giovedì 27 settembre 2012

Il Fondo Rapina-Stati - Il pizzo pagato a Germania, Olanda, Finlandia e Austria

di Claudio Messora
Byoblu

La farsa dell'assurdo non si ferma e assume tratti ancora più ridicoli. Con l'approvazione del MES, il trattato che il Parlamento italiano ha deciso il 19 luglio, insieme al Fiscal Compact, ottenendo un'attenzione di sole cinque righe e mezza a pagina 7 del Corriere della Sera, abbiamo siglato un accordo molto discutibile, di cui ho già parlato ampiamente negli ultimi mesi, l'ultima volta ieri. Il MES dovrebbe servire a salvare i paesi in difficoltà, ma oltre al danno di risultare in un nuovo, pesantissimo indebitamento, ora arriva anche la proverbiale beffa: i nostri soldi stanno di fatto arricchendo i ricchi, altro che tenere a galla i poveri.

Accade infatti che il MES richieda agli stati membri di versare un anticipo complessivo di 80 miliardi, che ognuno deve pagare secondo la propria quota parte. La nostra è del 17,9% e dunque l'anticipo richiesto, da saldare in cinque rate, è di 14,32 miliardi. Per la cronaca, con grande solerzia ne abbiamo già pagati 10. L'ho chiesto direttamente a Polillo, dunque direi che la fonte è più che attendibile.

Ma ora cosa succede? La Germania, la Finlandia e l'Olanda hanno comunicato che non considerano più percorribile l'accordo sul salvataggio da 100 miliardi delle banche spagnole, e questo causa una situazione di incertezza che congela ogni mossa del cosiddetto fondo salva-stati, che dunque deve parcheggiare i soldi in un qualche porto sicuro. E quali sono, questi porti sicuri? Sono i titoli di stato degli ultimi paesi in Europa a conservare ancora la tripla A nelle valutazioni delle agenzie di rating, naturalmente. E indovinate quali sono, dunque, questi paesi? Ma la Germania, la Finlandia e l'Olanda. Avevate forse qualche dubbio? Dunque abbiamo appena destinato 10 miliardi, che per ora non serviranno a niente (ma che a noi sarebbero serviti eccome), alle casse dai rendimenti talvolta persino negativi (vedasi Germania) proprio di quelli che non ci vogliono "salvare". A tempo indeterminato. Tant'è vero che l'Austria, il quarto paese ad avere la tripla A, si è aggiunta in coda, pregustando una bella iniezione di liquidità.

Il fondo salva-stati, anziché "dare" i soldi agli stati in difficoltà, si trasforma così in un fondo che "prende" i soldi dagli stati in difficoltà, per darli a quelli che non ne hanno bisogno e che fanno pure i difficili.

Complimenti per il capolavoro della logica.

Fonte: Byoblu 27 Settembre 2012

1 commento:

  1. e quella lettera allora?

    Merkel: l’Esm non deve aiutare le banche

    Germania, Olanda e Finlandia unite. La Commissione europea si richiama all’intesa di fine giugno

    Filippo Ghira

    Per la Commissione europea, che per buona parte dei suoi esponenti è una emanazione degli interressi dell’Alta Finanza anglo-americana e delle multinazionali, il nuovo meccanismo europeo permanente di stabilità, l’Esm, come era stato stabilito al vertice europeo del 28-29 giugno, dovrà non soltanto comprare titoli di Stato di quei Paesi che si trovassero in difficoltà nel controllare la dinamica dei conti pubblici, per calmierare lo spread, ma anche contribuire alla ricapitalizzazione delle banche.
    L’occasione per ribadire che la tecnocrazia di Bruxelles tiene al proprio ruolo centralistico e di futuro governo europeo è stata data da una lettera comune inviata da Germania, Paesi Bassi e Finlandia nella quale si rimette appunto in discussione la possibilità per il nuovo fondo salva Stati ricapitalizzare le banche in maniera diretta.
    Per i tre governi invece si dovrebbe utilizzare l’Esm soltanto per comprare titoli decennali, come i Btp italiani e i Bonos spagnoli, ed abbassare così lo spread con i Bund tedeschi. E lasciare perdere le banche in difficoltà.
    continua qui

    http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=16969

    ed inoltre, perché l'Italia ha sempre votato a favore a tutti i trattati?
    AH già, non potevamo perderci i benefici dell'euro giusto?

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