lunedì 31 gennaio 2011

Ipocrisia verde: la popolazione e gli addetti al termostato globale

population-hypocricy Visti i tempi oscuri che stiamo attraversando, dichiarazioni come quelle elencate in seguito, non meriterebbero neanche di essere lette.

Ma si tratta di dichiarazioni così semplicistiche (sembrano quasi appartenere a bambini di 5 anni), così assolutiste e prive di logica, come se gli uomini non potessero pensare a qualcosa di meglio per risolvere eventuali problemi, così rivelatrici di una mancanza di pensiero strutturato e di elaborazione mentale, da sembrare il frutto di un incubo ad occhi aperti, così offensive per la nostra intelligenza e per il buon senso comune, da richiamare il senso del dovere di chiunque, nell'esporle pubblicamente.

L'ipocrisia di queste dichiarazioni è indice del fatto che neanche chi le ha pronunciate ci crede e denuncia la loro appartenenza alla vasta schiera di burattini costruiti appositamente per spaventare gli ingenui ed imporre le regole delle elites globali.

Si tratta di persone che non sanno neanche "fare due conti" ma che ripetono come un mantra quello che i loro padroni e  finanziatori dicono

Si tratta di dichiarazioni di persone che possono, attraverso la propaganda, cambiare i destini delle nostre vite, in peggio. Da esposizione, senza alcun dubbio.(Dakota Jones)

Grazie per non procreare: Ipocrisia Verde
hauntingthelibrary

Gro Harlem Brundtland, il presidente della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite, è preoccupato che  la crescita demografica possa essere una "bomba a orologeria"e che "ci potremmo presto trovare ad affrontare una nuova carestia su scala così grande da far impallidire persino le previsioni più pessimistiche di Malthus".

Gro Harlem Brundtland ha QUATTRO figli.

Le opinioni di Brundtland sono state fortemente influenzate da suo padre che andò in America con una borsa di studio Rockefeller, secondo le Nazioni Unite . All'età di sette anni fu iscritto nella sezione bambini del movimento operaio norvegese.

Al Gore dice che le nazioni del Terzo Mondo stanno producendo troppi bambini e troppo velocemente e che è il momento di dare un taglio alla  crescita della popolazione fuori-controllo, che sta provocando il riscaldamento globale.

Al Gore ha QUATTRO figli.

James Lovelock ritiene che ci siamo idirigendo verso la catastrofe globale a causa della sovrappopolazione, e che Malthus aveva ragione a dire che " la sovrappopolazione ci manderà tutti in rovina"

Lovelock ha QUATTRO figl

Ted Turner è convinto che la sovrappopolazione sia il più grande problema al mondo e ha detto che una politica del figlio unico, in stile cinese, deve essere messa in atto con la forza.

Turner ha cinque figli.

David Suzuki ha sostenuto che quando si tratta di popolazione "ci devono essere dei limiti" e che teme "una grande estinzione umana" a causa della sovrappopolazione e del sovraconsumo.

David Suzuki ha cinque figli.

David Guillabaud della Optimum Population Trust vuole che a tutte le donne in età puberale venga somministrato un vaccino per un controllo semi-permanente delle nascite, per contribuire a controllare la popolazione.

Guillebaud ha TRE figli.

Tutte queste persone sono membri benestanti della società i cui figli richiederanno risorse e terra per spassarsela. Grazie per non riprodurvi.

Fonte: hauntingthelibrary  27 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

domenica 30 gennaio 2011

Mohamed ElBaradei: il Pifferaio Magico globalista della rivolta egiziana

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss: Soros e Brzezinski si preparano a dirottare la rivoluzione

elbaradei La rivolta in Egitto è un movimento di persone organicamente guidato  per cacciare un dittatore, ripristinare le libertà universali, e lottare per liberare il paese dalle grinfie del complesso militare-industriale, ma l'uomo che ora si dispone a formare un nuovo governo è un pifferaio magico che lavora per gli stessi globalisti  e per le stesse ONG che l'autocrate leader Hosni Mubarak ha diligentemente servito per quasi 30 anni.

Non ingannatevi, sotto il regime attuale l'Egitto è uno stato vassallo del nuovo ordine mondiale. Sotto Mubarak, il paese riceve circa 2 miliardi di dollari di aiuti ogni anno dagli Stati Uniti, secondo solo a Israele. Inoltre, l'Egitto paga 1,1 milioni di dollari ogni anno al Gruppo Podestà , un'organizzazione strettamente legata all'amministrazione Obama, che agisce come "agenti stranieri" per il regime di Mubarak.

La lealtà di Mubarak verso l'impero americano è stata ricambiata questa settimana, quando il vice-presidente Joe Biden ha ridicolmente affermato che, il regno trentennale senza interruzioni di Mubarak non rappresenta una dittatura e che è uno stretto alleato

"L'Egitto sotto Mubarak usa i miliardi di dollari degli aiuti militari statunitensi per detenere, picchiare e torturare i dissidenti, i politici dell'opposizione e i giornalisti, molti sono morti in carcere", scrive Mark Zepezauer . "Migliaia di prigionieri politici e attivisti per la democrazia sono tenuti in sovraffollate carceri piene di malati, senza accuse o processi. Le restrizioni alla stampa, come la chiusura dei giornali, sono molto diffuse."

Questo è il motivo per cui non ha alcun senso per la CIA essere coinvolta nella costruzione di una serie di rivolte che minacciano di destabilizzare e rovesciare un regime fedele. Questa non è una "rivoluzione colorata" messa in scena come abbiamo visto in precedenza in posti come la Georgia, l'Ucraina o la Jugoslavia - eventi orchestrati, travestiti da moti spontanei, destinati a rimuovere i dirigenti disonesti ostili all'agenda dell'élite globale per il governo mondiale.

Questo è un movimento di base portato avanti da poveri giovani egiziani che si sono finalmente alzati in piedi all'unisono contro un regime adulatore dell'Occidente che ancora non concede alla sua gente nessuna delle libertà associate al vivere in una nazione moderna e prospera. Ma questo non significa che la rivoluzione che attualmente vediamo svolgersi sulle strade di Alessandria, il Cairo, Suez non possa essere cooptata dalle stesse forze globaliste che hanno retto le fila a Mubarak negli ultimi tre decenni.

Il complesso militare-industriale sapeva da almeno tre anni che l'Egitto era in bilico sull'orlo di un cambiamento di regime, e  certamente non avrebbe permesso a nessuno al di fuori delle parti di prendere il controllo dopo la caduta di Mubarak. Ecco perché l'Ambasciata Americana ha addestrato i leaders ribelli ad infiltrarsi in gruppi di opposizione sin dall'inizio, come il rivela oggi il Telegraph.

Inserire un ex alto funzionario delle Nazioni Unite e arrestare l'avversario di Mubarak Mohamed ElBaradei, recentemente tornato al Cairo, nel tentativo di guidare il movimento di protesta.

ElBaradei è membro del Consiglio di Amministrazione dell'International Crisis Group, che oggi ha emesso un comunicato stampa per protestare contro la decisione delle autorità egiziane di mettere ElBaradei agli arresti domiciliari.

L'International Crisis Group è un'oscura ONG (organizzazione non governativa) che gode di un budget annuale di oltre 15 milioni di dollari e viene finanziata da gente del calibro della Carnegie, Fondazione Ford, la Fondazione Bill & Melinda Gates, così come dall'Open Society Institute di George Soros . Lo stesso Soros è impegnato come  membro del Comitato Esecutivo dell'organizzazione. In altre parole, si tratta di un grande gruppo direttivo  geopolitico al servizio dell'elite mondiale.

Il fatto che il loro uomo El Baradei sia stato preparato per essere alla testa del governo post-Mubarak dovrebbe far suonre l'allarme  nelle orecchie di ogni dimostrante che sta protestando nel tentativo di liberare l'Egitto dalle grinfie del controllo del nuovo ordine mondiale.

Infatti, anche lo stesso Mubarak sta ora apparentemente acquistando la comprensione che la sua utilità per l'elite del potere globale ha fatto  il suo corso, avendo osservato durante un discorso alla nazione sabato che le proteste sono "parte di un grande complotto per scuotere la stabilità e distruggere la legittimità" del sistema politico.

Ancora più ironico è il fatto che un altro potente globalista che siede nel Consiglio dell'International Crisis Group, Zbigniew Brzezinski, ha avvertito l'anno scorso che la gerarchia internazionale di cui è un componente chiave era minacciata da un "risveglio globale", che sarebbe stato guidato da giovani radicali nei paesi del terzo mondo. Avendo previsto con precisione l'ondata di rivolta che si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo, Brzezinski e i suoi compagni Globalisti si preparano a raccogliere i cocci, al fine di proseguire le attività come al solito, mentre le persone che hanno rischiato la vita per un vero cambiamento saranno le vittime di un inganno monumentale. Vi presento il nuovo boss, uguale al vecchio boss.

Se gli egiziani riusciranno a rovesciare Mubarak, solo per sostituirlo con El Baradei, non avranno ottenuto nulla, e il risultato finale sarà semplicemente vedere l'Egitto rimanere come uno stato satellite asservito al complesso militare-industriale.

Fonte: Prison Planet.com  29 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

sabato 29 gennaio 2011

Il "Risveglio Globale" temuto da Brzezinski è arrivato

Monumentale grido di battaglia per la libertà in tutto il mondo rischia di deragliare l'agenda del nuovo ordine mondiale

di Paul Joseph Watson
Prison Planet.com

Il "risveglio politico globale" molto temuto da Zbigniew Brzezinski è in pieno svolgimento. Rivolte in Egitto, Yemen, Tunisia e altri paesi rappresentano un grido di libertà veramente imponente  in tutto il mondo  che rischia di danneggiare enormemente l'agenda per un governo mondiale, ma solo se i rivoluzionari riusciranno ad evitare di essere cooptati da una paranoica e disperata elite globale.

Durante un discorso al Council on Foreign Relations a Montreal l'anno scorso, il co-fondatore insieme a  David Rockefeller della Commissione Trilaterale e regolare partecipante alle riunioni del gruppo Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, ha lanciato l'allarme per un "risveglio politico globale", principalmente da parte dei giovani dei paesi in via di sviluppo, che minaccia di rovesciare l'ordine internazionale esistente.

Leggere interamente le parole di Brzezinski, alla luce delle rivolte globali che ora vediamo diffondersi a macchia d'olio in tutto il pianeta, ci offre una sorprendente panoramica su quanto sia di fondamentale importanza l'esito di questa fase della storia moderna, per il futuro corso geopolitico del mondo, e di conseguenza per la sopravvivenza e la crescita della libertà umana in generale.

Per la prima volta nella storia umana, quasi tutta l'umanità è politicamente attiva, politicamente consapevole e politicamente interattiva ... Il risultato globale dell'attivismo politico sta generando un impulso alla ricerca della dignità personale, del rispetto culturale e di opportunità economiche in un mondo dolorosamente segnato dai ricordi di una secolare dominazione straniera coloniale o imperiale ... L'anelito alla dignità umana a livello mondiale è la sfida centrale insita nel fenomeno del risveglio politico globale ... un risveglio che è socialmente imponente e politicamente radicalizzante  ... L'accesso quasi universale a radio, televisione e Internet sta creando sempre più  una comunità di percezioni condivise e di invidia che può essere galvanizzata e canalizzata da demagogiche passioni politiche o religiose. Queste energie trascendono i confini sovrani e rappresentano una sfida sia per gli Stati esistenti, che per l'attuale gerarchia mondiale, su cui ancora si fonda l'America...

I giovani del Terzo Mondo sono particolarmente inquieti e risentiti. La rivoluzione demografica che essi rappresentano è quindi una bomba politica ad orologeria, come pure ... Il loro potenziale rivoluzionario  potrebbe emergere tra le decine di milioni di studenti concentrati negli istituti di istruzione di "terzo livello" spesso intellettualmente discutibili dei paesi in via di sviluppo. Stando alla definizione di istruzione di terzo livello, vi sono attualmente in tutto il mondo tra 80 e 130 milioni di studenti "universitari". In genere provenienti dalla piccola borghesia socialmente insicura e infiammata da un senso di indignazione sociale, questi milioni di studenti sono rivoluzionari-in-attesa, già semi-mobilitati in assemblee di grandi dimensioni, collegate da Internet e pre-posizionati per un replay su scala più grande di ciò che è accaduto anni prima a Città del Messico o in piazza Tiananmen. La loro energia fisica e la frustrazione emotiva è solo in attesa di essere innescata da una causa, o una fede, o un sentimento di odio ...

Anche [Le] maggiori potenze mondiali, vecchie e nuove, affrontano una realtà nuova: mentre la letalità della loro forza militare è più grande che mai, la loro capacità di imporre il controllo sulle masse politicamente risvegliate del mondo è a un minimo storico. Per dirla senza mezzi termini: in tempi precedenti, era più facile controllare un milione di persone che uccidere fisicamente un milione di persone, oggi, è infinitamente più facile uccidere un milione di persone che  controllare un milione di persone.

Zbigniew Brzezinski

E 'importante sottolineare che Brzezinski non stava elogiando l'inizio di questo "risveglio politico globale", lo stava screditando. Come uno degli dei principali architetti dell'"attuale gerarchia a livello mondiale", a cui fa riferimento, lo stesso Brzezinski è sotto minaccia diretta, così come in generale la continua capacità dell'élite globale di controllare gli affari del mondo.

Brzezinski si rammarica del fatto che Internet ha reso quasi impossibile per le élites globali controllare l'ambiente politico, controllare i pensieri e il comportamento di un milione di persone, che è precisamente ciò per cui  l'Egitto si è mosso per fermare il world wide web ieri, in un disperato tentativo di evitare che gli attivisti si organizzassero contro lo Stato.

Come è di routine ogni volta che sommosse e rivoluzioni spuntano improvvisamente  come dal nulla, la storia ci ammonisce di non prendere alla lettera quello che si vede, e ricordare le numerose artificiose "rivoluzioni colorate" che sono servite a ben poco se non a consentire all'elite globale del FMI/Banca mondiale di rovesciare un potere canaglia e sequestrare il paese entrando dalla porta di servizio con l'aiuto di regimi fantoccio successivamente insediati.

Tuttavia, l'effetto domino della rivoluzione globale che ha subìto un'accelerazione nelle ultime settimane, sembra essere stato generato da una genuino desiderio coordinato, su base popolare, per la vera libertà, e la fine dei regimi dittatoriali che gli Stati Uniti e l'elite bancaria hanno contribuito a sostenere.

La rivolta globale che si sta diffondendo in tutto il Medio Oriente e il Nord Africa, avendo già toccato l'Europa con disordini e scioperi in Italia, Francia, Grecia e Regno Unito lo scorso anno, si caratterizza come una reazione contro la dittatura, la brutalità della polizia e la repressione politica. Questi fattori hanno agitato correnti sotterranee di risentimento per anni, ma solo grazie ad una maggiore educazione e ad un più facile accesso alle informazioni e alla capacità di organizzazione attraverso Internet, una nuova generazione di attivisti ha detto finalmente basta. L'aumento vertiginoso dei prezzi alimentari, l'inflazione del carburante, salari più bassi e alta disoccupazione hanno svolto un ruolo centrale.

Come scrive Andrew Gavin Marshall  nel suo ottimo articolo, Stiamo assistendo all'inizio di una rivoluzione globale? "Non dobbiamo accantonare queste proteste e rivolte come istigate dall'Occidente, ma piuttosto  come proteste emerse in maniera organica, e l'Occidente sta tentando successivamente di cooptare e controllare i movimenti emergenti".

Nel caso di Egitto, Yemen e Tunisia, tutti e tre i regimi hanno goduto del supporto multi-decadale del complesso militare-industriale. Tutti e tre sono stati vassalli completamente compiacenti con il nuovo ordine mondiale. Non c'era bisogno di "rivoluzioni colorate" fittizie o messe in scena provocate dall'elite globale in questi paesi.

Infatti, il dado era già stato tratto quando l'amministrazione Obama ha espresso il suo sostegno al trentennale dittatore Hosni Mubarak, durante un'intervista della PBS di ieri, quando il vice-presidente Joe Biden ha lasciato intendere che le richieste dei manifestanti sono illegittime.

"L'azione riflessa delle potenze imperiali è quella di armare e sostenere ulteriormente i regimi oppressivi, come pure la possibilità di organizzare una destabilizzazione attraverso operazioni di infiltrazione o di guerra aperta (come si sta facendo in Yemen)", scrive Marshall. "L'alternativa è quella di avviare una strategia di "democratizzazione", in cui le Organizzazioni Non Governative-ONG- occidentali  e organizzazioni della società civile, stabiliscono contatti e relazioni forti con la società civile nazionale in queste regioni e nazioni. L'obiettivo di questa strategia è quello di organizzare, finanziare e aiutare direttamente la società civile nazionale per la creazione di un sistema democratico, sul modello occidentale e, quindi, mantenere la continuità della gerarchia internazionale. In sostanza, il progetto di "democratizzazione" implica la creazione delle strutture esteriori visibili di uno stato democratico (elezioni multipartitiche, società civile attiva, "indipendenza" dei media, ecc) e tuttavia mantenere la continuità nella sottomissione alle corporazioni, alla Banca Mondiale, al FMI, alle multinazionali e alle potenze occidentali".

Ricordate - ogni paese che mantiene la propria sovranità, agisce principalmente nel suo interesse e tenta  di costruire se stesso come uno Stato forte, prospero e culturalmente forte è un nemico per i globalisti. La gerarchia internazionale esige il rispetto, la dipendenza, la debolezza e una diluizione del patrimonio e della cultura in modo che ogni nazione possa essere racchiusa nella sfera di controllo del governo mondiale.

Non commettete errori a questo proposito, stiamo assistendo ad una rivoluzione globale, l'età della collera è caduta su di noi come tessere di domino che raggiungono ogni angolo del pianeta. Se l'esito sarà il rovesciamento dell'attuale gerarchia globale, come teme Zbigniew Brzezinski, resta da vedere, ma sicuramente questo dipenderà da chi controllerà i nuovi governi che sostituiranno i governanti spodestati - la gente che ha iniziato il processo di cambiamento, o la Banca mondiale, o il FMI, o le ONG e il resto delle élites globali che stanno disperatamente tentando di salvare il loro programma di governo mondiale da un deragliamento.

Fonte: PrisonPlanet  28 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

giovedì 27 gennaio 2011

La povertà globale, rivolte per il cibo, e la crisi economica

Estratto da: "La crisi economica globale: La Grande Depressione del XXI secolo"

di Michel Chossudovsky
Global Research

food riots Mentre il governo della Tunisia è crollato sotto le proteste dei cittadini, in parte spinti dal drastico aumento dei prezzi alimentari, con le proteste che si diffondono in altri paesi della regione e nel mondo, questo estratto dalla pubblicazione più recente di Global Research, "La crisi economica globale: La Grande Depressione del XXI secolo",  fornisce una panoramica sullo sfondo della crisi attuale:

I proiettili apparentemente innocui del "libero mercato" stanno uccidendo i nostri figli. L'atto di uccidere è orchestrato in maniera indipendente attraverso il commercio computerizzato sulle borse merci di New York e Chicago, dove vengono decisi i prezzi globali di riso, grano e mais.

Persone di diversi paesi si stanno impoverendo simultaneamente a causa di un meccanismo di mercato globale. Un piccolo numero di istituzioni finanziarie e società globali che hanno la capacità di determinare i prezzi dei prodotti alimentari essenziali  quotati in borse merci, pregiudicando con questo il tenore di vita di milioni di persone in tutto il mondo.

L'aumento vertiginoso dei prezzi alimentari è in gran parte il risultato della manipolazione del mercato. Esso è  in gran parte attribuibile agli scambi speculativi sui mercati delle materie prime. I prezzi del grano sono aumentati artificialmente a causa di operazioni speculative su larga scala sulle borse merci di New York e Chicago.

Lo scoppio della carestia

I proiettili apparentemente innocui del "libero mercato" stanno uccidendo i nostri figli. L'atto di uccidere è orchestrato in maniera indipendente attraverso il commercio computerizzato sulle borse merci di New York e Chicago, dove vengono decisi i prezzi globali di riso, grano e mais.

Persone di diversi paesi si stanno impoverendo simultaneamente a causa di un meccanismo di mercato globale. Un piccolo numero di istituzioni finanziarie e società globali che hanno la capacità di determinare i prezzi dei prodotti alimentari essenziali  quotate in borse merci, pregiudicherebbero il tenore di vita di milioni di persone in tutto il mondo.

Questo processo di impoverimento globale ha raggiunto un importante punto di svolta, che ha determinato la comparsa simultanea di carestie in tutte le principali regioni del mondo in via di sviluppo.

La fame è il risultato di un processo di  ristrutturazione dell'economia globale del  "libero mercato" che ha le sue radici nella crisi del debito dei primi anni ottanta. Non è un fenomeno recente, associato alla crisi economica del 2008-2009, come suggerito da molti analisti occidentali.

La povertà e la denutrizione cronica sono condizioni preesistenti. Le escursioni drammatiche dei prezzi alimentari e del carburante che hanno preceduto il crash finanziario 2008-2009, hanno contribuito ad inasprire e aggravare la crisi alimentare. Questi aumenti dei prezzi, che hanno raggiunto il picco nel luglio 2008, hanno colpito il mercato dei prodotti alimentari essenziali, compresi i prezzi al dettaglio nazionali, in tutte le regioni del mondo.

I movimenti di protesta contro l'aumento dei prezzi di cibo e benzina sono scoppiati simultaneamente in diverse regioni del mondo. Le condizioni sono particolarmente critiche ad Haiti, in Nicaragua, Guatemala, India e Bangladesh:

I prezzi dei prodotti alimentari ad Haiti sono saliti mediamente del 40 per cento in meno di un anno, insieme al costo degli alimenti di base come il raddoppio di riso... In Bangladesh [a fine aprile 2008] circa 20 000 operai tessili  sono scesi nelle strade per denunciare l'impennata dei prezzi alimentari e per chiedere l'aumento dei salari. Il prezzo del riso nel paese è raddoppiato negli ultimi anni [2007-2008], minacciando i lavoratori, che guadagnano uno stipendio mensile di soli 25 dollari, con la fame. In Egitto, proteste da parte dei lavoratori a causa dei prezzi alimentari ha scosso il centro tessile di Mahalla al-Kobra, a Nord del Cairo [aprile 2008], con due persone colpite a morte dalle forze di sicurezza. Centinaia sono stati arrestati, e il governo ha inviato la polizia in borghese nelle fabbriche per costringere gli operai a lavorare. I prezzi dei prodotti alimentari in Egitto sono aumentati del 40 per cento l'anno scorso... [2007-2008] All'inizio di questo mese [aprile 2008] in Costa d'Avorio, migliaia hanno marciato verso la casa del Presidente Laurent Gbagbo, scandendo le frasi "Siamo affamati" e "la vita è troppo costosa, ci sta uccidendo"

Scontri, scioperi e manifestazioni simili hanno avuto luogo in Bolivia, Perù, Messico, Indonesia, Filippine, Pakistan, Uzbekistan, Thailandia, Yemen, Etiopia e in gran parte dell'Africa subsahariana.[1]

L'aumento vertiginoso dei prezzi di cibo e carburante  in Somalia nel 2008 hanno contribuito a precipitare un intero paese in una situazione di inedia, insieme a gravi carenze di acqua. Una situazione simile e altrettanto grave è diffusa in Etiopia. Ma ora con gli aumenti vertiginosi dei costi alimentari fuori controllo  e con il bestiame che serve alla gente per vivere che cade morto nella sabbia, gli abitanti dei villaggi in questo  paesaggio devastato dal sole dicono che centinaia di persone stanno morendo di fame e di sete:

Molti somali stanno cercando di scongiurare la fame con un magro impasto di farina ottenuta da rami di alberi spinosi ridotti in poltiglia e chiamato jerrin. Alcuni anziani del villaggio, hanno detto che i loro figli masticavano le loro labbra e lingue perché non avevano cibo. Il tempo è stato spietato – giorni intensamente caldi, seguiti da notti crudelmente chiare.[2]

Si tratta di una catastrofe in fieri; abbiamo il tempo di agire prima che diventi una realtà. Il costo del cibo [in Somalia e nella regione di Afar dell'Etiopia] è aumentato fino al 500% in alcuni luoghi... Le persone stanno diventando sempre più disperate... Temiamo che il peggio debba ancora venire, mentre la crisi si deteriora in tutta l'Africa orientale.[3]
Altri paesi che sono stati colpiti dall'aumento vertiginoso dei prezzi alimentari nel 2007-2008 inclusi Indonesia, Filippine, Liberia, Egitto, Sudan, Mozambico, Zimbabwe, Kenya ed Eritrea, una lunga lista di paesi impoveriti, per non parlare di quelli sotto l'occupazione militare straniera, tra cui Afghanistan, Iraq e Palestina.

Mentre il prezzo dei prodotti alimentari è nettamente diminuito sulla scia della crisi finanziaria 2008, i meccanismi di manipolazione dei prezzi dei beni essenziali mondiali da parte di potenti interessi corporativi e speculatori istituzionali sono rimasti praticamente intatti. Non può essere esclusa una nuova ondata di commercio speculativo sugli alimenti essenziali e sul carburante.

Cibo, carburante e acqua: un requisito indispensabile per la sopravvivenza umana

La fornitura di cibo, carburante e acqua è una condizione essenziale per la sopravvivenza della specie umana. Essi costituiscono le basi economiche e ambientali per lo sviluppo della società civile. Negli ultimi anni, hanno preceduto e condotto al tracollo finanziario 2008-2009, i prezzi dei beni essenziali, compreso riso, mais e grano, benzina e acqua, aumentati drammaticamente a livello globale con devastanti conseguenze economiche e sociali.

Senza precedenti nella storia dell'umanità, questi beni essenziali o merci, che, in senso reale, determinano la riproduzione della vita economica e sociale sul pianeta terra, sono sotto il controllo di un piccolo numero di corporazzioni globali e  istituzioni finanziarie. Il destino di milioni di esseri umani è gestito a porte chiuse nelle sale delle riunioni del consiglio di ammistrazione delle corporazioni come parte di un profitto che guida l'agenda.

Governo e organizzazioni intergovernative sono complici di questi sviluppi. Le politiche economiche e finanziarie dello stato sono controllate da interessi corporativi privati. Il commercio speculativo non è oggetto di politiche di regolamentazione, e in realtà è vero il contrario: la struttura del commercio speculativo negli scambi delle merci è protetta dallo stato. Inoltre, la fornitura di cibo, acqua e carburante non sono più oggetto di regolamenti governativi o intergovernativi o di interventi al fine di alleviare la povertà o prevenire l'insorgenza delle carestie.

In gran parte offuscate da rapporti ufficiali e dai media, sia "la crisi alimentare" che la "crisi petrolifera" sono il risultato della manipolazione speculativa dei valori di mercato da parte di potenti attori economici. E poiché questi potenti attori economici che operano attraverso un "invisibile" meccanismo di mercato apparentemente neutro, i devastanti impatti sociali di  architettate impennate nei prezzi di cibo, carburante e acqua vengono liquidate come il risultato del rapporto domanda offerta.

Non ci troviamo con distinte e separate "crisi" di cibo, carburante e acqua, ma con un processo globale di ristrutturazione economica e sociale. La drammatica impennata dei prezzi di questi tre prodotti essenziali non sono casuali. Tutte e tre le variabili, tra cui i prezzi dei prodotti alimentari essenziali, dell'acqua per la produzione e il consumo  e del  carburante, sono oggetto di un processo di manipolazione del mercato deliberato e simultaneo.

Al cuore della crisi alimentare 2005-2008 c'era l'aumento del prezzo dei prodotti alimentari essenziali, insieme ad un drastico aumento del prezzo del carburante. Contemporaneamente, il prezzo dell'acqua, che è un dato essenziale nella produzione agricola e industriale, infrastrutture sociali, servizi igienici pubblici e consumi delle famiglie, è aumentato bruscamente a causa di un movimento mondiale verso la privatizzazione delle risorse idriche. Ci stiamo occupando di un grande sconvolgimento economico e sociale e di una crisi globale senza precedenti, caratterizzata dal rapporto triangolare tra acqua, cibo e carburante – tre variabili fondamentali che insieme influenzano la sopravvivenza umana.

In termini molto concreti, questi aumenti dei prezzi impoveriscono e distruggono la vita delle persone. Inoltre, il crollo del tenore di vita in tutto il mondo si sta verificando in tempo di guerra. Esso è intimamente legato all'agenda militare. Le guerre in Medio Oriente e Asia centrale hanno una relazione diretta con il controllo sulle riserve di petrolio e acqua. Mentre l'acqua non è attualmente una delle materie prime sul mercato internazionale, allo stesso modo dei beni fondamentali petrolio e alimenti, è anche oggetto di manipolazione del mercato attraverso la privatizzazione dell'acqua. L'acqua è una risorsa naturale che è privatizzata e venduta. La tendenza è verso la mercificazione dell'acqua.

Sia lo stato che l'insieme delle organizzazioni internazionali – spesso definito come la "comunità internazionale" – serve gli interessi sfrenati del capitalismo globale. I principali organismi intergovernativi, comprese le Nazioni Unite, le istituzioni di Bretton Woods e l'organizzazione mondiale del commercio (OMC), hanno approvato il nuovo ordine mondiale, a nome del loro sponsor. I governi dei paesi sviluppati e dei paesi in via di sviluppo hanno abbandonato il loro ruolo storico di regolamentare le principali variabili economiche, nonché garantire un minimo di sussistenza alla loro gente.

La speculativa impennata dei prezzi del grano

I media con superficialità hanno tratto in inganno l'opinione pubblica sulle cause degli aumenti dei prezzi del 2005-2008, concetrandosi quasi esclusivamente sulle questioni dei costi di produzione, del clima e di altri fattori che comportano forniture ridotte e che potrebbero contribuire a incrementare il prezzo dei prodotti alimentari essenziali. Mentre questi fattori possono anche entrare in gioco, hanno una rilevanza limitata nella giustificazione dell'impressionante e drammatica impennata dei prezzi.

Gli aumenti vertiginosi dei prezzi alimentari sono in gran parte il risultato della manipolazione del mercato. Essi sono in gran parte attribuibili agli scambi speculativi sui mercati delle materie prime. I prezzi del grano sono aumentati artificialmente a causa di operazioni speculative su larga scala sulle borse merci di New York e Chicago. Vale la pena notare che, nel 2007, il Chicago Board of Trade (CBOT), si fuse con il Chicago Mercantile Exchange (CME), formando la più grande entità mondiale per il commercio delle materie prime, insieme ad  una vasta gamma di strumenti speculativi (opzioni, opzioni su futures, indice dei fondi, ecc.).

Il commercio speculativo di frumento, riso o mais può avvenire senza la presenza di transazioni reali delle materie prime. Le istituzioni che speculano sul mercato dei cereali non sono necessariamente coinvolte in un'effettiva vendita o consegna di grano. Le transazioni possono utilizzare l'indice dei fondi delle materie prime che sono scommesse sul rialzo o  ribasso dei prezzi delle materie prime. Una "put option" è una scommessa che il prezzo si abbasserà, una "call option" è una scommessa che il prezzo salirà. Attraverso la manipolazione concordata, gli operatori istituzionali e le istituzioni finanziarie fanno salire il prezzo  e poi piazzano le loro scommesse su un movimento al rialzo del prezzo di un prodotto particolare.

La speculazione genera la volatilità del mercato. A sua volta, l'instabilità risultante incoraggia ulteriori attività speculative. Si fanno profitti quando il prezzo sale. Al contrario, se lo speculatore vende allo scoperto sul mercato, farà profitti quando crolla il prezzo.

Il resto del capitolo tratto sopra è contenuto nel libro "La crisi economica globale: La Grande Depressione del XXI secolo" Clicca qui per i dettagli.

Note

1. Bill Van Auken, "Mentre cresce la crisi alimentare, i governi temono la Rivolta degli affamati", Global Research, http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=8846, 30 aprile 2008.

2. Jeffrey Gettleman, "Incombe la carestia mentre le guerre lacerano il Corno d'Africa", New York Times, http://www.nytimes.com/2008/05/17/world/africa/17somalia.html, 17 mag 2008.

3. Rob McNeil di Oxfam, citato in Barry Mason, "Carestia in Africa orientale: minaccia di catastrofe come l'aumento dei prezzi alimentari", World Socialist Website, http://www.wsws.org/articles/2008/aug2008/east-a06.shtml, 6 ago 2008.

Fonte: Global Research 25 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

martedì 25 gennaio 2011

SURPRISE!:8 "teorie della cospirazione" sulla salute si rivelano fondate

cospiracy-true L'articolo che segue elenca 8 teorie della "cospirazione" sulla salute che si sono poi rivelate vere. Questo è un dato di fatto incontestabile ma io non riesco a condividere l'ottimismo dell'autore. Non condivido le considerazioni di apertura, secondo cui i media mainstream non scrivono perchè non sono informati; credo che in effetti, i media mainstream, scrivano solo quello che viene loro concesso di scrivere. Non credo che, all'improvviso, siano diventati più onesti o che siano diventati più onesti il governo e le corporazioni che lo sovrastano. Non credo che i media si siano sentiti "costretti ad ammettere". Perchè allora, proprio adesso, queste rivelazioni? Certamente il governo americano non attraversa un bel momento e qualsiasi pubblicità a suo favore è benvenuta, ma questo non basta. Credo, per esperienza,  che ogni volta che qualche Big rinuncia a qualcosa, è solo per proporne un'altra. Forse l'elite globale rinuncia al fluoro e ad altre sostanze, adatte per diminuire la fertilità, perchè adesso sta lanciando vaccini adatti allo scopo? Cosa troveremo nella nostra acqua, tra qualche tempo? SURPRISE! (Dakota Jones)

8 teorie della cospirazione sulla salute che i media sono stati costretti ad ammettere
endoftheamericandream.com

Chi ne sa di più sulla salute - i media mainstream o quelli che credono alle "teorie del complotto"? Beh, la verità è che di volta in volta  i "media alternativi" e coloro che credono nelle 'teorie del complotto' hanno dimostrato di essere molto più avanti  dei media mainstream, quando si tratta di questioni di salute. Purtroppo, i media mainstream ricevono così tanti finanziamenti  e così tanti dollari di pubblicità dall'industria farmaceutica, dall'industria medica, dalle grandi imprese chimiche e del settore delle assicurazioni sanitarie che sono estremamente cauti nel segnalare eventuali informazioni che potrebbero essere dannose per qualcuno di loro. Così per anni, i media mainstream in generale, hanno rifiutato di parlare dei pericoli di cose come il fluoro, l'aspartame, i farmaci da prescrizione, le colture geneticamente modificate e i telefoni cellulari. Ma ora, i media alternativi stanno facendo tanto rumore su molti di questi problemi di salute, da così tanto tempo, che i media mainstream sono stati costretti a riconoscere che alcune di queste "teorie del complotto" riguardo alla salute, sono in realtà vere.

Non che i media mainstream  tutto ad un tratto stiano girando le spalle ai giganti finanziari che stanno pompando miliardi di dollari nei media. Ma la verità è che in questi giorni  stiamo iniziando a vedere servizi d'informazione solo un po' più onesti sui problemi di salute, da parte dei media mainstream.
Quelle che seguono sono 8 teorie del complotto sulla salute che i media mainstream sono stati costretti ad ammettere che sono in realtà vere ....

#1 Alti livelli di fluoro nelle nostre acque potabili sono nocivi - Sorprendentemente, il governo federale degli Stati Uniti ora è venuto allo scoperto e sta abbassando la "quantità raccomandata" di fluoro nella nostra acqua potabile per la prima volta in 50 anni. Naturalmente sarebbe bello se vietassero il fluoro nella nostra acqua potabile del  tutto, ma per il governo  ammettere anche soltanto che alti livelli di fluoro possono essere un problema è un passo enorme. In un recente articolo sulla CNN, è stato riferito che il governo federale sta ora dicendo che alti livelli di fluoro nell'acqua sono ufficialmente stati collegati alla fluorosi ....

Il Dipartimento di Salute e Servizi Umani e per la Protezione dell'Ambiente propongono la modifica a causa di un aumento di fluorosi - una condizione che provoca macchie e striature sui denti dei bambini.

#2 Una volta concesso il permesso per l'utilizzo di coltivazioni Geneticamente Modificate, queste si diffonderebbero ovunque - Per anni, molti di noi hanno cercato di avvertire le persone che le colture geneticamente modificate sono incredibilmente pericolose. Ora, un giornale molto importante del Regno Unito  ammette che un insetticida molto specifico cresciuto all'interno di mais geneticamente modificato sta raggiungendo rapidamente l'acqua dell'ambiente circostante ....

L'insetticida è  prodotto da un gene batterico inserito nel mais GM e altri cereali per proteggerli da insetti come il coleottero piralide del mais europeo. Gli scienziati hanno individuato l'insetticida in un numero significativo di corsi d'acqua che drenano la Grande Cintura del grano del mid-West americano.

#3 Ci sono farmaci e sostanze che causano il cancro nella  nostra acqua potabile - Negli ultimi due anni, i media mainstream hanno iniziato effettivamente  a segnalare tutte le cose nocive che si stanno presentando nelle nostre acque. Ad esempio, vi ricordate una sostanza chimica altamente cancerogena nota come "cromo esavalente" che è stata resa famosa dal film Erin Brockovich? Ebbene, solo poche settimane fa il Washington Post ha riferito che alti livelli di questa sostanza sono stati rinvenuti nell'acqua potabile di 31 città degli Stati Uniti ....

Un gruppo ambientalista che ha analizzato l'acqua potabile in 35 città degli Stati Uniti, anche Bethesda e Washington, ha scoperto che la maggior parte conteneva cromo esavalente, un probabile cancerogeno che è stato reso famoso dal film "Erin Brockovich".

Ma non c'è solo  il cromo esavalente nella nostra acqua potabile, la verità è che ci sono migliaia di altri prodotti chimici e farmaci da prescrizione nel nostro approvvigionamento di acqua come ha riferito un articolo del Time Magazine pochi mesi fa ....

Tutto sommato, ci sono circa 3.000 prodotti farmaceutici da prescrizione in uso negli Stati Uniti e altre migliaia di farmaci da banco, per non parlare di creme e unguenti che noi usiamo e poi portiamo all'esterno. "Tra cosmetici, farmaci e altre fonti," afferma John Spatz, commissario del dipartimento di Chicago per la gestione delle acque, "ci sono 80.000 potenziali combinazioni di sostanze chimiche"  E' impossibile mantenere il nostro approvvigionamento di acqua potabile sicuro da un uno sversamento come quello.

#4 I telefoni cellulari sono collegati al cancro - I media mainstream non sono ancora pronti ad uscire allo scoperto e dichiare apertamente che i telefoni cellulari causano il cancro, ma almeno adesso si sta iniziando a riferire i risultati di alcuni studi molto inquietanti che sembra suggeriscano un legame tra le due cose. Per esempio, prendiamo semplicmente  in considerazione la seguente frase da un recente articolo della CNN ....

A livelli più alti di esposizione - utilizzando un telefono cellulare mezz'ora al giorno per un periodo di 10 anni - lo studio ha rilevato un 40 per cento di aumento del rischio di gliomi cerebrali.

#5 Il Bisfenolo-A (BPA) è legato alla sterilità maschile - Per anni, molti "teorici del complotto" hanno urlato e gridato che una sostanza chimica nota come bisfenolo-A che si trova in migliaia di prodotti di plastica è in realtà molto, molto nocivo per noi. Bene, ora alcuni media mainstream stanno iniziando a salire a bordo. Nel mese di ottobre, uno dei più grandi giornali del Regno Unito ha pubblicato un articolo intitolato "bisfenolo-A ora associato ad infertilità maschile" e ha reso la seguente dichiarazione inequivocabile circa i pericoli di BPA ....

Il Bisfenolo-A (BPA), noto come il "gender bending" chimico a causa della sua connessione con l'impotenza maschile, è stato ora dimostrato che diminuisce la mobilità e la qualità degli spermatozoi.

#6 I farmaci da prescrizione uccidono un gran numero di americani ogni anno - Per anni, gli operatori alternativi della salute e i "teorici del complotto" hanno affermato che le reazioni ai farmaci da prescrizione sono una delle principali cause di morte negli Stati Uniti. Beh, i media mainstream stanno iniziando a recuperare. Un recente articolo di Vanity Fair dal titolo "Medicina Mortale" inizia con la seguente dichiarazione ....

I  farmaci da prescrizione uccidono circa 200.000 Americani ogni anno. Il numero salirà, ora che le sperimentazioni cliniche vengono condotte per la maggior parte all'estero - su malati russi, polacchi senza fissa dimora, e abitanti degli slums cinesi - in posti dove la regolamentazione è praticamente inesistente, la FDA non guadagna, e gli "errori" possono finire nelle tombe degli indigenti?

#7 L'aspartame è nocivo per la nostra salute - Molti organi di informazione tradizionali stanno cominciando a svegliarsi sul fatto che il dolcificante artificiale aspartame potrebbe effettivamente non essere salutare per noi. L'estate scorsa, l'Huffington Post (che è solitamente molto "mainstream") ha permesso al Dr. Joseph Mercola di firmare un articolo sull'aspartame che iniziava con il seguente paragrafo assolutamente stupefacente ....

L'aspartame è l'additivo alimentare più controverso della storia e la sua approvazione per l'uso nei prodotti alimentari è stato il più controverso nella storia della FDA. Alla fine, il dolcificante artificiale è stato approvato, non a livello scientifico, ma piuttosto a causa della forte pressione politica e finanziaria. Dopo tutto, l'aspartame è stato precedentemente elencato dal Pentagono come un agente biochimico di guerra!

#8 Molti esponenti dell'élite globale (come Ted Turner) vogliono istituire a livello globale la politica del figlio unico e vogliono ridurre la popolazione mondiale per il bene dell'ambiente - Molti americani hanno molta, molto difficoltà a credere che alcuni dei più ricchi e  più potenti uomini del mondo vogliano realmente istituire una politica del figlio unico globale e siano ossessionati dalla riduzione della popolazione della terra. Ma purtroppo, come ho scritto in precedenza, questo è molto, molto reale. Quello che segue spiega come uno dei maggiori quotidiani canadesi ha riassunto le dichiarazioni pubbliche che Ted Turner ha recentemente fatto riguardo alla popolazione mondiale

Mr. Turner - un convinto sostenitore di lunga data del controllo della popolazione - ha detto che lo stress ambientale della Terra richiede soluzioni radicali, suggerendo che i paesi dovrebbero seguire l'esempio della Cina istituendo  una politica del figlio unico per ridurre la popolazione mondiale nel corso del tempo. Ha aggiunto che i diritti di fertilità potrebbero essere venduti in modo che i poveri potrebbero trarre beneficio dalla loro decisione di non riprodursi.

Purtroppo, su altri problemi di salute i media mainstream continuano a sostenere con molta forza l'agenda dell'establishment. Ad esempio, i media mainstream sono assolutamente rabbiosi nel difendere la sicurezza dei vaccini.
Ma spero che i media alternativi continuino a dire la verità su questi vari problemi di salute in modo che il pubblico americano chieda un'informazione più equilibrata da parte dei media mainstream.
Dopo tutto, c'è in gioco la salute di milioni e milioni di americani. Quando si tratta di questioni di vita o di morte, pensiamo che non sarebbe troppo chiedere un'informazione un pò più onesta.

Fonte: endoftheamericandream.com  11 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

giovedì 20 gennaio 2011

La dittatura è il modello del Nuovo Ordine Mondiale

Qualunque cosa pensiate, questa è la realtà dei fatti:passeremo da una dittatura ad un'altra. Il mondo avrà un Nuovo Ordine Mondiale, una dittatura globale in stile cinese. Quelli che, riguardo al "riscaldamento globale", invocano una dittatura per salvare il mondo, ci danno conferma ogni volta di quello a cui andiamo incontro, nel caso ce ne fosse ancora bisogno. Riescono a dire e fare quello che vogliono perchè sono al servizio dei dittatori globali, in linea con l'agenda del Nuovo Ordine Mondiale. Ma quando non serviranno più, non ci sarà più posto neanche per loro. Io ho buttato i loro nomi fuori dalla mia agenda, da molto tempo. O sono troppo stupidi o sono dei grandissimi ingannatori. Non intendo difendere l'America ma l'articolo che segue non va letto in chiave "senti chi parla" ma solo in relazione alla stretta realtà dei fatti, una realtà molto triste che prova, senza ombra di dubbio, chi è al timone della nave terra. (Dakota Jones)

10 modi in cui la Cina umilia gli Stati Uniti

I Globalisti stanno utilizzando la Cina come il veicolo attraverso il quale portare a termine la deindustrializzazione totale di un'America in decadenza

di Paul Joseph Watson
PrisonPlanet

jintao state visit Stendere un tappeto rosso, foderare Constitution Avenue con le bandiere comuniste, e accogliere il dittatore non eletto cinese Hu Jintao con sontuosi pranzi alla Casa Bianca, mentre lui parla male del dollaro USA è già abbastanza difficile da digerire, ma ci sono una miriade di modi in cui la Cina sta umiliando gli Stati Uniti visto che i  globalisti si apprestano ad usare la Cina come il veicolo attraverso il quale portare a termine la deindustrializzazione della decadente repubblica delle banane americana.

1) Prodotti alimentari guasti importati dalla Cina si  stanno riversando negli Stati Uniti con deliberato disprezzo per l'impatto sulla salute o per la minaccia all'approvvigionamento di cibo in generale. Il Washington Post ha riferito come mele secche conservate con sostanze chimiche che provocano il cancro, pesce gatto congelato carico di antibiotici vietati, Capesante e sardine in putrefazione ricoperte di  batteri e funghi conditi con pesticidi illegali sono solo alcuni degli elementi provenienti dalla Cina che la Food and Drug Administration ha trattenuto nei porti degli Stati Uniti in un solo mese.

2) Non solo cibo, ma anche giocattoli per bambini avvelenati dal piombo importati dalla Cina stanno inondando il mercato degli Stati Uniti. Le teste parlanti dei media istituzionali come Erin Burnett della CNBC insistono sul fatto che gli americani dovrebbero tacere su questi scandali e accettare il fatto che i loro figli mangeranno cibo contaminato e giocheranno con giocattoli avvelenati dal piombo, altrimenti la Cina potrebbe arbitrariamente punire gli Stati Uniti rivalutando la sua moneta e spingendo in alto i prezzi di Wal-Mart.

3) Mentre Hu Jintao e Obama vomitano retorica su due grandi imperi che si sono incontrati per il bene comune, la Cina è occupata a  rubare segreti militari statunitensi. Il massiccio rafforzamento militare della Cina è basato quasi interamente su tecnologia degli Stati Uniti rubata, come dimostrato dal recente prototipo di caccia stealth cinese , che è 10 anni in anticipo rispetto alla pianificazione che gli analisti militari statunitensi avevano previsto. L'annuncio del nuovo caccia stealth è stato una grande umiliazione per Obama e per il segretario alla Difesa Gates , un'ostentazione intimidatoria che ha costretto l'amministrazione Obama al ridicolo tentativo di sminuire l'importanza del caccia alla vigilia della visita di Stato di Jintao.

4) Alcuni hackers di Pechino sostenuti dal governo cinese hanno anche rubato  informazioni estremamente riservate sulla ricerca americana sulle armi  nucleari da luoghi come il Laboratorio Nazionale di Los Alamos  nel New Mexico. Tecnologia e segreti militari sono stati apertamente trasferiti in Cina dalle amministrazioni degli Stati Uniti che si sono susseguite, nonché  dalle imprese americane transnazionali.

5) Se la Cina vuole essere grande alleato dell'America, come sostiene costantemente Jintao, allora perché  i generali militari cinesi parlano continuamente di attaccare gli Stati Uniti? Cercando di fare supposizioni su quale sarebbe la risposta se l'America difendesse il suo alleato Taiwan, il generale Zhu Chenghu ha detto che la Cina lancerebbe il suo arsenale di missili nucleari contro gli Stati Uniti e distruggerebbe centinaia di città . La Cina ha inoltre recentemente inaugurato una missile anti nave, che è stato progettato per affondare una portaerei americana. L'ammiraglio Mike Mullen, capo del Joint Chiefs of Staff, ammette che in Cina le armi militari sono puntate esattamente contro gli Stati Uniti.

6) Come il più grande detentore del debito degli Stati Uniti, la Cina ha il potere di condurre il dollaro come una pecora al macello, che è precisamente ciò a cui Hu Jintao ha fatto cenno all'inizio di questa settimana quando ha deriso il dollaro come un "prodotto del passato" e ha chiesto la sua sostituzione con un nuovo sistema monetario globale basato sullo yuan cinese. In effetti, quando il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner ha pronunciato un discorso in cui sosteneva che il dollaro è forte, gli spettatori cinesi hanno risposto con una risata.

7) La Cina è stata utilizzata dai globalisti per distruggere la spina dorsale dell'economia americana - la sua base produttiva. Come risultato del crescente deficit commerciale con la Cina, l'economia statunitense ha perso 2,4 milioni di posti di lavoro tra il 2001 e il 2008 . Gli Stati Uniti hanno perso attualmente uno scioccante 32 per cento dei posti di lavoro di produzione. Oltre 42.000 fabbriche sono state chiuse in modo permanente negli Stati Uniti dal 2001. Il  Made in America è stato sostituito da beni prodotti da schiavi cinesi venduti nei Wal-Mart, allegramente consumati da americani ignoranti beatamente ignari del fatto che stanno distruggendo la prosperità futura dei loro figli.

8): La Cina sta comprando infrastrutture degli Stati Uniti ad un ritmo rapido visto che successivi presidenti degli Stati Uniti hanno acconsentito ad una svendita di beni americani al regime comunista per abbattere i costi. Nel 2006, alla Hutchison Whampoa S.r.l. è stato assegnato un contratto senza gara d'appalto dal governo degli Stati Uniti perchè si occupasse  della  sicurezza del rilevamento di radiazioni a soli 65 km da Freeport, nelle Bahamas, senza alcuna supervisione. Hutchison Whampoa, possiede porti in tutto il mondo e molti accusano i cinesi di usare l'azienda per circondare il mondo, per prepararsi alla rappresaglia verso l'opposizione alla progettata invasione cinese di Taiwan. Nel 1997 il governo comunista cinese ha rilevato il Long Beach Naval Air Base, l'unico porto importante in acque profonde che possa contenere grandi navi sulla costa occidentale. Nel 2000, Hutchinson Whampoa, gestito dal PLA, ha rilevato il Canale di Panama ed ha stazionato tra i 15.000 e i 30.000 soldati presso la struttura.

9) Mentre l'America viene messa da parte dagli avvoltoi globalisti come fase della rivoluzione post-industriale occidentale, la Cina sta rapidamente diventando il nuovo impero mondiale, con le nuove stime del PIL che dimostrano che l'economia cinese è ormai più potente di quella degli Stati Uniti in termini di  potere d'acquisto. "Secondo il professore di economia Ed Lazear della Stanford University, se l'economia statunitense e l'economia cinese continueranno a crescere ai ritmi attuali, il cittadino medio cinese sarà più ricco del cittadino medio americano in soli 30 anni", scrive l'Economic Collapse Blog , una premessa sorprendente dato il fatto che centinaia di milioni di cinesi vivono ancora in condizioni di estrema povertà . Nonostante questo, la deindustrializzazione degli Stati Uniti che ha spianato la strada alla strepitosa crescita economica del Drago Rosso non mostra segni di cedimento.

La Cina è lo stato modello per il nuovo ordine mondiale. Nessuna libertà di parola, nessun diritto di riunirsi, nessun diritto di possedere  armi da fuoco, un paese governato da dittatori non eletti che tortura e massacra i dissidenti politici e abortisce con la forza i bambini di donne che osano sfidare la brutale politica nazionale del figlio unico. La Cina prende in giro quel poco di  parvenza di libertà che resta negli Stati Uniti, mentre i presidenti degli Stati Uniti, in maniera coerente, non offrono altro che una debole retorica  quando si porta allo scoperto l'abituale abuso di libertà della Cina.

Fonte: Prison Planet  19 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

Post correlato: Vi presento il nuovo Padrone: la Cina Possiede gli Stati Uniti (Inglese)

martedì 18 gennaio 2011

Gli animali continuano a morire: Anche centinaia di mucche e foche

Morìe di animali continuano a susseguirsi in tutto il mondo e non si tratta solo di uccelli e di pesci. E' ora che i nostri governi ci diano spiegazioni. Inutile girare la testa dall'altra parte e dare spiegazioni ridicole. Gli animali non si sono suicidati, questo deve essere chiaro!
L'articolo che segue, rende conto di altri episodi di morti di animali, in massa

La morte in massa di animali continua: Centinaia di Mucche e Foche trovate morte

Casi isolati o qualcosa di più allarmante?

di Steve Watson
Prisonplanet

Le preoccupazioni per le  morìe di animali continuano a crescere dopo la notizia che circa 200 mucche sono state trovate misteriosamente morte nel Wisconsin, e centinaia di foche morte trovate spiaggiate nel Labrador, Canada.

Secondo le cronache, le mucche sono state uccise da una misteriosa infezione, mentre i funzionari non sono ancora in grado di individuare l'esatta causa dopo che i campioni sono stati inviati ai laboratori di Madison per le analisi.

Secondo quanto riferito, il proprietario del bestiame ha detto agli assistenti dello sceriffo che sospetta che le mucche abbiano ceduto alla IBR (rinotracheite infettiva bovina) o alla BVD (diarrea virale bovina). Entrambe le malattie possono causare problemi respiratori e riproduttivi.

In un caso separato, i residenti sulla costa settentrionale del Labrador hanno riferito di aver visto un gran numero di foche morte arenate sulle spiagge.

Il Dipartimento canadese della Pesca e degli Oceani (DFO) sta analizzando le carcasse. Una teoria provvisoria è che la popolazione di foche del territorio sia diventata troppo grande, con un conseguente tasso di mortalità più elevato.
 
In entrambi i casi gli scienziati credono che ci siano spiegazioni razionali, tuttavia, con così tanti esempi di  morti misteriose di massa degli animali entro le ultime settimane, ci si chiede ancor una volta se i casi sono in qualche modo collegati.

Dall'inizio del nuovo anno, massicce morìe di uccelli sono state riportate in Arkansas, Alabama, Kentucky, Louisiana, North Carolina, Texas and Florida.

Sono state segnalate anche  morie di pesci e granchi.

Morti  inspiegabili di animali sono state riportate anche in Ontario, Canada, Italia, Brasile, Svezia, Filippine, Gran Bretagna, Haiti, Australia e Nuova Zelanda.

I diversi casi di uccelli e pesci morti  in giro per gli Stati Uniti e nel mondo sono stati accompagnati da una miriade di spiegazioni diverse per quanto riguarda la causa della loro scomparsa.
 
Le cause più banali riportate sono  fuochi d'artificio, grandine localizzata, linee elettriche, o  altri fenomeni temporanei che hanno causato il panico degli uccelli che si sono lanciati in volo l'uno contro l'altro. Tuttavia, questo non spiega perché eventi simili si stiano verificando in diverse aree del Paese e del mondo e non affronta la questione delle morti di massa di altri animali.

Come abbiamo documentato, i principali sospetti devono essere sempre  i governi in considerazione del fatto che essi sono regolarmente impegnati in esperimenti segreti di armi biologiche ed elettromagnetiche che hanno inciso negativamente sia sugli esseri umani che sugli animali, molte volte in passato.

Uccelli caduti dal cielo, e pesci morti spiaggiati sulle rive dei fiumi in Nord America e in tutto il mondo, finora sono stati in gran parte spacciati dai media mainstream come inspiegabili eventi naturali isolati. Con la morte di un maggior numero di animali ora in campo, il fenomeno può essere studiato con maggior vigore.

Fonte: Prisonplanet  17 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones!

domenica 16 gennaio 2011

La logica della follia imperiale e il Cammino verso la III Guerra Mondiale

di Andrew Gavin Marshall
Global Research
                                                                
imperial insanity
Definire lo stratagemma Imperiale

Alla fine degli anni '90 Brzezinski disegnò il progetto imperiale  dell'America del 21° secolo nel suo libro, "La Grande Scacchiera". Egli affermò senza mezzi termini che "è imperativo che  non emerga alcuno sfidante eurasiatico, in grado di dominare l'Eurasia e, quindi, di sfidare l'America", e poi chiarì la natura imperiale della sua strategia:

Per dirla con una terminologia che richiama l'età più brutale di antichi imperi, i tre grandi imperativi della geostrategia imperiale  sono evitare la collusione e mantenere la dipendenza dalla sicurezza tra i vassalli, per mantenere tributari docili e protetti, e impedire  ai barbari di avvicinarsi [1].

Egli ha inoltre spiegato che le nazioni dell'Asia centrale (o "Balcani eurasiatici", come egli si riferisce ad essi):

sono importanti dal punto di vista della sicurezza e delle ambizioni storiche di almeno tre dei loro vicini più immediati e più potenti, cioè la Russia, la Turchia e l'Iran, con la Cina che segnala un crescente interesse politico nella regione. Ma i Balcani Eurasiatici sono infinitamente più importanti come potenziale premio economico: Un'enorme concentrazione di gas naturale e di riserve di petrolio si trova nella regione, oltre ad importanti minerali, compreso l'oro [2]

Brzezinski sottolinea "che l'interesse primario dell'America è contribuire ad assicurare che nessuna singola potenza arrivi a controllare questo spazio geopolitico e che la comunità globale abbia libero accesso finanziario ed economico ad esso." [3]

Obama come un fanatico imperialista

Obama non ha perso tempo nella rapida accelerazione delle avventure imperiali dell'America. Mentre il Pentagono ha smesso di utilizzare il termine "Guerra al Terrore" per adottare il termine  "Operazioni d'emergenza oltremare". [4] Questa doveva essere la tipica strategia dell'amministrazione Obama: cambiare l'aspetto, non la sostanza. Il nome è stato cambiato, ma la "Guerra al Terrore" è rimasta, e non solo, ha subìto una rapida accelerazione ad un livello che non sarebbe stato possibile se fosse stata intrapresa dalla precedente amministrazione.

L'attuale espansione dell'imperialismo americano nel mondo ha subìto una rapida accelerazione da quando Obama è diventato presidente, e sembra intenzionato ad iniziare ed espandere guerre in tutto il mondo. Quando Obama è diventato presidente, l'America e i suoi alleati occidentali erano impegnati in una serie di guerre, occupazioni e destabilizzazioni segrete, in Afghanistan, Iraq, Somalia, Congo, e Obama si è insediato nel mezzo della brutale aggressione di Israele contro Gaza. Fin dall'inizio della sua presidenza, Obama ha subito giustificato il feroce attacco di Israele contro i palestinesi innocenti, ha rapidamente accelerato la guerra e l'occupazione dell'Afghanistan, ha ampliato la guerra in Pakistan, ha iniziato una nuova guerra nello Yemen, e ha sostenuto un colpo di stato militare in Honduras, che ha rimosso un governo democratico popolare in favore di una brutale dittatura. Obama ha ampliato le operazioni segrete speciali in tutto il Medio Oriente, Asia centrale e nel Corno d'Africa, e sta spianando la strada per una guerra contro l'Iran. [5] In realtà, l'amministrazione Obama ha ampliato le forze per Operazioni Speciali in 75 paesi in tutto il mondo (a fronte di una quota di 60 durante il regime di Bush). Tra i molti paesi che hanno visto l'espansione delle  operazioni ci sono  Yemen, Colombia, Filippine, Somalia, Pakistan, insieme a  molti altri. [6] Inoltre, negli ultimi mesi, l'amministrazione Obama ha dato una dimostrazione di forza alla  Corea del Nord, dando inizio potenzialmente ad una guerra contro la Penisola Coreana. Con la creazione dell'Africa Command del Pentagono (AFRICOM), la politica estera americana nel continente è diventata sempre più militarizzata.

Nessun continente è sicuro, a quanto sembra. L'America e le sue coorti della NATO stanno adottando una folle politica estera, accelerando drammaticamente l'imperialismo militare palese e quello segreto. Questa politica sembra dirigersi verso un eventuale confronto con le potenze orientali emergenti, in particolare la Cina, ma potenzialmente anche l'India e la Russia. Cina e America, in particolare, si stanno dirigendo verso  una rotta di collisione imperiale: in Asia orientale, Asia meridionale, Asia centrale, Medio Oriente, Africa e America Latina. La competizione per l'accesso alle risorse ricorda il "Grande Gioco" del 19° secolo, nel quale l'Afghanistan era un campo di battaglia centrale.

Si potrebbe pensare che nel mezzo di una massiccia crisi economica globale, la peggiore che il mondo abbia mai visto, le principali nazioni avrebbero ridimensionato la loro sovraestensione imperiale e il militarismo, al fine di ridurre i loro debiti e preservare le loro economie. Tuttavia, vi è una "logica imperiale" dietro  questa situazione, che deve essere collocata all'interno di un più ampio contesto geopolitico.

Concettualizzare l'ascesa della Cina

In primo luogo, dobbiamo affrontare adeguatamente la natura della crescita della Cina nel nuovo ordine mondiale. Quello a cui stiamo assistendo è una situazione storica eccezionale. Per la prima volta, la crescita di una "nuova" potenza non sta avvenendo in contrasto con le potenze egemoniche del tempo, ma entro l'ordine egemonico. In breve, la crescita della Cina non è stata un'ascesa contro l'America, ma piuttosto  all'interno del nuovo ordine mondiale americano. Così, la Cina è cresciuta tanto quanto l'Occidente ha permesso che crescesse, ma questo non significa che la Cina non cercherà di servire i propri interessi, ora che ha raggiunto uno status globale e un potere significativi. La Cina è cresciuta integrandosi con il sistema economico dominato dall'Occidente, e in particolare con il sistema bancario occidentale e i sistemi delle banche centrali. Cina e America sono economicamente dipendenti l'una dall'altra, mentre l'America acquista i prodotti a basso costo della Cina, la Cina finanzia il debito dell'America. In effetti, la Cina sta finanziando anche l'avventurismo imperiale dell'America.

Così, ci troviamo di fronte ad una situazione unica: di dipendenza reciproca e di concorrenza. Mentre la Cina e l'America sono dipendenti l'una dall'altra, sono anche i più grandi concorrenti l'una dell'altra, particolarmente in termini di accesso e controllo delle risorse. Ad esempio, la Cina sostiene sia l'Iran che il Sudan. Queste due nazioni sono i principali obiettivi delle ambizioni imperiali dell'America, non a causa di preoccupazioni umanitarie o anti-terrorismo (anche se questa è la propaganda a cui aderisce più spesso), ma a causa delle ingenti e strategiche risorse  di queste nazioni. Dato che non sono asservite all'Occidente e in particolare all'America, vengono considerate "nazioni nemiche", e da quì l'attenzione dei media nel demonizzare queste nazioni in modo che l'opinione pubblica appoggi  le forze mlitari e qualunque altro mezzo per attuare il "cambio di regime." La Cina appoggia queste nazioni per avere  accesso alle loro risorse, e per contrastare l'influenza americana.

Governance globale

Per aggiungere un altro elemento complesso a questa storia, dobbiamo inserire questo rapporto conflittuale nel contesto della crisi economica globale e nella risposta del mondo ad essa. Il G20 è il principale luogo di discussione per il  "governo globale", in cui le nazioni del mondo stanno lavorando insieme per coordinare sempre più i loro approcci al governo su scala globale. La crisi economica ha fornito l'impulso per incoraggiare l'attuazione di progetti per costruire un sistema di governo economico globale: una banca centrale globale e una valuta globale. Così, mentre Cina e America stanno cercando di integrarsi ulteriormente a livello economico e a livello mondiale, sono anche in competizione per l'accesso e il controllo delle risorse.

La logica dietro tutto questo è che le due potenze vogliono essere in grado di negoziare il processo di costruzione di un sistema di governo globale, dal punto di vista più sicuro. Mentre è generalmente riconosciuto che il mondo sta assistendo "alla crescita dell'Oriente" in particolare di Cina e India, vediamo il centro del potere globale, spostarsi dall'Atlantico al Pacifico. Molti commentatori per anni hanno analizzato e discusso la questione, ma il fatto che l'Atlantico sia stato il centro del potere  negli ultimi 500 anni significa che non sarà così facile spostarlo nel Pacifico. In realtà, le potenze occidentali non solo riconoscono l'ascesa dell'Oriente, ma anche che l'Oriente è risorto perché hanno consentito e aiutato  questo processo. Le potenze occidentali hanno fatto questo non per qualche disegno benevolo, ma perché i poteri  intellettuali organizzati dell'Occidente (cioè, i principali think tanks e interessi bancari) hanno cercato di creare un perfetto sistema di governo globale, in cui il potere non oscilla da nazione a nazione, o dall'Occidente all'Oriente, ma piuttosto il potere è centralizzato a livello globale. Questo è ovviamente un progetto a lungo termine e non (se mai) sarà realizzato per molti decenni ancora. Eppure, è attraverso la crisi - economica, politica e sociale - che questo processo di governance globale può essere rapidamente accelerato.

Vedi: "La crisi è un'opportunità": Gestire una depressione globale per creare un governo globale

Comprensione delle dinamiche Imperiali

C'è un'altro aspetto di questo complicato rapporto che deve essere affrontato, quello delle dinamiche interne tra l'élite politica, economica e militare delle nazioni dominanti. Per motivi di tempo, mi concentrerò sulle due principali nazioni: l'America e la Cina. L'apparato di sicurezza nazionale americana, vale a dire il Pentagono e i servizi di intelligence, hanno lavorato a lungo al servizio delle élite economiche e in stretta collaborazione con l'élite politica. Esiste una rete, che il presidente Eisenhower chiamava  "complesso militare-industriale" in cui gli interessi di questi tre settori si sovrappongono e danno all'America  il suo slancio imperiale.

E' all'interno dei grandi think tanks della nazione, in particolare il Council on Foreign Relations (CFR), che viene incoraggiata e gestita la coesione tra questi settori. I think tanks, il CFR soprattutto, sono i responsabili della politica dell'impero americano. I think tanks raccolgono le élites dei settori più potenti della società -  militare, politico, corporativo, bancario, l'intelligence, il mondo accademico, i media, ecc - e discutono, dibattono e, infine, producono modelli di strategia e consigli per la politica estera americana. Le persone provenienti da questi gruppi di riflessione si muovono dentro e fuori dagli ambienti politici, creando una porta girevole tra i pianificatori della politica e quelli che la attuano. I think tanks, in questo contesto, sono essenzialmente i motori intellettuali dell'impero americano.
Eppure, non dobbiamo supporre che perché sono raggruppati, lavorino insieme, ed elaborino strategie comuni, che abbiano identici punti di vista o metodi; c'è ancora un notevole dibattito, dissenso e conflitto all'interno e tra i think tanks e i circoli della politica. Tuttavia, il dissenso all'interno di queste istituzioni è di natura particolare: si concentra sul dissenso rispetto ai metodi, piuttosto che agli obiettivi e alle finalità. Per elaborare, i membri (almeno i membri molto influenti) di think tanks come il Council on Foreign Relations non sono in disaccordo sui motivi dell'impero e sostengono l'egemonia americana, che viene considerata un dato di fatto, e spesso non viene neanche messa in discussione. Questo è l'ambiente in cui opera l'élite.

Quello che viene discusso e dibattuto sono i metodi utilizzati per raggiungere questo obiettivo, ed è qui che sorgono conflitti significativi tra le élites. Banchieri e corporazioni cercano di proteggere i loro interessi finanziari ed economici in tutto il mondo. Gli ufficiali militari si occupano di preservare ed espandere l'egemonia americana, e si concentrano essenzialmente sui potenziali rivali per la potenza militare americana, e tendono a favorire l'opzione militare in politica estera rispetto a quella diplomatica. I rappresentanti politici si devono preoccupare dell'influenza totale e dell'avanzamento della potenza americana - economicamente, militarmente, politicamente, ecc - e quindi devono pesare e bilanciare questi molteplici interessi  e tradurli in una politica coerente. Spesso, pendono verso l'uso della forza militare, tuttavia, ci sono stati molti incidenti e problemi per i quali i leaders politici hanno prevalso nel perseguire obiettivi militari e diplomatici. Ci sono stati anche casi in cui i militari hanno tentato di prevalere su leaders politici rabbiosamente militaristi, come durante l'amministrazione Bush, con i neo-conservatori che spingevano per un confronto diretto con l'Iran, suscitando dirette e spesso pubbliche proteste e confutazioni da parte della struttura militare, come pure diverse dimissioni di generali di alto rango.

Queste differenze sono spesso rappresentate direttamente all'interno delle amministrazioni. Gli anni di Kennedy, per esempio, hanno visto un conflitto continuo tra i militari e gli ambienti di intelligence e la leadership civile di John Kennedy. Il suo breve periodo come presidente è stato caratterizzato da una lotta costante per impedire che i servizi militari e di intelligence d'America - in particolare il Joint Chiefs of Staff e la CIA - iniziassero guerre con Cuba, il Vietnam e l'Unione Sovietica. La crisi missilistica cubana si è risolta solo dopo che Robert Kennedy, fratello di JFK e il Procuratore Generale, hanno convinto i russi che Kennedy rischiava di essere rovesciato da un golpe militare, il che avrebbe portato ad una guerra nucleare, diretta contro l'URSS.

Vedi: Lo Stato di Sicurezza Nazionale e l'assassinio di JFK

Così, all'interno dei circoli politici chiave - e cioè think tanks e consigli presidenziali - c'è sempre un delicato equilibrio tra questi interessi diversi. Fondamentalmente, con la potenza americana, tutti restano fermi e sostengono gli interessi corporativi e bancari americani. La Diplomazia, in particolare, si occupa di sostenere gli interessi corporativi e finanziari americani all'estero. Come le comuncazioni diplomatiche di Wikileaks  hanno rivelato in una serie di casi, i diplomatici intervengono in favore di e lavorano con vari interessi corporativi. I diplomatici statunitensi hanno agito come agenti di vendita presso governi stranieri per la promozione di aerei Boeing rispetto ai concorrenti europei, hanno fatto pressioni sul governo del Bangladesh per riaprire una miniera ampiamente contrastata dal paese  gestita da una società britannica, hanno esercitato pressioni sul governo russo direttamente in favore degli interessi di Visa e Mastercard, impegnati nella condivisione delle informazioni con la Shell in Nigeria, e nella Repubblica centro-asiatico del Kyrgyzstan, i diplomatici degli Stati Uniti hanno lavorato con i maggiori interessi economici britannici e il principe britannico Andrew , che ha affermato che "il Regno Unito, l'Europa occidentale (e per estensione anche voi americani)" erano "di nuovo nel mezzo del Grande Gioco", e che, "questa volta puntiamo alla vittoria!"[7]

I militari, a loro volta, difendono gli interessi delle élites corporative e finanziarie, mentre i paesi che non si sottomettono all'egemonia economica americana vengono considerati nemici, e i militari vengono inviati in ultima analisi, ad attuare il  "cambio di regime". Le preoccupazioni strategiche sono de facto preoccupazioni economiche. I militari si occupano di preservare ed espandere l'egemonia americana, e per farlo devono essere concentrati sulle minacce al dominio americano, così come di garantire luoghi strategici in tutto il mondo. Ad esempio, la guerra nello Yemen, un paese con molto poco da offrire dal punto di vista economico, ha molto a che fare con gli interessi strategico-economici. La "minaccia" nello Yemen non è raffigurata da al-Qaeda, anche se questo è ciò che viene più propagandato, ma piuttosto è il fatto che la dittatura a lungo sostenuto del presidente Saleh, che è stato al potere dal 1978, è minacciata da un movimento ribelle del nord e da un massiccio movimento secessionista nel sud, mentre il governo centrale controlla a mala pena un terzo del paese. In breve, lo Yemen è sull'orlo della rivoluzione, e così, il fedele alleato dell'America e despota locale, il presidente Saleh, è a rischio di essere usurpato. Così, l'America ha fortemente sovvenzionato i militari dello Yemen, e ha anche lanciato direttamente missili da crociera, ha inviato delle forze speciali e altre forme di assistenza per aiutare il dittatore dello Yemen a sopprimere, reprimere ed infine schiacciare i movimenti popolari per l'indipendenza e la libertà del popolo.

Ora, perché questo  interesse strategico-economico in America, per un paese che ha ben poche risorse da offrire? La risposta è nella posizione geografica dello Yemen. Direttamente sotto l'Arabia Saudita, un governo rivoluzionario, che sarebbe molto antagonista nei confronti dello stato saudita braccio armato di fiducia dell'America, costituirebbe una minaccia per gli interessi americani in tutto il Medio Oriente. Probabilmente l'Iran cercherebbe di allearsi e di aiutare un tale governo, e questo permetterebbe  all'Iran di espandere la propria influenza politica nella regione. È per questo che l'Arabia Saudita sta assumendo direttamente  un'azione militare nello Yemen contro i ribelli nel nord, lungo il suo confine. L'élite saudita ha paura che sentimenti ribelli si diffondano nella stessa Arabia Saudita. Non stupisce quindi, che l'America abbia recentemente firmato con l'Arabia Saudita il più grande affare per le armi nella storia degli Stati Uniti, per un totale di 60 miliardi di dollari, nel tentativo di sostenere le operazioni nello Yemen ma principalmente per agire contro l'influenza iraniana nella regione. Inoltre, lo Yemen si trova sopra il Golfo di Aden, di fronte al Corno d'Africa (in particolare la Somalia), che collega il Mar Nero al Mar Arabico, che di per sé è una delle principali vie di trasporto del petrolio nel mondo. Il controllo strategico sulle nazioni che costeggiano il Golfo di Aden è di interesse primario per gli strateghi dell'impero americano, sia esso di natura militare, politica o economica.

Lo Yemen inoltre si trova proprio di fronte alle acque  della Somalia, un altro paese devastato dalla macchina da guerra americana. Come hanno confermato alcune comunicazioni diplomatiche, nel 2006, "l'amministrazione Bush ha spinto l'Etiopia ad invadere la Somalia con un occhio alla frantumazione dell'Unione delle Corti islamiche", che è esattamente quello che è successo, e la Somalia è diventata uno "Stato abbandonato" impantanato da allora in una guerra civile. [8] La pirateria che è esplosa nelle acque al largo della Somalia è il risultato del massiccio sversamento di rifiuti tossici e della pesca invasiva  da parte di compagnie di navigazione europee e americane e da altre principali compagnie di navigazione, e sono serviti come pretesto per la militarizzazione delle acque. In questo contesto, sarebbe inaccettabile da un punto di vista strategico  consentire allo Yemen di sottrarsi all'influenza americana. Così, l'America è in guerra nello Yemen.
Vedi: Yemen: l'apparato segreto dell'impero americano

In Cina, invece, non esiste una coesione diretta tra i settori politico, economico e militare. I militari cinesi sono intensamente nazionalisti, e mentre l'élite politica è più cooperativa con gli interessi degli Stati Uniti e spesso lavora per realizzare interessi reciproci, i militari vedono l'America come una sfida diretta e antagonista (ovviamente, lo è). L'elite economica della Cina, in particolare la sua élite bancaria, è fortemente integrata con l'Occidente, tanto che è molto difficile separare le due cose. Non c'è una tale integrazione tra le istituzioni militari cinesi e americane, né esiste una dinamica all'interno della Cina, che riflette il sistema imperiale americano. Le divisioni tra gli ambienti militari, politici ed economici sono più marcate all'interno della Cina che in America. La leadership politica cinese si trova in una situazione molto difficile. Determinati a vedere l'avanzamento economico della Cina, devono lavorare con l'America e l'Occidente. Tuttavia, sulle principali questioni politiche (ad esempio con Taiwan), la leadership politica deve attenersi ad un approccio fortemente nazionalista, cosa che è contro gli interessi degli Stati Uniti, e favorevole agli interessi militari cinesi. L'aumento della superiorità militare è visto come un aspetto fondamentale e obiettivo del crescente predominio politico della Cina nel panorama mondiale. Come un alto generale cinese ha dichiarato nel 2005, "La Cina deve usare armi nucleari contro gli Stati Uniti, se i militari americani dovessero intervenire in un qualunque conflitto con Taiwan". Il generale ha citato "la logica di guerra" secondo la quale "una potenza più debole ha bisogno di usare il massimo sforzo per sconfiggere un rivale più forte. Il suo punto di vista suggerisce che gli elementi all'interno delle forze armate cinesi sono "determinati" a rispondere con estrema forza se l'America intervenisse in un potenziale conflitto con Taiwan, affermando che:" Noi cinesi ci prepariamo per la distruzione di tutte le città a est di Xian. Naturalmente gli americani dovranno essere preparati al fatto che centinaia di città saranno distrutte dai cinesi."[9]

La logica della cooperazione competitiva

L'esercito cinese deve essere pronto a tutelare i suoi interessi economici all'estero, se  vuole avere il controllo sulla propria crescita economica e quindi mantenere il potere internazionale. Così, la spinta politica della Cina a sostenere e accrescere la sua influenza internazionale è molto contraddittorio. Da un lato, questo significa collaborare attivamente con l'America e l'Occidente (soprattutto in materia economica, come abbiamo visto con il G20, dove la Cina si sta impegnando nel dialogo e nell'attuazione degli accordi di governance globale), e, dall'altro, la Cina deve  sfidare l'America e l'Occidente, al fine di garantire un proprio accesso  e controllo delle risorse vitali necessarie per la propria crescita economica e politica. La Cina è in una situazione paradossale. Mentre lavora con l'Occidente per costruire l'apparato di un governo globale, la Cina non vuole imposizioni, e vuole invece una forte posizione negoziale negli accordi. Quindi, mentre è impegnata in discussioni e negoziati per la costruzione di un sistema di governance globale, la Cina deve anche cercare attivamente di aumentare il proprio controllo sulle principali risorse strategiche del mondo, al fine di rafforzare la propria posizione negoziale. Spesso succede che, quando le parti in conflitto vengono al tavolo dei negoziati, le operazioni a terra subiscono una rapida accelerazione, al fine di rafforzare la posizione negoziale della propria parte.

Questo è accaduto durante la Guerra Civile ruandese, quando durante tutto il Processo di Pace di Arusha, il Fronte Patriottico Ruandese (RPF), fortemente sostenuto dagli americani contro il governo del Ruanda (che era sostenuto da Francia e Belgio), ha accelerato rapidamente la sua campagna militare, prendendo così il sopravvento nel corso dei negoziati, cosa che ha funzionato a suo favore, traducendosi infine nel genocidio del Rwanda (innescato dall'assassinio del presidente ruandese da parte dell'RPF), e nell'usurpazione del potere da parte dell'RPF in Ruanda. Questo è anche il caso dei negoziati di "pace" tra Israele e Palestina, come ad esempio durante il processo di Oslo, quando Israele ha rapidamente accelerato l'espansione dei suoi insediamenti nei territori occupati, in sostanza, pulizia etnica di gran parte della popolazione palestinese della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Questo processo di espansione della pulizia etnica è ciò che i leaders politici e i media occidentali chiamano un "processo di pace." Così, quando i palestinesi reagiscono a questa pulizia etnica e all'espansione degli insediamenti (che è un processo intrinsecamente violento), o quando avviene un attentato suicida o un attacco con i mortai in reazione a questa espansione degli insediamenti, i leaders politici occidentali e i media danno la colpa ai palestinesi di aver rotto un periodo di "pace relativa" o "relativa calma." A quanto pare, viene considerata "pace relativa" se vengono uccisi solo i palestinesi. Quindi, Israele si assicura sempre che attraverso un processo di negoziazione, i suoi interessi siano soddisfatti sopra tutti gli altri.

Così vediamo questa logica con la Cina e l'America oggi. Anche se non direttamente in guerra l'una contro l'altra, esse sono l'una la più grande competizione dell'altra. Questa competizione è prevalente in Asia centrale, in cui l'America è alla ricerca di una posizione dominante su enormi riserve di gas naturale della regione, privando così la Cina di accesso e controllo di tali risorse strategiche vitali. E 'anche fortemente presente in Africa, dove la Cina ha rappresentato per i governi africani un'alternativa al ricorso alla Banca Mondiale e all'FMI  per ottenere prestiti e assistenza in cambio di accesso alle risorse. In questo contesto, l'America ha stabilito il suo ultimo comando del Pentagono, l'Africa Command (AFRICOM) per unire diplomazia americana, società civile e politica militare in Africa sotto il comando del Pentagono. In Medio Oriente, l'America è in primo luogo dominante, spingendo così la Cina  ad allearsi con l'Iran. In Sud America, la Cina si allea con i governi progressisti che in qualche modo sono sorti in opposizione all'egemonia americana  militare ed economica nella regione.

Questa logica vale sia per l'America che per la Cina. Entrambe cercano di acquisire una posizione dominante mentre sono impegnate in discussioni e nella realizzazione di un apparato di governo globale. Questo porta le due potenze a ricercare la cooperazione e un mutuo vantaggio, ma, contemporaneamente, a competere a livello mondiale per il controllo delle risorse. Questo è amplificato dalla crisi economica globale, che ha rivelato la debolezza dell'economia globale, e in effetti del sistema monetario e bancario globale. L'economia mondiale è sull'orlo del collasso totale. Il prossimo decennio sarà segnato da una nuova Grande Depressione. Ciò fornisce un ulteriore impulso per entrambi questi poteri ad accelerare rapidamente il loro controllo sulle risorse e ad  ampliare le loro avventure militari.

L'impero americano è in declino, ed è completamente fallito, ma la sua élite, che in realtà è più globale che nazionale, nella sua ideologia e nel suo orientamento, sta cercando di non far semplicemente sparire  la potenza americana, per essere sostituita dalla potenza cinese, ma piuttosto di usare la potenza americana per costruire l'apparato di una nuova struttura globale del potere, in modo che l'impero americano semplicemente svanisca in una struttura globale. Si tratta di un delicato equilibrio per l'elite globale, e richiede l'integrazione della Cina e delle altre potenze dominanti all'interno di questo sistema. Esso implica anche, intrinsecamente, il dominio finale sul "Sud del mondo" (Africa, America Latina, e  parti dell'Asia). Questo è un processo in corso del tutto nuovo. Gli imperi sono sorti e caduti durante tutta la storia umana. Questa volta, la caduta dell'impero americano si svolge nel contesto dell'ascesa di un genere completamente nuovo di potenza: globale per estensione, struttura e autorità. Questo sarà senza dubbio uno degli eventi che definiranno la geopolitica dei prossimi decenni.

Storicamente, i periodi di declino imperiale sono contrassegnati da una rapida accelerazione dei conflitti internazionali e delle guerre, poichè il potere in declino cerca di controllare, per quanto può e in maniera più veloce possibile (per questo vediamo l'espansione apparentemente folle dell'America con guerre, conflitti e militarizzazione ovunque nel mondo), mentre le potenze emergenti cercano di approfittare di questo declino, al fine di accelerare il crollo del potere in declino, e garantire la loro successiva posizione di potere dominante. Eppure, in questo panorama geopolitico del 21° secolo, siamo di fronte a questo contesto del tutto nuovo, dove il declino di un impero e l'ascesa di una nuova potenza sono in corso mentre entrambi cercano di integrarsi e costruire un sistema e una struttura di potere completamente nuovi, ma entrambi cercano di garantire per se stessi una posizione dominante all'interno di questa nuova struttura. Il potenziale di conflitto è enorme, il possibile risultato una guerra diretta tra America e Cina, o una moltitudine di guerre globali per procura tra di loro.

Questo nuovo secolo sarà davvero interessante. Le prospettive di una nuova guerra globale stanno aumentando ad ogni accelerazione dell'avventura  militare. L'antagonista principale in questo teatro dell'assurdo sono senza dubbio, gli Stati Uniti. Se il mondo è diretto verso la terza guerra mondiale, è perché l'America ha reso una tale situazione inevitabile. Non si può escludere che per molte élites globali, un tale risultato possa essere desiderabile in sé e per sé. Dopo tutto, la prima guerra mondiale ha dato l'impulso per la formazione della Lega delle Nazioni, e la seconda guerra mondiale ha dato la spinta alle Nazioni Unite a "garantire la pace fra le nazioni." In un mondo in gran parte gestito da strateghi globali, sarebbe ingenuo non considerare che una nuova guerra mondiale potrebbe essere proprio l'evento di cui hanno bisogno per convincere i popoli del mondo ad accettare il loro desiderio di un sistema di governance globale; senza dubbio per assicurare la "Pace nel Mondo"  Almeno, io sono sicuro che l'inganno avverrà sotto questa falsa apparenza.

Fonte: Global Research 14 Gennaio 2011
Traduzione: Dakota Jones

Note

[1] Brzezinski, Zbigniew. The Grand Chessboard: American Primacy and its Geostrategic Imperatives. Basic Books, 1997: Page 40

[2] Ibid, page 124.

[3] Ibid, page 148.

[4] Scott Wilson and Al Kamen, 'Global War On Terror' Is Given New Name, The Washington Post: 25 March 2009: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/03/24/AR2009032402818.html

[5] MARK MAZZETTI, U.S. Is Said to Expand Secret Actions in Mideast, The New York Times, 24 May 2010: http://www.nytimes.com/2010/05/25/world/25military.html?_r=1

[6] Karen DeYoung and Greg Jaffe, U.S. 'secret war' expands globally as Special Operations forces take larger role, The Washington Post, 4 June 2010: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/06/03/AR2010060304965.html

[7] Eric Lipton, Diplomats Help Push Sales of Jetliners on the Global Market, The New York Times, 2 January 2011: http://www.nytimes.com/2011/01/03/business/03wikileaks-boeing.html?_r=2; Fariha Karim, WikiLeaks cables: US pushed for reopening of Bangladesh coal mine, The Guardian, 21 December 2010: http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/21/wikileaks-cables-us-bangladesh-coal-mine?INTCMP=SRCH; Luke Harding and Tom Parfitt, WikiLeaks cables: US 'lobbied Russia on behalf of Visa and MasterCard', The Guardian, 8 December 2010: http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/08/wikileaks-us-russia-visa-mastercard; David Smith, WikiLeaks cables: Shell's grip on Nigerian state revealed, The Guardian, 8 December 2010: http://www.guardian.co.uk/business/2010/dec/08/wikileaks-cables-shell-nigeria-spying; Borzou Daragahi and Alexandra Sandels, CENTRAL ASIA: WikiLeaks dispatches reveal a Great Game for the 21st century, Babylon & Beyond: LA Times Blog, 14 December 2010: http://latimesblogs.latimes.com/babylonbeyond/2010/12/great-game-wikileaks-turkmenistan-prince-edward-chevron-kazakhstan-kyrgyzstan-azerbaijan-turkmenista.html

[8] Rob Prince, WikiLeaks Reveals U.S. Twisted Ethiopia's Arm to Invade Somalia, Global Research, 26 December 2010: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=22512

[9] JOSEPH KAHN, Chinese General Threatens Use of A-Bombs if U.S. Intrudes, The New York Times, 15 July 2005: http://www.nytimes.com/2005/07/15/international/asia/15china.html