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domenica 9 dicembre 2012

Guarino: «Il Fiscal Compact non è valido andrebbe cestinato»

“Quello che so è che quando mi sono messo a cercare di capire, mi sono messo le mani nei capelli. Io qui ci vedo trucchi, imbrogli, arbitri e illegalità commesse incredibili”

di Marco Berlinguer
Pubblico giornale

Può sembrare incredibile, però il professor Guarino è certo di un fatto: il trattato sulla stabilità europeo, il cosiddetto Fiscal compact, quello che sancisce l’obbligo di parità di bilancio e che ha portato alla frettolosa approvazione di una modifica della Costituzione in Italia come in altri paesi europei, secondo Guarino, è un atto che non si dovrebbe applicare. Che non dovrebbe avere validità: in base a quello che esso stesso dice. Giuseppe Guarino, 90 anni, ma ancora una grande lucidità e vitalità, è stato un grande giurista («ho esaminato» mi racconta «il presidente Napolitano e Draghi, e ho avuto il presidente Cossiga come assistente»), un protagonista di tante vicende della storia repubblicana (tra le altre la vicenda Baffi, Sarcinelli), un ministro chiave in diversi governi durante il passaggio dalla prima alla seconda repubblica (quando tentò di opporsi all’onda delle privatizzazioni). Mi ha fatto cercare. Si è buttato di recente a capofitto in questa sua nuova battaglia. Dietro la quale, c’è il fatto che proprio non si rassegna a una scelta che considera suicida per la politica e l’economia. Quando arrivo, trovo che mi ha fatto preparare un dossier di documenti giuridici.

Professore mi spieghi in modo semplice per favore.

Cominciamo a dire che il Trattato sulla stabilità è in realtà, giuridicamente un accordo di diritto internazionale tra stati. Quindi non ha per l’Unione europea forza di diritto costituzionale pari a quella dei precedenti trattati. Questa soluzione è stata usata come uno stratagemma per aggirare il fatto che non avevano la possibilità di riformare il Trattato dell’Unione europea, per l’opposizione della Gran Bretagna e della Bulgaria.

giovedì 19 luglio 2012

La Camera approva Fiscal Compact e Mes: inizia la dittatura europea

di Italo Romano
Oltre la Coltre

euStamattina alla Camera dei deputati è stata scritta la sentenza di fine sovranità dello Stato italiano. Nel silenzio totale dei mezzi di comunicazione i Deputati dell’oramai ex Belpaese hanno dato il via libera definitivo alla ratifica del Trattato sulla stabilita’, sul coordinamento e sulla governance nell’Ue, meglio conosciuto come Fiscal Compact, sottoscritto il 2 marzo e integralmente applicabile ai 17 Stati della zona euro e al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), al secolo “fondo salva stati”.

I si’ per il Fiscal Compact sono stati 380, 59 i no, 36 gli astenuti, quelli per il Mes sono stati 325 si’, 53 no e 36 astenuti. Solo la Lega ha votato contro; l’Idv si e’ astenuta. Questo dovremo ricordarcelo nel prossimo futuro.

Il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, così spiega la contrarieta’ del suo gruppo parlamentare all’adozione del Fiscal compact e del Meccanismo europeo di stabilita’:

Oggi, nel silenzio generale, e’ cambiato l’articolo 1 della nostra Costituzione ma nessuno lo dice: la sovranita’ non appartiene piu’ al popolo, ma alla burocrazia europea, che per giunta la esercita nelle forme e nei limiti che essa stessa decide. Monti e la sua maggioranza hanno impegnato il nostro Paese su vincoli che sarebbe gia’ difficile rispettare in una fase di crescita economica, figuriamoci in una situazione di crisi e recessione come quella che stiamo attraversando. Quando non riusciremo ad onorare questo nostro impegno non potremo piu’ tirarci indietro ma dovremo consegnare le chiavi di casa nostra alle varie autorita’ europee. Quello che piu’ mi lascia basito e’ che proprio l’anno scorso con tanta enfasi tutti, non noi, hanno voluto festeggiare la ricorrenza dell’Unita’ d’Italia e oggi l’hanno svenduta a Stati stranieri, senza che i tanti e illustri costituzionalisti del nostro paese, sempre ligi e attenti a vedere le pagliuzze, non abbiano visto questa trave”.

Condivido pienamente queste dichiarazioni. E voi? Siete perplessi? Solo perchè è un leghista?

Ora cercherò di spiegarvi cosa sono il Fiscal Compact e il Mes.

martedì 24 aprile 2012

Cristian Marrazzi: Il pareggio di Bilancio In Costituzione è l' anticamera del Nazismo.

Youtube

Cristian Marrazzi al Cinema Palazzo.

Nato nel 1951. Economista svizzero, docente universitario, politico.
Laurea in scienze politiche all'Università di Padova, corso di storia economica americana alla London School of Economics, dottorato in scienze economiche alla City University of London con una tesi su Moneta e squilibrio economico.