di Gerald Celente
Trends Journal
Kingston, NY, 25 maggio 2011 - La notizia più importante della scorsa settimana non è stata lo scandalo per l'accusa di stupro che ha coinvolto il capo del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn. Non è stato il tanto sbandierato discorso sul medio Oriente del presidente Barack Obama, né le storiche inondazioni che hanno devastato la pianura alluvionale del Mississippi.
Ma queste sono le storie che hanno preoccupato la stampa statunitense. Considerando che tutte erano certamente degne di nota - e una tacca al di sopra della consueta ossessione per le notizie puramente eccitanti e violente - la storia di tendenza più significativa di tutte ha avuto una scarsa o nessuna copertura da parte dei media mainstream.
Sebbene la caduta di Strauss-Kahn abbia mandato in frantumi le sue speranze di correre per la Presidenza francese, le ripercussioni resterebbero principalmente confinate alla Francia. Le sue dimissioni dal FMI, tuttavia, avrebbero conseguenze limitate. Un nuovo capo sarà presto disponibile a sostituirlo, e indipendentemente dalla sentenza di stupro per Strauss-Kahn, l'FMI continuerà a violentare i paesi che sono costretti ad accettare il suo "aiuto".
Per quanto riguarda il discorso di Obama, era essenzialmente privo di senso; molte parole vuote e per la maggior parte vaghe, promesse irrealizzabili che non porteranno ad alcuna azione di rilievo.
Indubbiamente, la devastazione provocata dalle violente condizioni meteorologiche si faranno sentire pesantemente da tutti i soggetti direttamente interessati. Il tributo fisico ed emotivo delle decine di migliaia di persone le cui case, aziende e mezzi di sostentamento sono stati distrutti, è incalcolabile. Tuttavia, le conseguenze avranno un impatto soprattutto sulle persone direttamente colpite mentre le implicazioni che ne deriveranno interesseranno solo temporaneamente l'economia nazionale e, in misura minore, quella globale.
Previsione del Trend: Se le attuali condizioni meteo dovessero diventare più una norma che un'anomalia, le conseguenze socio-economiche si riveleranno, a lungo termine, di vasta portata e disastrose. L'agricoltura, la navigazione, i frutti di mare, le forniture alimentari e la raffinazione del petrolio saranno tra le vittime prevedibili, accompagnate da massicci spostamenti di popolazione. Ma la conseguente reazione a catena (inflazione, carenze, disoccupazione, ecc) reclameranno molte altre vittime, che, in questo momento, non sono quantificabili.
Gli 800 elefanti nella sala stampa Nonostante Strauss-Kahn, il discorso di Obama, i tornado e le inondazioni, la notizia più importante con le maggiori implicazioni, è stata la storia che ha avuto la copertura più piccola. Se aveste guardato le notizie nella notte di Domenica (ABC, CBS, NBC, ecc) non l'avreste trovata. Se aveste letto la prima pagina del New York Times, che si autodefinisce "Giornale Archivio" dell'America, non era nemmeno lì.
La storia messa più in evidenza con la foto più grande, che era ovviamente destinata a catturare l'attenzione del lettore dell'edizione di punta di Domenica, ha portato la testimonianza di quelle che il Times ha considerato le notizie più "adatte alla stampa":
La macchina del gossip, che stimola la fame continua di immondizia, alimenta una crescente Industria 24 ore su 24
Per soddisfare la propria insaziabile "Fame d'immondizia" il Times ha dedicato circa 4000 parole ad una imbecille, irrilevante, minima, scandalistica, notizia spazzatura sulla crescente industria del gossip sulle celebrità. Distribuita su tre pagine e sottolineata da undici superflue e insensate foto a colori, il Times ha fatto quello che tutti i media mainstream tipicamente fanno: volgarità a poco prezzo giustificata con la motivazione: "Questo è ciò che la gente vuole".
Forse è stata questa brama di lussuria a rappresentare l'incapacità del "Giornale Archivio" di riconoscere un megatrend in atto che stava già ridisegnando il panorama geopolitico globale. A loro merito, tuttavia, a differenza delle reti che hanno ignorato la storia, il Times almeno l'ha pubblicata. Dedicandole meno di 500 parole e relegandola alla remota Pag. 12, il suo titolo innocuo recita: "Nonostante il divieto, proseguono le proteste prima del voto spagnolo".
Le proteste anti-austerità e contro il salvataggio delle grosse banche sono scoppiate sporadicamente in tutta Europa per oltre un anno. Ma queste manifestazioni spagnole hanno segnato una svolta importante. E 'stata l'agitazione e il malcontento in Europa che ci ha portato a prevedere il nostro trend "Off With Their Heads", che avrebbe portato a rivolte e a rovesciare governi (Trends Journal, autunno 2010).
Ma i disordini europei sono stati messi in ombra dalle rivolte ben più violente che si sono diffuse in Medio Oriente e Nord Africa a fine 2010 e inizio 2011. A differenza degli europei che ancora credevano nel potere del loro voto, gli arabi, con solo autocrati, dittatori e sovrani al controllo, non avevano urne per distoglierli. Sapevano che se non fosse cambiato il sistema, nulla sarebbe cambiato.
Come avevo previsto nel Trends Journal e ripetuto nei media in tutto il mondo, sarebbe stata solo una questione di tempo prima che gli europei si svegliassero per realizzare la stessa idea: il sistema deve cambiare. Ciò che distingue questa ultima ondata spagnola di proteste da quelle precedenti in Europa è proprio questa percezione, non importa quanti voti sono stati raccolti nell'urna elettorale, il risultato sarebbe sostanzialmente lo stesso. Tutte le grida, le richieste, le marce e gli scioperi non servirebbero a niente senza un governo reattivo che li affronti - e questo non potrebbe essere realizzato attraverso l'attuale sistema nel quale, nonostante la retorica, c'è poca differenza tra i maggiori partiti.
Previsione del Trend: Gli imponenti salvataggi di Grecia e Irlanda si sono già dimostrati fallimentari, e il piano di salvataggio portoghese seguirà lo stesso percorso: più debito, aumento della disoccupazione, drastiche misure di austerità imposte al popolo e una svendita all'ingrosso di preziose risorse pubbliche.
Spagna, Regno Unito e Italia sono i prossimi in attesa di subire le conseguenze a lungo termine del "Panico economico del 2008" ... che è stata messo a tacere solo temporaneamente dalle migliaia di miliardi pompati dalle banche centrali per mantenere il sistema finanziario a galla.
Le condizioni economiche continueranno a deteriorarsi per la maggior parte delle nazioni europee. Più peggiorano, più forte e più accesa diventerà la protesta. I partiti politici trincerati, che non sono disposti a fare concessioni adeguate o a cedere il potere, intensificheranno i loro sforzi di repressione.
Le manifestazioni giovanili di ispirazione spagnola, sit-in e accampamenti all'aperto serviranno come modello per i giovani ugualmente diseredati di altri paesi. In assenza di un miracolo economico, un intervento divino ... o della realizzazione di una Profezia da giorno del giudizio (nel qual caso nessuna previsione sarà valida), aspettatevi che le proteste aumentino per tutta l'estate del 2011, per proseguire nel 2012 e oltre.
Un jolly che potrebbe far deragliare le manifestazioni, calmare il malcontento e unire il popolo, sarebbe uno o più attacchi terroristici in diverse città europee. Tenuto conto delle azioni militari della NATO contro la Libia, gli attacchi di ritorsione sono una possibilità concreta.
Fonte: Prison Planet 25 Maggio 2011
Traduzione: Dakota Jones
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