Sappiamo che il sindaco di Mosca ha dichiarato di voler inseminare le nubi per impedire alla neve di cadere sulla città e che i cittadini dei paesi limitrofi sono preoccupati perchè sanno che quello che non cadrà su Mosca, cadrà su di loro.
In queste ultime ore, abbiamo saputo che in Cina è caduta molta neve, grazie allo stesso procedimento di inseminazione delle nubi e che anche a Torino, le autorità vorrebbero usare la stessa tecnica per non
far nevicare.
Qualcuno ha espresso meraviglia ma, lo sanno anche le pietre, in tutto il mondo, da alcuni anni, è tutto un fiorire di programmi ed esperimenti per manipolare il tempo. In effetti la storia è iniziata alcuni decenni fa, anche se, all'inizio, gli esperimenti venivano condotti in maniera piuttosto sporadica. Mentre si sperimenta, nessuno ci avverte dell'avventatezza di queste pratiche
Come dimenticare il grosso guaio combinato a Chernobyl quando furono inseminate le nubi per non far ricadere a terra sostanze radioattive che, naturalmente, caddero altrove, in Ucraina, e che, nonostante le giuste lamentele per i danni, nessuno ha pagato.
Ormai l'inseminazione delle nubi è diventata una pratica comune, e purtroppo, a volte anche molto dannosa. Ce ne siamo accorti tutti, tranne Alice, vedendo tanti aerei sconosciuti andare avanti e indietro, sciando a più non posso.
La Russia ha utilizzato il cloud seeding per non far piovere durante alcune manifestazioni e così la Cina che ha inseminato le nubi su Beijing per non far piovere, prima delle Olimpiadi 2008. Al Programma CAIPEEX (Cloud Aerosol Interaction Precipitation Enhancement Experiment) ha partecipato anche l'Italia-anni 2004-2005.
Dal sito del programma si legge:
"During the later part of the decade 1980-1990, the scientific activity of cloud seeding remained subdued mainly because of lack of new findings. In the early decade of 1990-2000, witnessed many advances in the airborne instrumentation, radars, flares and softwares. The South African cloud seeding experiment was carried out during 1991-1995 with new technology. The results showed statistical increase in rainfall in all types of clouds. This gave impetus to cloud seeding research in different parts of the globe. Some of the important programmes carried out and in the process are: Mexican Experiment: 1996- 1998; United Arab Emirates Experiment: 2001-2004; Italy Experiment: 2004-2005; Indonesian Experiment: 2005; Wyoming Experiment: 2005-2010; Southeast Queensland Cloud seeding Experiment: 2008-2010."
Le sostanze chimiche più adoperate sono lo ioduro d'argento ed il ghiaccio secco ma in questi ultimi tempi c'è stato un grande aumento dell'uso di sostanze igroscopiche(sali) perchè sembra che offrano risultati più promettenti (per chi?)
In effetti, le sostanze più strane e deleterie sono state utilizzate, ad esempio il cemento. Qualche anno fa in Russia è caduto un sacco di cemento sul tetto di una casa. Le autorità hanno ammesso candidamente che il cemento viene usato per il cloud seeding. L'attuale sindaco di Mosca si propone di adoperare proprio questo elemento per far cessare la neve su Mosca
La verità è che si tratta di esperimenti per lo sviluppo di nuove armi ambientali ed altro e temo che la Dott.ssa Peterson stia sprecando le sue energie, nel tentativo di mettere fine a questo scempio e che il suo discorso all'ONU, sia rimasto letteralmente inascoltato
E che dire dei danni causati dalla "fertilizzazione" degli oceani con il ferro per far proliferare microrganismi che dovrebbero assorbire la CO2?
Perchè proprio ora tutti questi articoli su queste pratiche?
Con ogni evidenza, cercano di mostrare la parte "positiva", per farci credere che
si tratti di operazioni benefiche, messe in atto per procurarci poggia o neve quando ce n'è bisogno o per evitarci il fastidio di condizioni meteo avverse (ma che buoni)
Quello che non ci dicono è che sono i militari a guidare le danze, come succede da molti anni per tutti i tipi di ricerca (ricerca duale) e poi, hai visto mai, magari potrà servire anche ad uso civile. E certamene le nuove armi sviluppate verrano usate per scopi ostili, altrimenti perchè perderci tempo?
L'USAF (U.S. Air Force), nel 1996, propose l'uso di questa pratica sul campo di battaglia, sebbene gli Stati Uniti avessero firmato nel 1978 un trattato internazionale che bandisce l'uso di tali tecniche per scopi ostili. Chi ci dice che non siano state utilizzate?
Temo che la guerra ambientale, per influenzare cittadini e nazioni, sia già in atto ma forse c'è di più.
Conosciamo già tutte le contraddizioni riscontratre nelle notizie ufficiali riguardanti l'influenza suina ma circolano notizie anche su altri casi, ancora più misteriosi
Roberto Quaglia, sul sito ariannaeditrice.org ci dice:
In Italia la notizia non è ancora circolata, ma da qualche settimana una nuova epidemia ad opera di un virus sconosciuto sta seminando il terrore nella Ucraina occidentale.
Anche sul sito theflucase.com viene riportata una notizia, alquanto controversa, dal titolo "Panico in Ucraina perchè si profila la legge marziale".
In Ucraina, a Kiev, Lviv, Termopili ed altre città, sono stati avvistati aerei ed elicotteri che spruzzavano sostanze sotto forma di aereosol. Sembra si tratti di medicamenti per contrastare l'influenza suina ma le autorità negano.
I giornali locali hanno ricevuto molte telefonate di cittadini allarmati e si sono rivolti alle autorità che hanno negato ogni coinvolgimento.
Probabilmente, se le autorità negano è perchè si tratta di medicazione forzata, una pratica proibita
Nove regioni dell'Ucraina sono in quarantena ed ai cittadini è stato imposto di non uscire di casa. Si teme l'instaurazione della legge marziale
Per giustificare la quarantena, le autorità hanno parlato di diffusione di un virus NON IDENTIFICATO.
Perchè non si fa chiarezza su tutti questi strani fenomeni che comunque noi riusciamo sempre, in un modo o in un altro, a conoscere? La risposta è una sola: non stanno combinando nulla di buono, a certi signori la salute dei cittadini non interessa affatto. Siamo in piena guerra biologica, oltre che ambientale?
Alice è uscita da un pezzo dal paese delle meraviglie o, forse, lo sta ancora cercando
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