di Marco Santopadre
Contropiano
Il governo precetta i lavoratori della metropolitana di Atene al nono giorno di sciopero, e minaccia licenziamenti. Ma i dipendenti continuano il blocco. E così all'alba la polizia assalta un deposito, carica i lavoratori e ne arresta dieci. I sindacati rispondono con nuovi scioperi.
Incredibile escalation nelle ultime ore in Grecia da parte del governo di Antonis Samaras. Ieri, all’ottavo giorno consecutivo di sciopero dei lavoratori della metropolitana di Atene e degli altri comparti del trasporto pubblico della capitale e della provincia, il Ministro dei Trasporti aveva ordinato la precettazione degli scioperanti.
''Il governo non può rimanere indifferente di fronte a questa situazione'' aveva tuonato Kostis Hatzidakis, ribadendo che il governo non avrebbe rinunciato a equiparare il contratto dei lavoratori del trasporto pubblico a quelli del resto dei dipendenti dello Stato. Una delle principali condizioni poste dalla troika (BCE, UE, FMI) per concedere ulteriori prestiti alla Grecia che comporterebbe una decurtazione salariale netta del 20%.
''I sindacalisti della metropolitana hanno deciso di seguire la via dello scontro, usando mezzi illeciti e senza rispettare le decisioni della magistratura. Non possiamo fare altro che procedere alla precettazione'' aveva concluso il ministro. Ma immediatamente dopo i rappresentanti dei lavoratori in sciopero avevano definito “fascista” la decisione del governo Samaras accusando l’esecutivo che ''con la sua decisione dimostra la sua impossibilita' di trovare una soluzione alla crisi''. Nel pomeriggio di ieri i lavoratori della metropolitana si erano riuniti nei depositi della capitale ed avevano deciso a stragrande maggioranza la continuazione dello sciopero, nonostante l’ordine di precettazione e le minacce di licenziamento di quei dipendenti che non fossero rientrati subito al lavoro.
Ma questa mattina all’alba i reparti antisommossa della polizia hanno realizzato un vero e proprio blitz, assaltando uno dei depositi della metropolitana di Atene, con l’obiettivo di porre fine allo sciopero giunto al nono giorno. Poco dopo le 4 di questa notte gli agenti hanno forzato un cancello e caricato un picchetto realizzato nel deposito da un centinaio di lavoratori, obbligandoli ad abbandonare la protesta. Ma alcuni lavoratori hanno fatto resistenza e ci sono stati degli scontri con i poliziotti. Dieci sono stati arrestati e alcuni hanno portato contusioni: una lavoratrice è stata ricoverata in ospedale a causa dei colpi ricevuti dagli agenti che mentre scriviamo mantengono il blocco attorno al deposito per impedire che i dipendenti della metropolitana possano rientrare.
Intanto però, le organizzazioni sindacali del settore hanno proclamato un’altra serie di scioperi, chiedendo il ritiro della decisione del governo di precettare i lavoratori. Per oggi è indetto un altro sciopero di 24 ore dei mezzi di trasporto pubblico della capitale mentre l'Ufficio del lavoro della Regione dell'Attica, ha proclamato un'astensione generale dal lavoro dalle 12.00 alle 16.00 sempre di oggi. Da domani e fino a martedì prossimo, inoltre, sono previste altre giornate di sciopero di 24 ore di tutti i mezzi di trasporto pubblici di Atene e dei treni della regione. In mattinata i lavoratori arrestati durante il blitz notturno sono stati rilasciati.
Fonte: Contropiano 25 Gennaio 2013
l'europa è una fotocopia dell'unione sovietica.
RispondiEliminain grecia se ci fosse stato un governo "fascista" non sarebbero schiavi della troika.
invece hanno degli "internazionalisti" ed europeisti "compagni delle banche" al potere...