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giovedì 31 maggio 2012

Germania, il piano in sei punti per lo sfruttamento dei lavoratori in Europa

Global Research
World Socialist Web Site

europeE' ormai prassi comune  distruggere i salari e i diritti dei lavoratori, avviando una procedura fallimentare. Il caso più noto è quello del  colosso americano delle auto General Motors, che ha licenziato 30.000 lavoratori, ha dimezzato  i salari dei nuovi assunti, e ha tagliato i benefici dei pensionati. Se il governo tedesco farà a modo suo, questa procedura verrà applicata a interi paesi.

Secondo un rapporto della rivista Der Spiegel, la cancelleria di Berlino ha elaborato un piano in sei punti per  "riforme strutturali" di vasta portata in Grecia e in altri paesi fortemente indebitati dell'Unione Europea. Il piano prevede la vendita delle imprese statali, lo sventramento dei diritti di tutela dell'occupazione, la promozione di un settore del lavoro a bassi salari, la rimozione dei vincoli sulle imprese, e la creazione di zone economiche speciali e agenzie di privatizzazione sul modello della tedesca Treuhand.

Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert non ha confermato il piano, ma neanche l'ha negato. Secondo Der Spiegel, costituirà la base per i negoziati al cosiddetto "summit sulla crescita" Dell'Unione Europea  a fine giugno. Der Spiegel scrive che il cancelliere Angela Merkel accoglierà la richiesta di una politica di crescita dal neoeletto presidente francese Francois Hollande, "applicando il principio dei combattenti di judo: utilizzare lo slancio dell'avversario per sferrare il proprio attacco"

lunedì 16 aprile 2012

Lavoro- L’azzeramento ……

Informare per Resistere
Gianni Marchetto

L’azzeramento.. (e io lotto e voglio votare)

Premessa

pescegrandepescipiccoli

Pare ormai innegabile cosa vuole il Prof. Monti e co.: lo scalpo del movimento operaio italiano (vedi pensioni e art. 18) da portare come trofeo ai “delinquenti” della troica. Così ci sarà un azzeramento della situazione italiana (nei decenni passati, una felice combinazione di diritti e potere in fabbrica e fuori).

Non gliene frega niente né di competizione, né di produttività, né di qualità, ecc. Perché il personale dell’attuale governo non sa assolutamente nulla di un luogo di lavoro, non l’ha mai visto, ne tantomeno vissuto, ne fa solamente un argomento di carattere ideologico e di nuovo comando nei luoghi di lavoro. Cosa mai potrà dare un individuo oltre i 60 anni? E dopo oltre 50 ore la settimana (dove evidentemente si lavora)? Quale produttività? Con i licenziamenti facili e il ricambio continuo di sangue giovane forse potrà cavarci qualche cosa: a fare delle carabattole.

Quale competizione e produttività vanno cercando questi signori (a partire da Marchionne) quando usano gli umani al lavoro come se fossero dei cavalli, ergo sfruttare solo i muscoli e non il cervello che come ben diceva Norbert Wiener nel 1949 (!) nelle moderne manifatture è utilizzato per “un milionesimo delle sue capacità cerebrali”, vedi per es. i lavoratori impegnati alle catene di montaggio a Pomigliano = UN MINUTO DI CADENZA! e avanti popolo..