveva cercato rifugio a Malta.

Le autorità italiane hanno isolato l’area in cui il MiG cadde, e un giornalista e un fotografo, che cercavano di scoprirne la vicenda, al momento, furono arrestati e trattenuti per ore dalla polizia, fino a che non svelarono ciò che avevano documentato. Più tardi, le autorità libiche affermarono che il pilota del MiG era in volo di addestramento, quando avrebbe perso la rotta. Il suo cadavere, che era già stato sepolto, fu riesumato; l’autopsia venne effettuata e il cadavere fu poi rimpatriato in Libia. Pochi giorni dopo, il 7 luglio 1980, una bomba distrusse gli uffici della Libyan Arab Airlines, a Freedom Square, a La Valletta, e ci fu anche un tentativo di incendio doloso dell’Istituto libico di Cultura, a Palace Square, in quel periodo.

Secondo un libro del giornalista e storico francese, Henri Weill, la bomba e l’incendio doloso furono opera dei servizi segreti francesi, lo SDECE, come anche un attacco a una nave libica, a Genova. Poi, meno di un mese dopo, il 2 agosto 1980, un’enorme bomba distrusse la maggior parte della stazione ferroviaria di Bologna, e 80 persone furono uccise. La responsabilità dell’attacco terroristico non è mai stata stabilita con certezza. Proprio questa settimana, un tribunale italiano ha ordinato al governo di pagare 100 milioni di euro di danni civili ai parenti delle 81 persone uccise nel disastro aereo del 1980, che tuttora rimane ancora uno dei misteri più duraturi dell’Italia, almeno fino a quando i documenti scoperti questa settimana, saranno studiati a fondo.

Il governo italiano ha dichiarato che avrebbe fatto ricorso contro la decisione del tribunale civile di Palermo, che ritiene i ministeri della difesa e dei trasporti responsabili di aver omesso di garantire la sicurezza del volo. Tra le altre teorie sulle cause dell’incidente, vi era quella di una bomba a bordo o che l’aereo fosse stato accidentalmente preso in mezzo a un duello aereo.

L’avvocato Daniele Osnato, che insieme a un manipolo di avvocati rappresentati i parenti delle 81 vittime, ha detto che la giustizia è stata finalmente fatta. Oltre a determinare che i ministeri competenti non erano riusciti a proteggere il volo, ha detto, il tribunale ha anche concluso che erano colpevoli di aver nascosto la verità e di aver distrutto le prove.

Un’altra teoria sul dogfight aereo, aveva avuto credito dal giudice Rosario Priore, il quale aveva inizialmente accusato dei generali di esserne i responsabili. Il giudice Priore aveva teorizzato che un missile, lanciato da un caccia statunitense o da un altro aereo della NATO, avesse accidentalmente colpito il jet di linea interna italiano, durante il tentativo di abbattere un aereo libico.

Funzionari francesi, statunitensi e della NATO, hanno a lungo negato qualsiasi attività militare nei cieli, quella notte.

Fonte originale in inglese: AlFatah69
Traduzione italiana di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: libyanfreepress 2 Ottobre 2011

venerdì 16 settembre 2011

Cameron e Sarkozy vanno in Libia per incontrare al-Qaeda

di Kurt Nimmo
Infowars.com

  

Il PM britannico David Cameron e il Presidente francese Nicolas Sarkozy sono arrivati a Tripoli, in Libia , Giovedi, e si sono impegnati a fornire supporto militare, politico ed economico ad al-Qaeda.

Il New York Times, tuttavia, non menziona il fatto che al-Qaeda fa parte della nuova leadership della Libia. Il quotidiano si concentra invece sui "libici esultanti che lodano il ruolo [di Cameron e Sarkozy] nell'allontanare l'ex dittatore libico dal potere", mentre nulla dice sul prezzo che i libici hanno dovuto pagare .

Sarkozy e Cameron hanno detto che i bombardamenti NATO continueranno fino a quando i libici resisteranno all'invasione del loro paese da parte dell'elite globale. Hanno commentato durante una conferenza stampa con al-Qaeda:

Stavano parlando ad una conferenza stampa insieme a Mustafa Abdel Jalil, il capo dell'amministrazione provvisoria istituita dagli insorti, e a Mahmoud Jibril, il primo ministro de facto dei ribelli che ha detto che i ribelli hanno ancora bisogno della  "protezione della NATO per i nostri civili."

Jalil è della tribù Haribi nel nord-est della Libia. E ' legato ad al-Qaeda . Molte delle risorse della CIA in Afghanistan durante la guerra contro l'Unione Sovietica venivano dalla Libia e si sarebbero poi fuse con al-Qaeda. Ayman al-Zawahiri ha dato al Gruppo Combattente Islamico Libico (LIFG) la sua personale approvazione e l' LIFG si è unito ufficialmente al gruppo nel 2007. Uno studio di West Point ha rivelato l'intimità tra i libici e al-Qaeda in Iraq, presunto responsabile della morte di truppe di occupazione statunitensi.

Dietro Abdel-Jalil e Mahmoud Jibril c'è Abdelhakim Belhaj, il fondatore del LIFG. "Quasi per caso, tutti gli alti comandanti militari dei ribelli appartengono al LIFG", scrive Pepe Escobar . Belhaj, un devoto jihadista di al-Qaeda, è considerato il più importante comandante militare libico.

"Questa è stata la vostra rivoluzione, non la nostra rivoluzione", Cameron ha detto ad al-Qaeda.

Il New York Times e il resto dei media dell'establishment stanno facendo gli straordinari per rappresentare il Consiglio nazionale di transizione e  al-Qaeda come eroi e legittimi governanti della Libia. I media aziendali hanno dedicato ben poco spazio al fatto che i ribelli della NATO sono razzisti assassini .

Cameron e Sarkozy non sono arrivati ​​a Tripoli solo per fare un mucchio di lodi ad al-Qaeda - hanno fatto visita al fine di promuovere gli affari: il business dei banchieri e delle multinazionali.

Il viaggio, secondo il New York Times, "era anche parte di un'importante gara di entrambi i leader per promoversi come vincenti e  vigorosi campioni di  democrazia visto che il fior fiore delle loro aziende si contendono le opportunità nella Libia post-Gheddafi."

I globalisti preferiscono che il loro dominio conquistato sia governato dai severi e violenti Wahhabisti sunniti o da altri stupidi fanatici, come era in Afghanistan prima che gli Usa decidessero di invadere il paese e rovesciare i loro ex partner, i Talebani creati dalla CIA e dall'ISI.

Il Dipartimento di Stato americano non ha trovato "niente da ridire", quando i Talebani hanno preso il paese a metà degli anni '90 dopo che i sovietici sono fuggiti.

"I Talebani probabilmente diventeranno come i Sauditi. Ci saranno Aramco [il consorzio di compagnie petrolifere che controllava il petrolio saudita], oleodotti, un emiro, nessun parlamento e un sacco di leggi della sharia. Possiamo convivere con questo,"  ha detto un diplomatico Usa nel 1997.

Come al-Qaeda in Afghanistan, la variante in Libia diventerà probabilmente un altro nemico in breve tempo e ci verrà detto che dobbiamo sprecare altri miliardi di dollari - e altre donne e bambini massacrati - perchè i malvagi complottano  contro gli amanti della libertà.

Fonte Prison Planet 15 Settembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 8 settembre 2011

Interviste ospedale Tripoli

LibyanFreePress 

Abbiamo fatto delle interviste negli ospedali di Tripoli: Questo è un ragazzo, un CIVILE colpito da una bomba “umanitaria” NATO mentre lavorava, era nel suo furgone per strada per la distribuzione giornaliera del pane ai ristoranti. La sua voce è un po’ bassa perchè oltre alla gamba tumefatta aveva 2 vertebre rotte.

Ragazzi italiani in Libya intervistano giovani vittime militari degli scontri con i ribelli nonché vittime civili dei bombardamenti NATO.
Questi pazienti sono rimasti senza cure dal 22 agosto quando la Nato con l’aiuto dei ribelli ha preso Tripoli.
Da qual momento sia il regime di Tripoli sia la Nato con i ribelli hanno pensato solo a vincere una guerra civile dimenticandosi di chi soffriva causa loro.

By Hostessweb

Fonte:LibyanFreePress 7 Settembre 2011

L’oro blu sotto la sabbia libica che fa gola alle multinazionali

Simonetta CossuLibyanFreePress

Il Cnt, il Consiglio nazionale transitorio libico si appresta a trasferirsi a Tripoli. Nella capitale tutto scarseggia. Moltissimi non hanno cibo e nemmeno più un tetto, l’acqua è diventata più preziosa del petrolio tanto che ormai costa più della benzina. Ed è la sete in un paese dove la temperatura raggiunge i 40 gradi, l’emblema dell’emergenza umanitaria che tormenta la Libia dopo sette mesi di guerra. Ma parra strano in un paese ricoperto di sabbia, l’acqua non scarseggia, anzi sotto le dune del Sahara si trova la riserva più grande del mondo tanto da spingere qualcuno a suggerire che non solo petrolio, uranio e gas sono il “premio” che gli alleati occidentali cercano in Libia.

E’ passata quasi in secondo piano, ma il mare di acqua dolce esteso quanto la Germania a soli 100 metri di profondità in terra libica, equivale ad un tesoro, non solo materiale ma anche politico in una regione dove l’acqua significa vita e sviluppo sia per la produzione agricola locale sia per l’esportazione in altre nazioni africane.

Si tratta del progetto GMMR (Great Man made River) mirato a portare l’acqua fossile dalla profondità del Sahara alla costa del Mediterraneo. Gheddafi aveva cominciato a costruirlo con ingegneri cinesi finanziandolo di tasca propria, senza cioè servirsi degli onerosi prestiti della Banca Mondiale ma anzi investendo generosamente nella Banca Africana e dando così un pessimo esempio per l’intero globo.

Il tutto ha avuto inizio negli anni ’50, quando a caccia di petrolio, i libici scoprirono che nella parte meridionale del paese c’erano grandi quantità d’ acqua sotterranea. Si tratta del cosiddetto Nubian Sandstone Aquifer System, una riserva accumulatasi in milioni di anni che oggi si estende tra Libia, Egitto, Chad e Sudan per una superficie complessiva di 2 milioni di chilometri quadrati. Una volta preso il potere Gheddafi capì che quella era una risorsa molto più preziosa del petrolio e diede il via al grande progetto: costruire una grande rete di canali per portare l’acqua del Sahara, a Tripoli, Bengasi e nei centri lungo la costa Mediterranea dove vive il 70% della popolazione libica. Il progetto, venne definito da Gheddafi, ma non solo, “l’ottava meraviglia del mondo” ed è costato ad oggi 25 miliardi di dollari, prevede di scavare migliaia di pozzi a 500 metri di profondità e mettere insieme 5mila chilometri di condutture dal diametro di 4 metri, capaci di veicolare sino a 6 milioni di metri cubi d’acqua al giorno. Cosa di non poco conto se si considera che l’accesso all’acqua è stata per il governo libico fino a poco tempo fa considerato un diritto umano, per cui gratuito. Stando alle stime di consumo d’acqua calcolate nel 2007, la riserva dovrebbe bastare per dare da bere ai libici per altri 1000 anni.

Per realizzare tutto questo, i lavori di costruzione sono stati appaltati a molte aziende straniere. Stati Uniti, Corea, Turchia, Gran Bretagna, Giappone, Cina e Germania hanno dei contratti per ciascuna fase, e alcuni hanno lavorato per decenni in Libia. Dal momento che gli attacchi aerei della Nato sulla Libia hanno avuto inizio nel mese di marzo, la maggior parte dei cittadini stranieri sono tornati a casa, compresi quelli impiegati sul sistema idro.

Il progetto ha avuto riconoscimenti a livello internazionale tanto che l’Unesco nel 1999 ha accettato l’offerta della Libia di finanziare un premio che porta il suo nome, il Grande Man-Made River International Water Prize, il cui scopo è quello di premiare “il lavoro scientifico di ricerca sul consumo d’acqua nelle zone aride”. Gheddafi è stato spesso ridicolizzato in Occidente per la sua perseveranza nel perseguire un progetto così ambizioso. Termini come “un’utopia”, “progetto domestico e di vanità” sono spesso stati usati in Gran Bretagna e Usa dai media per descrivere gli sforzi nel portare a termine questa opera. Ma la verità è che si tratta di un sistema di condutture idriche di livello mondiale, e che spesso è stato visitato da ingegneri e progettisti stranieri che vogliono imparare dalla competenza libica dell’idro-ingegneria.

Il 22 luglio di quest’anno gli attacchi Nato che dovevano avere come scopo quello di proteggere i civili hanno colpito delle condutture d’acqua del GMMR. Per non sbagliare, sempre la Nato, ha pensato bene di colpire anche la fabbrica vicino Brega che produceva i tubi necessari a ripararle. Nel bombardamento sono rimaste uccise anche sei guardie. Inoltre gli attacchi aerei hanno colpito numerosi centri che fornivano energia elettrica, questo significa che le stazioni di pompaggio dell’acqua non operano più anche se le tubazioni sono integre. Questo spiega bene le ragioni della sete di Tripoli. (A proposito, attaccare essenziali infrastrutture civili è un crimine di guerra).

Oggi la fase finale del “Progetto Grande Fiume artificiale” è in stallo, ma siamo pronti a scommettere che ben presto qualche multinazionale, magari francese, si farà carico di portare a compimento l’opera.

Simonetta Cossu

Fonte: LibyanFreePress, 6 settembre 2011

giovedì 25 agosto 2011

Accordi e disaccordi: una cruda analisi della Liberazione libica

Solo i morti - innumerevoli, morti dimenticati, straziati e sepolti sotto tonnellate di metallo liberatorio - potrebbero obiettare.

Chris Floyd
Empire Burlesque

Un'altra guerra per il petrolio? Certo che no! Ma solo per essere al sicuro, i baroni mondiali del petrolio  si stanno già muovendo per siglare amorevoli accordi su quello dolce, crudo dolce,  con i nuovi padroni della Libia installati dalla NATO.

E indovinate un po? Si scopre che alle aziende dei paesi occidentali che allegramente hanno riversato tonnellate di metallo mortale sul popolo libico viene assegnata la pista interna al pozzo petrolifero post-Gheddafi. Nel frattempo, i paesi che avevano esortato alla cautela nell'intervento umanitario con migliaia e migliaia di bombe, missili e droni, ehm, per proteggere la vita umana, ora vengono relegati nell'oscurità più remota.

Come riferisce il New York Times, i vecchi padroni coloniali della Libia, l'Italia, sono in prima linea nella nuova corsa, anche prima che la primula verde sia stata trovata. Essi, insieme ad altri colossi petroliferi occidentali, vengono accolti a braccia aperte dai ribelli che amano la pace democratica, loro che, ehm, hanno assassinato il loro comandante militare in capo proprio poche settimane fa. Ma per gli scettici sull'intervento come  Russia, Cina e Brasile, ci possono essere "alcune questioni politiche", nel rinnovare  vecchi accordi e firmarne di nuovi, dicono i nuovi capi petroliferi del regime.  La NATO si, i BRIC no.

Ma ricordate. Questa non è una guerra per il petrolio. Il petrolio non ha nulla a che fare con questa guerra. Naturalmente, è possibile trovare tipi bizzarri e suonati come, ad esempio, Patrick Cockburn, che ha solo fatto cronache in prima linea nella regione per decenni, che se ne escono con sciocchezze come questa, in un recente articolo sui "ribelli assassini in Libia":

"L'entusiasmo in circa 30 capitali straniere nel riconoscere il misterioso gruppo stabilitosi di propria iniziativa a Bengasi come leader della Libia è in questa fase probabilmente motivato principalmente dalle aspettative di concessioni commerciali e di una spartizione dei giacimenti petroliferi".

Ma cosa sa? Soprattutto rispetto ai progressisti, amanti della pace, sostenitori della guerra che odiano la, ehm, guerra come il professor Juan Cole. Come il professore stesso ci dice , lui è qualcuno "che ha effettivamente ascoltato le comunicazioni dei ministeri degli Esteri in Europa e degli ufficiali dei membri della NATO . " Scommetto che voi non l'avete fatto! (Anche se Patrick Cockburn ha probabilmente... Per decenni, ma non importa) Comunque, Cole ci assicura che l'idea stessa di un ruolo del petrolio in questo nobile sforzo è "sciocca", perché la Libia era "già integrata nei mercati internazionali del petrolio."

Bene, restii come siamo a cavillare con un uomo che ha effettivamente ascoltato le comunicazioni degli ufficiali della NATO, anche il New York Times osserva che:

Il colonnello Gheddafi si è rivelato un partner problematico per le compagnie petrolifere internazionali, spesso aumentando tasse e  imposte e avanzando altre richieste. Un nuovo governo con stretti legami con la NATO potrebbe essere un partner più facile da affrontare per le nazioni occidentali. Alcuni esperti dicono che con le mani libere, le compagnie petrolifere potrebbero trovare il petrolio in Libia, molto più di quanto fossero in grado di individuarlo sotto le restrizioni imposte dal governo di Gheddafi.

Meno regolamentazione, meno restrizioni, accordi più piacevoli, più petrolio, profitti più elevati - no, non c'è alcun interesse delle compagnie petrolifere. O dei governi che esse "influenzano" in maniera così persuasiva - e pervasiva. Quindi deve essere vero, come afferma Cole, che questo nobile sforzo era né più né meno che un intervento umanitario volto a salvaguardare vite umane (con quelle migliaia di bombe e missili), a tutelare il diritto alla libertà di assemblea (o almeno il diritto di girovagare in una di quelle cablate, barricate, sorvegliate, circondate "zone di libertà di parola" oggi così diffuse nelle terre amanti della libertà ed emancipate dell'Occidente), e di sostenere "un legittimo ordine mondiale".

Sembra che Cole adesso non veda l'ora di vedere Gheddafi e figli sul banco degli imputati per crimini di guerra, perché, come osserva giustamente: "impiegare i militari contro i non-combattenti è stato un crimine di guerra, e farlo in maniera diffusa e sistematica è stato un crimine contro l'umanità . " A meno che, ovviamente, non si citino i teologi della "guerra giusta", che, come dire, conducono una diffusa e sistematica campagna di bombardamenti terroristici sui villaggi indifesi di una nazione alleata con  missili drone, come Barack Obama ha fatto in Pakistan dal momento in cui è entrato in carica . Ma Cole è d'accordo con il presidente Obama e con la sua citazione di Reinhold Niebuhr. "Non è possibile proteggere tutte le vittime di omicidi di massa in tutto il mondo per tutto il tempo. Ma dove si può fare qualcosa di buono, lo si dovrebbe fare".

Se solo Gheddafi avesse pensato di citare un uomo la cui "influenza è stata riconosciuta da alcuni recenti leader della politica estera americana, come Jimmy Carter, Madeleine Albright, Hillary Clinton, [e] John McCain"! Forse questo lo avrebbe assolto da altri crimini che Cole gli attribuisce: "Finanziare dittatori brutali e  fomentare guerre rovinose" Certamente nessuno dei nostri leader che citano Niebuhr, hanno mai fatto niente del genere!

In ogni caso, il gioco è fatto ed ora, come dice il titolo del Times: "Inizia la Corsa per l'accesso alla ricchezza petrolifera della Libia". Ma questo è solo accidentale, naturalmente - una sbavatura, un incidente felice, un involontario sottoprodotto di un nobile gesto fatto da uomini nobili per scopi nobili. Affari petroliferi a parte, lo stesso gesto è qualcosa che dovrebbe essere celebrato da tutti - anche dai dissidenti contro la guerra  come Cole, o anche da gli "anarchici" duri a morire come Crispin Sartwell (il cui grido di "entusiasmo" per la liberazione della  Libia con le bombe NATO riceve una risposta da Arthur Silber). Solo i morti - innumerevoli, morti dimenticati, straziati e sepolti sotto tonnellate di metallo liberatorio - potrebbero obiettare.

Fonti: Empire Burlesque 23 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

lunedì 22 agosto 2011

Responsabile dei servizi di sicurezza libici chiede alla NATO di sostenere al Qaeda

Madison Ruppert, Contributing Writer
Activist Post


nato-facilitates-terrorism-300x223 La "guerra al terrore" americana è una farsa progettata per togliere  libertà agli americani consolidando la ricchezza e il potere nelle mani dell'élite.

Da quando è iniziata la guerra al terrorismo, assolutamente nessun progresso misurabile è stato fatto e l'intera nomenclatura assegnata a questa "guerra" rafforza questo fatto dimostrando che questa è una guerra che è destinata a continuare per sempre, in tutto il mondo.

Per coloro che sono ancora preda dell'illusione che stiamo combattendo il terrorismo, il nostro supporto ai ribelli apertamente legati ad al Qaeda in Libia ( lo stesso gruppo al Qaeda responsabile per l'invio di militanti in Iraq per uccidere i soldati americani ) dovrebbe aver frantumato questa illusione.

Il capo dei servizi di sicurezza libici , che sono i reali servizi di sicurezza libici non i ribelli criminali di guerra affiliati ad al-Qaeda, Abdullah al-Snousi, l'ha chiarito molto bene in una dichiarazione in data odierna.

La seguente dichiarazione è stata pubblicata sul blog in diretta di Al Jazeera in Libia,  ma non è stato specificato a chi è stata fatta questa dichiarazione o in quale luogo.

"Quello che stiamo affrontando ora in questa guerra è la NATO guidata da al-Qaeda. I funzionari europei e occidentali stanno mentendo al loro popolo quando dicono che stanno combattendo il terrorismo. Infatti stanno combattendo con il terrorismo contro il popolo libico e stanno eseguendo gli ordini di al Qaeda.

Ciò che troviamo veramente strano è che gli stessi che ci hanno mostrato questi elementi come terroristi sono le stesse persone che adesso supportano proprio questi elementi terroristi. Ora la coalizione internazionale non è contro il terrorismo, ma tra l'Occidente e il terrorismo. E i miei colleghi, i capi dei servizi segreti di tutto il mondo sanno di cosa sto parlando. Capo libico dei servizi di sicurezza Abdullah Al-Snousi ".

Sono in disaccordo che la guerra è "guidata da al-Qaeda", in quanto sarebbe del tutto sciocco pensare che al Qaeda detta la politica americana.

Rettifico, stabilendo che  è l'America che detta la politica al Qaeda.

Il semplice fatto è che stiamo sostenendo terroristi in Libia e incoraggiando attivamente un gruppo di individui con forti legami con i terroristi per rovesciare il regime di Gheddafi, per sostituirsi al potere.

Proprio come i regimi autoritari di tutto il mondo, la leadership ribelle non è stata scelta o approvata dal popolo della Libia.

Essi si sono dichiarati gli unici rappresentanti legittimi del popolo della Libia e rapidamente sono stati accettati come tali dai governi occidentali.

Le nazioni occidentali a sostegno di questi ribelli affiiati ad Al-Qaeda poi, a dispetto delle convenzioni di Vienna, hanno rubato territorio sovrano libico e l'hanno consegnato agli illegittimi inviati ribelli.

Possiamo solo sperare che una volta che questi ribelli prenderanno il pieno controllo sulla Libia la governeranno correttamente e democraticamente, ma purtroppo tutti i segni attuali dimostrano che questo non sarà il caso.

Perché? Perché le forze di opposizione hanno già iniziato a servire i loro padroni globalisti vendendo loro petrolio greggio dolce e istituendo una banca privata centrale per trasformare la Libia da ricco paese Africano indipendente in una nazione impoverita schiava del debito obbligata verso i cartelli bancari, come il FMI , la Banca Mondiale e la Banca dei Regolamenti Internazionali.

Tutto ciò che possiamo fare a questo punto è sostenere il diritto del popolo libico ad un governo democraticamente eletto e, purtroppo, non è questa la strada che attualmente si sta seguendo.

Madison Ruppert è l'editor e il Proprietario -Operatore dell'archivio di notizie alternative e di analisi End The Lie e non ha alcuna affiliazione con qualsiasi ONG, partito politico, scuola di economia o altra organizzazione/causa. Se avete domande, commenti o correzioni non esitate a contattarlo all'indirizzo admin@EndtheLie.com

Fonti: Activist Post 21 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

domenica 21 agosto 2011

Avanzata dei ribelli a Tripoli, le bugie dei Media mainstream

In questo video, un'intervista di RT a Mahdi Darius Nazemroaya, traspare l'operazione di propaganda dei giornalisti ufficiali e la criminalità della NATO(sottotitoli in italiano)

Ieri Prison Planet.com pubblicava queste notizie prese da Global Research

I media mainstream stanno dando la notizia che Tripoli è circondata. Bernard-Henri Lévy, autore e consulente del presidente francese Nicolas Sarkozy ha addirittura dichiarato che il regime di Tripoli è crollato. Si tratta di finzione.

La NATO e la coalizione hanno lanciato attacchi a ovest di Tripoli per circondare la capitale. Sono riusciti solo ad interrompere temporaneamente la via di rifornimento dalla Tunisia a Tripoli. Questo fa parte della loro strategia per imporre un assedio sulla capitale libica.

Si stima che 100-200 combattenti ribelli sono emersi in prossimità del lato sud del Distretto di Zawiyah(Zawiya), a circa 50 chilometri (31 miglia) ad ovest di Tripoli. Sostengono di aver preso la città di Sorman (Surman). Queste affermazioni sono prive di fondamento.

Quello che è successo è che alcuni degli insorti sono passati semplicemente attraverso Sormon in autostrada, nel tragitto per attaccare Zawiyah.

I media occidentali riportano la notizia che i ribelli controllano la maggior parte della città di Zawiyah. Questa affermazione è infondata. In realtà, le forze ribelli hanno semplicemente alzato la bandiera di Re Idiris in una zona remota del Distretto Zawiyah e poi hanno rapidamente lasciato quella zona e hanno fatto alcune foto per i giornalisti stranieri per dare l'impressione che avevano un punto d'appoggio a Zawiyah.

I combattenti ribelli sono restati nella loro postazione a Zawiyah solo per qualche ora. La popolazione locale era ostile verso di loro e avevano timore di rimanere più a lungo. Il loro scopo principale era quello di distruggere la raffineria di petrolio nella zona.

La NATO e i suoi delegati ribelli stanno tentando di interrompere le rotte di rifornimento nel quartiere di Tripoli, sabotando le vie di trasporto con la Tunisia. In questo contesto, i ribelli hanno anche attaccato Ras Al-Jedir, che si trova sul confine libico-tunisino.

L'Esercito Libico è entrato a Misurata

Mentre gli insorti  e la NATO sferrano l'offensiva a ovest di Tripoli, hanno perso la loro presa su Misurata.

Il 15 agosto 2011, ci furono delle celebrazioni di primo mattino in tutto il paese mentre diveniva pubblica la notizia  che l'esercito libico era entrato a Misurata.

A Tripoli si sentivano spari  in tutta la città mentre le persone celebravano. I giornalisti dei media mainstream occidentali a Tripoli sono stati informati. Le informazioni pertinenti sono state messe a loro disposizione. C'era silenzio stampa. Non una parola è stata menzionata dalla stampa occidentale per quanto riguarda la vittoria delle forze armate libiche a Misurata.

Poi, un aggiornamento da Global Research

AGGIORNAMENTO: 21 Agosto 2011-Vasti bombardamenti della NATO su Tripoli. Battaglia per le strade

21 Agosto 2011. Ultime notizie da Tripoli dal nostro corrispondente Mahdi Darius Nazemroaya.
di  Mahdi Darius Nazemroaya


Tripoli è stato oggetto di un vasto bombardamento sulle aree residenziali, creando un'atmosfera di panico. Nel frattempo, le forze ribelli sono entrate a Tripoli e si sta combattendo nel centro della città.

Le forze ribelli non sono il fattore decisivo. La forza decisiva sono gli ampi bombardamenti della NATO.

I ribelli sono pochi in numero. Si sospetta che le forze speciali NATO altamente qualificate operino segretamente tra le file dei ribelli.

Fonti: Prison Planet.com, Global Research
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

PS: Ultime News da RT, dalla giornalista Lizzie Phelan, sottotitoli a cura di totalrec

domenica 19 giugno 2011

USA-NATO stanno pianificando una Guerra di terra in Libia, Intervento Militare in Siria

Il Gruppo Bilderberg intenzionato a lanciare una nuova guerra in Medio Oriente, con la Siria come primo obiettivo

di Bob Chapman
Global Research

Mentre l'amministrazione Obama si prepara a lanciare una guerra totale sul terreno della Libia con l'allargamento degli attacchi dei droni all'interno dello Yemen e del Pakistan, navi da guerra degli Stati Uniti sono state spostate verso la costa mediterranea della Siria, proprio in linea con le previsioni che il Gruppo Bilderberg intenzionato a lanciare una massiccia nuova guerra in Medio Oriente, con la Siria come obiettivo primario.

In aggiunta alle informazioni ricevute da Infowars da fonti militari di Fort. Hood che ci dicono che le truppe saranno rese disponibili per una vera e propria invasione sul terreno della Libia guidata dagli Usa, entro ottobre, l'amministrazione Obama al tempo stesso sta considerando di aprire un altro fronte, spostando la nave d'attacco portaerei anfibia USS Bataan, insieme con 2.000 marines, 6 aerei da guerra, e 15 elicotteri d'attacco, in una posizione proprio al largo della costa siriana.

"Questa enorme concentrazione di unità navali di intercettazione missilistica sembra allestita da Washington nel caso che Iran, Siria e Hezbollah scatenassero missili di superficie contro obiettivi USA e israeliani, in caso di intervento militare degli Stati Uniti per fermare la strage contro l'opposizione in corso in Siria ", riferisce DebkaFile.

Un'altra indicazione che gli USA stanno progettando un intervento in Siria è il fatto che Hezbollah ha spostato i suoi razzi dal nord del Libano verso aree nel centro del paese, in base a un avviso dell'intelligence iraniana di spostare le armi "fuori dal campo di una possibile operazione americana in Siria ".

L'avvertimento del veterano giornalista Jim Tucker, fornitogli dalle sue fonti interne di solito accurate, che il potente gruppo Bilderberg stava pianificando una nuova guerra gigantesca in Medio Oriente superiore a tutto quello che si sta svolgendo in Libia, si sta ora realizzando.

Lunedì, il giornalista Adrian Salbuchi ha anche detto a Russia Today che l'"agenda nascosta" Bilderberg nei confronti della Siria si sarebbe palesata dopo la conclusione della conversazione dell'elite a St. Moritz, in Svizzera, una previsione già divenuta realtà.

Le organizzazioni siriane per i diritti dicono che circa 1.300 civili sono stati uccisi dall'inizio della rivolta di marzo contro il presidente Bashar Assad. Circa 300 soldati e poliziotti sono stati uccisi. Migliaia di siriani sono fuggiti dal paese di Maarat al-Numaan ieri, mentre le truppe governative e i carri armati si trasferivano al nord.

Il complesso militare-industriale degli Stati Uniti è stato molto esigente nello scegliere quelli che prende di mira per il cambio di regime sotto la copertura dell'"intervento umanitario". Nonostante il fatto che i manifestanti in Bahrain e Arabia Saudita siano stati vittime di brutali repressioni del governo allo stesso modo, gli Stati Uniti hanno chiuso un occhio.

Come l'amministrazione Obama possa ritenere che gli Stati Uniti possono permettersi di perseguire l'ennesima guerra mentre sono ancora impegnati in due grandi occupazioni e in una serie di altri conflitti regionali, e mentre le principali agenzie di rating avvertono che il paese è in procinto di perdere la sua stabilità creditizia da tripla A, a causa di insormontabili problemi di debito, è un mistero.

Fonte: Global Research 18 Giugno 2011
Traduzione: Dakota Jones

sabato 11 giugno 2011

Le bugie dietro la guerra dell'Occidente alla Libia

Quelli che vogliono esportare la democrazia sono essi stessi Democratici?

di Jean-Paul Pougala
Global Research
pambazuka.org

Gli africani dovrebbero pensare ai motivi reali per cui i paesi occidentali stanno combattendo la guerra in Libia, scrive Jean-Paul Pougala, in un'analisi che traccia il ruolo del paese nel plasmare l'Unione africana e lo sviluppo del continente.

E 'stata la Libia di Gheddafi, che ha offerto a tutta l'Africa la sua prima rivoluzione in tempi moderni - collegando tutto il continente attraverso telefono, televisione, radiodiffusione e diverse altre applicazioni tecnologiche come la telemedicina e l'insegnamento a distanza. E grazie al ponte radio WMAX, una connessione a basso costo è stata resa disponibile in tutto il continente, anche nelle zone rurali.

E' iniziato nel 1992, quando 45 nazioni africane hanno instaurato la Rascom (Regional African Satellite Communication Organization), in modo che l'Africa avesse il suo satellite, per abbattere i costi di comunicazione nel continente. Quello era un momento in cui le telefonate da e verso l'Africa erano le più costose del mondo, a causa della tassa di 500 milioni di dollari all'anno intascata dall'Europa per l'utilizzo dei suoi satelliti come Intelsat per conversazioni telefoniche, comprese quelle all'interno dello stesso paese.

Un satellite africano richiede un unico pagamento di 400 milioni di dollari USA  e il continente non è più tenuto a pagare un affitto annuale di 500 milioni di dollari. Quale banchiere non finanzierebbe un progetto del genere? Ma il problema è rimasto - come possono degli schiavi, che cercano di liberarsi dallo sfruttamento del loro padrone, chiedere aiuto al padrone per conseguire tale libertà? Non sorprende che la Banca Mondiale, il Fondo monetario internazionale, gli Stati Uniti,  l'Europa abbiano fatto solo promesse vaghe per 14 anni.

Gheddafi ha posto fine a queste inutili scuse dei "benefattori" occidentali per i loro tassi di interesse esorbitanti. Il consigliere libico ha messo 300 milioni di dollari sul tavolo, la African Development Bank ha aggiunto altri 50 milioni di dollari US e la West African Development Bank ulteriori 27 milioni di dollari US - ed è così che l'Africa ha avuto il suo primo satellite per le comunicazioni, il 26 dicembre 2007.

Cina e Russia hanno seguito l'esempio e condiviso la loro tecnologia e hanno contribuito a lanciare satelliti per il Sud Africa, Nigeria, Angola, Algeria e un secondo satellite africano è stato lanciato nel luglio 2010. Il primo satellite costruito interamente dagli indigeni e realizzato sul suolo africano, in Algeria, è fissato per il 2020. Questo satellite è destinato a competere con i migliori del mondo, ma ad un costo dieci volte minore, una vera sfida.

E' così che un gesto simbolico di soli 300 milioni di dollari ha cambiato la vita di un intero continente. La Libia di  Gheddafi ha un costo per l'Occidente, non solo perchè lo priva di 500 milioni  di dollari all'anno, ma  anche dei miliardi di dollari di debito e  interessi che il prestito iniziale avrebbe comportato per gli anni a venire e in maniera esponenziale, contribuendo in tal modo a mantenere un sistema occulto, al fine di saccheggiare il continente.

FONDO MONETARIO AFRICANO, BANCA CENTRALE AFRICANA, BANCA D'INVESTIMENTO AFRICANA


I 30 miliardi di dollari congelati da Mr.Obama appartengono alla Banca Centrale  Libica ed erano stati stanziati come contributo libico a tre progetti chiave che avrebbero aggiunto il tocco finale alla federazione Africana - la Banca d'Investimento Africana  a Sirte, in Libia, l'istituzione nel 2011 del Fondo Monetario Africano con sede a Yaounde, con 42 miliardi di dollari di fondo di capitale, e la  Banca Centrale Africana con sede Abuja in Nigeria, che quando inizierà a stampare denaro africano suonerà la campana a morto per il franco CFA attraverso il quale Parigi è stata in grado di mantenere la sua influenza su alcuni paesi africani negli ultimi cinquant'anni. E' facile capire l'ira francese contro Gheddafi.

Il Fondo Monetario Africano dovrebbe soppiantare completamente l'attività in Africa del Fondo Monetario Internazionale che, con soli 25 miliardi di dollari, è stato in grado di portare un intero continente in ginocchio e  fargli ingoiare discutibili privatizzazioni come costringere i paesi africani a passare dal settore pubblico a monopoli privati. Non sorprende quindi che il 16-17 Dicembre 2010, gli africani hanno respinto all'unanimità i tentativi dei paesi Occidentali di aderire al Fondo Monetario Africano, dicendo che era aperto solo alle nazioni africane.

E' sempre più evidente che dopo la Libia, la coalizione occidentale farà la corte all'Algeria, perché a parte le sue enormi risorse energetiche, il Paese ha riserve di liquidità di circa 150 miliardi di Euro. Questo è ciò che attira i paesi che stanno bombardando la Libia e tutti hanno una cosa in comune - sono praticamente in bancarotta. Solo gli Stati Uniti, hanno un debito impressionante di 14, 000 miliardi di dollari, Francia, Gran Bretagna e Italia hanno ciascuna 2.000 miliardi di dollari di deficit pubblico, rispetto a meno di 400 miliardi di dollari del debito pubblico per 46 paesi africani messi insieme.

Istigare guerre illegittime in Africa, nella speranza che ciò possa rivitalizzare le loro economie che stanno sprofondando sempre più nella depressione, finirà per accelerare il declino occidentale che in realtà è iniziato nel 1884 durante la famigerata conferenza di Berlino. Come predisse l'economista americano Adam Smith nel 1865 quando sostenne pubblicamente  Abraham Lincoln per l'abolizione della schiavitù, 'l'economia di ogni paese che si basa sulla schiavitù dei neri è destinata a scendere negli inferi nel giorno in cui questi paesi si risveglieranno'.

UNITA' REGIONALE COME OSTACOLO ALLA CREAZIONE DEGLI STATI UNITI D'AFRICA

Per destabilizzare e distruggere l'Unione africana che stava virando pericolosamente (per l'Occidente) verso gli Stati Uniti d'Africa sotto la guida di Gheddafi, l'Unione europea ha prima provato, senza successo, di creare l'Unione per il Mediterraneo (UPM). Il Nord Africa in qualche modo doveva essere tagliato fuori dal resto dell'Africa, utilizzando il vecchio stanco cliché razzista del 18.mo e 19.mo secolo, secondo il quale  gli africani di origine araba erano più evoluti e civilizzati rispetto al resto del continente. Questo non è riuscito perché Gheddafi ha rifiutato di abboccare. Ben presto ha capito a che gioco si stava giocando, quando solo una manciata di paesi africani sono stati invitati ad aderire al gruppo del Mediterraneo senza informare l'Unione africana, mentre tutti i 27 Stati membri dell'Unione europea erano stati invitati.

Senza la forza trainante della Federazione africana, l'UPM è fallito ancora prima di iniziare, nato già morto con Sarkozy come presidente e Mubarak come vice presidente. Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé ora sta tentando di rilanciare l'idea, non avanzando dubbi sulla caduta di Gheddafi. Ciò che i leaders africani non riescono a capire è che, fintanto che l'Unione europea continuerà a finanziare l'Unione africana, lo status quo rimarrà, perché non ci sarà alcuna vera indipendenza. Per questo motivo l'Unione europea ha promosso e finanziato raggruppamenti regionali in Africa.

E' ovvio che la Comunità Economica dell'Africa occidentale (ECOWAS), che ha un'ambasciata a Bruxelles e dipende per la maggior parte dei suoi finanziamenti dall'Unione europea, è un avversario che si oppone a gran voce alla federazione africana. Ecco perché Lincoln ha combattuto nella guerra di secessione degli Stati Uniti, perché nel momento  in cui un gruppo di paesi si riuniscono in una organizzazione politica regionale, indeboliscono il gruppo principale. Questo è ciò che l'Europa voleva e gli africani non hanno mai capito il piano di gioco, creando una pletora di gruppi regionali, il COMESA, l'UDEAC, il SADC, e il Grande Maghreb, che non ha mai visto la luce del giorno grazie a Gheddafi che ha capito cosa stava succedendo.

GHEDDAFI, L'AFRICANO CHE HA RIPULITO IL CONTINENTE DALL'UMILIAZIONE DELL'APARTHEID

Per la maggior parte degli africani, Gheddafi è un uomo generoso, un filantropo, noto per il suo sostegno disinteressato alla lotta contro il regime razzista in Sud Africa. Se fosse stato un egoista, lui non avrebbe rischiato l'ira dell'Occidente per aiutare l'ANC, sia militarmente che finanziariamente, nella lotta contro l'apartheid. Questo è il motivo per cui Mandela, subito dopo la sua liberazione da 27 anni di carcere, decise di rompere l'embargo delle Nazioni Unite e di viaggiare verso la Libia il 23 ottobre 1997. Per cinque lunghi anni, nessun aereo ha potuto atterrare in Libia a causa dell'embargo. Occorreva  prendere un aereo per la città tunisina di Jerba e proseguire su strada per cinque ore per arrivare a Ben Gardane, attraversare il confine e proseguire su una strada nel deserto per tre ore, prima di raggiungere Tripoli. L'altra soluzione era quella di passare per Malta, e prendere un traghetto notturno sul barche mal mantenute fino alla costa libica. Un viaggio infernale per un intero popolo, semplicemente per punire un uomo.

Mandela non misurò le sue parole quando l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton disse che la visita era stata 'sgradita'  - 'Nessun paese può pretendere di essere il poliziotto del mondo e nessuno Stato può dettare all'altro ciò che deve fare'. Aggiunse - 'Quelli che ieri erano amici dei nostri nemici hanno la faccia tosta di dirmi oggi di non fare visita a mio fratello Gheddafi, ci stanno incitando ad essere ingrati e a dimenticare i nostri amici del passato.'

Infatti, l'Occidente considerava ancora i razzisti sudafricani suoi fratelli che avevano bisogno di essere protetti. Ecco perché i membri dell'ANC, tra cui Nelson Mandela, sono stati considerati pericolosi terroristi. E' stato solo il 2 luglio 2008, che il Congresso degli Stati Uniti ha votato finalmente una legge per rimuovere il nome di Nelson Mandela e dei suoi compagni dell'ANC dalla loro lista nera, non perché si erano resi conto di quanto stupido fosse stato un tale elenco, ma perché volevano sottolineare il 90 ° compleanno di Mandela. Se l'Occidente è veramente dispiaciuto per il suo passato sostegno ai nemici di Mandela e veramente sincero, quando gli intitola strade e luoghi, come può continuare a fare la guerra contro qualcuno che ha aiutato Mandela e il suo popolo ad essere vittorioso, e cioè Gheddafi?

QUELLI CHE VOGLIONO ESPORTARE LA DEMOCRAZIA SONO ESSI STESSI DEMOCRATICI?

E se la Libia di Gheddafi fosse più democratica degli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e altri paesi che fanno la guerra per esportare la democrazia in Libia? Il 19 marzo 2003, il presidente George Bush ha iniziato a bombardare l'Iraq con il pretesto di portare la democrazia. Il 19 marzo 2011, esattamente otto anni dopo, è stato il turno del presidente francese a  far piovere bombe sulla Libia, sostenendo, ancora una volta,  che era per portare la democrazia. Il Presidente degli Stati Uniti d'America Obama, premio Nobel per la pace, dice che lanciare missili da crociera da sottomarini serve a spodestare il dittatore e ad introdurre la democrazia.

La domanda che chiunque abbia anche solo un minimo d'intelligenza non può non fare è la seguente: paesi come Francia, Inghilterra, USA, Italia, Norvegia, Danimarca, Polonia, che difendono il loro diritto a bombardare la Libia, forti del loro status di auto-proclamata democrazia, sono davvero democratici? Se sì, sono più democratici della Libia di Gheddafi? La risposta in realtà è un clamoroso NO, per la ragione pura e semplice che la democrazia non esiste. Questo non è un parere personale, ma una citazione di qualcuno la cui città natale di Ginevra, ospita la maggior parte delle istituzioni delle Nazioni Unite. La citazione è di Jean Jacques Rousseau, nato a Ginevra nel 1712 e che scrisse,  nel quarto capitolo del terzo libro del famoso 'contratto sociale' che 'non c'è mai stata una vera democrazia e non ci sarà mai.'

Rousseau definisce le seguenti quattro condizioni perchè un paese possa essere considerato una democrazia e, secondo queste, la Libia di Gheddafi è molto più democratica degli Stati Uniti, della Francia e degli altri che hanno la pretesa di esportare la democrazia:

1. Lo Stato: Più grande è un paese, tanto meno può essere democratico. Secondo Rousseau, lo stato deve essere estremamente piccolo in modo che le persone possano incontrarsi e conoscersi. Prima di chiedere alla gente di votare, si deve garantire che tutti conoscano tutti, altrimenti il voto sarà un atto senza alcuna base democratica, un simulacro di democrazia, per eleggere un dittatore.

Lo stato libico si basa su un sistema di alleanze tribali, che per definizione raggruppano insieme persone in piccole entità. Lo spirito democratico è molto più presente in una tribù,  in un villaggio, che in un grande paese, semplicemente perché le persone si conoscono, condividono un comune ritmo di vita che comporta una sorta di auto-regolamentazione o addirittura un'auto-censura, visto che reazioni e contro reazioni di altri membri hanno un impatto sul gruppo.

Da questa prospettiva, sembrerebbe che la Libia si adatta meglio alle condizioni di Rousseau rispetto a Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, tutte società altamente urbanizzate dove la maggior parte dei vicini di casa non si dicono nemmeno ciao  l'un  l'altro, e quindi non si conoscono, anche se hanno vissuto fianco a fianco per 20 anni. Questi paesi sono saltati alla fase successiva - 'il voto' - che è stato abilmente santificato per offuscare il fatto che il voto sul futuro del paese è inutile, se l'elettore non conosce gli altri cittadini. Questo è stato spinto ai limiti del ridicolo dando diritto di voto a persone che vivono all'estero. Comunicare con gli altri e l'uno con l'altro è una condizione preliminare per qualsiasi dibattito democratico prima delle elezioni.

2. La semplicità dei costumi e dei modelli di comportamento è inoltre essenziale, se si vuole evitare di spendere la maggior parte del tempo a discutere procedure legali e giudiziarie, al fine di far fronte alla moltitudine di conflitti di interesse, inevitabili in una società grande e complessa. I paesi occidentali si definiscono nazioni civili con una struttura sociale più complessa mentre la Libia è descritta come un paese primitivo con un semplice insieme di costumi. Anche questo aspetto indica che la Libia risponde meglio ai criteri democratici di Rousseau, rispetto a tutti coloro che cercano di dare lezioni di democrazia. Nei conflitti nelle società complesse, hanno la meglio più frequentemente quelli che hanno più potere, motivo per cui i ricchi riescono ad evitare la prigione perché possono permettersi di assumere avvocati importanti e,  invece, la repressione di stato viene diretta contro una persona che ha rubato una banana in un supermercato, piuttosto che una finanziaria criminale che ha rovinato una banca. Nella città di New York, per esempio, dove il 75 per cento della popolazione è bianca, l'80 per cento dei posti di comando sono occupati dai bianchi che rappresentano solo il 20 per cento delle persone incarcerate.

3. Parità di status e di benessere: Uno sguardo alla lista 2010 di Forbes rivela chi sono le persone più ricche in ciascuno dei paesi che attualmente stanno bombardando la Libia  e la differenza tra loro e quelli che guadagnano salari più bassi in quelle nazioni; un esame simile sulla Libia rivelerà che in termini di distribuzione della ricchezza, la Libia ha molto di più da insegnare a coloro che ora la stanno combattendo, e non il contrario. Quindi anche qui, utilizzando i criteri di Rousseau, la Libia è più democratica delle nazioni che pomposamente pretendono di portare la democrazia. Negli Stati Uniti, il 5 per cento della popolazione possiede il 60 per cento della ricchezza nazionale, il che la rende la società più ineguale e squilibrata nel mondo.

4. Niente lussi: secondo Rousseau non ci può essere alcun lusso se ci deve essere la democrazia. Il lusso, egli dice, rende la ricchezza una necessità che diventa poi una virtù in sé, e il benessere del popolo non diventa l'obiettivo da raggiungere a tutti i costi  'Il lusso corrompe sia il ricco che il povero, l'uno attraverso il possesso e l'altro per invidia; rende la nazione fiacca e preda della vanità; allontana le persone  dallo Stato e le schiavizza, rendendole schiave dell'opinione'.

C'è più lusso  in Francia che in Libia? I rapporti sui lavoratori dipendenti che commettono suicidio a causa di stressanti condizioni di lavoro, anche in aziende pubbliche o semi-pubbliche, tutto per massimizzare il profitto e mantenere nel lusso  una minoranza, si leggono in Occidente, non in Libia.

Il sociologo americano C. Wright Mills scrisse nel 1956 che la democrazia americana era una 'dittatura dell'elite'. Secondo Mills, gli Stati Uniti non sono una democrazia perché è il denaro che parla durante le elezioni e non il popolo. I risultati di ogni elezione sono l'espressione della voce dei soldi e non della voce del popolo. Dopo Bush senior e Bush junior, stanno già parlando di un più giovane Bush per le primarie repubblicane del 2012. Inoltre, come ha sottolineato Max Weber, da quando  il potere politico dipende dalla burocrazia, gli Usa hanno 43 milioni di burocrati e personale militare che effettivamente governa il paese, ma senza essere eletti e senza essere responsabili, verso il popolo, delle loro azioni. Una singola persona (un singolo ricco) è eletta, ma il potere reale è nelle mani di tutta la casta dei ricchi che poi vengono nominati  ambasciatori, generali, ecc

Quante persone in queste sedicenti democrazie sanno che la Costituzione del Perù vieta al presidente uscente di ottenere un secondo mandato consecutivo? Quanti sanno che in Guatemala, non solo un presidente uscente non può chiedere la rielezione per lo stesso posto, ma nessun'altro della famiglia di quella persona può aspirare a quel prestigioso lavoro? O che il Ruanda è l'unico paese al mondo che ha il 56 per cento di  parlamentari donne? Quante persone sanno che nella lista della CIA del 2007, quattro dei paesi meglio governati al mondo sono in Africa? Che il primo premio va alla Guinea Equatoriale, il cui debito pubblico rappresenta solo l'1,14 per cento del PIL?

Rousseau sostiene che le guerre civili, rivolte e ribellioni sono i componenti dell'inizio della democrazia. Perché la democrazia non è un fine, ma un processo permanente di riaffermazione dei diritti naturali degli esseri umani che, nei paesi di tutto il mondo (senza eccezioni), sono calpestati da una manciata di uomini e donne che hanno dirottato il potere del popolo per perpetuare la loro supremazia. Ci sono qua e là gruppi di persone che hanno usurpato il termine 'democrazia' - invece di essere un ideale al quale si aspira, è diventata un'etichetta da assegnare o uno slogan che viene utilizzato da persone che hanno la possibilità di gridare più forte di altri. Se un paese è calmo, come la Francia o gli Stati Uniti, vale a dire senza ribellioni, significa solo, dal punto di vista di Rousseau, che il sistema dittatoriale è sufficientemente repressivo da prevenire qualsiasi rivolta.

Non sarebbe male se i libici si ribellassero. Ciò che è male è pretendere che la gente accetti stoicamente un sistema che li reprime in tutto il mondo, senza reagire. E  Rousseau conclude: 'Malo periculosam libertatem quam quietum servitium - traduzione - Se gli dei fossero persone si darebbero un governo democratico. Un tale governo perfetto non è applicabile agli esseri umani.' Dichiarare che si stanno uccidendo i libici per il loro bene è un inganno.

QUALI INSEGNAMENTI PER L'AFRICA?

Dopo 500 anni di un rapporto profondamente iniquo con l'Occidente, è chiaro che non abbiamo gli stessi criteri di ciò che è buono e di ciò che è cattivo. Abbiamo interessi profondamente divergenti. Come si può non deplorare il voto  'sì'  di tre paesi sub-sahariani (Nigeria, Sud Africa e Gabon) alla risoluzione 1973 che ha inaugurato l'ultima forma di colonizzazione battezzata come 'la protezione dei popoli', che legittima le teorie razziste che hanno permeato gli europei dal 18 ° secolo e secondo le quali il Nord Africa non ha nulla a che fare con l'Africa sub-sahariana, che il Nord Africa è più evoluto, colto e civilizzato rispetto al resto dell'Africa?

E' come se Tunisia, Egitto, Libia e Algeria non facessero parte dell'Africa. Anche le Nazioni Unite sembrano ignorare il ruolo dell'Unione africana negli affari degli stati membri. L'obiettivo è quello di isolare i paesi sub sahariani per isolarli e controllarli meglio. Infatti, l' Algeria (16 miliardi di dollari) e la Libia (10 miliardi di dollari) insieme contribuiscono al 62 per cento dei 42 miliardi di dollari che costituiscono il capitale del Fondo Monetario Africano (AMF). Il paese più grande e popoloso dell'Africa sub sahariana, la Nigeria, seguìta dal Sud Africa, sono molto più indietro con solo 3 miliardi di dollari ciascuno.

E' sconcertante, per non dire altro, che per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite, la guerra è stata dichiarata contro un popolo senza avere esplorato la minima possibilità di una soluzione pacifica della crisi. L'Africa appartiene ancora davvero a questa organizzazione? La  Nigeria e il Sud Africa sono disposti a votare 'sì' a tutto quello che l'Occidente chiede perché ingenuamente credono alle vaghe promesse di un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza, con uguali diritti di veto.  Entrambi dimenticano che la Francia non ha alcun potere di offrire qualcosa. Se così fosse, Mitterand da lungo tempo avrebbe fatto il necessario per la Germania di Helmut Kohl.

Una riforma delle Nazioni Unite non è all'ordine del giorno. L'unico modo per segnare un punto è utilizzare il metodo cinese - tutte e 50 le nazioni africane dovrebbero lasciare le Nazioni Unite e ritornare solo se sarà soddisfatta la loro richiesta di lunga data, un seggio per l'intera federazione africana o niente. Questo metodo non-violento è l'unica arma  di giustizia a disposizione dei poveri e deboli quali siamo. Dovremmo semplicemente lasciare le Nazioni Unite, perché questa organizzazione, per la sua stessa struttura e gerarchia, è al servizio dei più potenti.

Dobbiamo manifestare alle Nazioni Unite il nostro rifiuto di una visione del mondo basata sulla distruzione di coloro che sono più deboli. Sono liberi di continuare come prima, ma almeno non ne faremo parte, e dire che siamo d'accordo quando non ci hanno mai chiesto il nostro parere. E anche quando abbiamo espresso il nostro punto di vista, come abbiamo fatto  Sabato 19 marzo a Nouakchott, quando ci siamo opposti all'azione militare, il nostro parere è stato semplicemente ignorato e le bombe hanno cominciato a cadere sul popolo africano.

Gli eventi di oggi ricordano quello che è successo in passato con la Cina. Oggi, si riconosce il governo Ouattara, il governo ribelle in Libia, come è stato fatto alla fine della seconda guerra mondiale con la Cina. La cosiddetta comunità internazionale ha scelto Taiwan come unico rappresentante del popolo cinese, invece della Cina di Mao. Ci sono voluti 26 anni prima che,  il 25 ottobre 1971, le Nazioni Unite approvassero la risoluzione 2758 che tutti gli africani dovrebbero leggere per porre fine alla follia umana. La Cina è stata ammessa e alle sue condizioni - ha rifiutato di essere un membro se non avevesse avuto un diritto di veto.

Quando la domanda è stata soddisfatta e la risoluzione presentata, il ministro degli esteri cinese  ha impiegato un altro anno per rispondere per iscritto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, il 29 settembre 1972, una lettera che non diceva sì o grazie, ma precisava le garanzie richieste da rispettare  per la dignità della Cina.

Cosa spera di ottenere l'Africa dalle Nazioni Unite senza giocare duro? Abbiamo visto come in Costa d'Avorio un burocrate delle Nazioni Unite si considera al di sopra della costituzione del paese. Siamo entrati in questa organizzazione, accettare di essere schiavi e di credere che saremo invitati a cenare allo stesso tavolo e a mangiare dai piatti che noi stessi abbiamo lavato non è solo da creduloni, è stupido.

Quando l'Unione africana ha appoggiato la vittoria di Ouattara e ha ignorato le relazioni contrarie dei suoi osservatori elettorali, proprio per soddisfare i nostri ex padroni, come possiamo pretendere di essere rispettati? Quando il presidente sudafricano Zuma dichiara che Ouattara non ha vinto le elezioni e poi dice l'esatto contrario durante un viaggio a Parigi, siamo autorizzati a mettere in dubbio la credibilità di questi leaders che pretendono di rappresentare e di parlare a nome di un miliardo di africani.

La forza e la vera libertà dell'Africa si realizzeranno solo se intraprenderà azioni ben ponderate e se ne assumerà le conseguenze. Dignità e rispetto sono dotati di un cartellino del prezzo. Siamo pronti a pagarlo? In caso contrario, il nostro posto è in cucina e nei bagni, al fine di far stare comodi gli altri.

Questo articolo è stato pubblicato prima da Pambazuka News

Jean-Paul Pougala è uno scrittore camerunense.
Tradotto dal francese da Sputnik Kilambi. 

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Fonte:
Global Research  10 Giugno 2011
Traduzione: Dakota Jones