lunedì 16 aprile 2012

Crisi economica – Tracolli finanziari, inutile scomodare il resto del mondo

Investire oggi

Saliscendi mercati finanziari, sul banco d'accusa l'economia cinese, la situazione spagnola, siamo sicuri che la nostra situazione nasca da lì oppure continuiamo a fare gli ipocriti sapendo di farlo ? Impariamo a guardare in casa nostra piuttosto, le sorprese non mancano.

Italia41-300x258Mercati finanziari in altalena questa settimana, tutto previsto ne abbiamo già discusso ampiamente, anche se veder bruciare decine di miliardi di euro in un giorno fà sempre un certo effetto.

Soprattutto quando si pensa che dietro a quei numeri vi sono persone, famiglie, intere popolazioni, che ne devono quotidianamente subire le conseguenze.

Sappiamo che non stiamo dicendo nulla di nuovo, ma ogni tanto ricordarlo e tornare con i piedi per terra può essere una buona cura contro il mal di finanza.

Un altro aspetto negativo della settimana credo lo si sia potuto vedere nell’informazione, scarsa e tendenziosa, ormai molto spostata verso il sensazionalismo a scapito di un’ analisi equilibrata e reale.

Come si può definire una testata che pubblica articoli con titoli a caratteri cubitali del tipo: DISASTRO IN BORSA, TRACOLLO EPOCALE

Per poi il giorno seguente proporre titoli del tipo: RECUPERO DEI MERCATI

E cosi via per giorni alterni a seconda dell’ andamento degli indici?

Efficace? Reale? Informativa? Lucida? Analitica? Personalmente la definirei pericolosa, inutile, dannosa, ipocrita.

Sembra quasi che i redattori siano più attenti al numero di copie da vendere più che al contenuto degli articoli.

L’ importante non è un’ analisi per spiegare quel che sta succedendo, ma solo mettere davanti a tutto l’ eccezionalità dell’evento, ingigantire i fatti per farli sembrare più importanti di quel che sono realmente, dargli un peso superiore.

Ecco questo è il peggior modo di usare la “libertà di stampa”, quello di metterla al servizio degli interessi personali, calpestando quelli della comunità o del singolo lettore.

Ma secondo voi, questa settimana per davvero a pesare sul mal di pancia dei mercati finanziari è stato il rallentamento e surriscaldamento dell’ economia cinese ?

Guardiamoci attorno, lasciamo perdere, cinesi, russi, spagnoli e compagnia bella, stiamo a casa nostra.

Vogliamo fare un breve elenco di alcuni dei fatti avvenuti in Italia a livello politico finanziario negli ultimi giorni ?

Sinceramente non saprei da dove cominciare, vediamo :

Stipendi politici, dimissioni della commissione incaricata di studiarne al riduzione per impossibilità di reperire dati.

Scandalo Fondi pubblici Lega Nord

Nuove regole fondi pubblici ai partiti, cambiano le regole sulla sorveglianza, i partiti non rinunciano ad incassare la penultima tranche anche se non hanno speso le precedenti.

Bocciatura Riforma del Lavoro

Esodati mistero su quanti siano e quindi su quanto debba essere a loro riservato nel welfare

IMU pagamento rateizzato in tre tranche

Tassa sugli SMS, per finanziare la Protezione Civile, Stralciata dopo poche ore.

Aumento Accise, 5 centesimi, disposto per sovvenzionare la protezione civile.

Asta BTP non raggiunto il quorum massimo previsto, tassi in crescita di un punto percentuale rispetto alla precedente asta.

Asta BTP assenza di investitori stranieri.

Spread Btp Bund di nuovo sulla soglia dei 400 punti.

Inflazione Marzo 2012 dato istat +3,3%

Aumento medio mensile del “carrello della spesa” + 4,6%

Crollo delle immatricolazioni auto – 26%

Contrazione consumo carburanti – 10%

FIAT, annuncio chiusura definitiva fabbrica produzione Autobus in Italia.

FIAT annuncio investimenti, per 200 milioni di dollari in Argentina, per costruzione macchine agricole.

Stock 84, Annuncio chiusura storica fabbrica di Trieste, per spostamento produzione in Repubblica Ceca.

Credo che l’ esemplificazione possa bastare per rendersi conto che non serve scomodare l’ economia cinese o quella spagnola, per giustificare a pieno l’ andamento di Piazza Affari e del mercato finanziario domestico.

Una semplice riflessione, se noi Italiani, rimaniamo ancora sconcertati davanti ad una serie di notizie del genere, che mettono in luce come il nostro paese, sia a livello politico che finanziario, non abbia la semplice volontà di prendere una linea che ci porti a migliorare al nostra situazione, come possiamo pretendere che qualcuno al di fuori dei nostri confini possa crederci ?

Ricordiamo che l’ intero listino di piazza Affari capitalizza lo stesso valore di uno dei colossi multinazionali statunitensi, signori siamo semplicemente ridicoli.

Ma non è tutto, perché ridicoli di noi, sono quei signorotti di Bruxelles che hanno puntato su di noi le loro chances per farla franca da tutte le stupidate compiute in nome della salvezza dell’ euro.

Diciamocelo francamente, questi signori, in questi giorni, hanno puntato tutto sull’ apertura della stagione delle trimestrali negli USA.

La speranza, era quella di risultati sopra le attese da parte di qualche grosso gruppo industriale, che potesse trascinare Wall Street e di conseguenza anche i listini europei fuori dalle sabbie mobili.

Purtroppo per loro è andata e probabilmente continuerà ad andare male, ora c’è da chiedersi come riusciranno a nascondere tutti i mali che condannano le nostre economie.

Cosa viene in mente ripensando al piccolo vademecum settimanale sopra riportato ?

Semplicemente che non stiamo in piedi, se ci riusciamo è solo per inerzia, per mancanza di volontà nell’ affrontare il nodo cruciale dei nostri mali.

Ma per quanto riusciremo ancora a mantenere l’ equilibrio ?

Anche questa settimana, gli unici annunci riguardano nuove tasse, evidentemente i segni di raffreddamento dei consumi di beni di prima necessità, la diminuzione verticale delle immatricolazioni di auto, il calo del consumo di energia elettrica, gas, benzina, non hanno ancora fatto capire al sig Monti e soci che siamo alla frutta.

Da mungere ormai non è rimasto molto anche se la mungitura la si fà a rate (vedi IMU).

Che senso ha continuare a titolare articoli a carattere cubitale sul raffreddamento dell’ economia cinese, sulla preoccupazione che desta la situazione spagnola, se in casa nostra manca la luce ?

Ma siamo realmente convinti che per far ripartire l’ economia italiana dobbiamo fa ripartire quella mondiale come ci vogliono far credere i signori di Bruxelles e il loro rappresentante locale, tale sig Monti ?

Perché non ci guardiamo dentro e cominciamo a tagliare veramente i rami secchi italiani e difendere quel poco di buono che ci rimane ?

Il finanziamento pubblico dei partiti politici in Italia è vietato, non da una legge di stato ma da un voto referendario, cioè dalla massima espressione della democrazia.

I signori parlamentari hanno stravolto le regole democratiche, riportandolo in auge con un decreto legge, un vero e proprio colpo di stato.

Questi signori hanno calpestato la costituzione, la democrazia, i diritti civili degli italiani, non per il bene pubblico ma per quello personale.

Cominciamo da lì, riprendiamoci quello che è nostro, obblighiamoli a farlo.

Loro rappresentano i cittadini, bene allora diciamo noi quanto deve essere il loro stipendio, se non gli sta bene tornino a casa e si mettano a lavorare per vivere.

Il privilegio, unico, di un politico, come di un normale cittadino, è quello di servire il proprio paese, se questo non gli basta che vada a servire qualcuno d’ altro.

Ricordiamo che dalle cifre stimate, quei soldi basterebbero a coprire una consistente parte delle tasse inserite nella manovra “Salva Italia”.

Non continuiamo a guardare lontano quando il problema ci sta davanti ed è solo nostro.

Fonte: Investire oggi 13 Aprile 2012

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