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venerdì 8 febbraio 2013

Il costo umano dell'austerità in Italia

di Paul Bond
World Socialist Web Site
Tradotto da Tlaxcala

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La corsa alle elezioni politiche italiane del prossimo mese è dominata dalla discussione sulla messa in opera di ulteriori misure di austerità. Il non eletto governo di Mario Monti, sorto dalla pressione dei mercati finanziari nel novembre 2011, ha lavorato sistematicamente al fine di smantellare tutte le conquiste raggiunte dalla classe lavoratrice nel dopoguerra e rendere certo che questa stessa classe paghi il conto della crisi bancaria.

Già dopo poche settimane dalla sua nomina, il governo Monti ha presentato un pacchetto di tagli del valore di € 30.000.000.000: decurtamenti delle indennità sociali, aumento dell'età pensionabile da 58 a 66 anni entro il 2018, innalzamento del numero di anni che un lavoratore deve pagare al sistema pensionistico per ricevere la pensione da 35 a 42 anni . L'indennizzo per l'inflazione è stato rimosso dalla maggior parte delle pensioni. L'IVA è stata aumentata del 2 per cento, colpendo duramente le fasce di retribuzione più bassa, e vari aumenti di tasse hanno causato un marcato aumento del costo del carburante.

Nel corso dell'anno successivo è stata reintrodotta la tassa sulla prima proprietà, questo ha spinto i costi di proprietà per le famiglie a più del 30 per cento della loro spesa totale. L'articolo 18 della legge del lavoro del 1970, una conquista delle lotte militanti degli anni '60, è stato modificato per consentire alle imprese di licenziare senza giusta causa.

Poi, durante l'estate, Monti ha introdotto un ulteriore pacchetto di austerità, i tagli al bilancio dello Stato ammontano a € 4.500.000.000 per entro la fine dell'anno e ulteriori tagli di € 21.500.000.000 sono programmati per i prossimi due anni. Il piano finanziario di Monti del mese di dicembre riduce le tasse sui salari, versati dai datori di lavoro, e comporta tagli al finanziamento dell'assistenza sanitaria.

Tutti i partiti concorrenti alle elezioni sono d'accordo con l'imporre ulteriori misure di austerità.

Il costo della vita della famiglia media è già cresciuto di quasi € 2.500 l'anno. La catastrofe sociale si presenta a milioni di persone, in un periodo di continua contrazione economica, con una produzione industriale ridotta di circa il 25 per cento rispetto a cinque anni fa.

Il tasso ufficiale di disoccupazione del mese di novembre dichiarava un 11,1 per cento della popolazione senza lavoro. Tuttavia, secondo queste stime, solamente il 57 per cento della popolazione ha un'occupazione. Se contiamo le persone che hanno lasciato la forza lavoro, il numero dei disoccupati si situa fra 3 e 5 milioni di individui . Dei giovani fra i 15 e i 24 anni, circa il 37,1 per cento non ha lavoro. Di questi, solo il 10,6 per cento è in cerca di lavoro, il che indica una crisi ancora più profonda. Nello scorso febbraio Monti ha detto che i giovani lavoratori "si abituino a non avere più il posto fisso. Che monotonia. E' bello cambiare e affrontare le sfide " ha aggiunto sprezzante.

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domenica 22 aprile 2012

Mario Monti ci Spiega che i Suicidi sono Pochi

Marco Canestrari

Mario Monti ci spiega che i suicidi sono pochi. In televisione sentiamo dire che i disoccupati che si suicidano lo fanno perché sono troppo poco ottimisti, sentiamo dire che il posto fisso è noioso, che i sindacati devono capire che anche i posti statali dovranno licenziare, che i ticket verranno pagati anche dai disoccupati, ecc… Spesso queste provocazioni vengono ritrattate con un: “Sono stato frainteso”, oppure, “Mi sono spiegato male”, ma raggiungono lo stesso l’effetto voluto, quello cioè di alzare il polverone arrivando ad un numero enorme di persone abituandole pian piano a digerire nel tempo delle forzature enormi. La nostra economia non si basa su un attenta e ottimizzata gestione delle risorse, anzi, stiamo divorando le risorse della terra, solo per fare profitto. Per soldi stiamo schiacciando le libertà di molte persone. Per i soldi che ci servono a comprare oltre il necessario stiamo trascurando il nostro benessere, la nostra salute. I valori reali come il cibo, la salute, la libertà, la serenità mentale, gli affetti, vengono tutti messi da parte in nome del denaro e del profitto.

lunedì 16 aprile 2012

Piemontese di nascita

Informare per Resistere 
Il Pasquino

forneroElsa Fornero risponde così alle critiche dei sindacati: “Sono piemontese di nascita, sono abituata a lavorare, non ho il tempo per fare battute”.

Peccato che a “lavurar” non sia tanto capace, visto che non è stata in grado neanche di prevedere, nel decreto legge sulle pensioni, quali sarebbero state le ricadute per quelle centinaia di migliaia di persone, 350.000 circa, che avevano firmato un accordo, con le rispettive aziende,  per farsi “accompagnare” alla pensione.

Accordi più che leciti, accordi previsti dalle leggi vigenti, accordi che non erano salvaguardia per i lavoratori, ma aiuti per le aziende.

Invece la ministro, offendendo chi ha dovuto subire “offerte” che spesso sono imposizioni, ha chiamato queste persone “salvaguardate”…non ha rispettato accordi scritti…ha “cambiato” la legge…andando a ritroso…

Forse il pianto che l’ha resa famosa dipendeva proprio da questo…da aver fatto una riforma a capocchia specchio della sua malcelata incapacità.

giovedì 5 aprile 2012

Basta suicidi! Adesso è tempo di agire

di Monia Benini - Per il bene comune
Il Punto

"Il Punto", rubrica a cura di Monia Benini.
In questa puntata...

Ogni giorno ci sono nuovi caduti: persone che si suicidano perché non ce la fanno più ad andare avanti, mentre Monti e la sua combriccola ci ricordano quanto sia importante fare sacrifici. Ora basta! Esiste una legge che ci può tutelare e che dobbiamo utilizzare. E poi, basta con il ciarpame dei partiti, dei sindacati e delle controfigure del sistema bancario. Uniamoci, superiamo le divisione ideologiche, per mandarli tutti a casa e far governare la parte sana del paese. Vi prego, dilvugate questo mio messaggio.

Fonte: Il Punto TV