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sabato 26 gennaio 2013

Atene, sciopero della metro: polizia contro lavoratori, scontri e arresti

di  Marco Santopadre
Contropiano

grecia-scioperoIl governo precetta i lavoratori della metropolitana di Atene al nono giorno di sciopero, e minaccia licenziamenti. Ma i dipendenti continuano il blocco. E così all'alba la polizia assalta un deposito, carica i lavoratori e ne arresta dieci. I sindacati rispondono con nuovi scioperi.

Incredibile escalation nelle ultime ore in Grecia da parte del governo di Antonis Samaras. Ieri, all’ottavo giorno consecutivo di sciopero dei lavoratori della metropolitana di Atene e degli altri comparti del trasporto pubblico della capitale e della provincia, il Ministro dei Trasporti aveva ordinato la precettazione degli scioperanti.

''Il governo non può rimanere indifferente di fronte a questa situazione'' aveva tuonato Kostis Hatzidakis, ribadendo che il governo non avrebbe rinunciato a equiparare il contratto dei lavoratori del trasporto pubblico a quelli del resto dei dipendenti dello Stato. Una delle principali condizioni poste dalla troika (BCE, UE, FMI) per concedere ulteriori prestiti alla Grecia che comporterebbe una decurtazione salariale netta del 20%.

''I sindacalisti della metropolitana hanno deciso di seguire la via dello scontro, usando mezzi illeciti e senza rispettare le decisioni della magistratura. Non possiamo fare altro che procedere alla precettazione'' aveva concluso il ministro. Ma immediatamente dopo i rappresentanti dei lavoratori in sciopero avevano definito “fascista” la decisione del governo Samaras accusando l’esecutivo che ''con la sua decisione dimostra la sua impossibilita' di trovare una soluzione alla crisi''. Nel pomeriggio di ieri i lavoratori della metropolitana si erano riuniti nei depositi della capitale ed avevano deciso a stragrande maggioranza la continuazione dello sciopero, nonostante l’ordine di precettazione e le minacce di licenziamento di quei dipendenti che non fossero rientrati subito al lavoro.

martedì 24 gennaio 2012

Monti minaccia e sputa veleno indignato per lesa maestà

di Marco Cedolin
Il Corrosivo

blocco-tirLa prima (e ad oggi unica) vera protesta contro l'esproprio bancario, portato avanti dal governo dell'usura, sta facendo saltare i nervi di mr. Goldman Sachs e della congrega di servoprofessori che lo coadiuvano nell'impresa di rendere l'Italia un grande successo come la Grecia.

Per ironia della sorte a far barcollare Monti non sono i sindacati, già preventivamente cooptati sul libro paga del professore, non è la sinistra antagonista in profonda crisi d'identità e decisamente a corto di antagonismo quando si tratta di combattere Bruxelles e le banche e neppure la Lega di Bossi dispensatrice di aria fritta. Sono i camionisti, che ridotti con le pezze al culo hanno messo i propri mezzi di traverso, bloccando la macchina del consumo e toccando nel vivo l'unico nervo scoperto di un banchiere con tanto aplomb: il portafoglio! Quello suo e dei suoi padroni naturalmente, perchè i portafogli degli italiani somigliano ogni giorno di più a dei porta monete.

Mario Monti è rimasto un poco spiazzato, (ma solo un poco non fatevi illusioni) perchè fermamente convinto di avere comprato tutti coloro che era necessario comprare, per garantirsi l'acquiescenza del paese........

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