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martedì 20 novembre 2012

Fiscal cliff, l’economia Usa sull’orlo del burrone?

Sbilanciamoci.info

fiscal cliffLe cause e le conseguenze del buco di bilancio degli Stati Uniti e delle politiche che si preparano ad affrontarlo. Se l’austerità sbarca in America, la recessione diventa inevitabile

L’inizio del secondo mandato di Obama non sarà certo dei più facili. I Democratici hanno mantenuto il controllo del Senato ma i Repubblicani sono ancora in maggioranza al Congresso e questo vuol dire che, una volta di più, che il Presidente dovrà trovare un compromesso con il Great Old Party per far passare i suoi provvedimenti. Ed il primo test sarà il tanto temuto fiscal cliff.

La politica e il debito in America

Vediamo l’antefatto: un anno e mezzo fa, nell’estate del 2011, il debito americano veniva affossato da Standard&Poor’s che toglieva la tripla A agli Stati Uniti. In effetti i conti macro-economici sembravano, almeno in parte, fuori controllo ed erano diventati terreno di scontro politico. Il problema è che in America il debito ha un tetto determinato per legge e solo una votazione di Congresso e Senato può aumentare lo stock di debito esistente, cosa ben diversa dalla situazione europea (o giapponese, tanto per dire) dove il debito, come ben sappiamo, può crescere ad libitum. Nel passato i legislatori americani avevano alzato il tetto massimo senza particolari problemi, ma durante il primo term di Obama le cose furono ben diverse, con i Repubblicani decisi alla guerra totale contro un presidente che, ai loro occhi, cercava di trasformare l’America in una socialdemocrazia europea [i], soprattutto alla luce del piano sanitario nazionale che era divenuto il provvedimento simbolo della politica di Obama.

E dunque i Repubblicani, travolti dal successo dei Tea Party che avevano dominato le mid-term elections, si fecero portavoci di una intransigenza fiscale mai vista prima di allora. Anche perché negli ultimi 30 anni era proprio stato il partito dei Reagan e dei Bush a dimostrare indisciplina fiscale, soprattutto con i tagli alle tasse, mirati soprattutto alle classi più agiate, accompagnati da una spesa pubblica in continua crescita, soprattutto per guerre (Bush junior) ed armamenti (Reagan). Mentre il debito di Obama era invece frutto di una situazione contingente, la crisi che aveva messo in moto tutti gli ammortizzatori sociali del caso a fronte di una ovvia frenata nelle entrate dovuta alla recessione.