venerdì 11 marzo 2011

L'incubo ricorrente della Terza Guerra Mondiale

wwwiii Come ho più volte esposto in questo blog, gli Stati Uniti e la NATO si stanno preparando certamente ad una grande guerra, visto il grande dispiegamento di armi nuove e convenzionali, in mare, terra e spazio. La NATO sta intessendo anche una grande rete di alleanze strategiche, in nome del Nuovo Concetto di Difesa Strategica e tutto questo, naturalmente, per proteggerci dal terrorismo internazionale.

I paesi della NATO ed altri paesi che, condividendo le stesse preoccupazioni, hanno stretto accordi, come ad esempio la Nuova Zelanda, vengono "gentilmente pattugliati" da aerei NATO.

Nel corso degli ultimi anni, non sono mancati gli allarmi, lanciati da importanti storici ed altri analisti anche se, nessuno può prevedere cosa accadrà, con certezza matematica. Ma adesso, anche un ex analista tecnico di Goldman Sachs, ha dichiarato a Fox News che ci sarà una Terza Guerra Mondiale, come avevano già affermato in precedenza, Gerald Celente e Marc Faber, personaggi non trascurabili. Certamente le loro previsioni non vanno sottovalutate. Speriamo solo che si sbaglino. Dakota Jones

L'ex analista di Goldman Sachs Charles Nenner si unisce a  Marc Faber e Gerald Celente nel predire una grande guerra
Da  washingtonsblog

Ho scritto nel 2009:

L'affermazione che l'America avrebbe lanciato altre guerre per aiutare l'economia è scandaloso, giusto?

Certamente.

Ma l'economista Marc Faber ha ripetutamente affermato che il governo americano inizierà nuove guerre in risposta alla crisi economica:

Faber è pazzo?

Forse. Ma il maggior previsore di tendenze, Gerald Celente, è daccordo.

Justin Raimondo di Antiwar scrive:

Come ha affermato l'altro giorno Gerald Celente, uno dei pochi previsori economici che ha predetto il crollo del 2008, "I governi sembrano essere incoraggiati dai loro fallimenti." Quello che recentemente il generale William E. Odom ha descritto come "il peggior disastro strategico nella storia militare americana" – l'invasione dell'Iraq – sarà seguita da un'operazione militare molto più grande, che graverà su di noi per molti anni a venire. Questa sembra certamente una prova a sostegno della tesi di Celente, e l'uomo che ha predetto il crollo del mercato azionario del 1987, la caduta dell'Unione Sovietica, l'esplosione dot-com, il rialzo del mercato dell'oro, la recessione del 2001, la bolla immobiliare, il "panico del 2008," e che ora sta parlando dell'inevitabile scoppio della bolla"salvataggio", ha altre cattive notizie:

"Data la tendenza dei governi a trasformare enormi fallimenti in mega-fallimenti, il corso classico che seguono, quando tutto il resto fallisce, è quello di portare la loro nazione in guerra."

Mentre la crisi economica si intensifica e il sistema delle banche centrali basato sul debito, da segni di non poter più ri-gonfiare la bolla con la creazione di attività dal nulla, una logica economica e politica per la guerra, è facile da trovare; perchè, se la dottrina keynesiana secondo cui la spesa pubblica è l'unico modo per noi di tirarci fuori da una depressione economica, è vera, le spese militari sicuramente sono il modo più rapido per iniettare "vita" in un sistema in fallimento. Questo non funziona, economicamente, dal momento che la crisi è solo mascherata dall'atmosfera di guerra dell'emergenza e "temporanea" privazione. Politicamente, tuttavia, è un salvavita per la nostra élite dominante, che si sforza di allontanare la colpa da se stessa verso qualche bersaglio "straniero".

È il  trucco più vecchio del libro, e si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, mentre gli Stati Uniti si preparano ad inviare ancora più truppe  sul fronte afghano e minacciano l'Iran con draconiane sanzioni economiche, un passo o due dalla guerra aperta.

Una depressione economica incombente e la terribile prospettiva di un'altra grande guerra – lo scenario peggiore - sembra svolgersi, come un incubo ricorrente...

Celente ha identificato diverse bolle, la più recente è la "bolla del salvataggio," che si prevede possa scoppiare in qualsiasi momento, e dopo potrebbe seguire ancora un'altra bolla che Celente chiama "la madre di tutte le bolle," che imploderà con un clamoroso fragore che sarà sentito in tutto il mondo – la bolla dell'Impero.

La nostra attuale politica estera di egemonia globale e aggressione sfrenata semplicemente non è sostenibile, non quando siamo sul punto di diventare quello che siamo soliti chiamare un paese del Terzo Mondo, un paese che è in bancarotta e di fronte alla prospettiva di una radicale riduzione del tenore di vita. A meno che, naturalmente, l'atmosfera di "crisi" possa essere sostenuta pressocchè all'infinito.

George W. Bush aveva ripiegato sull'11/9, ma quella canzone diventa più vecchia ogni volta che la cantano.  Il nostro nuovo presidente ha bisogno di trovare un equivalente, per distogliere la nostra attenzione da Goldman Sachs verso qualche nemico d'oltremare che, in qualche modo, deve essere ritenuto responsabile per la nostra situazione attuale.

Si dice che il New Deal dell'FDR non ci abbia tirati fuori della grande depressione, ma la Seconda Guerra Mondiale l'ha fatto. La verità è che, in tempo di guerra, quando le persone si apprestano al sacrificio  per l'intera durata dell'"emergenza", i problemi economici restano anestetizzati  da abbondanti dosi di battiti nazionalisti del petto e rettitudine morale. Le carenze e gli standards di vita in caduta erano mascherati da un sistema di razionamento, in tempo di guerra, e hanno notevolmente abbassato le aspettative. E proprio come la Seconda Guerra Mondiale ci ha  abituati al saccheggio economico delle nostre élites ladrone, così la Terza Guerra Mondiale fornirà un sacco di copertura per l'acquisizione virtuale di tutta l'industria da parte del governo e per la demonizzazione di tutti i politici di opposizione come "terroristi".

Un impossibile scenario fantascientifico? Oppure una proiezione ragionevole delle tendenze attuali? Celente, il cui record di previsioni è impressionante, a dir poco, vede la guerra con l'Iran come l'equivalente della Terza Guerra Mondiale, con conseguenze economiche, sociali e politiche che manderanno in tilt ciò che resta del nostro impero. Questo è lo scoppio della bolla "iperpotenza", la presunzione che in qualche modo noi – l'ultima superpotenza rimasta in piedi – sfideremo la storia e il senso comune ed eviteremo la sorte di tutti gli imperi: declino e caduta.

Certamente spero che Faber e Celente si sbaglino. Ma sono entrambi ragazzi molto intelligenti che hanno azzeccato molte delle loro previsioni per decenni. Anche quando le loro previsioni sono state considerate estremamente controverse, al momento, molte di esse si sono rivelate giuste.

Ieri, l'ex analista tecnico della Goldman Sachs, Charles Nenner - che ha fatto alcune importanti ed accurate previsioni, e annovera tra i suoi clienti alcune grandi banche e  alcuni principali hedge funds, agenzie di borsa e individui con un alto patrimono netto - ha detto a Fox News che ci sarà "una grande guerra a partire alla fine del 2012-2013", che porterà il Dow Jones a 5000.

Di conseguenza, dice Nenner:

Ho detto ai miei clienti e ai fondi pensione, alle grandi aziende e fondi speculativi di uscire, quasi totalmente  fuori dal mercato.

Guarda il video

Come ho più volte documentato, alcuni influenti americani stanno facendo pressione per la guerra, per salvare l'economia americana -  cosa che viene spesso chiamata "keynesianesimo militare". Ma, come molti economisti hanno dimostrato, la guerra in realtà è - contrariamente al mito comunemente accettato - un male per l'economia.

Naturalmente, qualcuno che non è gli Stati Uniti potrebbe iniziare una guerra.

Dato che le cattive politiche economiche portano a disordini a livello mondiale, è impossibile prevedere dove una scintilla potrebbe cadere e portare ad una  più ampia conflagrazione.

Fonte: washingtonsblog  10 Marzo 2011
Traduzione: Dakota Jones

1 commento:

  1. Un undici di marzo che fa riflettere e chiedersi....

    http://originalarticles.net/paul-chehade-h-a-a-r-p-who-control-the-weather-control-the-world/
    http://pipl.com/search/?FirstName=Paul&LastName=Chehade&City=&State=&Country=&CategoryID=2&Interface=40

    http://www.articlesbase.com/environment-articles/can-earth-survive-geophysical-warfare-4297119.html

    http://www.youtube.com/watch?v=qG1OHDMGgXg&feature=related

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