domenica 21 agosto 2011

Avanzata dei ribelli a Tripoli, le bugie dei Media mainstream

In questo video, un'intervista di RT a Mahdi Darius Nazemroaya, traspare l'operazione di propaganda dei giornalisti ufficiali e la criminalità della NATO(sottotitoli in italiano)

Ieri Prison Planet.com pubblicava queste notizie prese da Global Research

I media mainstream stanno dando la notizia che Tripoli è circondata. Bernard-Henri Lévy, autore e consulente del presidente francese Nicolas Sarkozy ha addirittura dichiarato che il regime di Tripoli è crollato. Si tratta di finzione.

La NATO e la coalizione hanno lanciato attacchi a ovest di Tripoli per circondare la capitale. Sono riusciti solo ad interrompere temporaneamente la via di rifornimento dalla Tunisia a Tripoli. Questo fa parte della loro strategia per imporre un assedio sulla capitale libica.

Si stima che 100-200 combattenti ribelli sono emersi in prossimità del lato sud del Distretto di Zawiyah(Zawiya), a circa 50 chilometri (31 miglia) ad ovest di Tripoli. Sostengono di aver preso la città di Sorman (Surman). Queste affermazioni sono prive di fondamento.

Quello che è successo è che alcuni degli insorti sono passati semplicemente attraverso Sormon in autostrada, nel tragitto per attaccare Zawiyah.

I media occidentali riportano la notizia che i ribelli controllano la maggior parte della città di Zawiyah. Questa affermazione è infondata. In realtà, le forze ribelli hanno semplicemente alzato la bandiera di Re Idiris in una zona remota del Distretto Zawiyah e poi hanno rapidamente lasciato quella zona e hanno fatto alcune foto per i giornalisti stranieri per dare l'impressione che avevano un punto d'appoggio a Zawiyah.

I combattenti ribelli sono restati nella loro postazione a Zawiyah solo per qualche ora. La popolazione locale era ostile verso di loro e avevano timore di rimanere più a lungo. Il loro scopo principale era quello di distruggere la raffineria di petrolio nella zona.

La NATO e i suoi delegati ribelli stanno tentando di interrompere le rotte di rifornimento nel quartiere di Tripoli, sabotando le vie di trasporto con la Tunisia. In questo contesto, i ribelli hanno anche attaccato Ras Al-Jedir, che si trova sul confine libico-tunisino.

L'Esercito Libico è entrato a Misurata

Mentre gli insorti  e la NATO sferrano l'offensiva a ovest di Tripoli, hanno perso la loro presa su Misurata.

Il 15 agosto 2011, ci furono delle celebrazioni di primo mattino in tutto il paese mentre diveniva pubblica la notizia  che l'esercito libico era entrato a Misurata.

A Tripoli si sentivano spari  in tutta la città mentre le persone celebravano. I giornalisti dei media mainstream occidentali a Tripoli sono stati informati. Le informazioni pertinenti sono state messe a loro disposizione. C'era silenzio stampa. Non una parola è stata menzionata dalla stampa occidentale per quanto riguarda la vittoria delle forze armate libiche a Misurata.

Poi, un aggiornamento da Global Research

AGGIORNAMENTO: 21 Agosto 2011-Vasti bombardamenti della NATO su Tripoli. Battaglia per le strade

21 Agosto 2011. Ultime notizie da Tripoli dal nostro corrispondente Mahdi Darius Nazemroaya.
di  Mahdi Darius Nazemroaya


Tripoli è stato oggetto di un vasto bombardamento sulle aree residenziali, creando un'atmosfera di panico. Nel frattempo, le forze ribelli sono entrate a Tripoli e si sta combattendo nel centro della città.

Le forze ribelli non sono il fattore decisivo. La forza decisiva sono gli ampi bombardamenti della NATO.

I ribelli sono pochi in numero. Si sospetta che le forze speciali NATO altamente qualificate operino segretamente tra le file dei ribelli.

Fonti: Prison Planet.com, Global Research
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

PS: Ultime News da RT, dalla giornalista Lizzie Phelan, sottotitoli a cura di totalrec

2 commenti:

  1. ovviamente i "liberatori" hanno ricevuto ordine dai padroni yankee di far fuori Nazemroaya, che è scomparso da stanotte.

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  2. L'ho letto, amaryllide, e mi dispiace tanto; non prevedo niente di buono. Temo che adesso la Libia vedrà anche le truppe a terra e poi, via con gli affari della ricostruzione.
    Anna

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