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mercoledì 19 ottobre 2011

La truffa del riscaldamento globale gestita dal governo e da Wall Street, mentre i contribuenti pagano il conto

di Jonathan Benson
Natural News
 
Da oltre 20 anni, il dogma del riscaldamento globale di origine antropica viene annunciato con grande fanfara come sostenuto da solide basi scientifiche e logica di base. Il risultato è stato un movimento globale di allarmismo pseudo-scientifico sul cambiamento climatico che cerca di risolverlo con truffe come la carbon tax a livello globale.

Ma un semplice grafico visivo messo insieme da Jo Nova dimostra come i governi, l'industria, e Wall Street siano stati dietro la truffa del riscaldamento globale per tutto il tempo, e come continuano ad utilizzare i dollari dei contribuenti per finanziare il progetto.

Nova lo chiama "La Macchina della Paura del Cambiamento Climatico", un ciclo continuo che deruba con l'inganno i contribuenti del loro denaro, per finanziare l'agenda del riscaldamento globale di origine antropica. Dietro questa agenda ci sono società finanziarie di Wall Street, fondazioni "verdi", e persino organizzazioni create appositamente per denigrare quelli che parlano contro il riscaldamento globale. E dopo aver ricevuto il "timbro" di approvazione da parte dei media mainstream, la disinformazione creata da questi gruppi viene spacciata alle masse come verità scientifica, anche se poco o niente è in realtà basato su solide basi scientifiche.

Potete visualizzare il grafico voi stessi a questo indirizzo:
(clicca per ingrandire)
climate-scare-machine-800 
Gli Apologisti del Cambiamento climatico hanno il monopolio sulla scienza

Molte delle formule, calcoli, studi, e altri dati citati come prova dei cambiamenti climatici sono stati smascherati come gravemente carenti nel corso degli ultimi anni. Ma poiché il problema è "sistemico" piuttosto che una "cospirazione", secondo Nova, questo monopolio della scienza e del pensiero scientifico sta strangolando ogni reale progresso verso la scoperta della verità sul cambiamento climatico. Di conseguenza, la teoria del riscaldamento globale artificiale viene ancora considerato come verità, nonostante la mancanza di prove credibili.

A peggiorare le cose, i pochi scienziati ed esperti del clima che hanno il coraggio di parlare contro il riscaldamento globale, con l'appoggio della vera scienza per sostenere le loro affermazioni, continuano ad essere ignorati o ridicolizzati dall'establishment. Semplicemente non c'è spazio per le teorie alternative, o qualsiasi tipo di prove che contraddicono la versione ufficiale, dopo tutto.

Come risultato, molti altri nel settore scientifico che la pensano allo stesso modo sono intimiditi dal parlare direttamente, per paura di perdere i finanziamenti o addirittura la loro carriera. Del resto, molti dei principali gruppi scientifici che studiano nell'ambito della scienza del clima sono finanziati dagli stessi interessi che spingono la teoria del cambiamento climatico artificiale.

Cosi, a meno che il sistema non subisca una massiccia revisione, quelli che hanno molto da guadagnare a spingere la teoria del cambiamento climatico di origine antropica continueranno a mandare avanti la loro agenda, e a monopolizzare il mercato della scienza del clima. E con una fornitura pressoché illimitata di dollari dei contribuenti per mantenere questo monopolio, ogni legittima indagine scientifica indipendente sul cambiamento climatico rimarrà nell'ombra.

Tra le fonti per questo articolo:

http://blog.heartland.org/2011/10...

http://joannenova.com.au/2011/10/...

Fonte: Natural News 19 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

venerdì 19 agosto 2011

Pagate la carbon tax ad Al Gore o gli alieni attaccheranno

Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Avendo fallito con l'annegamento degli orsi polari, le supertempeste globali, l'innalzamento dei mari e una miriade di altre beffe inventate, gli allarmisti del riscaldamento globale hanno inventato una nuova minaccia per cercare di convincerci a pagare le tasse sull'emissione di anidride carbonica

"Non può essere considerata la ragione più convincente per limitare i gas ad effetto serra, ma ridurre le nostre emissioni potrebbe veramente salvare l'umanità da un attacco alieno preventivo, sostengono gli scienziati" secondo un rapporto del Guardian .

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Planetary Science Division della NASA presuppone che Extra Terrestri "verdi" potrebbero arrabbiarsi con i loro fratelli alla guida di un SUV ad alto consumo di gas e rispondere spazzando via l'umanità dalla faccia della terra per "proteggere le altre civiltà".

Alieni "Verdi"  potrebbero obiettare al fatto che gli umani hanno causato danni ambientali sulla Terra e annientarci per salvare il pianeta. "Questi scenari ci danno motivo di limitare la nostra crescita e ridurre il nostro impatto sugli ecosistemi globali. Sarebbe particolarmente importante per noi limitare le nostre emissioni di gas serra, dal momento che la composizione atmosferica può essere osservata da altri pianeti ", scrivono gli autori.

C'è davvero da stupirsi perché i sondaggi mostrano che la credenza nel riscaldamento globale sta crollando. Un recente sondaggio Rasmussen ha scoperto che il 69 per cento degli americani ritiene probabile che gli scienziati abbiano falsificato dati sui cambiamenti climatici per spingere la loro agenda.

Ci hanno alimentato con l'annegamento degli orsi polari, la paranoia della  sovrappopolazione, le supertempeste globali e ogni sorta di menzogne ​​fabbricate nel tentativo di terrorizzare le persone perchè accettassero la beffa e consegnassero allegramente le loro carbon tax ad Al Gore e Rothschild, ma niente ha funzionato. La Chicago Climate Exchange (CCX) di Al Gore è quasi del tutto crollata. Il fatto che ora hanno deciso di giocare la carta dell'"invasione aliena"spiega come sia diventato senza speranza e screditato il culto del cambiamento climatico.

Ci sono molte persone che si lamentano del declino e della caduta della NASA sin dai bei tempi dell'Apollo, ma se questo è quello per cui  i soldi dei contribuenti vengono spesi, la scomparsa dell'organizzazione non arriverà mai abbastanza presto.

Non dimentichiamo che questa è la stessa agenzia governativa che utilizza i dollari dei contribuenti per finanziare il lavoro dell'attivista del riscaldamento globale Dr. James Hansen, l'uomo che ha appoggiato un libro eco-fascista che chiedeva che le città venissero rase al suolo, la civiltà industriale distrutta e misure genocide di riduzione della popolazione da attuare in nome della prevenzione dei cambiamenti climatici.

Forse gli alieni dovrebbero assumere Hansen come loro portavoce PR.

Hansen ha ricevuto dalla NASA oltre 1 milione di dollari dei contribuenti negli ultimi quattro anni per portare avanti la sua agenda attivista. Egli è una figura chiave nel movimento del riscaldamento globale, perché fu proprio con la sua testimonianza del 1988  davanti ad una commissione del  Senato degli Stati Uniti presieduta da Al Gore che in realtà dette il calcio d'inizio alla missione dell'elite  di dirottare il movimento ambientalista e promuovere le paure apocalittiche del cambiamento climatico, come  mezzo per promuovere la carbon tax  e una società altamente regolamentata.

Oltre a tutto questo, perché abbiamo bisogno di alieni per distruggere l'umanità e "salvare il pianeta"? Lo zar della scienza della Casa Bianca, John P. Holdren sembra avere tutto a portata di mano. Il libro di Holdren del 1977 Ecoscience chiedeva un "regime planetario" per effettuare aborti forzati e procedure di sterilizzazione obbligatoria, così come l'avvelenamento dell'approvvigionamento idrico, nel tentativo di abbattere il surplus umano.

Holdren è ora responsabile della "geoingegneria" del pianeta per proteggerlo contro  il presunto cambiamento climatico di origine antropogenica. Per me questo rappresenta una minaccia molto più grande e imminente per l'umanità di ogni fantasia su invasioni aliene provenienti dallo spazio.

Fonte: Prison Planet.com 19 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

domenica 5 dicembre 2010

Il Serraglio di Cancun: di serpenti, ratti e un cavallo di Troia

da JeffConant
Cross-posted from Global Exchange

atmospheric-geoengineering_cancun

Alla COP 16  in questa settimana, il tono è stato teso e difficile, sia all'interno dei negoziati nell'opulento Moon Palace a Cancun, che ai margini, dove si sono riuniti movimenti sociali, ONG e gruppi di popoli indigeni per alzare la voce in opposizione alle decisioni sempre più schiaccianti delle elites globali. Dopo l'irritante incontro  dello scorso anno a Copenaghen, e con l'eco della disfatta del 2003 del WTO che ancora persiste, Cancun, all'inizio della settimana era un accampamento armato. Tra i veicoli corazzati che pattugliavano l'esterno e il complicato ed estenuante percorso per arrivare da qualche parte vicino al suo interno,  è stato fatto un chiaro tentativo di emarginare la società civile, se non di neutralizzarla del tutto. Il titolo di un articolo del quotidiano messicano La Jornada la scorsa settimana ha riassunto lo stato d'animo con un gioco sul significato letterale del nome dato a questo paradiso artificiale dei Caraibi: Cancun è davvero un nido di serpenti.

Dopo un anno di dispute contenziose tra un oggetto inamovibile ed una forza inarrestabile - l'Accordo del popolo di Cochabamba ratificato da 35.000 persone lo scorso aprile, e l'accordo di Copenaghen, speronato da Stati Uniti, Cina, e un piccolo gruppo di colossi economici lo scorso dicembre - e con paesi di destra e sinistra che minacciano di abbandonare il Protocollo di Kyoto come topi da una nave che affonda, è più che chiaro che nessun accordo significativo verrà fuori a Cancun la prossima settimana. Ma, data la natura di un eventuale accordo che potrebbe essere raggiunto, la domanda pertinente potrebbe essere: e allora?

Entrando a Cancun, il ritornello da parte dei governi del Nord e dei media è stato che ci sono scarse aspettative per la COP 16.  Dagli Stati Uniti, per esempio, l'amministrazione Obama invierà i segretari per l'energia e l'agricoltura, dando prova di mancanza di volontà di muoversi attraverso un alto livello diplomatico, anche se lo scandalo diplomatico delle comunicazioni pubblicate da Wikileaks mina qualunque restante traccia di fiducia possa essere stata presente nella comunità internazionale. In risposta alle dichiarate 'basse aspettative', Pablo Solone, ambasciatore della Bolivia alle Nazioni Unite ha sottolineato in un articolo del britannico Guardian, "mi chiedo di quali aspettative stanno parlando? La realtà è che parlare di 'basse aspettative' è una manovra di un piccolo gruppo di paesi industrializzati per nascondere i loro obblighi di agire."

Mentre gli Stati Uniti ed altre potenze sembrano fare 'non abbastanza' sui cambiamenti climatici, in realtà  stanno facendo anche troppo - il blocco degli accordi, il bullismo verso le altre Parti,  l'attuazione di politiche militariste anti-immigrazione al fine di reprimere ulteriormente chi è costretto a fuggire dal collasso ambientale e sociale nel Sud del mondo, e fingendosi disponibili per il clima attraverso false soluzioni, come i biocarburanti, gli alberi GE (Genetically Engineered), e politiche molto dubbie come il progetto REDD (Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado).

REDD - una delle proposte politiche sul tavolo di Cancun - è indicativo della differenza tra Copenaghen e Cochabamba. Troppo complesso da spiegare quì in poche frasi, il progetto REDD propone di attribuire un prezzo alle foreste in base al valore della CO2 che catturano, al fine di conservare gli alberi, attribuendo ad essi più valore come alberi che non come legname. Un approccio fondamentalmente  basato sul mercato  per mitigare la crisi climatica, molte popolazioni indigene e gruppi di contadini, tra cui Via Campesina e la Rete Ambientale Indigena, vedono REDD come un cavallo di Troia che nasconde potenzialmente, nelle sue viscere bizantine,  il più grande furto di terra di tutti i tempi. Infatti, molti dei delegati indigeni con i quali ho parlato lo vedono sia  come  una violazione del sacro, che come prossima fase del genocidio al quale hanno sopravvissuto per secoli.

Quando infatti, i negoziatori degli Stati Uniti, ieri hanno proposto che il termine "i popoli indigeni", fosse sostituito nel testo di negoziato con le parole "gruppi indigeni" - annullando con un tratto di penna,  decenni di lavoro per ottenere diritti collettivi proprio per quelle persone più colpite e meno responsabili per la crisi climatica - è come se avessero offerto coperte contagiate dal vaiolo per negoziare.

Con il linguaggio dell'Accordo di Cochabamba messo interamente fuori uso dal testo negoziale, lasciando sul tavolo poco, tranne il fondamentalismo di mercato, con il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici che sta ora rivolgendo l'attenzione alla geoingegneria, nonostante la moratoria recentemente invocata a livello mondiale, con la politica torbida e gli accordi sottobanco in piedi per "l'impegno e il compromesso" richiesti dall'UNFCCC, e con i Federali armati che pattugliano le strade per intimidire e criminalizzare il dissenso, è francamente difficile capire come faremo ad arrampicarci per uscire dalla fossa dei serpenti.

Fonte: JeffConant 4 Dicembre 2010
Traduzione: Dakota Jones

sabato 4 dicembre 2010

Poveri burocrati a Cancun

Bisogna capirli, questi poveri burocrati, impegnati ad organizzare la salvezza della terra e dei terrestri, attraverso la manipolazione intenzionale del pianeta (geoingegneria) ed altre fantastiche soluzioni che solo loro potevano inventare.

E' un lavoro che stanca e poco importa se per arrivarci, hanno dovuto salire a bordo d potenti jets che sparano CO2 e adattarsi ad andare  in giro nelle loro limousines. E' un prezzo che bisogna pagare per uno scopo così alto

Ma c'è un rimedio per tutto: guardate il video

La conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, dal 29 Novembre al 10 dicembre 2010,  si riunisce a Cancun, in Messico, dove i burocrati si adopereranno per un trasferimento di ricchezza e tecnologia dalle nazioni sviluppate a quelle  in via di sviluppo, aumentando il costo dell'energia tradizionale. Ma, prima di andare al "lavoro", questi burocrati internazionali hanno deciso di organizzare una sontuosa festa per se stessi.

Fonte del video: Breitbart.tv

martedì 22 dicembre 2009

Copenhagen: la lunga notte dei cervelli

cop15 Dentro e fuori Copehagen, le bugie e le ipocrise sono state vendute e svendute, da quelli ai quali non costavano niente.

A Copenhagen non si è concluso niente, dice qualcuno, perchè quell'accordo infame dei paesi ricchi contro quelli poveri, non risolverà i problemi del clima.

E' vero, l'accordo non prevede limiti di quantità e di tempo da rispettare, per le emissioni di quel "gas malefico e velenoso"
-CO2- che distruggerà la terra, con il suo "effetto serra". L'unica cosa prevista da quell'accordo, così come si legge sulla carta,  è che l'incremento della temperatura globale dovrà essere tenuto al di sotto dei 2° C, pena l'apocalisse.
Ogni paese potrà prendere le iniziative che vuole per abbassare i livelli di CO2 in atmosfera. Inoltre, i "paesi ricchi" dovranno pagare tasse per aiutare i "paesi poveri".

E' strano, però, che qualcuno possa davvero pensare che i 30 miliardi previsti entro il 2012 ed i 100 miliardi previsti entro il 2020, arriveranno ai popoli poveri. Quanto costeranno le burocrazie che avranno il compito di gestire quest'affare? A quale governante disonesto andranno questi soldi e quanti di questi soldi, arriveranno realmente ai popoli? Sappiamo solo che i soldi saranno raccolti da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale e questo dovrebbe già bastare a fugare ogni dubbio sulla reale destinazione di quei ricchi proventi.

Oltre a far circolare liberamente tante bugie sul falso "riscaldamento globale", a Copenhagen, di più non è stato fatto. Qualcuno ha sperato che il "grande" Obama che, come lui stesso ha detto una volta, scherzando(?), viene da Kripton per salvare il mondo, potesse davvero salvare le inutili trattative all'ultimo momento.

Chi ha sperato ha forse dimenticato che Obama, "premio nobel per la pace", ha mentito già una volta, quando ha vinto le elezioni, lanciando, a destra e a manca, promesse che non ha mai mantenuto.

Quello stesso "uomo di pace" ha dato ordine, all'inizio del suo mandato, di bombardare il Pakistan e ora,  ha intensificato la guerra in Afghanistan inviando altri 30.000 uomini. Dopo aver espresso la pia intenzione di voler eliminare le armi atomiche, una promessa impossibile da mantenere, si è rifiutato di firmare una moratoria per le mine anti-uomo.
Quell'"uomo di pace" che, tra le altre cose, ha rilanciato alla grande il programma "scudo spaziale", ha dichiarato, durante il "discorso a West Point" di voler allargare la guerra. 
E' di due giorni fa la notizia che l'eroe di Kripton, ha dato ordine di bombardare lo Yemen, per colpire i "soliti terroristi"; le bombe hanno ucciso 63 civili, tra i quali anche bambini.

Mi fermo quì perchè coloro che sanno cos'è davvero lo scudo spaziale, all'interno del programma Star Wars, non avrebbe dovuto, fin dall'inizio, sperare che i padroni del mondo (USA-Gran Bretagna-Europa) al servizio dei poteri forti (banche-multinazionali-complesso militare industriale), potessero davvero avere la sia pur minima intenzione di salvare il mondo.

Chi è coinvolto nella preparazione di nuove guerre "esotiche", condotte con l'ausilio di satelliti, reti e robots, e che permette un continuo inquinamento della nostra atmosfera con nanoparticelle di metalli pesanti ed altro,  non puo', neanche lontanamente, preoccuparsi di come finirà la terra, figuriamoci dei paesi poveri. Chi ha usato in guerra le armi sperimentali più nocive, per gli uomini e per l'ambiente, chi ha mandato in guerra gli SWARDS robots o i Droni Predator che, pensando di colpire Osama Bin Laden, hanno colpito solo qualche civile, non puo dichiararsi a favore dell'ambiente, è solo un'ipocrita e un bugiardo.

Non possiamo pensare che il  Dr Rajendra Pachauri, presidente del climate change panel delle Nazioni Unite, accusato di aver fatto una fortuna, per i suoi collegamenti con aziende di "carbon trading", possa davvero avere a cuore il nostro pianeta. Tanto meno possiamo pensarlo di Al Gore, Tony Blair, o di tutti quelli che, fondazione dopo fondazione, si stanno assicurando affari miliardari, con la scusa del pianeta che si scalda.
Saremmo ingenui o, peggio ancora, stupidi.

Tra questi, l'ineffabile Mr. Blair che, tra qualche settimana salirà sul banco degli imputati, nell’ambito dell’inchiesta sull’intervento militare in Iraq attualmente in corso in Gran Bretagna, ha altre "etiche" imprese al suo attivo.
Come dichiara il giornale  UK Daily Mail, il Sig. Blair sostiene una lobby internazionale, The Climate Group, che lavora con 50 compagnie internazionali, tra le quali BP, Coca-Cola e Nestlè.
All'inizio del mese, si è saputo che Mr Blair è stato pagato con parecchie sterline per appoggiare un impianto energetico alimentato da carburante fossile, di proprietà di un oligarca dell'Azerbaijan.
Pare che l'ex PM abbia guadagnato 15 milioni di sterline da quando ha lasciato l'incarico.

Eppure c'è chi, sapendo tutto questo, si è dichiarato deluso, affermando che l'accordo di Copenhagen è inutile. Ma davvero? Inutile per chi? Io penso che, invece, a Copenhagen sia stato fatto quello che "doveva" essere fatto: stabilire le basi per un controllo globale, attraverso strumenti illeciti.

Obama ha dichiarato che saranno utilizzati droni-spia a supporto delle regole per le emissioni di CO2 e Gordon Brown ed il presidente francese Nicholas Sarkozy, come riporta il Telegraph, stanno già lavorando alla proposta di un'"organizzazzione europea di monitoraggio", anche per altri paesi, naturalmente tutto a nostro vantaggio.
A loro non basta imporre altre tasse, a favore dei soliti noti, ci vogliono controllare, anzi, vogliono controllare il mondo.

Grazie a tutti i "cervelli in fuga" che hanno seguito la corrente, senza un minimo di spirito critico, ci riusciranno e, dopo, non avremo più un posto dove andare.

venerdì 27 novembre 2009

Messaggio al movimento ambientalista: il vostro Movimento è stato dirottato

James Corbett del Corbett Report ha rilasciato un nuovo messaggio video per il movimento ambientalista. Si puo vedere il video cliccando qui o sul lettore incorporato quì sotto.

Traduzione della Trascrizione:

Sono James Corbett di corbettreport.com e sono qui oggi con un messaggio per voi.

Voi ambientalisti, attivisti, sostenitori

Voi che avete guardato con crescente preoccupazione al modo in cui il mondo intorno a noi è stato devastato per inseguire l'onnipotente dollaro.

Voi che siete interessati allo stato del pianeta che stiamo lasciando ai nostri figli e ai nostri nipoti e alle generazioni non ancora nate.

Questo non è un messaggio di divisione, ma di cooperazione.

Questo è un messaggio di speranza e di responsabilità, ma ci impone di guardare ad una verità difficile e scomoda:

Il vostro movimento è stato usurpato da quegli stessi interessi finanziari contro i quali pensavate di combattere.

Avete avuto molti sospetti per anni.

In un pimo momento avete visto con speranza ed entusiasmo, come il vostro movimento, la vostra causa, il vostro messaggio iniziava a diffondersi, veniva ripreso dai mezzi di comunicazione e suscitava attenzione, mentre si organizzavano conferenze e le idee per le quali avevate lottato così a lungo e duramente per essere ascoltati venivano portate a livello nazionale. Poi a livello internazionale.

Avete guardato con crescente disagio, a come il vostro messaggio è stato semplificato. In primo luogo è diventato uno slogan. Poi è diventato un marchio. Presto non è stato niente più che una etichetta attaccata ai prodotti. Le idee per le quali un tempo avevate combattuto ora venivano rivendute a voi. A scopo di lucro.

Avete osservato con crescente disagio, come il messaggio veniva ripetuto pappagallescamente, non argomentato, indossato come un moda piuttosto che come qualcosa che veniva dalla convinzione della comprensione.

Non eravate d'accordo, quando le parole d'ordine, e poi la scienza, venivano semplificate. Quando il Biossido di carbonio è diventato il punto centrale e la CO2 è diventata un'occasione per la politica. Ben presto è diventata l'unica occasione.

Si sapeva che Al Gore non era uno scienziato, che la sua testimonianza era erronea nei fatti, Che il movimento veniva superato da una causa che non era vostra, che si basava su credenze che non erano condivise da voi e proponeva una soluzione che non volevate. Si è raggiunto un punto di rottura quando avete visto che le soluzioni proposte non erano soluzioni per tutti, quando hanno iniziato a proporre nuove tasse e nuovi mercati che servirebbero solo a riempire le loro tasche.

Sapevate che qualcosa non andava quando li avete visti discutere sullo schema cap-and-trade proposto da Ken Lay, Quando avete visto Goldman Sachs apprestarsi a cavalcare la bolla del mercato delle emissioni, Quando l'unica ambizione del movimento è stata quella di fare soldi o spendere soldi o di raccogliere fondi da questo panico.

Il vostro movimento è stato dirottato.

La comprensione è arrivata la prima volta che avete letto il libro del Club di Roma del 1991, La Prima Rivoluzione Globale , che dice:

"Cercando un nuovo nemico contro cui unirci, trovammo l'idea che l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la fame e simili, potessero essere adatti. Nella loro totalità e nelle loro interazioni questi fenomeni costituiscono una minaccia comune che deve essere affrontata insieme da tutti. Ma nel designare questi pericoli come il nemico, cademmo nella trappola, sulla quale abbiamo già messo in guardia i lettori, vale a dire di confondere i sintomi con le cause. Tutti questi pericoli sono causati dall'intervento umano nei processi naturali, ed è solo attraverso il cambiamento dell'atteggiamento e del comportamento che possono essere superati. Il vero nemico, allora, è l'umanità stessa ".

Intanto guardavate l'elenco dei membri dell'elite del Club di Roma. Siete venuti a conoscenza dell' eugenetica e dei legami di Rockefeller con l'Istituto Kaiser Willhelm e della pratica della cripto-eugenetica e dell'aumento dell'allarmismo per la sovrappopolazione e della richiesta elitista dopo elitista dopo elitista di abbattere la popolazione mondiale.

Ancora, volevate credere che ci fosse qualche fondamento di verità, qualcosa di reale e valido nell'ossessione nata da una singola mente di questo movimento ambientalista dirottato dal riscaldamento globale di origine antropica.

Ora, nel novembre del 2009, le ultime tracce di dubbio sono stati rimosse.

La scorsa settimana, un insider ha fatto trapelare documenti interni ed e-mail del Climate Research Unit dell'East Anglia University ed ha portato alla luce le bugie, la manipolazione e la frode dietro gli studi che apparentemente dimostrano 0,6 gradi Celsius di aumento della temperatura negli ultimi 130 anni. E il grafico detto hockey-stick che apparentemente mostra un riscaldamento senza precedenti nei nostri tempi. E il monito allarmistico del disastro climatico imminente.

Ora sappiamo che questi scienziati hanno scritto Note di programmazione nel codice sorgente dei loro modelli climatici ammettendo che i risultati erano stati aggiustati manualmente.

Ora sappiamo che i valori erano stati aggiustati per conformarsi ai desideri dei ricercatori, non erano reali.

Ora sappiamo che il processo di revisione tra pari era stato corrotto per escludere quegli scienziati il cui lavoro criticava le loro conclusioni.

Ora sappiamo che questi scienziati privatamente hanno espresso dei dubbi sulla scienza che pubblicamente affermavano fosse stabilita.

Ora sappiamo, in breve, che stavano mentendo.

Non si sa ancora quale sarà la ricaduta di tutto questo, ma è evidente che le ricadute saranno notevoli.

Con questa crisi, tuttavia, questa è un'opportunità. L'opportunità di riprendere il movimento che i finanziatori hanno rubato al popolo.

Insieme, possiamo chiedere un'indagine completa e indipendente su tutti i ricercatori il cui lavoro è stato implicato nella vicenda CRU.

Possiamo chiedere una rivalutazione completa di tutti questi studi le cui conclusioni sono state messe in discussione da queste rivelazioni, e di tutte le politiche pubbliche basate su tali studi.

Siamo in grado di stabilire nuovi standard di trasparenza per gli scienziati il cui lavoro è finanziato dal contribuente e / o il cui lavoro ha effetti di ordine pubblico, in modo che ognuno di noi abbia la piena parità di accesso ai dati utilizzati per calcolare i risultati e a tutto il codice sorgente utilizzato in tutti i programmi utilizzati per modellare i dati.

In altre parole, possiamo riaffermare che nessuna causa è meritevole di sostegno se richiede l'inganno per la sua propagazione.

Ma ancora più importante, siamo in grado di riappropriarci del movimento ambientalista.

Possiamo cominciare a concentrarci sui seri interrogativi che bisogna porsi sulla tecnologia genetica in base alla quale organismi ibridi e nuovi, proteine mai viste prima vengono immessi nella biosfera in un gigantesco esperimento incontrollato che minaccia il genoma della vita su questo pianeta.

Siamo in grado di esaminare le cause ambientali dell'esplosione del cancro e la sconcertante diminuzione della fecondità negli ultimi 50 anni, compreso il BPA nelle nostre materie plastiche e gli anti-androgeni in acqua.

Possiamo esaminare le agenzie di regolamentazione, che sono controllate dalla stessa società che presumibilmente stanno controllando.

Possiamo cominciare concentrandoci sull' uranio impoverito e sullo scarico di rifiuti tossici nei fiumi e su tutte le problematiche che una volta sapevamo che facevano parte del mandato del vero movimento ambientalista.

Oppure possiamo, come hanno fatto alcuni, scendere in piccole politiche di parte. Si può decidere che le bugie vanno bene, se sono a nostro vantaggio. Possiamo difendere le azioni riprovevoli dei ricercatori CRU e stringerci attorno alla bandiera verde che da tempo è stata catturata dal nemico.

Si tratta di una decisione semplice da prendere, ma dobbiamo fare in fretta, prima che l'argomento sfumi e l'ambientalismo possa tornare al business as usual.

Siamo a un crocevia della storia. E non dobbiamo fare errori, la storia sarà il giudice ultimo delle nostre azioni. Quindi vi lascio oggi con una semplice domanda: Da quale parte della storia volete stare?

Per il Corbett Report, quì James Corbett nel Giappone occidentale.

Traduzione a cura di Dakota Jones

Fonte della Trascrizione in Inglese: http://www.infowars.com/

venerdì 20 novembre 2009

Clamoroso: Ingloriosa fine del global warming?

climate_hx Una notizia clamorosa che ho letto stamattina sul sito examiner.com e che mi ha spinto a fare altre ricerche. La notizia, pubblicata in data 19 novembre 2009, inizia in questo modo:

"Sembra che l''Hadley Climatic Research Centre dell'università East Anglia abbia subìto una violazione della sicurezza stamattina presto, quando un hacker sconosciuto, a quanto sembra, ha scaricato 1079 e-mail e 72 documenti di vario tipo e li ha pubblicati su un  server FTP anonimo.

Questi files sembrano contenere informazioni altamente sensibili che, se vero, potrebbero rivelarsi estremamente imbarazzanti per gli autori dei messaggi e-mail in questione. Gli autori sono alcuni dei nomi più celebri, tra i sostenitori della teoria del riscaldamento globale di origine antropica (AGW)."

Si tratterebbe di lettere che porterebbero alla luce tutta una rete di silenzi ed omissioni per favorire la diffusione della teoria del riscaldamento globale di origine antropica.

Il giornale online riporta anche dei nomi ma temo che pubblicandoli si possa violare il diritto alla privacy degli autori

Chi vuole leggere il resto della notizia la trova a questo indirizzo

Per chi vuole seguire la notizia, pubblico altri siti che trattano la questione:

I blog più animati:

Climate Audit
Watts Up With That?

Il primo blog a dare la notizia:

The Air Vent

Piccolo commento personale: In tutti questi anni mi sono arrivate notizie di scienziati derisi, isolati, minacciati di avere la carriera rovinata, privati dei fondi per la ricerca, ridotti al silenzio solo per aver detto la verità e cioè che, dal punto di vista scientifico, non c'è ancora niente di definitivo sulle cause del riscaldamento globale.
Non parliamo poi di quelli che hanno osato dire che l'aumento delle temperature è dovuto al fatto che siamo usciti da  un'era glaciale e oscillazioni di questo tipo sono normali. Non aggiungo altro sulla serie di cose assurde e sull'approssimazione di certi proclami da fine del mondo

Io spero che la notizia sia vera perchè, davvero, in questo frangente, la scienza è stata fatta a pezzi. L'ambiente va difeso dai veri pericoli che non devono essere nascosti dietro il velo della CO2 ma devono essere affrontati per quello che sono.

mercoledì 18 novembre 2009

Manipolazione del tempo, sai che risate

sorriso Qualcuno potrà anche pensare che questi signori nella foto, visibilmente felici e sorridenti, stiano facendo qualcosa di buono per l'umanità o che abbiano raggiunto accordi per migliorare le condizioni di salute e di benessere delle popolazioni del mondo. Invece no, va di male in peggio. Ma allora, perchè diamine sono sempre così sorridenti? Forse, con la scusa di decidere per il bene del mondo, stanno decidendo buone cose per i loro affari? Non si sa, l'unico fatto certo è che, tra un sorriso e l'altro, ci stanno portando alla catastrofe.

A Dicembre di quest'anno si terrà un altro meeting internazionale, a Copenhagen, per prendere decisioni riguardo al finto "riscaldamento globale".

Ma già si dice che l'incontro sarà un fallimento perchè, uno ad uno, gli stati si sono defilati, accusandosi l'uno con l'altro di non voler far niente per la catastrofe prossima ventura che distruggerà il mondo. Anche la Merkel che, a dispetto del fantomatico riscaldamento globale, vuole prolungare di un altro anno la missione in Afghanistan, ora minaccia di non partecipare all'incontro di Copenhagen, a meno che altri paesi come Cina ed India, non dichiarino le loro posizioni negoziali. Anzi no, parteciperà nonostante i dubbi sull'accordo, visto che altri 21 leaders nel mondo, compreso Obama, si sono già defilati. In fondo, si limiterà solo a fare una gita fuori porta e chissà che risate.

Obama che aveva vinto le elezioni promettendo azioni contro il riscaldamento globale, e su tante altre promesse non mantenute, ha altri piani. Evidentemente ha convinto, a suon di sorrisi e promesse, tutti gli altri, viste le defezioni. Obama ha un piano bellissimo contro la catastrofe da riscaldamento globale, ha in mente la geoingegneria(deliberata manipolazione dell'ambiente terra) della quale si sta occupando una commissione del Congresso americano che ha già avuto le prime udienze e sta già ascoltando i testimoni.

Obama vuole mandare nll'atmosfera milioni di tonnellate di zolfo e miliardi di piccolissimi specchi per riflettere la luce solare e raffreddare il mondo. Obama vuole manipolare la composizione chimico-fisica delle acque degli oceani e fare tante altre cose di questo genere, alla faccia dell'ecologia.

In effetti, diffondere sostanze nocive nella nostra atmosfera, è quello che aerei militari, da tanto tempo ormai, stanno già facendo, allo scopo di fare del clima un'arma contro paesi e popolazioni ma, per aggirare le convenzioni internazionali che proibiscono l'uso dello spazio su larga scala per scopi ostili, stanno portando avanti piani ed esperimenti separati. Ogni paese ha i suoi progetti, in modo da dare l'impressione che si tratti di un'azione "su piccola scala". Dopo che tutti i paesi avranno dichiarato ufficialmente il loro accordo su questa porcheria, in nome di un riscaldamento globale che non esiste, non ci saranno più ostacoli agli esperimenti.

La scienza si è venduta, visto che tanti sedicenti "scienziati" che dovrebbero lavorare per il bene dell'umanità, si prestano a simili obbrobri. Ormai, partecipare a progetti militari è diventata la norma per tanti cosiddetti "ricercatori". Accade da anni ormai e, magari, un microchip algoritmico che prima si trovava nel muso di un missile "intelligente" che al massimo dell'imbecillità uccideva civili innocenti, adesso si trova in un computer e serve a facilitare le videoconferenze o magari anche in qualche video-gioco per bambini.

Così è stabilito e così sarà. I militari, con l'aiuto di tante "civilissime" persone, manipoleranno il tempo su scala globale, per farne un'arma, silenziosa e discreta e forse anche democratica: uno tzunami ad uno, un uragano all'altro e nessuno avrà da lamentarsi. Basta con le armi nucleari ed altri chiassosi marchingegni che attirano tanta attenzione, bisogna pur progredire.

Ma ci sono paesi che già si stanno divertendo alla grande con la manipolazione del tempo, naturalmente su piccola scala, inseminando nubi per far piovere o per provocare una bella nevicata, come non se ne vedevano da tanto tempo.

La Cina, a breve distanza di tempo, ha provocato due grandi nevicate. Molti si sono lamentati per questo, a causa dei disagi. Ma quello che nessuno dice è che questa manipolazione ha provocato la morte di 38 persone (oggi si legge 19 ma chi ci crede), tra le quali 6 bambini morti a causa del crollo di una scuola. Un sindaco ha chiesto anche scusa per la pesante nevicata provocata dagli "scienziati" del servizio meteorologico nazionale.

Naturalmente grande pubblicità per questi avvenimenti, per nascondere lo scopo militare dietro un presunto scopo civile.

E così l'elite militare, finanziaria, sanitaria, agroalimentare, governerà il mondo.

Io non mi chiedo neanche più dove siano finiti certi "ambientalisti" che da lungo tempo pascolano insieme ai lupi ma mi chiedo dove siano finiti tutti quei siti di cosiddetta "controinformazione" che sono restati inchiodati sulle bugie dell'11 dettembre 2001 e si accorgono poco di altre cose. Dovrebbero svegliarsi e smetterla di dare la colpa di tutto a Bush ed ai neocons perchè questo è il tempo di Obama, il tempo del pugno di ferro in guanto di velluto, il tempo delle facce belle e delle anime nere.

Sarà sempre peggio e così, i "grandi del mondo", contenti di servire le corporazioni in cambio di ricchezza e potere, faranno ancora molte gite fuori porta.

Restate sintonizzati, si assicurano altre risate.

lunedì 2 novembre 2009

I cambiamenti climatici e la malaria in Africa

Limitare le emissioni di anidride carbonica non serve molto per fermare la malattia in Zambia.

Di BJORN LOMBORG

bjornlomborg La sfida del riscaldamento globale ha catturato l'attenzione dei politici di tutto il mondo. L'articolo che segue è parte di una serie relativa alla Conferenza delle Nazioni Unite che si terrà in dicembre a Copenaghen su come la gente comune in diversi paesi vede la questione:

La prima volta che si è ammalato, Samson Banda non si rendeva conto di avere la malaria. Solo dopo aver protratto una febbre elevata è finito in una clinica nel quartiere di Bauleni a Lusaka, Zambia. La clinica ha solo poche infermiere e personale con competenze mediche di base. La gente del posto può aspettare anche un giorno intero prima di essere visitata.

La malaria è grave se non controllata. Nove su 10 del milione di casi di morte per malaria nel mondo si verificano nell'Africa sub-sahariana. La malattia, trasmessa attraverso le zanzare, può causare ipoglicemia, ingrossamento della milza e del fegato, forti mal di testa, carenza di ossigeno al cervello, e insufficienza renale. Ventisette anni, Samson ha protratto la malattia  per sei mesi prima di iniziare a recuperare.

Bauleni è un terreno di coltura ideale per le zanzare durante la stagione delle piogge tra novembre e aprile.  I quartieri poveri mancano di strutture igienico-sanitarie o di rete fognaria, che permetterebbe alla gente del posto di scavare latrine. I rifiuti straripano. La maggior parte degli adulti ha qualche infezione a lungo termine che tende a recidivare.

"Le nostre condizioni sono pietose, sia le cliniche sanitarie che l'igiene in questo settore",  ha detto il signor Samson ad un ricercatore del Copenhagen Consensus Center.

Chiedetegli come vorrebbe fosse speso il denaro dei donatori esteri, risponderà immediatamente: per una migliore assistenza sanitaria. Quando gli si chiede del riscaldamento globale, il signor Samson risponde: "Ne ho sentito parlare, ma non so nemmeno in che modo potrebbe riguardarmi. Se io muoio di malaria domani, perché dovrei preoccuparmi del riscaldamento globale?"

In Occidente, attivisti per la regolamentazione dell'anidride carbonica fanno notare che il riscaldamento globale aumenterà il numero delle vittime della malaria. Questo viene spesso usato come  argomento valido per drastici, immediati tagli di anidride carbonica.

Un tempo più caldo e umido migliorerà le condizioni per il parassita della malaria. La maggior parte delle stime indicano che il riscaldamento globale metterà il 3% in più della popolazione della Terra a rischio di prendere la malaria entro il 2100. Se investiamo nel modo più efficiente, i tagli globali dell'anidride carbonica -progettati per mantenere l'aumento di temperatura sotto i due gradi Celsius- ci costeranno 40 mila miliardi di dollaro l'anno entro il 2100. Nel migliore dei casi, si ridurrebbe il rischio per la popolazione solo del 3%.

In confronto, la ricerca commissionata dal Copenhagen Consensus Center mostra che la spesa di 3 miliardi di dollari all'anno per zanzariere, spruzzatori interni di DDT  sicuri per l'ambiente, e le sovvenzioni per l'efficace combinazione di nuove terapie potrebbero dimezzare il numero di quelli infettati dalla malaria entro un decennio. Con  il denaro necessario per salvare una vita con i tagli di anidride carbonica, politiche più intelligenti potrebbero salvare 78.000 vite.  Il signor Samson non ha fatto questi calcoli, ma per lui è semplice: "Per prima cosa," dice, la malaria "è qui adesso e uccide un sacco di persone ogni giorno."

La malaria è solo debolmente legata alla temperatura, è fortemente legata alla povertà. E' aumentata in Africa sub-sahariana negli ultimi 20 anni non a causa del riscaldamento globale, ma a causa della mancata risposta medica. Il trattamento cardine, la clorochina, sta diventando sempre meno efficace. Il parassita della malaria sta diventando resistente, e vi è  necessità di nuovi trattamenti combinati efficaci a base di artemisinina, che purtroppo è circa 10 volte più costoso.

Il signor Samson ha ragione a chiedere cosa potrebbero fare per lui e la sua famiglia i soldi spesi per il riscaldamento globale. Una risposta sincera? Molto poco. Per molto meno, potremmo ottenere molto di più.

Mr. Lomborg è direttore del Copenhagen Consensus Center, un think tank, e autore di "Cool It: Guida al Global Warming dell'ambientalista scettico" (Knopf, 2007).

Traduzione di Dakota Jones

Fonte  wsj online

giovedì 1 ottobre 2009

La CO2 non è velenosa

co2green Finalmente qualcuno alza la testa e lo dice: la CO2, tanto demonizzata, non è un veleno ed è verde perchè favorisce la vita sulla terra.


Lo dice questo spot andato in onda su alcune TV americane:

Quello che si dice in questo spot è questo:"Il Congresso sta valutando una legge che classificherebbe l’anidride carbonica come inquinante. Questo ci costerà posti di lavoro. Non c'è alcuna evidenza scientifica che la CO2 sia un inquinante. Livelli più alti di CO2 aiutano gli ecosistemi della terra e sostengono la vita di piante ed animali. Mobilitatevi. Contattate oggi stesso senatori e membri del Congresso e ricordate loro che la CO2 non è inquinante. Andate su CO2isgreen.com, perché tutti abbiamo bisogno di CO2."

Qualcuno ha voluto vedere, dietro questo spot, la mano di qualche industria petrolifera che avrebbe interesse a contrastare la legge contro le emissioni di CO2.

Mi chiedo se questo qualcuno sappia che una delle fallacie logiche più comuni consiste nel fare riferimento alle persone invece che ai fatti. In pratica, se anche si trattasse della pubblicità voluta da un'industria petrolifera, quello che dovrebbe essere contestato è il fatto che la CO2 non è un veleno, cosa che non è contestabile.
Inoltre è anche vero che la scienza non ci ha dato alcuna certezza del fatto che il cosiddetto "riscaldamento globale" sia di origine antropica ed imputabile all'aumento della CO2.
Se poi parliamo di affari, Al Gore è la persona che prima, e forse più di tutti, trarrà vantaggio dalla legge sul cap&trade, avendo già da tempo, in attesa, un'azienda per la compra-vendita di diritti di emissioni (carbon credits). Per non parlare, poi, del suo libro, del suo film, peraltro riconosciuto abbastanza inconsistente sul piano scientifico, della sua televisione Current TV e via di questo passo. Ma di persone che tentano di speculare sul "riscaldamento globale" ce ne sono molte altre.

I veri inquinanti sono altri. Perchè dovremmo spaventarci per eventuali effetti dell'aumento di CO2 di là da venire quando proprio adesso, in questo momento, stanno morendo tante persone, anche giovani e giovanissimi, a causa dell'inquinamento dell'atmosfera da particelle nocive di ogni tipo?. Una lettera della Dr.ssa Patrizia Gentilini, Oncoematologo, Associazione Medici per l’ Ambiente ISDE Italia, potrà forse chiarire le idee a qualcuno.
Riporto quì due soli passaggi della lettera:


"Gentile Direttore,
la recente scomparsa di giovani e giovanissimi per cancro nel nostro territorio ha riempito le cronache nelle ultime settimane: passata l’emozione del momento e lasciando perdere gli interrogativi che i singoli casi suscitano e su cui anche la Magistratura indaga, vorrei tornare a riflettere su questo tema così scottante."

"Non sarà che ciò che alcuni medici, spesso definiti "allarmisti", sostengono da anni è tragicamente vero? Vi invito a fare un semplice ragionamento: cosa mai vi può capitare se camminate in un campo minato? E’ ovvio che tante più mine sono state disseminate tanto più è probabile incapparci e saltare per aria.

Così è per il cancro e le “mine” cui mi riferisco sono cancerogeni noti da decenni quali benzene, arsenico, nichel, cromo, cadmio, piombo, diossine, per non parlare di PCB, particolato, pesticidi, che continuiamo a riversare intorno a noi e di cui mai nessuno parla, visto che solo la CO2 (che non è un veleno!) sembra meritare l’onore delle cronache! Da dati ufficiali emerge, che in Italia, nel pieno rispetto dei limiti di legge, abbiamo immesso in un anno in aria e acqua: benzene 715.6 ton, arsenico 8.0 ton, cadmio 3.0 ton, cromo 140.0 ton, nichel 80.6 ton.
L’ inventario europeo delle diossine ci dice che in un anno nel nostro paese ne sono state prodotte 558 grammi, ovvero, in media, circa 1,5 g al giorno: può sembrare poco ma rappresenta la dose massima tollerabile per oltre 10 miliardi (!) di persone.

Sapendo che si tratta di molecole che hanno tempi di dimezzamento di decine/centinaia di anni e che quindi ogni nuova dose si aggiunge alla precedente, come la mettiamo? La nostra regione poi è al primo posto per uso di fitofarmaci e spargiamo in media 5.7 kg di prodotti chimici per ettaro. Ci siamo mai chiesti dove vanno a finire tutti questi veleni?"

Chi vuole leggere la lettera per intero, puo' andare a questo indirizzo:
http://unitiperlasalute.blogspot.com/2009/08/20090826lettera-dagosto-di-patrizia.html

L'Italia, inoltre, è praticamente invasa dall'amianto e, proprio a due passi da casa mia, muoiono tante persone ogni anno, per aver respirato fibre di questo inquinante ma sembra che nessuno si muova per organizzare convegni, conferene, incontri e per sollecitare leggi a livello globale, contro questa vera e propria piaga. Potrei citarne altre ma non voglio dilungarmi troppo.

Gia prima del sito co2isgreen.net (ma anche .org o.com) sul quale potrete trovare molte firme eccellenti a sfavore della teoria del AGW, altri siti hanno messo in evidenza questa contraddizione.

Sul sito I Love My carbon Dioxide , ad esempio, si puo trovare un lunghissimo elenco di documenti che dimostrano quanta speculazione ci sia stata intorno all'argomento della CO2.

Potremmo anche chiederci perchè nessuno parla mai dell'influenza esercitata dalle emissioni, non di CO2, dell'aviazione sul riscaldamento globale, cosa riconosciuta dalla stessa NASA e non solo. Di chi è, allora, l'interesse a fare affari?

lunedì 17 agosto 2009

I militari, la ricerca scientifica e l'intelligenza politica

Il testo che segue è stato scritto da Albert Einstein nel 1947 ma sembra scritto ieri. Vorrei che l'intelligenza e la lungimiranza di Einstein appartenessero ai politici della terra ma temo che aspetteremo ancora molto, prima di trovarne qualcuno in grado di guidare le sorti del mondo con onestà e coraggio.
Li abbiamo visti crescere, invadere ogni nostro spazio, adesso anche i nostri cieli, intromettersi nella ricerca scientifica in maniera inaccettabile. Sono i maggiori inquinatori al mondo, di loro però non si parla mai e, al minimo cenno, vengono sovvenzionati dalla politica perchè possano aggiungere altro inquinamento a quello già esistente. Sto parlando dei militari. Ora, vogliono "appropriarsi" anche dei cambiamenti climatici, seminando il terrore che davvero un presunto riscaldamento globale possa generare scenari apocalittici e condurci tutti alla morte, in un crescendo di disastri e guerre.
Forse, dovremmo far pressione presso i nostri politici affinchè certe pretese non vengano minimamente prese in considerazione. Dando potere al complesso militare industriale, siamo arrivati alla "guerra preventiva" e a tutte le altre aberrazioni alle quali abbiamo assistito in quest'ultimo decennio. E' ora di fermarsi. Dopo Einstein, altri ci avevano avvertito e avevano previsto tutto ma la politica ha preferito fare orecchie da mercante.

einstein L'intrusione dei militari nella scienza
di Albert Einstein (1947)

La mentalità militarista

Mi sembra che il punto nodale della situazione stia nel fatto che non possiamo considerare il problema che abbiamo davanti come isolato. Prima di tutto, ci si potrebbe porre la seguente domanda: da adesso in poi le istituzioni culturali e per la ricerca dovranno essere sempre più sostenute da fondi statali, dal momento che, per varie ragioni, le fonti private non saranno sufficienti. È forse ragionevole affidare ai militari la distribuzione dei fondi prelevati per questi scopi dal contribuente? A questa domanda ogni persona assennata risponderà di sicuro: «No!» Perché è evidente che bisognerebbe affidare il difficile compito della più benefica elargizione a persone la cui preparazione e il cui lavoro di una vita testimonino della loro competenza scientifica e culturale.

Se nondimeno certe persone ragionevoli insistono per affidare ad agenzie militari la distribuzione di una parte sostanziale dei fondi disponibili, la ragione di ciò sta nel fatto che subordinano gli interessi culturali alle loro opinioni politiche generali. Dobbiamo quindi focalizzare la nostra attenzione su tali convinzioni politiche concrete, sulle loro origini e sulle loro implicazioni. Così facendo, non ci resterà che ammettere presto che il problema in discussione non è che uno dei tanti, e che lo si può analizzare appieno e valutare in modo adeguato solo inquadrandolo in un contesto più ampio.

Le tendenze cui abbiamo accennato sono qualcosa di nuovo per l'America. Esse cominciarono ad affiorare quando, per effetto delle due Guerre Mondiali e della conseguente concentrazione di ogni energia su un obiettivo di tipo militare, prese a svilupparsi una mentalità prevalentemente militarista, che si è andata ancor più accentuando con la quasi improvvisa vittoria. Il tratto tipico di questa mentalità è che la gente attribuisce a quello che Bertrand Russell chiama in modo così efficace «potere nudo» un'importanza di gran lunga superiore a quella riservata a tutti gli altri fattori influenzanti le relazioni tra i popoli. I tedeschi, fuorviati in particolare dai successi di Bismarck, subirono esattamente questo tipo di mutamento di mentalità, in conseguenza del quale conobbero una rovina completa in meno di un centinaio di anni.

Devo francamente confessare che la politica estera degli Stati Uniti dalla cessazione delle ostilità mi ha ricordato, in modo irresistibile, l'atteggiamento della Germania sotto il Kaiser Guglielmo II, e so che che la stessa analogia è venuta in mente con acuto dolore anche ad altri, indipendentemente da me. È tipico della mentalità militarista considerare essenziali i fattori non-umani (bombe atomiche, basi strategiche, armi di ogni sorta, il possesso di materie prime ecc.) e ritenere invece trascurabile e secondario l'essere umano, i suoi desideri e pensieri, in breve i fattori psicologici. Qui si riscontra una rassomiglianza con il Marxismo, almeno finché se ne tiene unicamente presente il lato teorico. L'individuo è degradato a mero strumento; egli diventa «materiale umano». Con concezione simile i normali fini delle aspirazioni umane svaniscono. Al loro posto, la mentalità militarista eleva il «potere nudo» a fine in sé, uno dei più sconcertanti inganni a cui gli uomini possano soccombere.

Nel nostro tempo la mentalità militare si è fatta ancora più pericolosa che in passato perché le armi offensive sono diventate molto più potenti di quelle difensive. Perciò essa conduce di necessità alla guerra preventiva. L'insicurezza generale che ad essa si accompagna porta a sacrificare i diritti civili del cittadino al presunto bene dello stato.

Appaiono inevitabili la caccia politica alle streghe, controlli di ogni sorta (per es., il controllo dell'insegnamento e della ricerca, della stampa e così via), e, per questa ragione, essi non incontrano quella resistenza popolare che, non fosse per la mentalità militarista, costituirebbe una protezione. Si assiste a un graduale riassestamento di tutti i valori in quanto tutto ciò che non serve in modo esplicito i fini utopici è considerato e trattato come inferiore.

Non vedo altra via d'uscita dalle condizioni imperanti che una politica perspicace, onesta e coraggiosa, tesa a fondare la sicurezza su basi sovrannazionali. Speriamo che si troveranno individui sufficienti per numero e per forza morale, atti a guidare la nazione su questa strada, finché le circostanze esterne le attribuiranno un ruolo di guida. Allora problemi come quelli descritti cesseranno di esistere.