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martedì 21 febbraio 2012

L'ex capo della CIA dice che l'Iran attaccherà la Statua della Libertà

di Kurt Nimmo
Infowars.com

liberty

L'ex capo della CIA James Woolsey ha detto a Radio WABC a New York che l'Iran farà una ritorsione contro gli Stati Uniti, colpendo la Statua della Libertà.

"Avremo un problema molto serio con il terrorismo se insistiamo sull'Iran chiudendo il suo programma nucleare, ma dobbiamo farlo. E quindi dobbiamo essere pronti ad affrontare assalti alle strutture di governo, ai simboli famosi del paese, come la Statua della Libertà, alle sinagoghe ebraiche, ci sono un certo numero di cose che Hezbollah potrebbe attaccare ... e probabilmente lo farà ", ha detto Woolsey ad Aaron Klein.

lunedì 28 novembre 2011

I Neoconservatori hanno pianificato il cambio di regime in tutto il Medio Oriente e il Nord Africa 20 anni fa

Washington's Blog 

Iraq ☑ Libia ☑ Siria ... ☐ ☐ Libano Somalia Sudan ☐ ☐ ☐ Iran

neoconsHo ripetutamente documentato che i neocon hanno previsto un cambio di regime in Iraq, Libia, Iran, Siria e una miriade di altri paesi subito dopo i fatti dell'11/9  ... se non prima .

E che Obama sta attuando quegli stessi piani - solamente con una faccia "più gentile, più dolce".

Glenn Greenwald fornisce ulteriore documentazione sul fatto che nei vari stati del Medio Oriente e Nord Africa le guerre sono state pianificate prima dell'11/9 :

Il generale Wesley Clark ... ha detto che lo scopo di questo complotto ["distruggere i governi di Iraq ..., ... Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan e Iran"] era questo: "Volevano che noi destabilizzassimo il Medio Oriente, lo rivoltassimo sotto sopra, per portarlo sotto il nostro controllo". Poi ha raccontato di una conversazione che aveva avuto dieci anni prima con Paul Wolfowitz. - nel 1991 - durante la quale l'allora ufficiale- numero-3-del Pentagono, dopo aver criticato Bush 41 per non aver rovesciato Saddam, ha detto a Clark: "Ma una cosa abbiamo imparato [dalla Guerra del Golfo Persico], che possiamo usare i nostri militari nella regione - in Medio Oriente - ed i sovietici non ci fermeranno. E abbiamo guadagnato circa 5 o 10 anni per ripulire i vecchi regimi sovietici - la Siria, l'Iran [sic], l'Iraq - prima che  la prossima grande superpotenza venga a sfidarci". Clark si è detto scioccato dalle richieste di Wolfowitz perché, come ha detto Clark: "lo scopo dei militari è quello di iniziare guerre e cambiare governi? Non è quello di scoraggiare i conflitti?"

In seguito del cambio di regime operato dai militari in Iraq e in Libia ... con gli sforzi concordati in corso per un cambio di regime in Siria e Iran, con attivi e crescenti combattimenti per delega in Somalia, con un modesto impegno militare nel Sudan meridionale, e l'uso attivo di droni in sei - contateli: sei - diversi paesi musulmani, vale la pena chiedersi se il sogno neocon esposto da Clark è morto o sta per essere attivamente perseguito e realizzato, anche se con mezzi più sottili e multilaterali rispetto alle invasioni militari totali  (vale la pena ricordare che i neocon sono specializzati nel vestire le loro guerre umanitarie con involucri del tipo: Le camere di stupro di Saddam! Ha gassato la sua gente!). Come Jonathan Schwarz ... ha detto sulle presunte controverse fazioni sulla sicurezza nazionale:

Per quanto posso dire, non c'è quasi nessuna differenza di obiettivi all'interno dell'establishment della politica estera. Semplicemente non sono d'accordo sulle migliori modalità per raggiungere gli obiettivi. La mia ipotesi è che tutti sono d'accordo che dobbiamo continuare a difendere il medio oriente da interferenze esterne (io amo quella linea di  Hillary), e i Democratici pensano semplicemente che la strada migliore è quattro guerre palesi e tre azioni sotto copertura, mentre i neocon vogliono saltare direttamente a sette guerre.

***

L'obiettivo dei neocon come ha riferito Clark - un cambio di regime in quei sette paesi - sembra più vivo che mai. E' semplicemente impressionante ascoltare Clark che descrive quei 7 paesi in cui i neocon hanno deciso di avere un cambio di regime nel 2001, e poi fare il paragone con quello che il governo degli Stati Uniti ha fatto e continua a fare, da allora, proprio in merito a quei paesi.

Nota: La cosiddetta "guerra al terrore" ha anche indebolito la nostra sicurezza nazionale e ha creato molti terroristi in più di quelli che ha ucciso, imprigionato o comunque fermato Sta anche. distruggendo la nostra economia.

Fonte: Washington's Blog 28 Novembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

mercoledì 19 ottobre 2011

La storia si ripete: I falchi statunitensi volteggiano sull'Iran

Global Research
RT

Se le richieste di guerra contro l'Iran hanno lo scopo di placare gli alleati americani in Medio Oriente che non riescono a digerire le sue presunte ambizioni nucleari, sono un tentativo di riaffermare il predominio statunitense nella regione ricca di petrolio, o sono gli ultimi segni di un impero cadente che va all'attacco con abnegazione, coloro che anelano ad un nuovo mattino in America potrebbero benissimo accelerare il suo crepuscolo imperiale.

La storia sembra ripetersi mentre i falchi che hanno chiesto il rovesciamento di Saddam Hussein nel 2003  ora fanno tintinnare le sciabole per la guerra contro l'Iran. Ma perché  quelli che una volta chiedevano un Nuovo Secolo Americano restano irrimediabilmente bloccati nel passato?

In una bellicosa diatriba pubblicata nell'ultimo numero del Weekly Standard, il redattore capo, William Kristol, accusa l'Iran di avere il sangue dei soldati americani sulle mani. Sostenendo che la "forza" è l'unica lingua che il regime comprende, chiede al Congresso degli Stati Uniti di prendere in considerazione la possibilità "di autorizzare l'uso della forza contro le entità iraniane che facilitano gli attacchi contro le nostre truppe, contro l' IRGC (Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana) e altri elementi del regime che favoriscono il terrorismo e contro il programma di armi nucleari del regime."

In un Bollettino del Foreign Policy initiative (FPI) del 17 Ottobre, il direttore esecutivo Jamie Fly indica la stessa linea, proclamando:

"Fino ad ora, il presidente ha scelto di essere la sventurata vittima delle macchinazioni dell'Iran. E' tempo che il presidente Obama segua le orme dei suoi predecessori e si erga contro i tiranni che uccidono gli americani e minacciano i nostri interessi."

"E' ora di intraprendere un'azione militare contro gli elementi del governo iraniano che appoggiano il terrorismo e il suo programma nucleare. La diplomazia non è più una risposta adeguata".

Parlando a Fox News Lunedi, l'ex ambasciatore USA alle Nazioni Unite John Bolton ha detto che è "deplorevole" che l'Iran non tema una possibile risposta militare alla luce delle recenti accuse di un complotto omicida iraniano sul suolo americano. Con un po' di ironia, Bolton ha descritto anche la recente decisione del presidente Barack Obama di inviare 100 soldati in Africa centrale per arginare una crisi umanitaria perchè "dannosa per i nostri sforzi di preservare il nostro bilancio militare".

Non c'è da stupirsi che il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad affermi che l'ultima accusa secondo cui l'Iran ha cercato di assassinare l'ambasciatore saudita negli Stati Uniti ricorda stranamente le affermazioni sulle armi di distruzione di massa che hanno fornito il casus belli per l'invasione dell'Iraq nel 2003.

"In passato l'amministrazione americana ha affermato che c'erano armi di distruzione di massa in Iraq. L'hanno affermato con tanta forza, hanno offerto e presentato la documentazione e tutti dicevano "sì, ci fidiamo di voi, ci crediamo'", ha detto Ahmadinejad in un'intervista in diretta alla televisione Al Jazeera.

Il motivo di allarme di Ahmadinejad potrebbe essere giustificato date le circostanze. Fin dal Discorso sullo Stato dell'Unione del 29 Gennaio 2002 di  George W. Bush, durante il quale l'Iran (insieme a Iraq e Corea del Nord) sono stati etichettati come "Asse del Male", gli arroganti politici neo-conservatori e alti funzionari del governo hanno tenuto il paese nel mirino. E proprio come per l'Iraq, il casus belli è mutevole e adattabile come l'opinione pubblica a cui si rivolge.

Kristol da parte sua è stato uno dei principali sostenitori del cambiamento di regime in Iraq, sottolineando la situazione in un libro del 2003, di cui è co-autore, dal titolo La guerra in Iraq: la tirannia di Saddam e la missione dell'America. Ma il suo desiderio di effettuare un cambio di regime in Medio Oriente nasce ancora prima.

In un articolo del Foreign Affairs del 1996, William Kristol, sfidando ciò che egli considerava "un tiepido consenso che accetta il declino del potere Usa nel mondo come inevitabile", chiese una politica estera neo-reaganiana che avrebbe perseguito un'"egemonia benevola" e "adoperato sfacciatamente la sua autorità ".

Nel giugno del 1997, William Kristol, insieme a diversi altri importanti neo-conservatori che avevano posizioni amministrative di alto livello nell'amministrazione Bush (tra cui Dick Cheney, Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld e Elliot Abrams), per non parlare di suo fratello Jeb Bush, firmarono una dichiarazione di principi destinati ad inaugurare un'era serena di forza militare Americana e chiarezza morale. Questa dichiarazione di principi avrebbe definito il Progetto per un Nuovo Secolo Americano.

I quattro principi chiave proclamati erano per l'aumento delle spese per la difesa e la modernizzazione della forza militare, il rafforzamento dei legami con gli alleati democratici e la volontà di affrontare i regimi ostili agli interessi americani, la promozione della libertà politica ed economica all'estero, e la "necessità di accettare la responsabilità del ruolo esclusivo dell'America di preservare ed estendere un ordine internazionale favorevole alla nostra sicurezza, alla nostra prosperità, e ai nostri principi ".

Successivamente, il 26 gennaio 1998, il gruppo inviò una lettera all'allora presidente Bill Clinton, sollecitando la sua amministrazione a realizzare "una strategia per rimuovere il regime di Saddam dal potere."

La storia di quello che è successo quando una compiacente amministrazione Bush e i tragici eventi del 11/9 hanno fornito il pretesto per l'attuazione dell'attuale politica estera neo-reaganiana, è un terreno già molto battuto. La domanda è: perché lo stanno facendo di nuovo?

Secondo la maggior parte delle opinioni, le accuse contro l'Iran sembrano sfidare la logica. Scrivendo sul Time Magazine, l'ex ufficiale di stato maggiore della CIA  Robert Baer ha affermato che la trama, come descritta dal direttore dell'FBI Robert Muller era qualcosa che si potrebbe trovare in "una bruttissima sceneggiatura di Hollywood." Ha continuato dicendo che "niente di tutto questo è all'altezza dell'insuperabile abilità dell'Iran nella conduzione di omicidi".

Ma mentre l'idea di un iraniano-americano venditore di auto usate che tenta di organizzare un colpo contro l'ambasciatore dell'Arabia Saudita attraverso  un cartello della droga messicano non si intona con l'orgogliosa professionalità delle brigate al-Quds - un'unità speciale della Guardia Rivoluzionaria iraniana responsabile per le operazioni extraterritoriali - l'inverosimile storia sembra in abbinamento perfetto con l'immaginario americano. Una tale ricchezza di teatrale inventiva è stata già esibita precedentemente, in particolare, quando l'allora Segretario di Stato americano Colin Powell ha sollevato una fialetta e ha detto che poteva contenere antrace, parlando al Consiglio di sicurezza dell'ONU il 5 febbraio 2003.

Tuttavia, con il debito nazionale degli Stati Uniti a circa 15 miliardi di dollari, 1 milione di milioni di dollari in potenziali tagli di spesa per la difesa sul tavolo, e un recente rapporto effettuato dal Progetto di Ricerca Eisenhower alla Brown University che prevede che il costo della guerra in Afghanistan e in Iraq potrebbe raggiungere circa 4.000 miliardi di dollari, il pubblico americano avrà il coraggio o i mezzi per portare avanti un'altra guerra?

Considerando tutti questi fattori, il torbido mondo della realpolitik e del multilateralismo al quale molti neo-conservatori hanno contribuito spingendo aggressivamente l'America verso l'espansione imperialistica negli anni di Bush, mal si accorda con un'ideologia che vede il mondo secondo la logica binaria bene contro male. Kristol da parte sua, ha visto sprofondare l'America nel baratro durante un'epoca in cui il ​​dominio economico e militare degli Stati Uniti inaugurò il termine iperpotenza nella coscienza collettiva.

Ma mentre una radicata crisi economica limita la capacità degli Stati Uniti di proiettare il suo dominio militare e un decennio di guerra ha volatilizzato la sua valuta morale in tutto il mondo, è diventato chiaro che molti dei neo-conservatori che fanno pressione per la guerra contro l'Iran, ora in definitiva devono incolpare i loro stessi principali ideologi per il precipitoso declino dell'America. Se le richieste di guerra contro l'Iran hanno lo scopo di placare gli alleati americani in Medio Oriente che non riescono a digerire le sue presunte ambizioni nucleari, sono un tentativo di riaffermare il predominio statunitense nella regione ricca di petrolio, o sono gli ultimi segni di un impero cadente che va all'attacco con abnegazione, coloro che anelano ad un nuovo mattino in America potrebbero benissimo accelerare il suo crepuscolo imperiale.

Fonte: Global Research 12 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com

venerdì 12 febbraio 2010

Neocons pianificano Attacco Informatico simulato

di Kurt Nimmo
Giovedi, 11 Febbraio, 2010

cyber-security Il Bipartisan Policy Center (BPC) pianifica la simulazione di un attacco informatico alle infrastrutture dell'America per  il 16 febbraio 2010. Nominata Cyber Shockwave-Onda d'urto informatica, la simulazione "fornirà una visione senza precedenti di come il governo potrebbe sviluppare una risposta in tempo reale ad una crisi informatica su larga scala riguardante la gran parte della nazione", secondo un comunicato stampa BPC pubblicato oggi.


Il Video di propaganda BPC cita la Cina e la Russia come possibili nemici.

L'"attacco informatico si svilupperà come un gioco di guerra, in pubblico, e potrà essere visto da tutto il paese. Sarà abbastanza realistico, vedrà protagonisti alti gradi dell'intelligence e funzionari della sicurezza nazionale, tra cui ex dirigenti di agenzie di intelligence e dei comandi di combattimento e consulenti per la sicurezza nazionale ", scrive Marc Ambinder su The Atlantic.

Ambinder dice inoltre:

Gli sponsors dell'evento sono le aziende con partecipazioni finanziarie nel futuro della sicurezza informatica  - Uno degli sponsors è la General Dynamics  - ma ci sono anche aziende le cui operazioni sono la linfa vitale dell'economia americana, e che vogliono promuovere un maggiore senso di urgenza tra il pubblico e tra i responsabili politici.

In altre parole, una manciata di aziende ben posizionate si aspettano di fare una fortuna con la prospettiva di un attacco informatico. Inoltre, verrà inviato un messaggio al Senato che dovrebbe approvare la normativa per la "sicurezza informatica" (un disegno di legge del 2009 del Senato che darebbe ad Obama l'autorità di chiudere Internet).

La General Dynamics è uno dei principali  mercanti di morte nel cuore del complesso militare-industriale sul quale Eisenhower ci ha avvertiti pochi decenni fa, durante l'artificiosa cosiddetta Guerra Fredda. "Quando si tratta di spese militari, la tradizione del 'triangolo di ferro' - Congresso, Pentagono, e industrie della difesa - uniscono le forze per spingere costose armi come al solito,"  ha scritto Brad Knickerbocker per il Christian Science Monitor.

I Direttori di BPC provengono da Lockheed Martin, L-3 Communications (un mercante fantasma), JP Morgan, Rockefeller e l'Aspen Institute collegato a Rockefeller .

Il tentativo del BPC di spaventare il popolo americano e il Congresso in modo che accettino la minaccia di improbabili nemici informatici per mantenere il paese sotto pressione è parte di una tradizione ignobile che consiste principalmente nello spaventare i contribuenti per appropriarsi dei loro soldi guadagnati duramente. Invece di Osama bin Laden e di Al-Qaeda creati dalla CIA, questa volta i colpevoli sono la Russia e la Cina.

"Tra i partecipanti figurano John Negroponte, il primo Direttore della National Intelligence (DNI), che sarà il segretario di Stato immaginario. (Gli insiders Intel saranno contenti di questo cambio di ruolo) L'Ex Segretario del Dipartimento di Stato per la Sicurezza Nazionale  Michael Chertoff  sarà il consigliere per la Sicurezza Nazionale. Fran Townsend, l'ex Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, sarà il segretario del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale.  L'ex vice direttore della CIA John McLaughlin sarà il direttore della National Intelligence. Altri grossi nomi di partecipanti includono Jamie Gorelick, Stewart Baker, Joe Lockhart e Bennet Johnson ", scrive Ambinder.

Il consiglio consultivo di BPC è composto da vecchi addetti ai lavori dell'establishement, tra cui Howard Baker, Tom Daschle, Bob Dole, e George Mitchell.

In breve, un mix di neo-conservatori e neoliberali proprio nell'epicentro dell'establishement.

Lo scorso luglio, BPC, basandosi sull'acclamato[sic] lavoro della Commissione 11/9", ha annunciato il lancio della Squadra di pronto Intervento della Sicurezza Nazionale  "per esaminare ulteriormente le mutevoli minacce agli Stati Uniti." Sotto il comando del Presidente della Commissione sull'11/9, Thomas H. Kean e del vice presidente, Lee H. Hamilton, la NSPG (National Security Preparedness Group-Squadra di pronto intervento per la Sicurezza nazionale) concentrerà i suoi sforzi su servizi di informazione nazionali, terrorismo e questioni di sicurezza, continuando il lavoro della Commissione Nazionale sugli attacchi terroristici agli Stati Uniti (Commissione sull'11/9) e del successivo Progetto di Discussione Pubblica sell'11/9 (9/11 Public Discourse Project)", secondo un comunicato stampa BPC pubblicato da PR Newswire.

Il video promozionale del BPC sopra  insinua che le minacce informatiche probabilmente provengono da Cina e Russia.

Il presunto attacco informatico della Cina del mese scorso è stato gonfiato a dismisura da Google, governo e corporazione dei media. Il falso attacco nei confronti di Google è cessato un paio di settimane prima che la società del motore di ricerca annunciasse l'intenzione di fondersi con la NSA, alias "No Such Agency"-"Non un'Agenzia come questa".

"L'attacco a Google riguardava tentativi di accesso agli accounts Gmail di attivisti per i diritti umani in Cina, ma solo due accounts sono stati violati e il contenuto delle e-mail non è stato svelato - solo informazioni sull'account come la data in cui l'account è stato creato, ha detto Google," come ha scritto Elinor Mills  su CNet News il 13 gennaio. "Intanto, Google ha scoperto che gli accounts di decine di utenti Gmail che difendono i diritti umani , negli Stati Uniti, Cina ed Europa" sembrano essere stati regolarmente violati da parte di terzi", non attraverso una violazione della sicurezza di Google, ma più probabilmente  in seguito ad attacchi di phishing o malware immessi sul computer degli utenti, ha detto la società. "Google in seguito ha ammesso che i suoi prodotti e i dati dei clienti non sono stati colpiti dall'attacco."

Alex Jones ha parlato con Russia Today, dopo che la Camera ha approvato una legge sulla sicurezza informatica all'inizio di questo mese.

Sembra che, nel 2008, hacker russi abbiano attaccato le reti di computers georgiane - dopo che la Georgia aveva lanciato un attacco militare all'Ossezia del sud. "Gli attacchi in definitiva hanno spinto i siti governativi della Georgia a trasferirsi presso hosts situati negli Stati Uniti, mentre il ministero georgiano degli Affari Esteri si è trasferito presso un account blogspot," ha riferito Stefanie Hoffman di ChannelWeb. La Russia non ha attaccato i servers negli Stati Uniti.

Il previsto attacco simulato di BPC sarà allestito meno di due settimane dopo che la Camera ha approvato a stragrande maggioranza  La legge di miglioramento della sicurezza informatica (HR 4061). "Il disegno di legge, passato  con voti 422 a 5, obbliga l'amministrazione Obama a condurre una valutazione, agenzia-per-agenzia, delle competenze della forza lavoro della sicurezza informatica e stabilisce un programma di borse di studio per studenti universitari e laureati che si impegnano a lavorare per il governo come specialisti per la sicurezza informatica dopo la laurea. Il New York Times, ne ha parlato a suo tempo.

Il disegno di legge è ora al Senato per l'esame.

Nel marzo del 2009, Infowars.com ha pubblicato le osservazioni fatte dal senatore Jay Rockefeller, pronipote di John D. Rockefeller, nipote del banchiere David Rockefeller, ed ex presidente della commissione intelligence del Senato. Rockefeller ha detto che internet rappresenta una grave minaccia alla sicurezza nazionale. Rockefeller non è il solo in questa valutazione. La sua convinzione che Internet è il "numero uno dei pericoli" per la sicurezza nazionale è condivisa dall'ex direttore della National Intelligence Mike McConnell e dall'attuale consigliere di Obama ammiraglio Dennis C. Blair. "Viene quasi voglia di porsi la domanda se non sarebbe stato meglio se non avessimo mai inventato Internet", ha detto Rockefeller.

La legge che Rockefeller ha introdotto al Senato - conosciuta come la legge sulla sicurezza informatica 2009 - creerebbe un'altra burocrazia del governo, l'Ufficio del Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Farebbe riferimento direttamente ad Obama. La normativa Rockefeller concederebbe "al segretario al Commercio accesso a tutte le reti d'informazione private, considerate fondamentali per le infrastrutture del paese" a prescindere da qualsiasi disposizione di legge, regolamento, regola o politica che limiti tale accesso"

In realtà, queste presunte minacce sono state selvaggiamente ingigantite. "È allarmante il fatto che così tante persone hanno accettato le affermazioni della Casa Bianca sulla sicurezza informatica come problema chiave per la sicurezza nazionale, senza richiedere ulteriori prove. Non abbiamo imparato nulla dalla debacle riguardo alle Armi di distruzione di massa?  Le dichiarazioni dell'amministrazione potrebbero portare a politiche dalle conseguenze  gravi e prolungate nel tempo, preoccupanti per l'apertura della rete e la privacy personale ", scrive Evgeny Morozov per il  Boston Review. "Gran parte dei dati vengono raccolti da agenzie governative ultra-segrete - che hanno bisogno di giustificare la propria esistenza - e compagnie per la sicurezza informatica - che ricavano vantaggi commerciali dall'ansia popolare. Oscuri scenari e speculazioni su cyber-Armageddon richiamano l'attenzione, anche se sono relativamente a corto di fatti".

Affari come al solito - il governo e le grandi imprese lanciano gli allarmi antincendio, al fine di far correre precipitosamente il popolo americano nella rete  di sorveglianza e controllo high-tech del governo, operazione che ricompenserà lautamente aziende del calibro di General Dynamics e L-3 Communications.

L' Onda d'Urto BPC  si svolgerà il 16 febbraio 2010 presso l'Hotel Mandarin Oriental a Washington, DC. La simulazione avrà inizio alle 10:00 seguita da una sessione di domande e risposte con i partecipanti, il pubblico e i media.

I cittadini interessati dovrebbero partecipare e chiedere perché il governo e un insider think-tank pieno di neoconservatori, neoliberali, mercanti di morte, e società fantasma stanno facendo pressione sul popolo americano con una minaccia in gran parte artificiosa.

Traduzione di Dakota Jones
Fonte: Prison Planet

Nota:Molti dei nostri dati sono in Rete: e-mails, numeri di cellulari, dati sulla salute ed altro. Sono in Rete anche dati sui trasporti e sulle vendite online, carte di credito e via discorrendo.
E' per questo che i "ladri d'identità" sono in azione?
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